positivamente.it - Soluzioni per vivere meglio Piante medicinali Categoria : Flora Pubblicato da Nocciolina in 30/7/2006 Le piante medicinali Oltre ad avere un ruolo molto importante nell'alimentazione dell'uomo, le piante sono state utilizzate fin dai tempi più antichi per curare numerose malattie. Non esistono popoli antichi o attuali tribù primitive che non abbiano utilizzato e ancora oggi utilizzino a scopo curativo i principi attivi contenuti in moltissime piante. Il più antico trattato di medicina, il famoso papiro egiziano di Ebers, risalente al 1500 a. C., elenca l'effetto curativo di numerose sostanze estratte dai vegetali, dimostrando come il loro uso fosse già diffuso a quel tempo. Durante il Medioevo, con l'estendersi dei commerci con l'Oriente, divennero note nuove specie vegetali che molti Autori descrissero nelle loro opere. Queste erbe dalle proprietà medicamentose furono dette officinali, parola che deriva dal latino "officina", con riferimento agli antichi laboratori farmaceutici dove venivano estratti dalle erbe i principi attivi, le sostanze chimiche con cui curare le malattie. l'uso di queste erbe decadde con il progredire dell'industria chimica-farmaceutica, che è riuscita ad ottenere per sintesi la maggior parte dei principi attivi contenuti in queste piante. Molte piante medicinali tuttavia continuano ad essere impiegate nella medicina popolare. Oggi si assiste ad una netta ripresa dell'erboristeria o scienza delle erbe e ad una riscoperta delle proprietà curative di molte piante. Alcune di esse vengono utilizzate per intero, di altre invece si usano solo alcune parti: fiori, frutti, semi, foglie, radici e cortecce. I vantaggi delle preparazioni a base di erbe La medicina moderna ha compiuto una serie di conquiste. I vaccini hanno fatto scomparire le malattie infettive, i sulfamidici e gli antibiotici hanno prodotto successi insperati. Il consumo di medicinali è cresciuto e cresce in maniera allarmante ma anche le allergie e la resistenza agli antibiotici sono aumentate tantissimo. Spesso si sente dire di medicinali ritirati dalle vendite perchè dannosi. Nemmeno in futuro la medicina potrà rinunciare ai preparati chimici e i medici e i pazienti cercano alternative; una alternativa molto promettente potrebbe essere l'antico e oggi riscoperto uso delle piante officinali. Dove si raccolgono le erbe Molte piante officinali crescono spontanee nei prati, lungo i fossi o sulle rupi; altre invece vengono coltivate. Per potere sfruttare al massimo i principi attivi in esse contenuti è importante conoscere l'epoca in cui devono essere raccolte( tempo balsamico). Tra le piante officinali vanno anche incluse le piante da essenza che servono per preparare profumi e liquori nonchè tutte quelle erbe aromatiche che sono da sempre utilizzate in cucina per insaporire i cibi. Le piante o le erbe migliori sono quelle che si raccolgono lontano dall'abitato perchè crescono nel loro ambiente naturale. Sono ricche di principi attivi e poco inquinate. Per questo motivo è meglio non raccoglierle in luoghi quali il limitare di strade, fognature, scarichi all'aperto e zone agricole a coltura intensiva poichè potrebbero risultare inquinate. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 1 Quando si raccolgono le erbe Il "tempo balsamico" di una pianta è il periodo in cui la parte di essa che viene utilizzata (droga) è più ricca di sostanze utili. Esso è legato al ciclo vegetativo delle piante, dipende anche da altri fattori climatici e meteorologici; è dunque variabile secondo il luogo e l'annata. Il mattino e le giornate asciutte e poco ventose sono i periodi migliori poichè le piante umide possono marcire più rapidamente. Se le droghe si trovano sottoterra non sono necessarie particolari condizioni meteorologiche: basta non raccoglierle quando il terreno è umido. Le parti sotterranee (radici, rizomi, tuberi e bulbi) vanno raccolte nel tardo autunno o all'inizio della primavera poichè la pianta non è nel suo ciclo vegetativo. Vanno ripulite dal terriccio e talvolta sezionate per favorirne l'essiccazione. Per le altre parti della pianta bisogna osservare alcune regole: Le cortecce si raccolgono quando i rami sono ricchi di linfa (primavera). Le foglie si raccolgono quando sono completamente sviluppate (primavera inoltrata). Le gemme si raccolgono quando stanno per schiudersi (inizio primavera). Le erbe si raccolgono prima o durante la fioritura. I fiori si raccolgono quando non sono ancora sbocciati. I frutti si raccolgono quando sono ben maturi. I semi si raccolgono poco prima che la pianta li lasci cadere. LA PIANTA DOVE SI TROVA COSA E QUANDO SI RACCOGLIE PROPRIETÀ PREPARAZIONI IL BIANCOSPINO (Crataegus monogyna) La pianta Il Biancospino è un arbusto o piccolo albero molto ramificato. Le foglie sono picciolate, lobate o incise con margine intero. I fiori sono raggruppati a corimbi, bianchi. Il frutto è una drupa rossa a maturità con un solo nocciolo. Dove si trova Il Biancospino è molto diffuso in tutta Italia fino alle zone montuose; si trova un p' dovunque nei luoghi incolti, nelle siepi, nei boschi e nelle macchie. Cosa e quando si raccoglie Del Biancospino si raccolgono i fiori, i frutti e le cortecce dei rami. I fiori si raccolgono in marzo-aprile, quando sono in boccio o cominciano appena a sbocciare, tagliandoli con le foglie che li circondano e un tratto del rametto su cui si trovano. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 2 I frutti si raccolgono in settembre-ottobre, subito prima della maturazione completa. La corteccia si raccoglie dopo la caduta delle foglie, in novembre o in febbraio-marzo, prima che nascano le gemme. I fiori si seccano all'ombra e la corteccia e i frutti al sole; i fiori e la corteccia si conservano in sacchetti di tela o di carta, i frutti in vasi di vetro. Proprietà I fiori del Biancospino hanno azione vasodilatatrice e ipotensiva( dilatano i vasi sanguigni e diminuiscono la pressione del sangue); inoltre regolano i battiti del cuore. Avendo una azione così importante, va usato sotto il controllo del medico. I frutti hanno proprietà antidiarroiche(curano la diarrea). Preparazioni Uso interno Per insonnia, pressione alta, palpitazioni al cuore. Infuso: 1 g di fiori in 100 ml di acqua. Una o due tazzine al giorno, specialmente prima di coricarsi. Per la diarrea. Decotto: 2 g di frutti in 100 ml di acqua. Due tazzine al giorno. Uso esterno Il decotto dei frutti e della corteccia o l'infuso dei fiori sono utili per sfiammare le gengive, facendo con essi degli sciacqui. Uso cosmetico Sembra che i fiori e le foglie abbiano un?azione astringente e normalizzante per le pelli grasse. LA CAMOMILLA (Matricaria camomilla) La pianta La Camomilla è una pianta erbacea annuale con radice a fittone e fusto alto fino a 50 cm nelle piante spontanee e fino ad 80 cm in quelle coltivate; esso è ramificato in alto. Le foglie sono sessili e inserite alternativamente sul fusto, il contorno è più o meno ovale lanceolato, ma sono molto settate. I fiori sono riuniti in capolini e sono di due tipi: marginali, aventi una ligula bianca, e interni, piccoli e giallastri che sono inseriti su un ricettacolo cavo internamente e di forma conica. Dove si trova La Camomilla cresce dal mare fino alle zone submontane, nei prati, nei campi coltivati, lungo le strade e vicino alle case. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 3 Cosa e quando si raccoglie Della Camomilla si raccolgono i capolini vicino alla fioritura, in maggio-giugno, staccandoli con le unghie o gli appositi pettini. I capolini si essiccano disponendoli in strati sottili in luoghi aerati e all'ombra, poi si conservano in recipienti di vetro al riparo dalla luce. Proprietà La Camomilla è importante per attenuare i dolori che precedono o accompagnano il periodo mestruale e i dolori e gli spasimi del tubo digerente. Si può anche applicare esternamente su pelli e mucose arrossate, infiammate e congestionate. Ottima in sciacqui per il mal di denti e in gargarismi per il mal di gola. Preparazione Uso interno Per difficoltà di digestione, dolori addominali e mestruali, insonnia, eccitazione nervosa. Infuso: 4 g di fiori in 100 ml do acqua. Una tazza 2-3 volte al giorno all'occorrenza. Uso esterno Per infiammazioni della cute e della mucosa della bocca e della gola. Infuso: 10 g di fiori in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, bagni, applicare compresse imbevute sulle parti infiammate per almeno 15 minuti. Uso cosmetico E? utile per imbiondire i capelli dopo lo shampoo per 5-10 minuti esponendosi, se possibile, al sole. Si può anche mettere una manciata di fiori nell'acqua calda del bagno come decongestionante e lenitivo. LA CENTAUREA MINORE (CENTAURIUM ERYTHRAEA) La pianta La Centaurea minore è una pianta erbacea annuale o biennale. Ha una radice a fittone e il fusto è alto fino a 30- 40 cm, semplice o ramificato solo nella parte superiore. Le foglie di base sono simili a una rosetta, con un piccolo picciolo e per la fioritura sono secche; quelle del fusto sono paripennate, sessili ed hanno una forma ovale ed allungata. Tutte le foglie hanno il margine intero e la superficie glabra. l'infiorescenza è composta da fiori rosa aventi il calice suddiviso in cinque parti sottili, allungate ed appuntite. La corolla è costituita da un tubo che in alto si divide in cinque lobi ovali appuntiti. Il frutto è una capsula da cui, a maturità , fuoriescono molti piccoli semi bruni. Dove si trova La Centaurea minore è diffusa in tutta Italia, nei luoghi erbosi, soprattutto in quelli freschi e umidi. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 4 Cosa e quando si raccoglie Della Centaurea minore si raccolgono le sommità fiorite in luglio-agosto tagliando la pianta a pochi centimetri da terra. Le sommità fiorite si essiccano all'ombra, in un luogo aerato o in piccoli mazzi. Si conservano in recipienti di vetro o ceramica. Proprietà La Centaurea minore ha proprietà amaricanti, aperitive, digestive, febbrifughe, depurative e antinfiammatorie. Il sapore amaro della Centaurea viene usato nelle industrie di liquori e bevande digestive. Essa ha, secondo la tradizione popolare, proprietà depurative utili per le pelli arrossate, desquamate ed impure. Preparazioni Uso interno Per stimolare l'appetito e facilitare la digestione, per combattere la febbre. Infuso: 1 g delle sommità fiorite in 100 ml di acqua. Una tazzina specialmente dopo i pasti. Tintura: 20 g delle sommità fiorite in 100 ml di alcool a 70 gradi (a macero per otto giorni). Venti gocce su zollette di zucchero o in acqua prima dei pasti principali. Uso esterno Per pelli impure ed arrossate, per la detersione di ferite in caso di emergenza. Infuso: 3 g delle sommità fiorite in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso sulle parti interessate per 15 minuti. LA FUMARIA (FUMARIA OFFICINALIS) La pianta La Fumaria è una pianta erbacea annuale con fusto sdraiato o ascendente, lungo fino a 70 cm, molto ramificato. Le foglie sono rivestite di uno strato ceroso, sono completamente glabre (prive di peli) ed hanno un lungo picciolo; la lamina è molto incisa, il colore cambia dal verde al porporino scuro. I fiori sono infiorescenze a racemo in cima alla pianta; i racemi sono densi durante la fioritura ma si allungano durante la successiva fruttificazione. I fiori sono molto irregolari: hanno due sepali di forma variabile da tondeggiante ad ovale-lanceolata, i petali sono quattro due dei quali, più interni, sono saldati fra loro all'apice; il colore è rosa o porporino, quasi mai bianco. Dove si trova La Fumaria cresce dal mare alla regione submontana di tutta l'Italia, si rinviene facilmente nei luoghi coltivati, erbosi, nei luoghi ruderali e lungo le siepi. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 5 Cosa e quando si raccoglie Della Fumaria si raccoglie la porzione aerea all'inizio della fioritura in marzo-aprile. Le piante si essiccano delicatamente in strato sottile all'ombra, rimuovendole spesso. Si conservano in recipienti di ceramica. Proprietà La Fumaria ha proprietà depurative, stimolanti della respirazione e della circolazione. E? stata soprattutto usata come lassativo, stimolante della secrezione biliare e protettrice della vista. E? utile anche esternamente per curare eczemi, dermatiti e infiammazioni della pelle. Per le sue caratteristiche va usata sotto controllo medico. Preparazioni Uso interno Si usa la porzione aerea della pianta. Come depurativo e tonico stimolante. Infuso: 2 g in 100 ml di acqua. Due - tre tazzine al giorno. LA LANCIOLA (PLANTAGO LANCEOLATA) La pianta La Lanciola è una pianta perenne, alta da 10 a 40 cm, con foglie lanceolate a margine intero, con nervature pronunciate, riunite in una rosetta basale aderente al suolo. Le infiorescenze compaiono da aprile ad ottobre, sono erette e formano una spiga marrone; le antere sono giallo pallido e molto sporgenti Dove si trova La Lanciola si trova in tutta Europa, nei prati, ai lati dei sentieri e ai bordi stradali, nei terreni incolti. Cosa e quando si raccoglie Della Lanciola si raccolgono le foglie durante la fioritura, cioè da aprile ad ottobre. Proprietà La Lanciola ha proprietà lassative, decongestionanti ed emollienti per cui è usata in tutte le malattie dell'apparato respiratorio, come tosse, tosse convulsa, asma e bronchiti, ma anche per i disturbi digestivi quale lassativo e nelle ferite, su cui si applicano le foglie fresche schiacciate. Il succo fresco, preso a cucchiaini, è adatto all'uso interno. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 6 Preparazioni Infuso: 2 cucchiaini di droga essiccata in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione per 5 minuti. La Margherita ( Leucanthemum vulgare) La pianta La Margherita è fornita di un rizoma corto da cui, durante la stagione autunnale, si sviluppano alcune rosette di foglie che nella primavera successiva producono dei fusti semplici o ramificati alti fino a un metro. Le foglie sono di varie forme con margine dentato o inciso. I fiori sono riuniti in capolini di alcuni centimetri di diametro. Vi sono due tipi di fiori: quelli periferici dotati di una lunga ligula bianca che termina all'apice con due o tre denti, e quelli interni gialli che hanno una corolla tubulare divisa invece all'apice in cinque piccoli lobi. Dove si trova La Margherita è comune dal mare alla zona alpina nei luoghi erbosi, nei prati e nei campi; è anche coltivata come pianta ornamentale. Cosa e quando si raccoglie Della Margherita si raccolgono i capolini di questa pianta all'inizio della fioritura, in maggio e in luglio, recidendoli senza il peduncolo, e si conservano in recipienti di vetro o porcellana dopo averli fatti essiccare all'ombra in un luogo aerato. Proprietà I fiori della Margherita hanno proprietà tossifughe (calmano la tosse), antispasmodiche (calmano gli spasmi), astringenti (riducono la secrezione dei tessuti). Infatti, mediante infuso, possono essere utilizzati per calmare la tosse, i dolori addominali dovuti a coliche intestinali e per regolare e stimolare il ciclo mestruale. Mediante sciacqui, gargarismi, lavaggi, possono essere utilizzati come astringenti e lenitivi nel caso di abrasioni, piccole scottature, infiammazioni di bocca, gola e gengive. Può essere usata nella cosmesi per normalizzare le pelli grasse, impure, con pori dilatati. Preparazioni Uso interno Come sedativo della tosse e dei dolori addominali. Infuso: 2 g di fiori in 100 ml di acqua. Una o due tazzine all'occorrenza. Uso esterno Come astringente della cute, delle mucose, lenitivo di infiammazioni e scottature. Infuso: 5 g di fiori in100 ml di acqua. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 7 Fare sciacqui e gargarismi, lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso sulle zone interessate. ONONIDE SPINOSA (ONONIS SPINOSA) La pianta L'Ononide spinosa è un piccolo arbusto spinoso con il fusto spesso lignificato alla base, è alto fino a 60-70 cm. Le foglie sono divise in tre foglioline e nella base sono inserite due foglioline spesso coperte da sottili peli ghiandolari. Le foglie superiori sono formate da una sola fogliolina. I fiori crescono isolati o a gruppi di due- tre all'ascella delle foglie superiori e il calice è formato da cinque petali. Dove si trova L'Ononide spinosa è diffusa dal mare alla zona montana, solitamente nei terreni aridi e sassosi. Cosa e quando si raccoglie Dell'Ononide spinosa si raccoglie la radice, con la vanga o la zappa, nel periodo settembrenovembre. La radice si essicca al sole dopo averla lavata e viene conservata in sacchetti di carta o di tela. Proprietà L'Ononide spinosa ha proprietà diuretiche, depurative e antinfiammatorie. Gli antichi Greci e Latini la usavano infatti per aumentare l'emissione di urina e per eliminare piccoli calcoli renali e della vescica. Può essere usata anche esternamente come calmante del prurito e per la gola arrossata. Gli infusi di Ononide sono buoni colluttori per gengive molli e facili a sanguinare. Preparazioni Uso interno Come diuretico e depurativo, per eliminare piccoli calcoli dell'apparato urinario. Infuso: 1 g di radice in 100 ml di acqua. Una tazza due- tre volte al giorno. Uso esterno Per i pruriti della pelle e la gola arrossata. Infuso: 3 g di radice in 100 ml di acqua. Fare gargarismi e lavaggi sulle zone pruriginose. LA PIANTAGGINE MAGGIORE ( PLANTAGO MAIOR) http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 8 La pianta La Piantaggine maggiore è una pianta erbacea perenne con corto rizoma e radichette sottili; dal rizoma sorgono foglie a rosetta. La pianta è priva di fusto, ha uno o più scapi senza foglie, alti fino a 30 cm, portanti al loro apice l'infiorescenza. Le foglie sono ovali o ellittiche e ampie; alla base si stringono in un picciolo piatto che, all'inserimento sul rizoma, si dilata in una guaina. La loro superficie è glabra, raramente pubescente; le nervature partono dal picciolo, poi si mantengono circa parallele al margine e si riuniscono assieme all'apice. l'infiorescenza è una spiga composta da numerosi fiori e dai tubi delle corolle spuntano stami provvisti di antere. Dove si trova La Piantaggine Maggiore cresce dovunque dal mare alla regione alpina; si trova nei prati e nei campi, lungo le strade e nei luoghi erbosi. Cosa e quando si raccoglie Della Piantaggine si raccolgono le foglie e i semi da giugno ad agosto; i semi si ottengono recidendo le spighe quando cominciano ad imbrunire, in agosto- settembre. Le foglie si essiccano all'ombra e si conservano in sacchetti ( di carta o tela). Le spighe si battono per separarne i semi che poi si setacciano per eliminare le parti estranee e si conservano in recipienti di vetro o di porcellana, al riparo dall'umidità . Proprietà La Piantaggine ha azione rinfrescante ( attenua le infiammazioni), depurativa (disintossica), diuretica (aumenta la quantità di urina prodotta nella giornata), astringente (riduce le secrezioni dei tessuti). E? utile nelle diarree, nel mal di gola e nelle infiammazioni delle mucose orali, per le gengiviti (infiammazioni delle gengive) e le tracheiti (infiammazioni della trachea), per le piccole ustioni e per le punture di insetti. Preparazioni Uso interno Disturbi intestinali, tosse e mal di gola. Infuso: 3 g di foglie in 100 ml di acqua. Due o tre tazzine al giorno. Antinfiammatorio ed emolliente delle mucose della bocca e dell'intestino. Decotto: 5 g di semi in 100 ml di acqua. Una tazza prima di dormire. LA SALVIA SELVATICA (SALVIA PRATENSIS) http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 9 La pianta La Salvia selvatica è una pianta che può raggiungere l'altezza di cm 30- 60, dai fiori azzurro- viola lunghi circa 20- 25 mm; le infiorescenze fioriscono da aprile a ottobre e sono coperte di peli. Le foglie sono crenate, un p' raggrinzite, prevalentemente in rosette poste alla base; le inferiori sono picciolate mentre le superiori sono sessili. Dove si trova La Salvia selvatica è frequente nei luoghi asciutti e soleggiati: i margini stradali, le scarpate, gli spazi erbosi fino a 1600 metri di altitudine, in tutta Europa, soprattutto in quella centrale. Cosa e quando si raccoglie Della Salvia selvatica si raccolgono le foglie da aprile a luglio e le sommità fiorite in maggio- agosto; entrambe si essiccano poi all'ombra e si conservano in sacchetti di tela o di carta. Proprietà La Salvia selvatica ha proprietà simili alla Salvia officinalis, ma più blande. Stimola le funzioni dell'intestino e della cistifellea; sull'apparato respiratorio ha un effetto balsamico (riduce le infiammazioni) ed espettorante (facilita l'espulsione del catarro) ed è utile anche per l'asma. Per uso esterno è antisettica (disinfettante) soprattutto per il cavo orale ed astringente (riduce le secrezioni dei tessuti). Preparazioni Uso interno Per la digestione, la tosse e l'asma. Infuso: 1 g di foglie in 100 ml di acqua. Una tazza al giorno all'occorrenza. Uso esterno Per le irritazioni delle gengive e del cavo orale in generale. Infuso: 4 g di foglie in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, lavaggi e gargarismi. IL TARASSACO ( TARAXACUM OFFICINALE) La pianta Il Tarassaco è una pianta erbacea perenne con un rizoma verticale cilindrico. In basso c'è una radice a fittone. I fusti, semplici, senza foglie, sono alti fino a 40 cm. Le foglie sono riunite in una rosetta basale, possono essere erette o sdraiate al terreno. La loro forma è lanceolata oppure obovale e certe volte irregolarmente incisa, l'apice è spesso triangolare. I fiori sono gialli e riuniti in capolini portati singolarmente all'apice dei fusti. I fusti sono disposti a formare un ombrello e sono dotati di un ciuffo (pappo) che favorisce la disseminazione anemofila. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 10 Dove si trova Il Tarassaco è comune in tutta l'Italia nei prati, nei luoghi erbosi, negli incolti e anche nei boschi. Cosa e quando si raccoglie Del Tarassaco si raccoglie il rizoma in settembre ? ottobre o in febbraio, prima che la piante fiorisca. Si lava per liberarlo dalla terra e bisogna tagliare le radici laterali. Il rizoma si essicca poi al sole o sulla stufa, a temperature moderate, e si conserva in vasi di vetro. Proprietà Il Tarassaco è una delle erbe più note e diffuse della cultura popolare. Moderne ricerche hanno confermato che il Tarassaco ha effettivamente proprietà coleretiche (aumenta la secrezione della bile) e colagoghe (stimola la secrezione biliare), utili in caso di itterizia, calcoli biliari e in genere di insufficienza epatica. Ha proprietà amaro- toniche e digestive utili per l'inappetenza ( scarso appetito) e le dispepsie ( disturbi della digestione). Il Tarassaco è ritenuto infine blando lassativo (favorisce l'evacuazione delle feci) e un lenitivo delle infiammazioni emorroidali. La sua funzione detossicante si riflette sulle pelli impure e malsane rendendole fresche e luminose. l'infuso dei fiori ha applicazioni cosmetiche e come lozione per schiarire le efelidi. Preparazioni Uso interno Per depurare l'organismo, stimolare la funzione del fegato, dei reni e dell'intestino. Decotto: 3 g del rizoma in 100 ml di acqua. Fino a tre ? quattro tazze al giorno, a sorsi lontano dai pasti. LA BORSA DI PASTORE (CAPSELLA BURSAPASTORIS) La pianta La Borsa di pastore è una pianta erbacea annuale, a volte biennale; ha dei peli semplici e i fusti eretti (alti fino ad 80 cm), sono spesso ramificati, soprattutto in piante cresciute in ambienti ricchi di sostanze nutritive. Se viene stropicciata ha un odore solforato. Le foglie basali sono riunite in rosetta, il loro picciolo è corto ed hanno forma variabile; le foglie del fusto sono sessili, hanno forma sagittata e sono amplessicauli. I fiori, in numero elevato, sono inseriti su racemi senza foglie; i singoli fiori sono molto piccoli, hanno 4 sepali verdi e 4 petali bianchi. I frutti sono a forma triangolare con la base a forma di cuneo e l'apice incavato e ricordano le borse dei pastori abruzzesi. Dove si trova http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 11 La Borsa di pastore è diffusissima in tutta Italia, dalla regione mediterranea a quella alpina; si trova generalmente nei luoghi coltivati, ma anche nei muri, negli incolti, nelle radure dei boschi. Cosa e quando si raccoglie Della Borsa di pastore si raccoglie la parte aerea tutto l'anno perchè i semi cadono appena nascono e quindi danno origine a tante generazioni in un anno. Si usa normalmente la pianta fresca. Proprietà I principi attivi presenti nella Borsa di pastore hanno tutti la proprietà di far contrarre la muscolatura dell'utero per cui ne frenano le emorragie, regolarizzando il ciclo mestruale. Giovano anche nelle epistassi (emorragie nasali), nelle emorroidi sanguinanti e nelle gengive sanguinanti. Preparazioni Le preparazioni sono solo ad uso interno e le principali sono: il decotto, la tintura, la tintura vinosa; la Borsa di pastore entra anche a far parte di tisane usate per la diatesi emorragica (tendenza dell'organismo alle emorragie). Uso interno Per mestruazioni abbondanti e dolorose Decotto: 5 g della pianta fresca in 100 ml di acqua. Un cucchiaino ogni ora (fino a cinque complessivamente). Per regolarizzare la periodicità delle mestruazioni si possono bere uno o due cucchiaini di decotto per otto giorni prima della data prevista. Ogni tipo di utilizzazione va fatta comunque con l'approvazione e sotto il controllo del medico. LA CAROTA ( DAUCUS CAROTA) La pianta La Carota è una pianta erbacea biennale con radice carnosa e ingrossata; nel primo anno di vegetazione produce le foglie basali, poi il fusto eretto e ramificato, alto fino a due metri; tutta la pianta presenta dei peli rigidi. Le foglie sono pennatosette. I fiori sono raccolti in ombrelle, sono bianchi o rosei e quello centrale è viola scuro: ciò permette di riconoscere la Carota dalle piante simili. Dove si trova La Carota è abbondantissima allo stato spontaneo, nelle zone aperte e soleggiate, dal mare alla regione montana di tutta Italia. Cosa e quando si raccoglie Della Carota si raccolgono la radice e i semi. La radice si raccoglie in ottobre-novembre ma è possibile trovarla quasi tutto l'anno. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 12 I semi si raccolgono in luglio e agosto recidendo le ombrelle che si riuniscono in mazzetti e si lasciano asciugare all'ombra; ad essiccamento avvenuto si battono e si setacciano. Le radici si utilizzano fresche; i semi si conservano in vasi di vetro. Proprietà Il principio attivo della Carota è il carotene ( Vitamina A ). La radice della Carota ha la proprietà di attenuare le infiammazioni dello stomaco e dell'intestino, di stimolare la diuresi, di depurare l'organismo. Inoltre decongestiona e purifica le pelli infiammate e lenisce le scottature. I semi della Carota hanno proprietà aperitive e digestive, aumentano la secrezione urinaria e, secondo una comune credenza, aumentano la secrezione lattea. Preparazioni Uso interno Per la diarrea dei bambini. Polpa cotta: sostituire con la polpa, resa fluida con l'acqua di cottura, la normale alimentazione fino a miglioramento. Per stimolare l'appetito e facilitare la digestione. Infuso: 4 g di semi in 100 ml di acqua. Una tazzina prima o dopo i pasti. Uso esterno e cosmetico Per le infiammazioni della pelle e le scottature ( comprese quelle solari ). Polpa cruda: applicare, interponendo una garza, sulle parti interessate. LA CICORIA ( CICHORIUM INTIBUS) La pianta La Cicoria è una pianta erbacea bienne o perenne. La radice è a fittone grigio-giallastra all'esterno e biancastra all'interno. Il fusto è alto fino a un metro e ramificato fin dal basso dove è ricoperto dai petali setolosi. Le foglie sono di due tipi: basali (alla base della pianta) e caulinari (del fusto). Le foglie basali spuntano in autunno, si mantengono in inverno e si seccano durante la fioritura. Sono picciolate, di forma lanceolata e allungata, con il margine roncinato. Le foglie caulinari sono più piccole delle basali, lanceolate e sessili. I fiori sono raggruppati in capolini e di colore azzurro, tutti ermafroditi. Si aprono al mattino e si chiudono la sera e nei giorni di pioggia. Dove si trova La Cicoria spontanea si trova dal mare ai monti, soprattutto nei prati e nei campi. E? coltivata in numerose forme. Cosa e quando si raccoglie Della Cicoria si usano le radici e le foglie. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 13 Si raccolgono le radici in settembre-ottobre oppure nella primavera successiva prima che la pianta entri in attiva vegetazione. Le foglie si raccolgono al secondo anno di vegetazione, in maggio-giugno, prima della fioritura. Le radici si essiccano poi al sole o in stufa a bassa temperatura; le foglie si dispongono in strati sottili all'ombra. Entrambe si conservano in sacchetti di carta o tela in luogo asciutto. Proprietà La Cicoria stimola l'appetito, regola le funzioni dell'intestino, del fegato e dei reni, favorendo la secrezione della bile e la diuresi con conseguente effetto depurativo e disintossicante generale che si riflette anche sull'aspetto della pelle. Preparazioni Uso interno Per depurare l'organismo. Infuso: 2 g di foglie in 100 ml di acqua. Una tazzina o una tazza prima dei pasti. Decotto: 4 g di radici in 100 ml di acqua. Una tazza prima dei pasti. Uso esterno Come rinfrescante, emolliente, disarrossante. Polpa (delle radici cotte): applicare sulla parte interessata interponendo una garza. LA GRAMIGNA ROSSA ( CYNODON DACTYLON) La pianta La Gramigna rossa è una pianta erbacea perenne, con un rizoma sotterraneo ramificato e fornito ai nodi di radici e gemme che producono fusti eretti o sdraiati alla base. Le foglie sono lineari, piatte e guainanti il fusto. l'infiorescenza è formata da tre-sette spighe, ognuna composta da numerose spighette. Il frutto è una cariosside. Dove si trova La Gramigna rossa è comune dal mare alla regione submontana, nei luoghi erbosi, nei campi e in tutti i luoghi incolti. Cosa e quando si raccoglie Della Gramigna rossa si raccoglie il rizoma tutto l'anno (meglio, però, in settembre-ottobre, o in marzo-aprile). Si pulisce dalla terra e si eliminano le radichette laterali, poi si essiccano al sole o si appendono in mazzetti e si conservano in sacchetti di carta o di tela. Proprietà http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 14 La Gramigna rossa ha proprietà diuretiche, depurative, antinfiammatorie, rinfrescanti, dissetanti. Si usa come decotto per depurare l'organismo nel periodo primaverile, è utile per le infiammazioni dei reni e dell'apparato urinario in generale e per eliminare i piccoli calcoli. Preparazioni Uso interno Per aumentare la diuresi, rinfrescare, dissetare. Decotto: 4 g di rizoma in 100 ml di acqua. A tazzine più volte al giorno. Tintura: 20 g di rizoma in 100 ml di alcool a 20 gradi ( a macero per 10 giorni). Tre-quattro cucchiaini al giorno. LA MALVA SILVESTRE ( MALVA SYLVESTRIS) La pianta La Malva silvestre è una pianta erbacea bienne e perenne; ha una radice a fittone e il fusto può essere alto fino a un metro e coperto di peli. Le foglie sono sparse, picciolate e di varie forme (palminervie, lobate e seghettate). I fiori sono riuniti in fascetti all'ascella della foglia, peduncolati con una corolla di cinque petali, rosei o rosei-violacei con strie più cariche. Dove si trova La Malva silvestre è comune dalla zona mediterranea a quella submontana; si rinviene frequentemente nei luoghi erbosi, nei ruderi, lungo le strade e nei campi abbandonati. Cosa e quando si raccoglie Della Malva silvestre si raccolgono le foglie e i fiori. Le foglie si raccolgono da giugno a settembre, recidendole senza il picciolo. I fiori si raccolgono nello stesso periodo, recidendoli in bocciolo o appena aperti. Foglie e fiori si essiccano all'ombra in strati sottili; le prime si conservano in sacchetti di carta o tela, i fiori in vasi di vetro al riparo dalla luce. Proprietà Le foglie e i fiori della Malva silvestre hanno all'incirca le stesse proprietà e possono, nei trattamenti domestici, venire impiegati separatamente o in miscela, a seconda della disponibilità . I preparati di Malva silvestre attenuano lo stato di infiammazione della bocca e della gola, sono espettoranti nel caso di bronchiti e di catarri ostinati, sono antinfiammatori (calmano le infiammazioni), regolano l'intestino e ne calmano i dolori spastici. Sono adatti particolarmente all'organismo delicato dei bambini e degli anziani. Le radici di Malva silvestre sono leggermente analgesiche ( calmano il dolore) e guariscono i formicolii; inoltre si possono strofinare sulle gengive per pulire i denti. Preparazioni http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 15 Uso esterno Per le infiammazioni delle mucose della bocca e della gola, gengive fragili, nevralgie dentarie, pelli arrossate, formicolii, pruriti. Infuso: 5 g di fiori e foglie in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso, più volte al giorno. Uso interno Per le tossi, i raffreddori, le costipazioni intestinali. Infuso: 3 g di fiori e foglie in 100 ml di acqua. Una tazza a piccoli sorsi, due o tre volte al giorno. Uso cosmetico Bagni emollienti e idratanti si ottengono aggiungendo all'acqua decotti di fiori e foglie. LA MARGHERITINA (BELLIS PERENNIS) La pianta La Margheritina è una pianta erbacea con un rizoma da cui dipartono radichette sottili; il fusto è semplice e spesso molto corto. Le foglie formano una rosetta, hanno forma di spatola con il margine inciso verso l'apice. Sono tomentose (con peli) da giovani e glabre da adulte. I fiori sono riuniti in capolini portati singolarmente da peduncoli di 10-20 cm. Il capolino è racchiuso da brattee verdi di forma lineare e i fiori periferici sono ligulati con una ligula bianca o rossastra nella parte esterna, mentre sono gialli nella parte interna. Dove si trova La Margheritina è comune dal mare alla zona alpina, nei luoghi erbosi, lungo le strade, negli incolti e nei prati. Cosa e quando si raccoglie Della Margheritina si raccolgono i fiori e la parte aerea della pianta. I fiori si raccolgono all'inizio della fioritura (da marzo a giugno) senza il picciolo, mentre la pianta si raccoglie in quel periodo ma recidendola al colletto con un coltello. I fiori e la parte aerea della pianta si essiccano all'ombra rimuovendoli spesso e si conservano in recipienti( di vetro o di porcellana). Proprietà Per uso interno i fiori e la pianta della Margheritina hanno leggere proprietà lassative ma soprattutto stimolano la diuresi e la sudorazione agendo quindi come disintossicanti. Taluni autori suggeriscono di associare la Margheritina con altre piante con proprietà depurative come il Tarassaco o la Cicoria. Per uso sterno la Margheritina riduce la secrezione dei tessuti ed è antiinfiammatoria, utile per le irritazioni della bocca e della gola e per le palpebre arrossate. Queste proprietà possono essere sfruttate nell'uso cosmetico per schiarire la pelle, detergere zone macerate dal sudore, decongestionare il viso attorno agli occhi. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 16 Preparazioni Uso interno Per regolare l'intestino, stimolare la diuresi, depurare l'organismo. Infuso: 2 g di fiori in 100 ml di acqua. Una o due tazzine a digiuno. Uso esterno Come astringente, lenitivo della cute e delle mucose arrossate. Polpa: applicare i fiori o la parte aerea della pianta, con una garza, sulle zone interessate. Infuso: 5 g di fiori in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi e applicare compresse bagnate di infuso sulle zone interessate. IL PAPAVERO (PAPAVER RHOEAS) La pianta Il Papavero è una pianta erbacea annuale con una radice biancastra da cui partono radichette laterali; dapprima produce una rosetta di foglie da cui si innalzano i fusti, alti fino a 80 cm, coperti da lunghi peli setosi. Le foglie basali hanno incisioni irregolari, il margine dentato, la base si restringe in un lungo picciolo; le foglie del fusto sono più semplici e tutte le foglie sono ricoperte da peli setosi e morbidi. I fiori sono solitari su lunghi peduncoli; i boccioli sono penduli, il calice è composto da due sepali che cadono alla fioritura, la corolla ha quattro petali di colore rosso vivo, gli stami sono numerosi e neri. Il frutto è una capsula che a maturità si apre con dei fiori sotto al disco; contiene numerosi semi bruno- nerastri. Dove si trova Il Papavero cresce nei luoghi erbosi e nei campi, specialmente in quelli di grano, fino alla zona submontana. Cosa e quando si raccoglie Del Papavero come droga si raccolgono i petali che si raccolgono alla fioritura in maggio- luglio, staccandoli delicatamente. Si essiccano poi all'ombra e si conservano in recipienti di vetro o porcellana al riparo dalla luce. Proprietà Il Papavero rosso, anche se ricorda un tipo di papavero pericoloso ( il papavero sonnifero da cui si ricava l'oppio), è innocuo e di esso si usano i petali e non le capsule. Gli infusi dei petali possono essere utili a indurre il sonno, a calmare la tosse, l'asma bronchiale, favorire l'espettorazione del catarro, per i dolori del ventre. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 17 Va utilizzato solo al momento della necessità e secondo le prescrizioni del medico; va usata molta cautela con i bambini. I coloranti del Papavero in passato erano usati dalle donne per truccarsi labbra e guance; ora è usata nella fitocosmesi per bagni sedativi mettendo queste piante in un sacchettino nell'acqua della vasca. Preparazioni Uso interno Per conciliare il sonno. Infuso: 5 g di petali in 250 ml di acqua. Si prende a cucchiai. Uso cosmetico Gli estratti dei fiori di papavero hanno azione calmante ed antinfiammatoria per le pelli arrossate. Vengono usati in maschere e creme per normalizzare le pelli secche e disidratate. Uso esterno Per tutte le infiammazioni della pelle e delle mucose, scottature e punture di insetti. Infuso: 5 g di foglie in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi e applicare compresse sulle parti interessate. IL PIOPPO NERO (POPULUS NIGRA) La pianta Il Pioppo nero è un albero a foglie caduche, è alto fino a 30 metri con un?ampia chioma. Le foglie sono alterne, hanno un picciolo lungo, la forma triangolare oppure romboidale, il margine dentato e l'apice acuminato. I fiori spuntano prima delle foglie; i fiori maschili sono molto fitti ed hanno numerosi stami, mentre quelli femminili sono più radi. Il frutto è una capsula che aprendosi in due parti lascia cadere i semi che hanno una peluria cotonosa bianca e vengono trasportati dal vento. Dove si trova Il Pioppo nero cresce in tutta Italia dal mare alle regioni montane ma soprattutto vicino ai corsi d?acqua; è anche molto coltivato. Cosa e quando si raccoglie Del Pioppo nero si raccolgono le gemme e la corteccia. Le gemme si raccolgono in primavera, si fanno essiccare all'ombra e si conservano in vasetti di vetro. La corteccia si raccoglie in primavera, tagliata in pezzi da 5-10 cm, si essicca al sole e si conserva in sacchetti di carta o di tela. http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 18 Proprietà Il Pioppo nero è utile per il trattamento di scottature, contusioni e piccole escoriazioni della pelle; per uso interno ha proprietà balsamiche (riduce le infiammazioni) e anticatarrali nelle malattie dei bronchi e della vescica urinaria; inoltre è un antinfiammatorio utile per le artriti e i reumatismi. Viene anche usato come febbrifugo (per abbassare la temperatura corporea). Preparazioni Uso interno Per la tosse e i catarri bronchiali e vescicali Decotto: 2 g di gemme in 100 ml di acqua. Si prendono una o due tazzine al giorno. Come tisana negli stati febbrili. Decotto: 2 g di corteccia in 100 ml di acqua. Si prendono una o due tazzine al giorno. IL SAMBUCO (SAMBUCUS NIGRA La pianta Il Sambuco si presenta come una pianta alta 3- 4 metri. I rami giovani sono verdi mentre quelli degli anni precedenti hanno la corteccia bruno cenere in cui spiccano le lenticelle prominenti. I rami hanno foglie opposte a due a due con il picciolo dilatato alla base e, quando cadono, lasciano sul ramo una cicatrice a forma di semiluna; sono ellittiche con la base cuneata, il margine è dentellato e l'apice termina con un dente acuto più grande di tutti gli altri. Il fiore è una infiorescenza a corimbo ombrelliforme di colore bianco- giallastro. I frutti del Sambuco sono delle drupe nere lucenti con il succo di color violaceo contenente due o tre semi. Dove si trova Il Sambuco si trova fino alla zona montana di tutta Italia, nei luoghi ruderali, lungo le siepi e i fossi, nei boschi radi. Cosa e quando si raccoglie Del sambuco si raccolgono i fiori e i frutti. I fiori si raccolgono da aprile a giugno recidendo le infiorescenze alla base; i frutti si raccolgono in agosto- settembre usando gli stessi pettini usati per raccogliere i mirtilli. Le infiorescenze si essiccano all'ombra e si battono poi delicatamente per staccare i fiori dai peduncoli che si eliminano; i fiori si conservano in recipienti di vetro o porcellana, i frutti si utilizzano freschi (si possono anche surgelare). http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 19 Proprietà Il Sambuco ha proprietà diuretiche (aumenta la quantità di urina eliminata nella giornata), sudorifere (aumenta la secrezione di sudore), lassative (facilita l'evacuazione delle feci), antireumatiche (contro i reumatismi), antinevralgiche (mitiga le nevralgie), emollienti (attenua lo stato di infiammazione). Con i fiori del Sambuco, usati anche come componenti aromatici in liquoreria, si fa una gradevole tisana che serve come rimedio sintomatico popolare per il raffreddore, l'influenza, la tosse, l'asma, i reumatismi; ai fiori vengono anche riconosciute proprietà lassative e antiemorroidarie. I frutti del Sambuco devono essere raccolti ben maturi; essi vengono usati soprattutto come lassativi e trovano un?interessante applicazione contro le nevralgie del trigemino. Va usato con cautela, sotto il controllo del medico. Preparazioni Uso interno Come sudorifero, diuretico, antireumatico, emolliente delle vie aeree. Infuso: 3 g dei fiori in 100 ml di acqua. Bere due o tre tazzine al giorno. Succo: si bevono uno o due cucchiaini o cucchiai del succo dei frutti ( a cucchiai si manifesta l'effetto lassativo). Decotto: 4 g dei frutti in 100 ml di acqua. Se ne bevono una o due tazzine all'occorrenza (dosi superiori sono lassative). Uso esterno Come emolliente, lenitivo sui foruncoli, scottature, emorroidi Infuso: 5 g di fiori in 100 ml di acqua. Fare lavaggi e applicare compresse imbevute di infuso. LA VIOLA MAMMOLA (VIOLA ODORATA) La pianta La Viola Mammola è una pianta erbacea, perenne, con rizoma breve da cui partono stoloni che radicano nel terreno. Le foglie sono riunite in una rosetta basale, hanno un lungo picciolo, sono di forma ovale e spesso reniforme, con margine crenato. I fiori sono profumati, viola, raramente bianchicci e con lungo peduncolo provvisto, a metà della sua altezza, di due bratteole opposte; la sua corolla è formata da cinque petali di cui quello inferiore è prolungato posteriormente in un piccolo sperone dello stesso colore. Dove si trova La Viola Mammola cresce dal mare alla zona montana nei luoghi erbosi e boschivi, più frequentemente al nord e al centro. Cosa e quando si raccoglie Della Viola Mammola si raccoglie il rizoma in primavera e in autunno, e i fiori, appena sbocciati, in febbraio ? maggio, recidendoli senza il picciolo (peduncolo). http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 20 Il rizoma si essicca al sole e si conserva in sacchetti di carta o tela; i fiori si essiccano al buio e si conservano al riparo dalla luce. Proprietà La Viola Mammola viene utilizzata dai profumieri che ne estraggono l'essenza. La porzione aerea e soprattutto i fiori hanno buone proprietà espettoranti (favoriscono l'espettorazione del muco) e calmanti della tosse, facilitano l'emissione di sudore e urine, regolano leggermente l'intestino. Queste prerogative sono sfruttate per fare tisane e infusi utili per curare determinate malattie; la pianta ha anche un impiego esterno sulle irritazioni della bocca e della gola, sulle eruzioni cutanee, le contusioni, le ragadi e le scottature. Le radici sono fortemente emetiche (provocano il vomito). Preparazioni Uso interno Per la tosse e le irritazioni delle vie aeree Infuso: 2 g di fiori in 100 ml di acqua. Due o tre tazze al giorno (addolcite col miele). Uso esterno Per le contusioni e le scottature. Decotto: 5 g di fiori in 100 ml di acqua. Fare lavaggi e applicare compresse imbevute di decotto sulla zona interessata. FONTE : http://www.racine.ra.it/russi/webscuo ... /le_piante_medicinali.htm http://www.positivamente.it 1/6/2017 17:26:06 / Page 21