ESERCIZIO DC2 Si valutino manualmente ed in simulazione le tensioni e le correnti nel circuito a singolo diodo in figura. Successivamente si confrontino i risultati, giustificando lo scostamento dei risultati carta e penna rispetto alle simulazioni, sulla base delle approssimazioni introdotte. ANALISI CARTA E PENNA: Rispetto all’esercizio precedente, sono presenti due resistenze anziché una. Tuttavia, l’analisi può essere ricondotta immediatamente a quella dell’esercizio DC1 applicando il teorema di Thevenin ai capi del diodo D1. Più specificamente, la rete “vista” da D1, ovvero il generatore VCC e le resistenze R1-R2, viene semplificata in un generatore di tensione equivalente Veq ed una resistenza equivalente Req, i cui valori si ricavano applicando il teorema di Thevenin: Veq=VCCR2/(R1+R2)=2.5 V Req= R1R2/(R1+R2)=5 kΩ ed il circuito equivalente diventa il seguente: Tale circuito equivalente è identico a quello analizzato nel precedente esercizio, per cui assumendo il diodo in polarizzazione diretta si ha ⇒ ID1=(Veq-Von)/Req=0.36 mA Si noti che per valori differenti di R1 ed R2 non è affatto detto che il diodo lavori in polarizzazione diretta; infatti, se la tensione Veq risulta inferiore alla Von, il diodo non si accende. Per esercizio, risolvere nuovamente l’esercizio assumendo R1=9.5 kΩ e R2=0.5 kΩ, e verificare il risultato con SPICE. In sintesi, come illustrato nell’esercizio, il teorema di Thevenin può essere molto utile nella risoluzione di circuiti a diodi con due o più resistenze. SIMULAZIONE DEL CIRCUITO CON PSPICE Per simulare il circuito proposto in questo esercizio, ripetere le stesse operazioni dell'esercizio DC1 usando IS=10-14 per il modello del diodo. Risultato: