Cinetica enzimatica Copyright © 2013 Zanichelli editore S.p.A. La cinetica delle reazioni Concetti chiave • Le semplici equazioni di velocità descrivono il progredire delle reazioni di primo e di secondo ordine. • L'equazione di Michaelis-Menten mette in relazione la velocità iniziale di una reazione con la velocità massima e con la costante di Michaelis per un particolare enzima e un dato substrato. • L'efficienza catalitica complessiva di un enzima è espressa come kcat/KM. • Il grafico di Lineweaver-Burk può essere utilizzato per presentare i dati cinetici e per calcolare i valori di KM e Vmax. Richiami di Cinetica Chimica La cinetica chimica studia la velocità e il meccanismo con cui procede una reazione chimica. La velocità di reazione è la velocita di trasformazione di questo o quel reagente o la velocità di formazione di questo o quel prodotto. Reazioni elementari e molecolarità di reazione La maggior parte delle reazioni si prestano ad essere analizzate in una successione di fasi (reazioni elementari, o eventi reattivi) a ciascuna delle quali partecipano, una, due, o, molto più raramente, tre molecole. La molecolarità di un singolo evento reattivo è il numero di molecole che vi prendono parte. Un evento monomolecolare vede la scissione di una sola molecola o il riordinarsi dei suoi atomi in una nuova disposizione. Se l’evento è bimolecolare, saranno due molecole ad urtarsi, scambiandosi energia, atomi, gruppi di atomi o subendo qualche altgro tipo di trasformazione. Il meccanismo cinetico di una reazione è la sequenza di reazioni elementari che vi prendono parte. Meccanismo di reazione Data una determinata reazione chimica: Il meccanismo cinetico con cui procede è la sequenza di reazioni elementari che dai reagenti portano ai prodotti. Per es., Prima reazione elementare, monomolecolare Seconda reazione elementare, bimolecolare Equazione cinetica di reazione La dipendenza funzionale della velocità di una reazione dalle concentrazioni delle specie reagenti è espressa dall’equazione cinetica: La cui forma esplicita può essere di vario tipo e deve essere caso per caso determinata sperimentalmente. Almeno nelle fasi iniziali, quando i prodotti non si sono ancora sufficientemente accumulati, la velocità della reazione risulta direttamente proporzionale al prodotto delle concentrazioni dei reagenti elevate ad opportuni esponenti, interi o frazionari (e talora anche negativi): Costante cinetica e ordine di reazione La costante di proporzionalità dell’equazione cinetica è funzione della temperatura ed è chiamata costante cinetica (è numericamente uguale alla velocità di reazione quando tutte le concentrazioni dei componenti sono unitarie). Si definisce ordine totale della reazione la somma degli esponenti a cui sono elevate le concentrazioni dei componenti; mentre i singoli esponenti rappresentano gli ordini parziali della reazione rispetto a ciascun componente. Né l’equazione cinetica, né gli ordini parziali di ciascuna specie partecipante alla reazione sono deducibili dall’equazione stechiometrica. Infatti, la forma dell’equazione cinetica e l’ordine della reazione rispetto a ciascun componente dipendono dal meccanismo con cui la reazione si svolge. Equazioni cinetiche e reazioni elementari Equazione di Arrhenius CINETICA ENZIMATICA La cinetica enzimatica è lo studio delle velocità di reazione catalizzate da enzimi. Il suo studio consente di individuare il meccanismo di catalisi. Meccanismo cinetico In condizioni di velocità iniziale, [P] ~ 0, quindi possiamo trascurare la reazione che dai prodotti porta ad ES: Curva di progressione di una semplice reazione catalizzata da un enzima Stato stazionario Velocità iniziale Condizioni per lo studio della cinetica enzimatica [S]0 >> [E]0 dt tale che [S] ~ 0 e [P] ~ 0 in pratica: [S] < 10% Meccanismo cinetico di Michaelis Menten Secondo questo meccanismo semplificato, l'enzima libero (E) interagisce con il substrato (S), dando origine al complesso enzima-substrato (ES, detto anche complesso di Michaelis Menten), il quale si scomporrà originando il prodotto della reazione enzimatica (P) e riformando l'enzima libero Riassumendo schematicamente: dove i termini indicati con k rappresentano le costanti cinetiche relative alle diverse tappe elementari del meccanismo cinetico. In condizioni di velocità iniziale si ha che [P] ~ 0, quindi si può trascurare la tappa di reazione che dai prodotti porta a ES: Secondo questo meccanismo la tappa che limita l’intera reazione è la scomposizione del complesso ES nel prodotto e nell’enzima libero, cioè la tappa retta dalla costante cinetica k2, detta anche costante catalitica. stadio lento A questo punto si considera la condizione dello stato stazionario. In tale stato, la [ES] è costante, non perché il sistema abbia raggiunto l’equilibrio, ma perché la velocità di formazione di ES è esattamente bilanciata dalla sua velocità di scomparsa. L’unica tappa implicata nella formazione di ES è retta dalla costante cinetica k1; le reazioni elementari che portano alla scomparsa di ES sono quelle rette dalle costanti cinetiche k-1 e k2: Dopo lo stato prestazionario, la [ES] rimarrà costante in quanto: Riarrangiando: (per la conservazione della massa) (qui [S] coincide praticamente con [S]0, in quanto si è nelle condizioni iniziali di reazione e, inoltre, [E]T è trascurabile rispetto a [S]0) Si noti che visto che k2 e [E]0 sono costanti, il loro prodotto è una costante e corrisponde alla velocità massima, Vmax. L'equazione di Michaelis-Menten può anche essere espressa nella forma alternativa (più usata): L'equazione di Michaelis-Menten mette, quindi, in relazione la velocità di formazione (iniziale) del prodotto V0 con la concentrazione del substrato [S]. La curva di Michaelis-Menten, un’iperbole rettangolare, descrive l'andamento della velocità di una reazione catalizzata da enzimi, al variare della concentrazione del substrato. Questa equazione è generalmente valida per gli enzimi non allosterici. Il modello cinetico di Michaelis Menten spiega come all'aumentare della concentrazione del substrato disponibile per una data quantità di enzima, la velocità della reazione aumenti in modo lineare con la [S] quando questa sia trascurabile rispetto al valore Km. In corrispondenza di tale valore la reazione raggiunge il suo valore semimassimale (i.e., 1/2 Vmax). A [S] più elevate, la velocità della reazione tende a aumentare in modo non-lineare e via via sempre più lentamente fino al raggiungimento di un valore massimo, chiamato velocità massima (Vmax). In questo punto è presente tanto substrato da saturare tutto l'enzima presente in soluzione, perciò un'ulteriore aggiunta di substrato non servirebbe, in quanto non verrebbe più attaccato da enzimi, che sono tutti già legati al substrato. KM La costante di Michaelis-Menten, KM, rappresenta la concentrazione di substrato necessaria, affinché la reazione abbia velocità pari a metà della velocità massima Essa equivale al seguente rapporto tra costanti di velocità: La costante di Michaelis-Menten è una grandezza caratteristica di ciascun enzima. Essa indica quantitativamente l'affinità tra un enzima e il suo substrato: più basso è il valore di KM e più bassa sarà la concentrazione di substrato che permette di raggiungere un valore di velocità di reazione pari alla metà della velocità massima, il che indica un’alta affinità dell'enzima per il substrato. Viceversa, un alto valore di KM indica che sarà necessario più substrato per raggiungere una velocità di reazione pari alla metà della velocità massima, il che significa una minore affinità dell'enzima per il substrato. La cinetica di Michaelis-Menten La costante di Michaelis-Menten: KM La costante KM viene spesso associata all’affinità dell’enzima per il substrato. Questa relazione è matematicamente vera solo nel caso del meccanismo di Michaelis Menten, in cui si abbia che k2 << k-1 e quindi si ottiene: k1 k2 Trascurabile rispetto a k-1 E+S k-1 ES E+P KS = k-1/k1 KM Dove KS è la costante di equilibrio (di dissociazione) definita dalla seguente equazione: KS = k-1/k1 = [E][S]/[ES] Quindi, quando la velocità di formazione del prodotto è molto bassa, la KM è una misura dell’inverso della forza di legame del substrato all’enzima. Costante Catalitica/Numero di Turnover Efficienza catalitica: kcat/KM Quando [S]<<KM la maggior parte delle molecole di enzima è in forma libera e l’eq. di M.M. prende la forma: Limite fisico al valore di kcat/KM k2k1 < k2k1 + k-1k1 ... kcat/KM<k1 Velocità di Diffusione: 108-109 M-1s-1 I parametri della cinetica enzimatica Velocità di Diffusione: 108-109 M-1s-1 Perfezione catalitica Grafico dei doppi reciproci (di Lineweaver-Burk) La cinetica delle reazioni Punto di verifica • Scrivete le equazioni di velocità per una reazione di primo ordine e per una di secondo ordine. • Che differenze vi sono tra la velocità istantanea, la velocità iniziale e la velocità massima di una reazione enzimatica? • Ricavate l'equazione di Michaelis–Menten. La cinetica delle reazioni Punto di verifica • Cosa rivelano i valori di KM e di kcat/KM riguardo a un enzima? • Perché un enzima non può avere un valore del rapporto kcat/KM più grande di 109 M–1 · s–1? • Scrivete l'equazione di Lineweaver-Burk (dei doppi reciproci) e descrivete le caratteristiche di un grafico di Lineweaver-Burk.