DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA CAMPANIA Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici delle province di Caserta e Benevento - CASERTA RESTAURO, CONSOLIDAMENTO, VALORIZZAZIONE ED ACCOGLIENZA DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO E NATURALISTICO DELLA REGGIA DI CARDITELLO - IN SAN TAMMARO (CE) CUP. F23J14000020001 CIG. 5731741E4A Elab. 09 ELABORATI 1. 2. 3. 4. Relazione storica Relazione tecnica Relazione gruppo antincendio (impianto fisso) Relazione specialistica impianto antincendio (rilevazione fumi) 5. Relazione specialistica impianto videosorveglianza 6. Relazione specialistica impianto antintrusione 7. Relazione specialistica impianto elettrico (illuminazione esterna) 8. Schemi quadri elettrici 9. Relazione specialistica impianto irrigazione 10. Computo Metrico 11. Computo stima incidenza manodopera 12. Analisi prezzi 13. Elenco prezzi 14. Quadro economico 15. Planimetria 16. Piano di sicurezza e coordinamento 17. Relazione fascicolo 18. Capitolato generale d'appalto 19. Capitolato speciale d'appalto 20. Documentazione fotografica Elaborati grafici dello stato di fatto da TAV.01 a TAV.10 Elaborati grafici di progetto da TAV.11 a TAV.23 I COLLABORATORI AMMINISTRATIVI (rag. Michele Guerra) (dott.ssa Anna Di Marzo) (sig. Umberto Russo) I COLLABORATORI AL PROGETTO (arch. Maria Candalino) (F.T. geom. Oreste Graziano) IL PROGETTISTA ALLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED IN FASE DI ESECUZIONE (F.T. geom. Oreste Graziano) I PROGETTISTI (arch. Giuseppina Torriero) (F.T. geom. Oreste Graziano) IL R.U.P. (arch. Salvatore Buonuomo) IL DIRETTORE REGIONALE (Gregorio Angelini) PROGETTO DI RESTAURO, CONSOLIDAMENTO, VALORIZZAZIONE ED ACCOGLIENZA DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO E NATURALISTICO DELLA REGGIA DI CARDITELLO - IN SAN TAMMARO (CE) CUP. F23J14000020001 CIG. 5731741E4A RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO D'IRRIGAZIONE PER LE ZONE VERDI DELLA REGGIA DI CARDITELLO Con la presente si intende relazionare i criteri di progettazione adottati per l'impianto di irrigazione di cui all’oggetto. Il principale obiettivo dell'impianto di irrigazione è di sopperire alle esigenze idriche del prato erboso. Occasionalmente ha funzioni di controllo delle temperature superficiali del terreno. Tale esigenza si soddisfa distribuendo l'acqua nel modo più omogeneo possibile, posizionando gli irrigatori a una distanza ben determinata l'uno dall'altro. La progettazione dell’impianto e sua posteriore costruzione deve essere d’accordo con le attuali Norme che la regolano. L'alimentazione idrica dell'impianto, dovrà essere in grado di erogare la quantità d'acqua necessaria a soddisfare le esigenze massime e minime dell'impianto ad una prevalenza sempre adeguata. Per l'impianto in oggetto dovrà avere una portata (Qmin 260 l/min) e una prevalenza (H 65 m.c.a.) minima. L’acqua d’alimentazione, deve essere adeguata allo scopo irriguo e priva di solidi in sospensione fino a 50 mesh. Sono indicate le dimensioni e qualità delle tubazioni. Sono state calcolate le perdite di carico complessive utilizzando la formula Hazen-Williams, applicandola alle tubazioni in Polietilene PE100 SDR 13.6 PN 12.5. I tubi in Polietilene indicati sono conformi alle normative UNI EN 12201. La pressione ammissibile delle tubazioni superano di 1.5 volte la pressione di funzionamento prevista. La velocità dell’acqua non raggiungerà mai le velocità critiche di 1.5 m/s per le tubazioni primarie e 2 m/s per le tubazioni secondarie. Le prestazioni degli irrigatori scelti sono indicate nell’elaborato grafico. Il posizionamento: L’intensità di pioggia dell’irrigatore, funzionando singolarmente, non è omogenea nell’area interessata. Man mano che si allontana dall’irrigatore verso il suo raggio d’azione più esterno, la pluviometria decresce. Per riuscire ad avere omogeneità di pioggia, bisogna posizionare altri irrigatori che compensino la pioggia, in modo che la pluviometria sia il più omogenea possibile. Il posizionamento degli irrigatori è stato eseguito rispettando le indicazioni della Norma, che tiene conto delle velocità del vento in loco. Gli irrigatori sono posizionati regolarmente creando rettangoli e triangoli di dimensioni variabili. Ogni irrigatore è comandato da una valvola elettrica di intercettazione. In questo modo, la gestione delle precipitazioni all’interno delle zone sono molto articolate, permettendo interventi in caso di presenza di ombre, dislivelli, drenaggi non uniformi, malattie vegetali, eccetera. Ogni valvola d’intercettazione può essere munita di regolatore della pressione. La valvola è dimensionata in funzione del flusso d’acqua che l’attraversa. Le perdite di carico introdotte sono parte del totale delle perdite di carico complessive. Il collegamento degli irrigatori con la rete d’alimentazione si realizza con giunti flessibili a 5 movimenti di rotazione che garantisce il posizionamento di precisione in altezza ed in orizzontale. Inoltre, detto giunto, previene la rottura dell’irrigatore o tubazioni interne al passaggio di macchinari pesanti. Il cavo elettrico a bassissima tensione(24V) è previsto per essere direttamente interrato senza condotte di protezione. Norma di riferimento: IEC 60502-1. I cavi di comando delle elettrovalvole sono stati dimensionati rispettando il calcolo di caduta di tensione, tenendo conto del massimo valore ammissibile indicato dal fabbricante. I raccordi che collegano le condotte sono del tipo a compressione a serraggio meccanico. La pressione ammissibile per i raccordi è oltre 1.5 volte la pressione di esercizio prevista. Norme di riferimento per i raccordi: ISO3458, ISO3459, ISO3501, ISO3503. Essendo le aree da irrigare accessibili, esiste il rischio che le persone interessate urtino parti solide degli irrigatori interrati. Per evitare tali rischi, ogni irrigatore è protetto con dispositivi flessibili in neoprene, inoffensivi alle persone e cose. Gli irrigatori all’interno delle zone da irrigare sono protetti con doppia copertura. La copertura interna o contenitore è mobile e solidale con la torretta sporgente. Detto contenitore può ricevere al suo interno una zolla di terra erbata, aumentando così la protezione ed anche l’effetto mimetico sul manto erboso. Gli irrigatori alla periferia del campo possono avere una protezione in materiale flessibile antiurto che funziona anche come stabilizzatore. La rete idrica è munita di valvola di scarico manuale e valvola di sfiato. Deve essere utilizzata annualmente all’arrivo della stagione fredda nelle latitudini dove ghiaccia d’inverno. Tramite questa valvola si scarica anche eventuali bolle d’aria e quando si procede ad interventi di manutenzione. La gestione dei tempi di irrigazione è affidata ad un programmatore atto a gestire ogni valvola indipendentemente o abbinata di 2 in 2, L’abbinamento può avvenire fisicamente (cavi di comando) o con l’impostazione dei programmi di irrigazione. Il programmatore può gestire i tempi di irrigazione in termini di giorni, settimane ed anche stagioni. Detta gestione è molto importante per controllare il consumo dell’acqua, di conseguenza il risparmio idrico. Il programmatore può abbinare gli irrigatori di due in due a volontà. Detto abbinamento può essere fisico o tramite programmazione. Il programmatore è pronto ad eventuale update con sistema di gestione a distanza tramite internet. IL PROGETTISTA F.T. geom. Oreste Graziano