Dal 31 Maggio
al 1° Luglio 2011
1987 - 2011
La Rassegna
“Tuttinscena”
giunge alla
25.esima
edizione
Verso la metà degli anni ottanta fui invitato una sera a vedere l’ennesima versione di ‘Uomo e galantuomo’ di
Eduardo de Filippo.
La serata non prometteva niente di buono, non tanto per il titolo proposto, anzi. Quello, per me che non sono proprio un ammiratore incondizionato dell’opera di Eduardo, è uno tra i miei preferiti. Ma l’invito era per una sala
parrocchiale aTestaccio: si chiamava Clemson (l’attuale cinema Greenwich) e la compagnia dalla quale ero stato
invitato era una compagnia di ‘dilettanti’.
E invece… Mi trovai in una sala gremitissima da un pubblico plaudente e partecipe, e dato che sulla scena gli
attori erano veramente bravi (alla faccia dei dilettanti!), dopo pochi minuti dall’inizio facevo anch’io parte, in tutto
e per tutto, di quel pubblico così felicemente coinvolto.
Seppi in seguito che quella compagnia, di cui purtroppo non ricordo il nome, non era che una delle tantissime
realtà che animavano la scena non professionistica romana, e che in tutta Italia erano circa un migliaio le compagnie analoghe che svolgevano un’attività continuativa.
Seppi anche che in città come Pesaro, Macerata,Vicenza,Verona, Salerno,Trento, Bolzano, Rovereto e molte altre,
si svolgevano con cadenza annuale e da lungo tempo Festival con selezioni di compagnie su tutto il territorio nazionale.
Pensai che fosse assurdo che proprio Roma non avesse una sua manifestazione dedicata alla scena non professionistica che potesse fungere da luogo di incontro, vetrina e stimolo per tutte le compagnie della città e della
sua provincia, e quindi cominciai ad adoperarmi perché questo vuoto venisse colmato.
Ho sempre pensato che un progetto teatrale, per la sua ideazione e soprattutto realizzazione, più che di collaboratori, amici, conoscenti abbia bisogno di complici, cioè di quelle persone che uno incontra magari per la prima
volta e che sono disponibili a condividere un pezzo di strada giusto il tempo di vivere insieme un’avventura.
I miei complici, coloro che con coraggio e una certa dose di incoscienza mi permisero di realizzare la prima edizione della Rassegna Teatrale Tuttinscena nel 1987 furono: Renato Mattei, allora Presidente del Cral INPS Direzione Generale, che trovò tra le pieghe del suo bilancio i fondi necessari per l’operazione; Guido Fabbri, allora
Presidente del Festival Nazionale Città di Pesaro e fondatore della UILT (Unione Italiana LiberoTeatro), che mise
a disposizione esperienza organizzativa e fondi insieme al suo collaboratore Gabriele Solfanelli;Attilio Corsini, indimenticato regista della storica compagnia ‘Attori & Tecnici’ che non esitò ad aprire le porte del Teatro Vittoria,
che era stato inaugurato proprio in quella stagione.Aggiungerei anche Margherita Fusi, allora giovanissima collaboratrice di Corsini e oggi stimata Ufficio Stampa, che essendo probabilmente in quel momento la più convinta
sostenitrice del progetto si adoperò con caparbietà e passione, dimostrando una notevole lungimiranza. E, sempre
in quella fase, preziosissima fu la immensa competenza dell’amico Roberto Galvano.
Quando nel maggio del 1987 - in un teatro ‘tutto esaurito’ – il sipario diTuttinscena si aprì sullo spettacolo ‘Nerone
e la fantasia al potere’, sinceramente non ricordo cosa, oltre alla felicità e all’entusiasmo, provai. Di sicuro in quel
momento non avrei mai immaginato cheTUTTINSCENA proseguisse, anno dopo anno, fino ad arrivare all’odierno
traguardo della 25.esima edizione.
E invece ci furono i cinque anni del Teatro Vittoria, seguiti dai due del Teatro Centrale (oggi ahimé chiuso), e poi
ecco il verificarsi di un altro incontro fondamentale: quello con Giorgio Barattolo, illuminato proprietario e gestore
del Teatro della Cometa, grazie alla cui disponibilità - e al suo immediato innamorarsi del progetto – si deve il
trasferimento nel 1994 diTuttiscena nello spazio romano ai piedi del Campidoglio considerato unanimemente il
più raffinato salotto teatrale della capitale. Mi fa piacere ricordare in quest’occasione Anna Maria Vacca, amica
e collaboratrice di Giorgio Barattolo, persona dalle qualità umane e professionali indimenticate, fondamentale compagna di viaggio nei primi anni al Teatro della Cometa.
E dal 1994 il binomio Cometa-Tuttinscena continua, tanto che ormai nell’ambiente teatrale romano la manifestazione viene definita nell’uso comune come la ‘rassegna della Cometa’; forse perché è in questo spazio che la
manifestazione ha trovato la sua più naturale collocazione grazie anche alla passione e alla serietà professionale
di tutto lo staff diretto dall’insostituibile Marco Pepe.
Per capire quella che è stata per il teatro non professionistico - e non solo -Tuttinscena in tutti questi anni basterebbero alcune cifre: oltre trecento compagnie partecipanti; oltre seimila tra attori, registi, costumisti, scenografi,
tecnici, musicisti ed artisti vari impegnati; centinaia di opere rappresentate, tra cui molte recuperate da repertori
scarsamente praticati dal teatro ‘ufficiale’; decine e decine di nuovi autori che qui hanno avuto il loro battesimo;
oltre trecentodiecimila spettatori paganti, molti dei quali per la prima volta hanno messo piede in una sala teatrale.
Ma i numeri, per quanto eloquenti, restano pur sempre numeri e non riusciranno mai a raccontarci dei venticinque
anni di palpiti ed emozioni che hanno accompagnato tante aperture di sipario; e gli applausi, la commozione, le
parole indimenticabili, le storie che mai ci si stanca di riascoltare, il batticuore, il divertimento, lo stupore, le soddisfazioni e le delusioni… Insomma, in una parola, il Teatro: l’unico vero protagonista dei venticinque anni della
Rassegna Tuttinscena.
L’ideatore e direttore artistico
Claudio Boccaccini
Gli Spettacoli
in Cartellone
MARTEDÌ 31 MAGGIO E MERCOLEDÌ 1 GIUGNO METIS TEATRO in
EPIDEMIA
di Alessia Oteri
LUNEDÌ 6 E MARTEDÌ 7 GIUGNO GLI SQUINTERNATI in
TRE MOSCHETTIERI E MEZZO (SCUSACI DUMAS!)
di Massimiliano Bruno e Michele La Ginestra
MERCOLEDÌ 8 E GIOVEDÌ 9 GIUGNO FUSI&CONFUSI in
C'ERA 'NA VORTA ROMA - SCENE DELLA ROMA DEL BELLI
di Giancarlo Cittadini
VENERDÌ 10 E SABATO 11 GIUGNO QUELLI CHE IL PALCO... in
CHICCHIGNOLA
di Ettore Petrolini
LUNEDÌ 13 E MARTEDÌ 14 GIUGNO DIVIETO D'AFFISSIONE in
ATTENTO ALLA CIOCCOLATA, CALLAGHAN!
di Quattrocchi & Cattivelli
MERCOLEDÌ 15 E GIOVEDÌ 16 GIUGNO I BACHI DA SERA in
DUE ATTI IMPURI
di Carlo Picchiotti
VENERDÌ 17 E SABATO 18 GIUGNO ARTS IN ENGLISH in
NIGHT & DAY - VIAGGIO MUSICALE CON PORTER E GERSHWIN (IN LINGUA INGLESE)
di Ailleen C. Moir
LUNEDÌ 20 E MARTEDÌ 21 GIUGNO ARTISTI CABRINANI in
UNICAMENTE MIA
di Emiliano Ciavardini
MERCOLEDÌ 22 E GIOVEDÌ 23 GIUGNO IL TEATRO E LE MASCHERE in
FILUMENA MARTURANO
di Eduardo De Filippo
VENERDÌ 24 E SABATO 25 GIUGNO AVVOCATI ALLA RIBALTA in
VOCI DA NORIMBERGA - LUCI E OMBRE DEL PROCESSO PIÙ CELEBRE DELLA STORIA
di Rosario Tarantola
LUNEDÌ 27 E MARTEDÌ 28 GIUGNO FRAMMENTI D'ARTE TEATRO in
LO STRANO CASO DELLA FAMIGLIA DUPONT
di Marzia Verdecchi
GIOVEDÌ 30 GIUGNO E VENERDÌ 1° LUGLIO SCUOLA DI TEATRO LA STAZIONE in
ERAN TRECENTO
di Rosario Galli e Luciano Russi
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“Metis Teatro” presenta
Epidemia
tratto da “Jeux de massacre”
di Eugène Ionesco
MARTEDÌ 31 MAGGIO
MERCOLEDÌ 1 GIUGNO
ore 21,00
Con:
Alberto Bosani
Rossana Boscolo
Francesca Carta
Vittoria Castagnello
Francesca Consiglio
Caterina De Iacobis
Roberto Di Castro
Irene Di Michele
Angela DiTuccio
Roberto Giampieri
Nicola Ligas
Sandro Luciani
Armando Marchesini
Allestimento scenico:
Paolo Orsi
6
Andrea Mauri
Alberto Meanti
Fabrizio Nicoletti
Francesca Orsi
Valerio Palone
Dolores Pignataro
Vittorio Pompili
Antonella Rinaldi
Gabriele Rizzo
Gianluca Sforza
FrancoTinto
AlessandraVecchia
CristinaViscusi
ADATTAMENTO
E REGIA
Alessia Oteri
Lo Spettacolo
In una città e in un’epoca indefinite, luogo di
là dal tempo, improvvisamente si scatena
un’epidemia. Senza alcun criterio la morte
colpisce tutti. Si muore di malattia, di assassinio, per caso, senza motivo, perché si è
stati imprudenti, perché si è voluto morire, per dare spettacolo, o ancora semplicemente e brutalmente perché questa è la
vita: morire. In Jeux de massacre, scritto
nel 1969, Ionesco trasferisce molte delle sue
ossessioni: il rifiuto del potere, delle demagogie e delle ideologie, fino a corde più intime
e delicate, le riflessioni sull’amore e la vecchiaia, l’impossibilità di accettare la condizione stessa dell’esistenza umana.
Il nostro allestimento vede impegnati oltre
20 attori e segue la struttura mobile e caleidoscopica del testo: 18 quadri che ruotano attorno ad un unico tema senza una
vera e propria trama, un protagonista e uno
scioglimento. Un grande affresco di tipi
umani e situazioni in cui il tragico ed il comico spesso si incontrano e si mescolano, e
in cui le suggestioni si moltiplicano nello
sciogliersi dell’unico e ossessivo tema della
morte, nella sua crudezza, assurdità ed
esattezza. Nell’intuizione che sembra scorrere in ultimo nel testo che il possibile contagio divenga accettazione stessa della
fragilità del vivere e possa trasformarsi nel
suo rovescio, peste salvifica catartica e collettiva.
La Compagnia
MetisTeatro nasce nell’idea
che si possa e voglia scegliere
di fare teatro per tante ragioni
e a più livelli, nella consapevolezza del valore della pratica
quale esperienza, luogo libero
di espressione, spazio di autonomia della persona, inesauribile ricchezza. Il gruppo è
frutto di diversi laboratori organizzati dall’associazione ed
è composto di allievi attori che
seguono un percorso di crescita artistica indipendentemente dal fare del teatro una
professione, eppure con rigore
e profonda passione.
MetisTeatro ha già partecipato negli anni scorsi con
buon esito alla RassegnaTuttinscena: nel 2007 con “Gullen” (Premio Miglior Regia, Nomination Miglior Attrice protagonista, Nomination Miglior Attrice non protagonista); 2008 “Broadway” (Nomination Miglior Regia, Nomination
Migliori scene e costumi); 2009 “Il giorno finisce presto”(Nomination Miglior Regia, Nomination Miglior scene e
costumi); 2010 “Romeo e Giulietta” (Nomination Miglior Regia, Nomination Miglior Attrice protagonista).
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La compagnia “Gli Squinternati” presenta
Tre moschettieri e mezzo...
(Scusaci Dumas!)
di Massimiliano Bruno
e Michele La Ginestra
LUNEDÌ 6 GIUGNO
MARTEDÌ 7 GIUGNO
ore 21,00
Personaggi e interpreti:
Costanza -Valentina Di Biase
Locandiera - Raffaella Fiorito
Aiuto Locandiera -Virginia Mazzoni
Gerard/Luigi XIII - Ludovico Di Martino
Atos - Carmine Corvino
Portos -Andrea Gallo
Aramis - Max Cardoselli
D’Artagnan - Ilario Crudetti
Guardia - Simona Baldolini
Regista - Roberta Fiorito
Rouchefort - Cinzia Giambenedetti
Milady - Silva Rivabella
Regina -AlessiaArtesi
Costumi
Atelier“Lago’er’fil”
Sartoria
Sorelle Mastroddi
Musiche e luci
Paolo De Pascale
Trucco
Cinzia Fabbri
Scenografie
Giuseppe Di Martino,gli squinternati
Scenotecnici
Marco Centoni,Francesco Fiorito
Grafica
Akhu srl
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REGIA
Squinternata
con la collaborazione artistica di
Liliana Formiggini e Paolo Battisti
Lo Spettacolo
Scusaci Dumas è il sottotitolo di questo spettacolo, che
rivisita con sagace ironia la vicenda dei tre portentosi
Moschettieri.
Il giovane D’Artagnan vorrebbe duellare al fianco dei
tre prodi, ma non sarà facile per lui essere accolto nel
nobile corpo delle guardie del Re... Rimarrà Moschettiere a metà?!
Gli ingredienti del romanzo di Dumas ci sono tutti: la
dolce Costanza, il misterioso Rouchefort, il potente Richelieu, la perfida Milady, l’algida Regina e il giovane Re
Luigi con le sue guardie, tutti compaiono nella locanda
dove si svolge la vicenda...
Riuscirà l’attenta regia ad evitare che la storia venga
stravolta e che la compagnia prenda il sopravvento?
In ogni caso, se puoi, scusaci Dumas!
La Compagnia
La Compagnia degli Squinternati nasce nel 2002 attorno al progetto di realizzare un teatro brillante che
metta in scena testi inediti o meno frequentemente rappresentati.
Nel 2003 viene realizzato “Dodici piccoli indiani... in cerca d’autore!” di Fabio Tiso, giallo comico
con echi pirandelliani, ripreso nel 2005.
Nel 2004 è la volta di “Ifigenia, quasi un musical” del medesimo autore, sberleffo alla tragedia greca
con sprizzate musicali alla Quartetto Cetra.
Nel 2006 “Come ammazzare il coniuge e perché” operazione vintage sul rapporto di coppia, dai
testi di Antonio Amurri.
Nel 2007 “Amleto in salsa piccante” testo di Aldo Nicolaj, che ci ha valso il premio come miglior spettacolo alla rassegna “Tutti in Scena”.
Nel 2008 “8 donne e un mistero” ha premiato Raffaella Fiorito come miglior attrice non protagonista
alla rassegna “Tutti in Scena”.
L’immediato successo di pubblico e i riconoscimenti ottenuti alle rassegne cui abbiamo partecipato hanno
sempre premiato il nostro lavoro, che comprende tutte le fasi dell’allestimento di uno spettacolo teatrale, dalle
scene, ai costumi, alla scrittura o adattamento del testo e tutto ciò che ha contribuito a creare uno stile “Squinternato” che oggi ci contraddistingue.
Perché lo facciamo
Accanto all’impegno artistico è cresciuto in noi il desiderio di dare un altro scopo alla nostra attività, scegliendo
di devolvere interamente gli incassi a progetti di solidarietà, sia nella nostra città sia con la creazione della
ONLUS Amar e l’India (www.amarelindia.it), associazione che si occupa direttamente di promuovere e finanziare progetti in India per offrire opportunità di studio, cure e quanto altro serve a bambini bisognosi, oltre
ad un rapporto di affetto ed amicizia.
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La compagnia “Fusi&Confusi” presenta
C’era ‘na vorta Roma
di Giancarlo Cittadini
MERCOLEDÌ 8 GIUGNO
GIOVEDÌ 9 GIUGNO
ore 21,00
REGIA
Monica Ferri
Con (in ordine alfabetico):
Pietro Caputo
Giancarlo Cittadini
Manuela Filippi
Marco Filippi
Loredana Fortini
Aurora Giuliani
David Italia
Marco Salomone
Anna Spezia
DavideVincioni
LorellaVincioni
TizianaVincioni
Musica e Canzoni (in ordine alfabetico):
BiagiaAbbattista
Remo Montellanico
CarloVettori
EnricoVettori
Scene:
Massimiliano Coccia
Trucco:
Vanessa Simone
Luci e suoni:
Daniele Di Nezza
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Lo Spettacolo
L’amore e l’appartenenza alla città di ROMA, ci ha
spinti a proporre un progetto totalmente nuovo nel
suo genere, volto a favorire la valorizzazione e la
conservazione della tradizione culturale romana attraverso il più grande poeta che la città eterna abbia
mai conosciuto: Giuseppe Gioachino Belli.
Portare sul palcoscenico la teatralizzazione dei sonetti del Belli, attraverso l’atmosfera di una giornata
in un mercato romano della metà dell’ottocento, significa far rivivere lo spirito intimo, verace ed onesto
della plebe romana, cioè di quel substrato di umanità, di quel calderone di sentimenti ancora oggi vivi
e pulsanti dentro ciascuno di noi, solo apparentemente sepolti dall’asfalto delle nostre strade e dai
mattoni delle nostre case.
Lo spettacolo si completa con l’arricchimento apportato dalla sezione musicale, strettamente connessa
alla parte recitata: la musica romana è tradizione e
cultura, anch’essa massima espressione della voce
popolare.
La scelta dei temi sviluppati nei sonetti abbraccia le
più varie e comunque sempre attuali tematiche, la
fatica del vivere quotidiano, il pettegolezzo, il potere,
la chiesa e non ultimo l’amore.
La Compagnia
L’Associazione Culturale è costituita da un gruppo di attori e musicisti amatoriali provenienti da precedenti
esperienze. Nel corso degli anni il gruppo iniziale si è arricchito di nuovi elementi che hanno contribuito
alla crescita sia numerica che qualitativa dell’associazione. Alcuni membri della compagnia hanno partecipato ai corsi dell’accademia Scharoff di Roma, conseguendo nell’anno 1997 il diploma di attori.
Per un certo periodo l’aspetto teatrale e quello musicale hanno seguito percorsi differenti ma negli ultimi
tempi, pur restando legati ognuno alla propria specificità, sono stati realizzati spettacoli in cui l’aspetto teatrale e quello musicale si sono compenetrati.
Ciò ha portato alla creazione di spettacoli unici nel loro genere ultimo dei quali, in ordine cronologico, è la
teatralizzazione dei sonetti del poeta Giuseppe Gioachino Belli che combinata con musiche romane che
spaziano dal 1500 sino ai giorni nostri creano una magia unica.
Per seguire la programmazione della Compagnia visita il sito www.fusieconfusi.it
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La compagnia “Quelli che il palco...” presenta
Chicchignola
commedia in tre atti
di Ettore Petrolini
VENERDÌ 10 GIUGNO
SABATO 11 GIUGNO
ore 21,00
Personaggi e interpreti:
Chicchignola
Sergio Esposito
Egisto
Fabrizio Di Nezza
Eugenia
Marcella
Monica Cecchini
Lalletta
Rosella Giustini
Leone
Mario Giovannetti
Virginio - Ladro
Scene:
Quelli che il palco…
Costumi:
Barbara Di Cesare
Luci:
Daniele Di Nezza
Foto di scena:
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Giovanna Espinoza
Riccardo Dell’Era
Claudio Scamorri
REGIA
Stefano Dionisi
Lo Spettacolo
L’opera, considerata da tutti come la più
bella commedia di Ettore Petrolini, ha
come protagonista Chicchignola, un galantuomo d’altri tempi che si guadagna da vivere facendo il venditore ambulante di
giocattoli. Conscio che la sua compagna lo
tradisce con il suo migliore amico, un norcino furbo e borioso pieno di soldi “sporchi
di salumi”, dopo una serie di gag e doppi
sensi, si traveste da ladro e va a rubare
nella sua stessa casa per cogliere in flagrante i due e imporre loro una serie di
umiliazioni. Ma dopo quella che doveva essere una vendetta, Chicchignola rimane
inesorabilmente solo, consapevole del suo
destino di uomo perbene in un mondo di
furbi.
Un omaggio a Mario Scaccia, recentemente scomparso, che con la sua straordinaria interpretazione seppe, più di ogni
altro, portare questa commedia ad un successo senza precedenti.
La Compagnia
La Compagnia “Quelli che il palco…” è nata alcuni anni fa dall’incontro
di attori provenienti da diverse esperienze teatrali.
E’ condotta da Stefano Dionisi, direttore artistico delTeatro Le Salette di
Roma, ove la stessa compagnia opera stabilmente.
Tra gli spettacoli messi in scena, rappresentati anche in ambito nazionale, spiccano “L’arte della commedia” di Eduardo De Filippo,“La strana
coppia” e “Appartamento al Plaza” di Neil Simon,“Il fazzoletto di Dostoevskij” di Giuseppe Manfridi,“Ecco Nerone” di CarloTerron,“Vicoli in
Paradiso” e “Quanno c’era a Roma… er Marchese der Grillo” di Stefano
Dionisi.
Gli spettacoli spaziano dal comico al drammatico e in essi emerge la
compattezza del gruppo e il divertimento sulla scena che gli attori riescono a trasmettere al pubblico.
La compagnia ha già partecipato a precedenti edizioni della Rassegna
Tuttinscena, ottenendo premi e riconoscimenti.
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La compagnia “Divieto d’Affissione” presenta
Attento alla cioccolata,
Callaghan!
L'incredibile caso Aulait-von Dent
commedia gialla brillante
di Quattrocchi & Cattivelli
LUNEDÌ 13 GIUGNO
MARTEDÌ 14 GIUGNO
Franco Tuba
Assistente alla regia: Gianni Falsi
Scene: Alessandro Chiesa
Produzioni musicali: Valerio Gallo Curcio
Direttore di scena: Erminia Monteleone
ore 21,00
Costumi: Lo Bosco Costumi - Milano
Personaggi e interpreti:
Tommaso aliasThomas Fourhands scrittore di gialli
Claudio Chiesa
Lara colf russa
Collaboratori:
Alessandra Mastropietro,
MarcoTuba,Gianni Zucchini
Progetto grafico: Luigi Falchi
Stefania Zuccari
Lo Spettacolo
Jacopo Gallo Curcio
Tommaso, apprezzato scrittore di gialli “noir”, è
disperato. Una grave crisi di ispirazione non gli ha
consentito di ultimare il centesimo numero della
fortunata serie del Detective Callaghan, che il suo
editore attende improrogabilmente fra poche ore.
Per fortuna Tommaso scopre che Lara, la sua
nuova colf russa, è dotata di un grande talento di
scrittrice di gialli e le chiede di aiutarlo. Lara accetta, ma a una condizione: il romanzo che scriveranno a quattro mani non dovrà utilizzare, se non
ironicamente, i soliti luoghi comuni del giallo noir
di cui è infarcita la serie di Callaghan. Il nuovo
giallo sarà intricato e denso di colpi di scena...
Nella commedia “Attento alla cioccolata, Callaghan!”, i luoghi comuni del giallo "noir", sia sotto
forma di romanzo che di film, vengono utilizzati in
maniera parodistica per creare effetti di comicità
surreale. L'azione si svolge su due piani: le scene
del romanzo che Tommaso e Lara scrivono vengono interpretate “in diretta” da Callaghan e dagli
altri personaggi, in una girandola di colpi di scena
che rendono sempre più intricato l’incredibile caso
Aulait - von Dent.
James Callaghan detective privato
Della Mortimer segretaria di Callaghan
Anna Genovese
Jacquéline Aulait giovane ereditiera cliente di Callaghan
Francesca Rossi
Greta von Dent giovane ereditiera
Laura Carabotta
O’Hara sergente di polizia
Alberto Ciprari
Julio de Plata avventuriero e giocatore
Maurizio Benzi
Monsieur Aulait industriale del cioccolato
Antonio Perelli
Herr von Dent industriale del cioccolato
Antonio Perelli
Pia La Nocciola moglie di Aulait-von Dent
Roberta Sorano
e con la partecipazione di
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REGIA
Gino Basile
La Compagnia
Diretto da Franco Tuba, il Gruppo Divieto d’Affissione nasce nel 1985. Alla
ricerca di una formula sempre nuova del “fare teatro” che possa interessare
e divertire il pubblico, negli anni la compagnia ha proposto molti spettacoli:
le indimenticabili commedie di Eduardo De Filippo e le farse di Scarpetta, il
vaudeville di “Sarto per Signora” di Feydeau, opere di autori italiani come
“Trampoli” di Sergio Pugliese e “Non tutti i ladri vengono per nuocere” di
Dario Fo, novità come i “Vicini” di Alma Daddario, la rivista “Son tornate a
fiorire le Rosse” e il Molière in musica “Tartufo oggi a ‘tte, dimane a ‘mme!”,
l’humour inglese delle commedie di Cooney e Chapman, di Derek Benfield
e di Coward, i ritmi vorticosi di “Prima Pagina” di Hecht e MacArthur e di
“Rumori fuori scena” di Michael Frayn, pièces teatrali di autori francesi come
“Tredici a tavola” di Sauvajon, e le divertenti avventure di Pignon ne “La
cena dei cretini” e “Il Rompiballe” di Francis Veber.
www.divietodaffissione.it
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La compagnia “I Bachi da Sera” presenta
Due atti impuri
di Carlo Picchiotti
MERCOLEDÌ 15 GIUGNO
GIOVEDÌ 16 GIUGNO
ore 21,00
Riverisco Madre
EsterAlfonsi
Uno di troppo
Gianluca Della Gatta
Aiuto Regia,
scene e costumi:
ManuelaAlessi
Luci e suoni:
Roberto Pietrangeli
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REGIA
Carlo Picchiotti
Lo Spettacolo
Due Atti Unici in un'unica pièce teatrale.Troppo corti per essere rappresentati singolarmente, sarebbe il primo pensiero; o magari un nuovo esercizio di puro divertimento nel partire con un monologo femminile ed ampliarlo poi con il racconto
surreale di un giovane artista.
E invece, niente di tutto questo. I due atti sono “impuri” perché entrambi si fondano
su un grave peccato e sono legati da una serie di indissolubili fil rouges che mi hanno
convinto che avrebbero potuto soltanto essere rappresentati insieme. Il principale
filo conduttore che li lega è l’ anima con la sua dignità, senza porre dubbi sulla sua
esistenza, ma certezze sulla necessità della sua riappropriazione.
RIVERISCO MADRE è appunto un monologo dedicato alla dignità della Donna nel
quale mi sono cimentato con la capacità, da uomo, di essere interprete della sensibilità femminile. I due personaggi, in realtà un’ unica attrice con due volti, sono una
suora che racconta il suo esser suora, di qui il titolo della pièce, ed una ex prostituta,
che narra invece la sua vita. Ambedue da un parlatorio di un carcere: la prima, detenuta per il delitto del simbolo che le impediva la libertà di amare quell’ unico Uomo
a cui aveva votato la sua vita, imponendole tempi, regole, ed esclusività. La seconda,
per lo stesso delitto, riservato questa volta al suo simbolo di diniego della libertà, il
protettore che le aveva offerto solo violenza senza concederle mai amore.
E le due donne spiegano perché, con il delitto, si sono riprese la loro anima e la Dignità. E rispondono ambedue con fierezza e serenità ad un mondo perbene che le
ha definitivamente condannate ma anche inconsapevolmente riabilitate.
Cosa succede alla nostra anima nell’aldilà e quanto, il saperlo, potrebbe sopire la
nostra ansia nell’aldiqua?
Attraverso un bizzarro personaggio passato nel DILA’ e rimandato nel DIQUA, il secondo Atto affronta il tema della continuità dell’ anima dopo questa vita terrena e
propone delle ipotesi suggestive quali quella della fusione di tutte le anime. Con la
brillante ed ironica esposizione di questi temi s’ intreccia il racconto della biografia
del protagonista, un “pianofortista”, inconsapevole strumento di divertimento della Camorra per le fumose e lunghe serate della “famiglia”.
Lo spunto per questo lavoro mi è stato dato da un libro di Alfio Caruso,Willy Melodia,
che mi ha tenuto ben sveglio ed attento durante un lungo viaggio aereo e che, attraverso le descrizioni degli stati d’animo e delle avventure di un giovane pianista
della Mafia degli anni ’20, mi ha convinto a coniugare in una breve pièce le mie riflessioni sull’anima con il mio amore per la musica. “Spesso la tua vita la decidono
gli altri; tu al massimo ci metti la colonna sonora...” è stata la frase di Willy che mi
ha fatto vincere ogni esitazione.
La Compagnia
I BACHI DA SERA nascono nel 2007 da un Progetto di Carlo
Picchiotti. Insieme, hanno portato in scena, nel 2007, “W.A.M.
ironia della morte”, una pièce con la quale nel 2009 hanno
vinto il premio riservato alla migliore attrice protagonista nella
rassegna “TUTTINSCENA”. Nel 2009 hanno interpretato “Uno
di troppo e Due qualunque”. Nel 2010 hanno presentato “Se
Solo Melo Avessero Detto” alla Rassegna TUTTINSCENA ottenendo due nominations e vincendo il Premio Speciale della Giuria per il miglior testo inedito e la migliore Compagnia. Con
questo nuovo lavoro i Bachi si propongono di portare in scena
tre personaggi che affrontano i temi della dignità e dell’amore
nella loro dimensione più ironica e tragica.
L’Attrice
Ester Alfonsi unisce da sempre la
dedizione nella professione con la
passione per il Teatro, raccogliendo
numerosi successi in ambedue i percorsi. Comincia la sua avventura artistica nel 1994 recitando con
alcune Compagnie Teatrali non professionistiche. Realizza la
sua formazione attraverso corsi, stages e masters riscuotendo
sempre soddisfazione di plauso. Nel 2010 vince il premio come
Migliore Attrice Protagonista nella rassegnaTuttinscena alTeatro
della Cometa di Roma. Nel 2011 presenta al Teatro Le Maschere di Roma “Riverisco Madre” nell’ ambito della Rassegna
“Happy Hour, Happy Theatre”.
L’Attore
Gianluca Della Gatta nasce a Napoli nel 1981 e sin da piccolo recita in ogni occasione gli si presenti. Si laurea in Giurisprudenza ma nel contempo frequenta in anni diversi tre
laboratori teatrali che lo maturano e lo completano nella recitazione . Innumerevoli le sue esperienze teatrali sia come
attore che come regista tra le quali spiccano opere di Pirandello, Molière e gli immancabili Scarpetta e De Filippo.Vince
nel 2010, con la Compagnia dei Bachi da Sera, il Premio
Speciale della Giuria alla rassegna Tuttinscena del Teatro
della Cometa di Roma con “Se Solo Melo Avessero Detto”di
C. Picchiotti.
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La compagnia “Arts in English” presenta
Night & Day
Viaggio musicale
con Cole Porter
e George Gershwin
(in lingua inglese)
di Ailleen C. Moir
VENERDÌ 17 GIUGNO
SABATO 18 GIUGNO
ore 21,00
Personaggi e interpreti:
Cole Porter
Dave Fremland
Fred Astaire
Mark Biocca
Linda Porter
Ginger Rogers
Noel Coward
Mary Martin
Marlene Dietrich
Judy Garland
Peggy Lee
Howard Keel
Dancers/Chorus
Chrissie Carpenter
Lane Green
Benjamin Stender
Giulia Fagiolo
Diletta Donati
RachelAtwood
Monet Beardsley
Jim Schiebler
Giulia Cipriani
Emma Ciuffi
Simone Rozzi
18
Paola Carrara
REGIA
Ailleen C. Moir
Organizzazione:
Ailleen C.Moir
Carmela Boscarino
Vanessa Bryant
Carole McCutcheon
Jayne Solesbury
Coreografie:
Mark Biocca
Direttore Musicale:
Chrissie Carpenter
Costumi:
Margaret Bryan
Scenografie:
Bruno Ciuffi
Lo Spettacolo
‘Night & Day’ è uno dei più famosi brani scritti da Cole
Porter, che ha ispirato questo spettacolo musicale.Ambientato in Europa durante gli anni ruggenti, troviamo Cole e la
moglie Linda Porter nel bellissimo Palazzo Rezzonico a Venezia dove trascorsero alcune estati dando grandi feste. In
questo periodo Cole compose delle musiche bellissime e
dei memorabili musical per Broadway. Contemporaneamente, Gershwin scriveva il suo famoso musical ‘Un Americano a Parigi’.
Parigi è anche l’ambientazione del musical scritto da Porter
‘Can Can’.
‘A Foggy Day in London Town’ (di Gershwin) è il brano che
ci porterà a Londra dove si concluderà il primo atto.
Il secondo atto non poteva che ambientarsi a Broadway
dove Porter e Gershwin hanno avuto il loro massimo successo; li ricorderemo con dei favolosi pezzi tra cui ‘Summertime’ (di Gershwin) e ‘Night & Day’ (di Cole Porter).
La Compagnia
Arts in English è un’Associazione culturale senza scopo di lucro fondata nel 2005
con l’obiettivo di promuovere la lingua e la cultura anglo-sassone attraverso il tramite
delle arte sceniche.
L’associazione mette in scena almeno un musical in lingua inglese l’anno, coinvolgendo attori di varie provenienze e con esperienze teatrali diverse, accomunati però
sempre dalla stessa voglia di divertirsi sul palco cantando, ballando e recitando. Il
cast è composto da persone di madrelingua inglese e non. Le prove si svolgono interamente in inglese per dare modo ai partecipanti non madrelingua di migliorarne
la padronanza, nello stesso tempo dando loro l'opportunità di apprendere e praticare arti sceniche come la danza, il canto e la recitazione.
Arts in English organizza inoltre altri eventi quali serate culturali o intrattimenti/varietà a tema. Se siete interessati a partecipare ai nostri eventi o spettacoli, come
spettatori, come attori o dietro le quinte, visitate il nostro sito www.artsinenglish.it.
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La compagnia “Artisti Cabriniani” presenta
Unicamente mia
di Emiliano Ciavardini
LUNEDÌ 20 GIUGNO
MARTEDÌ 21 GIUGNO
ore 21,00
Personaggi e interpreti:
Ada
Patrizia Magionesi
Michela
Vincenza Brancati
Clelia
Anna MariaAngrisani
Beatrice
Saveria Lombardo
Astrid (Agostina Striduso) Ana Belen Montes Cano
Miria
Daniela Marcuccilli
Gigia
Alessia Ridoni
Miss Drudy
Regina Sgaramella
Zuvanken
Selena Costantini
Claudia
Claudia Risi
Angelica
Angelica Gabbiai
Cinzia Cuore
Vincenza Brancati
Primo Maldestri CarmeloArezzo
Flavia (Bimba)
Laura Zurzolo
Giulia
Alessia Ridoni
Musiche e liriche: Emiliano Ciavardini
Aiuto regia: Alessia Ridoni
Coordinamento organizzativo:
Patrizia Magionesi
Coordinamento stilistico:
Anna MariaAngrisani
Scenografia, decori, grafica:
Vincenza Brancati
Coreografie: Selena Costantini
Aiuto coreografa: Angelica Gabbiai
Abiti sartoriali originali: Claudia Risi
Responsabile audio e tecnico:
Mirko Di Donato
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REGIA
Emiliano
Ciavardini
Lo Spettacolo
Questa è una storia comune. Questa è la storia di "chi
sa amare".Ada, la madre, circa sessant'anni, le sue scelte,
il suo carattere, il suo modo di amare. Michela, la figlia,
quasi trentasei anni, cresciuta senza padre, ora madre di
Flavia che, per fatti della vita, alleva da single. Il sipario
si apre dopo tre anni di silenzi dovuti all'ennesimo scontro
quando, al battesimo di Flavia,Ada disse: "è ora che trovi
un padre per tua figlia". Ma non voleva ferire Michela,
era il suo modo per dire "prova a rifarti una vita, sarebbe
bello per tutte e due". Ma non erano frasi da Ada.A tre
anni di distanza da ciò, Michela ascolta un messaggio in
segreteria: è di Ada; le chiede dove fosse e perché non andava a trovarla. Non c'era logica. Michela dunque richiama subito a casa, ma lì trova anche la seconda
sorella della madre, sua zia Clelia. Michela capisce che
c'è qualcosa di grosso e, l'indomani, parte per Bibbiena.
La sua ansia, il suo malessere, troveranno conforto nell'abbraccio di Ada che, ancora una volta, insegnerà: "le
parole possono non servire". Quello che aspetta Michela
non è però un semplice ricongiungimento provocato. Clelia la punzecchia, preparandola alla bufera con il suo
modo irritante, facendo un passo avanti e due indietro nel
discorso, senza dire niente. Fino a quando la realtà
prende forma, assume tratti umani, con il rumore del
tempo che passa; il rumore della malattia, quella di Ada.
Qui inizia il viaggio di Michela alla scoperta di una madre
che non conosce, verso l'accettazione di un domani che
non ha ancora forma. Qualcuno però vuole che lei sappia
di più: è "il momento", quello in cui le bugie debbono essere svelate. Così Bice, la terza delle tre sorelle, vissuta da
anni con Ada (non poi così rintronata come il suo decadimento cognitivo giustificherebbe), fa trovare a Michela
una valigia ed una foto. Nella foto c'è un locale: Il GLEM,
con la data del 1975, una dedica e l'indirizzo. Michela,
ignorando chi avesse voluto farle avere quegli oggetti, decide di non farne parola con nessuno della casa, e si reca
in questo locale per cercare Primo Maldestri, firmatario
della dedica sul retro della foto. Cosa era accaduto nel
1975 al GLEM? Cosa c'entrano Ada, Clelia, Bice con quel
locale? Chi è Primo Maldestri? Solo un tuffo nel passato
potrà chiarire il perché del presente. Ma la verità a volte
ha un prezzo alto e stavolta è così, rincorrendo per sempre l'immagine di un ricordo. Solo la mano di chi sa togliere a sé per dare all'altro, riesce a capire e a dire che:
non c'è rinuncia nel donare.
La Compagnia
La struttura artistica denominata ARTISTI CABRINIANI è nata nel settembre del 2009, in seno all’Association
Columbus e, per la realtà che ci vede integrati, del Complesso Integrato Columbus.
L’idea di tale struttura nasce dall’incontro di alcuni soggetti che, stimolati dalle proprie esperienze artistiche
e personali, nonché sulla scia delle recenti opportunità creative che la stessa ragione Cabriniana ha inteso
incoraggiare, hanno visto prendere forma un sempre più delineato scenario, nel quale far convogliare la passione sensibilmente riscontrata in più persone e le intenzioni (talvolta obiettivi) di condivisione.
La ARTISTI CABRINIANI intende pertanto essere un laboratorio artistico, senza scopo di lucro, sulle orme
di un’associazione culturale, ove si possano realizzare progetti orientati alle dimensioni culturali più rappresentative dell’espressione artistica, figurativa ed artigianale contemporanea.
Il dialogo e l’integrazione tra le diverse discipline artistico – figurative si orienta in una dimensione di convivialità, con un’espressione del “proprio a disposizione dell’altrui”; includendo, in tale dichiarazione di intenti,
qualsiasi forma di collaborazione e sostegno derivante dagli eventuali “frutti” di tali scelte interpretative.
La compagnia teatrale sfrutta "il processo comunicativo come relazione d'aiuto" nei confronti del singolo, ispirandosi ai valori ontologici e rivolgendosi a molteplici realtà, ove sia possibile una coesistenza proattiva tra
l'aspetto ludico e la possibilità di restituire, innanzitutto sotto forma di intrattenimento, i benefici che l'esercizio
artistico genera.
Testi rappresentati:
Scacco al Re (Ispirato al racconto "Black Magic" di Arthur Rowe).Testo e regia di Emiliano Ciavardini, anno
2009 - 2010.
In bianco e nero.Testo e regia di Emiliano Ciavardini, anno 2010.
Francesca, come tramontana (Ispirato alla vita ed alle opere di Santa Francesca Saverio Cabrini).Testo e regia
di Emiliano Ciavardini, anno 2010.
Unicamente mia.Testo e regia di Emiliano Ciavardini, anno 2011. (Da rappresentare).
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“Il Teatro e le Maschere” presenta
Filumena Marturano
di Eduardo De Filippo
MERCOLEDÌ 22 GIUGNO
GIOVEDÌ 23 GIUGNO
ore 21,00
Filumena Marturano Antonella D'Onofrio
Domenico Soriano Alfonso DiVito
Alfredo Amoroso
Luigi Paesano
Diana
Simona Coccia
Lucia
Umberto
Riccardo
Michele
Maria Cristina Ricci
Ilaria Gianfagna
Fabrizio Proietti
Daniele Dolzi
Manuele Spadaro
L'avvocato Nocella Sergio Dolzi
Facchino
Mauro Proietti
Scenografia: Sergio Dolzi
Costumi: Maria Cristina Ricci
Musica a cura di Luigi Paesano
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Alfonso Di Vito
Lo Spettacolo
Personaggi e interpreti:
Rosalia Solimene
REGIA
Domenico Soriano è un cinquantenne napoletano amante
della bella vita; vedovo, benestante, sempre ben vestito,
proprietario di scuderie, ha vissuto viaggiando tra Londra
e Parigi, correndo dietro le belle donne e non facendosi
mai mancare nulla; nella sua giovinezza, a Napoli, ha frequentato una casa di appuntamenti dove ha conosciuto
la prostituta Filumena Marturano. Domenico ha portato
Filumena via dal suo triste mestiere, conducendola
prima in un appartamentino e poi, morta sua moglie,
nella sua bella casa con l’eterna promessa mai mantenuta, finora, di sposarla. Filumena in tutto questo tempo
ha condotto casa Soriano e lo stesso lavoro di Domenico,
sostituendosi al lui stesso preso come era dalla sua vita
dissennata fatta di viaggi, di donne e di cavalli. Ma Filumena nasconde un segreto, anzi due: ha tre figli ed uno di
questi è di Domenico. E' riuscita a tirarli su dignitosamente
grazie ai soldi che nel tempo ha sottratto a Domenico,
senza che lui se ne sia mai accorto. Ma il tempo stringe
e i suoi figli sono diventati uomini ed è giunto il momento
per loro di avere un cognome, una famiglia e conoscere le
loro origini. Per farsi sposare Filumena adotta uno stratagemma, fingendosi in punto di morte e strappando il fatidico “sì” al suo finto capezzale. Ma Domenico non ci sta
e ricorre alla legge per invalidare il matrimonio. Ma Filumena gioca la carta vincente confidandogli che uno dei tre
figli è anche suo ma senza dirgli chi sia dei tre. Domenico,
dopo una prima reazione fortemente negativa, incomincia a valutare positivamente il fatto di essere padre; cerca
di scoprire inutilmente chi dei tre ragazzi sia suo figlio.
Alla fine si convince della bontà delle argomentazioni di
Filumena e decide di diventare effettivamente (quindi sia
formalmente che nei sentimenti) il padre dei tre giovani
sposando, questa volta regolarmente, Filumena.
La Compagnia
La Compagnia Teatrale “Il Teatro e le Maschere” è una compagnia giovane.
E’ stata parte della Compagnia “Noi…attoripercaso” fino al 2009.
Abbiamo portato sul palcoscenico come “Noi..attoripercaso” le seguenti commedie:
2005 – L’arte di arrangiarsi (da “Vu cumprà” di Corrado Grasso e Giovanni Marcuccio)
2006 – Arriva lo zio di Dallas (Franco Roberto)
2006 – La rivolta dei giocattoli
2007 – Don Raffaele il trombone (Peppino De Filippo)
2007 – Pericolosamente (Eduardo De Filippo)
2007 – Suicidio collettivo (Peppino De Filippo)
2007 – Amicizia (Eduardo De Filippo)
2008 – La Fortuna con la F maiuscola (Eduardo De Filippo)
2008 – La palla al piede (Georges Feydeau)
2009 – A me gli occhi (Georges Feydeau)
2009 – Operazione sottoveste (Georges Feydeau)
2009 – Natale in casa Cupiello (Eduardo De Filippo)
Dopo il distacco questa nuova realtà nasce dall’incontro di esperienze vissute dai suoi componenti provenienti
da altre realtà; l’alchimia che si è creata ha dato vita ad un gruppo vivo, appassionato, serio e sospinto dal comune
amore per il palcoscenico e per il tentativo di comunicare, esprimere e suscitare sentimenti nel pubblico.
Nel 2010 il loro primo impegno è stato l’opera maestra del Grande Eduardo:“Filumena Marturano”. E’ stata
rappresentata al Teatro le Salette a dicembre.
sito: www.ilteatroelemaschere.it
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L’associazione “Avvocati alla Ribalta” presenta
Voci da Norimberga
fedele ricostruzione
del Processo di Norimberga
20 novembre 1945 - 16 ottobre 1946
dal libro
“I dossier segreti di Norimberga”
di Giuseppe Mayda
VENERDÌ 24 GIUGNO
SABATO 25 GIUGNO
ore 21,00
Personaggi e interpreti:
Geoffrey Lawrence - Presidente della Corte BrunoAndreozzi
Robert Jackson - Pm USA
Marco Di Lotti
Roman Rudenko - Pm Urss
Daniele Di Porto
Hartley Shawcross - Pm Gran Bretagna
FerdinandoAbbate
Charles Dubost - Pm Francia
Filippo Chiricozzi
Otto Sthamer - Difesa
RosarioTarantola
Hermann Goring - Imputato
Aldo Minghelli
Wilhelm Keitel - Imputato
Andrea Manasse
Ernst Kaltenbrunner- Imputato
Giuseppe Rombolà
Joachim von Ribbentrop- Imputato
AlessandroTozzi
Alfred Rosenberg- Imputato
Andrea Masotta
Franz Sauckel- Imputato
Alessandro Coccoli
Walter Funk- Imputato
PaoloTarantola
Generale Jodl- Imputato
Fabio Risi
Albert Speer- Imputato
Manrico Pensa
KostantinVon Neurath- Imputato
Fabio Moneta
H.G.Hjalmar Schacht- Imputato
Daniele Fabrizi
FranzVon Papen- Imputato
Giorgio De Marinis
M.C.Vaillant Couturier -Testimone
Alessandra Pietrantoni
Elsa Kruger-Testimone
AngelicaAddessi
Hans Bernd Gisevius-Testimone
Mario Orsini
Comandante Hoess-Testimone
Rodolfo De Martino
Aiuto regia: Paolo De Sanctis Mangelli,Alessandro Coccoli
Adattamento teatrale: RosarioTarantola,Aldo Minghelli
Adattamento teatrale: RosarioTarantola,Aldo Minghelli
Scenografia: Erika Laurita
Allestimento e montaggio scene:
Mario De Carli,Marco Di Lotti
Coordinamento: RosarioTarantola
Costumi: Avvocati alla Ribalta
Produzione: Avvocati alla Ribalta
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REGIA
Marco Di Lotti
Lo Spettacolo
“Voci da Norimberga”, di RosarioTarantola con la preziosa collaborazione di Aldo Minghelli, è una
ricostruzione filologica del processo
più celebre della storia, ovvero quello
nei confronti dei principali responsabili del nazismo. Attraverso l’attenta
esposizione dell’accusa, vengono alla
luce le cause che hanno portato all’avvento del nazismo ed alla sua caduta, nonché gli orrori ed i crimini
che, prima di allora, non erano considerati reati. Per la prima volta nella
storia i massimi esponenti di una nazione sconfitta, ideologi, politici, militari, banchieri e diplomatici vengono
giudicati da un Tribunale universalmente riconosciuto. I principali imputati, tra i quali Goring, Ribbentrop,
Keitel e Speer, si alternano nel respingere le accuse a loro rivolte, cercando invano giustificazioni per la
più grande tragedia che ha sconvolto
l’umanità. Il tutto completato da filmati dell’epoca riguardanti i veri protagonisti del processo, ai quali gli
interpreti danno voce. Uno spettacolo drammatico, contro tutte le discriminazioni,
che
ripropone
argomenti sempre attuali e ci ricorda
una triste verità, ben riassunta dal
pensiero di Ivo Andric: “i morti non
parlano, i sopravvissuti ammutoliscono: per questo le tragedie si ripetono”.
Marco Di Lotti
La Compagnia
L’Associazione “Avvocati alla Ribalta”, pur operando dal 1997, si è formalmente costituita
nel gennaio del 2006 ed è composta da avvocati, giuristi e cultori della materia. Gran
parte dei suoi componenti ha avuto esperienze artistiche di vario genere, sia nel campo
teatrale che musicale. L’attività di questi ultimi anni è stata prevalentemente caratterizzata dalla trasposizione teatrale di famosi processi storici e dalla rappresentazione di
“farse giudiziarie” brillanti (tra le più celebri quelle di Georges Courteline).Tra le opere
maggiormente rappresentate, a partire dal 2006 si ricordano:“Norimberga – dagli atti
del processo”, portata in scena, tra gli altri, a Palermo, all’Auditorium di Roma, al Teatro
Vascello ed alla Sala Pompeo del Consiglio di Stato, alTeatro Sociale di La Spezia, alTeatro
Comunale di Genova, alla Sala Monumentale di Pisa, all’aula Bunker delTribunale di Firenze ed al Teatro Petrolini di Ronciglione;“Chi cerca trova, ovvero beato chi crede nella
giustizia perché sarà giustiziato…” che ha partecipato alla manifestazione Tuttinscena
2009 presso il Teatro La Cometa successivamente replicato presso il Teatro Orione ed
ilTeatro Sala Uno di Roma, oltre alla fattiva partecipazione ad altri spettacoli quali “Delitto a Villa madeira”,“Il Processo Bebawi”, Il Processo ai frati di Mazzarino” e l’organizzazione e partecipazione a numerosi eventi teatrali in beneficenza quali “Un tocco…
in Libertà”, “Un tocco… di Solidarietà”, “L’Arte nel sangue” e “Una causa da non perdere”. Sono in programma altre realizzazioni su tematiche legate all’impegno civile,
alla lotta alla discriminazione ed alla tutela dei diritti umani.
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“Frammenti d'Arte Teatro” presenta
Lo strano caso
della famiglia Dupont
di Marzia Verdecchi
LUNEDÌ 27 GIUGNO
MARTEDÌ 28 GIUGNO
ADATTAMENTO
E REGIA
Marzia Verdecchi
ore 21,00
Lo Spettacolo
Personaggi e interpreti:
Il Padre
Valerio DeAngelis
La Madre
Paola Raciti
Zeno e Bia (Le Figlie Gemelle)
Pamela Muscia,Chiara Fiorelli
Cruche (La Serva)
Silvia Faccini
IlVicino
AndreaAlesio
Lo Schmu'rz
AlessandroTanzi
Scenografie:
Pasquale Cosentino
Tecnico Luci:
Carlo Mastrogiacomo
Musiche Originali:
Marco Savatteri e Massimiliano Gallo
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La piccola famiglia Dupont è costretta ad una
continua fuga, all’ascensione dei vari piani di
una illusoria casa, ogni volta che sente un “rumore”, stridente e lugubre.
Ad ogni piano i Dupont prendono possesso di
un alloggio sempre più alto, misero e ristretto,
dimenticando via via in quello precedente
qualcosa della proprio vita. Perdono la radio, la
pendola, la macchina fotografica e poi gli oggetti , i sentimenti , la verità, l’amore, gli affetti.
Pressati , inseguiti, sempre più stretti da vicino
, prigionieri del ruomore, e pieni di paura verso
qualcosa o qualcuno di indefinito.
Fa parte della famiglia una bestia/uomo chiamata Schmurz, continuamente negata, ignorata, insultata e percossa.
L’atmosfera è quella del sogno un sogno in cui
rimane tempo solo per la fuga, ma da cosa ci
chiediamo??
Uno dei temi fondamentali della filosofia sartriana è l'impossibilità di una relazione positiva con gli altri. Tale affermazione sancisce
l'estraneità assoluta tra gli esseri viventi, per
cui l'inferno è qui sulla terra, in un'insuperabile
solitudine.
Il testo ci è sembrato fortemente attuale, la
paura degli altri la negazione di tutto ciò che
da noi è diverso: uno straniero, un passante…
il nostro vicino di casa!
La Compagnia
La compagnia teatrale Frammenti d’Arte Teatro nasce nel 2007 a seguito di
varie collaborazioni artistiche tra i propri membri durante gli anni precedenti.
I componenti della compagnia nascono da una matrice comune - la ‘Scuola
internazionale di teatro Circo a vapore’ - specializzandosi successivamente a
seconda delle proprie attitudini e frequentando diversi stage:CLOWNERIE-TEATRO GESTUALE-TEATRO DANZA-COMMEDIA DELL’ARTE-ELEMENTI SCENOGRAFICI E DI SCRITTURA.
La compagnia, totalmente autoprodotta , si prefigge lo scopo di portare nel panorama artistico italiano stili ancora poco conosciuti ma di grande effetto.
Nel 2008 debutta con “IL RITRATTO DI OSCAR WILDE” al teatro SALAUNO e
con lo stesso partecipa alla rassegna teatrale di Claudio Boccaccini TUTTINSCENA dove riceve la nomination come: MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA”.
Nel 2009, alla rassegna TUTTINSCENA si aggiudica con lo spettacolo “NOIR”
premi come:”Miglior spettacolo, miglior regia, miglior attore non protagonista e
miglior attrice non protagonista”e riceve le nomination come “miglior scenografie
e costumi” e partecipa anche all’edizione 2010 con lo spettacolo “LE SMANIE
DI OGGI (Logan vs Blanik)”.
Inoltre nel 2009 debutta con “ROMA BUCAREST”, testo originale di Gianluca
Tocci, regia di Giovanni Bussi.
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Scuola di Teatro “La Stazione” presenta
Eran trecento
di Rosario Galli e Luciano Russi
GIOVEDÌ 30 GIUGNO
VENERDÌ 1 LUGLIO
REGIA
Claudio Boccaccini
ore 21,00
SPETTACOLO
FUORI CONCORSO
con
Roberto Bagagli
Andrea Bizzarri
Debora Caira
Silvana Costa
Monica Falconi
Flavia Faloppa
Riccardo Giacomini
Leonardo Lemma
Matteo Montaperto
Edoardo Paolinelli
Ivan Pasquariello
Giulia Priori
Mery Poltroni
Alida Sacoor
Giacomo Maria Sannibale
Francesco Scalese
FrancescaTufi
FrancescaVenturi
AntonioVianelli
Sara Zappalà
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Aiuto regia:
Monica Ramires
Tecnico luci e fonica:
Fratelli Lumière
Lo Spettacolo
“Eran trecento, eran giovani e forti...".
Con questi versi inizia "La spigolatrice di Sapri", una famosissima poesia di Luigi Mercantini che fatalmente in
tutti noi sollecita reminescenze scolastiche, anche perchè è a questo componimento poetico che dobbiamo,
per lo più, la conoscenza di uno dei più giovani e sfortunati eroi del Risorgimento italiano: Carlo Pisacane.
Carlo Pisacane nasce a Napoli nel 1818. Costretto a
fuggire giovanissimo per le sue idee rivoluzionarie, si arruola nella legione straniera in Algeria, nel ‘48 accorre in
Lombardia dove combatte per la prima guerra d'indipendenza, partecipa con Mazzini alla difesa della repubblica romana, nel 1857 organizza la spedizione
insurrezionale nell'Italia meridionale, dove troverà la
morte. Ucciso proprio da coloro che lui avrebbe voluto
liberare.
La storia di Carlo Pisacane rimanda incredibilmente a
quella di un altro celebre ribelle della storia contemporanea: Ernesto Che Guevara. Tutti e due figli di borghesi,
colti e studiosi, brillanti e affascinanti, utopisti e sognatori,
sono protagonisti nelle lotte di liberazione di popoli oppressi. Lo scopo principale delle loro vite.
Entrambi finiti morti giovani, lontani dalle loro case, in
paesi stranieri, combattenti per l’affermazione della libertà di ogni popolo, e perciò anche di quelli cui per nascita non appartengono e, da quegli stessi popoli, uccisi
- nella e dalla - indifferenza e cecità.
La Scuola
La scuola di teatro "La Stazione" nasce nel 1986 sotto la direzione artistica di Claudio Boccaccini.
E’ stato luogo di formazione e crescita per moltissimi giovani
che hanno fatto del teatro la loro professione, oltre che la passione della loro vita.
Per informazioni:
siti web:
www.scuoladiteatrolastazione.it
www.claudioboccaccini.it
email:
[email protected]
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Ente Patrocinante:
C.R.A.L. INPS D.G.
Direzione artistica e organizzativa:
Claudio Boccaccini
GIURIA
Presidente:
Giuseppe Manfridi
Componenti:
Virginia Barrett, Maria Teresa Costa, Maurizio Greco, Maria Pia Iannotta,
Nelly Jensen, Stefania Pascucci, Paolo Perinelli
Organizzazione e promozione:
Silvia Brogi
Rapporti esterni: Sandro Isonio
Accoglienza: Francesco Giordano
Direzione Teatro Della Cometa: Marco Pepe
Staff tecnico: Marco Laudando, Mauro Memmolo
Botteghino: Daniele De Placidi, Marco Lupo
Personale di sala: Silvana Iovine, Lucia Liuzzi, Emanuele Petrarca, Erika Romano
Al Bar del Teatro: sig.ra Rita
Contatti: r [email protected]
Grafica:
www.direfare.it
Finito di stampare nel mese di maggio 2011 presso Fotolito Moggio - Tivoli (Roma)