La guerra viene da lontano

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Verso l’invalsi
genere
articolo
tratto da
History
testo
espositivo
La guerra viene da lontano
C
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on le ostilità ormai concluse, David Keys ci spiega come mai un paese
ricco di risorse sia stato rovinato dagli interessi occidentali e dai contrasti tra nord e sud.
LA COSTA D’AVORIO, un tempo una delle nazioni africane più avanzate, è appena emersa da un lungo periodo di conflitti che sono costati più di 3000 vittime. Soldati francesi e africani, oltre ai caschi blu dell’ONU, sono stati coinvolti a più riprese nella guerra civile, terminata lo scorso aprile con la vittoria
di Alassane Ouattara sul presidente in carica Laurent Gbagbo.
Da un lato la guerra aveva motivazioni legittime, perché provocata dalla disputa sul rispetto dei risultati elettorali e su chi dovesse governare democraticamente il paese. Su un altro livello, tuttavia, era anche uno scontro tra
diverse concezioni di identità nazionale, oltre che di rivalità etniche e geografiche.
Il colonialismo francese
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Per certi versi, le radici della violenza sono da ricercare nella cultura precoloniale, seguita dal colonialismo francese e quindi dall’introduzione della
democrazia: un processo difficile e turbolento che portò a inevitabili conflitti politici. Come in tutti i paesi africani, la maggiore difficoltà nell’instaurare la democrazia consiste nel mettere d’accordo etnie diverse, la cui
rivalità affonda le sue radici in tempi remotissimi. Anche la separazione tra
il nord e il sud della Costa d’Avorio, così evidente nella recente guerra civile, ha origini remote. Nel nord la maggior parte della popolazione parla
Gur e Mande, le stesse lingue rintracciabili nei paesi confinanti (Mali e
Burkina Faso). Al sud, invece, le lingue tradizionali più diffuse appartengono a gruppi del tutto diversi (Kwa e Kru), parlate anche negli altri paesi
che si affacciano sul golfo di Guinea. Il territorio del sud è ancor oggi in
gran parte dominato dalle foreste, mentre al nord prevalgono la prateria e
l’economia è legata alla pastorizia. Inoltre,il nord è stato influenzato culturalmente e/o occupato da una lunga teoria di imperi dominanti nella zona.
Nel XVI secolo, il vasto e potente impero del Mali controllava l’aerea settentrionale del paese. Tra il XVIII e XIX secolo, l’impero Kong creò uno stato
che occupava ampie parti della Costa d’Avorio e del Burkina Faso attuali.
Infine, nel tardo Ottocento, il nord fu ancora soggetto a influenza straniera,
questa volta ad opera dell’impero Wassoulou istituito da Samory Toure, un
musulmano radicale della Guinea. Questo processo di integrazione in
grandi superstati a prevalente influenza settentrionale, continuò anche durante la fase coloniale, quando la Costa d’Avorio, occupata dai francesi, fu
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annessa alla Federazione dell’Africa Occidentale. Nel 1932, la Francia unì
la colonia ivoriana a un’ampia parte dell’Alto Volta (oggi Burkina Faso).
Persino dopo l’indipendenza, ottenuta nel 1960, la Costa d’Avorio apparve
integrata in un contesto sovrannazionale, tanto che il suo leader Félix Houphouët-Boigny creò una sorta di mercato comune dell’Africa occidentale,
chiamato Consiglio dell’Intesa, tuttora esistente e comprendente anche
Benin, Togo, Niger e Burkina Faso.
Da un punto di vista religioso, le influenze dei grandi imperi portarono alla
penetrazione islamica nel nord del paese mentre il sud, più impermeabile
alla penetrazione di culture esterne, mantenne intatte le sue tradizioni animiste e venne in seguito parzialmente cristianizzato. La Federazione dell’Africa Occidentale prima, il Consiglio dell’Intesa poi, permisero che iniziasse un’influenza straniera anche a sud, ma con modalità del tutto diverse.
Caffè e cacao
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Nella parte meridionale della Costa d’Avorio l’amministrazione coloniale
francese avviò un’industria legata alle piantagioni di cacao e caffè, che tuttavia soffriva di una cronica carenza di manodopera. Per questo motivo, i
proprietari delle piantagioni furono messi in grado, su concessione della
Federazione e del Consiglio, di reclutare gran parte dei lavorator nei territori del nord, in particolare Alto Volta, Mali e Niger. Questo processo ebbe
pesanti ripercussioni: contribuì all’espansione economica della Costa
d’Avorio, ma scatenò violente reazioni nel sud del paese, dove questa “invasione” era malvista. Con l’economia in espansione, i problemi maggiori rimasero sopiti, ma attorno al 1980 un calo dei prezzi sul mercato del cacao
minacciò la solidità economica ivoriana, diffondendo disoccupazione e povertà. Si aprì così un periodo di forte instabilità politica che costrinse il governo a varare riforme democratiche che, in ultima istanza, prepararono il
terreno alla guerra civile.
Fino al 1990, la Costa d’Avorio era stata una realtà monopartitica. Il carismatico Houphouët-Boigny guidava il paese mediante una dittatura relativamente morbida, ma il crescente malcontento che serpeggiava tra i disoccupati lo indusse a indire elezioni aperte a più partiti.
La competizione per accaparrarsi il maggior numero di voti portò allo
sfruttamento a fini elettorali delle differenze etniche insite nel paese. Finché, nel 1993, a diciotto mesi dalla morte di Houphouët-Boigny, il suo successore Henri Konan Bédié coniò la parola “ivoirité”, un termine che esaltava un’identità spiccatamente meridionale, quindi non condivisa da tutti
gli ivoriani. Questo spirito nazionalistico generò, nel 2000, una legge in
base alla quale la presidenza del paese era preclusa agli ivoriani con genitori
stranieri. Per godere dei diritti politici, inoltre, era necessario possedere
specifici documenti identificativi, rilasciati con difficoltà ai cittadini del
nord e agli ivoriani di origini straniere. Come se non bastasse, fu modificata
la legge sull’ereditarietà delle terre, che di fatto estromise dal possesso delle
piantagioni meridionali gran parte della popolazione non autoctona.
Le tensioni etniche crebbero, e nel 2002 truppe costituite in maggioranza
da soldati provenienti dal nord presero il controllo della parte settentrioV. JACOMUZZI, M.R. MILIANI, F.R. SAURO, Trame e intrecci © SEI 2011
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nale del paese. La Costa d’Avorio fu di fatto divisa tra un sud controllato dal
governo e un nord in mano ai ribelli. A quel punto la pressione internazionale spinse le due parti in lotta a indire elezioni per dirimere definitivamente il contenzioso. Alla fine del 2010, il candidato del nord Alassane
Ouattara ha conquistato la vittoria a spese del presidente in carica Laurent
Gbagbo. Il rifiuto di quest’ultimo di lasciare il potere ha scatenato una seconda fase della guerra civile, terminata lo scorso aprile con la resa di
Gbagbo su pressione della Francia e della comunità internazionale. Parte
dell’ostilità internazionale nei confronti di Gbagbo proveniva dal suo atteggiamento antimperialistico, lo stesso atteggiamento che l’aveva portato
tra gli anni Ottanta e Novanta a opporsi al governo filofrancese di Houphouët-Boigny.
Rivolta popolare
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Gbagbo aveva vinto le elezioni presidenziali del 2000, ma era salito al potere
solo in seguito a una rivolta popolare che aveva rovesciato Robert Guei, fedelissimo di Houphouët-Boigny, che si era rifiutato di cedere il passo al rivale.
Prima del 2004 la Francia aveva mantenuto un atteggiamento neutrale nei
confronti di Gbagbo, limitandosi a mantenere separate le due fazioni in lotta.
Le cose tuttavia cambiarono quando nove soldati francesi furono uccisi (forse
accidentalmente) in un attacco aereo ordinato da Gbagbo contro la capitale
dei ribelli.
La risposta francese si concretizzò nella distruzione di gran parte della forza
aerea ivoriana. Perché ora i francesi hanno deciso di appoggiare prontamente
il rivale di Gbagbo, Alassane Ouattara? In primo luogo, perché Ouattara ha
vinto le elezioni, ma soprattutto perché quest’ultimo, come del resto Guei, ha
posizioni vicine a quelle dell’ex presidente Houphouët-Boigny, decisamente
filo-occidentali. Infatti, oltre ad aver ricoperto la posizione di primo ministro
ai tempi di Houphouët-Boigny, Ouattara ha svolto un ruolo fondamentale
presso il Fondo Monetario Internazionale per 20 anni ed è stato governatore
della banca centrale dell’Africa francofona.
Se Gbagbo ha sempre mostrato un impeto antimperialista, tutti i suoi avversari si sono rifatti alla scuola filo-occidentale di Houphouët-Boigny. Questi,
durante il suo lungo mandato, agì sempre in favore delle potenze occidentali.
Tentò inoltre di rovesciare il regime socialista della Guinea, capeggiato da
Ahmed Sekou Toure. Nel 1966 aiutò attivamente i dissidenti ghanesi a deporre lo storico leader di sinistra Kwame Nkrumah. Houphouët-Boigny spalleggiò anche i mercenari francesi nel loro tentativo di colpo di stato contro il
governo del Dahomey e sostenne i ribelli che combattevano contro il governo dell’Angola.
Con la Guerra Fredda ormai finita, la retorica antimperialista di Gbagbo era
agli occhi dell’Occidente un pesante handicap per il leader ivoriano. In più, il
recente spirito interventista della comunità internazionale e i timori per le
minacce contro la democrazia nell’Africa occidentale, hanno decretato la
condanna definitiva per il governo di Gbagbo.
da D. Keys, “History”, n. 4, luglio 2011
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1 L’espressione «guerra civile» (rigo 7) significa:
A una guerra combattuta tra due Stati diversi
B una guerra di liberazione da un dominio straniero
C una guerra tipica esclusivamente della cultura africana
D una guerra tra fazioni diverse appartenenti allo stesso Stato
2 Nel testo in merito alla guerra che ha attraversato la Costa d’Avorio, si dice
che abbia avuto anche motivazioni legittime. Quali sono? Trascrivile qui sotto.
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3 Da quale Stato ottenne l’indipendenza la Costa d’Avorio?
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4 Quale parte tra il sud ed il nord del paese è maggiormente legata alle tradizioni indigene del luogo?
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5 Per ciascuna delle seguenti informazioni indica, mettendo una crocetta nella casella corrispondente, se si tratta di una caratteristica appartenente al
nord o al sud della Costa d’Avorio.
nord
sud
Si parla la lingua Mande
Ci sono molte foreste
Si parla la lingua Kwa
Fu soggetto a influenze straniere
L’economia è legata alla pastorizia
Si parla la lingua Kru
Ci sono molte praterie
6 Quale delle seguenti frasi riassume meglio il paragrafo: «Il colonialismo francese»?
A Il nord e il sud del paese sono sempre stati divisi da profonde differenze
linguistiche, economiche, e religiose che anche dopo l’indipendenza dalla
Francia non sono state del tutto risolte
B Il colonialismo francese risolse la divisione interna al paese, che tornò a
farsi critica dopo l’indipendenza del 1960
C Le divisioni linguistiche tra il nord ed il sud del paese sono alla base dei
grandi contrasti che attraversano la regione della Costa d’Avorio
D Prima dell’avvento del dominio francese, la Costa d’Avorio era una terra
frammentata ma pacifica che viveva sostanzialmente di pastorizia
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7 Indica con una crocetta per ciascuno dei fatti riportati se si tratta di una causa o di una conseguenza della guerra civile che dal 2002 sta attraversando
la Costa d’Avorio.
causa
conseguenza
Introduzione della democrazia
Nove soldati francesi vengono uccisi in un
attacco aereo
Calo dei prezzi del cacao
8 Nel testo si parla esplicitamente di un’«invasione» (rigo 57) dei territori del
sud. A opera di chi avvenne tale invasione?
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9 Quale delle seguenti parole può essere un sinonimo di «morbida», nel significato che ha nel testo (rigo 66)?
A Dolce
B Languida
C Soffice
D Conciliante
10 Dal testo si evince che il presidente Houphouet – Boigny fu considerato dagli abitanti della Costa d’Avorio particolarmente:
A autoritario
B autorevole
C democratico
D coraggioso
11 Nel testo si fa riferimento alla realtà “monopartitica” in cui la Costa d’Avorio
è vissuta per lungo tempo, quale dei seguenti regimi favorisce la nascita di
realtà di questo genere?
A Oligarchia
B Totalitarismo
C Democrazia
D Aristocrazia
12 Nella frase: «Per godere dei diritti politici, inoltre, era necessario possedere
specifici documenti identificativi» (righi 75-76), come potresti sostituire «inoltre», mantenendo lo stesso significato?
A Quindi
B Infatti
C Per di più
D Per cui
13 Houphouet – Boigny decise di indire le elezioni spinto dai:
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14 Come potresti sostituire l’espressione «non autoctona» al rigo 79?
A Inattiva
B Indigena
C Forestiera
D Indolente
15 Come viene definito il governo di Houphouët-Boigny rispetto alla Francia?
Scrivilo qui sotto:
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16 Trasforma il verbo sottolineato da implicito a esplicito. Poi scrivilo qui sotto.
«la pressione internazionale spinse le due parti in lotta a indire elezioni per
dirimere definitivamente il contenzioso» (righi 83-85).
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17 La tesi principale sostenuta nel testo è:
A la situazione politica della Costa d’Avorio è ormai talmente compromessa
che difficilmente si potrà vedere in questo paese un regime democratico
B gli unici anni di crescita che ha avuto la Costa d’Avorio sono stati caratterizzati da un regime monopartitico per cui sarebbe auspicabile per questa
regione tornare a quel sistema di governo
C la situazione della Costa d’Avorio è molto critica per le notevoli differenze che vi sono tra sud e nord del paese, tuttavia le ultime elezioni politiche
fanno sperare in una pacificazione nazionale
D soltanto l’intervento di forze straniere, quali la Francia, potrà porre fine a
una guerra che altrimenti rischia di mettere in ginocchio l’economia e lo
sviluppo della Costa d’Avorio
18 Il registro usato dal giornalista secondo te è:
A alto e difficile
B medio
C basso
D ricco di regionalismi
19 L’autore scrive principalmente per:
A sconsigliare agli Europei di recarsi in Costa d’Avorio
B spiegare che tutte le guerre sono destinate a risolversi
C comprendere meglio una realtà lontana
D comunicare i propri sentimenti sull’argomento
20 Il testo racconta brevemente la storia della Costa d’Avorio dal colonialismo
a oggi. Secondo te il testo è efficace per raggiungere tale scopo? Giustifica
la tua risposta.
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QUESITI GRAMMATICALI
1 Scrivi l’articolo indeterminativo “un” in modo corretto davanti a ciascuna
delle seguenti parole:
……………….……. identità
……………….……. ultima istanza
……………….……. evidente errore
……………….……. altro paese
……………….……. influenza
……………….……. ampia parte
2 Scrivi nello spazio sottostante tutti gli aggettivi presenti nella seguente frase:
«Questo processo ebbe pesanti ripercussioni: contribuì all’espansione economica della Costa d’Avorio, ma scatenò violente reazioni nel sud del paese» (righi 55-57).
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3 Completa le seguenti frasi con il pronome relativo adatto.
a. Dopo l’indipendenza ……….............… la Costa d’Avorio giunse nel 1960, lo Stato
apparve integrato in un contesto sovranazionale.
b. Konan Bedié coniò la parola “ivoiritè”, un termine ……….............… esaltava un’identità meridionale ……….............… non era condivisa da tutti gli ivoriani.
4 Quale delle seguenti parole contiene un prefisso?
A Impermeabile
B Animiste
C Parzialmente
D Proprietari
5 Per ciascuna delle seguenti parole indica a quale categoria appartiene.
primitiva
derivata
alterata
composta
Carismatico
Motivazioni
Monopartitica
Industria
Paesone
6 Trascrivi per ciascuna frase gli attributi presenti.
a. Questo processo di integrazione in grandi superstati a prevalente influenza
settentrionale, continuò anche durante la fase coloniale.
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b. Questo spirito nazionalistico generò, nel 2000, una legge in base alla quale la presidenza del paese era preclusa agli ivoriani con genitori stranieri.
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7 Quale funzione logico sintattica (ad esempio soggetto, complemento oggetto) svolge l’espressione “per le minacce” nella frase seguente? Trascrivilo di
seguito.
“I timori per le minacce contro la democrazia nell’Africa occidentale hanno
decretato la condanna definitiva per il governo Gbagbo” (righi 123-125).
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8 Nei seguenti periodi individua le frasi subordinate e stabilisci di che tipo sono, compilando la tabella.
a. La guerra aveva motivazioni legittime, perché fu provocata dalla disputa
sul rispetto dei risultati elettorali.
b. La guerra fu anche provocata dalla disputa su chi dovesse governare democraticamente il paese.
c. Questo processo continuò anche durante la fase coloniale quando la Costa
d’Avorio fu annessa alla Federazione dell’Africa Occidentale.
proposizione subordinata
tipo di subordinata
a.
Finale
Causale
Consecutiva
Relativa
b.
Finale
Oggettiva
Interrogativa indiretta
Comparativa
c.
Condizionale
Temporale
Soggettiva
Causale
9 In ognuno dei periodi che seguono collega le due frasi con il connettivo
adatto.
Le tensioni etniche crebbero ………........................……………… nel 2002 le truppe del nord
presero il controllo della parte settentrionale del paese.
La Costa d’Avorio, ………........................……………… fosse un tempo una delle nazioni africane più avanzate, è appena emersa da un periodo di conflitti.
Questo processo ebbe pesanti ripercussioni ………........................……………… contribuì all’espansione della Costa d’Avorio.
10 Nel brano che hai letto la domanda: «Perché ora i francesi hanno deciso di
appoggiare prontamente il rivale di Gbagbo, Alassane Ouattara?» (righi 104105), quale funzione ha?
A Presenta una nuova argomentazione
B Introduce un esempio
C Ribadisce una tesi
D Indica un dialogo con il lettore
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