Università degli Studi Kore di Enna Facoltà di Scienze dell’Uomo e della Società CdL in “Scienze delle attività motorie e sportive” Biochimica Domenico Ciavardelli - Ph.D. email: [email protected] AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 5 Domenico Ciavardelli La glicogenosintesi è un processo anabolico Principali vie anaboliche proteine sintesi proteine polisaccaridi glicogenosintesi aminoacidi citosol lipidi sintesi glucosio gluconeogenesi lipidi acidi grassi sintesi acidi grassi piruvato, lattato, AA corpi chetonici chetogenesi acetil-CoA mitocondrio ciclo di Krebs AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Il glucosio viene conservato sotto forma di GLICOGENO localizzato prevalentemente nel fegato e nel muscolo. GLICOGENOSINTESI Legame (16) Legame (14) •Catalizzata dalla glicogenosintasi •Richiede l’attivazione del glucosio •Quali sono le possibili configurazioni del legame glicosidico di di- e polisaccaridi? •Come si chiama il derivato di aldeidi e chetoni che dà origine al legame glicosidico? •Qual è la principale differenza tra amido e cellulosa? E tra maltosio e lattosio? •La presenza di ramificazioni nel glicogeno rende la molecola più solubile in acqua e più suscettibile all’azione di enzimi grazie alla maggiore esposizione dei legami glicosidici. Perché? AA 2013-2014 •La cellulosa è ramificata o lineare? Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Glicogeno + UDP Legame fosfoanidridico Pirofosfato scisso da pirofosfatasi inorganica glicogeno sintetasi Uridina UDP-glucosio + PPi UDP-glucosio UDP-glucosio pirofosforilasi Uridina glucosio 1-P UTP 2Pi UTP + glucosio 1-P •Che ruolo ha ai fini della glicogenosintesi l’idrolisi del pirofosfato? Ricordare il principio di Le Chatelier. •Perché l’attivazione del glucosio avviene in posizione 1? Qual è l’etremità reattiva del glicogeno in cresita? fosfoglucomutasi (isomerasi) glucosio 6-P glucosio 6-P (intermedio della glicolisi) •Complessivamente l’allungamento del polisaccaride di un’unità richiede il consumo di una molecola di UTP •Formazione delle ramificazioni Glicosiltransferasi: enzima ramificante AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Il glicogeno è una fonte di glucosio che può essere rilasciato dal fegato nel sangue mediante il processo di GLICOGENOLISI: degradazione enzimatica del glicogeno a glucosio •Catalizzata dalla GLICOGENO FOSFORILASI Glicogeno fosforilasi •Fosfoglucomutasi catalizza l’isomerizzazione di G-1P a G-6P •G-6P può entrare nella glicolisi o essere defosforilato da glucosio 6-fosfatasi epatica e trasportato ad altri tessuti. •Solo gli epatociti esprimono la glucosio 6-fosfato fosfatasi e quindi solo il fegato può utilizzare il glicogeno come fonte di glucosio per tessuti diversi (sistema nervoso centrale, eritrociti) •I miociti utilizzano il proprio glicogeno per la produzione di energia in situ. Glucosio 1-fosfato •Qual è l’enzima che trasforma il glucosio 1-fosfato in glucosio 6-fosfato? Di che reazione si tratta? AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli La regolazione di glicogenolisi e glicogenosintesi è fondamentale per il mantenimento di: •OSMOLARITA’ CELLULARE (lo spazio extracellulare deve essere mantenuto alla stessa pressione del citoplasma). •GLICEMIA (concentrazione ematica di glucosio). Regolazione coordinata della glicogeno sintasi e della glicogeno fosforilasi La glicogeno sintasi (glicogenosintesi) glicogenosintesi) e la glicogeno fosforilasi (glicogenolisi) glicogenolisi) possono esistere in due forme: - a attiva ; - b inattiva. La glicogeno sintasi è nella forma attiva a quando è defosforilata, mentre la glicogeno fosforilasi è nella forma a attiva quando è fosforilata. fosforilata viceversa La glicogeno sintasi è nella forma b inattiva quando è fosforilata, mentre la glicogeno fosforilasi è nella forma b inattiva quando è defosforilata. Gli enzimi coinvolti vengono regolati mediante MODIFICAZIONE COVALENTE, un ulteriore meccanismo di regolazione dell’attività enzimatica oltre a quelli trattai nelle diapositive 47 e 48 della lezione 3. AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 •Quali sono i principali meccanismi di regolazione dell’attività enzimatica? Domenico Ciavardelli La fosforilazione reversibile delle proteine spesso interessa residui di serina (il gruppo ossidrilico viene trasformato in fosfoestere e viceversa). Gli enzimi che catalizzano la fosforilazione sono le Chinasi e Fosforilasi mentre le Fosfatasi catalizzano la defosforilazione. AA1 Ser •In figura è mostrata la fosforilazione reversibile della O R serina (in rosso) in un tripeptide costituito dagli amminoacidi AA1, NH H2N Ser e AA2 legati mediante un legame ammidico. H2C O •L’inserimento di un gruppo OH fosofoestereo carico negativamente influenza la struttura della proteina Chinasi e quindi la sua funzione. •Qual è la differenza tra CHINASI e FOSFATASI? Quale delle due classi di enzimi catalizza reazioni che coinvolgono il fosfato inorganico? Quali tra tali enzimi richiedono ATP? •Quale altro amminoacido ossidrilato è frequentemente fosforilato in modo reversibile? •A quale classe di AA appartiene la serina? AA2 R OH NH O Fosfatasi O R R OH NH NH H2N H2C O O O O P O O - - Gruppo fosfoestereo (condensazione di un alcol e di acido fosforico) AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Fosfoproteina fosforilasi (defosforila la sintasi e attiva la glicogenosintesi) Fosforilasi a fosfatasi (defosforila la fosforilasi e disattiva la glicogenolisi) H2O CH2-OH CH2-OH Gl i co (d gen ef o os sin fo ta ril si at at e a a tiv a) HO-H2C Glicogeno fosforilasi b (defosforilata e inattiva) CH2-O-Pi CH2-O-Pi CH2-O-Pi Gl ico g (fo eno sf sin or i ta ina e lata si b tt iva ) Pi-O-H2C Glicogeno fosforilasi a (fosforilata e attiva) Glicogenosintesi inibita Glicogenolisi favorita •Perché tale tipo di modificazione è reversibile o meglio, perché deve esserlo? Proteina chinasi A (fosforila la sintasi e disattiva la glicogenosintesi) Fosforilasi b chinasi (fosforila la fosforilasi attivando la glicogenolisi) Pi CH2-OH Glicogenosintesi favorita Glicogenolisi inibita ATP ADP AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli •La stessa modificazione ha effetti opposti sui due enzimi che regolano sintesi e demolizione del glicogeno. •Nel fegato la glicogeno fosforilasi è regolata dall’ormone GLUCAGONE che, quando i livelli di glucosio ematico sono troppo bassi, attiva l’enzima fosforilasi b chinasi che converte la fosforilasi b inattiva nella forma a attiva mediante fosforilazione glicogenolisi •Livelli ematici di glucosio elevati determinano invece un’inibizione allosterica della fosforilasi a attiva mediante agevolazione della defosforilazione esposizione dei residui di serina. •In generale: •Adrenalina e glucagone promuovono la fosforilazione favoriscono la glicogenolisi •L’insulina inibisce la fosforilazione glicogenosintesi •Qual è il principale tessuto bersaglio dell’adrenalina? •Il glicogneo epatico può essere utilizzato completamente? •Che cos’è la glicogenina? AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Il glucosio è la principale fonte di energia per molti tipi di cellule e deve essere sempre disponibile. AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli La glicogenolisi è una fonte di glucosio che può rifornire attraverso l’apparato cardiocircolatorio i tessuti periferici di glucosio. Le riserve di glicogeno sono però limitate La cellula può ottenere glucosio mediante il processo alternativo di GLUCONEOGENESI: biosintesi di glucosio da molecole non glucidiche. La gluconeogenesi non è il processo inverso della glicolisi alcune reazioni della prima fase della respirazione sono infatti irreversibili e devono essere aggirate. AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Glicolisi Gluconeogenesi Reazione 1 (irreversibile G=-33Kj mol-1) Reazione 2 (reversibile, può essere usata nella gluconeogenesi) Glucosio Glucosio 6-fosfato Fosfogluco Isomerasi Fruttosio 6-fosfato Reazione 3 (irreversibile Fosfofruttochinasi 1 G=-22Kj mol-1) Reazione 4 (reversibile, Glucosio 6-fosfatasi (solo negli epatociti) Esochinasi Fruttosio 1,6-difosfatasi Fruttosio 1,6-difosfato Aldolasi può essere usata nella gluconeogenesi) Diidrossiacetone fosfato Reazione 5 (reversibile) Gliceraldeide 3-fosfato •Quale fonte di carbonio è utilizzata dalla piruvato carbossilasi? •Dove viene prodotta GTP utilizzata nella sintesi di PEP dall’ossalacetato? •Perché la sintesi di 1,3-difosfoglicerato da 3-fosfoglicerato richiede energia? Reazione 10 (irreversibile G=-17Kj mol-1) Piruvato Chinasi Piruvato ATP Piruvato Carbossilasi Reazione 6 Gliceraldeide fosfato (reversibile, Deidrogenasi può essere usata Triosofosfato Isomerasi nella gluconeogenesi) 1,3-difosfoglicerato ATP 3-fosfoglicerato Fosfoglicerato Chinasi Fosfoglicerato Mutasi Enolasi Ossalacetato GTP può essere usata nella gluconeogenesi) Reazione 8 (reversibile, può essere usata nella gluconeogenesi) 2-fosfoglicerato Fosfoenolpiruvato Reazione 7 (reversibile, Reazione 9 (reversibile, può essere usata nella gluconeogenesi) Fosfoenolpiruvato (PEP) Carbossichinasi Nella gluconeogenesi le reazioni irreversibili 1, 3 e 10 sono evitate mediante: Conversione del piruvato in fosfoenolpiruvato attrverso la formazione dell’ossalacetato (consumo di energia): Piruvato+CO2+ATP+H2O ossalacetato+ADP+Pi+2H+ (Piruvato Carbossilasi) Ossalacetato+GTP fosfoenolpiruvato+GDP+CO2 (Fosfoenolpiruvato carbossichinasi) OSS.1: la formazione dell’ossalacetato avviene nel mitocondrio (piruvato carbossilasi è espressa nei mitocondri). L’ossalacetato viene trasformato in malato (riduzione) che una volta trasportato nel citoplasma viene ossidato nuovamente ad ossalacetato e convertito in PEP. OSS.2: complessivamente la reazione è una carbossilazione –decarbossilazione. La decarbossilazione rende possibile la sintesi dell’enolo instabile reso stabile dalla fosforilazione. Formazione del fruttosio 6-fosfato per idrolisi del gruppo fosfoestereo sul C1 del fruttosio 1,6-bifosfato: Fruttosio 1,6-bifosfato+H2O fruttosio 6-fosfato+Pi (Fruttosio 1,6-bifosfatasi) Il glucosio è ottenuto per idrolisi del legame fosfoestereo del glucosio 6fosfato AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Glucosio 6-fosfato + H2O glucosio + Pi (glucosio 6-fosfatasi) Domenico Ciavardelli Ricordare le Reazioni anaplerotiche del ciclo di Krebs: reazioni che rispristinano le concentrazioni degli intermedi del ciclo e che permettono la sua prosecuzione la reazioni catalizzate dalla piruvato carbossilasi e da PEP carbossichinasi ne sono un esempio. Reazioni anaplerotiche in rosso •L’enzima malico è mitocondriale o citosolico? AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Stechiometria della gluconeogenesi: 2Piruvato+4ATP+2GTP+2NADH+6H2O Glucosio+4ADP+2GDP+6Pi+2NAD++2H+ G=-38kJ mol-1 Il processo inverso alla glicolisi dal piruvato sarebbe al contrario endoergonico: 2Piruvato+2ATP+2NADH+2H2O Glucosio+2ADP+2Pi+2NAD+ G=84kj mol-1 La gluconeogenesi richiede idrolisi di 6 molecole di nucleoside trifosfato (nella glicolisi ne vengono prodotte solo 2, insufficienti alla realizzazione del processo inverso)accoppiamento di reazioni. AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli La glicolisi e la gluconeogenesi sono regolate reciprocamente Glucosio Fruttosio 2,6-difosfato + AMP ATP Citrato H+ - Fruttosio + 1,6-difosfato ATP Alanina - Fruttosio 6-fosfato Fosfofruttochinasi Fruttosio 1,6-bifosfatasi Fruttosio 2,6-difosfato AMP - Citrato + ADP - Fruttosio 1,6-difosfato Fosfoenolpiruvato PEP Carbossichiansi Piruvato chinasi Ossalacetato Piruvato Carbossilasi Piruvato •Che tipo di regolazione esercitano ATP, ADP e AMP? •In quali condizioni viene prodotto H+ con inibizione di PFK1? Da dove vengono questi protoni? Ricordare il prodotto della fermentazione omolattica •Spiegare l’azione di citrato, acetil-CoA e alanina. ADP - Acetil-CoA + AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli La fosfofruttochinasi e la fruttosio 1,6-bifosfatasi sono regolate reciprocamente dal fruttosio 2,6-difosfato che attiva la fosfofruttochinasi (attivatore allosterico) e disattiva la fruttosio 1,6-bifosfatasi. La sintesi di fruttosio 2,6-difosfato dal fruttosio 6-fosfato è catalizzata dalla fosfofruttochinasi 2 (PFK-2). L’attività di PFK-2 epatica è regolata dal GLUCAGONE che determina la fosforilazione dell’enzima la forma fosforilata è inibita riduzione della concentrazione di fruttosio 2,6-difosfato riduzione del metabolismo epatico del glucosio. In condizioni di digiuno le basse concentrazioni di fruttosio 2,3-difosfato la fruttosio 1,6-bifosfatasi è attivata e prevale la gluconeogenesi il glucosio formato dal fegato in tali condizioni è essenziale per cervello e muscolo. •Il ciclo di Krebs viene regolato dalle variazioni del rapporto NAD+/NADH. A quali vaori di tale rapporto il ciclo è rispettivamente attivato o inibito? Di che tipo di regolazione si tratta? Quali sono le reazioni regolate? Ricordare le reazioni irreversibili del ciclo e ricordare che la citrato sintasi è inibita dal citrato stesso. •La succinato deidrogenasi è inibita dall’acido malonico, intermedio della biosintesi degli acidi grassi. Il nome IUPAC dell’acido malonico è acido propandioico. Che meccanismo di regolazione induce? AA 2013-2014 •La fermentazione omolattica è regolata dalle concentrazioni di NAD+/NADH. In che modo? Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Lattato e alanina sono una fonte di piruvato composti gluconeogenici. •Alla fine della lezione precedente è stata sottolineata la possibilità di convertire il lattato in glucosio. Il lattato prodotto nel muscolo può infatti essere convertito in piruvato nel fegato dalla lattato deidrogenasi ed entrare nella gluconeogenesi CICLO DI CORI mediante il quale il fegato ripristina glucosio dal lattato prodotto dall’intenso catabolismo anaerobico nel muscolo. •Nel muscolo l’alanina si forma per transamminazione dal piruvato e da amminoacidi (vedi catabolismo degli amminoacidi). La reazione inversa avviene nel fegato ciclo GlucosioAlanina (la figura mostra sia il ciclo di Cori che quello glucosio-alanina). Sangue Fegato Glucosio 6-P Muscolo Glucosio Glucosio Glicolisi NA DH Gluconeogenesi Piruvato Lattato Lattato i cid oa et Ch - NA D+ idi ac Piruvato no mi Am i •I diversi isoenzimi di LDH hanno stessa Km per piruvato? •Qual è l’isoenzima prevalente a livello epatico in condizioni di elevato fabbisogno energetico? Alanina •La lattato deidrogenasi (LDH) è un enzima tetramerico costituito da combinazioni variabili di sub-unità H (heart) e M (muscle) codificate rispettivamente da due geni diversi:, LDHB e LDHA, la cui espressione è condizionata dalla disponibilità di glucosio e ossigeno. Le combinazioni di catene H e M genera 5 isoenzimi diversi nella capacità di convertire piruvatolattato o lattatopiruvato. L’isoenzima M4 catalizza la reazione diretta mentre l’isoenzima H4 catalizza la reazione inversa. Alanina AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli •Cosa si intende per biodisponibilità di un nutriente? •Cosa si intende per indice glicemico? •Cos’è l’ipoglicemia reattiva? AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli + Attivazione - Inibizione AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Catabolismo e Anabolismo degli acidi grassi AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Assorbimento e trasporto ematico dei lipidi Dieta Acidi biliari Intestino VLDL 54% TG, 19% Col LDL 45% Col, 22% PL Fegato •Qual è il precursore degli acidi biliari? •Cosa s’intende per molecola anfifilica? •Quale gruppo funzionale differenzia i triglicerdi dai fosfolipidi? Chilomicroni 84% TG Tessuti extra-epatici HDL 24% PL, 22% Col Residui dei chilomicroni 80% TG, 11% PL AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Membrana Dieta Cellula della mucosa intestinale TG Col PL Acidi biliari Emulsificazione Micella TG Lipasi Col Idrolasi Membrana basolaterale Circolazione portale FFA+ albumina • FFA • monogliceridi • Col Fosfolipasi PL FFA C8-C10 • Glicerolo Glicerol FFA o C8-C10 • Ac.fosfatidico TG= trigliceridi Col=colesterolo PL=fosfolipidi FFA=acidi grassi liberi Col +Proteine PL Globulo I chilomicroni, complessi lipoproteici a densità più bassa, vengono sintetizzati negli enterociti e successivamente esocitati. •In quale organulo subcellulare avviene la sintesi dei chilomicroni? TG Esocitosi TG Col PL Chilomicrone AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Trasporto ematico dei lipidi • Acidi grassi liberi (piccola %): trasportati dall’albumina e metabolizzati molto rapidamente • Altri lipidi come i trigliceridi: trasportati sotto forma di lipoproteine (5 classi) complessi lipoproteici. •Per quale motivo la riduzione del contenuto lipidico determina l’aumento della densità? AA 2013-2014 •Ricordare la definizione di densità? •Quale proprietà rende l’albumina capace di trasportare molecole apolari nel flusso ematico? Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Destino dei chilomicroni generano lipoproteine a densità più alta (VLDL, IDL e LDL) che riforniscono di grassi i tessuti. Dotto toracico Capillare Cellula epiteliale intestinale Tessuto adiposo FEGATO FFA: acidi grassi liberi Tessuti periferici MG: monogliceridi CM: chilomicroni CMR: residui di chilomicroni ottenuti dall’azione della lipoproteina lipasi (LPL) IDL: lipoproteine a densità intermedia. •Che ruolo hanno le HDL? Muscolo AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Adipociti trigliceridi: lipidi di deposito Controllo ormonale di accumulo (Insulina) e rilascio (glucagone e ormone adrenocorticotrofico, ACTH) Glut4 (tessuto isulino-dipendente) Adipocita Glucosio VLDL TG GLUT1,4 Lipoproteina Lipasi •La gliceraldeide 3-fosfato ottenuta dal glucosio viene convertita in glicerolo che entra nella sintesi dei trigliceridi. Come? Ricordare lo shuttle del glicerolo 3fosfato. Gliceraldeide 3-P TG FFA TG Lipasi Glicerolo FFA Fegato Sangue (Albumina) Triacilglicerolo lipasi ormone sensibile (attivata da glucagone e adrenalina) GluT: Glucose Transporter; VLDL: Very Low Density Lipoprotein; TG: Trigliceridi; FFA: Free Fatty Acids (acidi grassi liberi, non esterificati) AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Catabolismo degli acidi grassi -ossidazione: dopo la trasformazione dei lipidi (trigliceridi) in acidi grassi, monoacilgliceridi e glicerolo da parte delle lipasi 1. Il glicerolo viene trasformato in gliceraldeide 3-fosfato ed entra nella glicolisi o nella gluconeogenesi 2. Gli acidi grassi vengono •In quali condizioni fisiologiche? Quali sono gli ormoni coinvolti? attivati mediante la formazione di acil-CoA La sintesi di acil-CoA richiede energia: Acido grasso + ATP +CoA Acil-CoA + AMP + PPi L’adenosina monofosfato formata è convertita in ADP dalla miochinasi con consumo di una seconda molecola di ATP: AMP + ATP ADP + ADP •Che ruolo ha ai fini della attivazione dell’acido grasso l’idrolisi del pirofosfato? Ricordare il principio di Le Chatelier. Qual è il destino del pirofosfato? •In quale altro processo è coinvolto? AA 2013-2014 •Il glicerolo può essere convertito direttamente in gliceraldeide 3-fosfato o no? Biochimica-Lezione 4 Ricordare lo shuttle del glicerolo 3-fosfato. Domenico Ciavardelli Gli acil-CoA ottenuti devono essere trasportati nella matrice mitocondriale, sede della -ossidazione. Sono quindi trasformati in acil carnitina dalla carnitina acil transferasi I. Le acil carnitine ottenute sono trasportate nel mitocondrio mediante Translocasi dove vengono nuovamente convertite in acil-CoA dalla carnitina aciltransferasi II generando carnitina libera. Spazio Intermembrana carnitina acil transferasi II Carnitina Carnitina Carnitina Carnitina carnitina acil transferasi I Matrice AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Gli acil-CoA nella matrice mitocondriale vengono degratati a unità di Acetil-CoA che entrano nel ciclo di Krebs H Ossidazione O H H CoA S H FAD FADH2 H2O Idratazione OH O H H O NAD+ NADH + + Tiolisi O R C CH2 CoA S Acil-CoA (due atomi di C in meno) HS-CoA (il C è ossidato a chetone) H+ O R H Ossidazione CoA S H S C CH2 Acetil-CoA CoA C R H S H Acil-CoA HC CoA C C CH2 R C C CH2 R O H O C C CH2 H CoA S H 3-Chetoacil-CoA •Cosa indicano le lettere alfa e beta? La lettera omega? Ricordare la nomenclatura degli acidi AA 2013-2014 grassi. Calcolare il numero di ossidazione degli atomi di carbonio degli intermedi del processo. Biochimica-Lezione 4 •Quale altro processo è dipendente da FAD? Domenico Ciavardelli La degradazione ossidativa del palmitato richiede sette cicli di β-ossidazione e genera: 8 molecole di acetil-CoA; 7 molecole di FADH2; 7 molecole di NADH. La reazione complessiva è: Palmitoil-CoA+7FAD+7NAD++7CoA+7H2O8Acetil-CoA+7FADH2+7NADH+7H+ •L’acetil-CoA ottenuto degli acidi grassi non può essere usato per produrre glucosio. Infatti la reazione catalizzata da piruvato deidrogenasi che porta da privato ad acetil-CoA è irreversibile e non può essere aggirata. •La beta ossidazione richiede sempre che il ciclo di Krebs sia attivato da adeguate concentrazioni di ossalacetato. Tale composto può essere rifornito dalla reazione catalizzata dalla piruvato carbossilasi “i grassi bruciano nel fuoco degli zuccheri”. •Dalla beta ossidazione dell’acido pentanoico e degli altri acidi grassi a catena dispari si ottengono acetilCoA e propionil-CoA. Il propionil-CoA può essere convertito in succinato che mediante il ciclo di Krebs può fornire ossalacetato e quindi glucosio Gli acidi grassi a catena dispari sono gluconeogenici e contribuiscono all’anaplerosi. AA 2013-2014 •Calcolare la resa della beta ossidazione dell’acido butanoico, esanoico e decanoico. Quanti cicli di beta ossidazione prevedono, rispettivamente? Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli •L’acetil-CoA prodotto nella -ossidazione entra nel ciclo di Krebs solo se la degradazione dei grassi e dei carboidrati sono bilanciate. •L’entrata dell’acetil-CoA nel ciclo dipende dalla disponibilità di ossalacetato che si forma dal piruvato mediante la reazione anaplerotica catalizzata dalla piruvato carbossilasi. “I grassi bruciano nel fuoco degli zuccheri” •Se i carboidrati non sono disponibili la concentrazione dell’ossalacetato si abbassa in quanto reclutato nella gluconeogenesi e l’acetil-CoA si accumula •Es.: Digiuno e diabete aumento della concentrazione di Acetil-CoA prevale una reazione di condensazione Corpi chetonici H3C O S CoA O O CoA S H3C S CoA O C CH2 CH3 Acetoacetil-CoA H3C H3C O O Acetone C CH2 O •I corpi chetonici sono più solubili in acqua rispetto agli acidi grassi. Perché? Qual è la parte delle molecole di acido grasso che inibisce la solubilità in acqua? O HO Acetoacetato O CH3 H3C CH2 O - 3-idrossi-butirrato AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Formazione e consumo dei corpi chetonici fegato sangue acidi grassi cuore, muscoli e cervello ciclo di Krebs -ossidazione acetil-CoA 2 acetil-CoA Tale reazione avviene solo nei tessuti periferici acetoacetato -idrossibutirrato •In quale processo abbiamo parlato della tiolasi? Che reazione catalizza? Ricordare che il substrato è un beta-chetoacil-CoA. L’acetoacetato contiene questo gruppo funzionale? Tiolasi acetoacetato -idrossibutirrato AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Malonil-CoA Acetil-CoA Acido grasso sintasi Condensazione Disidratazione Riduzione Riduzione Acil-CoA saturo (aumento della lunghezza della catena di 2 atomi di carbonio) ELONGASI Acido Stearico (C18:0) 15 13 11 12 16 14 9 10 7 8 5 3 6 Acido Palmitico (C16:0) 4 2 1 •Chi è il precursore •La BIOSINTESI degli dell’acetil-CoA utilizzato acidi grassi ad opera del complesso enzimatico dell’ ACIDO GRASSO nella biosintesi degli acidi SINTASI che catalizza l’allungamento della catena a due atomi di carbonio proveniente grassi? dal malonil coenzima A di due atomi di •L’acido propandioico carbonio •Nell’uomo i cicli di condensazione, prima riduzione, disidratazione e seconda viene ottenuto dalla riduzione portano alla sintesi dell’acido carbossilazione dell’acetil palmitico mediante 7 cicli. Tale acido grasso saturo costituito da 16 atomi di carbonio e CoA. La reazione è endo- non contenente alcun doppio legame (C16:0) •L’azione dell’enzima ELONGASI permette o esoergonica? di ottenere da C16:0 prima l’acido stearico (C18:0; 18 atomi di carbonio e nessun doppio legame o INSATURAZIONE) mentre l’enzima DESATURASI è capace di catalizzare la ossidazione (deidrogenazione) del legame semplice C9-C8 dell’acido C18:0 DESATURASI generando l’acido oleico costituito da 18 atomi di carbonio e contenente un doppio legame a 9 atomi di carbonio dalla fine della catena (C18:1 n-9). •L’uomo non ha enzimi capaci di creare doppi legami a meno di 9 atomi di carboni dalla fine non può quindi sintetizzare acidi grassi n-3 (ω3) o n-6 (ω6) Tali acidi Acido Oleico (C18:1 n-9) grassi sono essenziali VITAMINA F •La biosintesi degli acidi grassi avviene nel citoplasma ma l’acetil-CoA è prodotto nel mitocondrio.Attraverso il ciclo di Krebs l’acetil-CoA viene convertito in citrato che può essere trasportato AA 2013-2014 nel citoplasma. Che tipo di trasporto viene impiegato? Ricordare che il citrato è carico negativamente. Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Quante cariche negative ha a pH fisiologico? Regolazione di sintesi e catabolismo degli acidi grassi. Ruolo chiave della Acetil-CoA carbossilasi (catalizza la sintesi di malonilCoA da acetil CoA e bicarbonato): Acetil-CoA+ATP+HCO3- malonil-CoA +ADP+Pi+ H+ Controllo ormonale: •L’insulina attiva la carbossilasi stimolando la biosintesi. •Il glucagone e l’adrenalina inibiscono la carbossilasi e quindi la biosintesi attivando il catabolismo degli acidi grassi. Il citrato stimola la biosintesi elevate concentrazioni di citrato dipendono da elevate concentrazioni di ossalacetato e acetil-CoA. AMP e palmitoil-CoA inibiscono la biosintesi. Il malonil-CoA inibisce la carnitina aciltransferasi I bloccando il catabolismo degli acidi grassi. AA 2013-2014 Ricordare che l’acido malonico inibisce il complesso II della ETC. Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Catabolismo delle proteine e degli amminoacidi AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli La digestione delle proteine Stomaco HCl Denaturazione delle proteine Pepsinogeno Intestino Tenue Pancreas Pepsina pH acido Secretina Tripsinogeno Tripsina Chimotripsinogeno Chimotripsina pH neutro Peptidi •Che cosa si intende per modificazione post-traduzionale delle proteine? E’ una modificazione dipendente da mutazioni del gene? •Che tipo di modificazione è implicata nella trasformazione di tripsinogeno e chimotripsinogeno AA AA 2013-2014 nella forma attiva? Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli •Disegnare le curve dell’attività di tripsina e pepsina in funzione del pH. Il destino metabolico degli AA nel fegato N.B.: Gli AA introdotti con la dieta sono utilizzati anche nella sintesi delle proteine dell’organismo! Corpi Chetonici e Acidi grassi PROTEINE Sintesi Proteica •In quali condizioni prevale la sintesi proteica rispetto al catabolismo ossidativo? Proteolisi Gluconoegenesi Chetogenesi* Glucosio 20 AA ORDINARI Decarbossilazione Transaminazione Glutammato Ammine Biogene Deamminazione chetoglutarato + NH3 Ciclo dell’urea *Trasformazione in piruvato, acetil-CoA e acetoacetil-CoA Urea AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Catabolismo degli amminoacidi. 1. Mediante reazioni di trasferimento di gruppo amminico catalizzate dalle transaminasi gli AA sono convertiti in intermedi del ciclo di Krebs (alfa-cheto acidi) 2. Transaminazione dell’ chetoglutarato: accettore finale di gruppi amminici provenienti da altri AA con contemporanea sintesi di glutammato e -chetoacidi OH O Glutammico Deidrogenasi NAD H2N NADH H HO O Glutammato C CH2 CH2 CH2 OH O O H2O NH3 Ciclo di Krebs CH2 HO O -chetoglutarato 3. Il glutammato ottenuto subisce la deamminazione ossidativa NADdipendente catalizzata dall’enzima glutammico deidrogenasi con produzione di ammoniaca (ione ammonio) e nuova sintesi di chetoglutarato •Come vengono definite le reazioni che riforniscono di intermedi il ciclo di Krebs? •Il catabolismo ossidativo degli AA è mitocondriale o citosolico? Aerobico o anaerobico? AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli -aminoacido -chetoacido 1. Transaminazione (Transaminasi) Un generico -AA trasferisce il gruppo amminico all’chetoglutarato che si trasforma in glutammato. L’AA è convertito in -chetoacido glutammato -chetoglutarato Ricordare che l’ammoniaca, base debole, si dissocia in acqua generando lo ione ammonio 2. Deaminazione (Glutammato Deidrogenasi) Il glutammato viene trasformato nuovamente in -chetoglutarato per deaminazione ossidativa e formazione di ammoniaca (vedi reazione nella pagina precedente). NH3 (NH4+) CO2 (HCO3-) Ricordare che l’anidride carbonica è convertita in bicarbonato dall’anidrasi carbonica Urea AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli •ALT=Alanina Transaminasi trasferimento di gruppo amminico da vari AA nel muscolo (sforzo prolungato o digiuno) prima all’-chetoglutarato. Il glutammato formato trasferisce il gruppo amminico al piruvato con formazione di alanina nel muscolo. L’alanina viene inviata al fegato dove viene nuovamente transaminata con alfa-chetoglutarato generando piruvato che entra nella gluconeogenesi e glutammato che viene deamminato producendo ammoniaca che entra nel ciclo dell’urea CICLO GLUCOSIO-ALANINA. •Ricordare che il ciclo dell’urea avviene solo nel fegato. Quindi l’alanina può essre considerata sia un composto gluconeogenico capace di rifornire di glucosio il fegato e quindi i tessuti periferici sia un trasportatore dei gruppi amminci ottenuti dala catabolismo ossidativo degli amminoacidi nel muscolo nel tentativo di compensare l’abbassamento delle concentrazioni degli intermedi del ciclo di Krebs in condizioni di scarsa disponibilità di glucosio ed elevato fabbisogno energetico. •Un altro importante trasportatore di gruppi amminici è la glutammina ottenuta dal glutammato mediante l’azione della gluatmmina sintasi nel muscolo e trasferita al fegato attraverso il flusso ematico. La glutammina viene nuovamente convertita grazie alla catalisi realizzata da glutaminasi in glutammato che verrà deamminato ossidativamente. AA 2013-2014 •Qual è il gruppo funzionale tipico della catena laterale della glutammina? Biochimica-Lezione 4 •Quale ormone attiva il catabolismo ossidativo muscolare degli AA? Quale la sintesi proteica? Domenico Ciavardelli 3. L’ammoniaca ottenuta dalle reazioni di deamminazione ossidativa del glutammato viene trasformata in carbamil fosfato per reazione con l’idrogenocarbonato. O NH3 + CO2+2ATP NH3 O P +2ADP + Pi Carbamil fosfato 4. Il carbamil fosfato viene convertito in urea CICLO DELL’UREA Il fumarato connette il ciclo dell’urea al ciclo di Krebs e permette di recuperare l’energia spesa nell’attivazione dell’ammoniaca mediante la sintesi di coenzimi ridotti e le successive ETC e fosforilazione ossidativa. •Il carbamil fosfato è una molecola ad alta o bassa energia? La sua sintesi può essere definita un processo di attivazione? AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Il destino dello scheletro carbonioso di alcuni AA AA glucogenici e chetogenici triptofano, tirosina, leucina, lisina, fenilalanina piruvato acetil-CoA ossalacetato citrato Ciclo di Krebs succinato alanina, aspartato, glutamato -chetoglutarato AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Oss.: L’integrazione con AA ramificati non è priva di controindicazione. AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli Glucosio Glucidi Glucosio ATP Gluconeogenesi Ac. Lattico Glucosio-6-P Glicolisi Ribulosio-5-P Pentoso Fosfato Pi Gli c ogen osin tesi Glucosio-1-P Gli c og enol isi Glicogeno Ac. Piruvico AA Biosintesi degli acidi grassi Acil-CoA Acetil-CoA -ossidazione Corpi chetonici Acetoacetil-CoA Acidi grassi Ac. Ossalacetico Ac. Fumarico Trigliceridi Ciclo di Krebs Acidi grassi AA Ac. -Chetoglutarico AA Succinil-CoA Lipidi Protidi Spero sia tutto più chiaro! AA 2013-2014 Biochimica-Lezione 4 Domenico Ciavardelli