I sassi raccontano - Istituto Comprensivo Spinea 1

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I SASSI RACCONTANO
Classi 3°A-3°B
Scuola elementare “MORRO REATINO” 162° C.D. Roma
MONTAGNE
COME SI
TRASFORMANO
COSA SONO
COME NASCONO
COSA SONO
(Conversazione collettiva)
COME NASCONO
ATTIVITA’: ritaglia e ricostruisci la Pangea.
Confronta con le informazioni
del testo.
LA DERIVA DEI CONTINENTI
Lavoro collettivo sul
mappamondo:
•Osserva
•Ricalca, ritaglia
•Ricostruisci il
viaggio delle zolle
COME NASCONO
ATTIVITA’:
G
I
SP
IN
ATI
N
I
C
I
AVV PINGI
ES
IL CORRUGAMENTO:
Due lembi di terra urtandosi tra
loro, si piegano e si innalzano.
GI
IN
SP
-Osserva intorno a te e mima.
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VI C
E S INAT
PIN
I
GI
COME SI TRASFORMANO
(il problema dell’erosione)
Ciascun bambino
ha portato:
un sasso
e
un oggetto
per romperlo
Abbiamo ottenuto:
•PEZZI GRANDI
•PEZZI PICCOLI
(GHIAIA)
•SABBIA
•TERRICCIO
•POLVERE
CONCLUSIONE:
IL MODO PIU’ EFFICACE DI ROMPERE UN SASSO E’ … USARE UN ALTRO SASSO
Un po’ di tempo prima avevamo fatto un’altra esperienza:
avevamo osservato e frantumato con vari strumenti i CHICCHI DI CAFFE’
COM’E’ IL CAFFE’?
•Sembra un tondo tagliato a metà con un taglio
in mezzo.
•Amaro
•Duro
•Piccolo
•Sembra una cimice
•Ruvido
•I chicchi non hanno tutti stessa forma e
grandezza
•È color cioccolato
•Dentro è più scuro e c’è una pellicina.
Osservo e disegno
COM’E’ FATTO DENTRO?
Immagino e disegno
HO SCOPERTO…
NEI CHICCHI DI CAFFE’ CI SONO
TANTI TUBI. SECONDO TE, A COSA
SERVONO? PERCHE’ STANNO LI’?
COSA INTENDIAMO
PER CAFFE’?
•Contengono il sapore
•Polvere di caffè
•Servono per far entrare l’aria
•Bevanda di caffè
•Per mantenere la forma del
chicco
•Sapore di bevanda
di caffè
•Per far passare l’odore del caffè
PERCHE’ VI E’ VENUTA L’IDEA DI
SECCO?
E’ STATO SEMPRE
SECCO? COM’ERA PRIMA?
E I TUBI?
•I pezzi di caffè sono più ruvidi
dopo aver rotto il chicco.
•C’era il caffè
liquido,era più ovale,
era rosso, era più
pesante, i tubi non
avevano il sapore, i tubi
non c’erano forse era
un seme, forse i tubi
erano piante.
• Perché lo hanno bruciato
•Certi pezzi hanno la forma di
una foglia secca.
•La riga centrale e la forma del
chicco lo fa sembrare una foglia
secca e anche la pellicina.
•Contengono il caffè
•Fanno rompere il chicco
SCHIACCIO IL CAFFE’
COS’E’ CAMBIATO?
COM’E’ ORA?
•Grandezza del chicco.
•Sembrano foglie secche.
•Forma.
•Sembra terra secca.
•Non c’è più la linea.
•Ci sono pezzi piccolissimi.
•L’odore (è più forte perché prima era
chiuso dentro al chicco).
•È più ruvido.
DISEGNA COME IMMAGINI
DENTRO… LA GOCCIA DI CAFFE’
ESPERIENZA SCIENTIFICA E PRODUZIONE LINGUISTICA
ESPERIENZA
SCIENTIFICA SUI:
“CHICCHI DI
CAFFE’ ”
1° TESTO
RELAZIONE ORALE E
SCRITTA
DELL’ESPERIENZA
FATTA.
•Osservazione,
•frantumazione
con vari strumenti
•Registrazione
delle osservazioni
INDIVIDUAZIONE DI 3
PAROLE CHIAVE:
CHICCHI DI CAFFE’
FRANTUMARE
POLVERE DI CAFFE’
2° TESTO
USIAMO LE PAROLE
PER SCRIVERE UNA
STORIA FANTASTICA
RACCONTO L’ESPERIENZA DI SCIENZE: IL CAFFE’
Oggi la maestra ci ha portato dei chicchi di caffè. Li ha messi sul banco di ognuno di noi e ce li
ha fatti disegnare guardandoli bene.
Dopo di che ci ha chiesto come questi fossero, guardandoli, toccandoli e assaggiandoli. Erano
lisci, piccoli e leggeri. L’odore era buono. Il sapore amaro.
Poi ci siamo chiesti come potesse essere l’interno del chicco.Ne abbiamo parlato e la maestra ha
chiamato anche me.
Volevamo soddisfare le nostre curiosità e quindi abbiamo deciso di schiacciare i chicchi per
vedere come erano fatti dentro. Ero emozionata quando è arrivato il momento di aprirlo.
Li abbiamo frantumati con un sasso, un martello, altri con un mattarello.
Ero curiosa di vedere come fosse..si era trasformato in una strana polverina! Una polverina
morbida, liscia.
Prima di assaggiarlo mi sembrava quasi di avere mal di pancia..era un po’ amaro ma non era poi
tanto male.
E’ stata una bella esperienza.
Francesca 3°B
RACCONTO L’ ESPERIENZA DI SCIENZE
IL CAFFE’
Questa mattina con la maestra Serenella abbiamo studiato scienze.
La maestra ci ha presentato i chicchi di caffè, noi eravamo divisi in gruppi e ad ogni tavolo ha distribuito un
foglio con sopra un po’ di chicchi di caffè.
Li abbiamo osservati molto bene, poi la maestra ce ne ha fatti disegnare tre: uno normale, uno diviso a metà e uno
girato dalla parte senza riga in mezzo.
Dopo aver disegnato abbiamo scritto le qualità dei chicchi di caffè.
Poi abbiamo schiacciato i chicchi con lo schiaccia carne.
Dopo la maestra ci ha fatto disegnare come secondo noi era il chicco dentro.
Infine abbiamo scritto l’elenco di cosa è cambiato.
Camilla 3°A
INVENTA UNA STORIA USANDO QUESTE PAROLE:
•CHICCHI DI CAFFE’
•POLVERE DI CAFFE’
•FRANTUMARE
IL POPOLO DEI CHICCHI DI CAFFE’
C’era una volta a New York city, in mezzo alla strada, un popolo di chicchi
di caffè.
Naturalmente vivevano in tazzone, tazzine e tazze medie.
Improvvisamente arrivarono delle formiche e gli dichiararono guerra.
Le formiche tirarono dei sassolini per frantumare i chicchi.
Poi i chicchi provarono a difendersi con dei semi di zucca ma gli facevano il
solletico.
Improvvisamente arrivò il forzuto delle formiche con una pietra gigantesca,
la lanciò addosso ai chicchi, si frantumarono e uscì un sacco di polvere di
caffè.
Jacopo 3°A
INVENTA TU UNA STORIA FANTASTICA…usando queste tre parole
-CHICCHI DI CAFFE’
•POLVERE DI CAFFE’
•FRANTUMARE
IL BAMBINO E IL CHICCO MAGICO
C’erano una volta una famiglia di chicchi di caffè che vivevano in una credenza.
Una mattina il bambino che viveva con suo padre decise di frantumare il caffè e di farne la
polvere che adoperava per preparare il caffè al suo babbo.
Prese i chicchi e ne cominciò a frantumare uno, ma…..
Altri chicchi saltarono fuori dalla credenza e dissero al bambino: “Lascia stare nostro fratello!”
Il bambino rimase a bocca aperta e corse dal padre.
Purtroppo il padre non gli credette: secondo lui tutto ciò era impossibile.
Fortunatamente arrivò la mamma e con un po’ di buona volontà decise di ascoltare il suo
bambino e di tenere i chicchi di caffè come porta fortuna.
Così quei chicchi non diventarono mai polvere di caffè.
IL CHICCO DI CAFFE’: disegni delle storie fantastiche
Si formano
con…
Danno origine
al…
SASSI
compongono
MONTAGNE
SASSI : danno origine al TERRENO
1
Dopo alcuni giorni…
2
MATERIALI VARI INCONTRANO L’ACQUA
MATERIALI
CARATTERISTICHE
COSA SUCCEDE se aggiungo ACQUA?
SALE GROSSO
Ha granelli grandi,appuntiti, è
leggero e salato.
Il sale g. perde sapore, luccica,l’acqua attraversa il
sale, il sale con l’acqua fa un rumore diverso, si
appiccica, è trasparente.
L’acqua ha preso il sapore.
ZUCCHERO
Ha granelli piccoli, è gustoso e
dolce, ruvido, resta appiccicato
sulle mani.
Lo z. diventa trasparente, l’acqua diventa dolce, lo z.
diventa di meno. Con l’acqua lo z. diventa una
pappetta, l’acqua oltrepassa lo z. , lo z. assorbe
l’acqua,lo z. si scioglie come neve, lo z. diventa più
umido, per distinguerlo devo osservarlo con la lente,
diventa opaco.
FARINA
E’ liscia, morbida, ha granelli
piccoli, si sbriciola sulle mani e
si appiccica sulla lingua
quando la metti in bocca.
L’acqua assorbe la farina, l’acqua non entra subito, la
farina diventa una pappetta, la pappetta è appiccicosa,
la pappetta è modellabile, diventa un impasto, diventa
più scura.
SALE FINO
È salato, appuntito quando lo
tocchi,sembra neve è fino,è
umido.
Si scioglie, l’acqua penetra, non si vede, affonda, i
chicchi diventano più piccoli, l’acqua ha preso il sapore
del sale.
FARINA DI MAIS
È gialla, finissima, ha un buon
odore è molo asciutta.
Quando tocchi la f. g. è dura. L’acqua trascina la f.g., la
f. g. assorbe l’acqua. La f. g. diventa modellabile si
attacca sulle mani, è appiccicosa, la f. g. con l’acqua è
più ruvida, è più bagnata della farina bianca, le goccette
penetrano subito, si comporta come il sale fino, l’acqua
fa prima un buco, poi entra.
1) Disegna cosa succede secondo te quando
l’ACQUA incontra il SALE GROSSO
2) Disegna secondo te come fa
l’ACQUA a
diventare SALATA
ESPERIENZA DI EVAPORAZIONE E
RIFORMAZIONE DEL SALE
•IN UNA CIOTOLINA METTO ACQUA E SALE
GROSSO, IN UN’ALTRA METTO ACQUA E SALE
FINO
•OSSERVO, REGISITRO.
•ASPETTO TANTO TEMPO.
Roma, 24/4/02
SALE GROSSO: ne è rimasto un po’ sul fondo.
SALE FINO: non si vede più.
Roma, 9/5/02
SALE
GROSSO:
•Sul fondo ci
sono pezzi grossi
ai bordi uno
strato di pezzi
piccolissimi.
•Forse l’acqua
evaporando ha
spostato il sale.
E’ un grano di sale osservato allo
stereoscopio :
•Ha forma di cubetto.
•Ha una macchia più trasparente al centro.
SALE FINO: C’è ancora acqua
ESPERIENZA SCIENTIFICA E PRODUZIONE LINGUISTICA
Dall’esperienza scientifica:
“L’acqua incontra il sale”
nasce da parte dei bambini una
produzione linguistica fantastica
SALE E ACQUA BUONI AMICI
C’era una volta il sale fino, ruvido e non compatto.
Un giorno, per caso, questo gruppo di granelli incontrò “Mister Acqua”, un uomo
tutto blu e liscio.
Il granello più grande, il maggiore, “Mister Salfino” disse ai suoi compagni:
“L’acqua è nostra nemica, uccidiamola, via !!”
Anche Mister Acqua decise di fare una sfida ai granelli di sale proprio nella loro
città: “Salmonki”.
Arrivò il giorno della sfida: l’acqua si trasformò in vortice, assalì il sale e lo
squagliò.
Anche se i granellini si erano un po’ squagliati, chiesero scusa a Mister Acqua,
che fece ritornare il sale intero.
Una granellina sposò Mister Acqua e fecero una figlia di nome “Salacqua” che
in lingua salina o salesca vuol dire: “La più bella del mondo”.
Mirko 3°B
LE AVVENTURE DI “JERRY” IL PICCOLO GRANELLO DI SALE
C’era una volta un granello di sale di nome “Jerry”. Aveva gli
occhi marroni, era carino ma aveva un problema: la sua
pelle scottava molto e nessuno lo poteva toccare perché
altrimenti si bruciava.
Non aveva nemmeno un amico.
Lui era molto invidioso degli altri perché erano uniti da varie
sostanze: aceto, olio, limoncè…a lui mancava l’acqua.
Un giorno Jerry il granello di sale capitò in un piatto ed era
disperato, non sapeva cosa fare.
Per fortuna un bambino di nome Mirko che aveva tre anni ed
abitava nella città di Cocomelandia, prese un po’ d’acqua e
la buttò nel piatto.
Così anche il piccolo granello divenne “papposo”.
Finalmente la pelle di Jerry non scottava più e i suoi amici
non lo presero più in giro.
Leonardo 3°B
SASSI: si formano con altri sassi
Costruiamo i sassi:
Abbiamo scoperto che: PER FARE I SASSICI VUOLE MOLTO TEMPO
ESPERIENZA SCIENTIFICA E PRODUZIONE LINGUISTICA
ESPERIENZA
SCIENTIFICA SUI:
“SASSI”
•Osservazione,
•Registrazione
delle osservazioni
TESTO
REALIZZIAMO UN
“CASSETTO
DELLE IDEE”
USIAMOIL CASSETTO
DELLE IDEE PER…
SCRIVERE UNA
STORIA FANTASTICA
DA UN COMUNE INIZIO
Riempiamo il “CASSETTO” con le idee di tutti, poi le utilizzeremo
per scrivere racconti fantastici.
DATO UN INIZIO COMUNE, INVENTO UNA STORIA FANTASTICA USANDO LE IDEE DEL CASSETTO
VITTORIA E IL SASSO
C’ era una volta una bambina di nome Vittoria, che non amava i sassi perché …
una volta mentre correva inciampò e si fece una ferita molto profonda con un sasso, dovette andare al pronto
soccorso a ricucirsi il taglio.
Un giorno mentre passeggiava inciampò in un sasso e andò a finire nei rovi.
Stava ancora sdraiata quando più in là notò con stupore un sasso con occhi e bocca.
Il sasso spalancò gli occhi e la guardò, poi esclamò: “Ciao, io mi chiamo…un nome non ce l’ho. E tu come ti
chiami bella bambina?”
Vittoria aveva un po’ di paura ma rimase lì.Il sasso continuò a parlare e le chiese se lo portasse a casa con lei, ma
Vittoria disse di no.Allora il sasso chiese: “ Perché no? Ti sto antipatico o sono brutto ?”
“No, niente di tutto ciò ma io non amo i sassi perché…”
Vittoria spiegò il fatto accaduto con quel sasso mentre correva.
Allora il sasso le disse: “Io sono buono come la crosta del pane!”
E parlando parlando, fecero amicizia e lei lo portò a casa e lo chiamò “CROSTA” perché era buono come la
crosta del pane.
Francesca 3°A
DATO UN INIZIO COMUNE,INVENTO UNA STORIA FANTASTICA USANDO LE IDEE DEL CASSETTO
LUCIA E IL SASSO
C’era una volta una bambina di nome Lucia che non amava i sassi perché li trovava perfettamente
inutili.
Un giorno però…
Un giorno Lucia incontra un sasso parlante che le dice: “Ciao, io mi chiamo Sasa; perché pensi che
io sia inutile? Io sono duro, ruvido e forte e non guardare le mie spaccature, sono lo stesso
importante!”
Lucia rispose : “Ma non sei poi tanto utile!” Così la bambina se ne andò e anche il sasso parlante.
Tempo dopo Lucia partì per il week end; appena arrivata nel bosco gli apparve davanti Sasa il
sasso.
Lucia gli chiese perché fosse lì e Sasa rispose: “Io so sempre dove ti trovi..ora ti dirò a cosa servo…
Pensa ero molto utile ai primi uomini che mi sfregavano per fare le scintille e accendere il fuoco.”
Lucia meravigliata : “Veramente?” Sasa rispose di si.
Adesso Lucia, dopo aver conosciuto Sasa, ha capito che anche i sassi possono essere importanti.
Da quel momento Lucia si ricordò sempre della lezione di Sasa..ruvido, grigio e non tanto bello.
Martina B. 3°B
IL SASSO: disegni delle storie fantastiche
Possono fondere e
formare nuovo
magma
IL VULCANO
ROCCE
METAMORFICHE
Fermo come
un sasso?
Sprofondando al
l’interno della
Terra temperatura
e pressione le
trasformano…
ROCCE
SEDIMENTARIE
Dalle eruzioni…
ROCCE IGNEE
(Magmatiche- eruttive)
Degradate ed
erose formano…
IL VULCANO
Da dove viene la
LAVA?
Come fa la LAVA
ad uscire?
Da dove viene la LAVA?
Abbiamo realizzato con il
cartoncino un modellino
apribile del pianeta terra .
GUARDA DENTRO LA TERRA
1) CROSTA TERRESTRE
Profonda solo 40 chilometri
2) MANTELLO
Gas e materiali fusi, alte
temperature.
Profonda circa 100 chilometri.
3) NUCLEO
Materiali solidi. Altissime
temperature.
Occupa tutto l’interno della Terra.
Cl SiAMO-CHIESTi:
COME FA LA LAVA A SALIRE DENTRO AL VULCANO?
Conversazione collettiva:
-DIPENDE DAL CALORE CHE SALE.
• AUMENTA IL CALORE E PER QUESTO
LA LAVA SALE.
•PERCHE’ Cl SONO l SASSi CHE DANNO
LA SPINTA, LA PRESSIONE
ATMOSFERICA SPINGE.
•QUANDO LA LAVA AUMENTA NON
C'ENTRA PIU' E SCOPPIA.
•SE NON C'E' NIENTE CHE SPINGE LA
LAVA, NON C'E' LAVA CHE SPINGE
ALTRA LAVA.
•SE LA LAVA PRENDE OGNI VOLTA UNA
PARTE DI ROCCIA ALL ‘INTERNO DELLA
TERRA, SI CREA PIU' SPAZIO.
•LA LAVA PUO' USCIRE CON IL GAS.
Confrontiamoci con il testo.
Come fa la LAVA ad uscire?
Sotto la crosta terrestre, nel mantello i materiali
si mischiano.
Accade come quando…
mischio
BICARBONATO +
ACETO
=
________________
GAS E MATERIALE
CHE SALE!
Osserviamo e disegniamo pezzetti di rocce :
ROCCE IGNEE
(Magmatiche- eruttive)
INTRUSIVE
EFFUSIVE
Pietra
Serena
Granito
Pietra Pomice
ROCCE METAMORFICHE
Marmo di Carrara
ROCCE SEDIMENTARIE
Portoro
Travertino
ESPERIENZA SCIENTIFICA, MUSICALE, MOTORIA E PRODUZIONE LINGUISTICA
‘
‘
Per lo spettacolo di fine anno
“SUPER QUARK” le due classi
hanno realizzato una… coreografia
ESPERIENZE
SCIENTIFICHE SU:
i bambini attraverso il corpo
hanno rappresentato la
FORMAZIONE DI
“SASSI” e “VULCANI”
‘
VERBALIZZAZIONI
E TESTO
“Spiega il significato dei
movimenti del balletto di
fine anno, in particolare il
tuo ruolo”
sabbia
vulcani
‘
‘
‘
rocce
montagne
ECCO ALCUNI PENSIERI TRATTI DAI TESTI dei BAMBINI
Per prima cosa tutti e tre i gruppi fanno un giro su se
stessi per rappresentare la terra che si muove.
Camilla 3°A
MONTAGNE
SABBIA
ROCCE
Per primi si muovono i sassi che si avvicinano tutti molto lentamente: veramente tutti
lentamente perché se si muovono velocemente non fanno come milioni di anni fa.
Federica 3°A
Vogliamo far capire a mamma e papà che si stanno formando le rocce dall’unione di
tante rocce.
Davide 3°A
All’inizio ci abbassiamo,
cominciano le rocce che si
uniscono cioè si appiccicano,
poi il gruppo mio, la sabbia,
deve espandersi.
Geovanna 3°B
Io rappresento la sabbia. Quando tocca a noi prima
ci separiamo e poi ci accucciamo diventando sempre
più piccoli.
Io devo fare la sabbia: mi
devo attaccare e dopo ci
dobbiamo separare,
sbriciolarci sempre di più.
C’era una volta una terra piatta piatta che insomma
“voleva salire” cioè diventare una montagna, proprio
come il mio ruolo.
Livio 3°A
Walid 3°A
Rachele 3°B
All’ inizio ci dividiamo in tre gruppi: il
gruppo delle montagne, della sabbia
e delle rocce. Quando c’è
l’esplosione buttiamo via i pezzi di
cartone: tutto questo
rappresenterebbe la lava che
travolge tutto: piante, alberi, animali..
ESPLOSIONE
Io sono una roccia. Mi alzo, mi
avvicino ai miei compagni e poi
esplodiamo, ci squagliamo, io passo
sotto e sopra a Camilla e lei fa lo
stesso con me.
Filippo 3°B
Quando ritorna la musica c’è un botto
ed esplodiamo poi ci fermiamo e
piano piano ci abbassiamo e c’è la
musica che fa:DISCIASDISCIAS.
Roberto 3°B
Nel balletto di fine anno io sono un
granello di sabbia.Dopo l’esplosione
ci muoviamo da tutte le parti poi con
le gambe incrociate e le mani che
tremano, scendiamo e facciamo il
ponte per far capire che la lava
travolge tutto.
Lorenzo 3°A
Dopo l’esplosione ci mettiamo a
gambe incrociate muovendo le
braccia per far capire che la lava si
sta sciogliendo.
Martina 3°B
Davide 3°B
Quando comincia la seconda musica
esplodiamo facendo dei movimenti
agitati. Poi facciamo la fusione: il
ponte che rappresenta il movimento
della lava.
Il mio ruolo è di rappresentare i
vulcani che esplodendo insieme alle
rocce e alla sabbia fanno capire alle
persone cosa succede nella realtà.
Michela 3°A
Francesca 3°B
Quando ricomincia la musica il mio
gruppo deve scoppiare per primo, poi
scoppiano le rocce e poi la sabbia:
tutti facciamo la fusione, cioè ci
dobbiamo abbassare per “fonderci”
FUSIONE
Jacopo 3°A
Noi esplodiamo saltando su di scatto,
poi quando la musica diventa bassa
incrociamo le gambe e scendiamo
lentamente con le braccia aperte:
stiamo fondendo.
Francesca 3°A
Quando la musica diventa forte
facciamo un’esplosione: ci
muoviamo, ci agitiamo, ci “fondiamo”
e iniziamo a fare i ponti passando
sopra e sotto i compagni.
Sara 3°B
PONTE
Nel balletto di fine anno io
rappresento un sassolino che a poco
a poco diventa roccia. Quando
sentiamo il pezzo di musica forte
esplodiamo e dopo la lava si scioglie:
è quando facciamo il ponte.
Leonardo 3°B
Ci alziamo e formiamo due
cerchi: quello fuori è la
crosta terrestre e quello
dentro il magma. Poi
facciamo il cambio:
l’eruzione.
Mirko 3°B
Quando formiamo i due cerchi, uno fuori e uno dentro,
facciamo ruotare le braccia per far capire il movimento
della lava.
Quando formiamo i cerchi
iniziamo a fare dei
movimenti per far capire
che è la lava che esce, poi
un altro movimento che
rappresenta la lava che
passa sopra e sotto.
Luca 3°B
Stella 3°B
Con la seconda musica formiamo due cerchi, uno fuori e
uno dentro; facciamo il movimento della lava cioè quello
rotatorio.
Il cerchio dentro fa il
magma e quello fuori la
crosta terrestre. Quando
facciamo i cambi significa
che la lava va fuori della
montagna.
Flavia 3°A
Samuele 3°B
Verso la fine facciamo due
cerchi: quelli dentro fanno
la lava e quelli fuori
rappresentano le
montagne. Poi facciamo il
cambio: è quando la lava
esce del vulcano.
Luca 3°A
Infine, quando si alza la musica,
un bambino comincia a correre
facendo la spirale e mano mano
che arriviamo ci mettiamo con le
mani alzate tutti appiccicati.
Michela 3°A
Roberto, all’ultimo pezzo, deve
iniziare a fare una spirale e tutti
lo devono seguire con le braccia
aperte come Montella, ci
dobbiamo riunire al centro e
formare un’unica montagna.
Infine c’è la spirale e quando si stoppa la musica si forma una
montagna di lava raffreddata.
Mirko 3°B
Si comincia a correre formando una spirale, con le braccia distese
e le mani agitate, poi ci si ferma al centro con le mani alzate.(la
lava si alza e forma una montagna).
Francesca 3°A
Poi facciamo la spirale si spiega che la lava si alza e si raffredda
per formare una montagna gigantesca.
Samuele 3°B
Jacopo 3°A
Bisogna fare la spirale e
formiamo un’unica montagna
gigante.
Michela 3°B
Alla fine facciamo la spirale che
è un vulcano.
Geovanna 3°B
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