Lo spot lo faccio io La pubblicità è l'arte d'insegnare alla gente a desiderare certe cose Herbert George Wells Introduzione La pubblicità che vediamo ogni giorni va a colpire i nostri desideri e potremmo dire che è una sorta di fiaba a lieto fine. Il nostro maglione preferito ruvido e sporco diventa incredibilmente morbido e profumato, basta seguire le indicazioni che la fiaba racconta. Cos’è la pubblicità La pubblicità è un sistema per comunicare agli altri che esiste un prodotto e ad accrescerne il suo consumo. Esistono molte imprese che operano nel campo pubblicitario e che per farlo usano i mezzi di comunicazione di massa, ovvero la radio, la televisione, i giornali e, internet. Come si comunica con la pubblicità? Di solito i testi che si usano nella comunicazione pubblicitaria vengono scritti da un copywriter. In passato, anche scrittori famosi hanno creato slogan pubblicitari ad es. Gabriele d'Annunzio. Lo slogan è una frase molto corta che spiega un concetto in modo semplice ed efficace, cosa molto importante per il messaggio pubblicitario. Etimologicamente la parola slogan deriva dal gaelico sluagh-ghairm: sluagh ("nemico") e ghairm ("urlo"), cioè "grido di guerra". Poi questo il termine ha assunto prima il senso più globale di frase tipica di un gruppo di persone, per avere poi il significato corrente di frase ad effetto e facilmente memorizzabile, in ambito propagandistico e pubblicitario. Il messaggio pubblicitario deve quindi colpire e convincere un certo numero di persone, che viene detto target, in inglese bersaglio. Ma la pubblicità non è solo uno slogan, vediamo intanto come nasce. Storia della pubblicità Dagli anni '20 la pubblicità comincia ad usare delle regole. Nel 1925 La pubblicità nasce e si sviluppa seguendo la maturazione economica e Daniel Stach, in un trattato di tecnica pubblicitaria elenca le cinque regole culturale dei vari paesi. Nel passato la pubblicità più diffusa era il fondamentali per i messaggi pubblicitari: passaparola. essere visto, (il messaggio deve essere attrattivo) In antichità i messaggi pubblicitari erano le insegne, le iscrizioni, i simboli essere letto a volte scolpiti su muri o monumenti, come le scritte ritrovate sui muri di essere creduto, (bisogna convincere l'acquirente ) Pompei. Si può dire, però, che la pubblicità nasce con la rivoluzione essere ricordato industriale, essere capace di far acquistare un determinato prodotto. quando cominciano ad esserci diversi prodotti da promuovere. Quando si cominciarono a conoscere le tecniche di stampa, Tutto cambia con l’avvento della televisione negli anni cinquanta. con l’uso dei caratteri mobili inventati da Johann Gutenberg, comparvero Nel i primi giornali, o le prime locandine. pubblicitario. La pubblicità diventa una forma per sperimentare un nuovo Siamo nel 1479 quando viene fatto il primo annuncio pubblicitario linguaggio, un nuovo tipo di recitazione. tramite la stampa, grazie all’editore W. Caxton. Ma fino al 1630 non si può All’inizio, in Italia, la pubblicità non può occupare più del 5% del parlare di sistema pubblicitario e bisogna trasferirsi in Francia per avere il palinsesto dei programmi, e viene relegata ad un piccolo contenitore che primo vero ufficio stampa che pubblica annunci pubblicitari a pagamento. viene chiamato: Carosello (3 Febbraio 1957). La pubblicità si evolve nella seconda metà dell'Ottocento con due sistemi Da subito Carosello ha un enorme successo e diventa un appuntamento di comunicazione: i quotidiani e le locandine, dove vengono unite giornaliero che tutti guardano. 1953, la televisione cambia l’impostazione del messaggio l'immagine, la parola e il colore. Spesso questi poster venivano autografati I messaggi pubblicitari di Carosello erano quattro da famosi artisti come Toulouse-Lautrec , De Chirico, i Futuristi ecc. o cinque e ognuno piuttosto lungo, ma di durata Anche in Italia le prime pubblicità, chiamate Reclame, si vedono verso la prefissata. Erano vere e proprie piccole storie, fine dell’ottocento e nei primi del novecento, sui giornali più conosciuti. con pupazzi animati, o con famosi personaggi, Inizialmente la pubblicità è fatta solo con pochissimi testi e molti disegni come perché la maggior parte delle persone erano analfabete e quindi non tutti addirittura Totò, che recitavano e raccontavano potevano leggere i giornali e capire il messaggio che veniva proposto. La quanto fosse bello o buono il prodotto che volevano pubblicizzare. Lo pubblicità doveva essere quindi molto semplice e spontanea. sponsor non era citato fino alla fine della pubblicità. Nascono degli slogan Si usavano termini semplici che potevano essere compresi da tutti. che tutt’ora ricordiamo, come ad esempio quelli legati al detersivo Ava: Venivano usati verbi all’imperativo come “Comprate”, o “Provate” e non “Ava come lava”. aveva messaggi nascosti da interpretare. Con il tempo ci si rese conto che la pubblicità era un mezzo sia per Gino Bramieri, Ernesto Calindri e diffondere notizie, sia per guadagnare molto. E il Carosello cominciò a diventare stretto ai pubblicitari. Il tetto del 5% che esisteva nei primi anni La Scena in cui vi è un’immagine, che può essere una fotografia o una sequenza cinematografica, in cui viene individuato il prodotto sessanta fu elevato, tanto che oggi il limite è di circa il 18% della programmazione oraria giornaliera, anche se le vendite in diretta di Il Titolo di chiusura che chiude e accentua il messaggio prodotti pubblicizzati direttamente con la televendita, sono state tolte dal Il Marchio che è sigla dell’azienda che vuole pubblicizzare il prodotto tetto della pubblicità e quindi in realtà la pubblicità televisiva supera Il Copy, ovvero il testo, che sviluppa con una serie di argomenti quanto il titolo riassume ampiamente la percentuale stabilita. Nasce verso la fine degli anni 70, e precisamente nel 1977 quando finì Carosello, lo spot pubblicitario televisivo, che altro non è che un un’’agenzia pubblicitaria? Di cosa si occupa un messaggio registrato che viene mandato in onda più volte durante la L’agenzia provvede a curare i diversi aspetti della pubblicità, ovvero che settimana e anche durante lo stesso giorno. Scompare la figura del cosa bisogna dire nel messaggio pubblicitario, in che modo bisogna dirlo, presentatore e la pubblicità televisiva si trasforma in qualcosa di corto, in che contesto occorre dirlo. molto studiato nella preparazione da professionisti, con un linguaggio L’agenzia deve anche occuparsi di comprare gli spazi su TV e Giornali, di diretto e semplice. contattare le diverse persone coinvolte nello spot, di gestire i grafici, i Gli spot si trasformano, diventano più veloci meno diretti e semplici, più creativi e le ditte esterne che lavoreranno anche loro nella realizzazione attuali e meno italiani. Oltre alla televisione esistono ormai molti altri dello spot. modi di comunicare e pubblicizzare prodotti. Nascono nuove tecniche All’interno dell’agenzia ci sarà quindi un “art director” e un “copywriter”. Il fotografiche, di elaborazione di immagini, musiche. La pubblicità si fa primo è colui che si occupa dei disegni, della grafica, dei filmati ecc…, il martellante e ci perseguita, ma compaiono anche nuove forme di secondo scrive il testo. pubblicità e nuovi argomenti da pubblicizzare, tra i quali, finalmente, la C’è anche una sezione dell’agenzia che si occupa dei “media”, ovvero tv e salvaguardia dell’ambiente, l’attenzione per lo sviluppo culturale e per lo giornali e che si occupa di comprare gli spazi pubblicitari. Questo reparto sviluppo umano. è importante perché deve cercare di avere la maggiore visibilità spendendo il meno possibile e si confronta con la sezione amministrativa Struttura del messaggio pubblicitario dell’agenzia pubblicitaria. La pubblicità ha una sua “grammatica” ed un suo “codice” di Stiamo parlando quindi di un’agenzia che dentro ha già tutto: comunicazione che devono essere compresi per fare un’analisi seria di parte creativa questo tema. parte per i contatti La struttura di un messaggio pubblicitario segue questi punti: parte dei media parte amministrativa Il Titolo (head-line), in cui è contenuto lo slogan, che è la frase pubblicitaria d’impatto, di solito scritta in caratteri più grandi Questa è chiamata Agenzia a servizio Completo e da noi, in Italia, queste agenzie sono associate nell’AssAP (Associazione Agenzie Pubblicità) si può inventare un nuovo “packaging”, ovvero una scatola più bella da vedere e che magari si può portare in viaggio, si può cercare di rendere più pratico il gioco per poterlo portare con se, Come si organizza e cos’è una campagna pubblicitaria Per una buona riuscita di uno spot pubblicitario e per avere un’idea ma rispettando i requisiti di ecologico immagini vincente, non si può pensare di alzarsi una mattina e inventare una pubblicità di successo. Prima bisogna: concorrenti sul mercato) • fare studi, ricerche e sperimentazioni sul prodotto • fare un analisi delle novità esistenti, a livello culturale e scientifico • tradurre le informazioni in un linguaggio pubblicitario, con immagini, slogan, che catturino l’attenzione del consumatore • capire il target a cui è rivolto lo spot (bambini, donne, uomini..) • saper investire bene il denaro delle aziende produttrici Facciamo un esempio: Si scrive lo slogan: PIÚ COLORE CON COLOR TOY, il giocattolo ecologico da viaggio avere informazioni sul prodotto (a chi è rivolto, se ci sono già si fanno i bozzetti della pubblicità (lay out), la grafica, le foto, le Si scrive il testo Si analizzano le diverse proposte e se ne si sceglie una che piaccia al produttore Si manda in stampa e si invia a tutti i giornali I risultati della campagna si osserveranno nel tempo: se i giocatoli ecologici saranno comprati da tante persone, vorrà dire che l’agenzia pubblicitaria avrà fatto un buon lavoro, ma anche che il prodotto è un buon prodotto. Si vuole pubblicizzare un giocattolo ecologico. viene rivolto ai più giovani: si studiano altri prodotti simili e le Il linguaggio slang nella pubblicità mode del momento, perché ci sono tanti giocattoli analoghi e Spesso nella pubblicità ci sono delle parole inventate che poi entrano a far bisogna trovare il punto vincente di questo giocattolo. Ad esempio parte del nostro linguaggio, pensate a quanto è presente la pubblicità il giocattolo è più colorato di quelli già in commercio . nelle nostre teste! lo si vuole pubblicizzare sui mass media, ma l’investimento è molto Gli slogan sono quelle parole, o frasi che rimarranno ben memorizzate basso, quindi non viene fatta pubblicità in Tv, ma solo sui giornali, nella testa dei consumatori. selezionando le riviste lette dai ragazzi, o dalle mamme che Il linguaggio slang pubblicitario dovrà quindi essere molto innovativo per potrebbero trovare interessante il giocattolo per i loro figli colpire tanto. bisogna presentare diverso dagli altri questo giocattolo, definirlo Nella pubblicità si ricorre a volte anche a parole che non appartengono come più colorato, ma ecologico, e quindi più piacevole, senza dire alla lingua italiana, usando termini inglesi, spagnoli, francesi e tedeschi. il falso, se no la pubblicità verrà ritirata Creando parole che sembrano di un’altra lingua, che sono particolari e facili da memorizzare. Parole come Risparmiosa, Olivolì, Sugosando, Comodosa, Ciripiripì Kodak, raggiungere moltissime persone in più di quello che farebbe una Connecting people…o frasi che hanno rime o modi di dire che è difficile pubblicità diretta. dimenticare, come Al sapor di cioccolato, rende il latte prelibato! Nesquik! E’ vietato categoricamente per la legge italiana truccare il messaggio Altissima. Purissima. Lievissima. pubblicitario, quindi fare pubblicità indiretta. Ma nel dicembre 2006 Spesso viene stravolta la grammatica e l’ortografia della frase, Dreher: la l’Unione europea ha approvato una direttiva che permette la presenza di birra che birrei, Io? Clio. Kimbo, a me, me piace…. alcuni prodotti promozionali anche in TV anche se questi prodotti devono E agli slogan viene abbinato a volte anche un ritornello musicale, o una essere annunciati ogni tot all’interno del programma. Un caso famoso di canzone che da quel momento lo si collegherà solo a quella pubblicità e pubblicità occulta si trova nel film Cast Away, in cui il naufrago ogni volta che lo si sente si pensa a quel prodotto. interpretato da Tom Hanks trasforma un pallone, prodotto dalla Wilson Sporting Goods, in un finto amico, che chiama appunto Wilson; è la prima Com’è regolata in Italia la pubblicità ? volta nella storia del cinema in cui una merce di una azienda Esistono due norme di regolamentazione dei messaggi pubblicitari: multinazionale diventa co-protagonista di un film. Il codice di autodisciplina pubblicitario; il Decreto legislativo n. 74 del 25 gennaio 1992, in esecuzione della Direttiva CEE n. 450/84, che riguarda la La pubblicità progresso pubblicità ingannevole. La Legge Mammì (n. 223/90), e del Codice civile, La pubblicità progresso, nata in realtà già negli anni 70, ma emersa sulla concorrenza disonesta, i diritti d'autore, di proprietà sui marchi e i soprattutto in questi ultimi anni, cerca di sensibilizzare la gente su diritti che riguardano l’uso dell’immagine delle persone. argomenti che riguardano problemi morali, civili, ambientali attraverso un Le pubblicità di alcuni prodotti per poter essere emesse devono essere messaggio approvate dai Ministeri, come ad es. le pubblicità di prodotti dietetici. gratuitamente. (www.pubblicitàprogresso.it) Ed esiste anche un Codice di Tutela dei Minori che serve ad evitare che i La pubblicità progresso usa sistemi di comunicazione drammatica, che bambini vengano usati nelle pubblicità in modo ingannevole. tende a mettere in evidenza la relazione fra il problema e chi lo crea. promozionale con campagne pubblicitarie distribuite Mostra anche colui che non partecipa a risolvere il problema, La pubblicità indiretta e la pubblicità occulta incriminandolo, in modo da rendere responsabile tutta la comunità. La pubblicità indiretta è un tipo di promozione che viene messa in spazi I temi che vengono scelti da questo tipo di pubblicità devono essere non tipicamente pubblicitari, senza essere indicata come tale. Si usa sempre molto importanti e di interesse nazionale. Non ci deve essere un parlare di pubblicità occulta quando questa avviene in modo non chiaro carattere come ad esempio la pubblicità all'interno di film quando si vedono marchi commerciale.Alcune campagne pubblicitarie di questo tipo sono molto di auto, sigarette, ecc. La pubblicità occulta è vietata dalla legge italiana, incise e dirette e sono sempre rivolte ai cittadini, a te in prima persona, a per quanto riguarda la televisione, al cinema invece esiste e riesce a stimolare chi ascolta a reagire perché il problema venga risolto. commerciale, cosa che esiste sempre nella pubblicità I temi ambientali I temi ambientali sono entrati a far parte degli slogan pubblicitari. Se un tempo si parlava solo di quanto un detersivo rendesse bianco un vestito, oggi si parla anche di quanto questo stesso detersivo non inquina e di come consumare meno quando si usa una lavatrice. Creativo. Creativo E' la persona che si occupa di trovare "l'idea ingegnosa" Flash. Flash E’ il box in cu si scrivono parole che attirino l’attenzione Gadget. Gadget E’ il regalo che a volte è abbinato al prodotto. Grafico. Grafico E’ chi si occupa della parte grafica Griffe. Griffe E’ il marchio del prodotto Headline. Headline E' la frase iniziale dell'annuncio pubblicitario. E’ nato quindi quello che viene chiamato l’Ecomarketing e anche la Jingle. Jingle E' la canzoncina pubblicitaria, abbinata ad una specifica pubblicità pubblicità si deve adattare. Media (sing. Medium). E’ la parola latina, spesso pronunciata all'inglese Prima termini come sostenibile erano sinonimo di privazione, ora sono "midia" che indica i mezzi di comunicazione (TV, Radio, giornali ecc) parole alla moda che vengono attentamente controllate dal consumatore. Poster. Poster E’ un manifesto di grosse dimensioni esposto nelle strade Ma come sono cambiate le pubblicità di alcuni prodotti che non sono Promotion . E’ l'insieme dei mezzi che servono a stimolare le vendite ecologici?? La Coca Cola ha deciso che può ridurre il numero di vetro e lattine, gli ammorbidenti non servono più in quantità, ma ne basta un tappo, i detersivi possono pulire anche a freddo e così si risparmia energia, tutto diventa ad impatto zero. Glossario pubblicitario Script. Script E’ la sceneggiatura dell'annuncio in TV Sponsor. Sponsor E’ chi finanzia un progetto in cambio della visibilità del proprio nome Spot. Spot E’ il messaggio pubblicitario molto breve mandato su Radio e TV Story board. board Serie di immagini che raccontano visivamente la storia dello spot. Target. Target E’ il pubblico al quale è rivolta la pubblicità Testimonial. Testimonial E’ il personaggio famoso usato per dar maggior fama al prodotto. Bibliografia Art director. director E’ il direttore artistico delle agenzie pubblicitarie e si occupa della Giono J. “L’uomo che piantava gli alberi” Salani Editore- Firenze, 1999 creazione della parte grafica e di immagine J.B. Schor “Nati per comprare” Ed. Apogeo - Milano, 2005 Audience. Audience E’ il numero di persone che sono raggiunte da un messaggio Vittorio Bonori, Giorgio Tassinari “Come misurare il ritorno della pubblicità. Le 10 regole per Body copy. copy Parte scritta esplicativa (solitamente in carattere più piccolo della realizzare una campagna pubblicitaria di successo” Ed. Il Sole 24 Ore - Milano, 2007 head line) di un messaggio pubblicitario stampa. Può anche non esistere, in L.Anolli “Psicologia della comunicazione” Ed. Il Mulino- Bologna, 2002 quanto vi sono campagne pubblicitarie con la sola head line Brief. Brief E' il documento che il cliente lascia all'agenzia pubblicitaria. Contiene L. Manovich “Il linguaggio dei nuovi Media” Ed. Olivares- 2002 Liss J.K. ”La comunicazione ecologica” La meridiana- Molfetta, 1992 M. D’ambra “Le nuove tecniche di comunicazione” Ed. De Vecchi - Milano, 1997 tutte le informazioni sul nome del prodotto A.M. Comari “I segreti delle comunicazione” Ed. Il sole 24 ore- Milano, 1995 Briefing. Briefing Riunione in cui si danno istruzioni e informazioni alle agenzie M. Livolsi “Manuale di sociologia della comunicazione” Ed. Laterza - Roma, 2003 Copy Copy. py E’ la parte scritta di una pubblicità. In TV si chiama Script. M. Agozzino, M.G. Celada “Conoscere, capire e decodificare la pubblicità” Ed. Coop. Copywriter. Copywriter E’ lo scrittore del testo del messaggio pubblicitario. Longanesi - Milano, 1986 Costi. Costi Dipende da quanto si vuole o si può spendere. In media, un buono spot M. Lombardi “Il nuovo manuale di tecniche pubblicitarie” Ed. Franco Angeli- Milano, 2005 costa più di un film realizzato in Italia. P. Bevitori “La comunicazione dei rischi ambientali e per la salute” Ed. Franco Angeli- Milano, 2004 P. Watzlawick, D.D. Jackson, J.H. Beavin “Pragmatica della comunicazione” Ed. Astrolabio Roma, 1971 S. Turale “La vita sullo schermo” Ed. Apogeo - Milano, 2005 Internet www.bicaonline.net BICA è la biennale internazionale della comunicazione ambientale. Nel febbraio 2006 si è tenuta la sua quarta edizione a Venezia. www.compubblica.it/index.html Contiene il Manifesto della Comunicazione Pubblica in campo ambientale (approvato dal Consiglio nazionale dell'Associazione "Comunicazione Pubblica" il 30 marzo 2007). www.pubbliprogresso.it/Campagne_frameset.htm Sito dell’associazione Pubblicità Progresso, contiene le campagne realizzate e la descrizione delle caratteristiche delle pubblicità progresso. www.daylife.com/cover Sito di informazione. Punta sulla comunicazione immediata, raccogliendo foto simboliche, per l’immediata comprensione degli avvenimenti del giorno, in ogni parte del mondo. www.cinemambiente.it Sito del festival nato con l’idea di far crescere attraverso il cinema, la cultura dell’ambiente. Propone a tutti Ecotribe, concorso di filmati sull’ambiente realizzati con il telefonino. Informazioni sul sito. www.ansa.it/ambiente/ Tra le molte e serie agenzie di stampa dove trovare le informazioni più aggiornate, riportiamo l’area ambiente dell’Agenzia ANSA. www.areaparchi.it Molti materiali inerenti alle tematiche ambientali, lavori di educazione e comunicazione ambientale anche prodotti dai ragazzi e dalle scuole, sono disponibili presso AREA Parchi, l’Archivio Regionale di Educazione Ambientale dei parchi lombardi. Per informazioni: [email protected] oppure visita il sito dal quale è anche possibile iscriversi ad una newsletter periodica.