Progetto GIFT

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Progetto
GIFT
(Geographical
Information
on
Flora
of
Tuscany)
RELAZIONE
ANNUALE
Borsisti:
Dr.
Francesco
Geri,
Dr.
Lorenzo
Lastrucci
Il
progetto
G.I.F.T.
rappresenta
un'iniziativa
sviluppata
e
realizzata
attraverso
una
sinergia
tra
Università
di
Firenze,
Università
di
Siena
e
TerraData
srl.
environmetrics,
volta
alla
digitalizzazione
e
alla
geolocalizzazione
dei
dati
floristici
della
Toscana.
La
fonte
di
dati
attualmente
in
via
di
digitalizzazione
è
costituita
dai
reperti
d'erbario
conservati
in
diverse
strutture,
sia
universitarie
che
di
altra
natura.
La
scelta
di
concentrare
inizialmente
gli
sforzi
sul
materiale
d'erbario
risiede
nel
fatto
che
essi
rappresentano
una
fonte
di
dati
verificabili
e
indispensabili
per
svariate
tipologie
di
ricerche,
da
quelle
più
strettamente
scientifiche
di
tipo
tassonomico
o
fitogeografico
fino
a
quelle
di
tipo
tecnico
e
divulgativo
(indagini
di
impatto
ambientale,
ricerche
scolastiche
ecc..).
Il
progetto
G.I.F.T.
si
fonda
sulla
logica
del
data-sharing
e
mira
alla
realizzazione
di
una
quanto
più
vasta
rete
di
partecipanti
che,
mettendo
in
compartecipazione
con
gli
altri
i
dati
botanici,
contribuiscano
alla
implementazione
continua
del
database.
Pertanto
accanto
agli
erbari
universitari
principali
(FI,
SIENA,
PI)
che
contribuiscono
al
popolamento
del
database
con
il
numero
più
elevato
di
campioni,
sono
stati
digitalizzati
anche
alcuni
erbari
minori
quali
quelli
di
Agraria
di
Firenze
e
Pisa
(FIAF,
PI-AGR)
o
di
scuole
quali
l'Istituto
Agrario
di
Pescia
o
il
liceo
scientifico
di
Carrara
o
ancora
musei
come
il
Museo
di
Aulla
o
quello
del
Corpo
Forestale
di
Badia
Prataglia
“C.
Siemoni”.
Questi
erbari,
se
pur
minori
per
consistenza
di
campioni
rispetto
a
quelli
precedentemente
menzionati,
risultano
di
estrema
importanza
perchè
spesso
contengono
raccolte
“locali”
che
geograficamente
coprono
territori
non
rappresentati
negli
erbari
universitari
principali.
Ulteriori
dati
incorporati
nel
database
sono
costituiti
da
quelli
contenuti
in
erbari
di
privati
che
aderiscono
al
progetto
quali
l'Erbario
Selvi
o
l'Erbario
Cecchi
(di
recentissima
acquisizione).
Per
l'inserimento
dei
dati
reperiti
negli
erbari
si
è
scelto
di
appoggiarsi
ad
un
database
già
strutturato
e
parzialmente
operativo
quale
quello
di
anArchive,
un
progetto
dell'Università
di
Perugia
a
cui
collaborano
attualmente
diversi
enti
tra
cui
l'Università
di
Siena.
Tale
scelta
è
motivata
da
più
ragioni:
in
primo
luogo
all'interno
di
anArchive
era
già
presente
una
gran
mole
di
dati
di
erbario,
in
particolare
dell'Università
di
Siena,
per
quanto
archiviati
senza
precisi
parametri
di
geo-localizzazione;
il
progetto
inoltre
era
già
noto
a
1
vari
botanici
e
appassionati
che
pertanto
sono
già
a
conoscenza
delle
modalità
e
delle
maschere
di
inserimento
proposte
da
anArchive
e
ciò
può
agevolare
una
loro
futura
partecipazione
al
progetto
GIFT.
Il
database
anArchive
è
basato
sulla
tecnologia
PostgreSQL
che
rappresenta
una
delle
migliori
soluzioni
open-source
per
quanto
riguarda
i
database
di
tipo
relazionale.
PostgreSQL
viene
comunemente
utilizzato
per
gestire
progetti
o
enti
internazionali
come
Skype,
Creative
Commons,
Fujitzu
ecc.
Al
fine
di
implementare
la
possibilità
di
memorizzare
dati
geografici
è
stata
installata
e
configurata
l'estensione
spaziale
PostGIS.
Quest'ultima
permette
di
estendere
la
capacità
di
gestione
ai
dati
di
tipo
Geometry
attraverso
le
specifiche
OGC-SFS
(Open
Geospatial
Consortium
–
Simple
Features
Interface
Standard)
che
definiscono
i
formati
WKT
e
WKB
per
la
rappresentazione
dei
dati
spaziali
e
definiscono
un
set
di
funzioni
specifico
per
l'analisi
geometrico-spaziale.
Grazie
a
Postgis
è
stato
possibile
ampliare
le
informazioni
memorizzate
a
partire
dagli
specimen
d'erbario
alla
geolocalizzazione
ottenuta
in
modo
univoco
grazie
agli
standard
internazionali
epsg.
L'operazione
di
geolocalizzazione
dei
campioni
è
realizzata
attraverso
l'utilizzo
di
un
sistema
informativo
costruito
sul
software
Quantum
GIS,
e
tramite
l'overlay
di
dati
geografici
di
tipo
raster
e
vector
provenienti
da
dataset
in
locale
o
da
servizi
WMS
o
WFS
(web
map
service
o
web
feature
service)
forniti
da
enti
pubblici
come
il
Ministero
dell'Ambiente
(http://www.pcn.minambiente.it).
I
dati
memorizzati
all'interno
di
un
database
PostgreSQL/PostGIS
possono
essere
interrogati,
estratti
o
analizzati
sia
attraverso
interfacce
configurate
all'accesso
al
database,
ad
esempio
un
client
postgis
quale
Quantum
GIS,
OpenOffice,
PgAdmin
o
direttamente
da
linea
di
comando,
oppure
possono
essere
restituiti
graficamente
attraverso
piattaforme
web-gis.
All'interno
del
progetto
GIFT
si
prevedeva
anche
la
realizzazione
di
un
sistema
web-gis
che
permettesse
la
visualizzazione
e
l'interrogazione
attraverso
un
accesso
differenziato
a
seconda
della
tipologia
di
utenza.
La
tecnologia
utilizzata
per
l'implementazione
della
piattaforma
webgis
è
rappresentata
da
MapServer,
un'applicazione
sviluppata
per
costruire
applicazioni
Internet
con
capacità
geografiche.
Il
software
si
basa
su
altre
applicazioni
open
source
o
freeware
molto
conosciute
come
Shapelib,
FreeType,
Proj.4,
libTIFF,
Perl
e
altre
ancora.
MapServer
è
un
applicazione
multi-piattaforma,
è
in
grado
infatti
di
funzionare
sui
principali
sistemi
operativi
come
Linux,
Windows,
Apache,
Mac
ecc.
A
partire
dalle
versioni
più
recenti,
MapServer
supporta
il
MapScript,
che
consente
ai
principali
linguaggi
di
scripting
(come
Perl,
Python,
Tk/Tcl,
Guile
e
Java)
di
accedere
all'API
di
MapServer.
MapScript
fornisce
un
ricco
ambiente
di
sviluppo
orientato
alla
realizzazione
di
applicazioni
che
possono
integrare
dati
di
differente
tipologia.
L'output
di
2
Mapserver
può
essere
inserito
in
interfacce
ad
elevata
complessità
di
navigazione
o
interrogazione
dati
come
pmapper,
un
framework
scritta
in
php
che
consente
di
interfacciare
il
motore
di
rendering
mapserver
con
un
comune
browser
web,
costruendo
un'applicazione
web
con
elevate
funzionalità
di
esplorazione
dati,
oppure
essere
forniti
come
servizi
WMS
o
WFS
e
quindi
inseriti
all'interno
di
altre
applicazioni.
È
disponibile
un
demo
perfettamente
funzionante
di
una
piattaforma
web-gis
Mapserver-Pmapper
all'indirizzo
http://geo.anarchive.it.
Infine
è
stato
realizzato
un
sito
internet
del
progetto
raggiungibile
in
rete
all'indirizzo
http://www.atlantefloratoscana.it.
I
prossimi
obiettivi
prevedono
la
conclusione
dell'inserimento
e
della
georeferenziazione
delle
Pteridofite
della
Toscana,
l'implementazione
di
un
sistema
web-GIS
integrato
con
il
progetto
Anarchive
e
l'acquisizione
dei
dati
di
erbario
delle
specie
presenti
nelle
liste
di
attenzione
della
Regione
Toscana.
3
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