alla ricerca della felicità

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Il funzionamento efficace
La ricerca della Felicità
• Aristotele credeva che ogni azione
umana mirasse al conseguimento
della Felicità.
• Nietzsche riteneva che ogni azione
umana fosse finalizzata al Potere.
• Freud pensava che ogni azione
umana fosse finalizzata a evitare
l’ansia.
La Felicità secondo la Psicologia Positiva
“Noi riteniamo che (…) tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati
dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la
Libertà e la ricerca delle Felicità”
T. Jefferson - Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America
La Felicità secondo la Psicologia Positiva è quello che abbiamo il diritto di
perseguire dettato dall’autocontrollo per ottenere una realizzazione di lunga
durata.
La Felicità secondo la Psicologia Positiva
Il concetto di Felicità strutturato dalla Psicologia Positiva non prende minimamente in
considerazione il concetto di successo e senso di controllo, scartando a priori la possibilità
che la gente cerchi il risultato per assaporare il piacere che dà la vittoria.
Critica alla teoria della Felicità mossa da una studente del Master in Psicologia Positiva
applicata di Seligman.
Il titolo del libro rivelatore della Psicologia Positiva fu “La costruzione della Felicità”, titolo non
voluto da Seligman, ma fortemente imposto dall’editore.
La Psicologia Positiva riguarda ciò che viene scelto per il suo valore intrinseco, il che va
fortemente all’aldilà dell’essere di buon umore.
Inadeguatezza teoria della Felicità:
• Essere di Buon Umore influisce sul peso della Felicità
• La soddisfazione di vita ha un posto troppo privilegiato nella misurazione della Felicità,
dipende troppo da quanto le persone si sentono bene al momento della domanda (lo stato
d’animo al momento pesa il 70% sulla risposta).
• Emozione positiva, coinvolgimento, significato non esauriscono gli elementi che le
persone scelgono per il loro valore intrinseco.
Il BenEssere è un costrutto, la felicità è una cosa, direttamente misurabile.
Il BenEssere
Il BenEssere è un costrutto che a sua volta contiene elementi misurabili, ognuno
dei quali è una cosa reale e contribuisce al BenEssere, ma nessuno di questi lo
definisce in maniera esaustiva (esattamente come il tempo in meterologia).
Si basa sul Principio della libera scelta e i cinque elementi vengono scelti per il
loro valore intrinseco. Ogni elemento deve avere tre proprietà:
•Contribuire al benessere
•Essere ricercato per il suo valore intrinseco e non per ottenere uno degli altri
elementi
•Essere definito e misurato indipendentemente dagli altri.
La realizzazione
La gente cerca il successo, la realizzazione, la vittoria, la riuscita, il senso di controllo per il
loro valore intrinseco, anche quando non apporta nulla in termini di emozione positiva,
significato e relazioni positive.
Nella natura umana si riconosce il “Vincere per il piacere di Vincere”, da qui abbiamo
esempi di “donatori” (Rockfeller e Carnegie) e “accumulatori”, in entrambi i casi il
significato si trova ma non è oggetto della Realizzazione.
Il concetto di Realizzazione è inteso sia nella sua forma momentanea, sia in quella “estesa”,
intesa come vita piena di realizzazione. Solitamente tale tipologia non si vede mai allo stato
puro (coinvolgimento, emozioni positive e significato).
Seligman inserisce la Realizzazione come elemento del BenEssere anche alla luce della
Teoria della motivazione, secondo cui le persone spesso agiscono per avere il controllo
dell’ambiente.
La Psicologia Positiva deve descrivere e non prescrivere ciò che gli esseri umani fanno per
ottenere il BenEssere.
Le relazioni positive
Compiere un atto di gentilezza produce un aumento istantaneo di BenEssere.
Le Relazioni positive sono sicuramente fonte di BenEssere, ma la grossa domanda è se
queste hanno le caratteristiche per essere considerate un elemento (intrinseco e misurazione
indipendente).
Il valore intrinseco viene supportato da due teorie sull’evoluzione:
• cervello risolutore di problemi sociali;
• selezione di gruppo (il gruppo è l’unità principale della selezione naturale).
Le Relazioni positive presentano sempre vantaggi sotto il profilo dell’emozione positiva, del
coinvolgimento, del significato o della realizzazione perché l’evoluzione le ha rinforzate con
gli altri elementi, per garantire l’assoluta certezza che l’umanità le ricerchi.
Verso nuovi obiettivi
Teoria della
Felicità
ARGOMENTO
Teoria del
Benessere
Soddisfazione di vita
CRITERIO
emozione positiva, coinvolgimento, significato, rapporti
positivi, realizzazione
Aumento
soddisfazione
di vita
OBIETTIVO
Far crescere il
funzionamento
ottimale
FLOURISHING
Ma cos’è il FLOURISHING ?
Felicia Huppert e Timothy So dell’Università di Cambridge hanno definito e
misurato lo sviluppo ottimale nei ventitre Paesi dell’Unione Europea.
Una persona può dire di essere FLOURISHING se percepisce che la propria vita
stia andando profondamente bene.
Flourishing è una combinazione del sentirsi bene e del funzionare in maniera
efficace. Si basa su un’analisi di se stessi ed è quindi una misura soggettiva del
benessere.
Gli individui FLOURISHING (o che hanno un alto livello di benessere
psicologico), imparano in modo efficace, lavorano in modo produttivo,
migliorano i rapporti sociali, hanno maggiori probabilità di contribuire alla loro
comunità, e hanno una migliore salute e la speranza di vita.
Alti livelli di flourishing sono anche associati a vantaggi economici dovuti a
meno assenteismo, meno prestazioni insoddisfacenti di scuole e luoghi di
lavoro, costi sanitari inferiori e meno necessità di spese per gli effetti di
disgregazione sociale.
Ma cos’è il FLOURISHING ?
FLOURISHING è l'estremità opposta dello spettro dei disturbi mentali comuni.
Sono stati inizialmente definiti i disturbi mentali e l'ansia, e quindi identificati i
loro opposti.
In queste definizioni non sono stati inclusi due concetti che ad avviso di
Huppert e So erano importanti da includere in una definizione operativa di
flourishing: senso di controllo e rapporti con gli altri.
Ma cos’è il FLOURISHING ?
Ma cos’è il FLOURISHING ?
In conclusione
Sono convinto che il vero scopo della nostra vita sia cercare la felicità. Questo è chiaro. Che una persona creda in questa o in quest’altra religione, o che non ci creda affatto, stiamo tutti cercando qualcosa di meglio dalla vita. Quindi, penso, il vero movimento della nostra vita è verso la felicità … sono convinto che la felicità si possa raggiungere allenando la mente.
H. H. Dalai Lama
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