I ! wome Cognome Classe I Data............... I I I I m §aggio breve o articolo di giarnaXe Consegna. Svìluppa l'argomento proposto ln forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale". utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed eiperienze di studio. Del tuo testo indica sempre il titolo e la destinazione editoriale (rivista specialistica, ricercà scolastica o altro per il "saggio breve"; quotidiano, settimanale, giornalino scolastico o altro per l"'articolo di giornale"). Per il "saggio.breve" non superare le cinque colonne di metà foglio protocollo; per l"'a(ic6lo di giornale" non superare le tre colonne. Argomento. tl mito di Napoleone Bonaparte. Documenti. 1. Napoleone è stato il principale artefice del proprio mito. Fin dai primi successi egli dimostrÒ di avere perfettamente compreso f importanza della pubblica opinione nelle nuove forme della lotta politica e non trascurò alcuno strumento per accrescere la popolarità. [...ì Dopo la fondazione dell'Impero al mito dell'eroe subentrò un vero e proprio culto del1a personalità. [...] Anche la religione fece la sua parte, con Ie celebrazioni degli anniversari della nascita e del giomo dell'incoronazione, e la creazione di un San Napoleone. [...] Parallelamente si sviluppava la leggenda nera. I primi materiali furono fomiti dalia vasra produzione letteraria e propagandistica di matrice controrivoluzionaria, in tutti l paesi europei circolò un gran numero di gromali, libelli e caricature ostili a Napoleone, provenienti in gran parte dal1'Inghilterra. [...] Ma dopo il trionfo del 1814la leggenda nera cominciò a declinare: la deportazione a Sant'Elena suscitÒ un'enorme impressione, che Napoleone seppe sfruttare, come sempre, con grande abilità. [...] Dopo il 1815 una grave crisi si abbatté sull'Europa colpendo duramente le classi Iavoratrici e contadine: al confronto l'età imperiale non poteva non apparire come vera età del1'oro. [...] Dopo la mofte di Napoleone mutò anche, nel breve volgere di qualche anno, l'atteggiamento dei romantici, che Iino ad allora gli era srato generalmente ostile. Sui cambiamento pesò soprattutto il tragico destino del prigioniero di Sant'Elena; iI mito dell'Orco era soppiantato da quello di Prometeo, costretto a finire i suoi giomi incatenato ad una nera roccia sperduta nell'oceano [iI parallelo fra Bonaparte e Prometeo era già stato introdotto da Vincenzo Monti, vedi documenti 2 e 31. [...] Nell'atmosfera cupa e bigotta della Restaurazione, e poi nella gngla e meschina Francia borghese della monarchia di luglio, i romantici non potevano non essere affascinati dalla tragrca grandezza delI'uomo che aveva lottato titanicamente contro ogni ostacolo pur di affermare la propria individualità. V Criscuolo, Napoleone,Il Mulino, Bologna 1997 2. [Ne] poema Prometeo di Vincenzo Monti, dei L79711a nobile figura del titano, modello arche- tipo dell'uomo ideale di un domani forse non lontano, veniva improwisamente a compiersi nel pensiero e nell'azione di un uomo di oggi, quel generale francese vittorioso, che non faceva mistero di voler essere identificato, certo demagogicamente, con gli eroi della mitologia classica, privilegiando, rispeto alf immagine dell'invincibile soldato, proprio quella del prowidenziale salvatore, delf illuminato liberatore. Monti, promovendo l'accostamento Prometeo redentore dell'umanità-Bonaparte liberatore dell'Europa, contribuiva, inoltre, ad esaltare Ie fallaci istanze di chi si illuse che quel mondo e quell'immaginario culturale fossero realmente ritomati attuaii (l'antichità come presente, non più come futuro) attraverso i'opera di un uomo, il quale, invece, fece ieva su quelle fantasie e su quelle speranze pff costruire attomo a sé il consenso. L. Frassinetti, lntroduzione a vinceazo Monti, Poesie (1797-1803), Longo, Ravenna 1998 3. Chi è colui che rapido qual folgore [come un lampo] scende dal monte, e sguardi forrnidabili vibra in semblanze giovanili e tenere? t..l Salve o madre d'Eroi, salve terribile Francese libertà; salve magnanimo Campion, che chiudi in fior di membra [in un corpo giovane e bello] altissimo vigor di senno. A te dinnanzi attonita tace la terra [...]. V Monti, Prometeo, I, vy. 726-728: 7 59-7 63 4. II ritratto di Napoleone nel suo studio [eseguito da1 pittore neoclassico Jacques-Louis Davidl è pieno di [...] motivi propagandistici. Le candele sono quasi arrivate alla fine, l'orologio mostra che sono le 4,I3 del mattino e i'imperatore sta in piedi accanto allo scrittoio al quale ha lavorato intorno al codice con il volume di Plutarco ai piedi. «Avete ragione, mio caro David, a raffigurarmi a1 lavoro mentre i miei sudditi dormono», osservò Napoleone. Ma questo nobile ritratto [...] ci aiuta [...] a capire perché David, che al momento della caduta di Robespierre aveva giurato di non fidarsi plù degli uomini ma solo de1le idee, sla rimasto affascinato dalla personalità di Napoleone fin da1 loro primo Ìncontro. «Oh! Amici, che be11a testa ha. Essa è pura, è grande, bella come l'antico. Ecco l'uomo al quale nei tempi antichl sarebbero stati eretti altari» - disse ai suoi allievi. H. Honour, Neoclassicismo, Einaudi, Torino 1980 5. giungere in ltalia, malareaziote di Manzoni fu fulminea. [...] Quell'ode [composta nell'arco di tre giornil resta probabilmente Ia più equa testimonianza letteraria del passaggio di quelia meteora che tanto doveva in{luire sui destini d'Europa. Meteora o asrro? - così potrebbe [...] an- che formularsi f interrogativo manzoniano: «Fu vera gloria?». Dalle reincamazioni del millenario sogno d'impero universale simboleggiato dall'aquila [...] non v'è dubbio che la figura di Napoleone non è minore di quelle di Alessandro, Augusto, Carlo Magno e Carlo V M. Praz, Atlante della «Grande Atmée», in Gusto neoclassico, Rizzoli, Milano 197,1 7. Napoleone, [che] non trascurava [...] la propaganda, [...] dette impulso a una produzione artistica i1 cui sviluppo può giudicarsi dal fatto che al Salon del 1808 dei quarantaquattro quadri su temi storici una ventina erano dedicati alle sue gesta. I1 neoclassicismo dettava di solito I'atteg- giamento della figura centrale: Bonaparte, Murat, Junot appaiono in mezzo al trambusto calmi. [...] Las Cases riferisce un derro deil'imperatore a Sant'Elena che mostra il persistere dello stesso ideale comportamento fino negli annl del declino: «Credo che la natura mi abbia fatto per le grandi sventure: Ie ho affrontate con un'anima di marmo, il fulmine non ha potuto intaccarmi, mi ha soltanto sfiorato». M. Praz, Atlante della «Grande Atmée», in Gusto neoclassico, Rizzoli, Milano 1974 J.-L. David, Napoleone nel suo studio, I8I2, olio su tela, Washington, National Gallery of Art 6. Il 17luglio 1821 Alessandro Manzoni si rrovava con Ia madre ne1 giardino delia sua casa a Brusuglio, quando fu recata lanotizta della morte di Napoleone awenuta già due mesi prima. La notizia aveva impiegato tutto questo tempo per A. Canova, Napoleone come Marte paciJicatore, 1803-I806, manno, Londra, Apsley House