Dal 31 Maggio al 1° Luglio 2011 1987 - 2011 La Rassegna “Tuttinscena” giunge alla 25.esima edizione Verso la metà degli anni ottanta fui invitato una sera a vedere l’ennesima versione di ‘Uomo e galantuomo’ di Eduardo de Filippo. La serata non prometteva niente di buono, non tanto per il titolo proposto, anzi. Quello, per me che non sono proprio un ammiratore incondizionato dell’opera di Eduardo, è uno tra i miei preferiti. Ma l’invito era per una sala parrocchiale aTestaccio: si chiamava Clemson (l’attuale cinema Greenwich) e la compagnia dalla quale ero stato invitato era una compagnia di ‘dilettanti’. E invece… Mi trovai in una sala gremitissima da un pubblico plaudente e partecipe, e dato che sulla scena gli attori erano veramente bravi (alla faccia dei dilettanti!), dopo pochi minuti dall’inizio facevo anch’io parte, in tutto e per tutto, di quel pubblico così felicemente coinvolto. Seppi in seguito che quella compagnia, di cui purtroppo non ricordo il nome, non era che una delle tantissime realtà che animavano la scena non professionistica romana, e che in tutta Italia erano circa un migliaio le compagnie analoghe che svolgevano un’attività continuativa. Seppi anche che in città come Pesaro, Macerata,Vicenza,Verona, Salerno,Trento, Bolzano, Rovereto e molte altre, si svolgevano con cadenza annuale e da lungo tempo Festival con selezioni di compagnie su tutto il territorio nazionale. Pensai che fosse assurdo che proprio Roma non avesse una sua manifestazione dedicata alla scena non professionistica che potesse fungere da luogo di incontro, vetrina e stimolo per tutte le compagnie della città e della sua provincia, e quindi cominciai ad adoperarmi perché questo vuoto venisse colmato. Ho sempre pensato che un progetto teatrale, per la sua ideazione e soprattutto realizzazione, più che di collaboratori, amici, conoscenti abbia bisogno di complici, cioè di quelle persone che uno incontra magari per la prima volta e che sono disponibili a condividere un pezzo di strada giusto il tempo di vivere insieme un’avventura. I miei complici, coloro che con coraggio e una certa dose di incoscienza mi permisero di realizzare la prima edizione della Rassegna Teatrale Tuttinscena nel 1987 furono: Renato Mattei, allora Presidente del Cral INPS Direzione Generale, che trovò tra le pieghe del suo bilancio i fondi necessari per l’operazione; Guido Fabbri, allora Presidente del Festival Nazionale Città di Pesaro e fondatore della UILT (Unione Italiana LiberoTeatro), che mise a disposizione esperienza organizzativa e fondi insieme al suo collaboratore Gabriele Solfanelli;Attilio Corsini, indimenticato regista della storica compagnia ‘Attori & Tecnici’ che non esitò ad aprire le porte del Teatro Vittoria, che era stato inaugurato proprio in quella stagione.Aggiungerei anche Margherita Fusi, allora giovanissima collaboratrice di Corsini e oggi stimata Ufficio Stampa, che essendo probabilmente in quel momento la più convinta sostenitrice del progetto si adoperò con caparbietà e passione, dimostrando una notevole lungimiranza. E, sempre in quella fase, preziosissima fu la immensa competenza dell’amico Roberto Galvano. Quando nel maggio del 1987 - in un teatro ‘tutto esaurito’ – il sipario diTuttinscena si aprì sullo spettacolo ‘Nerone e la fantasia al potere’, sinceramente non ricordo cosa, oltre alla felicità e all’entusiasmo, provai. Di sicuro in quel momento non avrei mai immaginato cheTUTTINSCENA proseguisse, anno dopo anno, fino ad arrivare all’odierno traguardo della 25.esima edizione. E invece ci furono i cinque anni del Teatro Vittoria, seguiti dai due del Teatro Centrale (oggi ahimé chiuso), e poi ecco il verificarsi di un altro incontro fondamentale: quello con Giorgio Barattolo, illuminato proprietario e gestore del Teatro della Cometa, grazie alla cui disponibilità - e al suo immediato innamorarsi del progetto – si deve il trasferimento nel 1994 diTuttiscena nello spazio romano ai piedi del Campidoglio considerato unanimemente il più raffinato salotto teatrale della capitale. Mi fa piacere ricordare in quest’occasione Anna Maria Vacca, amica e collaboratrice di Giorgio Barattolo, persona dalle qualità umane e professionali indimenticate, fondamentale compagna di viaggio nei primi anni al Teatro della Cometa. E dal 1994 il binomio Cometa-Tuttinscena continua, tanto che ormai nell’ambiente teatrale romano la manifestazione viene definita nell’uso comune come la ‘rassegna della Cometa’; forse perché è in questo spazio che la manifestazione ha trovato la sua più naturale collocazione grazie anche alla passione e alla serietà professionale di tutto lo staff diretto dall’insostituibile Marco Pepe. Per capire quella che è stata per il teatro non professionistico - e non solo -Tuttinscena in tutti questi anni basterebbero alcune cifre: oltre trecento compagnie partecipanti; oltre seimila tra attori, registi, costumisti, scenografi, tecnici, musicisti ed artisti vari impegnati; centinaia di opere rappresentate, tra cui molte recuperate da repertori scarsamente praticati dal teatro ‘ufficiale’; decine e decine di nuovi autori che qui hanno avuto il loro battesimo; oltre trecentodiecimila spettatori paganti, molti dei quali per la prima volta hanno messo piede in una sala teatrale. Ma i numeri, per quanto eloquenti, restano pur sempre numeri e non riusciranno mai a raccontarci dei venticinque anni di palpiti ed emozioni che hanno accompagnato tante aperture di sipario; e gli applausi, la commozione, le parole indimenticabili, le storie che mai ci si stanca di riascoltare, il batticuore, il divertimento, lo stupore, le soddisfazioni e le delusioni… Insomma, in una parola, il Teatro: l’unico vero protagonista dei venticinque anni della Rassegna Tuttinscena. L’ideatore e direttore artistico Claudio Boccaccini Gli Spettacoli in Cartellone MARTEDÌ 31 MAGGIO E MERCOLEDÌ 1 GIUGNO METIS TEATRO in EPIDEMIA di Alessia Oteri LUNEDÌ 6 E MARTEDÌ 7 GIUGNO GLI SQUINTERNATI in TRE MOSCHETTIERI E MEZZO (SCUSACI DUMAS!) di Massimiliano Bruno e Michele La Ginestra MERCOLEDÌ 8 E GIOVEDÌ 9 GIUGNO FUSI&CONFUSI in C'ERA 'NA VORTA ROMA - SCENE DELLA ROMA DEL BELLI di Giancarlo Cittadini VENERDÌ 10 E SABATO 11 GIUGNO QUELLI CHE IL PALCO... in CHICCHIGNOLA di Ettore Petrolini LUNEDÌ 13 E MARTEDÌ 14 GIUGNO DIVIETO D'AFFISSIONE in ATTENTO ALLA CIOCCOLATA, CALLAGHAN! di Quattrocchi & Cattivelli MERCOLEDÌ 15 E GIOVEDÌ 16 GIUGNO I BACHI DA SERA in DUE ATTI IMPURI di Carlo Picchiotti VENERDÌ 17 E SABATO 18 GIUGNO ARTS IN ENGLISH in NIGHT & DAY - VIAGGIO MUSICALE CON PORTER E GERSHWIN (IN LINGUA INGLESE) di Ailleen C. Moir LUNEDÌ 20 E MARTEDÌ 21 GIUGNO ARTISTI CABRINANI in UNICAMENTE MIA di Emiliano Ciavardini MERCOLEDÌ 22 E GIOVEDÌ 23 GIUGNO IL TEATRO E LE MASCHERE in FILUMENA MARTURANO di Eduardo De Filippo VENERDÌ 24 E SABATO 25 GIUGNO AVVOCATI ALLA RIBALTA in VOCI DA NORIMBERGA - LUCI E OMBRE DEL PROCESSO PIÙ CELEBRE DELLA STORIA di Rosario Tarantola LUNEDÌ 27 E MARTEDÌ 28 GIUGNO FRAMMENTI D'ARTE TEATRO in LO STRANO CASO DELLA FAMIGLIA DUPONT di Marzia Verdecchi GIOVEDÌ 30 GIUGNO E VENERDÌ 1° LUGLIO SCUOLA DI TEATRO LA STAZIONE in ERAN TRECENTO di Rosario Galli e Luciano Russi PAG. 6 PAG. 8 PAG. 10 PAG. 12 PAG. 14 PAG. 16 PAG. 18 PAG. 20 PAG. 22 PAG. 24 PAG. 26 PAG. 28 “Metis Teatro” presenta Epidemia tratto da “Jeux de massacre” di Eugène Ionesco MARTEDÌ 31 MAGGIO MERCOLEDÌ 1 GIUGNO ore 21,00 Con: Alberto Bosani Rossana Boscolo Francesca Carta Vittoria Castagnello Francesca Consiglio Caterina De Iacobis Roberto Di Castro Irene Di Michele Angela DiTuccio Roberto Giampieri Nicola Ligas Sandro Luciani Armando Marchesini Allestimento scenico: Paolo Orsi 6 Andrea Mauri Alberto Meanti Fabrizio Nicoletti Francesca Orsi Valerio Palone Dolores Pignataro Vittorio Pompili Antonella Rinaldi Gabriele Rizzo Gianluca Sforza FrancoTinto AlessandraVecchia CristinaViscusi ADATTAMENTO E REGIA Alessia Oteri Lo Spettacolo In una città e in un’epoca indefinite, luogo di là dal tempo, improvvisamente si scatena un’epidemia. Senza alcun criterio la morte colpisce tutti. Si muore di malattia, di assassinio, per caso, senza motivo, perché si è stati imprudenti, perché si è voluto morire, per dare spettacolo, o ancora semplicemente e brutalmente perché questa è la vita: morire. In Jeux de massacre, scritto nel 1969, Ionesco trasferisce molte delle sue ossessioni: il rifiuto del potere, delle demagogie e delle ideologie, fino a corde più intime e delicate, le riflessioni sull’amore e la vecchiaia, l’impossibilità di accettare la condizione stessa dell’esistenza umana. Il nostro allestimento vede impegnati oltre 20 attori e segue la struttura mobile e caleidoscopica del testo: 18 quadri che ruotano attorno ad un unico tema senza una vera e propria trama, un protagonista e uno scioglimento. Un grande affresco di tipi umani e situazioni in cui il tragico ed il comico spesso si incontrano e si mescolano, e in cui le suggestioni si moltiplicano nello sciogliersi dell’unico e ossessivo tema della morte, nella sua crudezza, assurdità ed esattezza. Nell’intuizione che sembra scorrere in ultimo nel testo che il possibile contagio divenga accettazione stessa della fragilità del vivere e possa trasformarsi nel suo rovescio, peste salvifica catartica e collettiva. La Compagnia MetisTeatro nasce nell’idea che si possa e voglia scegliere di fare teatro per tante ragioni e a più livelli, nella consapevolezza del valore della pratica quale esperienza, luogo libero di espressione, spazio di autonomia della persona, inesauribile ricchezza. Il gruppo è frutto di diversi laboratori organizzati dall’associazione ed è composto di allievi attori che seguono un percorso di crescita artistica indipendentemente dal fare del teatro una professione, eppure con rigore e profonda passione. MetisTeatro ha già partecipato negli anni scorsi con buon esito alla RassegnaTuttinscena: nel 2007 con “Gullen” (Premio Miglior Regia, Nomination Miglior Attrice protagonista, Nomination Miglior Attrice non protagonista); 2008 “Broadway” (Nomination Miglior Regia, Nomination Migliori scene e costumi); 2009 “Il giorno finisce presto”(Nomination Miglior Regia, Nomination Miglior scene e costumi); 2010 “Romeo e Giulietta” (Nomination Miglior Regia, Nomination Miglior Attrice protagonista). 7 La compagnia “Gli Squinternati” presenta Tre moschettieri e mezzo... (Scusaci Dumas!) di Massimiliano Bruno e Michele La Ginestra LUNEDÌ 6 GIUGNO MARTEDÌ 7 GIUGNO ore 21,00 Personaggi e interpreti: Costanza -Valentina Di Biase Locandiera - Raffaella Fiorito Aiuto Locandiera -Virginia Mazzoni Gerard/Luigi XIII - Ludovico Di Martino Atos - Carmine Corvino Portos -Andrea Gallo Aramis - Max Cardoselli D’Artagnan - Ilario Crudetti Guardia - Simona Baldolini Regista - Roberta Fiorito Rouchefort - Cinzia Giambenedetti Milady - Silva Rivabella Regina -AlessiaArtesi Costumi Atelier“Lago’er’fil” Sartoria Sorelle Mastroddi Musiche e luci Paolo De Pascale Trucco Cinzia Fabbri Scenografie Giuseppe Di Martino,gli squinternati Scenotecnici Marco Centoni,Francesco Fiorito Grafica Akhu srl 8 REGIA Squinternata con la collaborazione artistica di Liliana Formiggini e Paolo Battisti Lo Spettacolo Scusaci Dumas è il sottotitolo di questo spettacolo, che rivisita con sagace ironia la vicenda dei tre portentosi Moschettieri. Il giovane D’Artagnan vorrebbe duellare al fianco dei tre prodi, ma non sarà facile per lui essere accolto nel nobile corpo delle guardie del Re... Rimarrà Moschettiere a metà?! Gli ingredienti del romanzo di Dumas ci sono tutti: la dolce Costanza, il misterioso Rouchefort, il potente Richelieu, la perfida Milady, l’algida Regina e il giovane Re Luigi con le sue guardie, tutti compaiono nella locanda dove si svolge la vicenda... Riuscirà l’attenta regia ad evitare che la storia venga stravolta e che la compagnia prenda il sopravvento? In ogni caso, se puoi, scusaci Dumas! La Compagnia La Compagnia degli Squinternati nasce nel 2002 attorno al progetto di realizzare un teatro brillante che metta in scena testi inediti o meno frequentemente rappresentati. Nel 2003 viene realizzato “Dodici piccoli indiani... in cerca d’autore!” di Fabio Tiso, giallo comico con echi pirandelliani, ripreso nel 2005. Nel 2004 è la volta di “Ifigenia, quasi un musical” del medesimo autore, sberleffo alla tragedia greca con sprizzate musicali alla Quartetto Cetra. Nel 2006 “Come ammazzare il coniuge e perché” operazione vintage sul rapporto di coppia, dai testi di Antonio Amurri. Nel 2007 “Amleto in salsa piccante” testo di Aldo Nicolaj, che ci ha valso il premio come miglior spettacolo alla rassegna “Tutti in Scena”. Nel 2008 “8 donne e un mistero” ha premiato Raffaella Fiorito come miglior attrice non protagonista alla rassegna “Tutti in Scena”. L’immediato successo di pubblico e i riconoscimenti ottenuti alle rassegne cui abbiamo partecipato hanno sempre premiato il nostro lavoro, che comprende tutte le fasi dell’allestimento di uno spettacolo teatrale, dalle scene, ai costumi, alla scrittura o adattamento del testo e tutto ciò che ha contribuito a creare uno stile “Squinternato” che oggi ci contraddistingue. Perché lo facciamo Accanto all’impegno artistico è cresciuto in noi il desiderio di dare un altro scopo alla nostra attività, scegliendo di devolvere interamente gli incassi a progetti di solidarietà, sia nella nostra città sia con la creazione della ONLUS Amar e l’India (www.amarelindia.it), associazione che si occupa direttamente di promuovere e finanziare progetti in India per offrire opportunità di studio, cure e quanto altro serve a bambini bisognosi, oltre ad un rapporto di affetto ed amicizia. 9 La compagnia “Fusi&Confusi” presenta C’era ‘na vorta Roma di Giancarlo Cittadini MERCOLEDÌ 8 GIUGNO GIOVEDÌ 9 GIUGNO ore 21,00 REGIA Monica Ferri Con (in ordine alfabetico): Pietro Caputo Giancarlo Cittadini Manuela Filippi Marco Filippi Loredana Fortini Aurora Giuliani David Italia Marco Salomone Anna Spezia DavideVincioni LorellaVincioni TizianaVincioni Musica e Canzoni (in ordine alfabetico): BiagiaAbbattista Remo Montellanico CarloVettori EnricoVettori Scene: Massimiliano Coccia Trucco: Vanessa Simone Luci e suoni: Daniele Di Nezza 10 Lo Spettacolo L’amore e l’appartenenza alla città di ROMA, ci ha spinti a proporre un progetto totalmente nuovo nel suo genere, volto a favorire la valorizzazione e la conservazione della tradizione culturale romana attraverso il più grande poeta che la città eterna abbia mai conosciuto: Giuseppe Gioachino Belli. Portare sul palcoscenico la teatralizzazione dei sonetti del Belli, attraverso l’atmosfera di una giornata in un mercato romano della metà dell’ottocento, significa far rivivere lo spirito intimo, verace ed onesto della plebe romana, cioè di quel substrato di umanità, di quel calderone di sentimenti ancora oggi vivi e pulsanti dentro ciascuno di noi, solo apparentemente sepolti dall’asfalto delle nostre strade e dai mattoni delle nostre case. Lo spettacolo si completa con l’arricchimento apportato dalla sezione musicale, strettamente connessa alla parte recitata: la musica romana è tradizione e cultura, anch’essa massima espressione della voce popolare. La scelta dei temi sviluppati nei sonetti abbraccia le più varie e comunque sempre attuali tematiche, la fatica del vivere quotidiano, il pettegolezzo, il potere, la chiesa e non ultimo l’amore. La Compagnia L’Associazione Culturale è costituita da un gruppo di attori e musicisti amatoriali provenienti da precedenti esperienze. Nel corso degli anni il gruppo iniziale si è arricchito di nuovi elementi che hanno contribuito alla crescita sia numerica che qualitativa dell’associazione. Alcuni membri della compagnia hanno partecipato ai corsi dell’accademia Scharoff di Roma, conseguendo nell’anno 1997 il diploma di attori. Per un certo periodo l’aspetto teatrale e quello musicale hanno seguito percorsi differenti ma negli ultimi tempi, pur restando legati ognuno alla propria specificità, sono stati realizzati spettacoli in cui l’aspetto teatrale e quello musicale si sono compenetrati. Ciò ha portato alla creazione di spettacoli unici nel loro genere ultimo dei quali, in ordine cronologico, è la teatralizzazione dei sonetti del poeta Giuseppe Gioachino Belli che combinata con musiche romane che spaziano dal 1500 sino ai giorni nostri creano una magia unica. Per seguire la programmazione della Compagnia visita il sito www.fusieconfusi.it 11 La compagnia “Quelli che il palco...” presenta Chicchignola commedia in tre atti di Ettore Petrolini VENERDÌ 10 GIUGNO SABATO 11 GIUGNO ore 21,00 Personaggi e interpreti: Chicchignola Sergio Esposito Egisto Fabrizio Di Nezza Eugenia Marcella Monica Cecchini Lalletta Rosella Giustini Leone Mario Giovannetti Virginio - Ladro Scene: Quelli che il palco… Costumi: Barbara Di Cesare Luci: Daniele Di Nezza Foto di scena: 12 Giovanna Espinoza Riccardo Dell’Era Claudio Scamorri REGIA Stefano Dionisi Lo Spettacolo L’opera, considerata da tutti come la più bella commedia di Ettore Petrolini, ha come protagonista Chicchignola, un galantuomo d’altri tempi che si guadagna da vivere facendo il venditore ambulante di giocattoli. Conscio che la sua compagna lo tradisce con il suo migliore amico, un norcino furbo e borioso pieno di soldi “sporchi di salumi”, dopo una serie di gag e doppi sensi, si traveste da ladro e va a rubare nella sua stessa casa per cogliere in flagrante i due e imporre loro una serie di umiliazioni. Ma dopo quella che doveva essere una vendetta, Chicchignola rimane inesorabilmente solo, consapevole del suo destino di uomo perbene in un mondo di furbi. Un omaggio a Mario Scaccia, recentemente scomparso, che con la sua straordinaria interpretazione seppe, più di ogni altro, portare questa commedia ad un successo senza precedenti. La Compagnia La Compagnia “Quelli che il palco…” è nata alcuni anni fa dall’incontro di attori provenienti da diverse esperienze teatrali. E’ condotta da Stefano Dionisi, direttore artistico delTeatro Le Salette di Roma, ove la stessa compagnia opera stabilmente. Tra gli spettacoli messi in scena, rappresentati anche in ambito nazionale, spiccano “L’arte della commedia” di Eduardo De Filippo,“La strana coppia” e “Appartamento al Plaza” di Neil Simon,“Il fazzoletto di Dostoevskij” di Giuseppe Manfridi,“Ecco Nerone” di CarloTerron,“Vicoli in Paradiso” e “Quanno c’era a Roma… er Marchese der Grillo” di Stefano Dionisi. Gli spettacoli spaziano dal comico al drammatico e in essi emerge la compattezza del gruppo e il divertimento sulla scena che gli attori riescono a trasmettere al pubblico. La compagnia ha già partecipato a precedenti edizioni della Rassegna Tuttinscena, ottenendo premi e riconoscimenti. 13 La compagnia “Divieto d’Affissione” presenta Attento alla cioccolata, Callaghan! L'incredibile caso Aulait-von Dent commedia gialla brillante di Quattrocchi & Cattivelli LUNEDÌ 13 GIUGNO MARTEDÌ 14 GIUGNO Franco Tuba Assistente alla regia: Gianni Falsi Scene: Alessandro Chiesa Produzioni musicali: Valerio Gallo Curcio Direttore di scena: Erminia Monteleone ore 21,00 Costumi: Lo Bosco Costumi - Milano Personaggi e interpreti: Tommaso aliasThomas Fourhands scrittore di gialli Claudio Chiesa Lara colf russa Collaboratori: Alessandra Mastropietro, MarcoTuba,Gianni Zucchini Progetto grafico: Luigi Falchi Stefania Zuccari Lo Spettacolo Jacopo Gallo Curcio Tommaso, apprezzato scrittore di gialli “noir”, è disperato. Una grave crisi di ispirazione non gli ha consentito di ultimare il centesimo numero della fortunata serie del Detective Callaghan, che il suo editore attende improrogabilmente fra poche ore. Per fortuna Tommaso scopre che Lara, la sua nuova colf russa, è dotata di un grande talento di scrittrice di gialli e le chiede di aiutarlo. Lara accetta, ma a una condizione: il romanzo che scriveranno a quattro mani non dovrà utilizzare, se non ironicamente, i soliti luoghi comuni del giallo noir di cui è infarcita la serie di Callaghan. Il nuovo giallo sarà intricato e denso di colpi di scena... Nella commedia “Attento alla cioccolata, Callaghan!”, i luoghi comuni del giallo "noir", sia sotto forma di romanzo che di film, vengono utilizzati in maniera parodistica per creare effetti di comicità surreale. L'azione si svolge su due piani: le scene del romanzo che Tommaso e Lara scrivono vengono interpretate “in diretta” da Callaghan e dagli altri personaggi, in una girandola di colpi di scena che rendono sempre più intricato l’incredibile caso Aulait - von Dent. James Callaghan detective privato Della Mortimer segretaria di Callaghan Anna Genovese Jacquéline Aulait giovane ereditiera cliente di Callaghan Francesca Rossi Greta von Dent giovane ereditiera Laura Carabotta O’Hara sergente di polizia Alberto Ciprari Julio de Plata avventuriero e giocatore Maurizio Benzi Monsieur Aulait industriale del cioccolato Antonio Perelli Herr von Dent industriale del cioccolato Antonio Perelli Pia La Nocciola moglie di Aulait-von Dent Roberta Sorano e con la partecipazione di 14 REGIA Gino Basile La Compagnia Diretto da Franco Tuba, il Gruppo Divieto d’Affissione nasce nel 1985. Alla ricerca di una formula sempre nuova del “fare teatro” che possa interessare e divertire il pubblico, negli anni la compagnia ha proposto molti spettacoli: le indimenticabili commedie di Eduardo De Filippo e le farse di Scarpetta, il vaudeville di “Sarto per Signora” di Feydeau, opere di autori italiani come “Trampoli” di Sergio Pugliese e “Non tutti i ladri vengono per nuocere” di Dario Fo, novità come i “Vicini” di Alma Daddario, la rivista “Son tornate a fiorire le Rosse” e il Molière in musica “Tartufo oggi a ‘tte, dimane a ‘mme!”, l’humour inglese delle commedie di Cooney e Chapman, di Derek Benfield e di Coward, i ritmi vorticosi di “Prima Pagina” di Hecht e MacArthur e di “Rumori fuori scena” di Michael Frayn, pièces teatrali di autori francesi come “Tredici a tavola” di Sauvajon, e le divertenti avventure di Pignon ne “La cena dei cretini” e “Il Rompiballe” di Francis Veber. www.divietodaffissione.it 15 La compagnia “I Bachi da Sera” presenta Due atti impuri di Carlo Picchiotti MERCOLEDÌ 15 GIUGNO GIOVEDÌ 16 GIUGNO ore 21,00 Riverisco Madre EsterAlfonsi Uno di troppo Gianluca Della Gatta Aiuto Regia, scene e costumi: ManuelaAlessi Luci e suoni: Roberto Pietrangeli 16 REGIA Carlo Picchiotti Lo Spettacolo Due Atti Unici in un'unica pièce teatrale.Troppo corti per essere rappresentati singolarmente, sarebbe il primo pensiero; o magari un nuovo esercizio di puro divertimento nel partire con un monologo femminile ed ampliarlo poi con il racconto surreale di un giovane artista. E invece, niente di tutto questo. I due atti sono “impuri” perché entrambi si fondano su un grave peccato e sono legati da una serie di indissolubili fil rouges che mi hanno convinto che avrebbero potuto soltanto essere rappresentati insieme. Il principale filo conduttore che li lega è l’ anima con la sua dignità, senza porre dubbi sulla sua esistenza, ma certezze sulla necessità della sua riappropriazione. RIVERISCO MADRE è appunto un monologo dedicato alla dignità della Donna nel quale mi sono cimentato con la capacità, da uomo, di essere interprete della sensibilità femminile. I due personaggi, in realtà un’ unica attrice con due volti, sono una suora che racconta il suo esser suora, di qui il titolo della pièce, ed una ex prostituta, che narra invece la sua vita. Ambedue da un parlatorio di un carcere: la prima, detenuta per il delitto del simbolo che le impediva la libertà di amare quell’ unico Uomo a cui aveva votato la sua vita, imponendole tempi, regole, ed esclusività. La seconda, per lo stesso delitto, riservato questa volta al suo simbolo di diniego della libertà, il protettore che le aveva offerto solo violenza senza concederle mai amore. E le due donne spiegano perché, con il delitto, si sono riprese la loro anima e la Dignità. E rispondono ambedue con fierezza e serenità ad un mondo perbene che le ha definitivamente condannate ma anche inconsapevolmente riabilitate. Cosa succede alla nostra anima nell’aldilà e quanto, il saperlo, potrebbe sopire la nostra ansia nell’aldiqua? Attraverso un bizzarro personaggio passato nel DILA’ e rimandato nel DIQUA, il secondo Atto affronta il tema della continuità dell’ anima dopo questa vita terrena e propone delle ipotesi suggestive quali quella della fusione di tutte le anime. Con la brillante ed ironica esposizione di questi temi s’ intreccia il racconto della biografia del protagonista, un “pianofortista”, inconsapevole strumento di divertimento della Camorra per le fumose e lunghe serate della “famiglia”. Lo spunto per questo lavoro mi è stato dato da un libro di Alfio Caruso,Willy Melodia, che mi ha tenuto ben sveglio ed attento durante un lungo viaggio aereo e che, attraverso le descrizioni degli stati d’animo e delle avventure di un giovane pianista della Mafia degli anni ’20, mi ha convinto a coniugare in una breve pièce le mie riflessioni sull’anima con il mio amore per la musica. “Spesso la tua vita la decidono gli altri; tu al massimo ci metti la colonna sonora...” è stata la frase di Willy che mi ha fatto vincere ogni esitazione. La Compagnia I BACHI DA SERA nascono nel 2007 da un Progetto di Carlo Picchiotti. Insieme, hanno portato in scena, nel 2007, “W.A.M. ironia della morte”, una pièce con la quale nel 2009 hanno vinto il premio riservato alla migliore attrice protagonista nella rassegna “TUTTINSCENA”. Nel 2009 hanno interpretato “Uno di troppo e Due qualunque”. Nel 2010 hanno presentato “Se Solo Melo Avessero Detto” alla Rassegna TUTTINSCENA ottenendo due nominations e vincendo il Premio Speciale della Giuria per il miglior testo inedito e la migliore Compagnia. Con questo nuovo lavoro i Bachi si propongono di portare in scena tre personaggi che affrontano i temi della dignità e dell’amore nella loro dimensione più ironica e tragica. L’Attrice Ester Alfonsi unisce da sempre la dedizione nella professione con la passione per il Teatro, raccogliendo numerosi successi in ambedue i percorsi. Comincia la sua avventura artistica nel 1994 recitando con alcune Compagnie Teatrali non professionistiche. Realizza la sua formazione attraverso corsi, stages e masters riscuotendo sempre soddisfazione di plauso. Nel 2010 vince il premio come Migliore Attrice Protagonista nella rassegnaTuttinscena alTeatro della Cometa di Roma. Nel 2011 presenta al Teatro Le Maschere di Roma “Riverisco Madre” nell’ ambito della Rassegna “Happy Hour, Happy Theatre”. L’Attore Gianluca Della Gatta nasce a Napoli nel 1981 e sin da piccolo recita in ogni occasione gli si presenti. Si laurea in Giurisprudenza ma nel contempo frequenta in anni diversi tre laboratori teatrali che lo maturano e lo completano nella recitazione . Innumerevoli le sue esperienze teatrali sia come attore che come regista tra le quali spiccano opere di Pirandello, Molière e gli immancabili Scarpetta e De Filippo.Vince nel 2010, con la Compagnia dei Bachi da Sera, il Premio Speciale della Giuria alla rassegna Tuttinscena del Teatro della Cometa di Roma con “Se Solo Melo Avessero Detto”di C. Picchiotti. 17 La compagnia “Arts in English” presenta Night & Day Viaggio musicale con Cole Porter e George Gershwin (in lingua inglese) di Ailleen C. Moir VENERDÌ 17 GIUGNO SABATO 18 GIUGNO ore 21,00 Personaggi e interpreti: Cole Porter Dave Fremland Fred Astaire Mark Biocca Linda Porter Ginger Rogers Noel Coward Mary Martin Marlene Dietrich Judy Garland Peggy Lee Howard Keel Dancers/Chorus Chrissie Carpenter Lane Green Benjamin Stender Giulia Fagiolo Diletta Donati RachelAtwood Monet Beardsley Jim Schiebler Giulia Cipriani Emma Ciuffi Simone Rozzi 18 Paola Carrara REGIA Ailleen C. Moir Organizzazione: Ailleen C.Moir Carmela Boscarino Vanessa Bryant Carole McCutcheon Jayne Solesbury Coreografie: Mark Biocca Direttore Musicale: Chrissie Carpenter Costumi: Margaret Bryan Scenografie: Bruno Ciuffi Lo Spettacolo ‘Night & Day’ è uno dei più famosi brani scritti da Cole Porter, che ha ispirato questo spettacolo musicale.Ambientato in Europa durante gli anni ruggenti, troviamo Cole e la moglie Linda Porter nel bellissimo Palazzo Rezzonico a Venezia dove trascorsero alcune estati dando grandi feste. In questo periodo Cole compose delle musiche bellissime e dei memorabili musical per Broadway. Contemporaneamente, Gershwin scriveva il suo famoso musical ‘Un Americano a Parigi’. Parigi è anche l’ambientazione del musical scritto da Porter ‘Can Can’. ‘A Foggy Day in London Town’ (di Gershwin) è il brano che ci porterà a Londra dove si concluderà il primo atto. Il secondo atto non poteva che ambientarsi a Broadway dove Porter e Gershwin hanno avuto il loro massimo successo; li ricorderemo con dei favolosi pezzi tra cui ‘Summertime’ (di Gershwin) e ‘Night & Day’ (di Cole Porter). La Compagnia Arts in English è un’Associazione culturale senza scopo di lucro fondata nel 2005 con l’obiettivo di promuovere la lingua e la cultura anglo-sassone attraverso il tramite delle arte sceniche. L’associazione mette in scena almeno un musical in lingua inglese l’anno, coinvolgendo attori di varie provenienze e con esperienze teatrali diverse, accomunati però sempre dalla stessa voglia di divertirsi sul palco cantando, ballando e recitando. Il cast è composto da persone di madrelingua inglese e non. Le prove si svolgono interamente in inglese per dare modo ai partecipanti non madrelingua di migliorarne la padronanza, nello stesso tempo dando loro l'opportunità di apprendere e praticare arti sceniche come la danza, il canto e la recitazione. Arts in English organizza inoltre altri eventi quali serate culturali o intrattimenti/varietà a tema. Se siete interessati a partecipare ai nostri eventi o spettacoli, come spettatori, come attori o dietro le quinte, visitate il nostro sito www.artsinenglish.it. 19 La compagnia “Artisti Cabriniani” presenta Unicamente mia di Emiliano Ciavardini LUNEDÌ 20 GIUGNO MARTEDÌ 21 GIUGNO ore 21,00 Personaggi e interpreti: Ada Patrizia Magionesi Michela Vincenza Brancati Clelia Anna MariaAngrisani Beatrice Saveria Lombardo Astrid (Agostina Striduso) Ana Belen Montes Cano Miria Daniela Marcuccilli Gigia Alessia Ridoni Miss Drudy Regina Sgaramella Zuvanken Selena Costantini Claudia Claudia Risi Angelica Angelica Gabbiai Cinzia Cuore Vincenza Brancati Primo Maldestri CarmeloArezzo Flavia (Bimba) Laura Zurzolo Giulia Alessia Ridoni Musiche e liriche: Emiliano Ciavardini Aiuto regia: Alessia Ridoni Coordinamento organizzativo: Patrizia Magionesi Coordinamento stilistico: Anna MariaAngrisani Scenografia, decori, grafica: Vincenza Brancati Coreografie: Selena Costantini Aiuto coreografa: Angelica Gabbiai Abiti sartoriali originali: Claudia Risi Responsabile audio e tecnico: Mirko Di Donato 20 REGIA Emiliano Ciavardini Lo Spettacolo Questa è una storia comune. Questa è la storia di "chi sa amare".Ada, la madre, circa sessant'anni, le sue scelte, il suo carattere, il suo modo di amare. Michela, la figlia, quasi trentasei anni, cresciuta senza padre, ora madre di Flavia che, per fatti della vita, alleva da single. Il sipario si apre dopo tre anni di silenzi dovuti all'ennesimo scontro quando, al battesimo di Flavia,Ada disse: "è ora che trovi un padre per tua figlia". Ma non voleva ferire Michela, era il suo modo per dire "prova a rifarti una vita, sarebbe bello per tutte e due". Ma non erano frasi da Ada.A tre anni di distanza da ciò, Michela ascolta un messaggio in segreteria: è di Ada; le chiede dove fosse e perché non andava a trovarla. Non c'era logica. Michela dunque richiama subito a casa, ma lì trova anche la seconda sorella della madre, sua zia Clelia. Michela capisce che c'è qualcosa di grosso e, l'indomani, parte per Bibbiena. La sua ansia, il suo malessere, troveranno conforto nell'abbraccio di Ada che, ancora una volta, insegnerà: "le parole possono non servire". Quello che aspetta Michela non è però un semplice ricongiungimento provocato. Clelia la punzecchia, preparandola alla bufera con il suo modo irritante, facendo un passo avanti e due indietro nel discorso, senza dire niente. Fino a quando la realtà prende forma, assume tratti umani, con il rumore del tempo che passa; il rumore della malattia, quella di Ada. Qui inizia il viaggio di Michela alla scoperta di una madre che non conosce, verso l'accettazione di un domani che non ha ancora forma. Qualcuno però vuole che lei sappia di più: è "il momento", quello in cui le bugie debbono essere svelate. Così Bice, la terza delle tre sorelle, vissuta da anni con Ada (non poi così rintronata come il suo decadimento cognitivo giustificherebbe), fa trovare a Michela una valigia ed una foto. Nella foto c'è un locale: Il GLEM, con la data del 1975, una dedica e l'indirizzo. Michela, ignorando chi avesse voluto farle avere quegli oggetti, decide di non farne parola con nessuno della casa, e si reca in questo locale per cercare Primo Maldestri, firmatario della dedica sul retro della foto. Cosa era accaduto nel 1975 al GLEM? Cosa c'entrano Ada, Clelia, Bice con quel locale? Chi è Primo Maldestri? Solo un tuffo nel passato potrà chiarire il perché del presente. Ma la verità a volte ha un prezzo alto e stavolta è così, rincorrendo per sempre l'immagine di un ricordo. Solo la mano di chi sa togliere a sé per dare all'altro, riesce a capire e a dire che: non c'è rinuncia nel donare. La Compagnia La struttura artistica denominata ARTISTI CABRINIANI è nata nel settembre del 2009, in seno all’Association Columbus e, per la realtà che ci vede integrati, del Complesso Integrato Columbus. L’idea di tale struttura nasce dall’incontro di alcuni soggetti che, stimolati dalle proprie esperienze artistiche e personali, nonché sulla scia delle recenti opportunità creative che la stessa ragione Cabriniana ha inteso incoraggiare, hanno visto prendere forma un sempre più delineato scenario, nel quale far convogliare la passione sensibilmente riscontrata in più persone e le intenzioni (talvolta obiettivi) di condivisione. La ARTISTI CABRINIANI intende pertanto essere un laboratorio artistico, senza scopo di lucro, sulle orme di un’associazione culturale, ove si possano realizzare progetti orientati alle dimensioni culturali più rappresentative dell’espressione artistica, figurativa ed artigianale contemporanea. Il dialogo e l’integrazione tra le diverse discipline artistico – figurative si orienta in una dimensione di convivialità, con un’espressione del “proprio a disposizione dell’altrui”; includendo, in tale dichiarazione di intenti, qualsiasi forma di collaborazione e sostegno derivante dagli eventuali “frutti” di tali scelte interpretative. La compagnia teatrale sfrutta "il processo comunicativo come relazione d'aiuto" nei confronti del singolo, ispirandosi ai valori ontologici e rivolgendosi a molteplici realtà, ove sia possibile una coesistenza proattiva tra l'aspetto ludico e la possibilità di restituire, innanzitutto sotto forma di intrattenimento, i benefici che l'esercizio artistico genera. Testi rappresentati: Scacco al Re (Ispirato al racconto "Black Magic" di Arthur Rowe).Testo e regia di Emiliano Ciavardini, anno 2009 - 2010. In bianco e nero.Testo e regia di Emiliano Ciavardini, anno 2010. Francesca, come tramontana (Ispirato alla vita ed alle opere di Santa Francesca Saverio Cabrini).Testo e regia di Emiliano Ciavardini, anno 2010. Unicamente mia.Testo e regia di Emiliano Ciavardini, anno 2011. (Da rappresentare). 21 “Il Teatro e le Maschere” presenta Filumena Marturano di Eduardo De Filippo MERCOLEDÌ 22 GIUGNO GIOVEDÌ 23 GIUGNO ore 21,00 Filumena Marturano Antonella D'Onofrio Domenico Soriano Alfonso DiVito Alfredo Amoroso Luigi Paesano Diana Simona Coccia Lucia Umberto Riccardo Michele Maria Cristina Ricci Ilaria Gianfagna Fabrizio Proietti Daniele Dolzi Manuele Spadaro L'avvocato Nocella Sergio Dolzi Facchino Mauro Proietti Scenografia: Sergio Dolzi Costumi: Maria Cristina Ricci Musica a cura di Luigi Paesano 22 Alfonso Di Vito Lo Spettacolo Personaggi e interpreti: Rosalia Solimene REGIA Domenico Soriano è un cinquantenne napoletano amante della bella vita; vedovo, benestante, sempre ben vestito, proprietario di scuderie, ha vissuto viaggiando tra Londra e Parigi, correndo dietro le belle donne e non facendosi mai mancare nulla; nella sua giovinezza, a Napoli, ha frequentato una casa di appuntamenti dove ha conosciuto la prostituta Filumena Marturano. Domenico ha portato Filumena via dal suo triste mestiere, conducendola prima in un appartamentino e poi, morta sua moglie, nella sua bella casa con l’eterna promessa mai mantenuta, finora, di sposarla. Filumena in tutto questo tempo ha condotto casa Soriano e lo stesso lavoro di Domenico, sostituendosi al lui stesso preso come era dalla sua vita dissennata fatta di viaggi, di donne e di cavalli. Ma Filumena nasconde un segreto, anzi due: ha tre figli ed uno di questi è di Domenico. E' riuscita a tirarli su dignitosamente grazie ai soldi che nel tempo ha sottratto a Domenico, senza che lui se ne sia mai accorto. Ma il tempo stringe e i suoi figli sono diventati uomini ed è giunto il momento per loro di avere un cognome, una famiglia e conoscere le loro origini. Per farsi sposare Filumena adotta uno stratagemma, fingendosi in punto di morte e strappando il fatidico “sì” al suo finto capezzale. Ma Domenico non ci sta e ricorre alla legge per invalidare il matrimonio. Ma Filumena gioca la carta vincente confidandogli che uno dei tre figli è anche suo ma senza dirgli chi sia dei tre. Domenico, dopo una prima reazione fortemente negativa, incomincia a valutare positivamente il fatto di essere padre; cerca di scoprire inutilmente chi dei tre ragazzi sia suo figlio. Alla fine si convince della bontà delle argomentazioni di Filumena e decide di diventare effettivamente (quindi sia formalmente che nei sentimenti) il padre dei tre giovani sposando, questa volta regolarmente, Filumena. La Compagnia La Compagnia Teatrale “Il Teatro e le Maschere” è una compagnia giovane. E’ stata parte della Compagnia “Noi…attoripercaso” fino al 2009. Abbiamo portato sul palcoscenico come “Noi..attoripercaso” le seguenti commedie: 2005 – L’arte di arrangiarsi (da “Vu cumprà” di Corrado Grasso e Giovanni Marcuccio) 2006 – Arriva lo zio di Dallas (Franco Roberto) 2006 – La rivolta dei giocattoli 2007 – Don Raffaele il trombone (Peppino De Filippo) 2007 – Pericolosamente (Eduardo De Filippo) 2007 – Suicidio collettivo (Peppino De Filippo) 2007 – Amicizia (Eduardo De Filippo) 2008 – La Fortuna con la F maiuscola (Eduardo De Filippo) 2008 – La palla al piede (Georges Feydeau) 2009 – A me gli occhi (Georges Feydeau) 2009 – Operazione sottoveste (Georges Feydeau) 2009 – Natale in casa Cupiello (Eduardo De Filippo) Dopo il distacco questa nuova realtà nasce dall’incontro di esperienze vissute dai suoi componenti provenienti da altre realtà; l’alchimia che si è creata ha dato vita ad un gruppo vivo, appassionato, serio e sospinto dal comune amore per il palcoscenico e per il tentativo di comunicare, esprimere e suscitare sentimenti nel pubblico. Nel 2010 il loro primo impegno è stato l’opera maestra del Grande Eduardo:“Filumena Marturano”. E’ stata rappresentata al Teatro le Salette a dicembre. sito: www.ilteatroelemaschere.it 23 L’associazione “Avvocati alla Ribalta” presenta Voci da Norimberga fedele ricostruzione del Processo di Norimberga 20 novembre 1945 - 16 ottobre 1946 dal libro “I dossier segreti di Norimberga” di Giuseppe Mayda VENERDÌ 24 GIUGNO SABATO 25 GIUGNO ore 21,00 Personaggi e interpreti: Geoffrey Lawrence - Presidente della Corte BrunoAndreozzi Robert Jackson - Pm USA Marco Di Lotti Roman Rudenko - Pm Urss Daniele Di Porto Hartley Shawcross - Pm Gran Bretagna FerdinandoAbbate Charles Dubost - Pm Francia Filippo Chiricozzi Otto Sthamer - Difesa RosarioTarantola Hermann Goring - Imputato Aldo Minghelli Wilhelm Keitel - Imputato Andrea Manasse Ernst Kaltenbrunner- Imputato Giuseppe Rombolà Joachim von Ribbentrop- Imputato AlessandroTozzi Alfred Rosenberg- Imputato Andrea Masotta Franz Sauckel- Imputato Alessandro Coccoli Walter Funk- Imputato PaoloTarantola Generale Jodl- Imputato Fabio Risi Albert Speer- Imputato Manrico Pensa KostantinVon Neurath- Imputato Fabio Moneta H.G.Hjalmar Schacht- Imputato Daniele Fabrizi FranzVon Papen- Imputato Giorgio De Marinis M.C.Vaillant Couturier -Testimone Alessandra Pietrantoni Elsa Kruger-Testimone AngelicaAddessi Hans Bernd Gisevius-Testimone Mario Orsini Comandante Hoess-Testimone Rodolfo De Martino Aiuto regia: Paolo De Sanctis Mangelli,Alessandro Coccoli Adattamento teatrale: RosarioTarantola,Aldo Minghelli Adattamento teatrale: RosarioTarantola,Aldo Minghelli Scenografia: Erika Laurita Allestimento e montaggio scene: Mario De Carli,Marco Di Lotti Coordinamento: RosarioTarantola Costumi: Avvocati alla Ribalta Produzione: Avvocati alla Ribalta 24 REGIA Marco Di Lotti Lo Spettacolo “Voci da Norimberga”, di RosarioTarantola con la preziosa collaborazione di Aldo Minghelli, è una ricostruzione filologica del processo più celebre della storia, ovvero quello nei confronti dei principali responsabili del nazismo. Attraverso l’attenta esposizione dell’accusa, vengono alla luce le cause che hanno portato all’avvento del nazismo ed alla sua caduta, nonché gli orrori ed i crimini che, prima di allora, non erano considerati reati. Per la prima volta nella storia i massimi esponenti di una nazione sconfitta, ideologi, politici, militari, banchieri e diplomatici vengono giudicati da un Tribunale universalmente riconosciuto. I principali imputati, tra i quali Goring, Ribbentrop, Keitel e Speer, si alternano nel respingere le accuse a loro rivolte, cercando invano giustificazioni per la più grande tragedia che ha sconvolto l’umanità. Il tutto completato da filmati dell’epoca riguardanti i veri protagonisti del processo, ai quali gli interpreti danno voce. Uno spettacolo drammatico, contro tutte le discriminazioni, che ripropone argomenti sempre attuali e ci ricorda una triste verità, ben riassunta dal pensiero di Ivo Andric: “i morti non parlano, i sopravvissuti ammutoliscono: per questo le tragedie si ripetono”. Marco Di Lotti La Compagnia L’Associazione “Avvocati alla Ribalta”, pur operando dal 1997, si è formalmente costituita nel gennaio del 2006 ed è composta da avvocati, giuristi e cultori della materia. Gran parte dei suoi componenti ha avuto esperienze artistiche di vario genere, sia nel campo teatrale che musicale. L’attività di questi ultimi anni è stata prevalentemente caratterizzata dalla trasposizione teatrale di famosi processi storici e dalla rappresentazione di “farse giudiziarie” brillanti (tra le più celebri quelle di Georges Courteline).Tra le opere maggiormente rappresentate, a partire dal 2006 si ricordano:“Norimberga – dagli atti del processo”, portata in scena, tra gli altri, a Palermo, all’Auditorium di Roma, al Teatro Vascello ed alla Sala Pompeo del Consiglio di Stato, alTeatro Sociale di La Spezia, alTeatro Comunale di Genova, alla Sala Monumentale di Pisa, all’aula Bunker delTribunale di Firenze ed al Teatro Petrolini di Ronciglione;“Chi cerca trova, ovvero beato chi crede nella giustizia perché sarà giustiziato…” che ha partecipato alla manifestazione Tuttinscena 2009 presso il Teatro La Cometa successivamente replicato presso il Teatro Orione ed ilTeatro Sala Uno di Roma, oltre alla fattiva partecipazione ad altri spettacoli quali “Delitto a Villa madeira”,“Il Processo Bebawi”, Il Processo ai frati di Mazzarino” e l’organizzazione e partecipazione a numerosi eventi teatrali in beneficenza quali “Un tocco… in Libertà”, “Un tocco… di Solidarietà”, “L’Arte nel sangue” e “Una causa da non perdere”. Sono in programma altre realizzazioni su tematiche legate all’impegno civile, alla lotta alla discriminazione ed alla tutela dei diritti umani. 25 “Frammenti d'Arte Teatro” presenta Lo strano caso della famiglia Dupont di Marzia Verdecchi LUNEDÌ 27 GIUGNO MARTEDÌ 28 GIUGNO ADATTAMENTO E REGIA Marzia Verdecchi ore 21,00 Lo Spettacolo Personaggi e interpreti: Il Padre Valerio DeAngelis La Madre Paola Raciti Zeno e Bia (Le Figlie Gemelle) Pamela Muscia,Chiara Fiorelli Cruche (La Serva) Silvia Faccini IlVicino AndreaAlesio Lo Schmu'rz AlessandroTanzi Scenografie: Pasquale Cosentino Tecnico Luci: Carlo Mastrogiacomo Musiche Originali: Marco Savatteri e Massimiliano Gallo 26 La piccola famiglia Dupont è costretta ad una continua fuga, all’ascensione dei vari piani di una illusoria casa, ogni volta che sente un “rumore”, stridente e lugubre. Ad ogni piano i Dupont prendono possesso di un alloggio sempre più alto, misero e ristretto, dimenticando via via in quello precedente qualcosa della proprio vita. Perdono la radio, la pendola, la macchina fotografica e poi gli oggetti , i sentimenti , la verità, l’amore, gli affetti. Pressati , inseguiti, sempre più stretti da vicino , prigionieri del ruomore, e pieni di paura verso qualcosa o qualcuno di indefinito. Fa parte della famiglia una bestia/uomo chiamata Schmurz, continuamente negata, ignorata, insultata e percossa. L’atmosfera è quella del sogno un sogno in cui rimane tempo solo per la fuga, ma da cosa ci chiediamo?? Uno dei temi fondamentali della filosofia sartriana è l'impossibilità di una relazione positiva con gli altri. Tale affermazione sancisce l'estraneità assoluta tra gli esseri viventi, per cui l'inferno è qui sulla terra, in un'insuperabile solitudine. Il testo ci è sembrato fortemente attuale, la paura degli altri la negazione di tutto ciò che da noi è diverso: uno straniero, un passante… il nostro vicino di casa! La Compagnia La compagnia teatrale Frammenti d’Arte Teatro nasce nel 2007 a seguito di varie collaborazioni artistiche tra i propri membri durante gli anni precedenti. I componenti della compagnia nascono da una matrice comune - la ‘Scuola internazionale di teatro Circo a vapore’ - specializzandosi successivamente a seconda delle proprie attitudini e frequentando diversi stage:CLOWNERIE-TEATRO GESTUALE-TEATRO DANZA-COMMEDIA DELL’ARTE-ELEMENTI SCENOGRAFICI E DI SCRITTURA. La compagnia, totalmente autoprodotta , si prefigge lo scopo di portare nel panorama artistico italiano stili ancora poco conosciuti ma di grande effetto. Nel 2008 debutta con “IL RITRATTO DI OSCAR WILDE” al teatro SALAUNO e con lo stesso partecipa alla rassegna teatrale di Claudio Boccaccini TUTTINSCENA dove riceve la nomination come: MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA”. Nel 2009, alla rassegna TUTTINSCENA si aggiudica con lo spettacolo “NOIR” premi come:”Miglior spettacolo, miglior regia, miglior attore non protagonista e miglior attrice non protagonista”e riceve le nomination come “miglior scenografie e costumi” e partecipa anche all’edizione 2010 con lo spettacolo “LE SMANIE DI OGGI (Logan vs Blanik)”. Inoltre nel 2009 debutta con “ROMA BUCAREST”, testo originale di Gianluca Tocci, regia di Giovanni Bussi. 27 Scuola di Teatro “La Stazione” presenta Eran trecento di Rosario Galli e Luciano Russi GIOVEDÌ 30 GIUGNO VENERDÌ 1 LUGLIO REGIA Claudio Boccaccini ore 21,00 SPETTACOLO FUORI CONCORSO con Roberto Bagagli Andrea Bizzarri Debora Caira Silvana Costa Monica Falconi Flavia Faloppa Riccardo Giacomini Leonardo Lemma Matteo Montaperto Edoardo Paolinelli Ivan Pasquariello Giulia Priori Mery Poltroni Alida Sacoor Giacomo Maria Sannibale Francesco Scalese FrancescaTufi FrancescaVenturi AntonioVianelli Sara Zappalà 28 Aiuto regia: Monica Ramires Tecnico luci e fonica: Fratelli Lumière Lo Spettacolo “Eran trecento, eran giovani e forti...". Con questi versi inizia "La spigolatrice di Sapri", una famosissima poesia di Luigi Mercantini che fatalmente in tutti noi sollecita reminescenze scolastiche, anche perchè è a questo componimento poetico che dobbiamo, per lo più, la conoscenza di uno dei più giovani e sfortunati eroi del Risorgimento italiano: Carlo Pisacane. Carlo Pisacane nasce a Napoli nel 1818. Costretto a fuggire giovanissimo per le sue idee rivoluzionarie, si arruola nella legione straniera in Algeria, nel ‘48 accorre in Lombardia dove combatte per la prima guerra d'indipendenza, partecipa con Mazzini alla difesa della repubblica romana, nel 1857 organizza la spedizione insurrezionale nell'Italia meridionale, dove troverà la morte. Ucciso proprio da coloro che lui avrebbe voluto liberare. La storia di Carlo Pisacane rimanda incredibilmente a quella di un altro celebre ribelle della storia contemporanea: Ernesto Che Guevara. Tutti e due figli di borghesi, colti e studiosi, brillanti e affascinanti, utopisti e sognatori, sono protagonisti nelle lotte di liberazione di popoli oppressi. Lo scopo principale delle loro vite. Entrambi finiti morti giovani, lontani dalle loro case, in paesi stranieri, combattenti per l’affermazione della libertà di ogni popolo, e perciò anche di quelli cui per nascita non appartengono e, da quegli stessi popoli, uccisi - nella e dalla - indifferenza e cecità. La Scuola La scuola di teatro "La Stazione" nasce nel 1986 sotto la direzione artistica di Claudio Boccaccini. E’ stato luogo di formazione e crescita per moltissimi giovani che hanno fatto del teatro la loro professione, oltre che la passione della loro vita. Per informazioni: siti web: www.scuoladiteatrolastazione.it www.claudioboccaccini.it email: [email protected] 29 Ente Patrocinante: C.R.A.L. INPS D.G. Direzione artistica e organizzativa: Claudio Boccaccini GIURIA Presidente: Giuseppe Manfridi Componenti: Virginia Barrett, Maria Teresa Costa, Maurizio Greco, Maria Pia Iannotta, Nelly Jensen, Stefania Pascucci, Paolo Perinelli Organizzazione e promozione: Silvia Brogi Rapporti esterni: Sandro Isonio Accoglienza: Francesco Giordano Direzione Teatro Della Cometa: Marco Pepe Staff tecnico: Marco Laudando, Mauro Memmolo Botteghino: Daniele De Placidi, Marco Lupo Personale di sala: Silvana Iovine, Lucia Liuzzi, Emanuele Petrarca, Erika Romano Al Bar del Teatro: sig.ra Rita Contatti: r [email protected] Grafica: www.direfare.it Finito di stampare nel mese di maggio 2011 presso Fotolito Moggio - Tivoli (Roma)