didattica attiva approfondimento > Riproduzione asessuata degli organismi pluricellulari SCIENZE DELLA VITA figura 1 La foto al microscopio mostra le cellule di una radice di cipolla in crescita. Sono osservabili cellule in tutte le varie fasi della divisione cellulare. La riproduzione cellulare per mitosi comporta in questo caso l’accrescimento dell’organismo pluricellulare, cioè l’allungamento della radice, non la riproduzione della pianta. figura 2 La rigenerazione di parti amputate è un processo comune in molti animali; e tutti conoscono l’esempio della coda della lucertola. Nelle stelle di mare, la capacità rigenerativa è talmente elevata che, in opportune condizioni, un nuovo individuo può essere originato da un frammento dell’organismo originario, anche un solo braccio, come dimostra la foto. figura 3 L’idra è un piccolo cnidario di acqua dolce, parente delle meduse e dei coralli, sul cui corpo si può formare una escrescenza che assume gradualmente la forma di un nuovo individuo e finisce poi col distaccarsi. figura 4 Bryophyllum è una comune pianta ornamentale, che produce minuscole piantine lungo il margine fogliare; quando saranno complete, le piantine cadranno a terra e potranno avviare un’esistenza indipendente. Fabio Fantini, Simona Monesi, Stefano Piazzini - Progetto La divisione cellulare non comporta obbligatoriamente la riproduzione dell’individuo, a meno che non si tratti di un individuo unicellulare. Ogni sistema vivente pluricellulare si sviluppa e si accresce grazie a continue divisioni mitotiche. Il numero di cellule che lo costituisce si accresce, le dimensioni individuali aumentano, ma non c’è alcuna moltiplicazione degli individui (figura 1). Anche quando le dimensioni dell’individuo rimangono costanti, le divisioni cellulari procedono incessantemente. Infatti, molte cellule sono logorate e deteriorate nello svolgimento delle normali attività dell’organismo e occorre provvedere alla loro sostituzione con altre cellule che abbiano le medesime caratteristiche. Ogni giorno nel nostro corpo, ad esempio, muoiono centinaia di miliardi di cellule nel sangue, nella pelle, nel rivestimento del tubo digerente. Tutte queste cellule sono sostituite da altre identiche, continuamente prodotte per mitosi da cellule del nostro organismo. Lo stesso processo si verifica anche quando l’organismo subisce una lesione e ripara i danni subiti con la rigenerazione delle parti danneggiate (figura 2). In certi organismi pluricellulari la riproduzione conforme delle cellule può anche dare origine a nuovi individui. Si tratta di casi di riproduzione asessuata relativa a organismi pluricellulari. A prima vista il fenomeno può apparirci anomalo, perché non si presenta negli animali che ci sono più familiari. In realtà si tratta di un fenomeno assai comune presso alcuni animali, nelle piante, nei funghi e nelle alghe. Animali dalla struttura corporea relativamente semplice, come spugne o meduse, in alcune fasi del loro ciclo vitale si riproducono per via asessuata. Sul corpo del genitore a un certo punto si verificano ripetute divisioni mitotiche, che portano alla formazione di una «gemma», il nuovo individuo copia in miniatura del genitore. La «gemma» si accresce e alla fine si distacca, assumendo vita autonoma (figura 3). Questo processo riproduttivo è chiamato gemmazione e si presenta anche in molte piante (figura 4). Le piante, al contrario degli animali tra i quali la riproduzione asessuata è poco frequente, possono riprodursi asessuatamente con una grande varietà di modi. Con la propagazione una pianta, per esempio di fragola, produce diramazioni a livello del terreno, che emettono radici e foglie e in seguito diventano piante autonome. Con la talea frammenti del fusto di una pianta, per esempio di geranio, caduti su un terreno favorevole possono originare ciascuno una nuova pianta completa. La riproduzione asessuata di organismi unicellulari e pluricellulari porta alla formazione di individui che sono copie identiche tra loro, generazione dopo generazione. Tutti i discendenti di un singolo organismo prodotti asessuatamente sono uguali tra loro e al genitore e costituiscono un clone, in quanto hanno la stessa informazione biologica. Formano un clone, per esempio, l’idra genitore e le idre derivate per gemmazione della figura C, così come le minuscole piantine di Bryophyllum e la pianta genitrice della figura D. scienze naturali • Italo Bovolenta editore - 2011 1