Prime civiltà Egiziani • • • • • • • • Periodo Arcaico (ca. 5000 – 2850 a.C.)) Antico Regno (2850 – 2160 a.C.) Primo periodo intermedio Medio Regno (2040 – 1650 a.C.) Secondo periodo intermedio Nuovo Regno (1550 – 1070 a.C.) Terzo periodo intermedio Epoca tarda (711 – 322 a.C.) • Concezione musicale – Origine divina della musica (Dio Thot) – Potere magico e funzione importante nei riti religiosi (canti, inni, lamentazioni); sacerdoti-cantori (in seguito anche donne sacerdotesse musiciste). – In epoca tarda: funzione etica ed educativa • Riti e strumenti – Dea Iside (Hathor) – sistro – Dio Osiride – tromba (a lui ne fu attribuita l’invenzione) – Dio Amon (flauto) • I musicisti godevano di grande considerazione ed avevano posizioni di rilievo • Notazione chironomica (gesti per indicare la fondamentale, la 5^ ed eventuali suoni intermedi) • Possibili eterofonie o armonie (suoni multipli) • Periodo arcaico – Geroglifici, iconografie in camere funerarie, strumenti conservati (flauti, arpe) – IV milennio) • Antico Regno – Arpa arcuata (a 6/8 corde, appoggiata al pavimento) – Flauto (di canna di bambù con 4/6 fori), doppio chalumeau, trombe – Strumenti a percussione (sistro,timpani, tamburi, legnetti ecc.) Sistema musicale pentafonico o eptafonico; notazione chironomica • Medio Regno – Nuovi strumenti importati dall’Asia Minore (la Lira, nuovi tamburi, sistro naòs a forma di tempio stilizzato accanto al più antico sistro iba a forma di ferro di cavallo) • Nuovo Regno – Varie tipologie di arpa e lira: grande arpa, arpa da spalla, arpa a mano arpa angolare assira – Nuovi tamburi, cimbali, – Oboi doppi: le distanze tra i fori fanno ipotizzare una riduzione degli intervalli (forse l’inizio di un sistema semitonale) • Epoca tarda – Nuovi strumenti: grancassa, nuovi tamburi, crotali (strum. a percussione in legno o avorio in forma di dischetti o in forma allungata raffigurante braccia e mani) – Influenze straniere e tradizioni proprie: la m. tradizionale esaltata per il valore etico ed educativo (cfr riferimenti ed analogie nella m.greca) – III sec. a.C. Organo idraulico di Ctesibio di Alessandria. Approfondimenti: http://web.tiscali.it/reggia/egitto/ Cinesi • • • • Tradizioni antichissime (ma i primi reperti archeologici non sono anteriori al 2000 a.C.: frammenti di osso con raffigurazioni di strumenti musicali) Dal III sec. a.C. compaiono testi scritti con riferimenti musicali Sono individuabili concezioni comuni ad altre civiltà: origine divina della musica e magico potere dei suoni di dominare la natura e influenzare gli stati d’animo. Fin dall’antichità i suoni sono stati messi in relazione con elementi della natura, del cosmo e della vita e la musica è stata concepita in una dimensione ampia che comprende aspetti filosofici e sibolici. • Inoltre, per Confucio (551 – 479) la buona musica doveva avere una valenza etica ed educativa suscitando nell’animo serenità, dolcezza e grazia, rendendo migliore l’uomo. • D’altra parte la M. era uno degli aspetti costitutivi del mondo la cui unità era imperniata su 4 elementi: Tempo, Spazio, Materia e Suono (la M. contrubuiva a realizzare l’equilibrio tra tempo e spazio) • I teorici effettuarono studi avanzati di acustica (elaborando un sistema di intonazione vicino al temperamento equabile occidentale, molto più recente) ed introdussero un sistema di notazione già prima del 200 a.C. • Era basato su scale pentafoniche costruite sui 12 liuh ricavati, secondo la leggenda, da un suono generatore (campana gialla) su cui si calcolarono intervalli di quinta (vennero usate canne di bambù aggiungendo o sottraendo un terzo di lunghezza tra l’una e l’altra) Il sistema musicale cinese e le sue relazioni col mondo … corpi celesti e stati d’animo: • • • • • Fa Sol La Do Re - Saturno; Venere; Giove; Marte; Mercurio; Animo Ansietà Collera Felicità Paura Ognuno dei 5 suoni può essere suono fondamentale (5 modi) e la scala pentafonica può essere costruita su ognuno dei 12 liuh (12 quinte partendo da fa). In tutto vi sono 60 modi. Non vi era tuttavia un’altezza assoluta dei suoni (il diapason variava a seconda delle dinastie) Strumenti musicali – Erano classificati in 8 famiglie a seconda del materiale: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. – – argilla zucca pietra metallo pelle legno bambù seta Ad es. Le campane appartenevano ad esempio alla categoria del metallo, gli strumenti a corda a quella della seta e la maggior parte dei flauti alla categoria dei bambù. Strumenti composti da più materiali venivano rientravano comunque in una categoria fondamentale: ad es. una cetra con corde di seta percosse da un plettro di legno e con cassa di risonanza in legno apparteneva agli strumenti in seta. Sheng Pipa Mesopotamia • • • • • • Le civiltà della Mesopotamia (tra il Tigri e l’Eufrate) si svilupparono parallelamente a quella egiziana, ma in modo meno unitario (popoli e culture differenti) Dal IV millennio al 2200 ca. a.C – Sumeri Dal 2000 ca. al 1000 ca. - dominio dei Babilonesi Dal 1000 ca.– dominio degli Assiri e poi (VII sec. Di nyovo dei Babilonesi) Attività agraria (costruzione di canali e dighe per rendere fertile il terreno) Conoscenze avanzate in matematica e astronomia • Poteri magici e sacri attribuiti ai numeri (ad es. il n. 7 collegato al sistema cosmico) e agli astri che potevano influenzare la vita umana. • Nulla si conosce della teoria musicale; fonti greche attribuiscono ai Babilonesi lo studio degli intervalli associato con le stagioni (4^ - autunno; 5^ - inverno; 8^ estate; unisono – primavera). Pitagora conobbe la loro teoria dei numeri e delle influenze del movimento degli astri sull’animo umano (per 12 anni studiò in Egitto e poi a Babilonia) traendone le basi per la sua scuola filosofica e i relativi aspetti musicali • I templi erano al centro della vita religiosa e culturale: avevano 7 piani e in essi risiedevano sacerdoti, matematici, astrologi, cantori e strumentisti. • I canti rituali (salmi, inni) erano intonati da cantori solisti con accompagnamento di alcuni strumenti (flauti, percussioni, lire, arpe) e sembra che fosse anche diffuso il canto antifonale (cori che si alternano: è forse il primo germe delle pratiche liturgiche moderne) • Vi erano canti per la protezione dei greggi e dei raccolti, canti funebri (con musicisti e lamentatori professionisti), tra cui, ad es. le lamentazioni funebri per il dio dell’agricoltura Tammuz che muore e risorge. Strumenti • Lira: grande lira sumera con cassa di risonanza a forma di toro o testa di toro stilizzata; lira da braccio. • Arpa: arpa arcuata, arpa angolare, da 4 a 7 corde. • Cetra, Liuto piccolo o con manico lungo. • Flauti, doppi oboi, trombe • Percussioni: Sonagli, campane, cimbali, sistro, tamburi. L’arpa arcuata in Mesopotamia da una tavoletta anteriore al 3000 aC La lira delle tombe di UR (1450 aC) • Il sistema musicale era basato forse su scale pentafoniche o eptafoniche. • In un antico sumerico (testo delle Accordature) destinato ai suonatori di lira si insegnano i 7 differenti modi d’accordare la lira e si dimostra come queste accordature siano inserite all’interno d’un sistema simmetrico. • Le musiche erano monodiche, ma sembra che fossero praticate alcune forme di polifonia. • In molte raffigurazioni si notano piccole orchestre e i musicisti (professionisti) si esibivano durante cerimonie religiose, danze, combattimenti, banchetti ecc. • La musica dei popoli mesopotamici ebbe grande influenza sulla cultura occidentale per gli aspetti teorici e speculativi. Ebrei • • • • Popolo di religione monoteista (a differenza delle altre civiltà) che escluse ogni iconografia Fonti storiche: la Bibbia Le liriche religiose (salmi e cantici) sono state utilizzate nel culto cristiano molti compositori ne hanno attinto come fonte d’ispirazione. Dalla Genesi - strumenti classificati in 3 categorie collegate a 3 classi sociali: corni e trombe (sacerdoti); strum. a corda come lire ed arpe (musicisti addetti al servizio nel Tempio); strumenti a fiato e ancia (popolo comune) • Tipico era il sofar (shofar): corno di capro o montone che può produrre solo due suoni armonici ed è ancora usato nel culto ebraico • Audio 1 • Audio 2 • Audio 3 • Vi furono vari stadi di evoluzione: – Fin dall’antichità gli Ebrei condussero vita tribale e nomade prima di trasferirsi dalla Mesopotamia e dall’Egitto nella terra di Canaan in Palestina. – Dal 1030 al 587 (distruzione del tempio di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor re babilonese) vi fu il massimo splendore economico e sociale con i re David e Salomone. Nel maestoso Tempio partecipavano alle cerimonie grandi complessi vocali e strumentali. – Dal 586 al 538 vi fu la cattività babilonese (vd riferimenti musicali:ad es. Super flumina Babilonis di Palestrina ) – audio - partitura – Dal 539 al 332 la Palestina fa parte dell’Impero persiano e poi subisce la dominazione macedone, infine è annessa all’Impero romano. • Le sinagoghe: luoghi di riunione e culto in sale spesso modeste in cui operavano musici professionisti per eseguire brani vocali e strumentali • Alla base del culto vi era un modo particolare di lettura dei testi sacri che era una via di mezzo tra recitazione e intonazione: la cantillazione (lectio). Dal VI sec. Si posero accenti sopra, sotto e accanto alle parole per indicare le formule melodiche da usare. • Altro tipo di canto era la salmodia (intonazione dei salmi) anticamente eseguita in forma antifonale (2 cori alternati) e poi responsoriale (solista/coro) nell’intonazione dei versetti che erano suddivisi in due emistichi paralleli. – L’intonazione avveniva su una sola nota con varie formule melodiche iniziali, centrali e finali per ogni versetto (ascesa iniziale; passaggio intermedio sulla nota inferiore e prolungamento; conclusione con discesa finale. Il ritmo era determinato dal testo – I testi vertevano su diverse tematiche: canti di lode, ringraziamento, lamentazione, supplica ecc. – La salmodia passò nella liturgia cristiana e fu una delle premesse della musica occidentale. Così pure i testi vennero utilizzati in molti mottetti polifonici rinascimentali • Un terzo tipo di canto era l’innodia (canto degli inni) in cui si ripetevano strofe con melodie uguali (derivate in parte dalla salmodia) • Anche l’innodia divenne una forma tipica del canto comunitario cristiano India • La musica degli indiani ebbe origini antichissime e fu molto varia nella teoria e nella pratica, assumendo grande importanza nella loro cultura. • Fu in relazione stretta con il culto Veda (il dio Brahma, in sanscrito Veda ) • I libri Veda contengono numerosi canti antichi dedicati al dio Brahma, mentre le musica profana e strumentale era collegata al culto del dio Shiva (malvagio e contrapposto a Brahma) • La musica liturgica dei Veda è vocale e monodica e si basa su recitativi e canti modali che spesso contengono ampi vocalizzi. • Le varie dinastie diedero sempre un posto di rilievo alla musica; nelle cerimonie religiose e in quelle di corte nei trattenimenti privati, nella letteratura e nei trattati. • Il sistema musicale indiano, che risale al II secolo a.C. è di tipo modale e si basa su un gran numero di scale. • Alla base del sistema vi è l'ottava, suddivisa, come nel sistema occidentale, in sette suoni ad intervalli di toni e semitoni, ma l’organizzazione di questa scala era molto complessa, in quanto ognuno degli intervalli era suddiviso in due, in tre o quattro srutis (shruti) o elementi: in tutto 22 srutis (si potevano suddividere, quindi, in intervalli più piccoli corrispondenti ad un terzo o un quarto di tono ca.: 2 shruti = un semitono ca.; 3 shruti = poco meno di un tono; 4 shruti =poco più di un tono). • Questa articolazione consentiva un numero notevolmente alto di scale modali, differenti fra loro per la posizione dei toni e dei semitoni e per le note di riferimento (le nostre tonica, sottodominante, dominante ecc.). • Tali modi avevano il nome di ragas, che significa colore, stato d'animo; ogni raga stabiliva un modello di melodia. Il numero di ragas è molto alto; i teorici ne elencano diverse migliaia. • Gli indiani usarono numerosi strumenti raggruppati in quattro categorie: • gli idiofoni (specialmente i cimbali); i tamburi, molto antichi tra cui il tabla, coppia di tamburi: di ottone e semisferico quello suonato con la mano sinistra, di legno e cilindrico quello per la mano destra; • gli strumenti a fiato (vari tipi di flauti di bambù; oboi) e, più importanti di tutti, • i cordofoni , tra questi ultimi ebbe grande importanza la vina, strumento attribuito alla dea della sapienza Sarasvati. È costituita da un bastone cavo di bambù, sorretto alle due estremità da zucche, su cui sono collocate 7 corde parallele sostenute da cavalletti; esse sono pizzicate mediante un plettro. • Uno strumento moderno a corde pizzicate e la sitar, affine alla vina e fornita di corde di risonanza. ( audio ) • Lo strumento ad arco più importante e il sarangi, di forma tozza e quadrata, munito di 4 corde, oltre a numerose altre che vibrano per simpatia. Vina Sarangi Tabla