il preboggion - Fungo di Borgotaro

E’ noto fra noi liguri che un insieme di erbe, raccolte per i monti, diverso da località a località,
rappresentava una fonte economicissima e gustosa di cibo, a cui i nostri vecchi sapevano attingere
sapientemente. Camminando per i sentieri e i campi della nostra Valle, impareremo a riconoscere queste
umili piante commestibili, per farne magari uso in futuro, riscoprendo gli antichi saporì con cui i nostri
vecchi avevano familiarità.
IL PREBOGGION
Il preboggion è un insieme di erbe spontanee la cui raccolta da sempre viene eseguita un po' in
tutta la Liguria, e non solo, acquisendo però da zona a zona denominazioni diverse. Le erbe che
compongono questa miscellanea variano da valle a valle e in funzione della stagione.
Benché il loro mercato sia locale, alcuni piatti che con queste si preparano sono noti a livello
nazionale, primi fra tutti i pansoti. Non dimentichiamo di dire però che oggi è più difficile
reperire in modo tradizionale queste erbe perché sono sempre più rare le persone in grado di
riconoscerle.
Zona di produzione.
Entroterra del genovesato, in particolare nella zona orientale
Curiosità.
E’ senz'altro una favola ma ci piace ricordarla: all'epoca della I crociata, il cuoco del conte
Goffredo di Buglione cercava con difficoltà (in queste zone!) erbette fresche per il suo
comandante. Da questo aneddoto verrebbe il nome erbe per Buglione, in dialetto pro-buggiun.
Etimologicamente e più seriamente, si spiega il perché del nome parlando di una trasposizione
di lettere da per a pre. La parola boggiòn indica un insieme di cose diverse e disordinate, a
volte anche un brodo.
Le erbe più comunemente raccolte in Valfontanabuona per il preboggiòn sono le seguenti:
cicerbita (lig. scixèrbua, Sonchus oleraceus); talaegua ([rat]talêgua, Reichardia picroides);
raperonzolo (ranpunçu, Campanula rapunculus); radicchio selvatico (radicion, Cichorium
intybus); denti de coniggio (Hyoseris radiata); dente de can (tarassaco); bell'ommo
(Urospermum dalechampli); pimpinella (Sanguisorba minor).
L'erba maggiormente apprezzata è la talaegua: più è presente e migliore risulta il preboggiòn.
In alcune zone aggiungono la borragine (boraxe, Borrago officinalis), la bietola di prato, (gè,
Beta vulgaris), l’ortica (ortiga - Urtica dioica) ed il papavero (papavao - Papaver rhoeas).
E’ importante lo stadio di sviluppo della pianta al momento della raccolta; infatti quasi tutte
queste piante non sono cucinabili allo stato adulto, e sono raccolte per il consumo quando la
pianta è giovane, spesso quando ha appena formato con le foglie la "rosetta basale", cioè
quando non è ancora costituito lo stelo florale o quando questo è ancora tenero.
Ricetta.
2 Kg di preboggion (erbette), 1/2 di patate, 3 spicchi d'aglio, sale ed olio.
Lavare le erbette ed eliminarne i gambi. Porre le patate a bollire tagliate a pezzi e sbucciate;
aggiungere poi le erbette. Dopo circa 10 minuti scolare, strizzare e schiacciare con una
forchetta, quindi condire con olio sale aglio Servire insieme a formaggette o frittelle salate.
Questa miscellanea di erbe viene utilizzata anche per il ripieno dei più famosi pansòti.
La composizione del PREBOGGION
(prebuggiun)
Nome scientifico: Taraxacum Officinalis
Nome comune: Tarassaco (Dente de can)
Le foglie sono semplici, oblunghe, lanceolate e
lobate, con margine dentato (da qui il nome di
dente di leone). Il capolino (fiore) è formato da
fiori ligulati di colore giallo
Nome scientifico: Urospermum dalechampii
Nome comune: Bell’ommo (Gardetti)
Le foglie sono basali pennatosette, le cauline
progressivamente indivise e lanceolate. Fiori
riuniti in un grande capolino, solitario, su lungo
peduncolo ingrossato di colore giallo limone.
Nome scientifico: Hypochoeris radicata
Nome comune: Piattella (Squigassa)
Le foglie sono tutte in rosetta basale, aderenti
al suolo, di colore verde brillante, piuttosto
consistenti e assai polimorfe. Fiori tutti ligulati
ermafroditi, di giallo brillante, i periferici
verde-rossicci esternamente.
Nome scientifico: Ranunculus ficaria
Nome comune: Pren (Prelò)
Le foglie a forma di cuore rovesciato, sono
picciolate, glabre con lamina ovata, di colore
verde vivo nella pagina superiore,di un verde
meno intenso nella pagina superiore. I fiori sono
ovato oblunghi di colore giallo intenso.
Nome scientifico: Hyoseris radiata
Nome comune: Denti de cuniggiu (tagiainettu)
Come il Tarassaco ma le foglie sono più
frastagliate
Nome scientifico: Campanula rapunculus
Nome comune: Rapunzi (campanelle)
Le foglie basali sono disposte a rosetta, sono di
forma ovate oblunghe,con margine dentato. I
fiori sono riuniti in grappoli e portati da un
lungo picciolo, di colore bluastro bianchi o rosei.
Nome scientifico: Sanguisorba minor
Nome comune: Pimpinella
Le foglioline, riunite in rosetta, hanno un
picciolo corto, sono ovali o ellittiche e
arrotondate alla base; il margine è inciso da
numerosi denti acuti, la superficie superiore è
verde più o meno scura. I fiori hanno quattro
sepali ovali con l'apice acuto, di colore verde o
porporino; i petali mancano.
Nome scientifico: Silene vulgaris
Nome comune: Scipuelli (ciocchette)
Le foglie sono del tipo ovate o lineari-lanceolate
(non molto strette) di colore è verde con
riflessi bluastri . I fiori hanno il calice con una
caratteristica forma a palloncino ovoidale; il
colore può essere verde pallido o rosabiancastro tendente al bruno chiaro.
Nome scientifico: Sonchus oleraceus
Nome comune: Scixerbua
Le foglie hanno una consistenza molle, non sono
spinose e la superficie si presenta liscia e
opaca. I fiori sono tutti del tipo ligulato di
colore giallo.
Nome scientifico: Reichardia picroides
Nome comune: Talaegua
Le foglie sono disposte in modo alterno e sono
variabili: si possono avere foglie lobate con
lamina a contorno più o meno lanceolato, oppure
lineari con diversi lobi sporgenti per lato. I fiori
sono tutti del tipo ligulato di colore giallo.
Nome scientifico: Leontodon hispidus
Nome comune: Spaisina (radichello)
Le foglie sono disposte in rosetta basale ed
hanno un portamento patente. La forma della
lamina è variabile da oblanceolata a linearespatolata. I fiori sono tutti del tipo ligulato di
colore giallo.
Nome scientifico: Cihorium intybus
Nome comune: Cicoria (radiccia sarvega)
Le foglie basali formano una rosetta e
sono oblanceolate e pennatifide . I fiori sono di
colore è celeste (esiste anche una variante
bianca – panna quasi rosata). I fiori si aprono al
mattino presto mentre il pomeriggio inoltrato
sono chiusi.