I SASSI RACCONTANO Classi 3°A-3°B Scuola elementare “MORRO REATINO” 162° C.D. Roma MONTAGNE COME SI TRASFORMANO COSA SONO COME NASCONO COSA SONO (Conversazione collettiva) COME NASCONO ATTIVITA’: ritaglia e ricostruisci la Pangea. Confronta con le informazioni del testo. LA DERIVA DEI CONTINENTI Lavoro collettivo sul mappamondo: •Osserva •Ricalca, ritaglia •Ricostruisci il viaggio delle zolle COME NASCONO ATTIVITA’: G I SP IN ATI N I C I AVV PINGI ES IL CORRUGAMENTO: Due lembi di terra urtandosi tra loro, si piegano e si innalzano. GI IN SP -Osserva intorno a te e mima. AV VI C E S INAT PIN I GI COME SI TRASFORMANO (il problema dell’erosione) Ciascun bambino ha portato: un sasso e un oggetto per romperlo Abbiamo ottenuto: •PEZZI GRANDI •PEZZI PICCOLI (GHIAIA) •SABBIA •TERRICCIO •POLVERE CONCLUSIONE: IL MODO PIU’ EFFICACE DI ROMPERE UN SASSO E’ … USARE UN ALTRO SASSO Un po’ di tempo prima avevamo fatto un’altra esperienza: avevamo osservato e frantumato con vari strumenti i CHICCHI DI CAFFE’ COM’E’ IL CAFFE’? •Sembra un tondo tagliato a metà con un taglio in mezzo. •Amaro •Duro •Piccolo •Sembra una cimice •Ruvido •I chicchi non hanno tutti stessa forma e grandezza •È color cioccolato •Dentro è più scuro e c’è una pellicina. Osservo e disegno COM’E’ FATTO DENTRO? Immagino e disegno HO SCOPERTO… NEI CHICCHI DI CAFFE’ CI SONO TANTI TUBI. SECONDO TE, A COSA SERVONO? PERCHE’ STANNO LI’? COSA INTENDIAMO PER CAFFE’? •Contengono il sapore •Polvere di caffè •Servono per far entrare l’aria •Bevanda di caffè •Per mantenere la forma del chicco •Sapore di bevanda di caffè •Per far passare l’odore del caffè PERCHE’ VI E’ VENUTA L’IDEA DI SECCO? E’ STATO SEMPRE SECCO? COM’ERA PRIMA? E I TUBI? •I pezzi di caffè sono più ruvidi dopo aver rotto il chicco. •C’era il caffè liquido,era più ovale, era rosso, era più pesante, i tubi non avevano il sapore, i tubi non c’erano forse era un seme, forse i tubi erano piante. • Perché lo hanno bruciato •Certi pezzi hanno la forma di una foglia secca. •La riga centrale e la forma del chicco lo fa sembrare una foglia secca e anche la pellicina. •Contengono il caffè •Fanno rompere il chicco SCHIACCIO IL CAFFE’ COS’E’ CAMBIATO? COM’E’ ORA? •Grandezza del chicco. •Sembrano foglie secche. •Forma. •Sembra terra secca. •Non c’è più la linea. •Ci sono pezzi piccolissimi. •L’odore (è più forte perché prima era chiuso dentro al chicco). •È più ruvido. DISEGNA COME IMMAGINI DENTRO… LA GOCCIA DI CAFFE’ ESPERIENZA SCIENTIFICA E PRODUZIONE LINGUISTICA ESPERIENZA SCIENTIFICA SUI: “CHICCHI DI CAFFE’ ” 1° TESTO RELAZIONE ORALE E SCRITTA DELL’ESPERIENZA FATTA. •Osservazione, •frantumazione con vari strumenti •Registrazione delle osservazioni INDIVIDUAZIONE DI 3 PAROLE CHIAVE: CHICCHI DI CAFFE’ FRANTUMARE POLVERE DI CAFFE’ 2° TESTO USIAMO LE PAROLE PER SCRIVERE UNA STORIA FANTASTICA RACCONTO L’ESPERIENZA DI SCIENZE: IL CAFFE’ Oggi la maestra ci ha portato dei chicchi di caffè. Li ha messi sul banco di ognuno di noi e ce li ha fatti disegnare guardandoli bene. Dopo di che ci ha chiesto come questi fossero, guardandoli, toccandoli e assaggiandoli. Erano lisci, piccoli e leggeri. L’odore era buono. Il sapore amaro. Poi ci siamo chiesti come potesse essere l’interno del chicco.Ne abbiamo parlato e la maestra ha chiamato anche me. Volevamo soddisfare le nostre curiosità e quindi abbiamo deciso di schiacciare i chicchi per vedere come erano fatti dentro. Ero emozionata quando è arrivato il momento di aprirlo. Li abbiamo frantumati con un sasso, un martello, altri con un mattarello. Ero curiosa di vedere come fosse..si era trasformato in una strana polverina! Una polverina morbida, liscia. Prima di assaggiarlo mi sembrava quasi di avere mal di pancia..era un po’ amaro ma non era poi tanto male. E’ stata una bella esperienza. Francesca 3°B RACCONTO L’ ESPERIENZA DI SCIENZE IL CAFFE’ Questa mattina con la maestra Serenella abbiamo studiato scienze. La maestra ci ha presentato i chicchi di caffè, noi eravamo divisi in gruppi e ad ogni tavolo ha distribuito un foglio con sopra un po’ di chicchi di caffè. Li abbiamo osservati molto bene, poi la maestra ce ne ha fatti disegnare tre: uno normale, uno diviso a metà e uno girato dalla parte senza riga in mezzo. Dopo aver disegnato abbiamo scritto le qualità dei chicchi di caffè. Poi abbiamo schiacciato i chicchi con lo schiaccia carne. Dopo la maestra ci ha fatto disegnare come secondo noi era il chicco dentro. Infine abbiamo scritto l’elenco di cosa è cambiato. Camilla 3°A INVENTA UNA STORIA USANDO QUESTE PAROLE: •CHICCHI DI CAFFE’ •POLVERE DI CAFFE’ •FRANTUMARE IL POPOLO DEI CHICCHI DI CAFFE’ C’era una volta a New York city, in mezzo alla strada, un popolo di chicchi di caffè. Naturalmente vivevano in tazzone, tazzine e tazze medie. Improvvisamente arrivarono delle formiche e gli dichiararono guerra. Le formiche tirarono dei sassolini per frantumare i chicchi. Poi i chicchi provarono a difendersi con dei semi di zucca ma gli facevano il solletico. Improvvisamente arrivò il forzuto delle formiche con una pietra gigantesca, la lanciò addosso ai chicchi, si frantumarono e uscì un sacco di polvere di caffè. Jacopo 3°A INVENTA TU UNA STORIA FANTASTICA…usando queste tre parole -CHICCHI DI CAFFE’ •POLVERE DI CAFFE’ •FRANTUMARE IL BAMBINO E IL CHICCO MAGICO C’erano una volta una famiglia di chicchi di caffè che vivevano in una credenza. Una mattina il bambino che viveva con suo padre decise di frantumare il caffè e di farne la polvere che adoperava per preparare il caffè al suo babbo. Prese i chicchi e ne cominciò a frantumare uno, ma….. Altri chicchi saltarono fuori dalla credenza e dissero al bambino: “Lascia stare nostro fratello!” Il bambino rimase a bocca aperta e corse dal padre. Purtroppo il padre non gli credette: secondo lui tutto ciò era impossibile. Fortunatamente arrivò la mamma e con un po’ di buona volontà decise di ascoltare il suo bambino e di tenere i chicchi di caffè come porta fortuna. Così quei chicchi non diventarono mai polvere di caffè. IL CHICCO DI CAFFE’: disegni delle storie fantastiche Si formano con… Danno origine al… SASSI compongono MONTAGNE SASSI : danno origine al TERRENO 1 Dopo alcuni giorni… 2 MATERIALI VARI INCONTRANO L’ACQUA MATERIALI CARATTERISTICHE COSA SUCCEDE se aggiungo ACQUA? SALE GROSSO Ha granelli grandi,appuntiti, è leggero e salato. Il sale g. perde sapore, luccica,l’acqua attraversa il sale, il sale con l’acqua fa un rumore diverso, si appiccica, è trasparente. L’acqua ha preso il sapore. ZUCCHERO Ha granelli piccoli, è gustoso e dolce, ruvido, resta appiccicato sulle mani. Lo z. diventa trasparente, l’acqua diventa dolce, lo z. diventa di meno. Con l’acqua lo z. diventa una pappetta, l’acqua oltrepassa lo z. , lo z. assorbe l’acqua,lo z. si scioglie come neve, lo z. diventa più umido, per distinguerlo devo osservarlo con la lente, diventa opaco. FARINA E’ liscia, morbida, ha granelli piccoli, si sbriciola sulle mani e si appiccica sulla lingua quando la metti in bocca. L’acqua assorbe la farina, l’acqua non entra subito, la farina diventa una pappetta, la pappetta è appiccicosa, la pappetta è modellabile, diventa un impasto, diventa più scura. SALE FINO È salato, appuntito quando lo tocchi,sembra neve è fino,è umido. Si scioglie, l’acqua penetra, non si vede, affonda, i chicchi diventano più piccoli, l’acqua ha preso il sapore del sale. FARINA DI MAIS È gialla, finissima, ha un buon odore è molo asciutta. Quando tocchi la f. g. è dura. L’acqua trascina la f.g., la f. g. assorbe l’acqua. La f. g. diventa modellabile si attacca sulle mani, è appiccicosa, la f. g. con l’acqua è più ruvida, è più bagnata della farina bianca, le goccette penetrano subito, si comporta come il sale fino, l’acqua fa prima un buco, poi entra. 1) Disegna cosa succede secondo te quando l’ACQUA incontra il SALE GROSSO 2) Disegna secondo te come fa l’ACQUA a diventare SALATA ESPERIENZA DI EVAPORAZIONE E RIFORMAZIONE DEL SALE •IN UNA CIOTOLINA METTO ACQUA E SALE GROSSO, IN UN’ALTRA METTO ACQUA E SALE FINO •OSSERVO, REGISITRO. •ASPETTO TANTO TEMPO. Roma, 24/4/02 SALE GROSSO: ne è rimasto un po’ sul fondo. SALE FINO: non si vede più. Roma, 9/5/02 SALE GROSSO: •Sul fondo ci sono pezzi grossi ai bordi uno strato di pezzi piccolissimi. •Forse l’acqua evaporando ha spostato il sale. E’ un grano di sale osservato allo stereoscopio : •Ha forma di cubetto. •Ha una macchia più trasparente al centro. SALE FINO: C’è ancora acqua ESPERIENZA SCIENTIFICA E PRODUZIONE LINGUISTICA Dall’esperienza scientifica: “L’acqua incontra il sale” nasce da parte dei bambini una produzione linguistica fantastica SALE E ACQUA BUONI AMICI C’era una volta il sale fino, ruvido e non compatto. Un giorno, per caso, questo gruppo di granelli incontrò “Mister Acqua”, un uomo tutto blu e liscio. Il granello più grande, il maggiore, “Mister Salfino” disse ai suoi compagni: “L’acqua è nostra nemica, uccidiamola, via !!” Anche Mister Acqua decise di fare una sfida ai granelli di sale proprio nella loro città: “Salmonki”. Arrivò il giorno della sfida: l’acqua si trasformò in vortice, assalì il sale e lo squagliò. Anche se i granellini si erano un po’ squagliati, chiesero scusa a Mister Acqua, che fece ritornare il sale intero. Una granellina sposò Mister Acqua e fecero una figlia di nome “Salacqua” che in lingua salina o salesca vuol dire: “La più bella del mondo”. Mirko 3°B LE AVVENTURE DI “JERRY” IL PICCOLO GRANELLO DI SALE C’era una volta un granello di sale di nome “Jerry”. Aveva gli occhi marroni, era carino ma aveva un problema: la sua pelle scottava molto e nessuno lo poteva toccare perché altrimenti si bruciava. Non aveva nemmeno un amico. Lui era molto invidioso degli altri perché erano uniti da varie sostanze: aceto, olio, limoncè…a lui mancava l’acqua. Un giorno Jerry il granello di sale capitò in un piatto ed era disperato, non sapeva cosa fare. Per fortuna un bambino di nome Mirko che aveva tre anni ed abitava nella città di Cocomelandia, prese un po’ d’acqua e la buttò nel piatto. Così anche il piccolo granello divenne “papposo”. Finalmente la pelle di Jerry non scottava più e i suoi amici non lo presero più in giro. Leonardo 3°B SASSI: si formano con altri sassi Costruiamo i sassi: Abbiamo scoperto che: PER FARE I SASSICI VUOLE MOLTO TEMPO ESPERIENZA SCIENTIFICA E PRODUZIONE LINGUISTICA ESPERIENZA SCIENTIFICA SUI: “SASSI” •Osservazione, •Registrazione delle osservazioni TESTO REALIZZIAMO UN “CASSETTO DELLE IDEE” USIAMOIL CASSETTO DELLE IDEE PER… SCRIVERE UNA STORIA FANTASTICA DA UN COMUNE INIZIO Riempiamo il “CASSETTO” con le idee di tutti, poi le utilizzeremo per scrivere racconti fantastici. DATO UN INIZIO COMUNE, INVENTO UNA STORIA FANTASTICA USANDO LE IDEE DEL CASSETTO VITTORIA E IL SASSO C’ era una volta una bambina di nome Vittoria, che non amava i sassi perché … una volta mentre correva inciampò e si fece una ferita molto profonda con un sasso, dovette andare al pronto soccorso a ricucirsi il taglio. Un giorno mentre passeggiava inciampò in un sasso e andò a finire nei rovi. Stava ancora sdraiata quando più in là notò con stupore un sasso con occhi e bocca. Il sasso spalancò gli occhi e la guardò, poi esclamò: “Ciao, io mi chiamo…un nome non ce l’ho. E tu come ti chiami bella bambina?” Vittoria aveva un po’ di paura ma rimase lì.Il sasso continuò a parlare e le chiese se lo portasse a casa con lei, ma Vittoria disse di no.Allora il sasso chiese: “ Perché no? Ti sto antipatico o sono brutto ?” “No, niente di tutto ciò ma io non amo i sassi perché…” Vittoria spiegò il fatto accaduto con quel sasso mentre correva. Allora il sasso le disse: “Io sono buono come la crosta del pane!” E parlando parlando, fecero amicizia e lei lo portò a casa e lo chiamò “CROSTA” perché era buono come la crosta del pane. Francesca 3°A DATO UN INIZIO COMUNE,INVENTO UNA STORIA FANTASTICA USANDO LE IDEE DEL CASSETTO LUCIA E IL SASSO C’era una volta una bambina di nome Lucia che non amava i sassi perché li trovava perfettamente inutili. Un giorno però… Un giorno Lucia incontra un sasso parlante che le dice: “Ciao, io mi chiamo Sasa; perché pensi che io sia inutile? Io sono duro, ruvido e forte e non guardare le mie spaccature, sono lo stesso importante!” Lucia rispose : “Ma non sei poi tanto utile!” Così la bambina se ne andò e anche il sasso parlante. Tempo dopo Lucia partì per il week end; appena arrivata nel bosco gli apparve davanti Sasa il sasso. Lucia gli chiese perché fosse lì e Sasa rispose: “Io so sempre dove ti trovi..ora ti dirò a cosa servo… Pensa ero molto utile ai primi uomini che mi sfregavano per fare le scintille e accendere il fuoco.” Lucia meravigliata : “Veramente?” Sasa rispose di si. Adesso Lucia, dopo aver conosciuto Sasa, ha capito che anche i sassi possono essere importanti. Da quel momento Lucia si ricordò sempre della lezione di Sasa..ruvido, grigio e non tanto bello. Martina B. 3°B IL SASSO: disegni delle storie fantastiche Possono fondere e formare nuovo magma IL VULCANO ROCCE METAMORFICHE Fermo come un sasso? Sprofondando al l’interno della Terra temperatura e pressione le trasformano… ROCCE SEDIMENTARIE Dalle eruzioni… ROCCE IGNEE (Magmatiche- eruttive) Degradate ed erose formano… IL VULCANO Da dove viene la LAVA? Come fa la LAVA ad uscire? Da dove viene la LAVA? Abbiamo realizzato con il cartoncino un modellino apribile del pianeta terra . GUARDA DENTRO LA TERRA 1) CROSTA TERRESTRE Profonda solo 40 chilometri 2) MANTELLO Gas e materiali fusi, alte temperature. Profonda circa 100 chilometri. 3) NUCLEO Materiali solidi. Altissime temperature. Occupa tutto l’interno della Terra. Cl SiAMO-CHIESTi: COME FA LA LAVA A SALIRE DENTRO AL VULCANO? Conversazione collettiva: -DIPENDE DAL CALORE CHE SALE. • AUMENTA IL CALORE E PER QUESTO LA LAVA SALE. •PERCHE’ Cl SONO l SASSi CHE DANNO LA SPINTA, LA PRESSIONE ATMOSFERICA SPINGE. •QUANDO LA LAVA AUMENTA NON C'ENTRA PIU' E SCOPPIA. •SE NON C'E' NIENTE CHE SPINGE LA LAVA, NON C'E' LAVA CHE SPINGE ALTRA LAVA. •SE LA LAVA PRENDE OGNI VOLTA UNA PARTE DI ROCCIA ALL ‘INTERNO DELLA TERRA, SI CREA PIU' SPAZIO. •LA LAVA PUO' USCIRE CON IL GAS. Confrontiamoci con il testo. Come fa la LAVA ad uscire? Sotto la crosta terrestre, nel mantello i materiali si mischiano. Accade come quando… mischio BICARBONATO + ACETO = ________________ GAS E MATERIALE CHE SALE! Osserviamo e disegniamo pezzetti di rocce : ROCCE IGNEE (Magmatiche- eruttive) INTRUSIVE EFFUSIVE Pietra Serena Granito Pietra Pomice ROCCE METAMORFICHE Marmo di Carrara ROCCE SEDIMENTARIE Portoro Travertino ESPERIENZA SCIENTIFICA, MUSICALE, MOTORIA E PRODUZIONE LINGUISTICA Per lo spettacolo di fine anno “SUPER QUARK” le due classi hanno realizzato una… coreografia ESPERIENZE SCIENTIFICHE SU: i bambini attraverso il corpo hanno rappresentato la FORMAZIONE DI “SASSI” e “VULCANI” VERBALIZZAZIONI E TESTO “Spiega il significato dei movimenti del balletto di fine anno, in particolare il tuo ruolo” sabbia vulcani rocce montagne ECCO ALCUNI PENSIERI TRATTI DAI TESTI dei BAMBINI Per prima cosa tutti e tre i gruppi fanno un giro su se stessi per rappresentare la terra che si muove. Camilla 3°A MONTAGNE SABBIA ROCCE Per primi si muovono i sassi che si avvicinano tutti molto lentamente: veramente tutti lentamente perché se si muovono velocemente non fanno come milioni di anni fa. Federica 3°A Vogliamo far capire a mamma e papà che si stanno formando le rocce dall’unione di tante rocce. Davide 3°A All’inizio ci abbassiamo, cominciano le rocce che si uniscono cioè si appiccicano, poi il gruppo mio, la sabbia, deve espandersi. Geovanna 3°B Io rappresento la sabbia. Quando tocca a noi prima ci separiamo e poi ci accucciamo diventando sempre più piccoli. Io devo fare la sabbia: mi devo attaccare e dopo ci dobbiamo separare, sbriciolarci sempre di più. C’era una volta una terra piatta piatta che insomma “voleva salire” cioè diventare una montagna, proprio come il mio ruolo. Livio 3°A Walid 3°A Rachele 3°B All’ inizio ci dividiamo in tre gruppi: il gruppo delle montagne, della sabbia e delle rocce. Quando c’è l’esplosione buttiamo via i pezzi di cartone: tutto questo rappresenterebbe la lava che travolge tutto: piante, alberi, animali.. ESPLOSIONE Io sono una roccia. Mi alzo, mi avvicino ai miei compagni e poi esplodiamo, ci squagliamo, io passo sotto e sopra a Camilla e lei fa lo stesso con me. Filippo 3°B Quando ritorna la musica c’è un botto ed esplodiamo poi ci fermiamo e piano piano ci abbassiamo e c’è la musica che fa:DISCIASDISCIAS. Roberto 3°B Nel balletto di fine anno io sono un granello di sabbia.Dopo l’esplosione ci muoviamo da tutte le parti poi con le gambe incrociate e le mani che tremano, scendiamo e facciamo il ponte per far capire che la lava travolge tutto. Lorenzo 3°A Dopo l’esplosione ci mettiamo a gambe incrociate muovendo le braccia per far capire che la lava si sta sciogliendo. Martina 3°B Davide 3°B Quando comincia la seconda musica esplodiamo facendo dei movimenti agitati. Poi facciamo la fusione: il ponte che rappresenta il movimento della lava. Il mio ruolo è di rappresentare i vulcani che esplodendo insieme alle rocce e alla sabbia fanno capire alle persone cosa succede nella realtà. Michela 3°A Francesca 3°B Quando ricomincia la musica il mio gruppo deve scoppiare per primo, poi scoppiano le rocce e poi la sabbia: tutti facciamo la fusione, cioè ci dobbiamo abbassare per “fonderci” FUSIONE Jacopo 3°A Noi esplodiamo saltando su di scatto, poi quando la musica diventa bassa incrociamo le gambe e scendiamo lentamente con le braccia aperte: stiamo fondendo. Francesca 3°A Quando la musica diventa forte facciamo un’esplosione: ci muoviamo, ci agitiamo, ci “fondiamo” e iniziamo a fare i ponti passando sopra e sotto i compagni. Sara 3°B PONTE Nel balletto di fine anno io rappresento un sassolino che a poco a poco diventa roccia. Quando sentiamo il pezzo di musica forte esplodiamo e dopo la lava si scioglie: è quando facciamo il ponte. Leonardo 3°B Ci alziamo e formiamo due cerchi: quello fuori è la crosta terrestre e quello dentro il magma. Poi facciamo il cambio: l’eruzione. Mirko 3°B Quando formiamo i due cerchi, uno fuori e uno dentro, facciamo ruotare le braccia per far capire il movimento della lava. Quando formiamo i cerchi iniziamo a fare dei movimenti per far capire che è la lava che esce, poi un altro movimento che rappresenta la lava che passa sopra e sotto. Luca 3°B Stella 3°B Con la seconda musica formiamo due cerchi, uno fuori e uno dentro; facciamo il movimento della lava cioè quello rotatorio. Il cerchio dentro fa il magma e quello fuori la crosta terrestre. Quando facciamo i cambi significa che la lava va fuori della montagna. Flavia 3°A Samuele 3°B Verso la fine facciamo due cerchi: quelli dentro fanno la lava e quelli fuori rappresentano le montagne. Poi facciamo il cambio: è quando la lava esce del vulcano. Luca 3°A Infine, quando si alza la musica, un bambino comincia a correre facendo la spirale e mano mano che arriviamo ci mettiamo con le mani alzate tutti appiccicati. Michela 3°A Roberto, all’ultimo pezzo, deve iniziare a fare una spirale e tutti lo devono seguire con le braccia aperte come Montella, ci dobbiamo riunire al centro e formare un’unica montagna. Infine c’è la spirale e quando si stoppa la musica si forma una montagna di lava raffreddata. Mirko 3°B Si comincia a correre formando una spirale, con le braccia distese e le mani agitate, poi ci si ferma al centro con le mani alzate.(la lava si alza e forma una montagna). Francesca 3°A Poi facciamo la spirale si spiega che la lava si alza e si raffredda per formare una montagna gigantesca. Samuele 3°B Jacopo 3°A Bisogna fare la spirale e formiamo un’unica montagna gigante. Michela 3°B Alla fine facciamo la spirale che è un vulcano. Geovanna 3°B Per tornare all’ HOME page clicca qui