L’ATOMO E’ COSTITUITO DA PARTICELLE GLI ATOMI, I LEGAMI E LE REAZIONI LA SCOPERTA DELL’ELETTRONE • L’esperimento di Thomson con i tubi di Crookes ha portato alla scoperta degli elettroni, particelle cariche negativamente che costituiscono le radiazioni definite raggi catodici. • gli elettroni sono contenuti negli atomi di tutti gli elementi; • quando vengono separati dagli atomi, gli elettroni sono tutti uguali tra loro, perciò il vero costituente della materia è l’atomo. • Le ricerche successive a Dalton hanno dimostrato che ogni atomo è costituito da particelle subatomiche (fine 1800- inizio 1900). • Scoperta particelle subatomiche: - elettrone 1897 Thomson; - protone 1911 Rutherford; - neutrone 1932 Chadwich. • Thomson riuscì a determinare anche il rapporto carica/massa dell’elettrone, misurando la deviazione che i raggi catodici subivano al variare dell’intensità del campo magnetico. • esempi di altre particelle subatomiche: - positrone 1932; (antielettrone) - muone 1937; - pione 1947; - neutrino 1956; - gluone 1979; - bosone di Higgs 2012 osservato al CERN; - 7 • • • IL NUMERO ATOMICO IDENTIFICA UN ELEMENTO CHIMICO NUMERO ATOMICO (Z) • indica il numero di protoni presenti nel nucleo di un atomo; • è uguale al numero di elettroni; • • • 6C 7N 8O 6 protoni 6 elettroni 7 protoni 7 elettroni 8 protoni 8 elettroni • Il numero atomico è caratteristico di ogni elemento ed è la grandezza fondamentale che lo identifica. 1H 2H 3H 1 protone 1 elettrone 0 neutroni 1 protone 1 elettrone 1 neutrone 1 protone 1 elettrone 2 neutroni 235U 238U 92 protoni 92 protoni 92 elettroni 92 elettroni 143 neutroni 146 neutroni NUMERO DI MASSA (A) = NUMERO PROTONI+ NUMERO NEUTRONI ISOTOPI • Atomi dello stesso elemento (stesso numero atomico → stesso numero di protoni) ma masse diverse perché contengono diverso numero di neutroni. • esempi: 12C 13C 14C 6 protoni 6 protoni 6 protoni 6 elettroni 6 elettroni 6 elettroni 6 neutroni 7 neutroni 8 neutroni il carbonio-14 è un isotopo radioattivo del carbonio che decade emettendo particelle β secondo la seguente equazione: misurando l’emissione β del 14C residuo in un reperto archeologico possiamo risalire all’età del reperto. Tempo di dimezzamento: 5.574 anni. conoscendo il numero atomico e il numero di massa di un elemento si può calcolare il numero di neutroni contenuti nel suo nucleo: n° = A - Z LA REGOLA DELL’OTTETTO AIUTA A COMPRENDERE PERCHE’ SI FORMANO I LEGAMI • gli elettroni di valenza sono i più esterni; • un atomo ha maggior stabilità quando tutti i suoi elettroni si trovano nei livelli energetici più bassi; • gli elettroni di valenza sono il livello più esterno. [INTRODURRE CONCETTO DISTRIBUZIONE ELETTRONICA] • 8 elettroni (ottetto) nello strato di valenza indicano stabilità. REGOLA DELL’OTTETTO DI LEWIS (1916) un atomo raggiunge il massimo della stabilità acquistando, cedendo o condividendo elettroni con un altro atomo in modo da raggiungere l’ottetto nella sua configurazione elettronica esterna, simile a quella del gas nobile nella posizione più vicina nella tavola periodica. I PRINCIPALI LEGAMI SONO IL COVALENTE E LO IONICO • i principali legami chimici (covalente e ionico) sono una conseguenza della regola dell’ottetto; • quando formano un legame chimico gli atomi cercano di raggiungere la configurazione elettronica esterna più stabile; • la configurazione elettronica più stabile è raggiunta: - mettendo in comune (→ legame covalente) - cedendo o acquistando (→ legame ionico) elettroni fino a completare l’ottetto (o comunque fino a completare un livello elettronico). NEL LEGAME COVALENTE GLI ELETTRONI SONO CONDIVISI • il legame covalente si forma quando due atomi mettono in comune una coppia di elettroni; • gli elettroni sono messi in compartecipazione per raggiungere l’ottetto e appartengono in contemporanea a entrambi gli atomi che li condividono. • i legami covalenti possono essere: 1) covalenti puri; 2) covalenti polari. • il legame covalente può essere: • singolo: se è condivisa una sola coppia di elettroni; • doppio: se sono condivise due coppie di elettroni; • triplo: se sono condivise tre coppie di elettroni. [N.B. CONCETTO DI ELETTRONEGATIVITA’] LEGAME COVALENTE POLARE • atomi di natura diversa possono mettere in compartecipazione i loro elettroni di valenza, ma esercitano sugli elettroni di legame una diversa forza attrattiva (elettronegatività) e si forma così un legame covalente polare. • gli elettroni non si trovano più al centro fra i due atomi, ma sono spostati più verso l’atomo a maggiore elettronegatività su cui si forma una parziale carica negativa (δ–); • l’altro atomo acquisisce una parziale carica positiva (δ+); • la molecola prende il nome di dipolo. NEL LEGAME IONICO GLI ELETTRONI SI TRASFERISCONO • se le caratteristiche degli atomi che si legano sono nettamente diverse (forte differenza di elettronegatività) uno dei due atomi attrarrà fortemente gli elettroni mentre l’altro li respingerà; • l’atomo che perde elettroni diventa ione positivo; • l’atomo che acquista elettroni diventa ione negativo; • in seguito al trasferimento di elettroni gli ioni di carica opposta che si sono formati resteranno uniti mediante un’intensa forza di attrazione elettrostatica; • il legame ionico si stabilisce attraverso il trasferimento di uno o più elettroni da un atomo all’altro; • gli atomi diventati ioni restano tramite una forza di tipo elettrostatico. • gli ioni in un composto ionico sono disposti secondo uno schema ben preciso e possono dar luogo a un reticolo cristallino. [LEGAME METALLICO] • gli atomi metallici possono mettere in comune gli elettroni di valenza, che vengono condivisi tra più nuclei; • il legame metallico è dovuto all’attrazione fra gli ioni metallici positivi e gli elettroni mobili che li circondano; • tanto più forte è il legame metallico, tanto più sono numerosi gli elettroni mobili; • la mobilità degli elettroni più esterni conferisce le caratteristiche proprietà metalliche: – lucentezza; – conducibilità termica ed elettrica; – malleabilità; – duttilità. DURANTE LE REAZIONI SI ROMPONO E SI FORMANO I LEGAMI • durante le reazioni il numero di atomi si deve conservare → legge di Lavoisier → bilanciamento delle reazioni • in una reazione chimica i legami che costituiscono i reagenti si rompono per formare legami nuovi nei prodotti; • esempio: H H + O H H O =