L`apparato respiratorio

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L’apparato respiratorio
Diametro sagittale max:
16 cm
Diametro trasverso (alla
base)
10-11 cm a destra
7-8 cm a sinistra
Peso
680 g (destro)
620 g (sinistro)
Volume
1600 cm3 (uomo)
1300 cm3 (donna)
Ogni polmone ha una forma all'incirca conica e presenta un apice, una base, due superfici e tre
margini:
Apice
Parte di polmone che si trova al di sopra del margine superiore della II costa.
Sporge sul piano dell'apertura superiore del torace in contatto con la cupola pleurica.
Ha rapporto:
Base
anteriormente:
art. succlavia, art. intercostale superiore, art. toracica
interna,
posteriormente
ganglio cervicale inferiore dell'ortosimpatico, ramo
anteriore del I nervo toracico
lateralmente
muscolo scaleno medio
medialmente a dx
art. brachiocefalica, vena brachiocefalica dx, trachea
madialmente a
sinistra
art. succlavia sinistra, vena brachiocefalica sinistra
superiormente
radici inferiori del plesso brachiale
Ha forma semilunare concava e poggia sulla superficie convessa del diaframma.
Lateralmente e posteriormente è limitata da un margine sottile che penetra nel
recesso costodiaframmatico destro.
Con l'interposizione del diaframma contrae rapporti con:
polmone destro:
lobo destro del fegato
polmone sinistro:
lobo sinistro del fegato, dello stomaco e della milza
posteriormente:
ghiandola surrenale, polo superiore del rene
Superficie Liscia e convessa, si estende in dietro fino alle parti laterali dei corpi delle vertebre
toraciche e in avanti giunge quasi fino alla linea mediale.
costale
E' a contatto con la pleura costale, oltre la quale, con l'interposizione di uno strato
sotto sieroso lasso, si trova la fascia endotoracica.
Si divide in:
•
•
Margine
inferiore
parte posteriore (vertebrale): a contatto con la superficie laterale dei corpi e
dei dischi vertebrali, con vasi intercostali posteriori e con i nervi splacnici.
parte anteriore (mediastinica): presenta una concavità (detta impronta
cardiaca) che accoglie il pericardio. Sopra e dietro vi è l'ilo, dove entrano ed
escono le componenti della radice polmonare.
Forma semilunare, sottile e affilato, si insinua nel recesso costodiaframmatico.
Presenta un tratto laterale convesso e uno mediale concavo.
Arrotondato, inizia dall'apice e separe posteriormente la faccia laterale da quella
Margine
posteriore mediale. Corrisponde al margine mediale della testa delle coste.
Margine
anteriore
Sottile, inizia sotto l'apice, discende verticalmente tra la faccia laterale e quella
mediale. A sinistra presenta l'incisura cardiaca e nel continuare con il margine
inferiore forma una sporgenza, la lingula (regione del lobo superiore di sinistra
equivalente al lobo medio di destra) che ricopre l'apice del cuore.
Scissure e lobi polmonari
La superficie del polmone è percorsa da scissure che si approfondano fino all'ilo, dividendo
l'organo in lobi.
A sinistra:
•
Scissura obliqua: divide il polmone sinistro nei lobi superiore e inferiore. Inizia sulla
faccia mediale del polmone nella parte alta e posteiore dell'ilo, decorre all'indietro, verso
l'alto fino al margine posteriore che taglia a 6 cm sotto l'apice, si prolunga poi in basso e in
avanti sulla superficie costale raggiungendo il margine inferiore; si dirige sulla superficie
mediastinica in dietro sin sotto l'ilo.
A destra:
•
•
Scissura obliqua (o principale): separa il lobo inferiore dai lobi superiore o medio Inizia
nella parte superiore dell'ilo, si dirige in alto e in dietro, oltrepassa il margine posteriore e
attraversa la faccia costovertebrale portandosi obliquamente e in basso fino a raggiungere
la base, continua sulla faccia mediale per terminare nella parte inferiore dell'ilo.
Scissura orizzontale: separa il lobo superiore dal lobo medio. Inizia dalla scissura obliqua
sulla faccia laterale a livello della IV costa, attraversa orizzontalmente la faccia laterale,
oltrepassa il margine anteriore e percorre la faccia mediastinica per terminare all'ilo.
Topografia dei lobi polmonari
Sulle diverse pareti del torace si proiettano:
Parete posteriore del torace si proiettano i lobi superiori ed inferiori
Parete laterale destra
si proietta il lobo superiore fino al punto in cui la linea ascellare
media incrocia la IV costa, il lobo medio è davanti a questo punto
e il lobo inferiore è dietro a questo punto
Parete laterale sinistra
si proiettano i due lobi del polmone sinistro
Parete anteriore dx
si proiettano il lobo superiore e medio con limite posto sulla IV
costa
Parte anteriore sin
si proietta il lobo superiore sinistro
Ilo e radice dei polmoni
La radice del polmone, collocata all'alteazza dei corpi della V, VI, e VII vertebra toracica, collega
la superficie mediale del polmone con il cuore e la trachea.
Comprende:
•
•
•
•
•
•
•
bronco principale
due vene polmonari
arterie e vene bronchiali
plesso nervoso polmonare
vasi linfatici
linfonodi
connettivo lasso
Il tutto è avvolto dalla pleura.
A destra la radice è situata dietro la vena cava superiore e parte dall'atrio destro e sotto la vena
azygos.
A sinistra sotto l'arco aortico e sotto l'aorta discendente.
Zone e segmenti polmonari
Definizione
Si definisce zona o segmento polmonare un territorio, parte di un lobo, che presenta indipendenza
anatomica rispetto alle parti contigue per la presenza di un arteria (zonale), di un bronco (zonale) e
di una rete venosa perizonale.
Nel polmone si individuano 10 zone (o segmenti)
Polmone sinistro
1) Apicale
Lobo
superiore
2) Posteriore
Polmone destro
Lobo
superiore
3) Anteriore
4a) Lingulare superiore
5a)Lingulare inferiore
7) Basale interno
8) Basale anteriore
2) Posteriore
3) Anteriore
Lobo medio
6) Superiore
Lobo
inferiore
1) Apicale
4b) Esterno (laterale)
5b) Interno (mediale)
6) Superiore (apicale)
Lobo
inferiore
7) Basale interno
8) Basale anteriore
9) Basale laterale
9) Basale laterale
10) Basale posteriore
10) Basale posteriore
Ciascun segmento comprende centinaia di entità indipendenti, connesse le une alle altre da
connettivo interstiziale, detti lobuli polmonari: ogni lobulo è una piccola massa poliedrica di
parenchima polmonare che riceve un piccolo condotto aereo (bronchiolo) insieme alle
ramificazioni terminali delle arteriole e delle venule, vasi linfatici e nervi polmonari.
Ogni lobulo è formato da 10-15 unità elementari, gli acini polmonari, cui fanno capo le ultime
ramificazioni dei bronchioli intrapolmonari.
Ogni lobulo è fornito da un bronco lobulare che
si ramifica dando bronchioli intralobulari a loro
volta suddivisi in 10-15 bronchioli terminali
ciascuno dei quali forma un acino (nella figura a
lato).
In ogni acino il bronchiolo terminale dà origine ai bronchili respiratori che presentano lungo il
loro decorso delle estroflessioni dette alveoli.
I bronchioli respiratori si dividono in 2-10 condotti alveolari la cui parete è completamente
formata da una successione di alveoli.
I condotti alveolari si diramano in condotti dilatati, a fondo cieco, con la parete estroflessa in
alveoli: i sacchi alveolari.
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La vascolarizzazione del polmone
Si distinguono due sistemi, uno funzionale (la "piccola circolazione"), uno nutritizio (la "grande
circolazione").
Piccolo circolo
Le arterie polmonari
La arteria polmonare prende origine dal ventricolo di destre e dà origine ai due rami, destro e
sinistro, questi entrano nei polmoni a livello dell'ilo; si ramificano accollandosi ai rami bronchiali
in posizione dorso-laterale seguendone le varie suddivisioni fino a dare le arteriole terminali che
decorrono lungo i bronchioli e i condotti alveolari.
Terminano costituendo una fitta rete capillare sotto l'epitelio di rivestimento nella parte e nei setti
degli alveoli.
Le arterie polmonari hanno una parete priva di tessuto muscolare, possiedono fibre elastiche
sovrapposte in modo diverso dalle arterie della circolazione sistemica.
A livello delle arterie dei bronchi terminali la parte dei vasi è costituita da un rivestimento
completo di fasci muscolari (arteriole muscolari).
Successivamente, andando verso la periferia, lo strato muscolare diventa discontinuo assumendo
la forma di un cavatappi (arteriorle parzialmente muscolari), fino a scomparire a livello delle
arteriole precapillari (arteriole non muscolari).
A livello delle arteriole parzialmente muscolari e non muscolari si riscontra la presenza dei
periciti, cellule in grado di trasformarsi in cellule muscolari sotto l'azione dello stimolo ipossico
(vedi ipertensione polmonare)..
Le vene polmonari
Originano dai capillari polmonari come venule che decorrono nei setti interlobulari, si riuniscono
in vasi di maggior calibro accompagnando i bronchi o più spesso in modo indipendente dal
decorso di arterie e bronchi.
Queste confluiscono infine in due vene polmonari per ciascun polmone che escono dall'ilo e si
portano all'atrio sinistro.
Grande circolo
Arterie bronchiali
L'arteria bronchiale destra origina dalla II arteria intercostale destra o dalla faccia inferiore
dell'arco aortico o da un tronco comuine con l'arteria bronchiale inf.
L'arteria bronchiale sinistra è composta da un ramo superiore (che origina dalla faccia inferiore
dell'arco dell'aorta) e da un ramo inferiore (originato dall'aorta discendente).
Nelle arterie bronchiali vige la stessa pressione della circolazione sistemica (vedi anche emoftoe).
Vascolarizzano l'albero tracheo-bronchiale fino ai bronchioli terminali, il linfonodi ilari, la pleura
viscerale, le arterie e le vene polmonari, il vago e l'esofago.
Vene bronchiali
I capillari del sistema bronchiale si riuniscono in vene che sboccano nelle vene polmonari per
quanto riguarda i bronchi più piccoli, e nelle vene bronchiali per quanto riguarda i bronchi di
maggiori dimensioni.
Le vene bronchiali sboccano nella vena azygos ed emiazygos che a loro volta confluiscono nella
vena cava superiore (la vena emiazygos confluisce nella vena azygos che confluisce nella vena
cava superiore)
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La trachea
E' una struttura cilindrica, appiattita posteriormente, che si
estende dal laringe fino ai livelli dela III-IV vertebra toracica
dove si divide nei due bronchi principali.
lunga circa 10-12 cm e di
diametro di 16-18 cm.
E' costituita da 15-20 anelli di cartilagine jalina connessi tra loro da lamine fibrose (legamenti
anulari) e strutture muscolari.
La parete posteriore è priva di cartilagine ed è detta parte membranosa, ed è costituita da fasci di
fibrocellule muscolari lisce che si inseriscono sulle terminazioni posteriori delle lamine (o anelli)
cartilaginee.
Procedendo il direzione caudale gli anelli sono sostituiti da placche cartilaginee che non
sostengono più in modo continuo la parete tracheale.
Nella trachea possiamo distinguere:
1. parte cervicale
Lunga 4 cm, comprende i primi 5-6 anelli cartilaginei.
Contrae rapporti con:
•
•
•
•
2. parte toracica
istmo della tiroide (che ricopre anteriormente i primi 3 anelli
tracheali)
linfonodi pretracheali e vene tiroidee inferiori (contenuti nel
connettivo adiposo)
lateralmente: fascio vascolo-nervoso del collo (a. carotide
comune, v. giugulare interna, n. vago)
posteriormente: esofago, insieme ai nervi ricorrenti destro e
sinistro
Contrae rapporti con:
•
•
•
•
•
linfonodi tracheali contenuti nel connettivo lasso
anteriormente con l'arco dell'aorta, a. anonima, a. carotide
sinistra
a destra: n. vago dx., v. azygos, pleura mediastinica
a sinistra: n. ricorrente, arco aortico, pleura mediastinica
posteriormente: esofago e colonna vertebrale
3. biforcazione
Contrae rapporti con:
•
•
pericardio e atrii cardiaci
anteriormente: biforcazione del tronco dell'arteria polmonare
Vascolarizzazione e innervazione delle trachea:
Come i bronchi principali, la trachea è vascolarizzata dalle a. tiroidee inferiori e dalle a.
bronchiali.
Il drenaggio venose è nel plesso venoso tiroideo inferiore.
E' innervata dal vago, dai nervi laringei ricorrenti e simpatico.
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Bronchi
A livello della carina (IV-V vertreba toracica) la trachea si divide in due rami:
Bronco destro ha un decorso più verticale del bronco principale sinistro e forma con l'asse
longitudinale della trachea un angolo di circa 20°. E' lungo circa 2.5 cm, con un
diametro di circa 15 mm.
Dà origine a:
bronco lobare superiore
che decorre lateralmente e in alto dividendosi dopo
10-15 mm in 3 rami segmentali:
apicale
posteriore
anteriore
bronco intermedio
si dirige in alto e leggermente
lateralmente. E' tributario del
segmento apicale del lobo superiore.
si dirige indietro e in alto; tributario
del segmento posteriore del lobo
superiore
si dirige avanti, orizzontale;
tributario del segmento anteriore del
lobo superiore
costituisce la continuazione del bronco lobare
principale di destra, decorrendo per circa 2 cm
verso il basso.
Dalla parete posteriore della parte distale del
bronco intermedio nasce con un angolo di 90° i
bronco apicale del bronco lobare inferiore
(bronco di Nelson). Il segmento irrorato da questo
bronco può essere separato dal lobo inferiore da
una scissura pleurica supplementare (prende in
questo caso il nome di lobo di Fowler)
bronco lobare medio
origina dal bronco intermedio, ha un diametro di
circa 6 mm e una lunghezza di 10-25 mm.
Dà origine a 2 rami segmentali:
laterale
mediale
bronco lobare inferiore
tributario del segmento esterno
tributario del segmento interno
si dirige in basso e posteriormente e dà origine a:
che si porta medialmente
e in basso
(piramide basale)
tributario del segmento
basale anteriore
bronco basale laterale (piramide basale)
tributario del segmento
basale laterale
(piramide basale)
bronco basale
tributario del segmento
posteriore
basale laterale
bronco del segmento
paracardiaco
bronco basale
anteriore
forma con l'asse longitudinale della trachea un angolo di 40-50°, è lungo circa 5
cm
e
ha
un
diametro
di
circa
11
mm.
Si divide in:
bronco sinistro
tronco comune superiore che decorre lateralmente e in alto dividendosi in 2
rami segmentali:
b. lobare
superiore
si dirige orizzontalmente e in avanti
e si divide in 3 rami segmentali:
b. segm.
apicale
tributario del
segmento anteriore
del lobo superiore
tributario del
b. segm.
posteriore segmento posteriore
del lobo superiore
del
b.
segm. tributario
segmento anteriore
anteriore
del lobo superiore
b. lingulare corrisponde al lobare medio di dx.
Si divide in:
superiore
segmento lingulare
sup
segmento lingulare inf
inferiore
bronco lobare inferiore
Che si dirama in:
b. apicale del lobo
inf.
b. basale
anteriore
b. basale mediale
b. basale
posteriore
b. basale laterale
tributario del segm. apicale
del lobo inf.
segmento anteriore
segmento mediale
segmento posteriore
segmento esterno
Vie aeree intrapolmonari
Descritte a partire dalle vie centrali a quelle più periferiche:
Bronchi
si ricorda che la struttura di questo tratto delle vie aeree cambia in quanto le
lamine cartilaginee diventano progressivamente più rare verso la periferia.
Si riconoscono:
Bronchi principali
Bronchi lobari
Bronchi segmentari
Bronchi sottosegmentari
Bronchioli
fanno seguito ai bronchi, a valle dell'ultima lamina di cartilagine e prima
della regione alveolare.
Dal centro alla periferia si distinguono:
bronchioli terminali
bronchioli respiratori
condotti alveolari
sacchi alveolari
alveoli polmonari
tributari dell'acino polmonare
nelle loro pareti si aprono già gli alveoli
:Nella parete alveolare sono presenti i pori di Kohn che permettono il passaggio di aria tra acino
e acino e tra lobulo e lobulo.
I canali di Lambert invece mettono in comunicazione la cavità alveolare passando attraverso la
mucosa con i bronchioli.
Epitelio bronchiale
Il rivestimento delle vie aeree è costituito per la maggior parte da un epitelio cilindrico
pseudostratificato (in questo tipo di mucosa tutte le cellule sono appoggiate sulla membrana
basale ma non tutte raggiungono il lume).
Distalmente l'epitelio è costituito da un singolo strato di cellule cubiche.
Si possono identificare diversi tipi cellulari:
Cellule basali:
sono probabilmente cellule totipotenti capaci di maturare negli altri tipi
cellulari.
Cellule intermedie sono probabilmente cellule in via di differenziazione verso altri tipi
cellulari
Cellule cilindriche sono cellule colonnali o cuboidali, con circa 200-250 ciglia per cellula.
Rivestono le vie aeree fino ai bronchioli di XIII generazione e vengono
ciliate
successivamente sostituite da cellule cubiche non ciliate.
Cellule a spazzola prive di ciglia, hanno un orletto di microvilli sulla loro superficie libera.
Assomigliano alle cellule presenti nell'intestino e nei seni paranasali.
Non è ben chiaro il loro ruolo ma si pensa abbiano funzione di
assorbimento. Si riscontrano soprattutto a livello della trachea.
Cellule sierose
sono molto numerose nella trachea e nei bronchi extra-polmonari.
anche
"globet
Cellule caliciformi dette
Sono cellule secernenti con numerosi granuli secretori confluenti.
mucipare
cell".
Sono molto frequenti nella trachea e nei grossi bronchi extra-polmonari.
Sono invece assenti nei bronchioli terminali.
Possono aumentare nei processi infiammatori cronici e in risposta a stimoli
irritativi cronici come il fumo di tabacco e gli irritanti.
Vedi anche unità didattica relativa alla clearance muco-ciliare.
Cellule di
Kulchitsky
si riscontrano nella parte più profonda dell'epitelio, a contatto con la
membrana basale.
Sono analoghe alle cellule argentaffini presenti nell'intestino, nella
midollare del surrene, nella ipofisi posteriore, nei glomi carotidei e fanno
parte del sistema APUD.
Cellule di Clara
Sono presenti soprattutto nelle vie aeree distali.
Hanno funzione secretiva apocrina.
Contengono un secreto mucoso simile a quello delle globet cell ma anche
un secreto lipoproteico rappresentato dal surfattante.
Si veda anche paragrafo relativo alla clearance muco-ciliare.
Ghiandole sottomucose bronchiali
Sono ghiandole tubulo-acinose ramificate.
Hanno struttura complessa essendo formate da:
condotto ciliato
tramite questo l'epitelio bronchiale si affonda nell'orifizio della
ghiandola
condotto collettore
è rivestito da un epitelio cilindrico con cellule eosinofile. Dà origine a
circa 30 tubuli.
tubuli
possono ramificarsi, sono strettamente intrecciati l'uno con l'altro. Sono
rivestiti da cellule secretrici di tipo mucoso o sieroso. Sono inoltre
presenti cellule mioepiteliali, cellule chiare e fibre nervose.
In una sezione trasversale una ghiandola sotto-mucosa occupa meno di
1/3 dello spessore compreso tra la superficie e lo strato cartilagineo, in
risposta a stimoli cronici (infiammatori, irritanti) vanno incontro ad
ipertrofia.
Vedi indice di Reid.
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Unità alveolo-capillare
E' quella zona del polmone nella quale avvengono gli scambi gassosi.
Nel polmone sono presenti circa 300 milioni di alveoli, che si pongono in rapporto con moltissimi
capillari (1000 capillari circa per alveolo).
L'alveolo ha un diametro di circa 250 µm, ha parete costituita da epitelio di rivestimento (epitelio
alveolare) e da un sottostante strato connettivale ricco di capillari.
Nell'epitelio alveolare si possono distinguere tre tipi di cellule:
pneumociti di I tipo
pneumociti di II tipo
macrofagi alveolari
cellule appiattite, con citoplasma estremamente sottile, povero di
granuli. Sono unite tra loro e ai penumociti di II tipo mediante giunzioni
cellulari serrate.
hanno dimensioni maggiori, sono tondeggianti, e sporgono nel lume
dell'alveolo. Sono caratterizzati dalla presenza di corpi inclusi lamellari
che sono costituiti dai fosfolipidi del surfactant.
cellule migranti, si ritrovano liberi nello spazio alveolare o strettamente
aderenti ai pneumociti di I tipo. Sono caratterizzati da estroflessioni
citoplasmatiche irregolari.Sono in grado probabilmente di ricircolare.
Sono importanti nei meccanismi di difesa del polmone.
Struttura delle cellule endoteliali vascolari
Si tratta di un endotelio continuo (non fenestrato).
Le cellule endoteliali posseggono un grande numero di introflessioni dette caveole intracellulari:
sono situate prevalentemente verso il lume vascolare e sono delimitate da un sottile diaframma
composto da una singola lamella in grado di creare un microambiente specializzato.
La membrana delle caveole contiene enzimi (ACE o "enzima convertente l'angiotensina" e 5nucleotidasi). L'ACE è fondamentale nell'attivazione dell'angiotensina I (che da questo enzima
viene trasformata in angiotensina II), molecola con azione vasocostrittrice.
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La pleura
Ogni polmone è avvolto da una membrana sierosa a forma di sacco chiuso a doppia parete,
denominata pleura.
Si distingue un foglietto viscerale che riveste la superficie dell'organo eun foglietto parietale che
è disteso sulle pareti delle logge pleuropolmonari.
I due foglietti continuano l'uno nell'altro a livello dell'ilo polmonare delimitando la cavità pleurica.
La pleura viscerale si porta profondamente nelle scissure interlobari fino in vicinanza dell'ilo.
La pleura parietale può essere divisa in:
parte costale
a contatto con la fascia endotoracica
parte cervicale
riveste la cupola pleurica, in rapporto con gli organi che si trovano in
corrispondenza dell'apertura del torace.
parte mediastinica
formata da due sottili lamine che a livello del peduncolo polmonare
su incontrano formando una piega, il legamento polmonare, che ha
una base fissata al diaframma e un apice che raggiunge la parte
inferiore del peduncolo polmonare.
Continuando nella pleura costale la parte mediastinica dà origine al
seno costo-mediastinico.
parte diaframmatica
sulla faccia laterale e superiore del diaframma.
Continuando nella pleura costale a livello dell'angolo compreso tra il
diaframma e la parete toracica dà origine al seno costodiaframmatico.
La superficie libera della pleura è liscia e bagnata da un liquido sieroso che fisiologicamente è in
quantità non maggiore di 10-20 ml.
E' ricoperta da uno strato di cellule appiattite: si tratta del mesotelio.
Si tratta di uno strato di cellule appiattite che rivestono la superficie libera della pleura.
Le cellule hanno un diametro variabile dai 30 ai 50 micron e uno spessore di 5-8 micron, e si
appoggiano su una membrana basale al di sotto della quale sono presenti fibre elastiche e
collagene, fibroblasti, macrofagi e altri tipi cellulari.
Vascolarizzazione
La pleura viscerale è vascolarizzata dalle art. bronchiali e drenata dalle vene polmonari.
La pleura parietale: è vascolarizzata dalle art. intercostali (pleura costale), dalle art. freniche
superiori e inferiori (pleura diaframmatica), dalle art. mediastiniche (pleura mediastinica).
E' drenata dalla vena azygos e dalle vene mammarie interne.
Innervazione
La pleura viscerale è povera di terminazioni nervose ad eccezione delle scissure interlobari.
La pleura parietale è innervata dal n. intercostale, dal vago, dal n. frenico, dal simpatico.
Da ciò deriva il fatto che le patologie infiammatorie, neoplastiche interessanti la pleura
comportino spesso sintomatologia dolorosa.
Linfatici
La pleura viscerale: rete nello strato sottosieroso, in connessione con i linfatici che
accompagnano le vene polmonari e fanno capo ai linfonodi bronchiali.
La pleura parietale è invece costituita da due reti tra loro comunicanti facenti capo ai linfonodi
toracici interni, intercostali e diaframmatici.
Esistono delle anastomosi transdiaframmatiche tra le regioni linfatiche che uniscono le due
superfici diaframmatiche consentendo il passaggio di sostanze dalla cavità peritoneale a quella
pleurica.
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I muscoli respiratori
Si riconoscono muscoli inspiratori ed espiratori a seconda della loro attività respiratoria.
Sono muscoli scheletrici striati.
Comprendono una serie di muscoli alcuni dei quali sono impegnati nella respirazione e sono:
Muscoli intercostali
esterni: sono muscoli inspiratori. Costituiti da fibre
obliquamente dall'indietro verso avanti e dall'alto verso il basso.
interni: la porzione anteriore, intercartilaginea è
La porzione posteriore, intraossea, è invece espiratoria.
dirette
inspiratoria.
Sono costituiti da fibbre dirette dall'alto verso il basso, e dall'avanti verso
l'indietro.
I muscoli intercostali (interni ed esterni) sono innervato da T1-T12
Diaframma
Origina da diversi abbozzi embrionari che talvolta possono saldarsi tra
loro in modo errato dando origine a lacune patologiche.
Nella respirazione tranquilla la sua contrazione contribuisce alla CV per
circa 2/3.
E' costituito da una lamina carnosa (divisa in una parte sternale, una parte
costale e una lombare) e un centro tendineo.
E' innervato dal nervo frenico.
Vascolarizzato da: a. freniche, a. intercostali, a. pericardiche e
mediastiniche,
a.
mammaria
interna.
Le vene invece sono tributarie della vena cava interiore e superiore.
Contraendosi determina un aumento del diametro verticale della gabbia
toracica.
Muscoli accessori
Si tratta di muscoli attivati solo nella respirazione forzata potenziando
l'attività del diaframma e dei muscoli intercostali.
Muscoli inspiratori:
•
•
•
•
•
sternocleidomastoideo
trapezio
grande e piccolo pettorale
scaleni
dentato posteriore superiore
Muscoli espiratori:
•
•
grande dorsale
dentato posteriore inferiore
•
quadrato dei lombi
Vedi anche fisiologia dei muscoli respiratori.
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unità successiva (U1b)>
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