-MSGR - 20 CITTA - 20 - 01/06/11-N:RCITTARIBATTUTA ECONOMIA fax: 06 4720597 Euro/Sterlina +0,57% Euro/Franco +1,05% Euro/Yen +1,61% Ftse Italia All Share +1,42% 21932 1 1,4385 1 0,87205 1 1,2275 1 1,450 0,88 1,250 118,2 1,425 0,87 1,225 116,2 1,400 0,86 24/05 25/05 26/05 27/05 30/05 31/05 1,200 24/05 25/05 26/05 27/05 30/05 31/05 21163 +1,53% 21.109,75 Ftse Italia Mid Cap +0,62% 24632 24.588,85 21315 24/05 25/05 26/05 27/05 30/05 31/05 20529 24/05 25/05 26/05 27/05 30/05 31/05 Inunmese ilnumero degliinattivi èsalitodi152.000 unità I sindacati: una voragine stabile: della ripresa beneficiano per ora i cassintegrati che vengono richiamati al lavoro mentre per i giovani bisogna alzare il livello di apprendimento». Per i sindacati il dato positivo sulla disoccupazione oscura quello preoccupante della crescita degli inattivi. «Un’autentica voragine», a giudizio della Cgil. Il livello di disoccupazione, calcolato pe- rò a maggio, cala in Germania al 7% contro il 7,3% di aprile mentre nella zona dell’euro, ad aprile, è rimasto stabile attestandosi al 9,9%. Ancora l’Istat rileva che, secondo stime provvisorie, il tasso di inflazione a maggio è rimasto stabile al 2,6%, lo stesso livello registrato ad aprile, il dato più alto dal novembre del 2008, con un aumento dei prezzi al consumo dello 0,1%. L’inflazione acquisita per il 2011 è pari al 2,3%. La stabilità risente della flessione congiunturale dei prezzi relativi a trasporti e ai beni non durevoli, controbilanciati dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari e di quelli dei beni energetici regolamentati, co- Cresconogliincassi diEquitalia 3,1 miliardi nel 2011 me le tariffe del gas. I prezzi dei carburanti, dopo una lunga serie di aumenti, mostrano oscillazioni con la presenza di qualche segno meno. Quello della benzina è cresciuto dell’11,1% su base annua e dell’1,1% su base mensile. Quello del gasolio del 15,2%, ma meno rispetto al mese precedente (-18,9%). Rimane alto il tasso dei giovani disoccupati © RIPRODUZIONE RISERVATA Grecia, la Germania apre a nuovi aiuti Juncker: «Possibile un’intesa entro fine giugno». Le Borse ripartono, Atene vola (+5,58%) di CRISTINA MARCONI BRUXELLES - Berlino ha messo da parte le sue resistenze e si prepara ad aiutare Atene. Il governo tedesco avrebbe infatti sollevato il suo veto su un secondo pacchetto di aiuti internazionali alla Grecia, rinunciando a pretendere quel riscadenzamento del debito ellenico che, a detta della Banca centrale europea e dei molti critici, avrebbe rappresentato un passo pericoloso, equiparabile ad un’insolvenza. La notizia è stata data dal Wall Street Journal, dopo che già nei giorni scorsi si era parlato delle trattative per la messa a punAngela Merkel to di un secondo ciclo di aiuti, dopo quello da 110 miliardi di euro deciso l’anno scorso, per andare incontro alle esigenze di Atene, sull’orlo del default. «Sono piuttosto ottimista» sulla possibilità di un accordo entro la fine del mese di giugno, ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, auspicando da Atene un piano di austerità «ambizioso», poiché «la solidarietà senza la solidità non funziona». Il prossimo Ecofin è in calendario per il 20 giugno a Lussemburgo, ma non è escluso che si tenga una riunione già prima, forse solo tra i ministri finanziari della zona euro, mentre oggi, a Vienna, si riunisce ilCef, il Comitato economico e finanziario presieduto da Vittorio Grilli e incaricato di preparare i lavori dei ministri Ue. Le borse hanno subito reagito bene alle novità, con Atene in rialzo del 5,58%, Madrid a +2,13%, Milano a +1,53%, Francoforte a +1,86% e Parigi a +1,63%. Berlino si sarebbe detta disponibile a dare nuova liquidità, ma a condizione che il settore privato accetti il rinvio del rimborso delle obbligazioni in scadenza. Anche se all’interno della coalizione di governo, non mancano le voci critiche nei confronti di un nuovo passo in soccorso della Grecia. Il paese «non ha privatizzato un bel niente, nemmeno un centesimo, nuovi aiuti sarebbero un segnale sbagliato», ha commentato il parlamentare liberale Frank Schaeffler, della Fpd, aggiungendo che «l’eurozona dovrebbe aiutare il paese ad uscire in maniera ordinata dall’euro». 24/05 25/05 26/05 27/05 30/05 31/05 FISCO Inflazione ferma a maggio: 2,6%, la più alta da novembre 2008 dei cosiddetti inattivi, cioè quelle persone collocate tra i 15 e i 64 anni, il cui numero è cresciuto di 152.000 unità pari al +1% rispetto al mese di marzo, portando il livello complessivo di inattività al 3,1%, 0,6 punti in più rispetto ad aprile del 2010 (+0,4 punti su marzo). Il che vuol dire che in un anno gli inattivi sono cresciuti di 302.000 unità, ovvero il 2%. Gli inattivi rientrano, infatti, in quella ampia schiera di coloro che non hanno un lavoro, non lo cercano o non sono disponibili ad iniziarlo subito. Un esercito di oltre 15 milioni. Secondo il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, «il saldo è sostanzialmente 12.178,64 11970 24/05 25/05 26/05 27/05 30/05 31/05 Disoccupazione in calo ad aprile mascendonoancheglioccupati ROMA K Un aprile in chiaroscuro perché se è vero che scende iltasso di disoccupazione è altrettanto vero che cala anche quello dell’occupazione. Al di là di numeri e percentuali forniti dall’Istat è questo il quadro del momento sul mercato del lavoro. Il nostro istituto di statistica dice che ad aprile il tasso di disoccupazione cala all’8,1% dall’8,3% di marzo, vale a dire -0,2 percentuali. Su base annua la diminuzione è di 0,6 punti. Il livello più basso dall’agosto del 2009. Il tasso di disoccupazione giovanile è sceso al 28,5% con una flessione congiunturale dell0 0,1%. Il dato più generale di aprile indica i disoccupati in poco più di due milioni,il 2,9% in meno rispetto a marzo (-60.000). Il tasso di disoccupazione maschile è al 7,3%, quello femminile al 9,1%. Variazioni minime che non mutano sostanzialmente il quadro, Però sempre ad aprile (ed è questa l’altra faccia della medaglia) l’Istat conta anche 71.000 occupati in meno (-0,3%) rispetto a marzo. Numeri che fanno attestare il tasso di occupazione al 56,9% in calo dello 0,2% su base mensile e annua. Le due «voci», disoccupazione e occupazione, sono il risultato secondo i tecnici dell’Istituto, di una minore partecipazione al mercato del lavoro per oggettive per quanto diverse ragioni. Così si spiegherebbe anche il dato, probabilmente più preoccupante, che riguarda il fronte 12198 24115 24/05 25/05 26/05 27/05 30/05 31/05 ISTAT Il tasso dei senza lavoro si riduce all’8,1%. Al 28,5% tra i giovani di LUCIANO COSTANTINI Ftse Italia Star +0,10% 117,22 114,3 24/05 25/05 26/05 27/05 30/05 31/05 21.880,64 Ftse Mib ANSA-CENTIMETRI Euro/Dollaro +0,79% L’agenzia di rating Fitch ha inoltre sottolineato come per Atene saranno necessari aiuti anche dopo il 2013, osservando che un «aumento di 90-100 miliardi di euro potrebbe rispondere alle esigenze di finanziamento fino alla fine del 2014, fornendo il tempo necessario per fare le riforme per la sostenibilità del debito» e che «in assenza di un programma Ue-Fmi pienamente credibile, il debito sovrano della Grecia potrebbe essere declassato al livello CCC, che indica che il rischio di un default nel 2012 è alto». Attualmente i funzionari della Bce, del Fondo monetario internazionale e della Commissione europea sono nella capitale ellenica per studiare il modo migliore per aiutare il governo ad aumentare le entrate e per valutare se si possa erogare la quinta tranche, da 12 miliardi di euro, del primo pacchetto di aiuti. Le possibilità vanno da un ulteriore taglio delle spese ad un miglioramento della lotta all’evasione fiscale, fino al piano di privatizzazioni da 50 miliardi di euro che dovrebbe avvenire sotto la supervisione internazionale. Le conclusioni della troika dovrebbero giungere all’inizio della settimana prossima. © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA K La caccia grossa all’evasione continua. Nei primi 4 mesi dell’anno Equitalia ha incassato 3,1 miliardi attraverso le procedure di recupero coattivo di imposte. Dopo un 2010 boom, tanto che il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi ha parlato di risultati «veramente apprezzabili», anche i primi mesi del 2011 mostrano un miglioramento dei risultati, con un incremento del 12,5% rispetto allo stesso periodo del 2010, dovuto non ad un numero superiore di «cartelle esattoriali» ma al recupero su «grandi creditori», quelli sopra i 500.000 euro. L’impegno contro i furbetti del fisco non cala, anche se - con il consenso del direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera - sono in arrivo criteri più flessibili nel recupero dei crediti fiscali, con soglie più alte per far scattare le ganasce fiscali e per i pignoramenti di case e strumenti produttivi. A fare il punto sulleprocedure direcupero coattivo, nella sua veste di presidente di Equitalia, la concessionaria per la riscossione ora al centro delle proteste, è stato lo stesso Befera - appena riconfermato dal governo al vertice delle Entrate - durante un’audizione in parlamento sul decreto Sviluppo. Oggi le commissioni Finanze e Bilancio esamineranno, per una approvazione che appare scontata, una risoluzione presentata dal deputato Pdl Maurizio Bernardo che chiede una «maggiore flessibilità nelle procedure di riscossione coattiva» per gli imprenditori in temporanea difficoltà. «La condivido e ne auspico l’adozione nel decreto sviluppo», ha detto Befera. L’impatto pratico sarebbe significativo visto che viene chiesto l’invio di solleciti solo in caso di importi entro i 2 mila euro;la revisione del meccanismo di espropriazione degli immobili, ad esempio elevando a 20 mila euro la soglia al di sotto della quale non è possibile far scattare l’ipoteca o l’espropriazione e prevedendo la comunicazione preventiva in caso di prima casa; la riforma del meccanismo di calcolo delle sanzioni tributarie, in particolare escludendo forme di anatocismo. Un altro nodo, poi, riguarda l’obbligo che Equitalia ha oggi di effettuare la riscossione per conto dei Comuni, le cui lacune organizzative sono spesso alla base degli errori che colpiscono i contribuenti. Dal 2012 invece i Comuni dovranno bandire gare per l’affidamento del servizio «Noi ha spiegato Befera - potremmo talvolta anche decidere di non partecipare». Attilio Befera confermato alla guida delle Entrate