INTERVISTA DON MATTEO MARIA ZAMBUTO Mi chiamo Don Matteo Zambuto, e sono sacerdote da 20 anni ormai, sono attualmente impegnato a livello di pastorale giovanile nella mia diocesi, ultimamente il Vescovo mi ha anche impegnato in una parrocchia per cui i miei numerosi impegni adesso devono conciliare un po’ tante cose, da quello che è l'aspetto legato alla pastorale giovanile con quello che è la parrocchia e poi anche l'aspetto musicale, che rappresenta una grande fetta della mia vita: io faccio musica da quando avevo 14 anni, e come spesso dico faccio musica per hobby, per passione e per missione, fondamentalmente. L’esperienza musicale mi ha dato l'opportunità di accostare molti giovani in questi anni, loro stessi mi hanno esortato e spinto ad andare avanti, a credere in questo mezzo, in questo strumento che è molto importante, si dice che noi dobbiamo accostare i giovani ma i giovani dobbiamo cercarli dove loro camminano, e la strada della musica è quella maggiormente percorsa; per cui il far musica vuol dire entrare nel loro tessuto connettivo, nella loro storia e parlare a loro della nostra esperienza, di quello in cui crediamo. L’esperienza musicale impegna parecchi della mia giornata, che si protrae fino alle due di notte, perché il tempo a disposizione per la musica è da mezzanotte alle due per la composizione, e per la stesura dei testi. Un’esperienza molto bella che ho vissuto in questi anni è organizzare dei festival di musica per i giovani, quello che mi preme è farli incontrare e dare loro l'opportunità di una ribalta dove possano esprimere anche con le loro canzoni le loro idee. Oggi i giovani preferiscono chiaramente cantare e suonare canzoni di altri, però quando tu li stimoli, si cimentano e diventano cantautori a tema; il "Canta la vita" è una manifestazione ideata da me 13 anni fa attualmente è anche a livello nazionale, un'esperienza che stanno vivendo molte città, dove nel concorso a tema vengono presentate le canzoni e scelte le più belle. Gioco nella squadra "ALL STAR CLERO" Questa è un po' l'esperienza che sto vivendo, come sacerdote, in mezzo, a contatto con la gente, in modo particolare compagno di viaggio dei giovani, e insieme a loro ascolto la loro musica, cerco di capire le loro idee per aiutarli a crescere e a maturare La tua passione per la musica ti aiuta a riscoprire il tuo ruolo di sacerdote? Direi che c’è un’osmosi impressionante tra quello che è l’aspetto sacerdotale e la musica in sé, diciamo che camminano insieme, da parecchi anni, da quando comincio a parlare, a dire le prime cose, da quando comincio a musicare le prime parole, i primi testi, le prime poesie. Il cammino che ho visto nel mio sacerdozio, posso dire con molta certezza come la musica abbia dato un ritmo anche al mio cammino vocazionale, dopo i primi brani che scrivevo dopo aver studiato pianoforte e chitarra, a quelle canzoni che scrivevi come frutto della meditazione e della riflessione e poi in modo particolare l'aspetto legato alla pastorale giovanile dove tu sei chiamato a scrivere canzoni su temi ben precisi, a scrivere per i ragazzi a seconda dell'età e quello che ti viene chiesto man mano che esprimi nella pastorale giovanile la tua missione. Per cui mi sono ritrovato a scrivere per parecchi spezzoni di età, quelle che sono le canzoni per i piccoli, gli adolescenti, i giovani o per gli adulti stessi. Con generi musicali anche più disparati, perché devi anche stare attento al genere che piace di più ai ragazzi o ai grandi, per cui ho spaziato tra blues, rock pop, melodico e classico… I giovani si lasciano coinvolgere dalle tue canzoni o sono disorientati, provocati-infastiditi dal vedere un sacerdote che canta? 1 Dall’esperienza che ho avuto, fate conto che ho fatto centinaia di concerti in Italia e anche all’estero, devo dire che ho avuto esperienze diverse. Posso dire che i giovani non rimangono per nulla infastiditi dalle canzoni, almeno dalle mie. Rimangono spesso meravigliati perché non pensano che un sacerdote possa porsi in questo modo senza scivolare nel "giovanilese", io non cerco di fare l'istrione del palco, ma cerco sempre di pormi con una proposta ben precisa, e sono sincero sul palco, cerco di essere me stesso, è questo che piace di più ai ragazzi e poi devo dire questi, che i ragazzi ascoltando le mie canzoni, spesso prediligono le più melodiche, tu cerchi di fare canzoni movimentate per piacere a loro, e poi va a finire che quelle che piacciono di più ai ragazzi sono le melodiche, perché sono sincere, perché vanno dentro, perché scavano dentro la vita. Questa è una delle cose che ho notato in tutti i concerti, cioè l'attenzione dei ragazzi in quella che è la sincerità e i cuore che ci metti nel momento in cui canti. Devo dire che nel nord Italia sono un po’ più freddi, nel sud più caldi e più calorosi nel partecipare, e diciamo pure che all'estero quando ho proposto dei concerti in Brasile quest’anno, ho notato un pubblico giovanile molto attento a quella che è la proposta, molto coinvolgente, per cui direi che in generei ragazzi amano la musica cristiana quando l'ascoltano, perché il grosso problema oggi qui in Italia è ascoltare la musica cristiana, non voglio esser polemico, ma i giovani italiani non conoscono la musica cristiana, per cui non sanno dare un giudizio perché non l’hanno mai sentita , per cui tutte queste occasioni in cui abbiamo la possibilità di intervenire e avere la ribalta, e altre occasioni che dovremmo inventare con un po' di fantasia, potrebbero essere l'occasione per farci conoscere di più. Si parla molto di come la chiesa accolga queste nuove forme di musica, come il pop, per evangelizzare, però in questi anni la tradizione liturgica si troppo sbrigativamente dichiarata "sorpassata", la tua produzione musicale e l’essere sacerdote, come si collocano in questa situazione? La domanda che mi hai posto, per quanto riguarda il rapporto tra la musica che esprime i valori, la fede, nella vita e quella prettamente liturgica, devo dire che dal punto di vista mio personale, io ho scritto circa 450 canzoni da quando ho cominciato a comporre, e ho parecchi lavori liturgici, e una buona parte più legati alla musica moderna. La Chiesa non è legata ad uno stile vecchio, e quindi rifiuterebbe di per sé quello che è l’aspetto moderno musicale, la chiesa è legata sia all’uno che all’altra, è legata allo stile più antico, più classico, perché questo serve per pregare, per la liturgia, ed è legata all'aspetto più moderno perché serve per evangelizzare le nuove masse, questo in genere, per dirti, il Santo Padre ascolta la musica anche moderna e gusta la musica, dicono che ultimamente si è messo ad usare Internet e tra l'altro io ho avuto anche la fortuna di consegnarli un li lavoro, un cd e mi è arrivata la lettera in cui si dice che il Papa ha gustato le mie canzoni, quindi la Chiesa è aperta a tutto questo. Tu sei stato intervistato dai "grandi media", giornali e tv, soprannominato per l’occasione "Don Fiorello", quanto è importante per voi, trovare il modo di avere voce in capitolo nel marasma del bombardamento di informazioni di oggi? Il tentativo che noi portiamo avanti oggi è quello di farci conoscere, anche qui, tutto l’aspetto dei mass media è una possibilità che ci viene offerta, è che le nostre canzoni, nn è che nn piacciano, perché quando nel ‘99 a Sanremo si è tenuto il primo festival della musica cristiana il sindaco di Sanremo ha preso il microfono (da Ettore Andenna) in mano e ha fatto un'affermazione che ci ha un po' scioccati, cioè ha detto che era rimasto meravigliato e stupito dalla bellezza e dal valore delle nostre canzoni e ha 2 detto che erano più belle di quelle del Festival, battuta, non ci vuole tanto!, però, sta di fatto che l'affermazione l'ha fatta e questo ci ha confortato parecchio… All’interno dell'esperienza del cantautorato cristiano c'è un grande movimento, un movimento verso i giovani, e questo movimento si serve, fa uso anche dei mass media, cerca di entrare nelle radio, nelle tv, è che spesso è un discorso più legato ai singoli personaggi, qualcuno di noi a volte rischia di svendersi un po’, o di atteggiarsi di fronte ad un pubblico giovanile, facendo il giovane o vestendosi in un certo modo o comunque atteggiandosi per piacere, ma comunque si vede che non c'è sincerità dietro, a volte c’è questo inseguire un po’ il gusto dei giovani… Ma il discorso in generale della musica cristiana dentro i mass media attualmente è un discorso che stiamo portando avanti con molta serietà, in particolare con alcuni miei amici con i quali stiamo facendo un cammino, abbiamo fatto proprio la scelta di essere presenti, io il 30 di questo mese sono stato invitato da Pippo Baudo su RAI 3, ero anch'io titubante come tanti altri miei confratelli, ma alla fine ho detto, io partecipo perché è sempre un'occasione, non per mettere in mostra me, perché a me non interessa niente, ma per poter parlare, per poter intervenire sulla musica cristiana. Il discorso del nomignolo che mi hanno appioppato anni fa "Don Fiorello2”, era legato alla trasmissione di Magalli, quando chiamandomi si rifaceva ad un articolo apparso su La Repubblica, per la mia attività musicale, perché spesso faccio animazione di pubblico… Può una canzone sostituire un’omelia? Una canzone può sostituire un’omelia…? Penso di sì, forse ti meraviglierà, ma mi è capitato di fare a volte delle messe per giovani dove io prima di parlare ho cantato. La canzone chiaramente non può sostituire un'omelia, ma può essere un'omelia, può essere la trasmissione di valori in cui credi, può essere un commento al Vangelo, quindi se questo può portare i giovani ad accostarsi al Vangelo, la canzone può valere anche un'omelia Tu sei il presidente dell'associazione "Il mio Dio canta giovane", di cosa si tratta? Da tre anni circa sono il Presidente di un’associazione che raccoglie, diciamo senza presunzione, i più grandi cantautori di ispirazione cristiana, artisti cristiani italiani che si impegnano a trasmettere il Vangelo attraverso la musica, la canzone. È un’associazione che nasce negli anni ’85, ‘86, all’interno dell’esperienza di Assisi, alcuni sacerdoti e alcuni laici riscoprendo il valore dell’amicizia e del mettere in comune, insieme quello che è l’esperienza musicale, hanno cercato di proporre a livello nazionale, un cammino per poter collegare cantautori di ispirazione cristiana, nasce così in un modo molto semplice, e poi si allarga sempre di più fino ad arrivare ad oggi con più di 100 iscritti, abbiamo anche dei responsabili regionali, in quasi tutta Italia e diciamo che ci sentiamo molto uniti e spesso privilegiamo l’esperienza del concerto fatto insieme, noi facciamo concerti singoli, legati alla nostra proposta musicale, ma quando possiamo, quando ad esempio ci ritroviamo a cantare a Napoli, Milano, Sondrio, ci informiamo se da quelle parti ci sono cantautori di ispirazione cristiana, li invitiamo, per cui privilegiamo l'aspetto della proposta, della coralità, dell'associazione. Ultimamente la nostra associazione è stata invitata da parecchi gruppi a livello nazionale, ed è una delle esperienze più belle che stiamo vivendo, vediamo come il Vangelo può essere itinerante, può camminare lungo le strade, può arrivare nelle piazze, può diffondersi e così farsi conoscere…la gente pensa che la musica cristiana sia quella prettamente liturgica legata alle canzoni fatte in chiesa, ma ultimamente si sta aprendo un po’ di più a questa proposta nuova e devo dire che stiamo trovando numerosi consensi 3 Tu hai esperienza con i giovani, suoni e canti con loro. cosa credi che possa attrarre molti di loro in figure negative del panorama musicale, come Marylin Manson, sgradevole persino alla vista. perché secondo te un giovane può sentirsi attratto da tali immagini del male? Ci sono numerosi gruppi nel panorama musicale internazionale che fanno leva su quelli che sono queste forme ancestrali, esoteriche, a volte, indulgendo anche alla bestemmia, per cui molti giovani vedono in loro persone capaci di trasgredire, oggi una buona parte di adolescenti rimane affascinata da quella parte trasgressiva, e questi facendolo in un modo pubblico, molto forte, è chiaro che colpiscono le persone che li ascoltano, però devo dire che nel grande panorama musicale anche a livello di musica metal e così via abbiamo dei gruppi che sono diversi da questi; gli striper fanno musica heavy metal dove i testi sono tutti basati sul vecchio testamento, per cui abbiamo una varietà enorme, deve dirti che molti giovani seguono Marylin Manson per quella che è la forma trasgressiva di questa rock star, d'altra parte molti seguono persone che sono molto positive, per cui non rimango meravigliato da queste cose, Marilyn Manson dura una stagione Ci sono delle canzoni che sono più significative per te? Questa sera nel concerto che proporrò presenterò una manciata di canzoni, sono dieci. In modo particolare vorrei privilegiare le canzoni nelle quali io esprimo quella che è l’idea fondamentale, l'idea madre un po’ che fa da filo conduttore in tutte le mie canzoni, quello che a me preme è cercare di studiare, di capire il rapporto tra Dio e l’uomo, e quindi, da una parte il desiderio di Dio di incontrarsi con l’uomo e dall’altra l'uomo che è reticente, che rifiuta o che ritorna, che tradisce poi chiede perdono, quindi il dramma di questo rapporto; sono molto legato ad una canzone che non ho ancora pubblicato, ma che spero di pubblicare quanto prima, si intitola "nella notte" è una delle tre canzoni delle 450 che ho scritto, che è nata di getto, musica e parole insieme. Con questa canzone esprimo ciò in cui credo, cioè il profondo desiderio di riposare in DIO, esprimo in fondo l'inquietudine dell’uomo, secondo quella frase di Agostino molto bella, "Il mio cuore inquieto finché non riposa in te" . Poi vorrei segnalare "amici per sempre", una canzona molto bella nata da una lettera che mi ha scritto RON , che si concludeva con "amico, amici per sempre" allora io ho preso quella frase di Ron e ho scritto la canzone alla quale sono molto legato, ecco nn tanto per l'amicizia con Ron ma per il fatto di credere nell'amicizia come valore madre di tutti i valori. E poi un'ultima canzone che si intitola "a Canaa di Galilea" che fa parte dell'ultimo album, è dedicata a Maria, la Madonna vista dal punto di vista umano, una ragazza che sta attenta ad un matrimonio al quale partecipa a Canaa di Galilea e la sua attenzione porta quei due giovani a nn perdere il significato del loro amore perché Maria è lì presente e quindi indica ai servi Gesù, perché viene a mancare i vino, Lei è attenta ai problemi dell'uomo perché è vicina ai problemi dell'uomo. Ecco queste sono le cose che volevo segnalare, in modo particolare questo album mariano "Oh Donna Gloriosa" cui sono molto legato perché è un lavoro classico, è un lavoro ascoltato e segnalato da Ennio Morricone , e dal Santo Padre che lo ha ascoltato e mi ha mandato un biglietto in cui dice che ha gradito le mie canzoni. 4