l`apparato cardio-circolatorio - Notizie della scuola di Pietro Guerra

L’APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO
L’apparato cardio-circolatorio è un sistema idraulico composto da una pompa (cuore),
una rete di tubi (vasi sanguigni) e un liquido che vi scorre (sangue).
Funzioni:
trasportare a tutte le cellule dell’organismo (attraverso il sangue) l’ossigeno
necessario per l’utilizzo delle sostanze nutritive frutto della digestione.
trasportare gli ormoniche svolgono funzioni regolatrici, allontanando i prodotti di
rifiuto che se accumulati diventano tossici.
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Funzione vitale per l’organismo
Gli esseri umani e tutti i vertebrati sono provvisti di un sistema che permette al
sangue di circolare senza fuoriuscire dai vasi sanguigni: si chiama sistema circolatorio
chiuso.
Il sangue scorre in due circuiti distinti:
in uno va dal cuore ai polmoni per poi tornare al cuore
nell’altro dal cuore raggiunge i tessuti e torna poi al cuore
Il cuore
Il cuore è costituito da un muscolo
striato, detto miocardio, involontario e
dotato di capacità contrattile propria. E’
avvolto da una membrana protettiva sia
esternamente (pericardio) sia
internamente (endocardio).
E’ situato al centro del torace, tra i
polmoni, appoggiato sul diaframma,
dietro lo sterno e davanti alla colonna
vertebrale con la punta rivolta
leggermente a sinistra.
Funzione:
pompa premente e aspirante: spinge
il sangue nelle arterie e aspira il
sangue dalle vene, con un movimento
di continue contrazioni e dilatazioni.
Struttura:
diviso orizzontalmente e verticalmente in quattro cavità: atrio destro, atrio
sinistro (superiori) e ventricolo destro e ventricolo sinistro (inferiori) -> cuore
sinistro e cuore destro in condizioni normali non sono comunicanti, ma la
comunicazione tra atri e ventricoli è consentita da due valvole, la mitrale a
sinistra e la tricuspide a destra, che permettono al sangue di scorrere solo in
direzione centrifuga, chiudendosi all’inizio di ogni sistole per impedire il reflusso.
Il ciclo cardiaco
L’attività cardiaca consiste in due momenti caratteristici, la diastole (fase del
rilassamento del muscolo cardiaco) e la sistole (fase della contrazione).
A ogni ciclo il cuore si rilascia e i due atri si riempiono (diastole atriale). Segue la
contrazione degli atri (sistole atriale), che provoca aumento di pressione negli atri
con conseguente apertura delle valvole tricuspide e mitrale che collegano gli atri coi
ventricoli, consentendo il riempimento dei ventricoli stessi (diastole ventricolare). Ad
essa segue la sistole ventricolare: le valvole si chiudono; si aprono la volatola
polmonare e la valvola aortica -> sangue nelle arterie. I ventricoli poi si rilasciano, si
chiudono le valvole e dopo poco inizia un secondo ciclo cardiaco.
I parametri dell’attività cardiaca
L’attività può essere valutata attraverso 3 indici:
1. la frequenza cardiaca è il numero delle contrazioni che il cuore effettua in un
minuto -> varia a secondo dello sforzo, si riduce con l’età
2. la gittata sistolica è la quantità di sangue che viene messa in circolo ad ogni
contrazione -> dipende dalla forza contrattile del cuore
3. la portata cardiaca è la quantità di sangue che viene messa in circolo dal
cuore in un minuto -> frequenza x gittata
LA CIRCOLAZIONE
Durante il percorso del sangue, vediamo che le vene, avvicinandosi al cuore destro,
diventano di calibro sempre maggiore e confluiscono tra loro formando due grandi vene,
la cava superiore e la cava inferiore -> portano il sangue proveniente dai distretti
sopradiaframmici e sottodiaframmici all’atrio destro -> da qui il sangue passa nel
ventricolo destro, poi viene spinto tramite le arterie polmonari nei polmoni -> cede
l’anidride carbonica e si carica d’ossigeno.
Diviene così sangue arterioso, torna all’atrio sinistro attraverso le vene polmonari, poi
passa nel ventricolo sinistro e, attraverso l’arteria aorta, raggiunge tutti i distretti
corporei.
Il percorso del sangue dal ventricolo destro del cuore ai polmoni -> piccola circolazione
Il percorso dal ventricolo sinistro all’atrio destro passante per tutto l’organismo ->
grande circolazione
IL SANGUE
Il sangue è un liquido opaco, di colore rosso vivo se arterioso e rosso cupo se venoso -> la
diversa colorazione dipende dalla diversa concentrazione di emoglobina ossigenata
presente nel sangue arterioso -> questo ha una composizione costante in qualsiasi
arteria, mentre il sangue venoso ha una composizione variabile a seconda delle parti del
corpo da cui proviene.
Composizione:
- plasma -> liquido colore giallastro costituito da 90% di acqua e 10% da proteine,
sostanze nutritive di rifiuto e inorganiche e da elementi corpuscolari (globuli
bianchi, globuli rossi e piastrine) -> il rapporto tra plasma ed elementi
corpuscolari (ematocrito) è di 55% plasma e 45% elementi corpuscolari
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Globuli rossi (o eritocriti) -> cellule a forma di disco biconcavo, contengono
l’emoglobina (molecola con funzione di veicolare l’ossigeno alla cellule)
Globuli bianchi (o leucociti) -> azione di difesa dell’organismo contro possibili
infezioni
Piastrine -> ruolo fondamentale nella coagulazione (funzione che permette di
arrestare o limitare la perdita di sangue in caso di emorragia)
La massa sanguigna, cioè la quantità totale di sangue nell’organismo, è circa un
dodicesimo del peso corporeo.
La pressione arteriosa
E’ la tensione esercitata dal sangue sulla parete delle arterie -> si misura con lo
sfigmomanometro -> si rivelano due valori:
1. la pressione sistolica -> valore più alto prodotto dalla contrazione cardiaca [indice
della forza con cui il ventricolo sinistro si contrae per mandare il sangue in circolo
vincendo la resistenza delle arterie]
2. la pressione diastolica -> valore più basso prodotto dalla diastole [indica la
pressione residua che permette al sangue, con l’aiuto dell’elasticità delle pareti
muscolari delle arterie, di superare la resistenza offerta dai vasi più piccoli senza
che questi si svuotino completamente]
L’unità di misura della pressione arteriosa è il millimetro di mercurio.
Normalmente durante l’attività fisica, la pressione aumenta per effetto di un’
aumentata gittata, ma si normalizza al termine dello sforzo.
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Quando la pressione diastolica supera i 90 mm di Hg e la sistolica i 140 mm di Hg si parla
di ipertensione arteriosa -> può provocare danni molto gravi a livello cardiaco,
cerebrale, renale e oculare.
Anche una pressione troppo bassa (inferiore a 80 mm Hg, detta ipotensione) può essere
dannosa -> si osserva più frequentemente in corso di emorragia, collasso, insufficienza
cardiaca.