9. ONCOLOGIA: Tumore vescica, per diagnosi basterà semplice test urine D'ora in poi per diagnosticare il tumore alla vescica non saranno più necessari esami invasivi come la cistoscopia, ma potrebbe bastare un semplice test delle urine. A sperimentarlo con successo è stato il reparto di Urologia universitaria dell'ospedale Molinette di Torino, come spiega uno studio pubblicato sul 'Journal of Urology'. Finora per fare la diagnosi ci si basava sul riconoscimento dei sintomi, come l'ematuria, cioè l'emissione di sangue con l'urina, che in 1/4 dei pazienti si verifica quando la malattia è già infiltrante. La metodica più affidabile per la diagnosi e i controlli successivi dopo asportazione endoscopica della neoplasia è la cistoscopia, esame invasivo e costoso, che deve essere ripetuto, spesso per tutta la vita. Ci sono altri esami sulle urine (esame citologico, uCyt+, BTA stat NPM22), che però non sono affidabili come la cistoscopia. Le ricerche condotte presso l'ospedale torinese hanno rilevato per la prima volta la presenza di fosfo-proteine nel tessuto tumorale, e quindi nelle urine di pazienti con carcinoma alla vescica. In base ai risultati ottenuti su 150 pazienti, la presenza di fosfo-proteine nell'urina può discriminare i pazienti malati da quelli sani in modo molto accurato. Tale esame potrebbe quindi essere molto utile sia per il monitoraggio periodico dei soggetti a rischio che per la diagnosi di ripresa di malattia. Per confermare questi risultati e standardizzare il test partirà una nuova sperimentazione, che coinvolgerà altri centri di Urologia in Italia e in Europa.