FESTE NATALIZIE: come preparare il fisico e lo stomaco

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Anno IV – Numero 771
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Concerto di
Natale, Caduceo d’oro e
Giuramento di Galeno
2. ORDINE: un Farmaco
per tutti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Tumore al seno, che
ruolo ha la risonanza
magnetica nella diagnosi?
4. Calvizie, tutto quello che
devi sapere
5. Addio
dentista,
dall'Australia arriva il
"super smalto" al fluoro
contro la carie
Prevenzione e
Salute
6. FESTE Natalizie: come
preparare il fisico e lo
stomaco
7. Carne, e relativa cottura,
sotto accusa anche per i
tumori del rene
Meteo Napoli
Lunedì 14 Dicembre
 Cielo Variabile
Minima:11°C
Massima: 15°C
Umidità:
Mattina = 69%
Pomeriggio = 59%
Lunedì 14 Dicembre 2015, S. Pompeo
Proverbio di oggi………..
Ddio 'o ssape e pure 'a Maronna 'o vvede!
FESTE NATALIZIE:
come preparare il fisico e lo stomaco
Come prepararsi alle grandi tavolate in famiglia durante le
Feste? I consigli per depurarsi, affrontare gli stravizi a tavola
e ritrovare la calma con respirazione e bagni in vasca.
4 trucchi per disintossicare l'organismo : Il primo imperativo, per godersi
al meglio la tavola delle
feste senza troppi
pensieri
bilancia e alla salute, è
il divertimento
del vento
e laalla
carta
depurarsi. Niente paura: non servono diete drastiche né chissà quali sacrifici.
Dopo tutto, in questo periodo dell’anno aggiungere motivi di ansia è l’ultima
cosa che cerchiamo. E allora, basta ricorrere ad alcuni piccoli stratagemmi,
semplici e concreti. Metterli in pratica anche solo per una settimana ci
permetterà di sederci alla tavola di Natale e Capodanno senza essere costretti
alla rinuncia forzata. Potendoci permettere (quasi) tutto.
1.Vietato porsi obiettivi di dimagrimento drastico proprio ora, a un passo
dal Natale. Non pensiate di poter perdere 4 o 5 chili di troppo adesso, ma
datevi invece un obiettivo più realistico: per es., mantenere il peso che avete
o perdere 1 o 2 chili al massimo.
2. Non saltate mai la palestra, anche se le giornate sempre più frenetiche di
dicembre vi spingono a farlo. Niente di più sbagliato: rallenterete il
metabolismo e brucerete di meno. E poi, almeno lo shopping natalizio fatelo
muovendovi a piedi. Parola d’ordine: camminare (tanto). E se proprio non
potete fare a meno di spostarvi con la macchina, cercate di parcheggiarla il
più lontano possibile. Insomma, sfruttate le possibilità di movimento offerte
da questo periodo: portate buste e regali a piedi su per le scale; confezionate
voi i pacchetti, preparate l’albero. Piccole attività sufficienti a non ingrassare.
3) Se in ufficio vi offrono dolcetti, si aprono panettoni e si organizza un
brindisi, imparate a dire di no. Se accetterete tutto, compreso il panettone
della vicina di casa, dopo Natale vi ritroverete con 5 chili in più.
5) Bevete ogni sera una tisana rilassante. Aiuta a contenere i morsi della fame
durante il sonno anche dopo una cena leggera. Preparatela mettendo in
infusione 5 g di passiflora in 200 ml di acqua bollente per 10 min., scolatela prima
di berla.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 771
PREVENZIONE E SALUTE
CARNE, E RELATIVA COTTURA,
SOTTO ACCUSA ANCHE PER I TUMORI DEL RENE
Una dieta ricca di carni bianche o rosse, specie se fatte alla brace o saltate in
padella, fa lievitare il rischio. Specie per chi ha una determinata predisposizione
genetica
Solo pochi mesi fa l’OMS ha inserito ufficialmente le carni rosse e lavorate
fra le sostanze che possono causare il cancro, sulla base di centinaia di
studi riguardanti soprattutto il tumore del colon e in seconda battuta
quello dello stomaco.
Ora gli esiti di una nuova ricerca appena pubblicata sulla rivista
Cancer indicano che un’alimentazione ricca di carne, specie se cotta alla
brace o saltata in padella, può far aumentare le probabilità di sviluppare un tumore del rene. E il
pericolo è maggiore per chi ha una determinata predisposizione genetica.
Lo studio: Nel 2015 in Italia sono stimati circa 12.600 nuovi casi di tumore del rene e l’incidenza di
questa neoplasia (molto più frequente negli uomini che nelle donne) appare in crescita, soprattutto
nel sesso maschile.
«Abbiamo ipotizzato che, questo aumento potesse essere dovuto agli stili di vita scorretti – spiegano
gli studiosi che hanno condotto l’indagine.
Stando ai risultati, i malati di tumore al rene consumavano maggiori quantità di carne bianca e rossa
ed erano più abituati a prepararle con barbecue, grigliata o saltate in padella. Metodi considerati
nocivi perché, durante la cottura, a causa delle alte temperature si sprigionano sostanze
cancerogene, come ad es. gli idrocarburi policiclici aromatici o le ammine eterocicliche.
«Più della metà dei casi di tumore del rene viene scoperto
FUMO, OBESITÀ, IPERTENSIONE I in maniera occasionale, in seguito a un semplice controllo
per altri motivi.
MAGGIORI FATTORI DI RISCHIO
Una casualità che presenta conseguenze positive perché
in questo modo la malattia è spesso individuata in fase
precoce e può essere curata con successo».
Il pericolo numero uno per questa e molte altre forme di cancro è il tabacco:
 il numero di sigarette fumate ogni giorno e il numero di anni di esposizione sono direttamente
proporzionali all’aumento del rischio di questa malattia.
Altri fattori di rischio noti sono
 l’esposizione cronica ad alcuni metalli e sostanze particolari (fra cui asbesto e cadmio)
 l’obesità,
 l’ipertensione arteriosa
 e la dialisi di lunga durata.
Quanto ai sintomi che devono destare sospetto, anche se spesso correlabili a masse già voluminose, è
bene rivolgersi a un medico in caso di una massa palpabile nell’addome, in presenza di sangue nelle
urine o di un dolore persistente localizzato a livello lombare.
Spesso un’ecografia addominale è il primo esame che viene prescritto per verificare la presenza di
anomalie.
«Se la diagnosi è precoce le probabilità di successo delle terapie sono buone e spesso si può procedere
con un intervento chirurgico conservativo che consente di risparmiare la funzionalità renale. Il tumore
del rene, è cosa ormai nota da tempo, resiste alla chemioterapia, ma oggi con l’arrivo di nuovi farmaci
si stanno aprendo nuove opportunità per questi pazienti». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 771
SCIENZA E SALUTE
TUMORE AL SENO, CHE RUOLO HA LA RISONANZA
MAGNETICA NELLA DIAGNOSI?
L’importanza della risonanza magnetica nella diagnosi del tumore al seno.
Ulteriori tumori al seno individuati da una risonanza magnetica sono, a volte, più estesi e
potenzialmente più aggressivi di quelli trovati con la mammografia.
Pertanto potrebbe essere necessaria una nuova terapia.
Nelle donne più giovani e nelle donne con una mammella più densa, in
generale, la risonanza magnetica riesce a rilevare quello che è noto
come “carcinoma mammario multicentrico”, ovvero tumori al seno che
comprendono due o più tumori primari, di solito in diversi quadranti
della mammella. Questi carcinomi multicentrici erano più estesi in 17
pazienti su 73. Nel 25% dei casi le lesioni erano maggiori di 1 cm.
«Per la diagnosi precoce del tumore al seno bisogna
Risonanza magnetica eseguita
sottolineare l’importanza della famosa e storica tripletta:
dopo mammografia ed ecografia
esame clinico, mammografia ed ecografia.
Esse risultano nella stragrande maggioranza dei casi
complementari tra loro, raggiungendo una sensibilità pari al 97%, soprattutto nelle mammella
caratterizzate da struttura prevalentemente ricca di componente tissutale ghiandolare.
È necessario tener presente che mammografia ed ecografia rilevano reperti differenti e che l’esame
clinico e l’autopalpazione completano il percorso della prevenzione. Spesso nella mammelle dense, più
frequentemente in pazienti di età inferiore ai 40 anni, la mammografia non viene eseguita di routine,
al contrario dell’ecografia».
«La risonanza magnetica viene utilizzata in determinati casi e in genere sempre dopo mammografia ed
ecografia. Per un ristretto gruppo di pazienti (con elevato rischio di carcinoma mammario eredofamiliare) è indicata come controllo annuale in associazione a mammografia ed ecografia.
Diversi studi hanno dimostrato come presenti un elevato valore predittivo negativo per lesioni
mammarie e un’elevata sensibilità e specificità per rilevare carcinomi in diversi quadranti della stessa
mammella e più lesioni patologiche nello stesso quadrante».
«Fondamentale la risonanza tutte le volte in cui vi è discordanza tra il dubbio clinico e strumentale, o
tra questi due e l’esito di eventuale ago biopsia/esame citologico, per caratterizzare ulteriormente dal
punto di vista morfologico e dinamico (funzionale) il nostro reperto di non univoco significato».
Spesso la risonanza magnetica richiede una valutazione ecografica successiva
«Importante la risonanza magnetica della mammella tutte le volte in cui è necessario approfondire lo
studio delle cicatrici in esiti di uno o più interventi chirurgici, in questi casi tale metodica diventa
complementare all’ecografia. Molto spesso la risonanza, esame dotato di elevata sensibilità, necessita
di una valutazione ecografica successiva, per poter ulteriormente tipizzare un’eventuale alterazione
focale della mammella e stabilire l’eventuale progressione dell’iter diagnostico potendo orientare il
radiologo senologo e il clinico per un tipo di approfondimento diagnostico cito-istologico».
«Di frequente la risonanza viene eseguita in fase preoperatoria, in quanto permette di rilevare forme
tumorali addizionali, o meglio permette di rilevare una maggiore estensione di malattia.
Sicuramente la risonanza magnetica è un importante strumento di diagnosi del tumore al seno, un
grosso aiuto per i clinici ed per il radiologo senologo nel risolvere alcuni dubbi della pratica quotidiana,
pur essendo un esame fortemente influenzato nelle pazienti fertili, dallo stato ormonale, da eventuali
artefatti da movimento della paziente nel corso dell’esame stesso, che richiede spesso un second look
ecografico per la sua elevata sensibilità». (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 771
SCIENZA E SALUTE
CALVIZIE, TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE
Otto uomini e 5 donne su 10 sono disposti a tutto per prevenire la caduta dei
capelli. Ecco le cause e le tecniche più efficaci (per lui e lei) per combattere la
calvizie.
Otto uomini italiani su 10 sono disposti a tutto pur di
prevenirne la caduta. Al punto da arrivare a spendere
anche 600 euro l’anno per ovviare al problema.
Insomma, i capelli sono un’autentica croce per i nostri
connazionali maschi. Hanno ragione, hanno torto?
Secondo gli esperti, sono esagerazioni.
Gli italiani sono vittime di falsi miti che vanno sfatati a tutti i costi. Vediamo quelli più duri a morire.
Tra i denti del pettine, nella vasca o sotto la doccia, sul cuscino.
L’autunno è il periodo dell’anno in cui ci ritroviamo capelli caduti un po’ dappertutto. E ogni volta
rispunta la domanda fatidica: sarà calvizie?
Considerato che il problema riguarda 11 milioni di italiani, l’80% degli uomini e il 50% delle donne;
vista l’attenzione ormai quasi maniacale che si riserva alle chiome (l’anno scorso sono stati spesi più di
120 milioni di euro in shampoo, maschere nutrienti, lozioni anticaduta e trattamenti coloranti, gli
uomini addirittura più delle donne), la preoccupazione è quanto meno legittima.
L’attività fisiologica del capello ha un suo ciclo, che prevede una nascita, un periodo di crescita e una
morte. In condizioni normali, quando un capello cade vuol dire che un altro è pronto a prendere il suo
posto. Talvolta, però, il diradamento si fa più evidente, i capelli cadono a piccoli ciuffi.
Le Cause? Possono essere le più varie: lo stress, una cattiva alimentazione (per es. la carenza di
proteine e oligoelementi), un evento traumatico, ma anche l’ereditarietà.
La soluzione? No al fai-da-te. Sì alla visita specialistica.
La caduta dei capelli non è un problema soltanto maschile. Anzi, in questo
LA CADUTA DEI
periodo dell’anno è un disturbo che si coniuga anche al femminile: una donna
CAPELLI NELLE
su quattro soffre della caduta autunnale. Tuttavia, non c’è quasi mai da
preoccuparsi: non siamo di fronte all’alopecia androgenetica, ma a un
DONNE
fenomeno passeggero (il cosiddetto “Defluvium telogenico”) e tipico di
questa stagione, dovuto soprattutto agli stress che hanno caratterizzato il periodo subito precedente
all’estate. Alle vacanze si arriva infatti scarichi di energia e pieni di tensione, circostanze che si
riflettono sul capello con il risultato di accelerarne il normale ritmo biologico di vita. Insomma, in quei
tre mesi che vanno da luglio a settembre si verifica un più rapido passaggio dalla fase di crescita alla
morte di molti più bulbi piliferi nello stesso tempo, rispetto a quanto accade di solito. E i capelli cadono
numerosi. Il problema, se non è un segnale di altri disturbi più seri, è destinato a normalizzarsi da sé
entro due mesi. Ma proprio per questo è importante poter escludere subito patologie come il Lupus o
la connettivopatia. E l’unico a poter capire la vera ragione di un indebolimento delle chiome è il
dermatologo.
Come favorire il ritorno alla normalità? Basta intervenire sull’igiene e la cura quotidiane della
capigliatura. Di solito è lo stesso specialista a indicare lozioni e shampoo a base di cistina e acido
pantotenico, sostanze rubefacenti, capaci cioè di produrre una vasodilatazione locale.
Occhio, però: mai fidarsi del consiglio di un’amica, di una pubblicità o del parrucchiere: solo lo
specialista può individuare la lozione giusta per una determinata esigenza, eliminando quindi il rischio
di conseguenze indesiderate (l’effetto opposto) o sgradevoli (reazioni allergiche).
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 771
La perdita dei capelli tipica degli uomini si chiama alopecia androgenetica.
Riguarda circa la metà degli italiani sotto i 50 anni, addirittura il 70 -80% di
quelli dai 50 in su.
In realtà, anche le donne possono soffrire di alopecia androgenetica, in
seguito a forti squilibri ormonali, per esempio durante la menopausa. Ma è
chiaro che resta un problema in netta prevalenza maschile.
Causata dall’azione combinata degli ormoni maschili (androgeni, appunto) con una
predisposizione genetica, questo tipo di alopecia si fronteggia nel modo migliore attraverso una
diagnosi precoce e rigorosa, che solo lo specialista dermatologo può fare.
Una volta accertata, si contrasta di solito ricorrendo ai "cosmeceutici", vale a dire preparati che
sono una via di mezzo tra i farmaci e i cosmetici. Per es., quelli a base di serenoa repens, lozioni a
base di minoxidil e compresse di finasteride. Utili anche gli integratori di oligoelementi e
proteine.
Se l’alopecia è areata, che nelle sue forme più blande si presenta con una singol a chiazza priva di
capelli, la terapia si basa su trattamenti medici associati alla psicoterapia. (Salute, Staibene)
LA CADUTA DEI
CAPELLI NEGLI
UOMINI
SCIENZA E SALUTE
ADDIO DENTISTA, DALL'AUSTRALIA ARRIVA IL "SUPER
SMALTO" AL FLUORO CONTRO LA CARIE
Il ritrovato dell'Università di Sydney riduce dell'80% la necessità di ricorrere alle
otturazioni e quindi al "temutissimo" trapano
Un "super smalto" ad alta concentrazione di fluoro per bloccare o
addirittura invertire la progressione della carie prima che formi
cavità nei denti. E' il frutto di uno studio dell'Università di Sydney,
pubblicato sulla rivista Community Dentistry and Oral
Epidemiology.
IL RITROVATO RIDUCE DELL’80% LA NECESSITÀ NEI PAZIENTI AD ALTO RISCHIO DI
RICORRERE ALLE OTTURAZIONI E QUINDI AL “TEMUTISSIMO” TRAPANO
L'importanza della prevenzione - Le otturazioni non sono necessarie in molti casi di carie dentaria,
scrive Wendell Evans, responsabile dello studio sulla "odontoiatria senza trapano" e sviluppatore del
"super smalto". "Spesso la carie può essere individuata e trattata prima di diventare una cavità. Un
dente dovrebbe essere trapanato e otturato solo quando è già evidente una cavità", ha spiegato
l'esperto.
L'efficacia del super smalto - In una ricerca durata sette anni, Evans e i suoi collaboratori hanno
comparato le condizioni di oltre mille pazienti, parte dei quali sottoposti al trattamento preventivo. Al
termine della sperimentazione, la necessità di otturazioni era ridotta di una proporzione fra il 30 e il
50% nei pazienti "smaltati" rispetto ai soggetti trattati con i metodi tradizionali.
Per chi ha paura del trapano - I risultati "offrono una scappatoia per i tanti che evitano il dentista
perché soffrono di vera fobia del trapano", ha osservato Evans. "I trattamenti dentistici preventivi sono
il fondamento della pratica dentistica moderna e questa ricerca fornisce ulteriori evidenze dei benefici
di tale approccio", ha aggiunto. (Salute, Tgcom24)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 771
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: “UN FARMACO PER TUTTI” :
FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati.
Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie
resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale
dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 771
2000 VOLTE GRAZIE AD OGNUNO DI VOI:
“Giuramento di Galeno e Medaglie alla Professione”:
ALCUNI MOMENTI DELLA SERATA
Con una solenne e
affollatissima cerimonia
al Teatro e Auditorium
Mediterraneo
della
Mostra d’Oltremare di
Napoli, l’Ordine dei
Farmacisti
della
provincia di Napoli ha
consegnato ai propri
iscritti
che
hanno
conseguito 65, 60, 50,
40 e 25 anni di laurea
una
medaglia
che
rappresenta
un
riconoscimento
della
Comunità professionale
all’impegno
civile,
tecnico e deontologico
dei Professionisti. La
cerimonia si apre con il
Concerto di Natale
tenuto dall’Orchestra
dei San Carlini del
Teatro San Carlo di Napoli. Sono stati premiati:
 2 Colleghi per i 65 anni di laurea; 7 per i 60 anni; 13 per i 50 anni; 40 per i 40 anni
 98 per i 25 anni.
La cerimonia si è svolta con la presenza di circa 250 giovani
neo Iscritti che hanno pronunciato il giuramento
professionale di osservanza ai principi deontologici.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 771
PAGINA 9
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FARMACISTA
Anno IV – Numero 771
PAGINA 10
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 771
PAGINA 11
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