Misure basate sul conteggio di impulsi Convertitori da tensione a impulsi - 1 Convertitori da tensione a impulsi 1 - Convertitore tensione-frequenza Schema di principio Il convertitore tensione-frequenza consente di misurare una tensione continua attraverso la misura di una frequenza. Il convertitore tensione-frequenza è costituito sostanzialmente da un circuito di ingresso integratore (Fig.1.1) cui viene applicata la tensione incognita di valore costante Vx. Per la presenza della massa virtuale sul morsetto invertente dell’operazionale, la corrente d’ingresso risulta costante e pari a I = Vx/R. Fig.1.1 - Schema di principio del convertitore tensione/frequenza. Se l’interruttore sw in parallelo al condensatore C è chiuso, la corrente I fluisce attraverso il corto circuito ai capi del condensatore C e la tensione d’uscita vc risulta nulla. Quando l’interruttore sw viene aperto, la corrente fluisce nel condensatore (inizialmente scarico) e lo carica ad una tensione che ha l’andamento di una rampa: vc (t ) = − 1 t 1 I dτ = − Vx t ∫ C 0 RC (1.1) La rampa vc in uscita dall’integratore viene applicata al successivo comparatore che presenta all’altro ingresso una tensione di riferimento Vref. Questa tensione di riferimento, per il corretto funzionamento del dispositivo, deve risultare di segno opposto alla tensione d’ingresso Vx. Per comprendere meglio il funzionamento del circuito, si consideri l’esempio riportato in Fig.1.2, dove la tensione incognita Vx > 0 e quindi Vref = < 0. Dopo il tempo di integrazione T, la tensione vc, rappresentata a tratto pieno, raggiunge il valore della tensione Vref = -VR a cui si ha scatto del comparatore. 2003, Nicola Locci Corso di Misure Elettriche Misure basate sul conteggio di impulsi Convertitori da tensione a impulsi - 2 Fig.1.2 - Andamento della tensione vc in uscita dall’integratore. Lo scatto del comparatore, a sua volta, comanda il dispositivo one shot (letteralmente generatore di un impulso). L’impulso generato dall’one shot chiude l’interruttore statico sw (switch) in parallelo al condensatore C, che viene così bruscamente scaricato (reset). Se si ammette in prima approssimazione che il fenomeno di reset sia istantaneo, l’integratore riprende immediatamente a generare la rampa alla sua uscita, iniziando così un nuovo ciclo identico al precedente. L’uscita dell’one shot assume nel tempo l’andamento di un treno di impulsi la cui frequenza si ottiene dalla condizione di coincidenza: vc = Vref ⇒ − V xT = −VR RC ⇒ f = Vx 1 = T RC VR (1.2) La frequenza del treno di impulsi risulta quindi proporzionale alla tensione incognita Vx. In Fig.1.2 sono riportati gli andamenti di vc per due valori di tensione: Vx e Vx’ <Vx. Schema a bilanciamento di carica Lo schema di principio di Fig.1.2 presenta una certa incongruenza, riconducibile al reset che non può essere istantaneo. Si può ricorrere pertanto allo schema modificato di Fig.1.3. In sostanza è stato aggiunto un ramo costituito dal generatore di tensione V2 in serie con la resistenza R2 (R2<<R1), che può essere collegato al nodo sommatore dell’operazionale, tramite l’interruttore sw, pilotato dall’one shot. Affinchè il reset avvenga in modo appropriato è necessario che la tensione V2 sia di segno opposto alla Vx. Il fatto che le tensioni Vx e V2 siano di segno opposto è messo in evidenza in Fig.1.3 con i versi naturali delle correnti I1 e I2. Fig.1.3. - Schema del convertitore a bilanciamento di carica. La tensione vc in uscita dall’integratore presenta, a regime, l’andamento periodico riportato in Fig.1.4. Tale diagramma è stato tracciato assumendo la tensione in ingresso Vx> 0. Ciascun periodo è costituito da due intervalli temporali T1 e T2 e la tensione vc evolve fra i valori Vref e (Vref+∆V). 2003, Nicola Locci Corso di Misure Elettriche Misure basate sul conteggio di impulsi Convertitori da tensione a impulsi - 3 Il valore ∆V corrisponde all’escursione della forma d’onda vc a regime. Il primo intervallo T1 corrisponde all’integrazione della tensione incognita. Durante questo intervallo l’interruttore sw è aperto (swoff) e la tensione vc risulta una rampa decrescente che parte dal valore iniziale (Vref+∆V). Alla fine del tempo T1 si ha: vc = (Vref + ∆V ) − Vx T1 = Vref R1C ⇒ ∆V = Vx T1 R1C (1.3) Non appena la tensione vc incontra il livello Vref, si ha lo scatto del comparatore e il conseguente impulso prodotto dall’one shot chiude per un tempo fisso T2 l’interruttore sw (swon). In tal modo il generatore V2 viene collegato alla resistenza R2 e inizia la fase di reset. Fig.1.4 - Andamenti della tensione vc in uscita dall’integratore e delle correnti I1 e I2. La rampa di reset risulta dal contributo delle correnti I2=V2/R2 e I1=Vx/R1 presenti (con verso opposto) al nodo sommatore in ingresso. Pertanto la tensione vc, partendo dal valore Vref raggiunto al momento della commutazione, risale secondo la equazione: vc = Vref − 1 Vx V2 − t C R1 R2 (1.4) Dopo il tempo costante T2 la tensione vc sarà risalita rispetto a Vref del valore: V V ∆V = 2 − x T2 R2C R1C (1.5) Cessato l’impulso di reset, si apre l’interruttore sw (swoff) e continua l’integrazione della sola tensione incognita Vx iniziando in tal modo un nuovo ciclo. D’altra parte si è visto che nell’intervallo T1 di integrazione della sola Vx deve risultare: ∆V = Vx T1 R1C (1.6) Uguagliando le ultime due equazioni si ottiene infine: Vx (T1 + T2 ) = V2 T2 R1C R2 C 2003, Nicola Locci (1.7) Corso di Misure Elettriche Misure basate sul conteggio di impulsi Convertitori da tensione a impulsi - 4 Da cui si risale alla frequenza degli impulsi: f = R Vx 1 1 = = 2 T T1 + T2 R1 V2 T2 (1.8) che risulta proporzionale alla tensione incognita Vx. Si osserva che la bontà del convertitore è legata alla stabilità della tensione V2 e del tempo T2 dell’one shot. La tensione Vref, viceversa, non compare direttamente nella espressione della frequenza, ma la sua stabilità è fondamentale affinché i tempi T1 e T2 (e quindi la frequenza) rimangano costanti durante la misura. Il termine "dispositivo a bilanciamento di carica", con cui viene spesso designato il sistema, deriva dal fatto che durante il periodo del fenomeno (T1+T2) viene spostata, fra le armature del condensatore, una quantità di carica complessivamente nulla: come si osserva in Fig.1.4 dove Q1=Q2. 2 - Convertitori tensione-tempo Voltmetro a rampa Il convertitore tensione-tempo consente di misurare una tensione continua attraverso la misura di un intervallo di tempo. Nel voltmetro a rampa schematizzato in Fig.2.1, l’integratore in ingresso integra, in una prima fase, la tensione di riferimento Vref (di segno opposto alla tensione incognita Vx). Fig.2.1. - Schema del convertitore tensione/tempo. La rampa vc in uscita viene confrontata con la tensione incognita Vx tramite un comparatore. Il circuito di controllo che ha provveduto ad avviare la rampa, aprendo l’interruttore sw, produce anche il segnale di start che abilita il passaggio degli impulsi prodotti dall’orologio attraverso la porta. Nella Fig.2.2 sono riportati gli andamenti temporali delle tensioni v1 , vc e vo. L’esempio riportato si riferisce al caso in cui Vx > 0. Quindi si ha Vref = -VR < 0 e la rampa vc risulta crescente. La condizione di coincidenza della rampa vc con la tensione incognita Vx provoca lo scatto del comparatore che fornisce alla porta il comando di chiusura (stop) e pertanto interrompe il passaggio degli impulsi verso il contatore. Poiché il tempo di clock Tc è costante, il numero N degli impulsi contati durante l’intervallo di tempo compreso fra lo start e lo stop risulta proporzionale alla tensione incognita Vx. Infatti, con riferimento alla Fig.2.2, si ha: 2003, Nicola Locci Corso di Misure Elettriche Misure basate sul conteggio di impulsi vc = − 1 1 Vref t = VR t RC RC Convertitori da tensione a impulsi - 5 quindi Vx = 1 VR N Tc RC (2.1) Nel funzionamento è previsto che la rampa continui, per poter intersecare tutti i valori possibili Vx compresi entro il fondoscala FSR. Al termine, l’interruttore viene chiuso (swon) per consentire il reset del condensatore, prima che inizi un nuovo ciclo di misura. Fig.2.2. - Andamenti temporali delle tensioni per il convertitore tensione/tempo. L’accuratezza delle misure dipende fortemente dai parametri passivi (per esempio la resistenza e la capacità), che possono variare sia nel tempo sia per le condizioni ambientali. Per limitare l’inconveniente, si introduce uno schema con integrazione a doppia rampa. Voltmetro a doppia rampa Nel voltmetro a doppia rampa, schematizzato in Fig.2.3, le tensioni Vx e Vref sono ancora di segno opposto, per un corretto funzionamento del dispositivo. Fig.2.3. - Schema del convertitore a doppia rampa. Durante un primo intervallo di tempo, di durata costante T0, viene integrata la tensione incognita Vx. Nella Fig.2.4 è rappresentato il caso in cui la tensione Vx è (per esempio) negativa e pertanto si ottiene in uscita una tensione vc a rampa ascendente. Conseguentemente la tensione di riferimento Vref sarà positiva: Vref = VR. Poiché il tempo T0 è costante, gli impulsi di clock (con periodo Tc) che passano attraverso la porta risultano in numero costante N0 qualunque sia il valore della tensione incognita. Questo 2003, Nicola Locci Corso di Misure Elettriche Misure basate sul conteggio di impulsi Convertitori da tensione a impulsi - 6 fatto è evidenziato in figura riportando le rampe relative a due tensioni incognite Vx e Vx1. Trascorso il tempo T0, dopo il quale la rampa ha raggiunto il valore ∆V (o ∆V1), il circuito di controllo provvede a commutare, tramite l’interruttore sw, l’ingresso dell’integratore sulla tensione di riferimento Vref e contemporaneamente azzera il contatore. Fig.2.4 - Andamenti delle tensioni nel convertitore a doppia rampa. Inizia quindi la rampa discendente che, partendo dal valore iniziale, si abbassa con pendenza costante fino a incontrare l’asse dei tempi. Il passaggio per lo zero determina lo scatto del comparatore e il segnale di stop del conteggio. Il numero N di impulsi contati in questo secondo intervallo di tempo T dipende evidentemente dal valore iniziale ∆V e quindi dal valore della tensione Vx. L’escursione della tensione vc nell’intervallo di salita e in quello di discesa risulta da: 1 VxT0 = ∆V RC 1 in discesa vc = ∆V − Vref T = 0 RC in salita vc = − (2.2) Da cui si ottiene: VxT0 = −Vref T ⇒ Vx = −VR N N0 (2.3) L’accuratezza della misura dipende, in pratica, solo dal riferimento di tensione VR. Infatti, i parametri passivi (quali resistenza e capacità) e il periodo di clock Tc non hanno variazioni importanti nell’arco di tempo (T0+T) in cui si realizza la misura. 2003, Nicola Locci Corso di Misure Elettriche