La “super” linea elettrica SAPEI ABB ha affiancato Terna S.p.A. nella realizzazione dell’elettrodotto ad alta tensione in corrente continua (high-voltage direct current, HVDC) che collega il sistema elettrico della Sardegna con la penisola italiana (SA.PE.I.). Un sistema con numeri da record: 1.000 megawatt di potenza nominale, l’equivalente di quanto utilizzato da una città di due milioni di abitanti, e 500 kilovolt di tensione nominale, la più alta mai raggiunta nei sistemi di trasmissione in esercizio in Italia. L’opera rappresenta un importante passo avanti verso la “magliatura” delle reti, in una prospettiva internazionale. Proprio per la sua posizione, l’Italia si presta infatti ottimamente per diventare il centro di una rete estesa che spazia dall’Africa settentrionale ai Balcani e al centro Europa. Un grande Gruppo protagonista ABB si è occupata dell’intero sviluppo del progetto dei due terminali di conversione: studi di sistema, ingegneria di base e di dettaglio, fornitura di tutte le apparecchiature, commissioning e messa in servizio. ABB ha assunto la responsabilità della fornitura e della realizzazione delle due stazioni di conversione, composte principalmente dai convertitori, i relativi trasformatori di conversione, gli apparati a 500 kV in corrente continua, i componenti per il filtraggio delle armoniche a 380 kV in corrente alternata, le apparecchiature in corrente alternata per la connessione alla rete nazionale e i vari impianti ausiliari e tecnologici di complemento. I dispositivi elettromeccanici ed elettronici installati sono per la maggior parte di fabbricazione ABB, soprattutto nella parte di componentistica che assolve funzioni fondamentali per l’operatività dell’impianto: interruttori, trasformatori di misura, batterie di condensatori, scaricatori di sovratensione, isolatori passanti e, soprattutto, trasformatori di conversione e valvole a tiristori a reazione dodecafase. Nel terminale sardo del collegamento, per la vicinanza della sottostazione al mare e a una centrale elettrica a carbone, si è scelto di installare gli apparati all’interno di edifici, con la stazione a 380 kV in corrente alternata con isolamento in gas (GIS), presso la stazione laziale invece, soltanto le valvole di conversione e le apparecchiature 500 kV in corrente continua sono all’interno di edifici mentre i restanti apparati sono all’aperto (AIS). La progettazione di dettaglio ha permesso il corretto dimensionamento delle apparecchiature e la progettazione delle opere civili. Anche a livello di alimentazione ausiliaria MT e BT gran parte dei componenti installati sono di fabbricazione ABB (quadri di distribuzione e relè di protezione). Il sistema di controllo e protezione MACH2®, il più evoluto e versatile disponibile per HVDC, è sviluppato, testato e continuamente aggiornato da ABB negli ormai numerosi impianti in tutto il mondo con risultati di esercizio eccellenti: è l’apparato che governa le due stazioni di conversione e gestisce tutti i parametri di controllo e protezione del collegamento stesso. Questa commessa conferma ABB nel ruolo di interlocutore di alto profilo per le utility e i gestori delle reti elettriche per esperienza, tecnologia e know-how. ABB è infatti dotata di grande solidità tecnica, con risorse e competenze locali e referenze mondiali, e dell’attitudine a interpretare il business a tutto campo, per esplorare qualsiasi opportunità fin dal suo nascere. All’avanguardia nella tecnologia HVDC Il SAPEI impiega la tecnologia HVDC di ABB che rappresenta lo stato dell’arte per i sistemi di trasporto dell’energia elettrica sulle lunghe distanze, con decine di referenze in tutto il mondo e la riconosciuta leadership globale nel campo. Oltre 50 anni fa, infatti, ABB ha pionieristicamente aperto la strada con la costruzione in Svezia del primo collegamento in alta tensione e corrente continua per uso commerciale. La tecnologia HVDC è utilizzata per la trasmissione di energia elettrica su lunghe distanze, oltre che per l’interconnessione di reti elettriche appartenenti a paesi diversi. Più di recente ABB ha ampliato la propria offerta introducendo la soluzione HVDC Light ®. Pur nell’ambito di una concezione impiantistica che si è mantenuta inalterata nel tempo, l’evoluzione e la continua ottimizzazione dei sistemi sono più che evidenti paragonando le prestazioni di impianti realizzati anche a distanza di pochi anni. I benefici della tecnologia HVDC - Collegamento alla rete di sistemi di generazione da fonte rinnovabile - Trasmissione di energia su lunghe distanze con riduzione delle perdite e aumento dell’efficienza - Incremento della capacità di trasmissione senza impatto sui livelli di corto circuito - Separazione in aree del sistema elettrico con incremento dei margini di sicurezza - Affidabilità molto elevata grazie alla ridondanza dei componenti principali - Stabilizzazione della rete AC con supporto alla regolazione di tensione e frequenza nonché riaccensione del sistema e a fronte di black-out Entrambe le versioni della tecnologia HVDC sono perfettamente adeguate sia per le grandi infrastrutture, sia per le applicazioni merchant line. HVDC Classic La tecnologia HVDC rappresenta la migliore soluzione per i sistemi di trasmissione sulle lunghe distanze sia tramite cavi terrestri o sottomarini che attraverso linee aeree. È inoltre utilizzata per collegare sistemi separati nei casi in cui non sia possibile realizzare le tradizionali connessioni in corrente alternata (AC). Tipicamente, la potenza nominale di un’installazione HVDC parte da 300 megawatt; i sistemi UHVDC sviluppati recentemente da ABB con tensioni fino a 800kVdc consentono di trasferire parecchie migliaia di megawatt per ogni interconnessione. Un sistema HVDC consente il controllo rapido e accurato del flusso di energia per quanto riguarda intensità e direzione. Questa capacità viene spesso utilizzata per migliorare l’interazione tra reti AC vicine. SAPEI: un’opera necessaria Il collegamento SAPEI è in ordine di tempo il terzo sistema di interconnessione che permette alla rete peninsulare italiana l’interscambio di energia elettrica con altre reti – nazionali e internazionali - tramite tecnologia HVDC. L’hanno preceduto, in Italia, il SACOI - in esercizio dal 1966 - e la connessione Italia-Grecia, sistema HVDC con convertitori a tiristori in funzione dal 2002. Grazie ai convertitori bidirezionali, il flusso di potenza sarà totalmente controllato in termini sia di verso, sia di ampiezza. Le tecnologie di protezione e controllo elettronico di ultima generazione utilizzate da ABB permettono una regolazione accurata di tutti i parametri elettrici. A fronte di una qualsiasi anomalia sul sistema elettrico dell’isola o del continente, sarà possibile interrompere la normale attività di import-export e contribuire al soccorso della porzione di rete coinvolta. La Sardegna, inoltre, potrà attivamente partecipare alla regolazione dei flussi di potenza su scala nazionale. Guardando più in là, si può anche pensare all’isola come punto di approdo per lo scambio di energia con le regioni meridionali del Mediterraneo. HVDC Light ® Progettato per la trasmissione di energia elettrica principalmente tramite cavi interrati o sottomarini, HVDC Light® è un sistema che offre numerosi e ulteriori vantaggi ambientali: linee elettriche “invisibili”, campi elettromagnetici estremamente ridotti, cavi in isolamento plastico XLPE e stazioni di conversione compatte. Il sistema HVDC Light® consente una maggiore fl essibilità della gestone dell’energia reattiva, aumenta l’affidabilità delle reti elettriche e può trasportare diverse migliaia di megawatt con tensioni di esercizio fino a 500kVdc. La sua rapidità di installazione offre una valida alternativa ai tradizionali sistemi di trasmissione in corrente alternata e alla connessione alla rete di generazione rinnovabile. Le possibili applicazioni includono collegamenti di centrali eoliche e solari, interconnessioni sotterranee, fornitura di energia a isole e piattaforme offshore, collegamenti di reti asincrone e alimentazione dei centri di carico delle aree metropolitane. 2 La “super” linea elettrica SAPEI Benefici del SAPEI - Aumento della sicurezza del sistema elettrico sardo (i 1.000 megawatt del SAPEI corrispondono a oltre il 50% del fabbisogno dell’isola) - Possibilità di esportare energia elettrica più efficiente verso il continente, in particolare eolica e fotovoltaica in forte sviluppo - Possibilità di importare energia in Sardegna dal continente - Opportunità per gli operatori elettrici della Sardegna di partecipare con minori vincoli di scambio alle contrattazioni del Mercato Elettrico garantendo allo stesso tempo maggiore fl essibilità e sicurezza di esercizio del sistema Il gruppo ABB in sintesi ABB è leader nelle tecnologie per l’energia e l’automazione che consentono ai clienti delle utility e delle industrie di migliorare le loro prestazioni riducendo al contempo l’impatto ambientale. Le società del Gruppo ABB impiegano più di 124.000 persone in oltre 100 Paesi. - Ricavi 2010: 32 miliardi di dollari Leadership tecnologica, presenza globale, conoscenza applicativa e competenze locali sono i fattori chiave di un’offerta di prodotti, sistemi e servizi che permettono ai clienti di migliorare le loro attività in termini di efficienza energetica, affidabilità delle reti e produttività industriale. Il Gruppo è quotato presso le borse di New York (NYSE), Zurigo (Virt-X) e Stoccolma (Stockholm Exchange). A livello globale, l’organizzazione ABB è articolata per attività in cinque divisioni denominate Power Products, Power Systems, Discrete Automation and Motion, Low Voltage Products e Process Automation, e per mercati in otto Region: Nord America, Sud America, Nord Europa, Europa Centrale, Mediterraneo, Medio Oriente e Africa, Nord Asia, Sud Asia. In ogni Region è individuato un Paese di riferimento, il cosiddetto “regional hub”. ABB in Italia L’Italia rappresenta l’hub per la regione Mediterranea, di cui fanno parte anche Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Turchia, Paesi Balcanici, Malta, Israele, Libia, Algeria, Marocco e Tunisia. In ABB Italia lavorano circa 5.500 persone dislocate in unità produttive ubicate nel nord e nel centro. Nel 2010 le esportazioni sui ricavi hanno rappresentato il 56% delle vendite totali. - Ordini 2010: 2.242 milioni di euro - Ricavi 2010: 2.462 milioni di euro Aree di eccellenza Nell’ambito del Gruppo, ABB Italia detiene la leadership tecnologica mondiale per gli interruttori automatici scatolati e aperti in bassa tensione, per gli interruttori differenziali modulari, per i motori in media tensione per ambienti a rischio di esplosione, per i sensori e i trasmettitori di pressione, per i quadri di distribuzione in media tensione isolati in aria e per gli interruttori in media tensione. Ha inoltre la responsabilità mondiale per R&D di prodotti per sistemi di automazione per la generazione di energia. È centro di eccellenza per la realizzazione “chiavi in mano” di impianti nel settore dell’ Oil and Gas e di soluzioni di automazione avanzata. Ha una posizione di leadership nella fornitura di sistemi completi di automazione nelle applicazioni industriali e rappresenta un punto di riferimento tecnologico per laminatoi, linee di processo per acciaio inox e per sistemi integrati di automazione e propulsione per navi da crociera e traghetti. I principi del business di ABB Italia Assumersi responsabilità e agire con rispetto e determinazione sono i modi per assicurare lo sviluppo dei tradizionali punti di forza di ABB: la leadership tecnologica, lo spirito pionieristico e la capacità di essere di casa in ogni mercato. La chiave del successo risiede nella capacità delle persone di ABB di comprendere e applicare i principi del business, raccolti in un Codice di Condotta che dimostra l’impegno ad agire in modo eticamente corretto e con integrità in ogni situazione rispettando, al contempo, i diritti delle persone in qualità di singoli individui. Sviluppo sostenibile Il nostro impegno per lo sviluppo sostenibile deriva da una chiara pianificazione strategica che ci permette di fornire risposte ai clienti che chiedono prodotti e servizi a elevata efficienza energetico-ambientale. L’attenzione al tema ambientale e il focus sul risparmio delle risorse ci hanno permesso, negli ultimi due anni, di accrescere significativamente anche la nostra efficienza energetica. In tutte le nostre attività aspiriamo all’eccellenza nei sistemi di gestione di qualità, ambiente, sicurezza ed etica. Vogliamo offrire un ambiente di lavoro sicuro e nel quale tutti si sentano gratificati, oltre che rispondere alle attese in tema di responsabilità sociale della società. La “super” linea elettrica SAPEI 3 Tutti i numeri di ABB per il SAPEI 2 stazioni di conversione 12 poli per ogni stazione di conversione 12 valvole di conversione per polo 22 metri di altezza degli edifici delle stazioni di conversione 72 tiristori per ogni valvola 180 risorse coinvolte nel progetto 188 quadri elettrici installati per ogni stazione 380 kVac tensione lato corrente alternata 500 kVdc tensione lato corrente continua 1.000 MW potenza nominale 5.000 elaborati di progetto 35.000 m 2 l’area della stazione di Latina 48.000 m 2 l’area della stazione di Fiumesanto (SS) 700.000.000 euro di investimento complessivo Scheda tecnica Configurazione: Bipolare Tensione continua: ±500 kV (506 kV nominale al raddrizzatore) Corrente continua: 1000 A (998 A nominale) Potenza: 2 x 500 MW (nominale al raddrizzatore: Ta = 40 °C) Terminale continentale: Latina (in breve: LT) Terminale sardo: Fiume Santo, Sassari (in breve: FS) Il collegamento può operare in configurazione monopolare con ritorno via mare tramite gli elettrodi marini: Fiume Santo collegata all’anodo di Punta Tramontana con un cavo in parte terrestre (1 km) e in parte marino (32 km); Latina collegata al catodo con due cavi in parte terrestri (2 x 14 km) e in parte marini (2 x 15 km). Le due stazioni sono collegate con due cavi di polo della lunghezza di 420 km ciascuno. Con l’entrata in servizio del secondo polo nel 2010, il collegamento assume la configurazione definitiva in assetto bipolare, vale a dire senza ritorno della corrente via mare: in caso di guasto o manutenzione di un polo si può tornare alla configurazione monopolare con ritorno marino o metallico (utilizzando in questo caso come conduttore di ritorno il cavo del polo fuori servizio). Le modalità di conduzione previste sono da postazione locale (in manuale e automatico di terminale in regolazione di corrente, in automatico di collegamento in regolazione di potenza o di frequenza) e da remoto (in automatico di collegamento, in regolazione di potenza o frequenza). La condizione normale di esercizio prevista è da postazione remota in automatico di collegamento, in regolazione di frequenza. Una lunga esperienza ABB è leader mondiale nella tecnologia di trasmissione HVDC grazie ai 70 progetti realizzati in tutto il mondo in oltre mezzo secolo. Ecco i più significativi: 1984 ITAIPU per più di vent’anni ha detenuto il record di trasmissione più potente al mondo (6300 MW, ±600 kV DC) 1994 Record nell’HVDC con cavi sottomarini (600 MW, 450 kV, 250 km) per il collegamento Svezia-Germania 1999 Primo progetto HVDC Light ® installato a Gotland, in Svezia 2000 Prima stazione di conversione commutata con condensatori in serie (CCC) a Garabi, Brasile, 2x550 MW back-to-back 2002 Completata l’interconnessione Murraylink HVDC Light® (200 MW, 180 km) in Australia, la più lunga con cavo interrato 2002 Messo in servizio il più grande sistema di trasmissione con convertitori a tensione impressa (Cross Sound, 330 MW) fra Long Island e il Connecticut, USA 2002 Completato il progetto HVDC Light® Troll in Norvegia, primo impianto di alimentazione di piattaforme offshore (84 MW, 60kV), lungo 70 chilometri 2002 Completata l’interconnessione Italia-Grecia attraverso il basso Adriatico (500 MW, 400 kV) 2003 Attivata la connessione Three Gorges-Changzhou in Cina (1.500MW, 500 kV) che include il più potente convertitore al mondo 2006 Completamento di Estlink, l’interconnessione con cavi sottomarini e interrati tra Finlandia ed Estonia (350 MW, 150 kV) 2008 Messa in servizio di NorNed, l’interconnessione sottomarina più lunga del mondo (580 chilometri), tra Olanda e Norvegia (700 MW, 450 kV) 2009 Realizzazione di BorWin1, il primo collegamento HVDC Light® che consente di collegare alla terraferma un campo eolico di 400 MW posizionato a 110 chilometri dalla costa 2010 Caprivi Link: interconnessione 350 kV, 300 MW tra Zambesi e Gerus, prima applicazione di convertitori HVDC Light® con linea aerea DC (lunga 950 km) 2010 Interconnessione UHVDC ±800 kV tra Xiangjiaba e Shanghai in Cina con trasmissione superiore a 7.200 MW di potenza e distanza di 2.000 Km 2010 NordBalt: interconnessione tra Svezia e Lituania (700 MW) attraverso un cavo sottomarino lungo 400 Km e cavi terrestri lunghi 50 km 2011 Avviato Skagerrak4: interconnessione tra Norvegia e Danimarca. Per la prima volta si realizza un bipolo con tecnologia mista (classica e Light); per la prima volta un convertitore HVDC Light® raggiunge i 500kV di tensione nominale ABB SpA Power Systems Division Via Luciano Lama 33 20099 Sesto San Giovanni (MI) Phone: +39 (02) 2414 3136 www.abb.it