3 0 0 T 2 Nuovi sviluppi nel recupero Rejuvenating the brain delle lesioni cerebrali R O P E R R N C Focus La grande capacità plastica del nostro cervello è alla base di quelle abilità cognitive che sono distintive dell’essere umano. La plasticità cerebrale è anche alla base dei tentativi di recupero delle funzioni perdute a causa di lesioni vascolari (ictus) o traumatiche del cervello. Purtroppo, come dimostrano i gravi deficit presenti nelle persone affette da queste patologie, questi tentativi seppur presenti sono scarsamente efficaci. Tuttavia se la lesione interviene in età giovanile, quando il cervello è ancora altamente plastico, si attivano delle modificazioni plastiche della struttura dei circuiti nervosi, che conducono alla preservazione della funzione cerebrale che sarebbe altrimenti perduta o severamente compromessa se le stesse lesioni avvenissero in età più matura. Da qui l’importanza di individuare i meccanismi molecolari che riducono la plasticità cerebrale nell’adulto e sfruttare la conoscenza di questi meccanismi per elaborare strategie terapeutiche per favorire la plasticità del cervello adulto riportandola ai livelli giovanili. Nel nostro studio abbiamo esaminato la plasticità della corteccia visiva del ratto. In questo animale, come negli altri mammiferi incluso l’uomo, la deprivazione della visione durante lo sviluppo causa un forte peggioramento delle prestazioni visive dell’occhio deprivato che diventa quindi ipovedente (ambliopia). Nell’adulto la ridotta plasticità dei circuiti della corteccia visiva fa sì che la deprivazione visiva non abbia più alcun effetto. Nel nostro studio abbiamo ipotizzato che la scarsa malleabilità dei circuiti corticali adulti derivasse dalla presenza negli spazi che dividono tra loro i neuroni di molecole inibitorie per la formazione di nuove sinapsi o per modifiche delle sinapsi preesistenti. Era difatti noto che gli spazi tra i neuroni sono riempiti da una rete molecolare (figura 1) costituita da 92 The extreme plasticity of our brain is at the basis of the cognitive abilities that are distinctive of humans. Cerebral plasticity is also involved in the attempts of brain repair after vascular (stroke) or traumatic brain lesions. Unfortunately, the strong deficits present in patients affected by these pathologies demonstrate that the endogenous attempts of brain repair are poorly effective. However, if the lesion occurs in infants, when the brain is very plastic, there is an activation of plastic compensations that promotes the preservation of the affected function that would be lost if the same lesion would occur in the adult. From these observations stem the importance of understanding the mechanisms that reduces plasticity in the adult brain and exploit this knowledge the develop therapeutical strategies to promote plasticity in the adult brain restoring the situation of the young brain. In our study we have examined visual cortical plasticity in the rat. In this animal, as in other mammals including in humans, visual deprivation during development causes a deterioration of visual performance of the deprived eye that becomes hypo-functional (amblyopia). In the adult the reduced plasticity of visual cortical circuits makes visual deprivation ineffective. We hypothesized that the poor malleability of adult cortical circuits could be due to the presence in the spaces that divide neurons of molecules inhibitory for the formation of new synapses or of the rearrangements of existing synapses. It was indeed known that the spaces between neurons are filled by a molecular network (figure 1) constituted by Chondroitin sulphate proteoglycans (cspgs) that is inhibitory for the growth of the part of the neuron that forms the synapse, i.e. the axon. In our experiments we found that injections with the chondroitinase abc, an enzyme that degrades cspg, in the adult visual cortex of visually deprived rats restored the levels of 3 {1} Visualizzazione della rete molecolare che avvolge i neuroni corticali adulti inibendo la plasticità delle connessioni nervose. Visualization of the molecular net that ensheaths adult cortical neurons and inhibits plasticity of neural connections 0 Focus R O P E R R N C Rejuvenating the brain T 2 0 Nuovi sviluppi nel recupero delle lesioni cerebrali {1} Condroitinsolfati proteoglicani (cspg) inibitoria per la crescita della parte del neurone che forma la sinapsi con i neuroni bersaglio e cioè l’assone. Nei nostri esperimenti abbiamo verificato che iniettando condroitinasi abc, un enzima batterico che degrada i cspg, nella corteccia visiva adulta di animali deprivati visivamente si ripristinavano i livelli di plasticità tipici della corteccia del giovane. Questo studio individua quindi una categoria di molecole, i cspg, che potrebbero essere aggrediti farmacologicamente in modo da riportare la plasticità della corteccia visiva ai livelli del giovane. Dato che i cspg sono presenti in varie aree del cervello è possibile che la rimozione dei cspg ripristini i livelli giovanili di plasticità cerebrale non solo nella corteccia visiva ma anche in altre strutture cerebrali. Studi futuri dimostreranno se la rimozione dei cspg faciliterà fenomeni di recupero funzionale non solo dall’ambliopia, ma anche da lesioni cerebrali. cnr Istituto di neuroscienze 93 plasticity typical of the young cortex. Our study individuates a class of molecules, the cspg, that could be targeted pharmacologically to reactivate in the adult cortex the levels of plasticity typical of the young animal. cspgs are present in several brain structures suggesting that cspg removal could reinstall the levels of plasticity of the young not only in the visual cortex, but also in other brain areas. Future studies will show whether targeting cspgs can facilitate the mechanisms of recovery not only from amblyopia, but also from brain lesions. cnr Institute of Neuroscience