scheda progetto per l`impiego di volontari in

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PRESENTAZIONE PROGETTI
Titolo Progetto
COME POTER REUPERARE LE PROPRIE ABILITA'?Volontari, pazienti e familiari nella U.O. di
Riabilitazione e Recupero Funzionale -Ospedale S.Donato Arezzo
Bando:
(2016-01) Primo bando presentazione progetti FSE 2016
Area:
area generale
Settore:
tutela dei diritti sociali e di cittadinanza delle persone, anche mediante la collaborazione
ai servizi di assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale.
Denominazione Ente:
Az. USL 8 di Arezzo
Codice Ente:
RT2C00038
Data di presentazione:
08/02/2016
alle:
12.20.20
SCHEDA PROGETTO PER L'IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO
CIVILE REGIONALE IN TOSCANA
ENTE
1) Ente proponente il porgetto:
Az. USL 8 di Arezzo
2) Codice regionale:
RT2C00038
3) Referente Operativo responsabile del progetto:
- Nome e Cognome:
- Data di nascita:
MAURO UZI
17/08/1971
- Indirizzo e-mail:
- Telefono:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo:
COME POTER REUPERARE LE PROPRIE ABILITA'?Volontari, pazienti e familiari nella U.O. di
5) Settore di intervento del progetto:
tutela dei diritti sociali e di cittadinanza delle persone, anche
2
6) Numero dei volontari da impiegare nel progetto (min.2, max.10):
30
7) Numero ore di servizio settimanali dei volontari:
8) Giorni di servizio a settimana dei volontari (min.4, max.6):
6
9) Durata formazione generale dei volontari (ore):
41
10) Durata formazione specifica sul progetto dei volontari (ore):
41
11) Sede/i di attuazione del progetto:
N. Nome della sede
1
Data:
Comune
Ospedale San Donato
Arezzo
08/02/2016
Indirizzo
Num.
volontari
2
VIA PIETRO NENNI 20
Il responsabile legale dell'ente
Allegato A)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN PROGETTI DI SERVIZIO
CIVILE FINANZIATI CON IL POR FSE 2014/2020 NELLA REGIONE TOSCANA
(Asse A.2.1.3.B)
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Azienda USL Toscana Sud Est (Arezzo) Sede Legale Via Curtatone, 54 ArezzoDirettore Generale Dott. Enrico Desideri
Sito Internet: www.usl8.toscana.it
Resp. Ufficio Servizio Civile: Dott.ssa De Antoniis Carla tel./fax 0575-254134
Ospedale San Donato Via Pietro Nenni, 20 Arezzo
RT 2C00038
2) Codice regionale:
(indicare il codice completo quale risulta dalla procedura SCR)
2bis) Responsabile del progetto:
(Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di
operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile)
i.
ii.
iii.
iv.
v.
NOME E COGNOME: UZI MAURO
DATA DI NASCITA: 19/08/1971
CODICE FISCALE: ZUIMRA71M17A390X
INDIRIZZO MAIL: [email protected]
TELEFONO: 0575254662
Allegare curriculum vitae (con data e firma dell'interessato) e copia (fronteretro) di
documento di identità in corso di validità e codice fiscale alla scheda progetto
2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di
adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale):
NOME E COGNOME: LIVI STEFANIA
(Questa figura non è compatibile con quella di responsabile di progetto di cui al punto 2 bis né con quella di
operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile)
CARATTERISTICHE PROGETTO
3)Titolo del progetto:
COME POTER RECUPERARE LE PROPRIE ABILITA’?Volontari, pazienti e
familiari nella U.O. di Riabilitazione e Recupero Funzionale -Ospedale
S.Donato Arezzo.
4)Settore di impiego del progetto:
Tutela dei diritti sociali e di cittadinanza delle persone, anche mediante la
collaborazione ai servizi di assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione e
reinserimento sociale
5)Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili:
Il progetto si realizza presso l’Unità Operativa (U.O.) Riabilitazione
Recupero Funzionale (RRF) dell’Ospedale San Donato (Direttore
Dott.ssa Lucia Lenzi),
CONTESTO TERRITORIALE
La Zona Aretina è composta da sei Comuni con una popolazione residente
pari a 130.410 abitanti di cui 98.532 residenti in Arezzo.
Nel Comune di Arezzo la percentuale di over 65 è del 11,4%, gli over 75 sono
del 4,6% e gli ultraottantenni il 7,2%. (Fonte: Tuttitalia.it).
Pur considerando che negli ultimi decenni la popolazione over 65 fa registrare
un progressivo accrescimento delle problematiche socio assistenziali legate
a patologie invalidanti che determinano una crescente domanda di servizi ad
alta integrazione socio sanitaria, non è da sottovalutare che alcune malattie
comportano lo stesso tipo di domanda per soggetti adulti di ogni fascia di età.
Il percorso assistenziale per tali patologie, presuppone un servizio
continuativo ed integrato tra le diverse professionalità, in grado di condividere
informazioni, prestazioni e contesti (ospedale, servizi territoriali, domicilio,
strutture di ospitalità ecc).
Le attuali strategie indicate dalla Regione Toscana nel Piano Sanitario
Regionale e PISR per la presa in carico globale del paziente anziano
tendono a garantire:
Percorsi assistenziali per l'erogazione di un’assistenza uniforme e
avanzata attraverso una forte integrazione tra ospedale, specialistica
territoriale e medicina generale Sanità' d'iniziativa e Chronic Care Model:
sviluppo di un nuovo modello assistenziale per la presa in carico sul
territorio del paziente cronico, basato sull'interazione tra paziente, team
multiprofessionale, composto da operatori socio-sanitari e MMG (medici di
medicina generale), che costituiscono il perno centrale dell'attività.
Organizzazione di servizi socio-sanitari integrati rivolti alla persona
"anziana fragile" secondo il modello assistenziale che si basa sull'équipe
multiprofessionale composta da figure sanitarie, sociali e sul lavoro di rete
con tutti i soggetti del contesto di vita.
Favorire l’uguaglianza di accesso ai servizi per implementare la qualità
delle cure.
Aumentare l’interazione tra il paziente di qualunque età, reso più abile e
consapevole nella gestione della propria condizione ed il team
multiprofessionale, affinché lo stesso sappia orientarsi e faccia prevalere
la soddisfazione dei suoi bisogni reali, rispetto alla richiesta di prestazioni
inappropriate.
CONTESTO SETTORIALE
UNITA’ OPERATIVA
RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE
L’Unità Operativa di RRF presso Ospedale S. Donato di Arezzo è dotata di 14
posti letto e nel periodo gennaio-novembre 2015 sono stati ricoverati n. 210
pazienti
L’età dei pazienti ricoverati oscilla dai 50 ai 90 anni, la permanenza
media in reparto è di 21 giorni giorni con un tasso di occupazione posti
letto del 95,87% ed una mortalità complessiva del 2%.
(Fonte: Dati Sistema Informativo Azienda USL8 Arezzo)
Le patologie prevalenti trattate nell’anno 2015 sono:
 Interventi su nervi periferici e cranio e altri interventi su sistema
nervoso con CC: n 4
 Malattie degenerative del sistema nervoso: n 119
 Altre malattie del sistema nervoso con e senza CC: n 78
 Altre diagnosi relative all'apparato respiratorio con CC: n 1
 Affezioni mediche del dorso: n 1
 Assistenza riabilitativa per malattie del sistema muscolo-scheletrico e
del tessuto connettivo: n 4
 Altre diagnosi del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto
connettivo: n 1
 Intervento chirurgico non esteso non correlato con la diagnosi
principale: n 2
(Fonte: Dati Sistema Informativo Azienda USL8 Arezzo)
Questi dati suggeriscono le seguenti osservazione epidemiologiche:
-
-
Si è ridotta l'età media dei ricoverati rispetto ad anni passati e la
presenza di utenti anche al di sotto dei 60 anni di età mette in evidenza
la necessità di percorsi non solo confinati al ricovero ospedaliero,
bensì proiettati anche nella fase post-dimissione
le necessità socio-assistenziali del paziente dopo la dimissione
ospedaliera determinano, quindi, un nuovo equilibrio familiare: da ciò
la necessità di un supporto non solo al paziente, ma anche a tutto il
contesto familiare
In tali situazioni una particolare assistenza incentrata sul paziente inteso, non
più come singolo elemento, bensì facente parte di un dato contesto familiare
permette al medesimo di ottenere un buon recupero fisico ed un favorevole
rientro in famiglia.
Inoltre, il coinvolgimento della famiglia nel percorso assistenziale sin dalle
prime fasi del ricovero ospedaliero può permettere una migliore strategia
socio-assistenziale rassicurante nel rientro a domicilio.
In funzione della complessità dei bisogni espressi dal paziente ma anche dai
familiari e da tutti i caregiver, con il presente progetto si vuole proporre di
utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione dalla rete socio-sanitaria,
integrate dai volontari di servizio civile allo scopo di fornire un'assistenza
incentrata sui bisogni del paziente e del contesto familiare, in modo tale da
ridurre (nei limiti del possibile) i disagi dovuti alla malattia e
all'ospedalizzazione.
In questa ottica il progetto si pone l'obiettivo, in aggiunta alle cure
mediche ed infermieristiche, di essere di sostegno nei confronti del
paziente e del contesto familiare e di contribuire all'erogazione di un
sostegno personalizzato, in grado di dare risposte non solo ai bisogni di
tipo sanitario ma anche a quelli di tipo sociale e del comune vivere
quotidiano.
CONTESTO SETTORIALE NEL QUALE SI INTENDE INCIDERE CON LA
REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Attraverso la presenza dei volontari del Servizio Civile si vorrebbero
approfondire alcuni aspetti fondamentali quali:
a. Facilitare l'accettazione, da parte del paziente e della sua famiglia, del
periodo di degenza e cura
b. Incoraggiare l'adesione del paziente al progetto riabilitativo mediante
attività individuali e personalizzate
c. Stimolare le capacità residue dei pazienti con disabilità o decadimento
cognitivo
Il Servizio Civile costituisce, dunque, una risorsa aggiuntiva al
panorama dei Servizi Socio Sanitari e del terzo settore presenti in
Ospedale e sul Territorio.
L’intervento dei volontari, basato essenzialmente sull’aspetto
relazionale e promozionale con il paziente e la famiglia, rappresenta un
supporto efficace, che si snoda durante tutto il percorso di cura.
6)Obiettivi del progetto:
OBIETTIVI GENERALI:
Nei confronti dei giovani volontari:
1. Promuovere nei volontari del servizio civile il senso di appartenenza al
percorso di cura rendendoli partecipi e capaci di influenzarlo
positivamente
2. Sensibilizzazione al problema sociale delle persone con esiti di
patologie degenerative e non del sistema nervoso
3. Acquisizione di capacità comunicative capaci di influenzare
positivamente il tempo e la vita quotidiana degli utenti
4. Far conoscere ai volontari del servizio civile una nuova dimensione
organizzativa dove poter acquisire sia una propria autonomia sia la
capacità di condivisione con un gruppo di lavoro
Nei confronti del contesto sociale in genere:
1. Educare circa la cultura del paziente affetto da patologie “degenerative
e non del sistema nervoso”
2. Contrastare l’isolamento sociale dei cittadini colpiti da tale malattia e
delle loro famiglie, promuovendo attività di supporto agli interventi
istituzionali già attivi.
3. Migliorare del clima comunicativo nonché il sentimento di fiducia nei
confronti della struttura
Nei confronti del personale del reparto:
1. Sperimentare una rete di supporto che si fonda su modelli innovativi
d’intervento, grazie all’apporto della collaborazione dei volontari.
2. Consentire quindi, agli operatori di dedicare maggior tempo alle
competenze sanitarie e alla presa in carico del paziente.
OBIETTIVI SPECIFICI
Rivolti al miglioramento dell’assistenza dei soggetti ricoverati
1. Contribuire a rendere familiare l'accoglienza in reparto
2. Contribuire alla diffusione delle informazioni inerenti l'organizzazione
del reparto
3. Offrire ai pazienti compagnia e supporto nella cura di sé
4. Stimolare il dialogo nel paziente e cercare di instaurare un rapporto di
tipo “amicale”
5. Offrire aiuto ai familiari, sostituendosi agli stessi consentendo loro di
assentarsi per brevi periodi (disbrigo pratiche, momenti di ristoro ecc)
6. Essere di supporto al personale di reparto per tutto ciò che non
richiede manovre sul paziente: esempio consegna
della
corrispondenza, archiviazione cartelle, riordino comodini, lavaggio
stoviglie per i degenti, ecc. )
7. Essere di supporto e stimolo al paziente nell'adesione al progetto
riabilitativo proponendo loro esercitazioni di tipo riabilitativo non
motorio
Il progetto si pone come obiettivo quello di rafforzare il tessuto solidale
della collettività con ricadute di particolare utilità sui pazienti e con
indubbio vantaggio formativo ed educativo per i volontari.
7)Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego
delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile:
7.1 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente (non prendere in
considerazione i giovani in servizio civile regionale).
Durante la realizzazione delle attività previste dal progetto, i volontari del
Servizio Civile interagiranno con le figure previste sia dalla normativa del
SCR e con figure tecniche esperte, sia con professionisti che operano
all’interno della unità operativa di ortopedia, nonché con il volontariato
presente.
In particolare al raggiungimento degli obiettivi del progetto concorreranno gli
operatori sotto indicati quando, a turno, saranno presenti per l’espletamento
delle attività giornaliere.
Numero
Qualifica
1
Direttore di UO
5
Dirigenti medici
di 1° livello
8
Infermieri
10
1
Operatori Socio
Sanitari
Infermiere
Coordinatore
Ruolo
Dipendenti/
volontari
Direzione ed
Dipendente
organizzazione della UO
Azienda USL
RRF- presa in carico
Toscana Sud Est
e cura del paziente
Presa in carico del Dipendente
paziente
Azienda USL
Toscana Sud Est
Dipendente
Assistenza infermieristica Azienda USL
Toscana Sud Est
Dipendente
Supporto all'attività
Azienda USL
infermieristica,
Toscana Sud Est
alberghiera e comfort.
Trasferimento
e trasporto pazienti
Coordinamento risorse
umane,
approvvigionamento
farmaceutico ed
economale.Coordinamen
to delle attività della UO
Supervisione
Dipendente
Azienda USL
Toscana Sud Est
dell'appropriatezza dei
percorsi assistenziali
4
Fisioterapisti
Trattamento riabilitativo
1
Logopedista
Trattamento logopedico
2
Volontari
Presenza volontaria
Dipendente
Azienda USL
Toscana Sud Est
Dipendente
Azienda USL
Toscana Sud Est
Volontari AVO
7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell’ambito del progetto.
All’interno del progetto al volontario saranno assegnate le seguenti attività:
 ACCOGLIENZA: accogliere il paziente e la sua famiglia, dare
informazioni al paziente, ai parenti ed ai caregivers, spiegare l’accesso
ai servizi, facilitare l’utilizzo della struttura, umanizzare l’accesso
 COMPAGNIA: soffermarsi nelle stanze di degenza per la lettura di un
libro o del quotidiano, o semplicemente per ascoltare. La presenza in
reparto di giovani adeguatamente preparati, potrebbe favorire la
qualità delle relazioni
 INFORMAZIONE: sulla carta dei servizi e su tutto ciò che può essere
utile non solo al paziente ma soprattutto a chi si prende cura di lui.
Dare indicazione sugli orari di visita e spiegare l’importanza del rispetto
di questa regola fondamentale per consentire una migliore assistenza
al malato da parte del personale. Spiegare quali sono le procedure
necessarie al riconoscimento dell’invalidità civile, alla concessione di
protesi ed ausili, all’esenzione dal pagamento del ticket e collaborare
alla stesura di materiale informativo.
 AIUTO NELLA CURA DI SE’ FAVORENDO LA RELAZIONE: far
capire all’utente l’importanza della cura del proprio corpo anche nella
fase di disabilità. Aiutare il paziente a pettinarsi e a tenere in ordine i
propri effetti personali negli armadietti e nei comodini.
Ascoltare il malato, le sue preoccupazioni i suoi desideri e stabilire con
lui una vera e propria “relazione” con l’intento, ove esistono le
condizioni di giungere anche ad una “consulenza amicale” nella quale
il paziente sarà libero di aprirsi e chiedere consigli.
 SUPPORTO PER I PAZIENTI che chiedono di essere accompagnati
all'interno dell'ospedale, qualora il personale sanitario lo ritenga
opportuno, per raggiungere il bar o l’edicola, anche con l’utilizzo di
carrozzine
 STIMOLAZIONE delle capacità residue del paziente attraverso
l’applicazione dei protocolli stabiliti dal terapista della riabilitazione
necessari al recupero delle loro abilità, quali ad esempio il gioco delle
carte, alcuni giochi che richiedono concentrazione, il colloquio ecc.
 SUPPORTO AI FAMILIARI: rendersi disponibili a sostituirsi a loro, se
richiesto, per qualche ora di assistenza durante il turno di servizio
onde consentirgli di potersi assentare per disbrigo pratiche, momenti di
ristoro ecc.
 CONSEGNA/RITIRO di materiale presso le strutture del Presidio
Ospedaliero (laboratorio, reception, archivio ecc.)
 RITIRO farmaci per i pazienti in dimissione presso il punto
farmaceutico ospedaliero
 SUPPORTO: nella fase delle dimissioni ospedaliere rendendosi
disponibili alla collaborazione con l’Assistente Sociale referente per
l’Agenzia per le dimissioni ospedaliere, nel momento in cui si dovranno
superare le difficoltà di un rientro a casa e far fronte ai cambiamenti
richiesti dal nuovo stato di salute.
A seconda della valutazione del singolo caso da parte dell’équipe multi
professionale il volontario potrebbe costituire un buon aiuto per
qualche ora nei primi giorni di rientro a casa.
Potrebbe giovare sia al paziente che vede ancora vicino a sé una
figura “amica”, sia ai familiari che saranno liberi di assolvere alcune
incombenze fuori casa in tranquillità e sia al volontario che vedrebbe
completarsi un percorso assistenziale.
8)Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10):
2
2
9) Numero posti con vitto:
0
10)Numero posti senza vitto:
2
11) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30):
12) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) :
30
0
6
13) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio:
Osservanza dell'orario individuale assegnato
Puntualità della consegna del riepilogo orario mensile entro il 1° giorno del
mese successivo
Consegna della programmazione oraria bimestrale il giorno 15 del mese
precedente
Disponibilità a svolgere il servizio su turni
Partecipazione a giornate formative della Regione Toscana.
Partecipazione mensile al focus group condotto dallo psicologo.
Ottemperare alla vigente legislazione sul trattamento dati.
Osservanza delle disposizioni e regolamenti aziendali.
Utilizzo dei giorni di permesso nel rispetto della programmazione delle attività.
Indossare indumenti identificativi e il cartellino di riconoscimento durante gli
orari di servizio
Evitare l’utilizzo del cellulare durante le ore di servizio
14) Sede/i di attuazione del progetto (1):
N.
Sede di attuazione del progetto
1
2
OSPEDALE SAN DONATO
Comune
AREZZO
Indirizzo (compresa eventuale partizione interna)
Via Pietro Nenni 20
N. giovani per sede (2)
2
3
4
5
6
7
8
9
10
(1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa
denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR.
(2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8)
N.B.: ALLEGARE LA STAMPA DELL’ELENCO SEDI INSERITE SUL PROGRAMMA INFORMATICO SCR PER QUESTO
PROGETTO
4
15) Nominativo operatore di progetto per singola sede(almeno uno per sede):
i. NOME E COGNOME: NIBALDI VALERIA
ii. DATA DI NASCITA: 23/10/1961
iii. CODICE FISCALE: NBLVLR61R63C309E
iv. INDIRIZZO MAIL: [email protected]
v. TELEFONO: 0575254520
vi. CURRICULUM (completo di data e firma dell'interessato) con
copia (fronteretro) di un documento di identità in corso di
validità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di
progetto)
vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da
scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 14):
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo
OSPEDALE SAN
DONATO
AREZZO
VIA PIETRO NENNI 20
viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O
FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE
TOSCANA):
- corso ______________ svolto in data ________________ sede del corso
__________________
oppure
- si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI
16) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile
regionale:
Relativamente al Servizio Civile è stato impostato un sistema di promozione e
di informazione permanente che si concretizza nelle seguenti attività:

Invio ai dipendenti coinvolti nei settori d’intervento dei volontari di una
comunicazione personalizzata per illustrare il Servizio Civile Regionale
e i contenuti del progetto (Altro)

Richiesta di pubblicazione di comunicati stampa a quotidiani con
cronaca locale e TV locali, organizzando anche interviste con possibile
partecipazione dei volontari in servizio. (Altro)

Pubblicazione dei progetti e del Bando di selezione sulla Intranet
aziendale sul sito Iinternet, sulla pagina Facebook Aziendale e invio di
e-mail a tutti gli ex volontari con indicazione dei progetti disponibili,
delle modalità di partecipazione e della data di scadenza per la
presentazione della domanda di partecipazione, nonché i recapiti
presso i quali è possibile avere maggiori informazioni (attività
11
informatica)

Depliants e manifesti distribuiti presso l’Informagiovani dei Comuni
coinvolti, dei Centri per l’impiego, gli Istituti scolastici, l’Università, gli
Enti e le Associazioni del territorio (Attività cartacea)

Partecipazione ad Incontri pubblici di promozione condivisi con altri
Enti di servizio civile del territorio aretino e rivolti ai giovani presso la
sede di INFORMAGIOVANI di Arezzo. Visita presso le quinte classi
degli Istituti superiori per illustrare e sensibilizzare gli studenti sul
valore del Servizio Civile e sui progetti offerti dalla ASL8 (incontri sul
territorio)
17) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto:
Metodologia e strumenti utilizzati:
L’operatore di progetto coadiuvato dal coordinatore di progetto programma gli
incontri con i volontari in servizio civile per le verifiche del progetto secondo le
fasi di realizzazione.
Obiettivo del sistema di monitoraggio è quello di condurre una valutazione
sotto due aspetti:
 grado di soddisfazione dei volontari;
 raggiungimento degli obiettivi dichiarati.
Ciò permetterà:
- nel corso dello svolgimento del progetto, interventi correttivi volti in
primo luogo al buon funzionamento del sistema di servizio civile ed al
contenimento sia di conflitti che di fenomeni quali l’abbandono del
progetto di servizio da parte dei volontari, per evidente discrasia tra
quanto dichiarato e quanto attuato.
VARIABILI ED INDICATORI UTILIZZATI PER LA MISURAZIONE
DELL’EFFICIENZA E DELL’EFFICACIA DELLE ATTIVITA’ PREVISTE DAL
PROGETTO E DI QUELLE DI FORMAZIONE DEI VOLONTARI.
Il ritorno formativo per i volontari in servizio civile è misurabile dagli strumenti
approntati nei sistemi di tutoraggio e formazione e cioè:
- autovalutazione rispetto al percorso di servizio volontario civile;
- valutazione del percorso di formazione;
- valutazione del tutoring;
- individuazione di elementi critici e/o conflittuali ;
- individuazione di aspetti significativi dell'esperienza servizio volontario
civile;
- raggiungimento di obiettivi formativi e personali;
- grado di partecipazione alle attività;
- grado di condivisione degli obiettivi e delle finalità dell'organizzazione.
12
Gli strumenti sono: riunioni di èquipe, colloqui con i volontari per richiedere le
loro impressioni e valutare il livello motivazionale, verifiche nelle sedi dove
viene svolto il volontariato per valutare l’adesione al progetto stesso ed
eventuali discrepanze.
Questionari da somministrare almeno 2 volte nell’arco del periodo di
servizio.
18) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto
oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35:
NESSUNO
19) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o
servizi destinati ai giovani in servizio:
Acquisto di biglietti ferroviari per partecipazione ad incontri presso la Regione
Toscana o per partecipazione ad eventi significativi, 2 biglietti di andata e
ritorno Arezzo-Firenze per n. 2 volontari: €. 67,50.
20) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
L’Ente è in possesso di tutte le risorse necessarie:
mette a disposizione n. 1 stanza nell’ambito della sede dell’Unità Operativa
Recupero e Rieducazione Funzionale quale sede logistica per i 4 volontari
che svolgeranno il servizio civile. In essa sono presenti: scrivania, sedie, PC
+ stampante + telefono + collegamento ad internet e posta elettronica e fax
La fotocopiatrice si trova nella stanza degli infermieri.
Aule didattiche per formazione ed incontri con psicologo.
Biblioteca aziendale.
Videoproiettori.
Lavagne a fogli mobili
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
21) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Tutti i volontari frequenteranno nell’ambito della formazione specifica un corso
teorico-pratico con un esame finale BLSD “Basic Life Support Defribrillation”
che consente il rilascio da parte dell’ASL 8 di attestato valido ai fini del
C.V. riconosciuto da Enti terzi (vedi ad esempio Ass. di volontariato) e un
Corso sicurezza, igiene e salute nel lavoro con rilascio di attestato ASL8
Formazione generale dei giovani
22) Sede di realizzazione:
13
OSPEDALE SA DONATO AREZZO
23) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’Ente con formatori dell’Ente.
24) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
1.
2.
3.
4.
lezioni frontali,
lavoro di gruppo,
proiezione filmati
simulazioni
25) Contenuti della formazione:
La formazione viene realizzata in moduli:
 Identità del gruppo di volontari in formazione (è necessario che si formi
lo spirito di gruppo e che i ragazzi inizino a conoscersi), questionario di
ingresso (8 ore)
 Il Servizio civile: dall’obiezione di coscienza ad oggi e la nascita del
Servizio civile Regionale (3 ore)
 La difesa civile non armata e non violenta (3 ore)
 Analisi della mediazione quale strumento per la gestione del conflitto
(5 ore)
 Elementi di educazione civica: la Costituzione e le Istituzioni.
Presentazione e organizzazione dell’Ente.(4 ore)
 La comunicazione quale elemento fondamentale nei rapporti fra
Istituzione e cittadino (3 ore)
 Normativa regionale vigente, diritti e doveri del volontario, i rapporti
con l’Ufficio di Servizio Civile (5 ore)
 I protagonisti del Servizio Civile, figure e ruoli (2 ore)
 Il progetto che cosa è: (2 ore)
 Corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, conoscenza delle principali
norme contenute nella L. 81/2008. (ore 6)
26) Durata (espressa in ore):
41 ORE
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani
27) Sede di realizzazione:
OSPEDALE SAN DONATO AREZZO
14
28) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’Ente con formatori dell’Ente
29) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
1.
2.
3.
4.
Lezioni frontali,
Dinamiche non formali utilizzando il role playning,
Simulazioni sulle tematiche della comunicazione interpersonale,
Lavori di gruppo per confronto esperienze e verifica
30) Contenuti della formazione:
Le competenze comunicative e di relazione: saper entrare in comunicazione
con il paziente, il contest familiare ed il gruppo di lavoro (10 ore)
La conoscenza del gruppo di lavoro (2 ore)
Corso BLSD con rilascio di attestato (ore 8)
Nozioni riguardanti i rapporti con il CUP (esenzioni ticket, registrazioni e
codici delle prestazioni, protesi ausili) (3 ore)
L’organizzazione della Unità Operativa
di Riabilitazione Recupero
Funzionale, le attività di reparto, visita degli ambienti e conoscenza del
personale 6 ore
Le patologie trattate in reparto 6 ore
Agenzia ospedale territorio/le dimissioni difficili 3 ore
Le necessità del paziente in reparto 2 ore
Utilizzo di accorgimenti igienico-sanitari 1 ora
31) Durata (espressa in ore):
41 ORE
Altri elementi
32) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio
civile regionale (diversa dall'Operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia
frequentato il corso di formazione o/e/o aggiornamento programmato dalla
Regione Toscana (o si impegni a parteciparvi entro l'anno in cui si realizza il
progetto):
Nome e cognome: CARLA DE ANTONIIS Ruolo: Resp. Servizio Civile
15
Regionale, corso frequentato: Workshop, data del corso 15 ottobre 2014
sede Ospedale San Donato Arezzo
Nome e cognome: STEFANIA LIVI Ruolo: Coordinatore di Progetto, corso
Frequentato Workshop, data del corso 15 ottobre 2014 sede Ospedale San
Donato Arezzo
Nome e cognome: CAMERELLI ELENA Ruolo: Formatore, corso
Frequentato Workshop, data del corso 15 ottobre 2014 sede Ospedale San
Donato Arezzo
Nome e cognome: EDI FARNETANI Ruolo: Formatore, corso
Frequentato Workshop, data del corso 15 ottobre 2014 sede Ospedale San
Donato Arezzo
Nome e cognome: STEFANIA MASSAINI Ruolo: Formatore, corso
Frequentato Workshop, data del corso 15 ottobre 2014 sede Ospedale San
Donato Arezzo
Nel 2015 non vi sono stati corsi Crescit
33) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione
aggiuntiva programmata dalla regione Toscana:
SI
34) Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti
per un numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in base
alla categoria
di appartenenza:
NO
n° progetti presentati: 7 n° posti richiesti complessivamente: 27
35) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due
manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle
politiche giovanili della regione Toscana:
SI
36) Coprogettazione tra i seguenti enti (è necessario allegare l'accordo
sottoscritto dagli enti per la coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila):
Denominazione ente Codice RT Categoria d'iscrizione all'albo
SCR
Ente pubblico o
privato
Il sottoscritto Desideri Enrico nato a Bologna il 17/02/1951 in qualità di responsabile
legale dell'ente ASL Toscana Sud Est dichiara che l'ente che rappresenta è in
possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo degli enti di servizio civile
regionale (art. 5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006).
Data, 29/01/2016
Il Responsabile legale dell’ente
Dott. Enrico Desideri
N.B.: si ricorda di allegare al progetto:
- copia di un documento di identità (fronteretro) del legale rappresentante in corso di validità;
- curriculum vitae con data e firma dell’interessato, copia di un documento di identità (fronteretro) in corso di validità e del codice
fiscale del responsabile di progetto indicato al punto 2bis e degli operatori di progetto inseriti;
- stampa – tramite il programma informatico SCR - dell’elenco sedi di progetto utilizzate per il progetto.
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