Foglio di
informazione
professionale
N.4
15 dicembre 1995
NUOVI FARMACI
p.a. LANSOPRAZOLO
Lansox
Limpidex
Zoton
Takeda
Sigma -Tau
Cyanamid
14cps 15mg L.28.400-14cps 30mg L.46.500
mutuabile
14cps 15mg L.28.400-14cps 30mg L.46.500
14cps 15mg L.28.400-14cps 30mg L.46.500
mutuabile
mutuabile
Ricetta medica ripetibile-nota 48
Ricetta medica ripetibile-nota 48
Ricetta medica ripetibile-nota 48
Secondo inibitore della pompa protonica e conseguentemente della secrezione acida, con caratteristiche
simili a quelle dell’omeprazolo nei confronti del quale i limitati confronti clinici confermano una sostanziale
sovrapponibilità (forse con più rapida comparsa d’azione). Analogo è anche il profilo degli effetti
indesiderati. Rappresenta pertanto a tutti gli effetti una copia, meno costosa, dell’omeprazolo.
Proprietà farmac ologiche. Il lansoprazolo, come l’omeprazolo, è un inibitore della pompa protonica. Nelle cellule
delle pareti gastriche inibisce l’enzima H+K+-ATPasi, bloccando la produzione di ioni idrogeno e di conseguenza
anche la secrezione acida. L’attività antisecretoria si protrae per 24 ore. Il farmaco viene metabolizzato nel fegato, ma
nei pazienti epatopatici non è necessario procedere ad una riduzione del dosaggio.
Efficacia. Nell’ulcera gastrica e duodenale il lansoprazolo ha ridotto i sintomi e ha guarito un maggior numero di
ulcere rispetto alla ranitidina, rivelando una efficacia paragonabile a quella dell’omeprazolo. Nella esofagite da reflusso
si è dimostrato superiore alla ranitidina, ma equivalente all’omeprazolo. Mancano studi comparativi nella sindrome di
Zollinger-Ellison (provocata da un tumore maligno in sede pancreatica secernente gastrina) e non ci sono studi sulla
associazione del farmaco con antibatterici nella eradicazione dell’Helicobacter pylori.
Effetti indesiderati. Sono simili a quelli dell’omeprazolo: nausea, vomito, anoressia, diarrea, cefalea, vertigini,
affaticamento e rash cutanei. Segnalati sporadici aumentati delle transaminasi.
Interazioni. Non sono state riportate interazioni clinicamente significative, ma è opportuno presentare attenzione
quando il farmaco viene associato a diazepam, fenitoina, teofillina, warfarin e contraccettivi orali: potrebbe aumentarne
il metabolismo.
Dosaggio e modalità di somministrazione. Nella maggior parte degli studi il dosaggio efficace nell’ulcera gastrica e
duodenale è stato di 30 mg al giorno, da assumere con acqua al mattino a digiuno (gli alimenti riducono in modo
rilevante la biodisponibilità del farmaco). Nella Zollinger-Ellison le dosi variano da 60 a 120 mg al giorno.
Bibliografia. DTB 1995; 33:36; Gut 1993; 34:1458; Scand J Gastroenterol 1993; 28:224.
FARMINTESA – Via Mecenate, 90 – 20138 Milano – Tel. 02 58018289
p.a. ALPROSTADIL
Caverject
Upjhon
Flac.liof.10mcg+solvente,siringa e 2aghi sterili L.24.300
non mutuabile
Ricetta medica non ripetibile
Flac.liof.20mcg+solvente,siringa e 2aghi sterili L.33.300
non mutuabile
Ricetta medica non ripetibile
Primo farmaco registrato in Italia per autosomministrazione intracavernosa nel trattamento dell’impotenza.
E’ efficace in una elevata percentuale di pazienti e sembra gravato di minori effetti indesiderati (fibrosi e
priapismo) rispetto alla papaverina. Richiede una attenta individualizzazione del dosaggio e una adeguata
istruzione del paziente.
Proprietà farmacologiche. L’alprostadil è una prostaglandina, la E1, presente ad alte concentrazioni nel liquido
seminale con un probabile ruolo fisiologico nel processo di erezione. Iniettato nei corpi cavernosi l’alprostadil,
presumibilmente per inibizione dell’attività alfa 1 –adrenergica, determina un rilassamento dei muscoli lisci e delle
arterie peniene che consente un aumento del flusso di sangue e un riempimento dei sinusoidi cavernosi. L’erezione che
viene raggiunta si mantiene grazie ad una contemporanea compromissione del sistema venoso che limita la fuoriuscita
di sangue. Il farmaco non ha effetto sull’orgasmo e sull’eiaculazione. Dopo somministrazione intracavernosa, le frazioni
di farmaco che entrano nella circolazione sistemica vengono metabolizzate rapidamente.
Efficacia. Negli studi di confronto, l’efficacia è risultata equivalente o superiore a quella della papaverina che non è
registrata con questa indicazione e presenta l’incoveniente di essere troppo diluita: 60mg di papaverina, equivalenti a
20mcg di alprostadil sono infatti contenuti in 3ml di soluzione. In una percentuale compresa tra il 70 e l’80% dei
pazienti si ottiene una erezione giudicata soddisfacente per un rapporto sessuale. L’erezione compare mediamente
nell’arco di 8-9 minuti. Il grado, la durata e la latenza dell’erezione sono dose-dipendenti.
Effetti indesiderati. L’effetto indesiderato più frequente è rappresentato dal dolore al pene, lamentato da circa un terzo
dei pazienti e causa di sospensione del trattamento in circa 3-4%; priapismo e fibrosi del pene sono stati riportati con
incidenza inferiore rispetto alla papaverina. Non è nota la sicurezza sul lungo periodo.
Dosaggio e modalità di somministrazione. La ditta produttrice consiglia una dose iniziale di 1,25mcg nell’impotenza
di origine neurologica (trauma spinale) e 2,5mcg nell’impotenza ad eziologia vascolare, con incrementi graduali di 2,5
mcg sino ad un massimo di 60mcg. Nella maggior parte dei pazienti si dimostra sufficiente una dose di 10-20mcg. Una
volta che sia stato adeguatamente istruito, il paziente potrà autoiniettarsi il farmaco; in casi particolari (scarsa manualità,
ridotta acuità visiva, obesità) la somministrazione potrà essere eseguita dalla partner. La ditta produttrice raccomanda di
praticare l’iniezione lentamente, di non superare una somministrazione al giorno e tre alla settimana. La terapia deve
essere seguita da uno specialista in grado di intervenire in caso di effetti indesiderati, soprattutto erezioni che si
protraggono per più di quattro ore.
Il medico prescrittore deve attestare sulla ricetta di aver dato tutte le informazioni su dosi, effetti indesiderati e modalità
da somministrazione.
Bibliografia. DTB 1995; 4:61; J Urol 1994; 151:1530; Br J Urol 1992; 69:404; Drugs 1990; 39:394; JAMA 1991; 265:3321;
Geriatrics 1994; 49:27-32.
FARMINTESA – Via Mecenate, 90 – 20138 Milano – Tel. 02 58018289