RILIEVO PER PUNTI DELLA CARATTERISTICA INVERSA DI UN DIODO ZENER. VERIFICA DELLA VARIAZIONE DELLA RETTA DI CARICO AL VARIARE DELL’ALIMENTAZIONE E AL VARIARE DEL CARICO. DETERMINAZIONE SPERIMENTALE DEL CIRCUITO EQUIVALENTE DEL DIODO ZENER E VERIFICA DELLA SUA VALIDITÀ. VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DI UNO STABILIZZATORE DI TENSIONE UTILIZZANTE IL DIODO ZENER DI CUI SI È DETERMINATA LA CURVA CARATTERISTICA E IL CIRCUITO EQUIVALENTE. CIRCUITO EQUIVALENTE DEL DIODO ZENER Il diodo zener si comporta da normale diodo in polarizzazione diretta, mentre in polarizzazione inversa presenta una tensione VZ alla quale entra in conduzione inversa e la corrente può variare quasi indipendentemente dalla tensione VZ. VZA VZ VZB VZK A B 0 IZA IZB IZ Dalla caratteristica inversa si ottiene il suo circuito equivalente. Il tratto più lineare della curva caratteristica può essere approssimato da una retta. Si scelgono due opportuni punti A(VZA ; IZA) e B(VZB ; IZB) e si approssima la caratteristica reale con tale retta; ovviamente tale approssimazione è valida solo nel tratto compreso tra i punti A e B. Pertanto il punto di lavoro del diodo zener si farà variare (nel tratto AB) non più sulla caratteristica ma su tale retta, ossia si è linearizzato il comportamento del diodo zener e lo si schematizzerà mediante elementi lineari. L’equazione della retta AB è del tipo IZ = mVZ + q. Le quantità m e q si ricavano imponendo che tale retta passi per i punti A e B: ⎧I ZB = mVZB + q ⎨ ⎩I ZA = mVZA + q Sottraendo membro a membro, si ottiene m: ⎧I ZB = mVZB + q ⎨I = mV + q ZA ⎩ ZA I ZB − I ZA = m(VZB − VZA ) ⇒ m = I ZB − I ZA 1 = VZB − VZA R Z m ha le dimensioni dell’inverso di una resistenza. 1 in una delle due equazioni del sistema, si ottiene q: q = I ZA − mVZA . Sostituendo m = RZ 1 L’equazione della retta è: ⎛ V 1 VZ + ⎜⎜ I ZA − ZA RZ RZ ⎝ IZ = Per IZ = 0 si ha l’intercetta con l’asse VZ: costante viene indicata con VZK. ⎞ ⎟⎟ . ⎠ VZ = VZA − R Z I ZA = VZK , che, essendo una quantità − RZ, valore costante, è la resistenza differenziale del diodo zener in polarizzazione inversa e giustifica l’aumento di tensione ai capi del diodo zener all’aumentare della corrente. − VZK, valore costante, fissa il valore di tensione al quale il diodo zener inizia a condurre inversamente. L’equazione della retta, infine, è: IZ = V 1 VZ − ZK RZ RZ ⇒ VZ = R Z I Z + VZK − Il primo termine RZIZ, tramite RZ, tiene conto degli aumenti di differenza di potenziale di VZ all’aumentare della corrente. − Il secondo termine VZK viene schematizzato da un generatore di tensione che impone la minima tensione che si dovrà applicare tra catodo e anodo perché il diodo entri in conduzione inversa. Il circuito a sinistra nella figura è il circuito equivalente del diodo zener funzionante tra i punti A e B della curva caratteristica. POLARIZZAZIONE DEL DIODO ZENER E RETTA DI CARICO Consideriamo il circuito di polarizzazione del diodo zener. R è la resistenza di polarizzazione del diodo zener, ed è detta resistenza di carico del diodo. Applicando il secondo principio di Kirchhoff, si ha: E = RI Z + VZ ⇒ IZ = − 1 E VZ + R R Tale equazione viene detta retta di carico del diodo zener. Tale retta nel piano VZ-IZ, in cui viene riportata anche la curva caratteristica, e una retta i cui punti rappresentano tutti i possibili punti di lavoro del diodo zener. 2 VZ E VZQ Q 0 IZQ Poiché il punto di lavoro deve stare anche sulla curva caratteristica, il punto di lavoro del diodo sarà il punto di intersezione tra la retta di carico e la curva caratteristica, come mostrato in figura. La retta di carico viene tracciata calcolando i suoi punti di intersezione con gli assi E/R IZ VZ E 1 E I Z = − VZ + R R 0 VZ IZ 0 E/R E 0 Al variare della tensione E di alimentazione o al variare della resistenza di carico, cambia la retta di carico e, quindi, il punto di lavoro. E/R IZ VZ E Se cambia la tensione di alimentazione E mentre la resistenza di carico rimane costante R rimane costante, il coefficiente angolare della retta di carico rimane costante e si ottiene, al variare di E, un fascio di rette parallele, come mostrato in figura. 0 Se si tiene fissa E e si varia R, cambia il coefficiente angolare e si ottengono rette di carico che, essendo costante E, danno origine ad un fascio di rette per il funto (E ; 0)., come mostrato in figura. E/R La verifica della validità del circuito equivalente si effettua calcolando i punti di lavoro del diodo zener dal circuito in cui al posto del diodo zener è stato messo il suo circuito equivalente. IZ 3 Le formule per il calcolo del punto di lavoro teorico si ottengono applicando il secondo principio di Kirchhoff: E = (R + R Z )I Z + VZK ⇒ I Z = E − VZK R + RZ e VZ = R Z I Z + VZK I valori di VZ e IZ che si ottengono devono essere quasi coincidenti con quelli che si misurano. Tale confronto confermerà la validità del circuito equivalente sperimentalmente determinato. Dimensionamento del circuito. Rilievo della curva caratteristica e circuito equivalente. Variazione della retta di carico per variazione di R. Si utilizza un diodo zener PZ = ½W con VZ = 5,6V. Corrente massima IZM del diodo zener: I ZM = PZ 0,5 = = 89,28mA VZ 5,6 Si fissa IZMAX = 10mA in corrispondenza di E = EM = 10V e si dimensiona R: R= E M − VZ 10 − 5,6 = = 440Ω , I ZMAX 10 ⋅ 10 −3 valore commerciale 390Ω. La tensione E dell’alimentatore si fa variare da 0V a 10V come riportato nella corrispondente tabella. In corrispondenza di ogni valore di E, per il quale il diodo zener conduce, si ha una retta di carico. Per ottenere il fascio di rette per un punto al variare di R, se ne fa variare il valore in più e in meno rispetto il valore di 390Ω come riportato nella corrispondente tabella. In corrispondenza di ogni valore di resistenza R si ha una retta di carico. In entrambe le misure verrà impiegato un alimentatore variabile e un multimetro 4½ digit. Circuito di cablaggio e di misura Procedimento della misura Rilievo per punti della curva caratteristica 1. Si collegano il generatore e il multimetro utilizzato come voltmetro ai morsetti dell’alimentatore e si regola l’alimentatore a 2V. 2. Si sposta il voltmetro ai capi della resistenza R e si misura la differenza di potenziale VR ai suoi capi. 4 3. Si sposta il voltmetro ai capi del diodo zener e si misura la differenza di potenziale VZ ai suoi capi. V E . 4. Utilizzando i valori misurati si calcolano: la corrente I Z = R e l’intercetta con l’asse IZ R R 5. si ripetono i punti 2; 3; 4 con i seguenti valori di E: 4V; 5V; 5,8V; 6V; 6,1V; 6,2V; 6,5V; 7V; 8V; 9V; 10V. 6. Si tabulano i dati. Nella tabella vengono anche riportati il punto alternativo dal quale far passare la retta di carico nel caso il valore dell’intercetta sia tale da essere fuori grafico e i valori di IZ e di VZ calcolati dal circuito equivalente mediante foglio Excell (le formule da usare sono quelle di seguito determinate). Determinazione sperimentale caratteristiche al variare di E del circuito equivalente e tracciamento delle curve 7. Si riportano i punti (VZ ; IZ) misurati su carta millimetrata su un piano VZ-IZ; si uniscono i punti con un tratto continuo ad ottenere la curva caratteristica. 8. Si scelgono due punti A e B tra i quali la curva caratteristica è pressappoco rettilinea e si calcolano gli elementi RZ e VZK del circuito equivalente. 9. Si traccia, su un altro foglio di carta millimetrata, la curva caratteristica e vi si riportano le rette di carico che si hanno al variare del valore E dell’alimentazione. Nel caso il valore E/R risulti fuori grafico, si utilizza il punto alternativo. 10. I punti di lavoro trovati sperimentalmente devono risultare ognuno sulla propria retta di carico (o quasi). Inoltre, i punti di lavoro trovati sperimentalmente devono avere valori molto prossimi a quelli calcolati con il circuito equivalente determinato sperimentalmente. Variazione della retta di carico al variare di R e verifica dell’esattezza del circuito equivalente 11. Si fissa il valore del generatore E = 8V. VR E . e R R 13. Si ripete il punto 12 per i seguenti valori di R: 120Ω; 150Ω; 180Ω; 220Ω; 270Ω; 330Ω; 390Ω; 470Ω; 680Ω; 1kΩ; 2,2kΩ. 14. Si tabulano i dati. Nella tabella vengono anche riportati il punto alternativo dal quale far passare la retta di carico nel caso il valore dell’intercetta sia tale da essere fuori grafico e i valori di IZ e di VZ calcolati dal circuito equivalente, prima determinato, mediante foglio Excell (le formule da usare sono quelle di seguito determinate determinate). 15. Si traccia, su un altro foglio di carta millimetrata, la curva caratteristica e vi si riportano le rette di carico che si hanno al variare del valore R della resistenza di carico. Nel caso il valore E/R risulti fuori grafico, si utilizza il punto alternativo. 16. I punti di lavoro trovati sperimentalmente devono risultare ognuno sulla propria retta di carico (o quasi). Inoltre, i punti di lavoro trovati sperimentalmente devono avere valori molto prossimi a quelli calcolati con il circuito equivalente determinato sperimentalmente. 12. Si inserisce il valore R = 100Ω, si misurano VZ e VR e si calcolano I Z = Calcolo del punto alternativo Per le intercette E/R che cadono fuori dal grafico considerato si deve calcolare il punto alternativo da cui farla passare. Si fissa il valore della corrente IZ1 , in modo che il punto della retta che si ottiene cada nel grafico, e si calcola il corrispondente valore VZ1. 5 ⎧I Z = I Z1 ⎪ ⎨ ⎪V = E − RI Z1 ⎩ Z1 Curva caratteristica. Variazione della retta di carico al variare dell’alimentazione. Valori misurati E 2 4 5 5,8 6 6,1 6,2 6,5 7 8 9 10 Volt VZ 2 4 5 5,35 5,37 5,38 5,38 5,4 5,42 5,44 5,46 5,47 mA VR 0 0 0 0,45 0,63 0,72 0,82 1,1 1,58 2,56 3,54 4,53 IZ 0 0 0 1,153 1,615 1,846 2,102 2,820 4,051 6,564 9,076 11,615 E/R 5,128 10,256 12,820 14,871 15,384 15,641 15,897 16,666 17,948 20,512 23,076 25,641 Ω RZ 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 Volt VZK 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 Valori calcolati dal circuito equivalente Volt mA IZ VZ 0 2 0 4 0 5 1,19 5,335 1,69 5,340 1,94 5,343 2,19 5,345 2,94 5,353 4,19 5,365 6,69 5,390 9,19 5,415 11,69 5,440 Punto alternativo Volt mA VZ1 IZ1 ------------1,9 10 2,1 10 2,2 10 2,3 10 2,6 10 3,1 10 4,1 10 5,1 10 6,1 10 Determinazione del circuito equivalente Si scelgono i punti A(5,37 ; 1,615⋅10-3) e B(5,47 ; 11,615⋅10-3) RZ = 1 VZB − VZA 5,47 − 5,37 = = = 10Ω m I ZB − I ZA 11,615 ⋅ 10 −3 − 1,615 ⋅ 10 −3 VZK = VZA − R Z I ZA = 5,37 − 10 ⋅ 1,615 ⋅ 10 −3 = 5,354V Variazione della retta di carico al variare di R. Valori misurati kΩ R 0,1 0,12 0,15 0,18 0,22 0,27 0,33 0,39 0,47 0,68 1 2,2 Volt E VZ 8 5,49 8 5,51 8 5,5 8 5,47 8 5,45 8 5,45 8 5,44 8 5,44 8 5,43 8 5,41 8 5,39 8 5,35 mA VR IZ 2,51 25,1 2,49 20,75 2,5 16,666 2,53 14,055 2,55 11,590 2,55 9,444 2,56 7,757 2,56 6,564 2,57 5,468 2,59 3,808 2,61 2,61 2,65 1,204 Volt E/R 80 66,666 53,333 44,444 36,363 29,629 24,242 20,512 17,021 11,764 8 3,636 Ω RZ 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 6 Volt VZK 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 5,324 Valori calcolati dal circuito equivalente Volt mA IZ VZ 24,327 5,567 20,584 5,529 16,725 5,491 14,084 5,464 11,634 5,440 9,557 5,419 7,870 5,402 6,69 5,390 5,575 5,379 3,878 5,362 2,649 5,350 1,210 5,336 Punto alternativo Volt mA IZ1 VZ1 20 6 20 5,6 20 5 20 4,4 20 3,6 20 2,6 ------------------------- Grafici della curva caratteristica e variazione della retta di carico per variazione dell’alimentazione e della resistenza di carico. 7 8 9 Conclusioni I valori misurati di VZ e di IZ e quelli calcolati utilizzando il circuito equivalente sperimentale, sono praticamente coincidenti; ciò evidenzia che il circuito equivalente determinato schematizza, tra i punti A e B, molto bene il comportamento del diodo zener, ossia ne dimostra la validità. Le rette di carico determinate sperimentalmente al variare della tensione di alimentazione danno origine ad un fascio di rette parallele ed ognuna di esse passa per il punto di lavoro del diodo zener per quel dato valore di E. Le rette di carico determinate sperimentalmente al variare della resistenza di carico danno origine ad un fascio di rette per il punto (8 ; 0) ed ognuna di esse passa per il punto di lavoro del diodo zener per quel dato valore di R. VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DI UNO STABILIZZATORE DI TENSIONE UTILIZZANTE IL DIODO ZENER DI CUI SI È DETERMINATA LA CURVA CARATTERISTICA E IL CIRCUITO EQUIVALENTE Richiami teorici R è la resistenza di stabilizzazione; RL è il carico. Il diodo zener, in conduzione inversa, fissa il valore della differenza di potenziale sul carico alla tensione VZ. Se si hanno variazioni sia di carico, sia di alimentazione, purché il diodo zener rimanga in zona di conduzione inversa, stabilizza la tensione VL al valore VZ. Variazioni del carico RL E = RI + VZ = RI + VL = RI + R L I L ; − Se RL aumenta ⇒ poiché VL = RLIL = VZ = costante poiché E = RI + VZ = cos tan te e I = I Z + I L = cos tan te compensata da un aumento di IZ ⇒ VL rimane costante. I = IZ + IL ⇒ ⇒ IL deve diminuire ⇒ tale variazione varrà ⇒ IL aumenta ⇒ IZ diminuisce compensando l’aumento di IL − Se RL diminuisce dovuta alla variazione del carico ⇒ VL rimane costante. Variazioni dell’alimentazione E 10 E − VZ V ⇒ I aumenta ⇒ essendo I = I L + I Z = Z + I Z , R RL ⇒ deve aumentare IZ , compensando la variazione di differenza di IL non può aumentare potenziale su R causata dall’aumento di E ⇒ VL rimane costante. − Se E aumenta, poiché I = − Se E diminuisce ⇒ I diminuisce ⇒ IZ diminuisce ⇒ VL rimane costante. Il tutto è valido se le variazioni di IZ non sono tali da portare il diodo zener né in zona di interdizione (sopra il ginocchio della curva caratteristica) né in una zona prossima a quella di massima dissipazione della potenza. Pertanto, si dovrà fissare un valore minimo IZMIN e un valore massimo IZMAX tra cui far variare la corrente IZ del diodo zener. 0 VZ Per ottenere il massimo campo di variazione bisogna fissare la corrente IZ al centro di tale intervallo, ossia: IZMIN I ZO = I ZMIN + I ZMAX 2 Il valore IZMIN si sceglie dalla curva caratteristica, appena sotto il ginocchio. Il valore IZMAX si scegli in modo che almeno 5 o 10 volte più P piccolo di I ZM = Z = corrente massima assoluta del diodo VZ zener. IZO IZMAX IZ Retta di carico e sua variazione. Definizione di RLMIN e di RLMAX. 0 L’equazione della retta di carico si ottiene esplicitando IZ in funzione di VZ dalle seguenti due equazioni associate al circuito stabilizzatore. ⎧ ⎪E = RI + V Z ⎪⎪ ⎨I = I Z + I L ⎪ V V ⎪I L = L = Z ⎪⎩ RL RL ⇒ IZ = − ⇒ I= E − VZ V = IZ + IL = IZ + Z R RL VZ VZ E − + R RL R Il coefficiente angolare è: m=− ⇒ IZ = − R + RL E VZ + RR L R R + RL 1 =− RR L R // R L ⇒ E − VZ V = IZ + Z R RL retta di carico del diodo zener. VZ IZ 0 E R R LE R + RL e intercetta gli assi nei punti 11 ⇒ 0 VZ Variazione del carico RL R LMIN E R + R LMIN R LE R + RL 0 IZMIN A(VZMIN; IZMIN) RL Se varia il carico RL, il punto (0 ; E/R), l’intercetta dell’asse IZ, rimane costante, mentre varia il coefficiente angolare della retta di carico. La retta di carico ruoterà attorno al punto (0 ; E/R). Poiché ⎛1 R + RL 1 1 ⎞ ⎟⎟ , =− = −⎜⎜ + m=− RR L R // R L ⎝ R RL ⎠ RLMIN Q(VZO;IZO) IZO R LMAX E R + R LMAX RLMAX B(VZMAX; IZMAX) un aumento del carico RL produce una diminuzione, in valore assoluto, del coefficiente angolare. Il valore limite per RLMAX si ottiene imponendo che per tale valore la retta di carico passi per il punto B della curva caratteristica corrispondente alla IZMAX fissata. IZMAX E R IZ Pertanto: I ZMAX = − R + R LMAX E VZMAX + RR LMAX R ⇒ ⇒ ⇒ RR LMAX I ZMAX = −RVZMAX − R LMAX VZMAX + R LMAX E RR LMAX I ZMAX + R LMAX VZMAX − R LMAX E = −RVZMAX R LMAX (RI ZMAX + VZMAX − E ) = − RVZMAX ⇒ R LMAX = ⇒ ⇒ RVZMAX E − RI ZMAX − VZMAX I valori VZMIN e VZMAX si determinano dalla curva caratteristica una volta fissati i valori di IZMIN e IZMAX. Una diminuzione del carico RL produce un aumento, in valore assoluto, del coefficiente angolare. Il valore limite per RLMIN si ottiene imponendo che per tale valore la retta di carico passi per il punto A della curva caratteristica corrispondente alla IZMIN fissata. Pertanto: I ZMIN = − R + R LMIN E VZMIN + RR LMIN R ⇒ R LMIN = RVZMIN E − RI ZMIN − VZMIN Quando varia E, il coefficiente angolare rimane costante, mentre variano le intercette. La retta di carico si sposterà parallelamente a se stessa. I valori massimo EMAX e minimo EMIN che l’alimentazione può raggiungere senza che il circuito perda la sua caratteristica di stabilizzatore si ottengono in corrispondenza delle rette di carico passanti per i punti A e B. Per il valore massimo EMAX si ha: I ZMAX = − R + RL E VZMAX + MAX RR L R ⇒ 12 E MAX R + RL VZMAX = I ZMAX + R RR L ⇒ VZ R L E MAX R + RL R LE R + RL R L E MIN R + RL 0 A(VZMIN; IZMIN) EMAX E ⇒ E MAX = RI ZMAX + IZMIN R + RL VZMAX RL EMIN Q(VZO;IZO) IZO Per il valore massimo EMIN si ha: E MIN R B(VZMAX; IZMAX) I ZMIN = − IZMAX E R ⇒ E R + RL VZMIN + MIN RR L R E MIN = RI ZMIN + ⇒ R + RL VZMIN RL E MAX R IZ Dimensionamento del circuito Si fissa: E = 10V ; IZMIN = 1mA ; IZMAX = 19mA ; RL = 1kΩ ; RZ = 10Ω ; VZK = 5,354V. Si calcolano le coordinate del punto Q: I ZO = I ZMIN + I ZMAX 1 ⋅ 10 −3 + 19 ⋅ 10 −3 = = 10mA ; 2 2 in corrispondenza di tale corrente, dalla curva caratteristica, risulta: VZO = 5,46V ; oppure dal circuito equivalente: VZO = R Z I ZO + VZK = 10 ⋅ 10 ⋅ 10 −3 + 5,354 = 5,454V . E − VZO 10 − 5,46 = = 454Ω , valore I ZO 10 ⋅ 10 −3 commerciale usato 390Ω. La corrente risulterà di poco superiore a 10mA. Si dimensiona R assumendo il carico di valore infinito: R= Calcolo di RLMAX ; RLMIN ; EMAX ; EMIN Dalla curva caratteristica si ha: VZMIN = 5,35V ; VZMAX = 5,51V, oppure, dal circuito equivalente, VZMIN = R Z I ZMIN + VZK = 10 ⋅ 1 ⋅ 10 −3 + 5,354 = 5,364V VZMAX = R Z I ZMAX + VZK = 10 ⋅ 19 ⋅ 10 −3 + 5,354 = 5,44V R LMAX = RVZMAX 390 ⋅ 5,51 = = −736Ω . E − RI ZMAX − VZMAX 10 − 0,39 ⋅ 10 3 ⋅ 19 ⋅ 10 −3 − 5,51 13 Il valore negativo sta ad indicare che non esiste un limite superiore per RL, ossia IZ risulta minore di IZMAX per qualunque valore di RL (anche RL = ∞). R LMIN = E MAX = RI ZMAX RVZMIN 390 ⋅ 5,35 = = 490Ω E − RI ZMIN − VZMIN 10 − 0,39 ⋅ 10 3 ⋅ 1 ⋅ 10 −3 − 5,35 R + RL 0,39 ⋅ 10 3 + 1 ⋅ 10 3 3 −3 + VZMAX = 0,39 ⋅ 10 ⋅ 19 ⋅ 10 + ⋅ 5,51 = 15,07V RL 1 ⋅ 10 3 E MIN = RI ZMIN + R + RL 0,39 ⋅ 10 3 + 1 ⋅ 10 3 VZMIN = 0,39 ⋅ 10 3 ⋅ 1 ⋅ 10 −3 + ⋅ 5,35 = 7,83V RL 1 ⋅ 10 3 Scelta dei valori di RL e di E da utilizzare nella verifica Variazione di RL: poiché 490Ω ≤ RL ≤ ∞ , si scelgono i seguenti valori: ∞ ; 12kΩ ; 4,7kΩ ; 3,3kΩ ; 2,2kΩ ; 1,5kΩ ; 1,2kΩ ; 1kΩ ; 0,82kΩ ; 0,68kΩ ; 0,56kΩ ; 0,47kΩ Variazione di E: poiché 7,83V ≤ E ≤ 15,07V , si fissa una variazione di ±20% di E, ossia si fa variare E tra i valori 8V ≤ E ≤ 12V. si scelgono i seguenti valori di E: 8V ; 8,5V ; 9V ; 9,5V ; 10V ; 10,5V ; 11V ; 11,5V ; 12V Calcolo teorico dei valori da misurare Si utilizza il circuito equivalente del diodo zener Utilizzando i principi di Kirchhoff si calcolano I ; IZ ; IL , e, quindi, applicando la legge di Ohm, si calcolano VR ; VZ ; VL. Si sostituisce la prima nella seconda; dalla terza si esplicita IL e si sostituisce nella seconda. ⎧ ⎪I = I + I Z L ⎪ ⎪ ⎪ ⇒ ⎨E − VZK = RI + R Z I Z ⇒ RI Z + RI L + R Z I Z = E − VZK ⇒ (R + R Z )I Z + RI L = E − VZK ⎪ ⎪ VZK + R Z I Z ⎪ ⎪VZK = − R Z I Z + R L I L ⇒ I L = RL ⎩ 14 ⇒ (R + R Z )I Z + R VZK + R Z I Z RL ⎛ RR Z ⎜⎜ R + R Z + RL ⎝ ⇒ ⇒ = E − VZK ⎞ R ⎟⎟I Z = E − VZK − VZK RL ⎠ (RR L + R Z R L + RR Z )I Z = R L E − R L VZK − RVZK I = IZ + IL Nota IZ si calcolano IL e I: VZ = R Z I Z + VZK e quindi ; RR Z R VZK + I Z = E − VZK RL RL (R + R Z )I Z + ⇒ ; ⇒ IL = VL = R L I L IZ = ⇒ ⇒ R L (E − VZK ) − RVZK RR L + R Z R L + RR Z VZK + R Z I Z RL ; VR = RI Procedimento della verifica Variazioni del carico RL 1. Si collega l’alimentatore variabile e lo si regola a 10V. 2. Si lasciano aperti i morsetti del carico 3. Si misurano VL = VZ e VR. quindi, con i valori misurati, si calcolano: I= VR R ; IL = VL RL ; IZ = I − IL ; R LE R + RL ; E R 4. Si inseriscono, in successione i valori di RL: 12kΩ ; 4,7kΩ ; 3,3kΩ ; 2,2kΩ ; 1,5kΩ ; 1,2kΩ ; 1kΩ ; 0,82kΩ ; 0,68kΩ ; 0,56kΩ ; 0,47kΩ, e per ognuno di essi si ripete il punto 3. 5. Si tabulano i dati. Nella tabella vengono anche riportati il punto alternativo dal quale far passare la retta di carico nel caso il valore dell’intercetta sia tale da essere fuori grafico e i valori di IZ e di VZ calcolati dal circuito equivalente, prima determinato, mediante foglio Excell. 6. Si riportano sul grafico della curva caratteristica le rette di carico che intercettano gli assi nei ⎛ R LE ⎞ ⎛ E⎞ punti ⎜⎜ ;0 ⎟⎟ e ⎜ 0; ⎟ . Si determinano graficamente le correnti per ogni retta e si ⎝ R⎠ ⎝ R + RL ⎠ confrontano con quelli misurai e quelli calcolati. Variazioni dell’alimentazione 7. Si fissa il valore di RL a 1kΩ e si regola l’alimentatore variabile E a 8V. 8. Si misurano VL = VZ e VR. quindi, con i valori misurati, si calcolano: I= VR R ; IL = VL RL ; IZ = I − IL ; R LE R + RL ; E R 9. Si regola, in successione, l’alimentatore E a 8,5V ; 9V ; 9,5V ; 10V ; 10,5V ; 11V ; 11,5V ; 12V e, per ognuno, si ripete il punto 8. 15 10. Si tabulano i dati. Nella tabella vengono anche riportati il punto alternativo dal quale far passare la retta di carico nel caso il valore dell’intercetta sia tale da essere fuori grafico e i valori di IZ e di VZ calcolati dal circuito equivalente, prima determinato, mediante foglio Excell. 11. Si riportano sul grafico della curva caratteristica le rette di carico che intercettano gli assi nei ⎛ R LE ⎞ ⎛ E⎞ punti ⎜⎜ ;0 ⎟⎟ e ⎜ 0; ⎟ . Si determinano graficamente le correnti per ogni retta e si ⎝ R⎠ ⎝ R + RL ⎠ confrontano con quelli misurai e quelli calcolati. Determinazione del punto alternativo Nel caso che una, o entrambe, delle intersezioni con gli assi cada fuori dal grafico, è necessario calcolare un altro punto, o due, della retta che cada nel grafico. Si fissa il valore di IZ = IZ1 e si calcola VZ1: I Z1 = − R + RL E VZ1 + RR L R ⇒ VZ1 = RL RR L RL (E − RI Z1 ) E− I Z1 = R + RL R + RL R + RL Variazione della retta di carico al variare di RL Valori misurati kΩ RL ∞ 12 4,7 3,3 2,2 1,5 1,2 1 0,82 0,68 0,56 0,47 E 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 Volt VL=VZ 5,48 5,48 5,47 5,47 5,47 5,46 5,46 5,45 5,44 5,43 5,4 5,48 VR 4,52 4,52 4,53 4,53 4,53 4,54 4,54 4,55 4,56 4,57 4,6 4,52 I 11,589 11,589 11,615 11,615 11,615 11,641 11,641 11,666 11,692 11,717 11,794 11,589 Intercette mA IL 0 0,4566 1,1638 1,6575 2,4863 3,64 4,55 5,45 6,6341 7,9852 9,6428 11,589 IZ 11,589 11,133 10,451 9,9578 9,129 8,001 7,091 6,216 5,058 3,732 2,152 0 Volt RLE/(R+RL) 9,996 9,685 9,233 8,943 8,494 7,936 7,547 7,194 6,776 6,355 5,894 5,465 mA E/R 25,641 25,641 25,641 25,641 25,641 25,641 25,641 25,641 25,641 25,641 25,641 25,641 Valori misurati kΩ RL ∞ 12 4,7 3,3 2,2 1,5 1,2 1 0,82 0,68 0,56 0,47 E 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 Volt VL=VZ 5,440 5,436 5,429 5,424 5,416 5,405 5,397 5,388 5,376 5,36 5,347 5,330 VR 4,559 4,563 4,570 4,575 4,583 4,594 4,602 4,611 4,623 4,636 4,652 4,669 16 I 11,690 11,701 11,718 11,731 11,751 11,780 11,802 11,824 11,853 11,887 11,928 11,973 mA IL 0 0,453 1,155 1,643 2,462 3,603 4,497 5,388 6,557 7,888 9,549 11,341 IZ 11,684 11,248 10,563 10,087 9,2893 8,1762 7,3048 6,4363 5,2966 3,9989 2,3791 0,632 Punto alternativo mA Volt IZ1 VZ1 10 6,097 10 5,907 10 5,632 10 5,455 10 5,181 10 4,841 10 4,603 10 4,388 10 4,133 10 3,876 10 3,595 10 3,333 Relativamente all’ultima riga della tabella dei valori misurati, in corrispondenza del carico RL = 470Ω, il diodo risulta non in conduzione, ossia il punto di lavoro risulta al di sopra della zona del ginocchio della curva caratteristica. Valori misurati kΩ RL 1 1 1 1 1 1 1 1 1 E 8 8,5 9 9,5 10 10,5 11 11,5 12 Volt VL=VZ 5,36 5,4 5,42 5,44 5,45 5,46 5,47 5,47 5,48 VR 2,64 3,1 3,58 4,06 4,55 5,04 5,53 6,03 6,52 I 6,769 7,948 9,179 10,410 11,666 12,923 14,179 15,461 16,717 E 8 8,5 9 9,5 10 10,5 11 11,5 12 Volt VL=VZ 5,338 5,351 5,363 5,375 5,388 5,400 5,413 5,425 5,437 Intercette mA IL 5,36 5,4 5,42 5,44 5,45 5,46 5,47 5,47 5,48 IZ 1,409 2,548 3,759 4,970 6,216 7,463 8,709 9,991 11,237 Volt RLE/(R+RL) 5,755 6,115 6,474 6,834 7,194 7,553 7,913 8,273 8,633 mA E/R 20,512 21,794 23,076 24,358 25,641 26,923 28,205 29,487 30,769 Valori misurati kΩ RL 1 1 1 1 1 1 1 1 1 VR 2,661 3,148 3,636 4,124 4,611 5,099 5,586 6,074 6,562 17 I 6,823 8,073 9,324 10,574 11,824 13,075 14,325 15,575 16,825 mA IL 5,338 5,351 5,363 5,375 5,388 5,400 5,413 5,425 5,437 IZ 1,484 2,722 3,960 5,198 6,436 7,674 8,912 10,150 11,388 Punto alternativo mA Volt IZ1 VZ1 10 2,949 10 3,309 10 3,669 10 4,028 10 4,388 10 4,748 10 5,107 10 5,467 10 5,827 Grafici della curva caratteristica e variazione della retta di carico per variazione dell’alimentazione e del carico. 18 19 20 SI RIPETE CON UN DIODO ZENER DI 6,8V ½W Diodo zener Dimensionamento del circuito. Rilievo della curva caratteristica e circuito equivalente. Variazione della retta di carico per variazione di R. Si utilizza un diodo zener PZ = ½W con VZ = 6,8V. Corrente massima IZM del diodo zener: I ZM = PZ 0,5 = = 73,53mA VZ 6,8 Si fissa IZMAX = 8mA in corrispondenza di E = 12V e si dimensiona R: R= E M − VZ 12 − 6,8 = = 650Ω , I ZMAX 8 ⋅ 10 −3 valore commerciale 680Ω. La tensione E dell’alimentatore si fa variare da 0V a 12V come riportato nella corrispondente tabella. In corrispondenza di ogni valore di E, per il quale il diodo zener conduce, si ha una retta di carico. Per ottenere il fascio di rette per un punto al variare di R, se ne fa variare il valore in più e in meno rispetto il valore di 680Ω come riportato nella corrispondente tabella. In corrispondenza di ogni valore di resistenza R si ha una retta di carico. In entrambe le misure verrà impiegato un alimentatore variabile e un multimetro 4½ digit. Nelle tabelle vengono anche riportati il punto alternativo dal quale far passare la retta di carico nel caso il valore dell’intercetta sia tale da essere fuori grafico e i valori di IZ e di VZ calcolati dal circuito equivalente, prima determinato, mediante foglio Excell. Curva caratteristica. Variazione della retta di carico al variare dell’alimentazione. Valori misurati E 0 1 3 5 6 6,5 6,7 6,8 6,9 7 8 9 10 11 12 Volt VZ 0 1 3 5 6 6,5 6,7 6,782 6,798 6,812 6,827 6,85 6,878 6,907 6,935 mA VR 0 0 0 0 0 0 0 0,018 0,102 0,188 1,173 2,15 3,122 4,093 5,065 IZ 0 0 0 0 0 0 0 0,026 0,15 0,276 1,725 3,161 4,591 6,019 7,448 E/R 0 1,470 4,411 7,352 8,823 9,558 9,852 10 10,147 10,294 11,764 13,235 14,705 16,176 17,647 Ω RZ 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 21 Volt VZK 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 Valori calcolati dal circuito equivalente Volt mA IZ VZ 0 0 0 1 0 3 0 5 0 6 0 6,5 0 6,7 0 6,8 0,143 6,802 0,286 6,804 1,721 6,829 3,156 6,853 4,591 6,878 6,025 6,902 7,460 6,926 Punto alternativo Volt mA VZ1 IZ1 ----------------------------------------10 1,2 10 2,2 10 3,2 10 4,2 10 5,2 Determinazione del circuito equivalente Si scelgono i punti A(6,812 ; 0,274⋅10-3) e B(6,935 ; 7,44⋅10-3) RZ = 1 VZB − VZA 6,935 − 6,812 = = = 17Ω m I ZB − I ZA 7,44 ⋅ 10 −3 − 0,274 ⋅ 10 −3 VZK = VZA − R Z I ZA = 6,812 − 17 ⋅ 0,274 ⋅ 10 −3 = 6,8V Variazione della retta di carico al variare di R. Valori calcolati dal circuito equivalente Valori misurati kΩ R 0,56 0,68 1 2,2 3,3 4,7 6,8 8,2 10 12 Volt E VZ 12 6,967 12 6,935 12 6,886 12 6,836 12 6,821 12 6,813 12 6,803 12 6,8 12 6,798 12 6,797 mA VR 5,033 5,065 5,114 5,164 5,179 5,187 5,197 5,2 5,202 5,203 IZ 8,987 7,448 5,114 2,347 1,569 1,103 0,764 0,634 0,520 0,433 Volt E/R 21,428 17,647 12 5,454 3,636 2,553 1,764 1,463 1,2 1 Ω RZ 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 22 Volt VZK 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 Volt IZ 9,012 7,460 5,113 2,345 1,567 1,102 0,762 0,632 0,519 0,432 mA VZ 6,953 6,926 6,886 6,839 6,826 6,818 6,812 6,810 6,808 6,807 Punto alternativo Volt mA IZ1 VZ1 10 6,4 10 5,2 10 2 ----------------------------- Grafici della curva caratteristica e variazione della retta di carico per variazione dell’alimentazione e della resistenza di carico. 23 24 25 Stabilizzatore di tensione Dimensionamento del circuito Si fissa: E = 12V ; VZ = 6,8mA ; IZ = 10mA ; RL = 1,8kΩ ; RZ = 17Ω ; VZK = 6,8V. IL = VL VZ 6,8 = = = 3,77 mA ; I = I Z + I L = 10 ⋅ 10 −3 + 3,77 ⋅ 10 −3 = 13,77mA R L R L 1,8 ⋅ 10 3 R= E − VZ 12 − 6,8 = = 370Ω , valore commerciale usato 390Ω. I 13,77 ⋅ 10 −3 Calcolo di RLMAX ; RLMIN ; EMAX ; EMIN Considerando come punti estremi i punti A(6,812 ; 0,274⋅10-3) e C( 7,14 ;20⋅10-3), si ha: IZMIN = 0,274mA ; IZMAX = 13,33mA ; VZMIN = 6,812V ; VZMAX = 7,03V Con un carico di valore infinito, morsetti del carico aperti, si ha la massima corrente nel diodo; quindi, RL non ha un limite superiore. Con RL = ∞ ⇒ IZ = I = 13,33mA. R LMIN = E MAX = RI ZMAX + E MIN = RI ZMIN RVZMIN 390 ⋅ 6,812 = = 523Ω E − RI ZMIN − VZMIN 12 − 0,39 ⋅ 10 3 ⋅ 0,274 ⋅ 10 −3 − 6,812 R + RL 0,39 ⋅ 10 3 + 1,8 ⋅ 10 3 VZMAX = 0,39 ⋅ 10 3 ⋅ 20 ⋅ 10 −3 + ⋅ 7,14 = 16,49V RL 1,8 ⋅ 10 3 R + RL 0,39 ⋅ 10 3 + 1,8 ⋅ 10 3 3 −3 + VZMIN = 0,39 ⋅ 10 ⋅ 0,274 ⋅ 10 + ⋅ 6,812 = 8,39V RL 1,8 ⋅ 10 3 Scelta dei valori di RL e di E da utilizzare nella verifica Variazione di RL: poiché 523Ω ≤ RL ≤ ∞ , si scelgono i seguenti valori: ∞ ; 12kΩ ; 4,7kΩ ; 3,3kΩ ; 2,2kΩ ; 1,5kΩ ; 1,2kΩ ; 1kΩ ; 0,82kΩ ; 0,68kΩ ; 0,56kΩ ; 0,47kΩ Variazione di E: poiché 8,39V ≤ E ≤ 16,49V , si fissa una variazione di ±20% di E = 12V, ossia si fa variare E tra i valori 9,6V ≤ E ≤ 14,4V. si scelgono i seguenti valori di E: 9,5V ; 10V ; 10,5V ; 11V ; 11,5V ; 12V ; 12,5V ; 13V ; 13,5V ; 14V ; 14,5V Nelle tabelle vengono anche riportati il punto alternativo dal quale far passare la retta di carico nel caso il valore dell’intercetta sia tale da essere fuori grafico e i valori di IZ e di VZ calcolati dal circuito equivalente, prima determinato, mediante foglio Excell. 26 Variazione della retta di carico al variare di RL Valori misurati kΩ RL ∞ 12 4,7 3,3 2,2 1,5 1,2 1 0,82 0,68 0,56 0,47 E 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 Volt VL=VZ 6,95 6,93 6,91 6,9 6,89 6,87 6,84 6,83 6,8 6,8 6,8 6,8 VR 5,05 5,07 5,09 5,1 5,11 5,13 5,16 5,17 5,2 5,2 5,2 5,2 I 7,426 7,455 7,485 7,5 7,514 7,544 7,588 7,602 7,647 7,647 7,647 7,647 Intercette mA IL 0,007 0,577 1,470 2,090 3,131 4,58 5,7 6,83 7,647 7,647 7,647 7,647 IZ 7,419 6,878 6,015 5,409 4,382 2,964 1,888 0,772 0 0 0 0 Volt RLE/(R+RL) 11,991 11,356 10,483 9,949 9,166 8,256 7,659 7,142 6,56 6 5,419 4,904 mA E/R 17,647 17,647 17,647 17,647 17,647 17,647 17,647 17,647 17,647 17,647 17,647 17,647 Punto alternativo mA Volt IZ1 VZ1 10 5,196 10 4,921 10 4,542 10 4,311 10 3,972 10 3,577 10 3,319 10 3,095 10 2,842 10 2,6 10 2,348 10 2,125 Valori misurati kΩ RL ∞ 12 4,7 3,3 2,2 1,5 1,2 1 0,82 0,68 0,56 0,47 E 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 Volt VL=VZ 6,926 6,917 6,902 6,892 6,875 6,851 6,832 6,813 6,789 6,761 6,727 6,690 VR 5,073 5,082 5,097 5,107 5,125 5,148 5,167 5,186 5,210 5,238 5,272 5,309 I 7,460 7,474 7,496 7,511 7,536 7,571 7,599 7,626 7,662 7,703 7,753 7,807 mA IL 0,007 0,576 1,468 2,088 3,125 4,567 5,693 6,813 8,279 9,943 12,013 14,235 IZ 7,453 6,898 6,027 5,422 4,411 3,004 1,905 0,812 -0,617 -2,241 -4,259 -6,427 Relativamente alle ultime 4 righe della tabella dei valori calcolati i valori della corrente IZ sono negativi; ciò sta ad indicare che il diodo risulta non in conduzione, ossia il punto di lavoro risulta al di sopra della zona del ginocchio della curva caratteristica. 27 Variazione della retta di carico al variare di E Valori misurati kΩ RL 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 E 9,5 10 10,5 11 11,5 12 12,5 13 13,5 14 14,5 Volt VL=VZ 6,82 6,84 6,86 6,6 6,91 6,93 6,94 6,96 6,9 7,01 7,02 VR 2,68 3,16 3,64 4,4 4,59 5,07 5,56 6,04 6,6 6,99 7,48 I 6,871 8,102 9,333 11,282 11,769 13 14,256 15,487 16,923 17,923 19,179 E 8 8,5 9 9,5 10 10,5 11 11,5 12 11,5 12 Volt VL=VZ 6,801 6,822 6,843 6,863 6,884 6,904 6,925 6,945 6,966 6,986 7,007 Intercette mA IL 6,82 6,84 6,86 6,6 6,91 6,93 6,94 6,96 6,9 7,01 7,02 IZ 0,051 1,262 2,473 4,682 4,859 6,07 7,316 8,527 10,023 10,913 12,159 Volt RLE/(R+RL) 6,834 7,194 7,553 7,913 8,273 8,633 8,992 9,352 9,712 10,071 10,431 mA E/R 24,358 25,641 26,923 28,205 29,487 30,769 32,051 33,333 34,615 35,897 37,179 Valori misurati kΩ RL 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 VR 2,698 3,177 3,656 4,136 4,615 5,095 5,574 6,054 6,533 7,013 7,492 28 I 6,918 8,147 9,376 10,606 11,835 13,064 14,294 15,523 16,752 17,982 19,211 mA IL 6,801 6,822 6,843 6,863 6,884 6,904 6,925 6,945 6,966 6,986 7,007 IZ 0,116 1,324 2,533 3,742 4,951 6,160 7,368 8,577 9,786 10,995 12,204 Punto alternativo mA Volt IZ1 VZ1 10 4,028 10 4,388 10 4,748 10 5,107 10 5,467 10 5,827 10 6,187 10 6,546 10 6,906 10 7,266 10 7,625 Variazione della retta di carico al variare di E e di RL Valori misurati kΩ RL 1,8 1,8 1,8 1,5 2,2 1,5 2,2 E 12 9,6 14,4 12 12 14,4 9,6 Volt VL=VZ 6,878 6,828 6,933 6,879 6,912 6,93 6,859 VR 5,122 2,772 7,467 5,121 5,088 7,47 2,741 I 13,133 7,107 19,146 13,130 13,046 19,153 7,0282 Intercette mA IL 3,821 3,793 3,851 4,586 3,141 4,62 3,117 IZ 9,312 3,314 15,294 8,544 9,904 14,533 3,910 Volt RLE/(R+RL) 9,863 7,890 11,835 9,523 10,193 11,428 8,154 mA E/R 30,769 24,615 36,923 30,769 30,769 36,923 24,615 Valori misurati kΩ RL 1,8 1,8 1,8 1,5 2,2 1,5 2,2 E 12 9,6 14,4 12 12 14,4 9,6 Volt VL=VZ 6,954 6,854 7,053 6,941 6,965 7,040 6,866 VR 5,045 2,745 7,346 5,058 5,034 7,359 2,733 29 I 12,937 7,038 18,836 12,969 12,908 18,869 7,01 mA IL 3,863 3,808 3,918 4,627 3,166 4,693 3,120 IZ 9,074 3,230 14,918 8,341 9,742 14,175 3,889 Punto alternativo mA Volt IZ1 VZ1 10 6,657 10 4,684 10 8,630 10 6,428 10 6,880 10 8,333 10 4,841 Grafici della curva caratteristica e variazione della retta di carico per variazione dell’alimentazione e del carico. 30 31 32