IL GATTO E GLI STIVALI Scheda didattica 1. 2. 3. 4. Nome della compagnia Teatro Kismet Titolo dello spettacolo Il Gatto e gli Stivali Genere teatro d’attore Testo e Regia Lucia Zotti con Monica Contini Nico Masciullo Deianira Dragone Musiche Nico Masciullo Costumi Monica Contini Spazio scenico Nico Masciullo Vincent Longuemare Progetto luci Vincent Longuemare Maschere oggetti di scena e decorazioni Massimiliano Massari 5. Fascia di età a cui lo spettacolo è destinato dai 5 anni in su 6. Trama La storia si svolge nel più classico dei modi: Il padre muore e lascia in eredità i suoi pochi e apparentemente poveri averi ai tre figli. Al più giovane tocca il gatto di famiglia e il ragazzo se ne lamenta considerandolo inutile o soltanto sufficiente per una magra cena. Il gatto che non ha intenzione di finire arrosto, mette in atto tutto il suo ingegno per dimostrarsi straordinario e indispensabile salvandosi, così, la vita. Aiutato da un paio di stivali magici che gli consentono di spostarsi velocemente, conduce il suo padrone al successo e alla felicità. 7. Temi prevalenti Il ragazzo che resta orfano, rappresenta la metafora dell’uscita dall’adolescenza e l’entrata nell’età adulta Non ha più la protezione del genitore e deve decidere della sua vita da solo, assumendosi le responsabilità. Egli ha bisogno di tutte le proprie qualità per essere in grado di ascoltare gli impulsi sacrosanti e rinnegare quelli devianti. Il gatto rappresenta la tenacia psichica, l’istinto che guida il protagonista. Esso ode e vede in modo diverso dall’essere umano, si muove a livelli cui l’Io non penserebbe mai, ode istruzioni che l’Io non può sentire e le esegue; conosce istintivamente il mistero della psiche femminile per cui è in grado di riconoscere nella fanciulla la giusta compagna; ha il coraggio di affrontare il pericolo, rappresentato dall’orco, rischiando la vita per conquistare il benessere materiale. Il pericolo è sempre in agguato nel percorso di maturazione, ma è utile. L’orco nella storia è pericoloso ma procura ricchezza. Grazie all’astuzia del gatto si è trasformato in un innocuo topolino imprigionato in una gabbietta, ma basterebbe un eccesso di ambizione a farlo tornare Orco. 8. Tecniche e linguaggi teatrali utilizzati (ad ex. Improvvisazione teatrale) e/o eventuali testi da consultare in proposito Il teatro Kismet presenta un lavoro prevalentemente d’attore e vicino a teatro danza, dove l’uso del corpo è molto curato, ed è un mezzo per creare anzi “suggerire” paesaggi, atmosfere, situazione che con l’utilizzo di pochi ma efficaci mezzi scenici, permettono allo spettatore di lasciare spazio alla fantasia per “riempire i dettagli” di quello che stiamo raccontando. In questo lavoro ci si 1 Teatro Kismet OperA strada San Giorgio martire 22/F | 70123 | BARI tel. +390805797667 int.110 | fax: +390805749228 | [email protected] | www.teatrokismet.org avvale dell’utilizzo di maschere. 9. Metodo di lavoro utilizzato dalla compagnia nella creazione dello spettacolo (questa voce intende rispondere ad una frequente domanda del pubblico giovane che vorrebbe conoscere il percorso creativo e operativo alla base dello spettacolo) Il Teatro Kismet da sempre utilizza la tecnica dell’improvvisazione teatrale; all’inizio il testo si presenta più come un canovaccio, viene diviso in scene e ognuna di esse viene affrontata da uno o più gruppi di lavoro. Si improvvisa per dare una prima forma, grezza, della scena tenendo conto di ciò che si desidera trasmettere; dunque il lavoro procede, selezionando le improvvisazioni più efficaci, a volte mischiandone più di una e via via affinando sempre più. L’occhio del regista è fondamentale per tirare le fila di tutto. 10. Fonti utilizzate “Il Gatto con gli stivali” di Charles Perrault; “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola; “Il gatto con gli stivali” tratto da “La camera di sangue e altre storie” di Angela Carter 11. Profilo della compagnia e breve curriculum professionale Nato nel 1981 intorno a un progetto formativo condotto da Carlo Formigoni e per volontà, tra gli altri, di Monica Contini e Lucia Zotti, il Teatro Kismet OperA dedica alla ricerca teatrale legata all’infanzia uno dei maggiori capitoli di produzione e di programmazione del centro: Terre dell’Infanzia. Molti gli spettacoli e i progetti rivolti ai piccoli, a partire dal lontano Vecchie e Nuove Paure, che dà vita al celebre Cappuccetto Rosso, per la regia di Carlo Formigoni, vincitore del Premio Eti/Stregagatto 1991. Cappuccetto rimane in repertorio per dodici anni abbattendo, per la qualità degli interpreti e della scrittura poetica, il confine tra le programmazioni per ragazzi e quelle per adulti. Nelle lunghe tournèe, la compagnia incontra il regista Alain Maratrat, tra i maggiori rappresentanti della scuola di Peter Brook, con cui produce Liliom (1991), dal testo di Ferenc Molnar, e il regista Martin Duncan autore del Pinocchio coprodotto dal Nottingham PlayHouse. Con Laurent Dupont e con la collaborazione del Theatre Athenor di St. Nazaire in Francia, nasce Piccoli Misteri (2000), uno spettacolo con Rossana Farinati dedicato alla primissima infanzia, vincitore del premio Eti/Stregagatto 2001. Nel 2001 il debutto di Bella e Bestia, riscrittura della celebre fiaba affidata a Teresa Ludovico, coprodotto dal Teatro Comunale Rossini, dall’Istituto Italiano di Cultura di Tokio, dal Setagaya Public Théâtre e da Gunma International Association, che vince il premio Stregagatto 2002 e attraversa in tournée tantissime nazioni tra cui il Giappone, l’Australia, la Grecia, la Francia, La Svizzera la Germania. Nel 2005 Lucia Zotti dà inizio al suo percorso come autrice e regista, dando vita a una trilogia di spettacoli molto efficace, che rispecchia a pieno lo stile Kismet, pur dimostrando un chiaro taglio personale. 12. .Indicazioni sulle scenografie e sui costumi. Se vi sono delle motivazioni precise alla base delle scelte operate in tal senso potete specificarle. La scena è formata da tre sipari in legno che come forma evocano il muso di un gatto e riproducono il cortile di un paese. Con lo svolgersi dello spettacolo, lo spazio si trasforma, poiché i pannelli sono provvisti di ruote, e diventa, dimora 2 Teatro Kismet OperA strada San Giorgio martire 22/F | 70123 | BARI tel. +390805797667 int.110 | fax: +390805749228 | [email protected] | www.teatrokismet.org del re, casa del ragazzo, castello dell’orco… Le suggestive luci di Vincent Longuemare contribuiscono a rendere il tutto magico e versatile. I costumi, molto semplici, sono per lo più una base su cui vengono, di volta in volta, aggiunti elementi necessari a definire la scena che si sta rappresentando. (ex: le popolane indossano un semplice fazzoletto) 13. Due frasi tratte dallo spettacolo “Volate stivali!” “E da quando in qua parli?” “Da quando mi ascoltate, padroncino!” 14. Note Come gran parte degli spettacoli del Teatro Kismet, anche questo è un lavoro che si rivolge ai ragazzi ma non solo, infatti i più grandi possono godere di molti spunti e seguire con interesse poiché è presente anche un livello di lettura prettamente per adulti. Quindi come sempre il nostro pubblico ideale è quello misto, delle repliche pomeridiane o serali. 3 Teatro Kismet OperA strada San Giorgio martire 22/F | 70123 | BARI tel. +390805797667 int.110 | fax: +390805749228 | [email protected] | www.teatrokismet.org