H F-XC A N GE H F-XC A N GE c u-tr a c k N y bu to k lic 1. Meccanismi di adsorbimento e scambio di cationi e anioni 2. La variabilità del grado di reazione (pH) 3. Il potenziale redox (Eh) “POTERE ADSORBENTE” capacità di trattenere le particelle in forma ionica e molecolare sospese nella soluzione circolante, sottraendole al naturale processo di dilavamento cui sono sottoposte "COMPLESSO DI SCAMBIO" sostanze solide · sia di tipo minerale, come le argille e gli ossidi ed idrossidi · sia organico, come le sostanze umiche w .d o m 3. LE PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHE DEL SUOLO o .c C m o .d o w w w w w C lic k to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE c u-tr a c k N y bu to k lic Il fenomeno dell’adsorbimento definisce anche la capacità di scambio cationico, ossia la massima quota di elementi trattenuta dal complesso di scambio e mantenuta a disposizione delle colture La capacità di scambio cationico rappresenta uno dei parametri per l'immediata valutazione del livello di fertilità chimica del terreno Potere adsorbente e capacità di scambio cationico sono fondamentalmente riconducibili alle proprietà colloidali di scambiatori quali le argille e la sostanza organica, entrambi caratterizzati da una forma di immobilizzazione dei cationi di tipo fisico-chimico. Perché? Superficie Carica SUPERFICIE: Le loro particelle, possedendo superfici esterne molto ampie rispetto al peso, possono stabilire con i componenti dell’ambiente circostante (sabbia, limo, radici, microrganismi, soluzioni circolanti) rapporti su una superficie molto più estesa di quella posseduta dalla frazione sabbiosa o limosa o dai componenti organici indecomposti o solo parzialmente decomposti presenti nel terreno per una sfera con r=1 mm si ha s.s.=4πr2/(4/3πr3)=3/r=3mm-1 per una sfera con r=0.001 mm si ha s.s.=4πr2/(4/3πr3)=3/r=3 103 mm-1 .d o m w o .c C m o .d o w w w w w C lic k to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE c u-tr a c k N y bu to Sabbia grossa 0.01 Sabbia fine 0.1 Limo 1.0 Caolinite 5 - 100 Illite 100 - 200 Vermiculite 300 - 500 Montmorillonite 700 - 800 Carica: I colloidi argillosi e umici possiedono infatti cariche elettriche residue: i minerali argillosi a causa delle sostituzioni interne (sostituzioni isomorfe) di elementi con lo stesso numero di coordinazione ma con valenza diversa (ed inoltre altre cariche derivano da reticoli cristallini rotti o dalle facce di spigolo dei cristalli) e i composti umici per la dissociazione dei gruppi carbossilici e fenolici. La carica netta che deriva dalle sostituzioni isomorfe ⇒ negativa e permanente ⇒ non è influenzata né dalla concentrazione né dal tipo di ioni presenti nella soluzione del suolo ⇒ ne risulta un minerale con densità di carica superficiale costante. La carica che deriva dalla dissociazione dei gruppi carbossilici e fenolici dei colloidi umici e lo sviluppo di cariche sugli O e OH delle facce di spigolo dei minerali argillosi e degli ossidi ⇒ pH-dipendente ⇒ queste superfici hanno densità di carica superficiale variabile. lic k .d o m w o .c C m Area superficiale specifica (m2/g) o .d o w w w w w C lic k to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE N y bu to to bu y N O W ! PD O W ! PD k lic ⇓ rapporto tra carica di superficie (meq di cationi scambiabili / g di materiale argilloso) e superficie specifica (m2 / g) e si esprime quindi in meq / m2 Minerale argilloso Carica di superficie (meq/100 g) Densità di carica superficiale (meq/m2) Caolinite 3-20 2-6 10-3 Illite 10-40 1-2 10-3 Vermiculite 100-150 3 10-3 CAPACITÀ DI SCAMBIO CATIONICO (meq / 100 g di suolo) A causa della carica elettronegativa, i colloidi del terreno trattengono (cioè adsorbono) sulla loro superficie gli ioni elettropositivi. Tali ioni sono definiti scambiabili in quanto possono essere sostituiti dai cationi della soluzione. I cationi principali sono Ca2+, Mg2+, K+ e Na+. Tale proprietà varia con il tipo di colloide. COLLOIDE CSC (meq/100 g) Caolinite 3-5 Illite 10-40 Clorite 10-40 Vermiculite 100-150 Montmorillonite 80-150 Sostanze umiche 300-450 .d o m w o m o .c C k Densità di carica lic C c u-tr a c k w w .d o w w w c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE N y La capacità di scambio cationico esprime la frazione dei cationi adsorbita dai colloidi argillosi ed organici: in una dinamica di equilibrio, essa si colloca in posizione intermedia tra la frazione di riserva e la frazione disciolta nella soluzione circolante. N.B. 1. la capacità di scambio cationico è importante al fine di soddisfare le necessità alimentari dei vegetali durante ogni fase fenologica del loro sviluppo 2. il valore che necessariamente assumono tutte quelle pratiche agronomiche che tendono a mantenere e/o migliorare l’intensità di tale fattore, al cui aumento corrisponde sempre una maggiore quantità di elementi scambiabili C.S.C. (meq/100 gr) GIUDIZIO AGRONOMICO >5 Livello molto basso 5 - 10 Livello basso 10 - 20 Livello medio 20 - 40 Livello alto > 40 Livello molto alto Le cariche elettronegative determinano intorno alle superfici colloidali la formazione di strati più o meno spessi di ioni elettropositivi. Le caratteristiche di questi ioni determinano ora la dispersione ora la flocculazione dei colloidi. Il principio dell'elettroneutralita' non chiarisce la forma dello strato cationico C+ C+ C+ A- C+ C+ C+ C+ C+ AC+ Att e ion raz s ttro ele ca tati C+ C+ A- A- Agi taz ion e te rmi ca k to bu .d o m w o m o .c lic k Importanza agronomica della CSC lic C c u-tr a c k w w .d o w w w C to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE c u-tr a c k N y Varie teorie: Monostrato di Helmholtz: un piano di cariche negative (colloide) fronteggiato da un piano parallelo di contro-ioni (soluzione) Modello diffuso di Gouy-Chapman: i contro-ioni risentono contemporaneamente di forze diffusive (allontanano dal colloide) e di forze coulombiane (avvicinano al colloide) Doppio strato di Stern: entro pochi Å di distanza dallo scambiatore i cationi sono disposti a monostrato (strato di Stern, modello simile a Helmoltz) e attratti tanto fortemente dallo scambiatore che perdono molecole di acqua dalla sfera di idratazione; da una certa distanza in poi comincia lo strato diffuso (strato di Gouy) Lo strato contratto è costituito da uno strato monoionico il cui spessore corrisponde al diametro ionico idrato dei cationi adsorbiti e la cui densità di carica risulta tanto più elevata quanto maggiore è la valenza del catione e minore il suo volume. Lo strato diffuso, più esterno, assume invece l’ aspetto di un alone che, sovrapponendosi al primo strato, neutralizza la carica elettronegativa residua del colloide. k lic .d o m w o Teoria del doppio strato elettrico to bu .c C m o .d o w w w w w C lic k to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE c u-tr a c k N y bu F = (q+ x q-) / r2 L’ esistenza dello strato diffuso dipende dalla densità di carica dei cationi dello strato contratto: lo strato diffuso è assente quando la densità di carica dei cationi del primo strato è grande. La densità di carica (valenza / volume) sarà tanto maggiore quanto maggiore è la valenza e quanto minore è il volume. Poiché il volume che si considera è quello dello ione idratato e poiché l’ idratazione degli ioni monovalenti è maggiore dei bivalenti che è maggiore dei trivalenti si ha che la densità di carica cresce secondo l’ordine c1+ < c2+ < c3+ < c4+ Le diverse caratteristiche dei cationi hanno una notevole importanza nei confronti della formazione della struttura: • quando le cariche negative dei colloidi sono neutralizzate da cationi polivalenti (ad es. Ca2+), le particelle colloidali possono avvicinarsi e quindi flocculare • quando invece sono neutralizzate da cationi monovalenti (ad es. Na+) lo strato diffuso dei cationi impedisce l’ avvicinarsi delle particelle colloidali che rimangono così allo stato disperso La scala c1+ < c2+ < c3+ < c4+ esprime quindi il potere flocculante dei cationi lic .d o m w o I cationi sono legati alla particella da attrazione elettrostatica la cui intensità, secondo la legge di Coulomb, è direttamente proporzionale alla carica ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza k to .c C m o .d o w w w w w C lic k to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE c u-tr a c k N y bu to k lic CAPACITÀ DI SCAMBIO CATIONICO del suolo (CSC) la capacità del suolo di trattenere cationi nei suoli calcarei la somma dei cationi Σ (Ca, Mg, K e Na) è sempre uguale alla CSC poiché ogni deficit cationico sullo scambiatore può essere colmato da ioni Ca2+ che provengono dalla dissoluzione del CaCO3 nei suoli non calcarei invece la somma cationi Σ (Ca, Mg, K e Na) è di solito inferiore alla CSC. La differenza è definita acidità di scambio (meq H+ / 100 g di suolo). Si definisce invece tasso di saturazione basico (%) il rapporto percentuale tra i cationi metallici scambiabili presenti in un terreno e la CSC Σ (Ca, Mg, K e Na) / CSC * 100 pH tasso di saturazione basico (%) .d o o .c m C m w o .d o w w w w w C lic k to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE c u-tr a c k N y bu to k lic pH 6.5 pH 6.5 pH 5.8 La conoscenza del processo di scambio cationico è importante per: 1. accertare le modificazioni della distribuzione ionica nella fase liquida e sulle superfici degli scambiatori del suolo provocate da somministrazioni di fertilizzanti o da pratica irrigua; 2. valutare la disponibilità di nutrienti; 3. monitorare i fenomeni di inquinamento da metalli pesanti; 4. controllare la stabilità della struttura. .d o o .c m C m w o .d o w w w w w C lic k to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE c u-tr a c k N y bu to k lic La repulsione anionica aumenta con la carica dell’ anione e quindi Cl- = NO3- < SO42- < Fe(CN)64e con la sua concentrazione in fase liquida ADSORBIMENTO ANIONICO non specifico specifico Nel caso dei colloidi umici coll-OH + H+ → coll-OH2+ Nel caso dei colloidi argillosi coll-OH + H3PO4 → coll-H2PO4 + H2O coll-OH2+ + H2PO4- → coll-OH2- H2PO4 Nel caso degli idrossidi di Fe e di Al L’ adsorbimento non è dovuto alle particolari caratteristiche dell’ anione ma solo alle proprietà del colloide Nel caso degli idrossidi di Fe e di Al e del CaCO3 Fe o Al(OH)3 + H3PO4 → Fe o AlPO4 + 3H2O 3CaCO3 + 2H3PO4 → Ca3(PO4)2 + 3H2O + 3CO2 Gli anioni sostituiscono i gruppi OH di vertice e di spigolo dei fillosilicati w .d o m Le superfici dei colloidi presentano una carica netta negativa, per cui nelle loro vicinanze si verifica contemporaneamente adsorbimento positivo dei cationi e adsorbimento negativo o repulsione degli anioni (Cl-, NO3-, SO42-). o .c C m o .d o w w w w w C lic k to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE c u-tr a c k N y bu to k lic La capacità di scambio anionico è la capacità del terreno di trattenere anioni ed è attiva solo per alcuni anioni (per il fosfato e il solfato e non per il cloruro e il nitrato). I valori per i diversi fillosilicati sono: montmorillonite 6.7 meq / 100 g illite 2.3 meq / 100 g caolinite 0.5 meq / 100 g Tipi di legame che consentono la ritenzione di specie chimiche diverse sulle superfici dei costituenti del suolo: a) Interazione ionica b) Coordinazione c) Ponte a idrogeno .d o o .c m C m w o .d o w w w w w C lic k to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE N to k lic .c Ioni H+, o più precisamente H3O+, sono sempre presenti nella fase liquida del suolo risultando funzione di equilibri che si stabiliscono fra le diverse fasi e sono riferibili a: 1. meccanismi di scambio a livello delle superfici dei colloidi argillosi e umici 2. dissociazione degli OH- dalla struttura dei fillosilicati o da gruppi carbossilici e fenolici delle sostanze umiche 3. idrolisi degli ioni Al3+: Al3+ + 3H2O ↔ Al(OH)3 + 3H+ 4. ossidazione chimica e biochimica di solfuri, polisolfuri e S, decomposizione della sostanza organica e ossidazione di NH3 e H2S a HNO2, HNO3 e H2SO4 e per ossidazione di NO2 e SO2 atmosferici 5. solubilizzazione di CO2 in fase liquida. Formazione di ioni H+ nel suolo: .d o m o w o c u-tr a c k bu y m C lic k to IL GRADO DI REAZIONE w w .d o w w w C bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE c u-tr a c k N dove [H+] = quantità di grammoioni di H+ / l di soluzione L’acidità Attiva dovuta alla presenza di acidi, basi o sali solubili nella soluzione circolante Potenziale deriva invece dalla dissociazione degli H+ e degli ioni basici adsorbiti sui colloidi del suolo lic k to bu y .d o m w o .c C m o .d o pH = log10 1 / [H+] = -log10 [H+] w w w w w C lic k to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE N y to k lic .c La capacità di un suolo di opporsi entro certi limiti alle variazioni di pH conseguenti all’ aggiunta di acidi o basi Gli acidi reagiscono con gli ioni metallici adsorbiti sui colloidi formando un acidoide debole e un sale neutro: coll-Ca + 2 HCl → coll-H2 + CaCl2 Le basi adsorbiti: reagiscono con gli H+ coll-H2 + Ca(OH)2 → coll-Ca + 2H2O Potenziale di ossidoriduzione Potenziale di ossidoriduzione di un suolo (Eh) si misura con i potenziometri e si esprime in mV. In condizioni di aerobiosi (condizione ossidante) si registrano valori di Eh tra 0.3 e 0.8 V In condizione di anaerobiosi registrano valori tra 0.2 e –0.4 V Reazioni di ossido-riduzione: si ha trasferimento di elettroni da un atomo all’altro (ossidazione=perdita, riduzione=acquisto di e-). (condizione riducente) si .d o m o w o c u-tr a c k C m C lic k to POTERE TAMPONE w w .d o w w w bu bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c H F-XC A N GE H F-XC A N GE c u-tr a c k N y bu to k lic w .d o m Processi di ossidazione coinvolti nell’evoluzione della sostanza organica del suolo o .c C m o .d o w w w w w C lic k to bu y N O W ! PD O W ! PD c u-tr a c k .c