Le principali infestanti, patologie fungine e insetti patogeni di frumento e orzo 47 Le principali erbe infestanti graminacee di frumento e orzo Alopecurus myosuroides L. Coda di volpe •Ciclo vegetativo: pianta annua invernale, raramente annua estiva. Germina generalmente in autunno, talvolta in primavera. Fiorisce dalla primavera alla fine dell’estate. È disseminata principalmente dall’uomo, ma anche dagli animali, dall’acqua e dal vento. •Ambiente: campi di cereali, colture sarchiate. Questa pianta è presente in luoghi soleggiati e moderatamente caldi, su terreni contenenti azoto. •Descrizione: lamina arrotolata in senso longitudinale, entrambe le pagine fogliari sono di color verde opaco e glabre, le auricole sono assenti e ligula presente. •Importanza economica: dannosità da media a forte nei cereali, per lo spazio che sottrae, soprattutto se compare in massa in seguito a una rotazione di colture unilaterali. Avena fatua L. Avena selvatica, avena matta •Ciclo vegetativo: pianta annua invernale, con radici profonde anche un metro. Fiorisce in estate. Viene disseminata dall’uomo insieme ai cereali, come pure dagli animali e dal vento; conserva per lunghi anni il suo potere germinativo e germina in inverno. •Ambiente: campi di cereali ed incolti contenenti azoto, in luoghi moderatamente caldi e soleggiati. •Descrizione: il fusto è eretto, la lamina fogliare risulta verde opaco con peli sottili. Le auricole sono assenti e la ligula è bianca e dentata. •Importanza economica: arreca danni considerevoli per lo spazio che occupa, sottraendo nutrienti con il suo apparato radicale. Lolium spp. L. Loglio, loiessa •Ciclo vegetativo: pianta annua che fiorisce da fine primavera. Disseminazione tramite il vento, l’acqua e gli animali. •Ambiente: prati, pascoli, strade, tappeti erbosi, campi e bordi degli stessi. Su terreni ricchi di azoto, compatti, limosi-argillosi. •Descrizione: possiede foglie lanceolate con pagina inferiore verde lucente, mentre quella superiore é verde opaco; entrambe sono glabre. Le auricole sono presenti e la ligula è presente anche se corta. •Importanza economica: pianta che nei campi arreca danni anche di notevole entità. Nei prati e nei pascoli produce un buon foraggio; resistente al calpestio. 48 Phalaris spp. L. Falaride, scagliola •Ciclo vegetativo: pianta annua che germina in autunno-inverno e che fiorisce dalla primavera all’autunno. La disseminazione avviene attraverso i semi dei cereali utilizzati per la semina dei cereali. •Ambiente: campi di cereali. •Descrizione: le foglie sono lineari con lamina molle e ligula tronca. •Importanza economica: pianta particolarmente nociva per lo spazio che sottrae nei campi. Può dar luogo ad infestazioni massicce e a conseguenti pesanti cali di produzione se non viene ben controllata. Poa annua L. Fienarola annua, poa annua •Ciclo vegetativo: pianta annua da estiva a perenne, praticamente vivace per autoseminagione continua; rimane verde durante l’inverno, fiorisce tutto l’anno. Disseminazione tramite il vento, l’acqua e gli animali. •Ambiente: frequente lungo le strade, nei pascoli, ai bordi dei campi e dei giardini; spunta su terreno ricco di azoto e compatto. •Descrizione: la pagina superiore fogliare è verde opaco, mentre quella inferiore è verde lucente. Le auricole sono molto corte. •Importanza economica: pianta nociva per lo spazio che sottrae nei campi. Apera spica venti L. Agrostide annuale, spica venti •Ciclo vegetativo: pianta annua invernale, raramente estiva; germina in autunno o in primavera, fiorisce in estate. Disseminazione specialmente con la pula al momento della mietitura e con lo stallatico, ma anche per mezzo del vento e dell’acqua. •Ambiente: campi di cereali autunnali, terreni incolti. Su terreno fresco, contenente azoto, leggermente acido. Indicatore di carenza di calcio. •Descrizione: lamina fogliare arrotolata nel senso longitudinale di colore verde opaco e glabra. Lamina fogliare con strisce rosse priva di auricole, ligula molto lunga e dentellata. •Importanza economica: pianta pericolosa perchè può sottrarre molto spazio. Arreca danni considerevoli. 49 Le principali erbe infestanti dicotiledoni di frumento e orzo Matricaria chamomilla L. Camomilla comune •Ciclo vegetativo: pianta annua invernale, raramente annua estiva. Germinazione in autunno e primavera. Fioritura dalla primavera all’estate; impollinazione per mezzo degli insetti. Disseminazione tramite il vento, l’acqua, la pianta medesima, gli animali e l’uomo (con le sementi). •Ambiente: campi di cereali, incolti; terreni contenenti azoto, poveri di calce, in luoghi moderatamente soleggiati e moderatamente caldi, fino al piano subalpino. •Descrizione: possiede una radice a fittone e fusto eretto. Presenta infiorescenze a capolino con fiori a linguetta, esterni bianchi e fiori tubulosi interni gialli. •Importanza economica: arreca danni da moderati a considerevoli per l’azoto che consuma e lo spazio che occupa. Antica pianta medicinale, coltivata ancora attualmente per il medesimo scopo. Cirsium arvense L. Stoppione, scardaccione •Ciclo vegetativo: pianta perenne; radici molto profonde, con stoloni rizomatosi sotterranei. Germinazione in autunno - inverno. Fioritura dall’estate all’autunno; impollinazione tramite gli insetti. Disseminazione per mezzo del vento, dell’acqua e della pianta medesima, propagazione anche tramite gli animali e l’uomo. •Ambiente: campi di cereali, altri campi, incolti; propagazione anche nei boschi e sulle rive dei corsi d’acqua; terreni contenenti azoto, in luoghi moderatamente soleggiati e moderatamente caldi, fino al piano subalpino. •Descrizione: le prime foglie sono ellittiche, ovali, mentre quelle tardive sono lanceolate, oblunghe o pinnato-lobate a margine dentato. Infiorescenza con involucro piriforme, spesso rossastro. •Importanza economica: arreca danni considerevoli ed anche forti per l’azoto che consuma e lo spazio che occupa. Le esili spine delle foglie provocano infiammazioni della pelle ed i peli del pappo provocano infiammazioni degli occhi. Convolvulus arvensis L. Vilucchio dei campi, convolvolo dei campi •Ciclo vegetativo: germinazione in primavera; emissione dei rigetti radicali dalla primavera all’autunno. Fioritura in estate ed autunno. Disseminazione tramite il vento, l’acqua, gli animali, l’uomo e la pianta medesima. •Ambiente: campi coltivati, campi di cereali, vigneti, bordi dei sentieri. Su terreno alcalino, fertile; in luoghi soleggiati, moderatamente caldi, fino al piano subalpino. •Descrizione: foglie intere lunghe, oblunghe o lanceolate. Produce fiori singoli, rosati o bianchi. •Importanza economica: arreca danni da sensibili a importanti per lo spazio che occupa, la luce che assorbe e le sostanze nutritive che sottrae al terreno. Avvolge e soffoca con i suoi steli volubili. Vigoroso concorrente dello spazio radicale. 50 Fumaria officinalis L. Fumaria •Ciclo vegetativo: pianta annua, con radici profonde anche 1 metro. Fiorisce in primavera - estate. Viene disseminata dall’uomo assieme ai cereali, come pure dagli animali e dal vento; conserva per lunghi anni il suo potere germinativo e germina in inverno - primavera. •Ambiente: campi di cereali, campi coltivati ed incolti contenenti molto azoto, in luoghi moderatamente caldi e soleggiati. •Descrizione: è dotata di un fusto sdraiato, radice fittonante e le foglie sono caratterizzate da uno strato ceroso. Il colore dell’infiorescenza varia dal rosa al rosso. •Importanza economica: arreca danni considerevoli per lo spazio che occupa. Galium aparine L. Attaccamani •Ciclo vegetativo: pianta annua che germina in autunno - inverno e in primavera e che fiorisce dalla primavera all’autunno. Disseminazione tramite il vento, l’acqua, la pianta medesima, gli animali e l’uomo. •Ambiente: siepi, campi, incolti, fino al piano subalpino; su terreni freschi ricchi di azoto, in luoghi moderatamente soleggiati e da moderatamente caldi a freschi. •Descrizione: stelo quadrangolare rampicante, la foglia è dotata di peli appiccicosi nella pagina inferiore. Il fiore è composto da falsi grappolini di colore bianco. •Importanza economica: arreca danni da moderati a importanti per l’azoto che sottrae al terreno e per lo spazio che occupa. Pianta rampicante. Papaver rhoeas L. Papavero •Ciclo vegetativo: pianta annua invernale o estiva, che germina in autunno o in primavera e fiorisce dalla primavera all’autunno. Impollinazione per mezzo degli insetti. Disseminazione per mezzo del vento, dell’acqua e dell’uomo. •Ambiente: soprattutto nei campi dei cereali autunnali. Depositi di macerie. Terreni ricchi di azoto. Luoghi moderatamente soleggiati e moderatamente caldi, fino al piano subalpino. •Descrizione: radice a fittone, foglie con forme molto differenti, palmate, oblunghe, lanceolate, dotate di peli. L’infiorescenza è caratterizzata da una corolla con quattro petali tondeggianti di colore rosso vivo con macchia scura al centro. •Importanza economica: arreca danni di media entità per l’azoto che consuma e lo spazio che occupa. Un tempo era utilizzata come pianta medicinale. 51 Polygonum aviculare L. Correggiola •Ciclo vegetativo: pianta annua estiva, spesso prostrata e che ricopre il terreno. Fiori autogami. I semi sono portati a lunghe distanze dall’uomo e dall’acqua piovana e a brevi distanze dal vento e dagli animali. •Ambiente: terreni aperti, consolidati, contenenti azoto, campi di cereali. •Descrizione: foglie ellittiche, lanceolate o ovali. Infiorescenza da rosa a verde-bianco. •Importanza economica: sottrae spazio alle colture arate e sarchiate, specialmente vicino alle strade; moderata dannosità; se la lavorazione del terreno è difettosa tende a comparire in massa. Polygonum persicaria L. Persicaria, poligono persicaria •Ciclo vegetativo: pianta annua estiva, fusto eretto o prostrato e più tardi ascendente; semi diffusi lontano dall’uomo con le sementi delle piante coltivate, su medie distanze dalle acque superficiali e su brevi distanze dagli animali e dal vento. •Ambiente: terreni ricchi di sostanze nutritive e specialmente di azoto, leggeri, areati, contenenti limo. Campi di colture sarchiate ed incolti. •Descrizione: foglie lanceolate, fusto eretto, cilindrico e lucido. •Importanza economica: sottrae spazio e contende nutrimento alle colture sarchiate, arrecando danni di media entità; forte dannosità quando compare in massa. Ranunculus arvensis L. Ranuncolo dei campi •Ciclo vegetativo: pianta annua invernale o estiva. Germina in autunno o in primavera e fiorisce dalla primavera all’estate. Impollinazione affidata agli insetti ed autoimpollinazione. Disseminazione per mezzo degli animali e dell’uomo (con le sementi di cereali). •Ambiente: campi di cereali autunnali; terreni aridi, alcalini e contenenti azoto, in luoghi soleggiati e moderatamente caldi, fino al piano montano. Indicatore di limo. •Descrizione: le foglie sono palmi-settate, palmato-lobate. I fiori sono gialli con cinque petali su peduncoli allungati. •Importanza economica: arreca danni di media entità per lo spazio che occupa. 52 Sinapis arvensis L. Senape dei campi, senape selvatica •Ciclo vegetativo: pianta annua che germina in primavera e fiorisce dalla primavera all’autunno; impollinazione per mezzo degli insetti o autogamia. Disseminazione tramite il vento, l’acqua, l’uomo e gli animali. •Ambiente: colture sarchiate, campi di cereali. Terreni fertili e ricchi di azoto. In luoghi ben soleggiati e moderatamente caldi, fino al piano subalpino. Indicatore di argilla. •Descrizione: è caratterizzata da fiori gialli, disposti a croce e ombrelliformi. •Importanza economica: tende a svilupparsi in massa, arrecando danni di media o considerevole entità, per lo spazio che occupa e per le sostanze nutritive che sottrae al terreno. Pianta mellifera apprezzata, che irrita però gli organi superiori dell’apparato digestivo del bestiame. I semi sono tossici per gli uccelli. Stellaria media L. Centocchio, stellaria, peverina comune •Ciclo vegetativo: pianta annua ibernante allo stadio fenologico estivo. Germina durante tutto l’anno, fiorisce dalla primavera all’autunno. Disseminazione tramite il vento, l’acqua, l’uomo e gli animali, specialmente le formiche. •Ambiente: campi, giardini, campi di cereali, macerie, in luoghi moderatamente soleggiati, da caldi a freddi, fino al piano alpino. Cresce su terreni contenenti azoto. •Descrizione: fusto strisciante di colore rossastro. Infiorescenza costituita da fiori bianchi e piccoli a forma di stella. •Importanza economica: malerba molesta per l’azoto che sottrae e lo spazio che occupa; i danni sono considerevoli perchè ha la tendenza a formare una cotica rasente il suolo e a moltiplicarsi in massa. Veronica persica L. Veronica comune •Ciclo vegetativo: pianta annua estiva o annua ibernante; germina tutto l’anno e fiorisce dall’inizio della primavera al tardo autunno. Impollinazione per mezzo degli insetti e diretta. Disseminazione tramite il vento e la pianta medesima; propagazione con le sementi. •Ambiente: campi, giardini, su terreni freschi e fertili, in luoghi relativamente soleggiati e moderatamente caldi, fino al piano subalpino. •Descrizione: è dotata di foglie ovate, incise e dentate, stelo prostrato e ha un’infiorescenza blu o bianca. •Importanza economica: arreca danni da medi a forti per lo spazio che occupa e le sostanze nutritive che sottrae. Tende a moltiplicarsi in massa nelle colture aperte e specialmente nei vigneti. 53 Le principali patologie fungine di frumento e orzo Complesso del Mal del Piede •Sintomi: si manifesta con imbrunimenti sul culmo e sulle radici, le quali non si sviluppano correttamente. La parte aerea ingiallisce e le cariossidi formate raggrinziscono. Le piante colpite presentano una crescita stentata associata ad un aspetto cloritico. •Importanza: causato da uno o più agenti fungini, interessa l’apparato radicale e il culmo favorendo fenomeni di allettamento e difficoltà nel corretto funzionamento dell’apparato radicale, quindi nell’assorbimento di acqua ed elementi nutritivi. •Ciclo: persistente nelle piante ospiti e nei residui colturali. La diffusione può avvenire per contatto tra radici di piante malate con quelle di piante sane. •Condizioni ambientali: gli attacchi sopraggiungono soprattutto quando si utilizza semente non conciata e con i ringrani, stress nutrizionali e l’elevata umidità del terreno. Puccinia striiformis Ruggine gialla •Sintomi: tipiche strisce gialle sulle foglie. Le foglie attaccate sono ricoperte di striature gialle, allineate, disposte parallelamente alle nervature. •Importanza: negli ultimi anni, in particolare nelle zone dell’Italia centrale, la ruggine gialla ha provocato gravi danni. È la meno termofila delle ruggini e quindi la prima a comparire (da fine accestimento). Provoca perdite fino al 50% della produzione. •Ciclo: il fungo sopravvive come micelio sulle graminacee spontanee. Le spore possono essere disseminate a grande distanza. •Condizioni ambientali: condizioni ottimali per l’infezione sono temperature di 10-15°C con piogge leggere o frequenti rugiade. 54 Puccinia recondita Ruggine bruna •Sintomi: pustole polverulente di colore bruno-ocra disposte senza ordine apparente sulla superficie fogliare. A fine ciclo si trasformano in pustole di colore scuro. Sintomi occasionali possono apparire su guaine fogliari e steli. •Importanza: la ruggine bruna è uno dei patogeni più dannosi per il frumento e l’orzo. I suoi attacchi, che si manifestano in genere immediatamente dopo la fioritura, possono portare perdite fino al 50% della produzione. •Ciclo: il fungo può crescere solo sulle parti verdi delle piante e sopravvive come micelio vitale o come uredospore su altri cereali o infestanti graminacee. •Condizioni ambientali: condizioni ideali di infezione sono date da temperature di 18-23°C con formazione di rugiada durante la notte nella fase immediatamente successiva la fioritura. Clima mite in autunno e in inverno è uno dei fattori predisponenti la malattia. Puccinia graminis Ruggine nera •Sintomi: pustole bruno-nere sulle guaine fogliari e gli steli. Tipici sono i bordi lacerati del tessuto fogliare che circondano le pustole scoppiate. •Importanza: la ruggine nera è potenzialmente la più pericolosa fra le ruggini. È la più termofila, è quindi l’ultima a comparire e si può notare dall’inizio di giugno. Causando spaccature dei tessuti dello stelo impedisce la corretta maturazione della coltura, per cui oltre al danno quantitativo della granella abbatte pesantemente anche il peso ettolitrico e il peso dei mille semi. •Ciclo: il fungo può crescere solo sulle parti verdi delle piante e sopravvive come micelio vitale o come uredospore su altri cereali o infestanti graminacee. •Condizioni ambientali: è la più termofila fra le ruggini, per cui temperature superiori alla norma e presenza di rugiade da metà maggio, abbinate ad un inverno mite sono le condizioni ideali per lo sviluppo del fungo. 55 Septoria tritici Septoria fogliare •Sintomi: sulle foglie, in genere lungo le nervature, appaiono tacche di colore verde chiaro-grigio e successivamente giallo. Con il passare del tempo le tacche diventano brune alla periferia e disseccano al centro. Contemporaneamente all’interno compaiono granuli nerastri (picnidi). In caso di forti attacchi in breve tempo le tacche coprono tutta la superficie fogliare. Per queste caratteristiche il fungo è di difficile riconoscimento e spesso viene confuso con normali seccumi colturali. •Importanza: il fungo, in zone caratterizzate da elevata umidità ed in condizioni ottimali di sviluppo, può causare perdite fino ad un 30% della produzione. •Ciclo: la septoria sopravvive sui residui colturali e per infettare la coltura necessita di un lungo periodo di bagnatura fogliare e di temperature non elevate. L’infezione inizia dalle foglie più basse per poi salire. •Condizioni ambientali: condizioni ottimali per l’infezione sono l’elevata umidità associata ad una prolungata bagnatura fogliare o periodi piovosi e temperature di 15-20°C. Minima lavorazione o semina su sodo di frumento in monosuccessione sono fattori predisponenti in quanto i residui colturali dell’anno precedente presenti sul campo sono fonte primaria di inoculo. Septoria nodorum Septoria della foglia e della spiga •Sintomi: sulle foglie si riscontrano macchie ovali di ridotte dimensioni e di colore bruno-verde chiaro-giallastro che si evolvono in chiazze ovali più grandi. Sulla spiga l’infezione si manifesta con un complesso di macchie di colore violaceo che poi vira al bruno sulle glume. •Importanza: la septoria infetta il frumento in tarda primavera, soprattutto in aree caratterizzate da elevate precipitazioni. Le perdite produttive dovute all’attacco sulle foglie e sulla spiga arrivano fino al 30%. Le infezioni della spiga causano anche una forte diminuzione del peso ettolitrico e del peso dei mille semi. •Ciclo: il fungo sopravvive sui residui della coltura o sul seme. L’infezione inizia con le piogge primaverili e in genere dalle foglie più basse per poi salire. •Condizioni ambientali: condizioni ottimali per l’infezione sono l’elevata umidità associata ad una prolungata bagnatura fogliare o periodi piovosi e temperature di 20-25°C. 56 Erysiphe graminis Oidio •Sintomi: classiche macchie bianche sulle foglie, le guaine e le spighe. I primi sintomi si verificano alla base delle piante. Un feltro bianco, cotonoso si forma sulla superficie delle foglie dei culmi e delle spighe. A fine attacco punti neri (cleistoteci) sono visibili all’interno delle macchie. Sulle spighe la malattia si evidenzia con una crosta biancastra e con la granella di dimensioni ridotte. Quando le condizioni non sono ottimali per lo sviluppo, il fungo può causare piccole macchie marroni scure sulle foglie. •Importanza: medio-bassa, infatti l’oidio è una malattia che si sviluppa in ambienti particolarmente umidi, comunque il danno che causa arriva al massimo al 25% della produzione. •Ciclo: l’oidio può svilupparsi solo sui tessuti verdi. Sopravvive dopo la raccolta come micelio (piante infestanti) o cleistoteci. In genere passa l’inverno come micelio. •Condizioni ambientali: lo sviluppo della malattia è favorito da temperature di 18-22°C ed elevata umidità relativa. Alte temperature, elevata luminosità e piogge battenti ostacolano lo sviluppo del fungo. Elevata densità della coltura ed eccesso di concimazione azotata favoriscono lo sviluppo della malattia. Fusarium spp. Fusariosi della spiga •Sintomi: spighette o spighe intere appaiono svuotate e di colore panna con in genere sfumature rosa. In caso di forti attacchi si forma un micelio rosa pallido fra le spighette. •Importanza: la malattia è causata da un complesso di specie. L’intensità degli attacchi dipende dalle condizioni atmosferiche durante la fioritura; in caso di fioritura in un periodo piovoso e con varietà molto sensibili si può arrivare a perdite del 50%. Oltre alla perdita di produzione si ha produzione di DON (Deossinivalenolo), una micotossina particolarmente pericolosa e regolamentata per legge. La presenza oltre una determinata soglia impedisce la commercializzazione della granella. •Ciclo: la fonte di inoculo primario è rappresentata dai residui colturali di mais, grano e sorgo che rappresentano il substrato su cui si perpetua il fungo. In caso di piogge durante la fioritura le spore contaminano le antere per poi colonizzare la spiga. •Condizioni ambientali: periodi piovosi ed umidi durante la fioritura sono le condizioni ottimali per lo sviluppo della malattia. Minima lavorazione o semina su sodo, che lasciano i residui colturali in superficie, sono elevati fattori di rischio. 57 I principali insetti patogeni dei cereali autunno-vernini Gli insetti sono tra i principali agenti di danno nella coltivazione dei cereali a paglia. In particolare possono causare: • Riduzione della produttività • Drastico calo delle caratteristiche qualitative • Potenziale diffusione di Virosi o patologie di altra origine Afidi Grazie al loro apparato boccale pungente-succhiante, gli afidi si nutrono della linfa della pianta e degli elementi nutritivi in fase di immagazzinamento nella granella. Inoltre, sono i principali vettori di svariate Virosi, che causano gravissimi danni sui cereali. Gli afidi causano riduzione dell’efficienza impollinante, riduzione della produttività finale e deturpazione delle caratteristiche qualitative delle granelle. Cimici Dotate di apparato boccale pungente-succhiante al pari degli afidi, le cimici sono un grave problema soprattutto nella fase successiva alla fioritura del frumento. Esse infatti si nutrono degli elementi nutritivi stoccati nella granella in fase di maturazione lattea. Il principale danno da esse causato è riconducibile ad una drastica riduzione della qualità delle caratteristiche molitorie delle granelle. Lema Questo insetto si nutre principalmente del mesofillo fogliare delle piante, cioè delle sue parti verdi. A seguito di annate particolarmente piovose ed in climi freschi, la Lema risulta essere un grave problema in quanto impedisce alla pianta di effettuare la fotosintesi, riducendo il suo potenziale produttivo. 58 59