S.I.E.C - CORSO DI FORMAZIONE IN ECOCARDIGRAFIA PEDIATRICA LEZIONE 3 APPROCCIO METODOLOGICO ALLA DIAGNOSI DELLE CARDIOPATIE IN ETÀ PEDIATRICA Lo studio ecocardiografico del cuore del bambino con sospetta cardiopatia congenita (CC) deve seguire un approccio sistematico definito sequenziale segmentario, al fine di identificare la presenza e le caratteristiche delle malformazioni strutturali congenite. Lo studio inizia con la valutazione del situs viscero-atriale, della posizione del cuore nel torace e dell’asse cardiaco. Definizione del situs Nel soggetto normale il piano sagittale divide il corpo in due metà che sono immagini speculari per quanto riguarda le strutture muscolari e scheletriche. Tuttavia molti organi all’interno del corpo, anche quelli che sono pari (come i polmoni, i bronchi e i reni) hanno una disposizione chiaramente ‘di lato’. Questa ‘lateralizzazione’ è più evidente per gli organi impari. Nella grande maggioranza dei soggetti normali il fegato si trova prevalentemente a destra della linea mediana, mentre lo stomaco e la milza sono localizzate a sinistra. Il cuore si trova nel mediastino, per i 2/3 dal lato sinistro del torace (levocardia) e con il suo asse lungo che punta a sinistra. Nello studio del soggetto con sospetta CC il primo passo è rappresentato dalla identificazioni degli atri. La morfologia delle appendici auricolari, e il modo con cui si connettono con l’atrio differenziano l’atrio destro o sinistro. L’appendice morfologicamente sinistra è digitiforme e a uncino, con una base stretta che la connette alla porzione venosa dell’atrio. L’appendice morfologicamente destra è essenzialmente triangolare e con una larga base di impianto. La morfologia delle appendici auricolari può essere identificata con ecocardiografia, ma questa identificazione è spesso difficile anche per gli operatori più esperti. Più facilmente, possiamo considerare la vena cava inferiore una struttura propria dell’atrio morfologicamente destro e ricercare la sua posizione in relazione alla colonna in una sezione trasversale a livello dell’addome superiore. Vi è una stretta correlazione fra la disposizione degli atri e la posizione dell’aorta e dei grossi vasi a livello del diaframma. Si definisce situs solitus la modalità di disposizione degli organi toracici e addominali presente nella maggioranza degli individui. C’è una lateralizzazione degli organi e degli atri. Il polmone destro è trilobato, con un bronco corto epiarterioso, mentre il polmone sinistro è bilobato e il suo bronco è lungo e ipoarterioso. Lo stomaco, la milza e l’aorta discendente sono nella metà sinistra del corpo, mentre il lobo epatico maggiore e la vena cava inferiore sono a destra della linea mediana. L’atrio posto a sinistra è morfologicamente sinistro e l’atrio posto a destra è morfologicamente destro. Nel situs solitus, la sezione sub costale trasversale a livello dell’addome superiore documenta la vena cava inferiore a destra e l’aorta a sinistra della colonna vertebrale. L’altra modalità di disposizione è ‘mirror-image’ (situs inversus) e si ha nello 0.01% della popolazione. Tutti gli organi del corpo sono in posizione speculare: il polmone morfologicamente destro, la vena cava inferiore e il lobo maggiore del fegato si trovano a sinistra, mentre il polmone morfologicamente sinistro, lo stomaco, la milza e l’aorta discendente sono a destra. Nel cuore, l’atrio morfologicamente destro si trova a sinistra e viceversa. Normalmente lo stomaco è ruotato e si trova anch’esso in posizione speculare. Nella sezione sub costale traversale a livello dell’addome superiore troveremo la vena cava inferiore a sinistra e l’aorta a destra della colonna. Eterotassia è la definizione che viene abitualmente utilizzata per indicare una abnorme disposizione viscero atriale che è diversa dal situs solitus e dal situs inversus. Si riconoscono due tipi di eterotassia: l’isomerismo destro e l’isomerismo sinistro. Il termine isomerismo si riferisce allo sviluppo simmetrico di organi che sono normalmente asimmetrici. In individui con isomerismo sinistro si possono riconoscere elementi della lateralità sinistra in entrambi i lati e alcune strutture normalmente riscontrate a destra sono assenti: entrambi i bronchi e i polmoni sono morfologicamente sinistri; nel cuore, le auricole sono entrambe di tipo sinistro; nella maggioranza di soggetti si riconoscono milze multiple. Il fegato è una struttura centrale con due lobi simmetrici, la vena cava inferiore è interrotta in circa il 90% dei casi e il ritorno venoso dalla parte inferiore (sottodiaframmatica) del corpo avviene attraverso il sistema delle vene azygos o emiazygos, una delle quali, o entrambe, continuano nel torace per raggiungere la vena cava superiore. Nella maggior parte dei casi sono presenti malformazioni cardiache: anomala posizione del cuore; vena cava superiore sinistra persistente; anomalie dei ritorni venosi che drenano spesso bilateralmente; difetti atrio-ventricolari; ostruzioni dell’efflusso sistemico. Nell’isomerismo destro gli organi che normalmente sono asimmetrici hanno bilateralmente una morfologia destra: due polmoni trilobati; due bronchi corti epiarteriosi; nel cuore, le due auricole sono morfologicamente di tipo destro; spesso sono presenti due vene cave superiori; la milza è generalmente assente. L’aorta discendente e la vena cava inferiore sono generalmente dallo stesso lato ( entrambe a destra o entrambe a sinistra) e la vena cava inferiore è posizionata anteriormente all’aorta discendente. Malformazioni cardiache associate sono la regola nell’isomerismo destro. Il ritorno venoso polmonare è anomalo per definizione, perché manca un atrio sinistro. Altre malformazioni comuni sono: anomala posizione del cuore; vena cava superiore sinistra persistente; difetti atrio-ventricolari; ventricolo destro a doppia uscita, o discordanza ventricolo-arteriosa; ostruzione del tratto di efflusso polmonare. In una sezione trasversa dell’addome superiore l’aorta toracica discendente e la vena cava si trovano entrambe dallo stesso lato, a destra o a sinistra; la vena cava è in posizione antero-laterale rispetto all’aorta. Posizione del cuore e dell’apice Anche se nella maggior parte degli individui due terzi del cuore si trovano nella metà sinistra del torace, in alcuni soggetti la posizione del cuore può essere anomala. Sulla base della posizione nel torace il cuore può essere levoposto (levocardia), centrale (mesocardia) e destro posto (destrocardia). Anomalie della posizione del cuore e dell’asse cardiaco possono verificarsi separatamente, anche se spesso coesistono. Nella grande maggioranza degli individui il cuore è levoposto, con il suo asse maggiore (e quindi l’apice) che punta a sinistra. Dopo aver definito il situs viscero-atriale, la posizione del cuore nel torace e la posizione dell’apice, il secondo momento dello studio è l’analisi del cuore secondo un approccio sequenziale segmentario. Tutti i cuori, normali e patologici, possono essere considerati come composti da tre ‘blocchi’ o segmenti maggiori: gli atri, i ventricoli e i grandi vasi. I rapporti fra i segmenti sono: la connessione atrio-ventricolare e la connessione ventricolo-arteriosa. Per una valutazione completa è necessario inoltre valutare i rapporti fra le vene (polmonari e sistemiche) e gli atri. Nelle cardiopatie congenite le strutture cardiache possono non essere nella posizione attesa, e connettersi in modo anormale. E’ quindi necessario riconoscere gli atri e i ventricoli sulla base della loro anatomia e non sulla base della posizione. In alcuni casi sarà necessario usare i termini ‘morfologicamente destro’ o ‘morfologicamente sinistro’ piuttosto che ‘destro’ o ‘sinistro’. Per quanto riguarda gli atri, le auricole rappresentano la componente più costante (vedi sopra). Dopo aver definito la morfologia e la posizione degli atri, il secondo momento dell’analisi ecocardiografica segmentaria riguarda lo studio della morfologia e della posizione dei ventricoli. Il ventricolo morfologicamente destro è caratterizzato da una valvola atrioventricolare (AV) ad impianto più apicale, da una maggiore trabecolatura, dalla presenza di una banda moderatrice e di tre muscoli papillari, uno dei quali si inserisce sul setto interventricolare. Il ventricolo morfologicamente sinistro, invece, è caratterizzato da una valvola AV ad impianto meno apicale, da una superficie più liscia, dalla presenza di due muscoli papillari (nessuno dei quali si inserisce sul setto), da una forma ellissoidale. Il criterio dell’inserzione valvolare tuttavia viene a mancare in alcune condizioni (ad esempio nel canale atrio-ventricolare) Occorre definire il tipo e il modo della connessione AV. Il tipo: la connessione AV può essere bi ventricolare o uni ventricolare. La connessione bi ventricolare può essere concordante o discordante. Si parla di connessione AV concordante quando l’atrio morfologicamente destro è connesso con il ventricolo morfologicamente destro, di connessione AV discordante quando l’atrio morfologicamente destro è invece connesso ad un ventricolo morfologicamente sinistro. In presenza di isomerismo destro o sinistro la connessione AV non può essere definita in termini di concordanza o discordanza. Il terzo momento dell’approccio ecocardiografico segmentario è relativo allo studio delle grandi arterie. L’aorta è identificata dalla la presenza di un arco, dalla cui parte convessa emergono i tronchi sovraaortici, e la polmonare dalla presenza di una biforcazione (rami). Il ramo destro della polmonare è in rapporto con l’arco aortico. In condizioni normali la polmonare è anteriore e sinistroposta, l’aorta è posteriore e destroposta. Si parla di concordanza ventricolo-arteriosa (VA) quando dal ventricolo morfologicamente sinistro origina l’aorta e dal ventricolo morfologicamente destro la polmonare, di discordanza VA quando la sequenza è ventricolo destro – aorta e ventricolo sinistro – arteria polmonare, di doppia uscita quando entrambi i vasi emergono da un ventricolo e di singola uscita quando è presente un unico vaso (truncus) o uno dei due è atresico (atresia polmonare o aortica). Dopo la definizione delle connessioni, l’esame prosegue con la valutazione del setto interatriale e interventricolare, degli efflussi ventricolari, della morfologia e dinamica valvolare. Anche in età pediatrica è fondamentale la valutazione del volume e della funzione ventricolare