Università degli studi della Tuscia
Dipartimento di Economia e Impresa
Statistica economica
a.a. 2013/14
Dr. Luca Secondi
02. Principali produttori di statistiche economiche
e qualità dell’informazione statistica
I PRINCIPALI PRODUTTORI DI STATISTICHE ECONOMICHE
Chi produce le statistiche economiche?
Le fonti statistiche internazionali disponibili sono molto numerose
Ciò rappresenta una ricchezza informativa mai conosciuta in passato, la quale,
però, richiede all’utente una capacità non banale di selezionare tra fonti diverse e
talvolta contradditorie il dato più rilevante per le proprie finalità conoscitive.
Infatti esistono purtroppo sovrapposizioni e duplicazioni di attività tra gli organismi
internazionali e le molteplici banche dati disponibili possono contenere dati riferiti
alle stesse variabili ma con valori diversi tra loro.
Problemi:
- Tempistica di aggiornamento
- Errori di rilevazione e elaborazione
- Metodologie poche chiare che possono indurre a confondere una variabile
con un’altra.
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Fonti statistiche a livello internazionale
Le organizzazioni internazionali maggiormente attive in campo statistico sono:
- Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU);
- Fondo monetario internazionale (FMI);
- Banca Mondiale (WB, World Bank);
- Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE, OECD:
Organization for Economic Co-operation and Development);
L’ONU, fondata nel 1945, riunisce oltre 190 paesi e rappresenta il fulcro del
sistema di relazioni internazionali sviluppato negli ultimi settant’anni.
Anche in campo statistico l’ONU svolge tale funzione apicale attraverso la sua
Commissione statistica, chiamata ad approvare tutti i principali standard di
carattere statistico-metodologico
Dichiarazione sui principi fondamentali della statistica ufficiale
Fonti statistiche a livello europeo
Nell’ambito delle istituzioni europee a svolgere attività in campo statistico è, in
primo luogo, l’Ufficio statistico delle Comunità europee (Eurostat), una delle
direzioni generali in cui la commissione europea è articolata.
L’Eurostat raccoglie e diffonde una grande grantità di dati prodotti dagli istituti
nazionali di statistica e da vari enti pubblici, sovrintende alla produzione di
statistiche comunitarie attraverso la predisposizione di definizioni e classificazioni
comuni, coordinando le altre direzioni generali della commissione europea attive in
campo statistico.
Eurostat [http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/eurostat/home/ ]
Banca Centrale Europea [ECB, http://www.ecb.int/home/html/index.en.html].
La BCE ha in campo statistico poteri analoghi a quelli della Commissione europea,
cosicché anche la produzioni di informazioni sui fenomeni monetari e finanziari
nell’area dell’Unione economica e monetaria viene principalmente definita
attraverso appositi regolamenti. La BCE svolge un ruolo di raccolta e pubblicazioni di
statistiche monetarie e finanziarie anche dei singoli paesi.
IL SISTEMA STATISTICO NAZIONALE
In Italia l’attività statistica svolta dagli enti pubblici è organizzata in base al d.lgs. 6
settembre 1989 n.322, il quale ha dato origine al Sistema statistico nazionale
(Sistan). http://www.sistan.it/
Il sistema è basato su una rete di Uffici di statistica, operanti all’interno delle
diverse istituzioni pubbliche, ed è coordinato dall’Istituto nazionale di statistica.
La produzione statistica del Sistema è imponente ed è in gran parte descritta nel
programma statistico nazionale predisposto annualmente dall’Istat ed approvato
dal Governo e dal Parlamento.
Poiché la normativa statistica italiana indica che l’informazione statistica ufficiale
va fornita al paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico
nazionale, i prodotti statistici realizzati dagli enti che fanno parte del Sistan vanno
abitualmente sotto il nome di «statistiche ufficiali».
Il Sistema statistico nazionale (Sistan) è la rete di soggetti pubblici e privati che
fornisce al Paese e agli organismi internazionali l'informazione statistica ufficiale.
Il Sistan comprende:
• l'Istituto nazionale di statistica (Istat);
• gli enti e organismi pubblici d'informazione statistica (l’Istituto nazionale di
economia agraria http://www.inea.it/public/it/index.php e Istituto per lo
sviluppo della formazione professionale dei lavoratori Isfol http://www.isfol.it/);
• gli uffici di statistica delle amministrazioni dello Stato e di altri enti pubblici, degli
Uffici territoriali del Governo, delle Regioni e Province autonome, delle Province,
delle Camere di commercio (Cciaa), dei Comuni, singoli o associati, e gli uffici di
statistica di altre istituzioni pubbliche e private che svolgono funzioni di interesse
pubblico.
Sin dall'origine, ma in maniera progressivamente crescente, in particolare dopo la
realizzazione della moneta unica e l'emanazione del regolamento europeo n.
223/2009, il Sistan opera in coerenza e come parte attiva del Sistema statistico
europeo (Sse), ponendo al centro della programmazione dell'offerta statistica le
esigenze informative europee e internazionali oltre che nazionali.
L’Istituto nazionale di statistica
-
ISTAT (www.istat.it)
L’Istituto nazionale di statistica è un ente di ricerca pubblico. Presente nel Paese dal
1926, è il principale produttore di statistica ufficiale a supporto dei cittadini e dei
decisori pubblici. Opera in piena autonomia e in continua interazione con il mondo
accademico e scientifico.
Compito istituzionale dell'Istat è produrre e diffondere informazioni affidabili,
imparziali, trasparenti, accessibili e pertinenti, capaci di descrivere le condizioni sociali,
economiche e ambientali del Paese e i cambiamenti che avvengono in esso, con il
vincolo del più rigoroso rispetto della privacy.
Tra i suoi impegni più rilevanti:
• la realizzazione dei censimenti generali: popolazione e abitazioni, industria e
servizi, agricoltura;
• l'esecuzione della maggior parte delle indagini comprese nel Programma statistico
nazionale, l'insieme di rilevazioni ed elaborazioni considerate indispensabili per il
Paese.
-Banca d’Italia:
Studi sull’andamento dell’economia in generale;
Indagine sui bilanci delle famiglie italiane;
-Ministeri dell’Economia, delle Attività produttive, dei Beni Culturali:
Studi su vari settori di pertinenza del singolo Ministero;
-Consiglio nazionale Economia e Lavoro (CNEL)
-Enti locali (Regioni, Province, Comuni, ecc.)
Molto utili sono altresì le Camere di Commercio per l’ottenimento di dati
riguardanti il mondo delle imprese, così come le associazioni di categoria (sia
industriali, sia dei consumatori) per gli studi dei settori e dei mercati di interesse per
i propri associati.
La qualità dell’informazione statistica
L’informazione statistica può essere vista come un qualsiasi bene o servizio, derivante
da un processo produttivo. L’informazione di cui molto spesso si viene a conoscenza
costituisce il risultato di un processo di produzione in cui a partire dalla fase di
progettazione di una indagine si giunge alla definizione di alcune caratteristiche di
interesse.
Esempi:
I dati che derivano dalle indagini sui consumi delle famiglie sono il risultato di un
articolato processo
Le informazioni relative al Prodotto interno lordo sono il risultato di un processo
ancora più complesso perché coinvolge diversi indagini e processi di stima tra loro
integrati
Come per qualsiasi altro prodotto, quindi, anche per l’informazione statistica è lecito
introdurre la dimensione della qualità, così come la distinzione tra qualità di processo
e qualità di prodotto.
Sulla base delle norme ISO 8402 è possibile definire la qualità dell’informazione
statistica come “il possesso di talune caratteristiche che portano al
soddisfacimento delle esigenze, implicite o esplicite, dell’utente”
Quindi:
la qualità dell’informazione si può misurare in termini di soddisfazione
dell’utente;
la qualità dell’informazione consiste nel possesso di determinate caratteristiche.
Alcune di queste caratteristiche fanno riferimento al processo (qualità di processo),
come il contenimento degli errori
Altre caratteristiche invece fanno riferimento alla capacità dell’informazione
prodotta di soddisfare le esigenze conoscitive di un particolare utente (qualità di
prodotto).
Dimensioni della qualità dell’informazione statistica (Eurostat):
PERTINENZA/RILEVANZA (relevance): riflette la capacità di una informazione
statistica di soddisfare i bisogni conoscitivi degli utenti;
ACCURATEZZA/PRECISIONE (accuracy): grado con cui l’informazione statistica
descrive correttamente il fenomeno per la cui misurazione è stata sviluppata. Le
cause di non accuratezza sono rappresentate dalle diverse fonti di errore,
(campionario e non campionario), che si possono manifestare in tutte le fasi del
processo produttivo dell’informazione;
TEMPESTIVITA’ (timeliness): ritardo con cui l’informazione statistica è diffusa
rispetto al periodo di riferimento (è in relazione con la rilevanza e la
tempestività);
PUNTUALITA’ (punctuality): fa riferimento all’esistenza di un calendario di
rilascio dell’informazione statistica e misura il grado di aderenza a tale
calendario da parte del produttore dell’informazione statistica;
Dimensioni della qualità dell’informazione statistica (Eurostat):
ACCESSIBILITA’ (accessibility): riflette la facilità con la quale l’informazione
statistica può essere individuata ed utilizzata da un utente;
INTERPRETABILITA’/CHIAREZZA (interpretability): riflette la facilità con la quale
l’utente può comprendere le caratteristiche fondamentali del dato e quindi
valutarne l’utilità per propri fini conoscitivi (dipende dalla disponibilità dei metadati) ;
COERENZA: capacità delle diverse fonti statistiche di fornire informazioni non
contraddittorie tra loro, nella misura in cui una particolare informazione statistica
può essere analizzata in un’ottica temporale e spaziale. Particolare rilevanza
assume la coerenza interna imposta ad esempio alle stime degli aggregati di
contabilità nazionale;
CONFRONTABILITA’: è individuata nella possibilità di paragonare l’informazione
statistica nel tempo e nello spazio (si desume dai meta-dati);
CREDIBILITA’: si riferisce alla fiducia che gli utilizzatori pongono nel soggetto che
l’ha prodotta.