ATTIVITA` LILT IN DERMATOLOGIA ESPOSIZIONE AL SOLE

ATTIVITA’ LILT IN DERMATOLOGIA
La LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) opera a Prato dal 1987.
Svolge il suo ruolo nella Prevenzione dei Tumori. In particolare i campi di interesse sono la prevenzione
primaria, la prevenzione secondaria, l’assistenza infermieristica domiciliare ai malati oncologici.
La prevenzione primaria consiste nel ridurre l’esposizione ai fattori di rischio per diminuire le probabilità di
insorgenza di un tumore maligno.
La prevenzione secondaria corrisponde invece alla diagnosi precoce e cioè alla individuazione della
neoplasia quando questa è ancora in fase iniziale e quindi presenta un alto grado di curabilità.
Nell’ambito della Dermatologia la LILT si avvale di sei specialisti che operano con uno strumentario
moderno quale il Videodermatoscopio digitale con archiviazione computerizzata delle immagini per la
mappatura delle lesioni cutanee.
I soggetti che si sottopongono ai controlli presso gli ambulatori della Lega possono fruire di questa
tecnologia utile per la valutazione delle modificazioni cutanee che possono intervenire nel tempo.
Alla comparsa di lesioni sospette i dermatologi della Lega indirizzeranno i pazienti al Centro di riferimento
per i provvedimenti del caso e si renderanno disponibili per ulteriori controlli ed il follow-up.
Nell’anno 2009 sono state effettuate complessivamente 4571 visite dermatologiche.
ESPOSIZIONE AL SOLE (RAGGI UV) E RISCHIO DI TUMORI CUTANEI
I tumori maligni della pelle (carcinomi basocellulare e spinocellulare, melanomi) presentano, ogni
anno, un incremento di incidenza. Un importante fattore di rischio è rappresentato dall’ esposizione
al sole ed a lampade per abbronzatura.
Per ridurre il rischio, si devono seguire le seguenti regole:
-evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornata (dalle 11 alle 16);
-l’esposizione deve avvenire in modo graduale senza che si verifichino ustioni, ed occorre evitare
che si prolunghi nel tempo;
-applicare sempre creme solari protettive, ma ciò non deve indurre a prolungare il tempo di
esposizione; inoltre occorre attenzione anche in assenza di sole perché le nuvole non arrestano i
raggi ultravioletti.
La crema solare protettiva deve essere applicata su tutte le parti del corpo esposte compresi i piedi e
le orecchie e deve essere ripetuta più volte durante il giorno, in particolare dopo il bagno, inoltre
deve essere rinnovata quando la sudorazione è abbondante;
-proteggere gli occhi con occhiali da sole e indossare il cappello; nelle ore centrali del giorno
indossare vestiti di cotone pesante;
-fare attenzione alle superfici riflettenti quali acqua, neve, specchi che aumentano la quantità delle
radiazioni solari e favoriscono le scottature;
-fare attenzione all’esposizione in alta montagna perchè l’ìntensità delle radiazioni incrementa
dell’8% ogni 1000 metri di altitudine;
-i bambini sono da considerare soggetti ad “alto rischio” in quanto hanno pelle delicata e più
sottoposta a scottature. Inoltre, visto che trascorrono molto tempo all’aria aperta nei mesi estivi,
occorre adottare tutte le misure preventive, impiegando fra l’altro creme solari con fattore di
protezione minimo pari a 30;
-evitare esposizioni intense e intermittenti; ricordare che l’esposizione a lampade per abbronzatura
ed al “solarium” producono sulla pelle gli stessi danni causati dal sole. Il rischio di danni è
maggiore se la superficie corporea è esposta al sole ed alla lampada per effetto cumulativo.
MAPPATURA DEI NEVI
Fra i tumori della pelle il melanoma è il più aggressivo. Se diagnosticato precocemente allo stato di
melanoma “ in situ” la guarigione si ottiene con la sola escissione chirurgica, allo stato di melanoma
“sottile” ha comunque una prognosi più favorevole.
Fattori di rischio sono rappresentati dal fototipo, dalla familiarità, dalla presenza sulla pelle di un
elevato numero di nevi e dalle ustioni solari. Quindi è consigliabile sottoporsi regolarmente a visita
dermatologica con l’eventuale ausilio, in casi selezionati, del videodermatoscopio che consente di
effettuare mappature dei nevi che possono essere archiviate come immagini digitali, per avere un
confronto per le visite successive.
E’ inoltre fondamentale eseguire un autoesame ogni 3-4 mesi. Lo scopo non è quello di
diagnosticare da soli il melanoma bensì verificare eventuali cambiamenti rapidi nella forma e nel
colore delle macchie da riferire al dermatologo.
GUIDA ALL’AUTOESAME DEI NEVI
“l’ ABCDE dei Nevi”
Si considerano cinque parametri :
A=Asimmetria
I nevi hanno generalmente un aspetto rotondeggiante. La forma diventa irregolare nella maggior
parte dei melanomi;
B=Bordi
I nevi hanno bordi regolari mentre i melanomi hanno margini irregolari e frastagliati;
C=Colore
I nevi hanno la stessa tonalità di colore marrone distribuito omogeneamente. I primi segni di
trasformazione sono l’acquisizione di varie sfumature di marrone o di nero fino anche alla
comparsa
dei
colori
rosso,
bianco,
blu;
D=Dimensioni
L’aumento del diametro e delle dimensioni del neo, sia in larghezza che in spessore, possono
rappresentare segni di trasformazione;
E=Evoluzione
Un neo che cambia di colore e di dimensioni deve essere sottoposto a controllo dermatologico per
cogliere in tempo la possibile trasformazione maligna e prendere immediati provvedimenti.
A cura della “Direzione Sanitaria LILT”
Prato, 23 maggio 2010