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CHARLES MESSIER
Charles Messier nacque a Badonviller in Lorena
(Francia) il 26 giugno 1730, decimo dei dodici figli
avuti da Francoise B. Grandblaise e Nicolas Messier,
quest’ultimo un usciere di corte. Sei dei suoi fratelli e
sorelle perirono in giovane età, e Charles ne conobbe
solo 5. Nel 1741 morì prematuramente il padre, e la
sua educazione fu affidata alla sorella maggiore
Hyacinthe, che gli insegnò la scrittura, il disegno e la
metodica del lavoro amministrativo, che giocò un
ruolo molto importante nel futuro di Charles. Il suo
interesse per l’astronomia iniziò nel 1744, all’età di 14
anni, quando apparve in cielo la Grande Cometa DeChéseaux, con addirittura sei code. Quattro anni più
tardi, un’eclisse anulare di Sole si rese visibile nel suo
paese natale. Una svolta nella sua vita si verificò nel
1751 quando, all’età di 21 anni, un abate amico di
famiglia, gli trovò due opportunità d’impiego a Parigi:
la prima presso un curatore di un palazzo e l’altra
presso
l’astronomo
Joseph
Nicolas
Delisle
all’Osservatorio di Paris-Cluny. Delle due accettò
l’ultima, che ritenne la più vantaggiosa, ed il 23
settembre di quell’anno partì per la capitale Parigi,
governata in quel periodo da Luigi XV.
L’incontro di questo ragazzo con la scienza astronomica
sarà uno dei più fecondi, tanto da farlo diventare uno dei
maggiori osservatori visuali del suo tempo e tuttora una
figura d’estrema rilevanza nella storia dell’astronomia.
Grazie alla sua notevole abilità nel disegno, i suoi primi
impieghi furono quelli di copiare mappe e cartine per
l’Osservatorio della Marina, ma nello stesso periodo il
direttore lo introdusse alle strumentazioni in uso. Per gran
parte della vita annotò su un diario tutto ciò che accadeva attorno a lui. Vengono descritte infatti
curiosità, lavoro e riflessioni pressoché giornaliere: avvenimenti popolari (esecuzioni pubbliche, ad
esempio), annotazioni meteorologiche (inquinamento già presente provocato dai fumi cittadini) e
naturalmente eventi astronomici (passaggi di Mercurio e Venere sul disco solare, eclissi di Luna e
di Sole, ecc...). I suoi scritti mostrano anche il lato nascosto del nostro astronomo, capace di
associare dati meramente tecnici ad argute osservazioni della vita di allora.
La sua prima osservazione documentata fu quella del transito di Mercurio sul disco solare del 6
maggio 1753. Fu solo nel 1757 che ottenne un mandato superiore per l’osservazione in proprio. Le
attività di quel periodo vertevano su studi d’eclissi ed occultazioni lunari e rilevazioni dei tempi
relativi ai fenomeni prodotti dai satelliti di Giove. Precedendo ufficialmente tutti in Francia, nel
gennaio del 1759 osservò la cometa di Halley facendo così salire il suo nome agli onori delle
cronache. Messier fu talmente affascinato da queste misteriose visitatrici che dedicò a loro gran
parte della sua vita, di fatto inventando il mestiere di “cacciatore di comete”. Nel 1763, durante
l’elezione di un astronomo aggiunto all’Académie Royale francese, stranamente il suo nome non
esce vincitore pur essendo uno degli astronomi più acclamati di Francia. Fu comunque ammesso
sette anni dopo, non prima però di essere entrato nella Royal Society di Londra (1764), nella Royal
Swedish Academy of Sciences (1769) e nella Berlin Academy of Sciences (1769). In questo
periodo le sue osservazioni astronomiche sembrano non avere fine: osservò tutte le possibili eclissi
solari e lunari, transiti ed occultazioni dei satelliti galileiani su Giove, osservò Marte, la
“sparizione” degli anelli di Saturno e come se non bastasse prese accuratamente nota delle
temperature e delle pressioni giornaliere. Nel 1770 scopre la cometa di Lexell, il cui nome viene
dato non allo scopritore (Messier, appunto), ma ad Anders Lexell, astronomo e matematico
finlandese che ne calcolò l’orbita.
In quell’anno, Charles sposò Marie-Françoise de Vermauchampt. Purtroppo due anni dopo, ad una
settimana dalla nascita del loro primo figlio, la moglie morì, ed il piccolo la seguì due giorni dopo.
Nel 1771 successe a Delisle come capo dell’Osservatorio della Marina e questo per lui fu un grande
salto di qualità: si trasferì infatti dal Collége Royal de France (dove abitava Delisle) all’Hotel de
Cluny (sede in Parigi dell’Osservatorio). Lo stipendio annuale passò da 1.700 a 2.000 franchi.
Nel 1774 l’astronomo francese Jerome de Lalande presentò a Messier un giovane astronomo, Pierre
Méchain (1744 – 1804), che sarebbe poi diventato il suo inseparabile collaboratore.
Fu proprio in quel periodo che l’astronomo
Lalande (famoso per le sue lezioni di divulgazione
a Parigi) volle rendere merito alle osservazioni di
Messier
dedicandogli
addirittura
una
costellazione, Custos Messium (colui il quale cura
le messi) posta fra Cefeo, Cassiopea e Giraffa;
sopravvisse per circa un secolo, poi venne
cancellata dall’albo delle costellazioni.
Nello stesso anno pubblicò nel giornale della
French Academy of Sciences il suo primo
catalogo, che comprendeva 45 oggetti e una
bibliografia riguardante le “stelle nebulose”, che
già allora suscitavano dubbi e perplessità tra gli
astronomi.
Nella primavera del 1781 Messier pubblicò la
versione
finale
del
suo catalogo sul
“Connoissance des Temps for 1784” il quale
conteneva 103 oggetti, parte dei quali scoperti da
Méchain.
Nel novembre di quell’anno incorse in un terribile
incidente mentre visitava il giardino botanico di
Parigi: cadde involontariamente in una ghiacciaia
(luogo dove si conservava il ghiaccio per l’estate)
profonda oltre 7 metri, provocandosi diverse
fratture. Fu curato da un celebre chirurgo: restò a letto per un anno ma rimase zoppo e con un polso
malconcio. Proprio mentre si trovava in convalescenza volle rendere onore a William Herschel per
la recente scoperta di Urano. L’anno successivo fu testimone di un evento atmosferico senza
precedenti: per circa un mese in quasi tutta l’Europa si ebbe una densa nebbia che “fece diventare il
sole di colore rossastro, osservabile ad occhio nudo a qualunque ora del giorno”; si seppe molto
tempo dopo che fu una devastante eruzione vulcanica in Islanda. Sempre abile cacciatore di
comete, ne scoprì un’altra nel 1785: l’amico Méchain, direttore dell’Osservatorio Reale, l’aveva
però notata la notte precedente.
L’inverno a cavallo degli anni 1788 e 1789 fu terribilmente rigido: dal 25 novembre al 13 gennaio il
termometro non salì mai sopra lo zero e la Senna ghiacciò per due mesi.
Durante la Rivoluzione Francese (1789-1794) perse i fondi a causa della caduta delle massime
istituzioni del Regno: fu così parecchie volte costretto a farsi prestare accessori indispensabili
(come le candele ad olio) da altri astronomi parigini (tra cui lo stesso Lalande), non avendo neppure
i soldi per acquistarle. Fortune migliori si sarebbero avvicinate con Napoleone, dalle cui mani nel
1806 ricevette la Legion d’Onore (assieme a Méchain), massima onorificenza del tempo.
Nel 1801, quando il 1° gennaio viene scoperto da Piazzi il primo asteroide chiamato Ceres, Messier
compie 71 anni scoprendo la sua ultima cometa e portando così a tredici il numero totale di quelle
scoperte (alle quali vanno aggiunte sette come co-scopritore) e a 41 il numero totale di quelle
osservate (metà delle comete allora conosciute!), tanto che lo stesso Re di Francia Luigi XV lo
aveva già soprannominato “furét des cometes”, il furetto delle comete.
Al termine della sua vita divenne pressoché cieco e fu colpito da una paralisi al lato destro del
corpo. Si ristabilì in modo parziale ma le sue forze diminuirono progressivamente. Morì nella sua
casa di Parigi all’alba della restaurazione del Regno di Francia la notte tra l’11 e il 12 aprile 1817,
vicino ai suoi 87 anni. Riposa ora nel cimitero di Père Lachaise a Parigi.
A Messier sono stati dedicati due crateri lunari (Messier A e B) e l’asteroide (7359) Messier.
GLI STRUMENTI
L’epoca nella quale visse Messier segnò grandi
cambiamenti nelle costruzioni ottiche: nei primi anni
della sua lunga ed importante carriera si utilizzavano
telescopi rifrattori non acromatici (avevano cioè
aberrazione cromatica sotto forma di iride colorata che
circondava gli oggetti), di piccoli diametri (5-6 cm) e
con focale molto lunga (fino a 7,5 metri).
L’ingrandimento medio con cui operava Messier era di
80x, ma per particolari oggetti arrivava fino a 138x.
Verso il 1760 si fece ancora più fine la tecnica
costruttiva di rifrattori non acromatici: grazie a lenti
meglio lavorate, la lunghezza dei tubi diminuì
sensibilmente, anche se il diametro rimaneva
contenuto a causa della difficoltà di lavorazione. In
questo campo eccellevano gli Inglesi, primo fra tutti
Short.
Attorno al 1770 nacquero corti telescopi cercatori, sempre ad una lente obiettiva, che Messier
utilizzava sovente come cerca-comete, poiché avevano oltre 5° di campo. Altri strumenti accessori
vennero utilizzati dal nostro astronomo: nei suoi scritti si trovano riferimenti a molti micrometri
filari, che permettevano precise determinazioni della posizione e della dimensione degli astri
poiché possedevano fili di seta con divisioni di 1 secondo d’arco. La loro illuminazione era
garantita dalla fiamma di una candela, attenuata da una piccola saracinesca.
Sempre in quegli anni ebbero discreto successo i telescopi riflettori newtoniani e gregoriani
realizzati con specchi in bronzo o rame, che andavano però rilucidati ogni sei mesi circa per evitare
il pericolo di ossidazione. La maggior parte degli studi di Messier si ebbe proprio con un
newtoniano di circa 15 cm di diametro e con focale equivalente a 1350 mm: lo specchio causava
però la dispersione dell’80% circa della luce incidente, quindi si può ben capire la minima
profondità osservativa raggiunta da Messier. Con esso osservò diversi oggetti stellari, come gli
ammassi globulari (sconosciuti al tempo) ma non li risolse in stelle perché considerò inutile forzare
gli ingrandimenti (siccome il suo scopo principale era quello di osservare comete, che richiedono
bassi ingrandimenti e larghi campi oculari). Solo William Herschel nel 1780 indicò metodi
innovativi per la costruzione di specchi di maggiore apertura con una lega più riflettente (chiamata
“speculum”) formata dal 68% di rame e dal 32% di stagno, con i quali riuscì a risolvere in stelle
diversi oggetti nebulari.
In quello stesso periodo vennero costruiti rifrattori acromatici con un obiettivo formato da due o più
lenti e con un diametro max di 127 mm circa: con questo telescopio egli osservò Giove, la divisione
di Cassini su Saturno e alcune stelle doppie, con le quali arrivò fino a 300x.
Messier utilizzò anche telescopi di maggior diametro, come il rifrattore acromatico da 190 mm
costruito dagli ottici francesi Aumont attorno al 1790, ma fu costretto a ridurre il diametro fino a
circa 12 cm vista la pessima qualità delle immagini. Ovviamente gli strumenti dell’epoca non erano
all’altezza di quelli d’oggi, ma non erano neppure pessimi come si è teso a far credere: con il
rifrattore da 83 mm egli poteva raggiungere una risoluzione di circa 2” ed una magnitudine attorno
alla undicesima. Inoltre i costruttori di telescopi avevano sviluppato buone montature equatoriali
con le quali era possibile seguire efficacemente la rotazione celeste.
Qui di seguito sono elencati i principali telescopi con i quali operò Messier:
STRUMENTO
1. Rifrattore ordinario di 23 piedi
2. Rifrattore ordinario di 19 piedi
(1759)
(1760)
3. Rifrattore ordinario di 25 piedi
(1760)
PROPRIETARIO
Osservatorio di Parigi
INGRAND.
102x
76x
138x
4. Rifrattore ordinario di Messier di 3,5 piedi (1763)
Messier
27,115x
5. Rifrattore ordinario di 30 piedi
M. Baudouin
117x
6. Rifrattore ordinario di Campani
M. Maraldi
64x
7. Rifrattore acromatico di 10,5 piedi
M. de Courtanvaux
120x
8. Rifrattore acromatico di De l'Estang di 3,5 piedi
M. Baudouin
120x
9. Rifrattore acromatico di Aumont & Aumont di 16 piedi e apertura di 5"
180,203,300x
10. Rifrattore acromatico a 3 lenti di Dollond di 3,5 piedi e apertura di 3,5"
B. de Saron
27,40,68,115,144,240x
11. Riflettore gregoriano di Short di 6 piedi
M. Lemonnier
110x
12. Riflettore gregoriano di 30 pollici e apertura di 6"
B. De Saron
104,140x
13. Riflettore gregoriano di Carché di 4 piedi e apertura di 6" (1776)
150,250x
14. Riflettore newtoniano di 4,5 piedi e apertura di 6"
Osservatorio di Parigi
55,66,108x
15. Riflettore newtoniano di 1 piede e apertura di 3"
M. de Saron
44x
1 piede = 30,5 cm
1 pollice = 2,54 cm
GLI OGGETTI DEL CATALOGO MESSIER
Charles Messier, come già detto, fu un grande ricercatore di comete, ma in astronomia è ricordato
soprattutto per il suo famosissimo catalogo che ancora oggi è alla base delle osservazioni
astronomiche.
La genesi del catalogo è piuttosto casuale: durante una serata osservativa del 1758 dedicata ad una
cometa che transitava nei pressi del corno meridionale del Toro, puntando verso la stella  Tauri
egli notò una “luce biancastra allungata come la fiamma di una candela, senza alcuna stella”; si
accorse subito che non si trattava della cometa, quindi ne tracciò le coordinate. Questo oggetto
prenderà il nome di M1, anche se in realtà era già stato scoperto 27 anni prima da un altro
astronomo, chiamato John Bevis, la cui osservazione però non giunse mai a Parigi. Oggi M1 è
conosciuta come la Nebulosa del Granchio, nome datogli nel 1846 da Lord Rosse, che la osservò
con il suo telescopio da 182 cm di diametro.
Il primo elenco sistematico venne pubblicato nel “Memoires de l’Academie” nel 1774 e conteneva
45 oggetti. La lista definitiva venne resa nota nel 1781 e pubblicata sul “Connoissance des Temps
for 1784”. Conteneva un totale di 103 oggetti, compresa un’introduzione al suo Catalogo. Lo scopo
principale di questa opera era quello di facilitare la ricerca e l’osservazione delle comete
segnalando preventivamente gli oggetti che potevano essere confusi con queste. Occorre di nuovo
precisare che Messier osservò con un telescopio di 15 cm di diametro e che la maggior parte degli
oggetti non poteva essere risolto in stelle per i ridotti ingrandimenti usati. Inoltre a quel tempo
erano sconosciuti gli odierni ammassi aperti e gli ammassi globulari, nonché le galassie esterne alla
nostra, quindi egli li catalogò tutti indistintamente come “nebulosità”.
Dopo la morte di Messier (1817) il suo catalogo venne di nuovo ampliato: Camille Flammarion
aggiunse nel 1921 il 104° oggetto basandosi sulle coordinate fornite in una lettera del 1783 da
Méchain; M105 - M106 e M107 vennero inclusi da H.S.Hogg, che trovò un’altra lettera dello stesso
nel 1947; M108 e M109 vennero introdotti da O. Gingerich nel 1960, mentre M110 venne incluso
da Kenneth Glyn Jones nel 1966.
E’ obbligatorio precisare che “solo” 41 oggetti vennero effettivamente scoperti da Messier, dato
che la maggior parte di essi venne da lui solo catalogata assieme al giovane collaboratore Méchain,
scopritore di altri 27 oggetti. Oggi sappiamo che alcuni di essi non corrispondono in realtà a nulla,
come M40 e M73, altri (M47 - M48 - M91 e M102) non richiamano a nessun oggetto in particolare
prendendo in considerazione le sue coordinate. Ricerche successive hanno poi chiarito la posizione
di questi ultimi.
Di ogni oggetto che osservava egli ne diede ampia descrizione; qui sono riportate alcune sue
annotazioni:
M13: “La notte fra l’1 e il 2 giugno 1764 ho notato una nebulosa nella
cintura di Ercole, mi sono assicurato che non contenesse alcuna stella
avendola esaminata con un telescopio newtoniano a 60x: è tonda, bella e
brillante con il centro più luminoso dei bordi. E’ accompagnato da due
stelle di ottava magnitudine una sopra e l’altra sotto la nebulosa. “
M31: “Il cielo era bellissimo durante la notte del 3-4 agosto e Andromeda
era vicino al meridiano: ho esaminato la nebulosa scoperta da Simon
Marius nel 1612 con un eccellente telescopio da 15 cm a 104x. Il centro è
abbastanza luminoso e non vi è traccia di stelle: è fusiforme e parrebbe
formata da due coni di luce di 15’ di diametro opposti alla base in direzione
N0-SE. Ci sono due punti di luce a 40’ di distanza.”
M42: ”Ho esaminato la nebulosa della spada di Orione, descritta da
Huygens nel 1656, con un telescopio da 15 cm a 104x. Essa contiene 11
stelle, ve n’è una brillante al centro, chiamata orionis, accompagnata da
altre 3 piccole stelle di differenti magnitudini molto vicine alla principale.
Ho effettuato un disegno di essa ed è sorprendente trovare cambiamenti così
notevoli rispetto agli altri disegni precedentemente effettuati da altri
astronomi come Huygens e Le Gentil.”
M57: “La notte del 31/1/1779 vidi una macchia di luce tra e  lyrae
cercando la cometa del 1779 che passava lì vicino. Sembra che questa
macchia di luce sia rotonda e composta da stelline molto piccole,
indistinguibili col miglior telescopio: esse sono però semplicemente
sospette. Scoperta poco tempo fa da Darquier mentre osservava la
medesima cometa.”
Ecco la lista completa degli oggetti Messier:
OGGETTO
A.R.
DECLIN. COSTELL. MAGNIT.
M1 - NGC 1952
05h 34m,5
22°01'
M2 - NGC 7089
21h 33m,5
M3 - NGC 5272
13h 42m,2
M4 - NGC 6121
TIPO
NOTE
tau
8,2
resto di supernova scoperto da John Bevis nel 1731
-00°49'
aqr
6,5
amm. globulare
scoperto da Maraldi l' 11 / 9 / 1746
28°23'
cvn
6,3
amm. globulare
scoperto da Messier il 3 / 5 / 1764
16h 23m,4
-26°32'
sco
6,0
amm. globulare
scoperto da De Chéseaux nel 1745-46
M5 - NGC 5904
15h 18m,6
2°05'
ser
5,8
amm. globulare
scoperto da Gottfried Kirch il 5 / 5 / 1702
M6 - NGC 6405
17h 40m,5
-32°13'
sco
5,0
ammasso aperto
scoperto da Hodierna prima del 1654
M7 - NGC 6475
17h 53m,9
-34°49'
sco
3,5
ammasso aperto
scoperto da Tolomeo prima del 151 d.C.
M8 - NGC 6523
18h 03m,8
-24°23'
sgr
6,0
nebulosa diffusa
scoperta da John Flamsteed nel 1680
M9 - NGC 6333
17h 19m,2
-18°31'
oph
7,9
amm. globulare
scoperto da Messier il 28 / 5 / 1764
M10 - NGC 6254
16h 57m,1
-04°06'
oph
6,6
amm. globulare
scoperto da Messier il 29 / 5 / 1764
M11 - NGC 6705
18h 51m,1
-06°16'
sct
5,8
ammasso aperto
scoperto da Gottfried Kirch nel 1681
M12 - NGC 6128
16h 47m,2
-01°57'
oph
6,6
amm. globulare
scoperto da Messier il 30 / 5 / 1764
M13 - NGC 6205
16h 41m,7
36°28'
her
5,8
amm. globulare
scoperto da Edmund Halley nel 1714
M14 - NGC 6402
17h 37m,6
-03°15'
oph
7,6
amm. globulare
scoperto da Messier l' 1 / 6 / 1764
M15 - NGC 7078
21h 30m,0
12°10'
peg
6,3
amm. globulare
scoperto da Maraldi il 7 / 9 / 1746
M16 - NGC 6611
18h 18m,8
-13°47'
ser
6,4
M17 - NGC 6618
18h 20m,8
-16°11'
sgr
7,5
nebulosa diffusa
scoperta da De Chéseaux nel 1745-46
M18 - NGC 6613
18h 19m,9
-17°08'
sgr
6,9
ammasso aperto
scoperto da Messier il 3 / 6 / 1764
M19 - NGC 6273
17h 02m,6
-26°16'
oph
7,1
amm. globulare
scoperto da Messier il 5 / 6 / 1764
M20 - NGC 6514
18h 02m,6
-23°02'
sgr
9,0
nebulosa diffusa
scoperta da Messier il 5 / 6 / 1764
M21 - NGC 6531
18h 04m,6
-22°30'
sgr
5,9
ammasso aperto
scoperto da Messier il 5 / 6 / 1764
M22 - NGC 6656
18h 36m,4
-23°56'
sgr
5,1
amm. globulare
scoperto da Abraham Ihle il 26 / 8 / 1665
M23 - NGC 6494
17h 56m,8
-19°01'
sgr
5,5
ammasso aperto
scoperto da Messier il 20 / 6 / 1764
M24 - NGC 6603
18h 18m,4
-18°25'
sgr
4,6 - 11,0
ammasso aperto
scoperto da Messier il 20 / 6 / 1764
M25 - IC 4725
18h 31m,6
-19°15'
sgr
6,0
ammasso aperto
scoperto da De Chéseaux nel 1745-46
M26 - NGC 6694
18h 45m,2
-09°24'
sct
8,0
ammasso aperto
scoperto da Messier il 20 / 6 / 1764
M27 - NGC 6853
19h 59m,6
22°43'
vul
7,5
nebulosa planet.
scoperta da Messier il 12 / 7 / 1764
M28 - NGC 6626
18h 24m,5
-24°52'
sgr
7,0
amm. globulare
scoperto da Messier il 27 / 7 / 1764
M29 - NGC 6913
20h 23m,9
38°32'
cyg
6,6
ammasso aperto
scoperto da Messier il 29 / 7 / 1764
M30 - NGC 7099
21h 40m,4
-23°12'
cap
7,5
amm. globulare
scoperto da Messier il 3 / 8 / 1764
M31 - NGC 224
00h 42m,7
41°16'
and
3,5
galassia spirale
conosciuta già prima del 905 d.C.
M32 - NGC 221
00h 42m,7
40°52'
and
8,2
galassia ellittica
scoperta da Le Gentil il 29 / 10 / 1749
M33 - NGC 598
01h 33m,9
30°39'
tri
5,8
galassia spirale
scoperta da Messier il 25 / 8 / 1764
M34 - NGC 1039
02h 42m,0
42°47'
per
5,2
ammasso aperto
scoperto da Messier il 25 / 8 / 1764
M35 - NGC 2168
06h 08m,9
24°20'
gem
5,1
ammasso aperto
scoperto da De Chéseaux nel 1745-46
M36 - NGC 1960
05h 36m,1
34°08'
aur
6,0
ammasso aperto
scoperto da Hodierna prima del 1654
M37 - NGC 2099
05h 52m,4
32°33'
aur
5,6
ammasso aperto
scoperto da Hodierna prima del 1654
M38 - NGC 1912
05h 28m,7
35°50'
aur
6,4
ammasso aperto
scoperto da Hodierna prima del 1654
M39 - NGC 7092
21h 32m,2
48°26'
cyg
4,6
ammasso aperto
scoperto da Messier il 27 / 10 / 1764
M40 - NGC -----
12h 22m,4
58°05'
uma
9,0
stella doppia
M41 - NGC 2287
06h 47m,0
-20°44'
cma
4,5
ammasso aperto
scoperto da Hodierna prima del 1654
M42 - NGC 1976
05h 35m,4
-05°27'
ori
4,0
nebulosa diffusa
scoperta da Nicholas Peiresc nel 1610
M43 - NGC 1982
05h 35m,6
-05°16'
ori
9,0
nebulosa diffusa
scoperta da De Mairan prima del 1731
M44 - NGC 2632
08h 40m,1
19°59'
cnc
3,1
ammasso aperto
conosciuto già attorno al 250 a.C.
M45 - NGC -----
03h 47m,0
24°07'
tau
1,2
ammasso aperto
conosciuto già attorno al 1000 a.C.
M46 - NGC 2437
07h 41m,8
-14°49'
pup
6,1
ammasso aperto
scoperto da Messier il 19 / 2 / 1771
M47 - NGC 2422
07h 36m,6
-14°30'
pup
4,4
ammasso aperto
scoperto da Hodierna prima del 1654
M48 - NGC 2548
08h 13m,8
-05°48'
hya
5,8
ammasso aperto
scoperto da Messier il 19 / 2 / 1771
M49 - NGC 4472
12h 29m,8
08°00'
vir
8,4
galassia ellittica
scoperta da Messier il 19 / 2 / 1771
M50 - NGC 2323
07h 03m,2
-08°20'
mon
6,0
ammasso aperto
scoperto da Messier il 5 / 4 / 1772
M51 - NGC 5194
13h 29m,9
47°12'
cvn
8,5
galassia spirale
M52 - NGC 7654
23h 24m,2
61°35'
cas
7,0
ammasso aperto
scoperto da Messier il 7 / 9 / 1774
M53 - NGC 5024
13h 12m,9
18°10'
com
7,6
amm. globulare
scoperto da Messier il 3 / 2 / 1775
M54 - NGC 6715
18h 55m,1
-30°29'
sgr
7,7
amm. globulare
scoperto da Messier il 24 / 7 / 1778
M55 - NGC 6809
19h 40m,0
-30°58'
sgr
7,0
amm. globulare
scoperto da Lacaille nel 1751-52
M56 - NGC 6779
19h 16m,6
30°11'
lyr
8,2
amm. globulare
scoperto da Messier il 19 / 1 / 1779
M57 - NGC 6720
18h 53m,6
33°02'
lyr
9,5
nebulosa planet.
scoperta da Darquier nel gennaio 1779
M58 - NGC4579
12h 37m,7
11°49'
vir
9,7
M59 - NGC 4621
12h 42m,0
11°39'
vir
9,7
galassia ellittica
scoperta da Koehler l' 11 / 4 / 1779
M60 - NGC 4649
12h 43m,7
11°33'
vir
8,8
galassia ellittica
scoperta da Koehler l' 11 / 4 / 1779
M61 - NGC 4303
12h 21m,9
04°28'
vir
9,7
galassia spirale
scoperta da Barnaba Oriani il 5 / 5 / 1779
M62 - NGC 6266
17h 01m,2
-30°07'
oph
6,6
amm. globulare
scoperto da Messier il 7 / 6 / 1771
M63 - NGC 5055
13h 15m,8
42°02'
cvn
8,6
galassia spirale
scoperta da Mechaìn il 14 / 6 / 1779
M64 - NGC 4826
12h 56m,7
21°41'
com
8,6
galassia spirale
scoperta da Bode il 4 / 4 / 1779
M65 - NGC 3623
11h 18m,9
13°05'
leo
9,3
galassia spirale
scoperta da Méchain il 1 / 3 / 1780
M66 - NGC 3627
11h 20m,2
12°59'
leo
9,0
galassia spirale
scoperta da Méchain il 1 / 3 / 1780
M67 - NGC 2682
08h 50m,4
11°49'
cnc
6,5
ammasso aperto
amm.ap + nebulosa scoperto da De Chéseaux nel 1745-46
notata da Hevelius nel 1660 come nebulosa
scoperta da Messier il 13 / 10 / 1773
galassia sp. barrata scoperta da Messier il 15 / 4 / 1779
scoperto da Koehler prima del 1779
M68 - NGC 4590
12h 39m,5
-26°45'
hya
8,1
amm. globulare
scoperto da Méchain il 9 / 4 / 1780
M69 - NGC 6637
18h 31m,4
-32°21'
sgr
7,7
amm. globulare
scoperto da Lacaille nel 1751-52
M70 - NGC 6681
18h 43m,2
-32°18'
sgr
8,1
amm. globulare
scoperto da Messier il 31 / 8 / 1780
M71 - NGC 6838
19h 53m,8
18°47'
sge
7,2
amm. globulare
scoperto da De Chéseaux nel 1745-46 ?
M72 - NGC 6981
20h 53m,5
-12°32'
aqr
9,4
amm. globulare
scoperto da Messier il 30 / 8 / 1780
M73 - NGC 6994
20h 59m,0
-12°38'
aqr
9,0
ammasso aperto
scoperto da Messier il 4 / 10 / 1780
M74 - NGC 4736
12h 50m,9
41°07'
cvn
8,1
galassia spirale
scoperta da Méchain nel settembre 1780
M75 - NGC 6864
20h 06m,1
-21°55'
sgr
8,5
amm. globulare
scoperto da Méchain il 27 / 8 / 1780
M76 - NGC 650
01h 42m,4
51°34'
per
11,0
nebulosa planet.
scoperta da Méchain il 5 / 9 / 1780
M77 - NGC 1068
02h 42m,7
-00°01'
cet
8,8
galassia spirale
scoperta da Méchain il 29 / 10 / 1780
M78 - NGC 2068
05h 46m,7
00°03'
ori
10,0
nebulosa diffusa
scoperta da Méchain agli inizi del 1780
M79 - NGC 1904
05h 24m,5
-24°33'
lep
8,5
amm. globulare
scoperto da Méchain il 26 / 10 / 1780
M80 - NGC 6093
16h 17m,0
-22°59'
sco
7,2
amm. globulare
scoperto da Messier il 4 / 1 / 1781
M81 - NGC 3031
09h 55m,6
69°04'
uma
7,0
galassia spirale
scoperta da Bode il 31 / 12 / 1774
M82 - NGC 3034
09h 55m,8
69°41'
uma
8,5
M83 - NGC 5236
13h 37m,0
-29°52'
hya
8,1
galassia spirale
scoperta da Lacaille nel 1751-52
M84 - NGC 4374
12h 25m,1
12°53'
vir
9,3
galassia ellittica
scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781
M85 - NGC 4382
12h 25m,4
18°11'
com
9,3
galassia ellittica
scoperta da Méchain il 4 / 3 / 1781
M86 - NGC 4406
12h 26m,2
12°57'
vir
9,2
galassia ellittica
scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781
M87 - NGC 4486
12h 30m,8
12°24'
vir
8,7
galassia ellittica
scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781
M88 - NGC 4501
12h 32m,0
14°25'
com
9,6
galassia spirale
scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781
M89 - NGC 4552
12h 35m,7
12°33'
vir
9,8
galassia spirale
scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781
M90 - NGC 4569
12h 36m,8
13°10'
vir
9,5
galassia spirale
scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781
M91 - NGC 4548
12h 35m,4
14°30'
com
10,1
M92 - NGC 6341
17h 17m,1
43°08'
her
6,5
amm. globulare
scoperto da Bode il 27 / 12 / 1777
M93 - NGC 2447
07h 44m,6
-23°52'
pup
6,2
ammasso aperto
scoperto da Messier il 20 / 3 / 1781
M94 - NGC 4736
12h 50m,9
41°07'
cvn
8,1
galassia spirale
scoperta da Méchain il 22 / 3 / 1781
M95 - NGC 3351
10h 44m,0
11°42'
leo
9,7
M96 - NGC 3368
10h 46m,8
11°49'
leo
9,2
galassia spirale
scoperta da Méchain il 20 / 3 / 1781
M97 - NGC 3587
11h 14m,8
55°01'
uma
12,0
nebulosa planet.
scoperta da Méchain il 16 / 2 / 1781
M98 - NGC 4192
12h 13m,8
14°54'
com
10,2
galassia spirale
scoperta da Méchain il 15 / 3 / 1781
M99 - NGC 4254
12h 18m,8
14°25'
com
9,9
galassia spirale
scoperta da Méchain il 15 / 3 / 1781
M100 - NGC 4321
12h 22m,9
15°49'
com
9,4
galassia spirale
scoperta da Méchain il 15 / 3 / 1781
M101 - NGC 5457
14h 03m,2
54°21'
uma
7,8
galassia spirale
scoperta da Méchain il 27 / 3 / 1781
M102 - NGC 5866
15h 06m,5
55°46'
dra
10,0
galassia spirale
scoperta da Méchain nel 1781
M103 - NGC 581
01h 33m,2
60°42'
cas
7,4
ammasso aperto
scoperto da Méchain nel 1781
M104 - NGC 4594
12h 40m,0
-11°37'
vir
8,4
galassia spirale
scoperta da Méchain l' 11 / 5 / 1781
M105 - NGC 3379
10h 47m,8
12°35'
leo
9,2
galassia ellittica
scoperta da Méchain il 24 / 3 / 1781
M106 - NGC 4258
12h 19m,0
47°18'
cvn
8,4
galassia spirale
scoperta da Méchain nel luglio 1781
M107 - NGC 6171
16h 32m,5
-13°03'
oph
8,2
amm. globulare
scoperto da Méchain nell' aprile 1781
M108 - NGC 3556
11h 11m,5
55°40'
uma
10,1
galassia spirale
scoperta da Méchain nel 1781-82
M109 - NGC 3992
11h 57m,6
53°23'
uma
9,9
galassia spirale
scoperta da Méchain nel 1781-82
M110 - NGC 205
00h 40m,4
41°41'
and
8,0
galassia spirale
scoperta da Messier il 10 / 8 / 1773
galassia irregolare scoperta da Bode il 31 / 12 / 1774
galassia sp. barrata scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781
galassia sp. barrata scoperta da Méchain il 20 / 3 / 1781
Di alcuni degli oggetti Messier vi sono tuttora dubbi circa la loro reale esistenza e/o posizione
precisa. Cercheremo ora di svelare questi misteri:
M24: Messier catalogò questo oggetto come “ una grossa nebulosità di stelle di oltre 1,5°
d’estensione “, conosciuta oggi con il nome di “ nube del Sagittario”. Molti astronomi limitano
però M24 a NGC 6603, un ammasso molto più piccolo posto all’interno della nube stessa.
M40: Messier osservò in una zona di cielo dove doveva trovarsi una presunta “ nebulosa “,
descritta da Hevelius nel 1660, ma non la trovò: notò però in quella zona una “ coppia di stelline di
eguale magnitudine, difficili da risolvere “, presumendo che Hevelius si fosse confuso ed abbia
scambiato queste due stelline per una nebulosa. Spesso questo oggetto viene omesso dalla lista.
M47: si trova nella Via Lattea ma nell’area descritta da Messier non c’è nulla che somigli ad un
ammasso di stelle. Spostando di poco le coordinate da lui fornite si giunge a NGC 2422, unico
oggetto nelle vicinanze.
M48: anch’esso non è situato nell’esatto punto descritto da Messier. Tuttavia 5° a sud del luogo
indicato si trova NGC 2548, il più vicino ammasso e corrispondente alla sua descrizione. Un’altra
ipotesi sostiene che probabilmente egli notò ma si fece scappare una cometa!
M91: è anch’esso un errore di posizione. Si trova nell’ammasso di galassie di Virgo-Coma e il
dubbio non sta sulla mancanza di alternative, ma sul loro grande numero. Molte furono le ipotesi
avanzate: c’era chi sosteneva che fosse una cometa, chi pensava che fosse la galassia NGC 4571
(troppo debole) e chi un duplicato dell’osservazione di M58. Nel 1969 un astronomo texano,
W.C.Williams, risolse il problema ipotizzando che Messier tracciò le coordinate in cielo basandosi
su M89, ma nel riportarle sulle carte si confuse e le confrontò con M58. Apportando le dovute
correzioni si giunge a NGC 4548, accettata universalmente come M91.
M102: Messier la catalogò come una “ nebulosa molto debole posta tra  bootis e  draconis “.
Dato che queste due stelle distano più di 40° l’una dall’altra, l’Ammiraglio Smith nel 1844 pensò
che  bootis fosse un’errata trascrizione di bootis. Infatti, tra essa e  draconis vi è un gruppo di
cinque galassie sparse, la più luminosa delle quali è NGC 5866, una galassia ellittica di decima
magnitudine. Ma in una lettera che Méchain (lo scopritore) scrisse a Bernoulli a Berlino nel 1783,
si riporta che M102 fu una ripetizione dell’osservazione di M101. Dato che questi due oggetti
distano almeno 1h in ascensione retta ma solo un grado in declinazione, non va scartata l’ipotesi di
una trascrizione errata delle coordinate. Di tutte queste ipotesi quella che prevale è per ora la lettera
con la quale Méchain riconosce il suo errore. Tuttavia in qualche occasione si può trovare M102
associata a NGC 5866.
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