DBMS CNCP 2003 - Centro Nazionale di Cartografia Pedologica

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Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
ISTITUTO SPERIMENTALE PER LO STUDIO E LA DIFESA DEL SUOLO
Piazza M.D’Azeglio, 30 - 50121 FIRENZE
Centro Nazionale di Cartografia Pedologica
MANUALE D’USO DEL
DBMS CNCP 2003
A cura di E. Costantini, R. Barbetti e F.Urbano e A. Lachi
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Introduzione
Il DBMS CNCP 2003 (database management system) è un sistema di gestione di database operante
in Access 2000 ed Access XP progettata dal Centro Nazionale di Cartografia Pedologica
dell'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze. Le precedenti versioni di
CNCP sono nate per agevolare la creazione delle unità e sottounità tipologiche di suolo e facilitarne
la correlazione a livello nazionale e regionale. In seguito con la Conve zione stipulata con la regione
Lazio per la realizzazione della carta dei suoli a scala 1:25000 tale applicazione è stata aggiornata
per le finalità speciche del rilevamento in questione e per gestire la geografia al fine di spazializzare
l’informazione pedologica puntuale.
Oltre a consentire l'archiviazione e la gestione delle unità e sottounità tipologiche di suolo (serie e
unità generiche, fasi, unità aggiuntive, varianti, suoli accidentali), permette anche l’introduzione in
BD delle osservazioni pedologiche di tipo puntuale (pozzetti, osservazioni speditive, trivellate,
profili) per un database georeferenziato dei suoli europei (presente sul sito www.soilmaps.it). Il
software è stato derivato per successive approssimazioni dal precedente ISSDS97, già largamente
sperimentato in Italia.
La scelta di Access come ambiente per lo sviluppo del database è stata fatta per la sua larga
diffusione commerciale e per la sua facilità di uso.
Per l’ utilizzo dell'applicazione CNCP è necessario il software Access (Microsoft Office 2000) o
superiori ed averne una conoscenza di base.
I riferimenti metodologici per la creazione e correlazione tipologica sono riportati nel documento:
“Criteri per la definizione delle unità tipologiche di suolo (UTS)” del progetto “metodologie
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TUTTO
tutto
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tutto
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pedologiche per la carta dei suoli d’Italia a scala 1:250.000”, presente sul sito www.soilmaps.it. Le
codifiche dei campi e tabelle del software sono quelle del “manuale per la descrizione del suolo”
edito dall’Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo e dalla Regione Toscana,
compatibili con il manuale per la descrizione del suolo redatto da Wolf e Carnicelli, anch’esso
presente sul sito www.soilmaps.it.
Caratteristiche generali
Il DBMS CNCP2003 è composto da due software, uno è l’interfaccia con l’utente per l’immissione
dei dati e ne permette un’appropriata visualizzazione (motore), l’altro è la banca dati vera e propria.
Il primo è l'applicazione Cncp_2003, responsabile dell’architettura del sistema e della gestione
delle tabelle di residenza dei dati, per mezzo degli appositi strumenti messi a disposizione da
Access (Query, Schede, Report, Macro e Moduli); il secondo è il file Cncp_b, il contenitore in cui i
dati pedologici vengono accumulati, la cui struttura è rappresentata in fig.1.
Questa configurazione consente di scegliere quale contenitore di dati interrogare e gestire ogni volta
che viene lanciata l'applicazione Cncp_2003.
Il programma consente le seguenti funzioni:
1) archiviazione dei dati pedologici: la modalità di immissione dati avviene prevalentemente per
mezzo di caselle di controllo (selezione di dati da un elenco) che rendono più rapido il data entry ed
evitano gli errori di battitura.
2) archiviazione dei dati geografici: La struttura del database per l’archiviazio ne dei dati pedologici
viene relazionata a tabelle che fanno riferimento ad entità poligonali al fine di spazializzare
l’informazione puntuale. Le entità poligonali geografiche georeferenziate possono coesistere nella
banca dati alfanumerica in un database unico. Fig 1a
3) stampa dei profili e delle unità in versione prosaica: per mezzo di apposite decodifiche i dati
immessi nella banca dati in forma di codice, vengono tradotti nel loro equivalente prosaico; la
stampa in forma descrittiva sarà utile per la divulgazione dei dati e per la creazione di
pubblicazioni, report etc.
4) gestione dei dati: per mezzo di filtri e query potrà essere interrogata la banca dati per ogni
singolo carattere o combinazione di caratteri e stampati i risultati di tale ricerca.
Fig. 1 - struttura della banca dati pedologica
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fig1a il Collegamento tra le informazioni pedologiche con le informazioni geografiche alle
varie scale di dettaglio:
Il software Cncp 2003
I dati pedologici possono essere gestiti o direttamente dalle tabelle del database Cncp_b oppure
attraverso l’utilizzo del software Cncp 2003.
L’apertura del software è ottenibile o facendo doppio clic sul file Cncp_2003.mdb, oppure aprendo
Access 2000 od XP attraverso il menù file ciccando sul pulsante apri e navigando attraverso le
cartelle del computer cercando e selezionando il file Cncp_2003.mdb.
All’apertura del software apparirà la schermata in fig. 2.
Fig 2
3
Gli elementi che permettono di gestire le maschere di immissione e visualizzazione dei dati sono la
BARRA DEI MENU’ e la BARRA START (vedi fig. 3), grazie alla quale è possibile gestire
l’intero database.
Fig. 3
Come iniziare
Dopo aver avviato il Cncp_2003 è necessario allegare la base dati Cncp_b attraverso l’uso del
pulsante CAMBIA DB (Fig. 4) che si trova nella BARRA START.
Fig. 4
Appena ciccato sul pulsante apparirà la maschera in fig. 5 che ci permetterà di navigare all’interno
del nostro computer alla ricerca della cartella contenente la nostra base di dati, ossia il file
Cncp_b.mdb. Dopo averla trovata è necessario ciccare sul pulsante OK ed il software provvederà
automaticamente ad allegare tutte le tabelle. Se disponiamo di più di una base dati potremmo
attraverso sempre questo semplice sistema gestirle una alla volta. Il software “ricorda” l’ultimo
database allegato, per cui non sarà necessario dopo ogni riavvio dover allegare la base dati.
Come possiamo notare nella fig 5 nell’intestazione è indicata la path dell’ultimo DB allegato.
Fig. 5
4
Gestione di più basi dati
Per poter gestire più basi dati è necessario avere alcune accortezze. E’ bene ricordare che il nome
del file della base dati deve essere Cncp_b.mdb, e non può essere modificato, altrimenti il
Cncp_2003 non lo riconoscerà come tale. E’ necessario usare più cartelle, nominarle in modo
diverso, ed in ognuna di esse porre il file Cncp_b.mdb. E’ possibile vedere un esempio di questa
organizzazione in fig. 6.
Fig. 6
-
DB TOSCANA
DB SIENA
Cncp_b.mdb
DB FIRENZE
Cncp_b.mdb
-
DB LAZIO
DB ROMA 1
Cncp_b.mdb
DB ROMA 2
Cncp_b.mdb
DB ROMA
2_new
Cncp_b.mdb
Gestione dei codici di rilevamento
Prima di iniziare ad inserire i dati è necessario definire uno o più codici di rilevamento. Questa
operazione si esegue tramite il pulsante COD. RILEV. (vedi fig. 4) che aprirà la maschera
CODICI DI RILEVAMENTO (vedi Fig. 7).
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Fig. 7
Dopo aver inserito il codice si può farvi riferimento attraverso il campo combinato codice
rilevamento (vedi Fig. 8) della maschera SCHEDE PEDOLOGICHE; tutte le volte che viene
aggiunto un nuovo codice questo verrà automaticamente aggiunto alla lista. Il codice può essere
composto da numeri e/o lettere purché non ecceda le 5 unità.
Fig. 8
Barra START
E’ possibile accedere alle varie maschere di gestione dei dati attraverso i pulsanti della barra
START (Fig. 2). Sulla barra alcuni pulsanti risultano inattivi, infatti esistono delle sincronizzazioni
tra le maschere evidenziate dalla barra stessa. Una prima sincronizzazione l’abbiamo tra la
maschera schede pedologiche e quella orizzonti; guardando la figura 9 vediamo che dopo l’apertura
della maschera schede pedologiche si attiva il pulsante orizzonti, che se usato, permetterà l’apertura
della relativa maschera, in cui appariranno i dati relativi solo agli orizzonti riferiti alla scheda
pedologica visualizzata in quel momento. Nel caso in cui si cambiasse scheda pedologica attraverso
i pulsanti di scorrimento dei record e si passasse ad una nuova scheda pedologica, la maschera
orizzonti si chiuderebbe automaticamente e il pulsante orizzonti diverrebbe inattivo. Lo stesso
legame si ha tra le maschere unità tipologiche e sottounità.
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Le maschere
Ogni maschera è caratterizzata da un “intestazione” in cui vi sono i dati che maggiormente
identificano l’oggetto a cui si riferiscono ed una serie di pagine dove poter inserire il resto dei dati.
Quest’ultime possono essere utilizzate ciccando sulle intestazioni delle pagine. Nelle figure 9 e 11
vediamo due pagine, caratteri generali e caratteri della stazione della maschera schede pedologiche.
I colori delle maschere sono associati a quelli dei pulsanti per un più facile utilizzo del software.
Fig. 9
Dal menù gestioni (Fig. 10) è possibile accedere rapidamente ad alcune tabelle o maschere.
Ad esempio è possibile aggiungere, i codici dei rilevatori, trovare il codice istat desiderato (con i
filtri di access), visualizzare i metodi analitici utilizzati; ed accedere alle tabelle di decodifica dove
si possono modificare e/o inserire nuovi codici; corrispondenti a quelli della guida del rilevamento
dei suoli.
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Fig 10
Fig.11
Calcolo delle medie e deviazioni standard dei caratteri funzionali
Per facilitare la creazione e correlazione delle unità (UTS) e sottounità tipologiche di suolo (STS)
sono stati creati alcuni strumenti che permettono il calcolo ed il salvataggio di dati riguardanti
caratteri e qualità degli orizzonti funzionali e delle STS. Il calcolo, eseguito attraverso il pulsante
aggiorna statistiche nella pagina caratteri e qualità della maschera sottounità (visibile in basso a
destra della fig. 12), avviene su dati presenti nelle tabelle del database riguardanti le schede
pedologiche che appartengono a quella determinata UTS. Affinché questi vengano visualizzati
correttamente è necessario aver ben compilato i campi delle maschere relative alle schede
pedologiche ed orizzonti; in special modo il campo orizzonte funzionale della maschera orizzonti
(vedi fig. 13) indicando il codice dell’orizzonte stabilito (vedi fig. 14).
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Orizzonti Funzionali:gli orizzonti funzionali possono essere o non essere accorpamenti di singoli
orizzonti descritti o analizzati; Ad esempio gli orizzonti Ap1 ed Ap2 se similari dal punto di vista
gestionale possono comporre un unico orizzonte funzionale attribuendo ad entrambi lo stesso codice
numerico. La deviazione standard delle medie dei valori degli orizzonti funzionali indicano se è
adeguato accorpare più orizzonti o meno.
Precisiamo che il pulsante “AGGIORNA STATISTICHE” fa innescare una macro che avvia
automaticamente una serie di azioni che in questo database sono sottoforma di query di
aggiornamento.
Oltre alle statistiche per gli orizzonti funzionali dette prima, vengono aggiornate le classificazioni
delle UTS e STS una volta definiti gli orizzonti caposaldo ; il campo CODEX (stringa di testo del
codice rilevamento, tipo osservazione e numero osservazione); la classe di Capacità d’uso e di
fertilità LCC delle STS.
Stampe
Oltre alla gestione dei dati con il CNCP 2003 è possibile creare delle stampe prosaiche (fig. 15)
delle informazioni per mezzo del menù stampe o tramite dei pulsanti di stampa situati nelle
maschere schede pedologiche (vedi in alto a destra di fig. 10), unità tipologiche e sottounità. (Per
scorrere la visualizzazione in anteprima premere il tasto dei record in basso a sinistra).
Esistono tre possibili uscite di stampa: 1) direttamente da Access, con le impostazioni relative alla
stampante istallata; 2) in .pdf se nel sistema è installato adobe acrobat; 3) in .rtf, con lo strumento
analizza con microsoft word di access.
Circa il metodo n. 2: dal menù file si seleziona il sottomenù stampe e nel nome della stampante si
sceglie Acrobat distiller o Acrobat PDF writer; queste sono due applicazioni che simulano una
stampante, creando un file .pdf.
Fig. 12
9
Fig. 13
Fig. 14
10
Fig. 15
Con questo pulsante si apre una sottomaschera che mostra quanti record sul totale
dei record disponibili vengono utilizzati per attribuire le classi dei caratteri e delle qualità del suolo.
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maschera “selezione profili” per la defizione dell’intervallo dei
profili da stampare o da visualizzare in anteprima di stampa. Questa routine attiva anche
l’applicazione che permette di esportare lo stampato in fomato .rtf.
Con questo pulsante apriamo una finestra sul database per l’attribuzione degli
orizzonti funzionali alle STS; (indispensabili per eseguire le stime e le statistiche delle STS).
Esaminiamo brevemente ma nel dettaglio; la funzionalità delle applicazioni dei menù posti sopra la
barra Start:
Menù file:
Esporta: simile al salva con nome; permette di salvare un oggetto di access all’interno
dell’applicazione Cncp in un altro formato; ad esempio si può trasformare una tabella in una
maschera o in un report oppure salvare un maschera come report; una macro in un modulo ecc.
Carica dati esterni: Importazione in access di file di vari formati; dbf, rtf, xls, html ecc.
Anteprima di stampa: apre l’anteprima di stampa della pagina corrente
Stampa: stampa la pagina corrente, settando preliminariamente le proprietà di stampa.
Invia (x):
Esci: si chiude l’applicazione DBMS_CNCP_2003
Menù gestioni:
Codici Istat dei comuni: visualizza la tabella dei codici Istat d’Italia aggiornati all’anno 1993; sono
consentite aggiunte e modifiche.
Decodifiche: Apre la tabella Specie tabella e la tabella Decodifiche relazionate tra di loro da una
cardinalita 1 a N: Specie Tabella indica le aggrega zioni dei domini (valori) che possono assumere
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tutti gli attributi della banca dati. Tali codici riprendono coerentemente le specifiche della guida del
rilevamento del suolo. Sembra importante sottolineare che le decodifiche non dovrebbero essere
cambiate da ciascun utente, altrimenti non sarebbero più confrontabili dati e richieste provenienti da
utenti diversi; è invece auspicabile l’aggiunta di voci e di codici relativi al fine di definire meglio
alcuni caratteri locali, ma si ritiene importante che ciò avvenga nella massima cautela ed
informando i tecnici dell’istituto fornitore.
Abbinamenti di decodifica: Questa tabella come le due precedenti permette la gestione dei domini
degli attributi: Il nome campo sono gli attributi del database; specie tabella sono le aggregazioni dei
domini; descrizione in stampa, mostra la stringa di testo che viene stampata dal report quando viene
decodificato un certo attributo; Tipo della decodifica distingue quali campi hanno un codice fisso a
valore (esempio drenaggio interno) e quali invece devono codificare con intervalli di valore
(esempio dimensione dei pori)
Metodi analitici: apre la tabella con i codici “ISO” delle metodologie di analisi; il campo specie
tabella come detto in “abbinamenti di decodifica” rappresenta l’aggregazione del dominio dei valori
di una determinata metodologia (cioè i vari metodi possibili per quel tipo di analisi). Sono consentiti
ovviamente gli aggiornamenti.
Rilevatori: Apre la tabella della lista dei rilevatori; ad ognuno dei quali viene assegnato un codice;
non esistendo al momento una codifica ufficiale dei rilevatori, tale tabella può essere
completamente aggiornata.
Tipo coordinate: Apre la tabella delle descrizioni delle coordinate piane con le quali viene rilevato
il sito di osservazione pedologica; è indicato il tipo, il fuso ed il datum. Tale tabella può essere
aggiornata e modificata ad esempio se dovessero essere considerate anche le coordinate
geografiche.
Classi di attendibilità di attribuzione geografica: Apre la tabella delle descrizioni delle
attendibilità con cui viene attribuita una certa Sottounità pedologica STS o sito alle componenti
territoriali (land component) di un certo poligono ad una certa scala (sistema di terre o sottosistema
di terre od unità di terre.) Questa tabella viene considerata in una fase avanzata del lavoro; dopo
inserimento dei siti ;cioè in fase di spazializzazione dell’informazione pedologica puntuale. Tale
tabella può avere aggiunte; ma le modifiche devono essere discusse nella fase della pianificazione
delle metodologie.
Codici di rilevamento: Apre la tabella dei codici rilevamento analogamente a quanto effettua il
pulsante Cod. rilev. nella barra Start. Tale tabella è legata con relazione 1 a molti con la tabella siti e
con vincolo di integrità referenziale; vale a dire che deve essere definito il codice di rilevamento
ancor prima di inserire un profilo. Sono concessi cambiamenti, aggiunte e modifiche.
Menù Stampe report:
Stampa scheda corrente: Stampa la pagina corrente visualizzata a video; sia anche la struttura
della maschera.
Stampa tutte UTS: Apre l’anteprima di stampa del report della descrizione di tutte le Unità di
suolo UTS presenti nel database, ovvero i dati inseriti nella tabella “Unità”
Stampa UTS: Apre l’anteprima di stampa del report della descrizione di una Unità di suolo che
scegliamo inserendo il codice di una certa UTS
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Stampa tutte UTS: Apre l’anteprima di stampa del report della descrizione di tutte le Sottounità di
suolo STS presenti nel database, ovvero i dati inseriti nella tabella “sottounità”.
Stampa tutte STS di UTS: Apre l’anteprima di stampa del report della descrizione di tutte le
Sottounità di suolo STS appartenenti ad una certa UTS che possiamo scegliere inserendo il relativo
codice.
Stampa dei profili con word: Apre una maschera nella quale possiamo sciegliere una o più
descrizioni di profili stampare; indicando codice rilevamento e numero di osservazione si apre
l’anteprima di stampa dell’intervallo di profili scelto; l’apertura del report attiva anche
l’applicazione “Pubblica con MS word” (in alto nei menù di access) che permette di esportare il
contenuto del report in formato rtf; precisando che la inevitabile perdita di formattazione, rende tale
documento di qualità non eccelsa. Access permetterebbe anche l’esportazione del report in formato
HTML (Macro/nuova macro/ output su –opzione salva in HTML) ma la perdita di formattazione in
questo caso è ancora più accentuata.
Menu utili:
Calcolatrice: Apre la calcolatrice di Windows.
Diario Aggiornamenti: Apre una tabella che permette di archiviare in forma descrittiva tutti i
cambiamenti rilevanti che vengono apportati a qualsiasi aspetto del database Es: variazione di
struttura; aggiunta di tabelle; aggiornamento di nuovi dati o modifica di quelli esistenti.
Relazioni DB: apre una finestra che mostra come sono relazionate tra loro le tabelle. La variazione
dei Join tra queste deve essere effettuata con la massima cautela e con la competenza necessaria, in
quanto la variazione delle relazioni può pregiudicare il funzionamento del database e
dell’applicazione stessa.
COMPATTA DB: Apre
una Utility di Access che permette di comprimere le dimensioni del file .mdb
Menu finestra:
Scopri DB associato: Permette di visionare la struttura dell’applicazione DBMS_CNCP_2003
nella sua interezza (collegamenti degli oggetti del Database associato; siano essi tabelle, query,
maschere report, macro e moduli visual basic.
Affianca
Disponi icone
SOVRAPPONI
Queste opzioni sono tipiche degli ambienti windows permettendo di gestire a 1 o più maschere a
video.
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Visualizzazione foto:
Dalla pagina “Caratteristiche generali” delle schede podologiche (vedi fig.9) ciccando sul pulsante
”inserisci riferimento foto” si accede ad una sottomaschera ove è possibile creare dei link per la
visualizzazione delle foto dei profili. Si clicca con il pulsante destro del mause sul campo
“Hyperlink foto” scegliendo dal menu “collegamento ipertestuale” la voce “modifica collegamento
ipertestuale”; dopodiché access ci chiederà la path o percorso della cartella ove risiede la foto
(formato jpg; btm ecc).
Quando si crea un collegamento ipertestuale in un file di Microsoft Access, è possibile trasformare
il percorso come collegamento relativo (collegamento relativo: Quando un collegamento
ipertestuale utilizza un percorso basato su un collegamento relativo, è possibile spostare il file che
contiene il collegamento ipertestuale e la relativa destinazione senza interrompere il collegamento
ipertestuale. Occorre spostare contemporaneamente il file che contiene il collegamento ipertestuale
e la relativa destinazione.). Il percorso di un collegamento relativo può essere modificato facilmente
impostando la base del collegamento ipertestuale (base del collegamento ipertestuale: Se un
collegamento relativo è basato su un percorso specificato, ovvero la prima parte del percorso è
condivisa sia dal file che contiene il collegamento ipertestuale sia dal file di destinazione, tale
percorso rappresenta il collegamento ipertestuale base.) In pratica è buona norma far risiedere la
cartella delle foto nella medesima cartella ove risiede il database (cncp_b) che rappresenta una
sottocartella rispetto alla ubicazione dell’applicazione DBMS_CNCP_2003.
COME CERCARE IL RECORD RICHIESTO
In un database con molti profili può essere utile usare i filtri di access per cercare un record in
maniera più rapida. I filtri operano con gli stessi criteri che si usano quando si creano le query.
Filtro in base a selezione : si preme il pulsante “filtro in base a selezione” poi si seleziona con il
mause il valore di un campo e si preme il bottone applica filtro. Successivamente alla prima
selezione si possono applicare nuove selezioni per restringere maggiormente l’intervallo di record.
Filtro in base a maschera: questo pulsante richiede i criteri di ricerca in uno o più campi; una volta
immessi i criteri si preme il pulsante applica filtro. Per tornare al set di record completo si deve
premere nuovamente il tasto applica filtro.
SCHELETRO NELLE STATISTICHE STS
Nel caso di dati importati: In caso di mancato aggiornamento del calcolo dello scheletro nelle
statistiche delle STS bisogna assicurarsi che i tre campi scheletro quantità primario, secondaro e
terziario siano valori numeri e non stringhe vuote (0 al posto di null) per permettere la somma
aritmetica…
FUNZIONI VISUAL BASIC (MODULI ACCESS)
Sono presenti ed in via di sviluppo una serie di moduli in linguaggio visual basic (VBA).
Tali funzioni possono essere richiamate dalle query in visualizzazione struttura (pulsante genera
espressioni) per eseguire alcuni calcoli.
Sono presenti: funzione per il calcolo della classe tessiturale e classe granulometrica USDA
Capacità d’aria (secondo HALL e al 1977) (modulo capacità d’aria)
Awc (secondo Thomasson & jones 1997) (modulo funzione AWC)
Matching table per la definizione della capacità depurativa dei suoli (modulo qualità derivate)
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Matching table per la stima dell’intervallo della conducibilità idraulica dei suoli. (modulo qualità
derivate). Per capire come utilizzare una funzione in access- aprite la query AWC_THOMASSON
in visualizzazione struttura (menù finestra/scopri DB associato/query AWC_THOMASSON)
Specifichiamo i parametri che la funzione utilizza:
1) Arg= % argilla
2) sabtot = % sabbia totale
3) smf= % sabbia molto fine
4) inf = limite inferiore dell’orizzonte
5) sup= limite superiore dell’orizzonte
6) infawc= profondità utile – e limita al calcolo solo gli orizzonti entro 100 cm
7) spes= spessore orizzonte
8) tipo= tipo di orizzonte
9) bulk_den = densità apparente in codice (1 bassa-2 media-3-alta) (stima d.a. da manuale)
10) sch= scheletro totale orizzonte
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