Schede dei Grandi Alberi di Conegliano tratte dal file

Schede dei Grandi Alberi di Conegliano tratte dal file
GrandiAlberiConegliano.kmz, per Google Earth,
scaricabile dal sito www.liceoconegliano.it, Area studenti
Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
Introduzione
Il Liceo "Marconi" nell'a.s. 2008/9 ha aderito al progetto "Grandi
Alberi" proposto dall'Associazione Soroptimist.
Le nove classi coinvolte, insieme agli insegnanti referenti del
progetto, hanno acquisito conoscenze sull'argomento secondo diverse
prospettive e modalità: lezioni di botanica, una conferenza di un esperto
esterno sul paesaggio e sui luoghi di valore, approfondimenti sul
paesaggio italiano e sui suoi tratti caratterizzanti, letture di testi
narrativi e poetici sul valore storico-culturale, oltre che naturalistico,
degli alberi...
Tra aprile e maggio si sono svolte le uscite sia individuali nei
rispettivi comuni di residenza, sia di classe lungo alcuni dei possibili
itinerari coneglianesi, allo scopo di vedere direttamente i "Grandi alberi"
già censiti, ma pure di osservare con uno sguardo più consapevole il
paesaggio, i suoi segni e, tra questi, alcuni "Giovani alberi", potenziali
iconemi di una prossima storia, personale o generazionale o collettiva, del
paesaggio urbano e periurbano coneglianese.
Le passeggiate sono state occasioni per ulteriori conoscenze
(evoluzione del paesaggio agrario e urbano di Conegliano) o
esperienze (lezioni sul campo tenute da Guardie Forestali).
Infine foto, saperi, letture, riflessioni sono confluiti nell'elaborazione
di un itinerario cittadino tra i "Grandi alberi", da percorrere a piedi o in
bicicletta: realizzato con e per il programma informatico Google Earth
(che si può scaricare gratuitamente da internet), mostra i luoghi dei
grandi alberi, le informazioni dettagliate e le schede tecniche di ogni
singola pianta e varie fotografie realizzate dagli allievi, e raccoglie inoltre
testi letterari sui vari tipi di alberi.
Già si profila il progetto di integrare questo lavoro con altri
materiali (altri percorsi extraurbani, schede sui luoghi storici che lungo
tali percorsi si incontrano, note sul paesaggio, altri testi letterari,
mappe...) per legare la storia della città , con i tratti salienti del paesaggio
e le sue trasformazioni, alla storia degli alberi, monumenti viventi,
testimoni tenaci e fragili al tempo stesso.
Il progetto "Grandi Alberi" è stato proposto dall'Associazione
Soroptimist International Club di Conegliano e Vittorio Veneto nella persona
della sua Presidente pro-tempore Cristina Sardi Patelli.
Questa Associazione Internazionale è sorta nel 1921 negli Stati Uniti
dove un gruppo di donne impegnate nelle professioni ha deciso di unirsi in
nome di comuni ideali e per la promozione della condizione femminile nel
mondo ma anche "con lo scopo (di quel momento) di proteggere alcune
sequoie secolari minacciate che poi furono salvate facendo prendere
coscienza alla popolazione del valore dei "loro" luoghi e della importanza
anche culturale di essi". L'associazione, quindi, è stata da sempre attiva nel
settore ambientale, culturale e sociale delle località in cui opera.
"Vogliamo, insieme, conoscere, riconoscere e valorizzare alcuni
elementi essenziali costruttori del nostro paesaggio e dell' ambiente?"
E' questo lo stimolo con il quale il Soroptimist Club di Conegliano e
Vittorio Veneto, ha proposto il progetto "Grandi Alberi - Luoghi di
Valore" per contribuire alla "formazione" dei giovani del territorio ed alla
conoscenza ed approfondimento della cultura del paesaggio così come
definito dalla Convenzione Europea del Paesaggio (ratificata dall'Italia
con Legge n° 14 del 9-01-2006).
Il Paesaggio viene in essa definito come un luogo ove si manifestano
gli effetti delle azioni dell'uomo in combinazione con le azioni della natura
ovvero una zona o un territorio, quale viene percepito dagli abitanti del
luogo o dai visitatori, il cui aspetto e carattere derivano dall'azione di fattori
naturali e/o culturali (ossia antropici).
La Convenzione sottolinea, ugualmente, il concetto che il paesaggio
forma un tutto, i cui elementi naturali e culturali vengono considerati
simultaneamente. Questa definizione tiene conto dell'idea che i paesaggi
evolvono col tempo, per effetto di forze naturali e per l'azione degli uomini.
Il file per Google Earth si può scaricare dal sito del Liceo:
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Conegliano, giugno 2009
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Primo piano / Carte d'identità
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Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
I Cipressi del Castello
Scheda Tecnica
Nome scientifico
Nome comune
Località
Altitudine s.l.m.
Comune
Cupressus Sempervivens
Cipresso comune
Castello di Conegliano
150 m
Conegliano
Rilievi dendrometrici
Circonferenza a 1.30 m
Altezza
Età presunta
Portamento
Altezza di inserzione della
chioma
Condizioni fitosanitarie
Destinazione
Data rilevazione
Note
2,79 m (esemplare maggiore)
26 m
200 anni
colonnare
1,90 m
per una decina di esemplari, da
discrete a cattive
ornamentale
2 aprile 1989
Alla data della rilevazione erano 59
piante
In letteratura...
Descrizione
I cipressi sono situati nel giardino del castello di Conegliano, a ridosso
della torre e intorno al muro di cinta, e caratterizzano questa rocca
rispetto alle molte simili nel Veneto. La posizione del castello,
che domina tutto il circondario, li rende visibili da lontano. La loro
altezza è tale da superare quella della stessa torre: fa una certa
impressione vederli dall'alto e poterne quasi toccare le cime dai merli
del castello.
Davanti a me la casa e il suo cipresso:
dentro il ruscello un lembo di giardino
si riflette e si attenua, e sul sedile
di pietra che s'interna nel fogliame
tra i coni dei cipressi come a onde
passano le memorie; inseguo, al ritmo
dei profumi ch'esalano i giacinti
freschi nei vasi, la sua veste in fuga;
entro poi nelle stanze dove il rombo
delle mie vene insiste come in fondo
a conchiglie sinuose suona il mare.
Giovanna Bemporad, Altro giardino
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Primo piano / Carte d'identità
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Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
Il Pioppo dell'Enologia
Descrizione
Il Pioppo Bianco dell'Enologia si trova all'interno del cortile della
scuola. l Populus alba o pioppo bianco è un albero a foglie caduche
della famiglia delle Salicaceae. E' alto quasi 40 metri, con un'ampia
chioma arrotondata. Tra le numerose specie e varietà di pioppo questa
è la più sana e longeva, anche se raggiunge raramente il centinaio
d'anni d'età ; esistono, tuttavia, prove documentate di alcuni individui
in Parchi storici vissuti eccezionalmente oltre 180 anni.
E' quindi difficile trovare un pioppo di queste dimensioni e di questa
età. L'ampiezza della chioma dipende forse da un precoce
capitozzamento. La pianta ha un valore affettivo importante per
Conegliano: non a caso determina il toponimo del luogo in cui si trova,
nonché il nome delle attività commerciali prospicienti.
Purtroppo occorre notare che i lavori di sistemazione degli edifici a
monte del pioppo rialzando il terreno hanno sotterrato il colletto del
tronco con circa un metro di terra, togliendo ossigeno alle radici e
mettendo in pericolo la salute dell'albero. Si potrebbe tentare di
evitare il danno scavando una trincea intorno alla base del pioppo.
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Primo piano / Carte d'identità
4
Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
Scheda Tecnica
In letteratura...
Nome scientifico
Nome comune
Località
Altitudine s.l.m.
Comune
Populus Alba
Pioppo bianco
Parè
74
Conegliano
Rilievi dendrometrici
Circonferenza a 1.30 m
5m
Altezza
37 m
Altezza d'inserzione della
10 m
chioma
Età presunta
120 anni
Portamento
eretto e chioma ampia
Condizioni fitosanitarie
buone
Destinazione
Data rilevazione
3 maggio 2009
Note
La sua corteccia grigio chiaro, simile a quella della betulla, rimane per
lungo tempo liscia e punteggiata da piccole lenticelle a forma di
rombo; invecchiando diviene più scura e solcata longitudinalmente
dalla base dell'albero e progressivamente diventa ruvida e molto
scura. Le foglie hanno una forma ovale o rotondeggiante; la pagina
fogliare superiore è lucida, di colore verde scuro, mentre quella
inferiore, è ricoperta da una fitta peluria biancastra, da cui il nome
comune della pianta.
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"Il grande albero solitario aveva un immenso ombrello che copriva il
cielo [...]. Sbalorditi avanzavamo lentamente toccando con le mani il
suo tronco. La corteccia non era vecchia, incidendola con le unghie
veniva fuori un colore verde tenero, sembrava palpitare sotto le nostre
mani, come se all'interno vi scorressero delle vene [...]. Il vento,
soffiando, percorreva il suo fitto fogliame facendone ondeggiare
lentamente prima un lato e poi il lato opposto. Tra le foglie il blu del
cielo sembrava quasi nero. Miriadi di macchie di luce filtravano simili a
migliaia di occhi ammiccanti".
da Acheng, Il re degli alberi
Letture:
Acheng
Primo piano / Carte d'identità
|
Galletti, Il volo... |
Brecht
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Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
I Platani del Pio X
Scheda Tecnica
Nome scientifico
Nome comune
Località
Altitudine s.l.m.
Comune
Rilievi dendrometrici
Circonferenza a 1.30 m
Altezza
Altezza d'inserzione della chioma
Età presunta
Portamento
Condizioni fitosanitarie
Destinazione
Data rilevazione
Note
In letteratura...
Descrizione
La strada statale Pontebbana, prima della costruzione della
circonvallazione attuale, attraversava tutta la città di Conegliano.
Dall'inizio dell'800, la strada, come in tutto il suo tracciato, era
costeggiata fino alle porte della città da alti platani ombrosi per rendere
più fresco il viaggio alle carrozze. Ora la situazione è cambiata, ma
alcuni platani rimangono ai lati di via 28 aprile 1945, dalla rotonda
della Ferrera all'inizio di Viale Spellanzon.
Noi abbiamo ritenuto rappresentativi i due che si trovano all'incrocio tra
queste due vie e via Ferdinando Zamboni, di fronte alla chiesa di Pio X.
La cavità naturale nel tronco di uno dei due platani è stata
curiosamente trasformata dalla pietà popolare in una nicchia con una
Madonnina.
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"Sotto i raggi cocenti il suo fogliame appariva un po' avvizzito, ma
ondeggiava ancora lievemente facendo brillare i raggi di sole che lo
attraversavano. Da lontano si avvicinò uno stormo di uccelli, entrò
come un dardo nella sua chioma e sparì alla vista. Un attimo dopo un
altro stormo ne uscì all'improvviso e si mise a girare intorno all'albero
mandando richiami brevi e secchi come se fossero attutiti dai raggi del
sole. L'ombra dell'albero faceva nascere una fresca brezza, creando un
mondo a parte che teneva a distanza la calura estiva".
Da Acheng, Il re degli alberi
Vedi letture...
Primo piano / Carte d'identità
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Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
Scheda Tecnica
Il Glicine della
Scalinata degli Alpini
Nome scientifico
Nome comune
Località
Wisteria sinensis
Glicine
Scalinata degli Alpini, via Vittorio
Emanuele II, Conegliano
72 m
Conegliano
Altitudine s.l.m.
Comune
Rilievi dendrometrici
Circonferenza a 1.30 m
Altezza
Altezza d'inserzione della
chioma
Età presunta
Portamento
Condizioni fitosanitarie
Destinazione
Data rilevazione
Note
Descrizione
Per Conegliano la Scalinata degli Alpini è un punto di riferimento
imprescindibile, luogo fisso di appuntamenti, snodo centrale di
passeggi. Niente di strano se la pianta che si arrampicava al suo
fianco ne prende il nome.
La storia di questo glicine è interessante. Fino a pochi anni fa
esisteva un glicine enorme che saliva lungo il muro del palazzo fino
a notevole altezza. Non abbiamo ancora appurato la natura del
glicine attuale: secondo alcuni il glicine è il residuo di quell'antica
pianta recisa; per altri invece questo giovane esemplare ha sostituito
il preesistente.
Nonostante questo resta una bellissima pianta da ammirare negli
afosi pomeriggi estivi sorseggiando una fresca bevanda nel bar dove
è situato.
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20 cm
2m
incerta
simpodiale
ottime
ornamentale
febbraio 2009
Non si tratta a rigore di un albero
ma di un arbusto lianoso, però è
notevole per età , dimensioni e per il
suo valore decorativo
In letteratura...
Si narra che gli Imperatori giapponesi, durante i lunghi viaggi di
rappresentanza, portassero con sé bonsai di glicine; quando
giungevano in luoghi stranieri si facevano precedere dagli uomini del
seguito, che sostenevano alberelli di glicine fiorito, al fine di rendere
note le proprie intenzioni, amichevoli e di riguardo, per gli abitanti di
quelle terre.
Il significato che il dono del glicine ha conservato è quello di segno
di disponibilità ed anche prova di amicizia.
Fonte ignota, da internet
Primo piano / Carte d'identità
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Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
Il Cedro di Villa Zoppas
Scheda Tecnica
Nome scientifico
Cedrus atlantica (Endl.) Carriere
Nome comune
Cedro dell'Atlante
Località
Corso Vittorio Emanuele II
Altitudine s.l.m.
61 m
Comune
Conegliano
Rilievi dendrometrici
Circonferenza
a 1.30 m
3,61 m
Altezza
19 m
Altezza d'inserzione della
chioma
Età presunta
12 m
Portamento
fusto verticale, chioma ad ombrello
Condizioni fitosanitarie
buone
Destinazione
ornamentale
Data rilevazione
8 novembre 1990
Note
l'albero è classificato come monumento
naturale
100-150 anni
In letteratura...
Descrizione
Quest'albero è un sopravvissuto. Più di vent'anni fa fu colpito da un fulmine
e subì la perdita di alcuni rami, danneggiando anche la casa. Ciononostante
il proprietario volle conservarlo.
Gli affetti del cuore sono come i rami del cedro; se l'albero perde un ramo
robusto,
soffre, ma non muore. Riversa tutta la vitalità nel ramo accanto, perché
possa crescere e riempire il posto vuoto.
Da:Kahlil Gibran
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Primo piano / Carte d'identità
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Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
Scheda Tecnica
I Carpini di Costa Alta
Nome scientifico
Nome comune
Località
Altitudine s.l.m.
Comune
Carpinus betulus L.
Carpino bianco
via Costa alta, 63
61 m
Conegliano
Rilievi dendrometrici
Circonferenza a 1.30 m
Altezza
Altezza d'inserzione della
chioma
Età presunta
Portamento
Condizioni fitosanitarie
Destinazione
Data rilevazione
Note
2,58m
14 m
2,30 m
150-200 anni
fusto contorto, chioma modellata da
ripetute potature
discrete
ornamentale
2 aprile 1989
In letteratura...
"Quando brucia, il carpino non forma quasi braci. Come un uomo schivo e
solitario, vuole scomparire nel nulla senza lasciare di sé la minima traccia."
Da: Mauro Corona, Le voci del bosco
Descrizione
Questi due carpini enormi si trovano davanti a una casa colonica sul margine
della strada, accanto a una cancellata di accesso ai campi. Le loro dimensioni
sono impressionanti: il fusto è contorto e scavato dalle tipiche nervature
della specie, la chioma, ampia e modellata dalle ripetute potature, getta una
profonda ombra sul luogo di passaggio, contribuendo a definire uno spazio
ben percepibile da chi cammina o percorre la strada in bicicletta.
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Vedi letture...
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9
Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
Scheda Tecnica
Il Ginkgo di Villa La Grassa
Nome scientifico
Nome comune
Località
Altitudine s.l.m.
Comune
Ginkgo biloba L.
Ginkgo
via Diaz, 3
61 m
Conegliano
Rilievi dendrometrici
Circonferenza a 1.30 m
Altezza
Altezza d'inserzione della
chioma
Età presunta
Portamento
Condizioni fitosanitarie
Destinazione
Data rilevazione
Note
3,64 m
28 m
2,25 m
150 anni
fusto verticale, chioma regolare
buone.
ornamentale
1 maggio 2009
In letteratura...
La foglia di quest'albero
dall'Oriente affidato al mio giardino
offre il gusto di un senso segreto
mentre delizia il sapiente.
Descrizione
Il Ginkgo è sito nel giardino privato di casa La Grassa, dove fu
piantato per le sue famose proprietà curative. Infatti viene coltivato
industrialmente per l'utilizzo medicinale delle sue foglie efficaci in
particolar modo contro disturbi circolatori e problemi a livello
cerebrale e periferico.
La pianta è un esemplare maschio che presenta un legno molto
fragile quindi è soggetto a cura e a potatura particolari e monitorate,
che hanno evitato gravi danni. Le sue condizioni sanitarie sembrano
buone nonostante la vicinanza con la casa e con altri alberi abbia
impedito e deviato la diramazione delle radici che generalmente si
espandono in larghezza per circa il doppio della chioma.
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Primo piano / Carte d'identità
E' forse un essere vivente
che s'è in se stesso separato?
O sono due, che hanno scelto
d'essere conosciuti come uno?
Per soddisfare la domanda
il senso giusto ho trovato:
non senti forse dai miei canti
che sono uno e sono doppio?
Da: Johann Wolfgang Goethe
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Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
Scheda Tecnica
I due Pini di Villa Paccagnella
Nome scientifico
Pinus pinea L.
Nome comune
Pino Domestico, o Da pinoli, o
Mediterraneo
Località
Villa Paccagnella, via delle Ginestre, 15
Altitudine s.l.m.
116
Comune
Conegliano
Rilievi dendrometrici
Circonferenza a 1.30 m
3,01 m
Altezza
19,70 m
Altezza d'inserzione della
chioma
Età presunta
2m
Portamento
Destinazione
fusto eretto, chioma tipicamente ad
ombrello
buone, in estate si verificano attacchi di
processionaria.
ornamentale
Data rilevazione
2 novembre 1990
Note
Accanto ai due pini ci sono due cipressi
quasi sicuramente coetanei
Condizioni fitosanitarie
300 anni
In letteratura...
Descrizione
I pini sono situati nel parco della Villa Paccagnella, collocata in posizione
dominante su una delle alture a nord-est di Conegliano, visibile da lontano
come si può notare nelle foto; la villa è stata costruita nel 1681 ed è
attribuita al Longhena.
I due pini crescono accanto alla scalinata davanti alla facciata della villa.
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Al dominio signorile si deve l'insediamento nel paesaggio collinare delle
ville, dimore di delizia ma anche centri aziendali legati all'organizzazione
mezzadrile che hanno plasmato un certo paesaggio veneto con
l'introduzione di elementi urbani, architetture armoniose su sfondi
scenografici, giardini, scalee, boschetti e roccoli all'interno di broli inviolabili,
con piante, come il cipresso, prima ignorate nell'ambiente prealpino.
Da: Eugenio Turri, La fascia prealpina, in Capire L'Italia. I paesaggi umani,
TCI, 1977
Primo piano / Carte d'identità
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Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
I Cipressi del Colnù
Descrizione
I "Cipressi di Colnù" sono nove esemplari della specie cupressus
sempervirens che sono situati lungo il confine del giardino di una villa
sulle colline di Conegliano.
Sono molto imponenti: hanno un altezza di circa dieci-quindici metri con
un diametro di circa settanta centimetri e una circonferenza di circa
quattro metri e mezzo (varia da individuo a individuo); sono
particolarmente suggestivi soprattutto passandoci sotto perché ci si senti
inferiori di fronte alla grandezza di questi giganti. Sono in buone
condizioni, fatta eccezione di un esemplare che ha perso le foglie verso la
cima; è possibile che sia stato colpito da qualche insetto o parassita;
comunque tutti gli altri sono in ottima forma tanto da essere gli alberi più
maestosi in quella parte delle colline.
Insieme a loro lungo il confine di questa villa si sviluppa un'alta siepe
formata da piante sempreverdi alternate ad individui caducifoglie; queste
ultime riescono molto bene a delimitare il confine della villa dandole
maggiore importanza e una più bella apparenza.
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Primo piano / Carte d'identità
12
Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
In letteratura...
Scheda Tecnica
Nome scientifico
Cupressus Sempervirens
Nome comune
Cipresso comune
Località
Colnù
Altitudine s.l.m.
90 m
Comune
Conegliano
Rilievi dendrometrici
Circonferenza a 1.30 m
4.5 m circa
Altezza
15 m circa
Altezza d'inserzione della
chioma
2 m circa
Età presunta
70 anni
Portamento
monopodiale
Condizioni fitosanitarie
buone, tranne un esemplare che presenta
una perdita di foglie in cima alla chioma
Destinazione
ornamentale
Data rilevazione
22 febbraio 2009
Note
sono un gruppo di nove cipressi che sta
sul bordo di una villa
I cipressi che a Bòlgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti
Mi balzarono incontro e mi guardar.
Mi riconobbero, e "Ben torni omai"
Bisbigliaron vèr' me co 'l capo chino
"Perché non scendi? Perché non ristai?
Fresca è la sera e a te noto il cammino.
Oh sièditi a le nostre ombre odorate
Ove soffia dal mare il maestrale:
Ira non ti serbiam de le sassate
Tue d'una volta: oh non facean già male!
Nidi portiamo ancor di rusignoli:
Deh perché fuggi rapido così
Le passere la sera intreccian voli
A noi d'intorno ancora. Oh resta qui!"
[...]
Intesi allora che i cipressi e il sole
Una gentil pietade avean di me,
E presto il mormorio si fe' parole:
"Ben lo sappiamo: un pover uom tu se'.
Ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse
Che rapisce de gli uomini i sospir,
Come dentro al tuo petto eterne risse
Ardon che tu né sai né puoi lenir.
A le querce ed a noi qui puoi contare
L'umana tua tristezza e il vostro duol.
Da: Giosuè Carducci, Davanti a San Guido
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Primo piano / Carte d'identità
13
Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
I Sette Pini
Scheda Tecnica
Nome scientifico
Nome comune
Località
Altitudine s.l.m.
Comune
Cupressus sempervirens L.
Cipresso comune
Sette pini, Strada dei Colli
157 m
Conegliano
Rilievi dendrometrici
Circonferenza a 1.30 m
Altezza
Altezza d'inserzione della
chioma
Età presunta
Portamento
Condizioni fitosanitarie
Destinazione
Data rilevazione
Note
Descrizione
2,91 m
20 m
1,80 m
400-500 anni
chioma caratteristica della specie
ottime
ornamentale
2 aprile 1889
Nella zona è usanza chiamare "pini"
i cipressi
"Sette pini" è il toponimo di un luogo di rara bellezza per l'ampiezza
del panorama e la splendida posizione. Deriva naturalmente da
queste sette piante, precisamente cipressi, il cui primato non è
sminuito dalla concorrenza di altri esemplari di cipresso sulla via che
conduce alla proprietà. Sono collocati su una terrazza panoramica;
visibili da tutto il circondario (come si vede nelle foto), attirano
l'occhio e definiscono un punto di riferimento, tanto da essere usati
come punti di triangolazione topografica già in mappe napoleoniche.
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Primo piano / Carte d'identità
14
Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
In letteratura...
Gli alberi
Gli alberi sembrano identici
che vedo dalla finestra.
Ma non è vero. Uno grandissimo
si spezzò e ora non ricordiamo
più che grande parete verde era.
Altri hanno un male.
La terra non respira abbastanza.
Le siepi fanno appena in tempo
a metter fuori foglie nuove
che agosto le strozza di polvere
e ottobre di fumo.
La storia del giardino e della città
non interessa. Non abbiamo tempo
per disegnare le foglie e gli insetti
o sedere alla luce candida
lunghe ore a lavorare.
Gli alberi sembrano identici,
la specie pare fedele.
E sono invece portati via
molto lontano. Nemmeno un grido,
nemmeno un sibilo ne arriva.
Non è il caso di disperarsene,
figlia mia, ma di saperlo
mentre insieme guardiamo gli alberi
e tu impari chi è tuo padre.
Da: E Fortini, Una volta per sempre
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Primo piano / Carte d'identità
15
Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
I Tigli di viale Spellanzon
Scheda Tecnica
Nome scientifico
Tilia
Nome comune
Tiglio
Località
Viale Spellanzon, Conegliano
Altitudine s.l.m.
60 m
Comune
Conegliano
Rilievi dendrometrici
Circonferenza a 1.30 m
Altezza
Altezza d'inserzione della
chioma
Età presunta
Portamento
buone
Destinazione
ornamentale
Data rilevazione
Descrizione
Viale Spellanzon è la via d'accesso alla città da sud, quando, venendo
da Treviso, si lascia la strada statale Pontebbana all'inizio della
circonvallazione. Prolunga la vecchia strada Pontebbana (ora via 28
aprile 1945, ancora costeggiata dagli antichi platani) dalla della chiesa
di Pio X fino alla rotonda del Cavallino, ingresso al centro della città.
In passato il Viale era denominato "I passeggi", a causa degli ampi
marciapiedi laterali costeggiati e protetti da quattro lunghi filari di tigli
ombrosi, profumati in primavera, freschi d'estate e gialli di luce in
autunno, e affiancati da belle ville.
Un luogo particolarmente gradevole di Conegliano.
L'età e le dimensioni delle piante sono molto varie perché il viale viene
ben mantenuto durante gli anni e le piante cadute sono rimpiazzate
via via da altre più giovani.
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Condizioni fitosanitarie
Note
Primo piano / Carte d'identità
A giugno 2009 i tigli sono 180
16
Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
In letteratura...
Come gli alberi sono magnifici, però ancor più magnifico è lo spazio
sublime e commovente che esiste fra loro.
R. M Rilke
*****
[...]
Là i tigli larghi parecchie bracciate,
nascondendosi l'uno dietro l'altro,
nel tenebrore dei viali festeggiano
il loro giubileo bicentenario.
Si annodano dall'alto come volte.
In basso un praticello e spiazzi erbosi,
che file di passaggi regolari
tagliano in linea retta.
Sotto quei tigli come sotto terra
non c‘è un puntino chiaro sulla sabbia,
e come il foro d'una galleria
luccica l'uscita in lontananza.
Vengono i giorni della fioritura
e i tigli in una cinta di steccati
diffondono insieme con l'ombra
un irresistibile aroma.
La gente che passeggia sotto i tigli
col cappello d'estate vi respira
questo forte odore inesplicabile,
ma familiare all'intuito delle api.
[...]
Da Boris Leonidovic Pasternak, Un viale di tigli
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Primo piano / Carte d'identità
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Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
Scheda Tecnica
La Sentinella di Parco Rocca
Nome scientifico
Cupressus Sempervivens
Nome comune
Cipresso comune
Località
Conegliano
Altitudine s.l.m.
64 m
Comune
Conegliano
Rilievi dendrometrici
Circonferenza a 1.30 m
3-3.50 m
Altezza
45 m
Altezza d'inserzione della
chioma
2m
Età presunta
plurisecolare
Portamento
colonnale
Condizioni fitosanitarie
buone
Destinazione
ornamentale
Data rilevazione
marzo 2009
Note
In letteratura...
"Quest'albero deve rimanere, anche se gli alberi di tutta la Terra
dovessero venire abbattuti, uno deve rimanere come
testimonianza".
Descrizione
"La sentinella di Parco Rocca" è un cipresso comune. L'albero, in
perfetta salute, appartiene ad un piccolo giardino privato, ma è
visibile dalla strada per le sue grandi dimensioni.
Questo albero è molto significativo per le persone che abitano in
zona sia per le grandi dimensioni che è difficile non notare, sia per la
sua età che lo rende un punto di riferimento per la città di
Conegliano.
Un'apertura della chioma proprio di fronte alla strada mette in
mostra lo splendido intreccio dei rami.
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Da Acheng, Il re degli alberi
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Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
Scheda Tecnica
Lo Spino di via Lourdes
Nome scientifico
Nome comune
Località
Altitudine s.l.m.
Comune
Via Lourdes
70 m
Conegliano
In letteratura...
Nel mare d'erba, [...] spuntavano qua e là salici rigogliosi; un
gigantesco pioppo bianco protendeva fino a una altezza di almeno
venticinque metri i rami frondosi [...]; dal lato opposto al cancello, a
pochi metri dal torrente, un sorprendente spino di Giuda, tra le cui
foglie si intravedevano le sagome piatte, incurvate e ritorte dei frutti
che pendevano copiosi; [...] in ombra, nell'umido, sotto la passerella
che quasi avviluppava tutta, nasceva e si snodava il sinuoso tronco
ramificato di un fico, la cui chioma formava una cupola irregolare di
colore verde grigio. Sul rumore gorgogliante del depuratore in funzione,
cosi mio fratello, riuscivo a distinguere il rumore prodotto dal vento tra
le foglie, nell'erba, nel canneto, l'acqua del torrente, gli insetti, gli
uccelli tra i rami del pioppo, dei salici, tra i rami e le spine dello spino di
Giuda, gli altri animali nascosti nell'erba, il mio stesso respiro, il battito
del cuore; il gorgogliare, lo scorrere, il frusciare, lo stormire, il cauto
strisciare della biscia, il caracollare incerto di una famiglia di ricci, i
passi accorti di un gatto tigrato, la lotta furiosa di due ramarri: riuscivo
a vedere e a sentire tutto, disse. Devi venire con me a visitarlo, disse.
Descrizione
Da: Vitaliano Trevisan, I quindicimila passi
"Lo Spino di via Lourdes" è, o meglio, era una pianta molto importante e
significativa per grandezza ed età. Purtroppo un temporale lo ha spezzato
di netto nell'autunno del 2008. Sembra che passasse di là un ciclista che
ha evitato per poco di esserne travolto, e perciò abbia inserito nel tronco
cavo un'immagine sacra "per grazia ricevuta".
Pur se crollato e ridotto a un troncone nodoso e incavato, abbiamo deciso
di inserirlo tra i grandi alberi di Conegliano per la sua notorietà in città , e
anche perché nonostante le sue condizioni ispira ancora una certa
meravigliosa maestosità: un grande vecchio, un vero "monumento".
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Liceo "G. Marconi", Conegliano
Progetto Grandi Alberi
Scheda Tecnica
Il Pino di viale Gorizia
Nome scientifico
Nome comune
Località
Altitudine s.l.m.
Comune
Viale Gorizia
65 m
Conegliano
In letteratura...
La gente andava a un luogo «sacro» dove c'era un albero morto. È stato un
pellegrinaggio o un funerale?
[...]
Si usava un giro preciso di parole e di frasi, salmi e litanie di un breviario.
Non sono state numerose le espressioni sarcastiche, nel caso erano di
un sarcasmo amaro del tipo: «È venuto giù sì o no?».
Ci sono stati commenti «realistico-mercanteschi», come: «Bestia!
Saranno cento quintali di legna e, per di più, più di metà sono già secche!»,
oppure: «Per tagliarlo ci vorrà una motosega, da 80 come minimo... e una
buona catena!».
Numerose sono state le esclamazioni di stupore: «Sembra ancora più
grande che in piedi!», «Che razza di pianta!».
Più frequente, tra le donne, il rammarico: «Poveretto, il nostro
Alberón!», «Che vuoto, sembra sia morto qualcuno!», «Mi vien quasi da
piangere, a me!».
Infine, quasi tutti si domandavano l'età della pianta: «Quanto antica?»,
«Quanto vecchia?», «Quanti anni?».
Descrizione
"Il Pino di viale Gorizia" è uno di quei monumenti costituiti da ciò che
resta di una pianta importante. Che il pino fosse importante e degno di
rispetto è testimoniato dalla sagoma del muretto di cinta e del
marciapiede da cui spunta ancora un mozzicone di tronco: arrotondati per
lasciare spazio sia alla pianta sia ai pedoni, questi e quella soggetti deboli
a rischio di estinzione nell'invadenza del traffico motorizzato.
Anche per il pino vale quanto detto per lo Spino di via Lourdes: ne basta il
moncone per suscitare un certo rispetto e per indurci a inserirlo tra i
Grandi Alberi di Conegliano.
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Da: Matteo Melchiorre, Requiem per un albero
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