il sistema respiratorio e gli scambi gassosi L’apparato respiratorio L’apparato respiratorio fornisce ossigeno, elimina diossido di carbonio, e comprende: • le vie respiratorie superiori (naso e faringe); • le vie respiratorie inferiori (laringe, trachea, bronchi, bronchioli e polmoni). 2 Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012 cuore e polmoni Polmone sinistro Una struttura ramificata La trachea si ramifica in due bronchi, ognuno dei quali porta a un polmone. I bronchi si ramificano ciascuno in cinque bronchi lobari e poi fino a formare i bronchioli. Le ramificazioni più fini dei bronchioli terminano in grappoli di alveoli che danno forma e consistenza ai polmoni. Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012 5 Polmoni Laringe (anteriore) Laringe (cartilagine) Laringe - Trachea Il movimento delle corde vocali è spiegato da un particolare effetto, chiamato effetto Venturi, derivato dal teorema di Bernoulli. Laringe – Trachea- Bronchi - Bronchioli epitelio pseudostratificato ciliato epitelio pseudostratificato ciliato Bronchioli - Alveoli Sangue ricco di ossigeno Sangue povero di ossigeno Bronchiolo Alveoli Capillari sanguigni Alveoli Alveoli Lo scambio dei gas: L’ossigenazione del sangue e il rilascio di CO2 avvengono per diffusione nei capillari degli alveoli polmonari. 17 Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012 Epitelio squamoso semplice (alveoli polmonari) • Scambio e trasporto dei gas nel corpo: Aria espirata Aria inspirata Cellule epiteliali degli alveoli Spazi alveolari CO2 O2 Capillari alveolari del polmone Sangue ricco di O2 e povero di CO2 Sangue povero di CO2 e ricco di O2 Cuore Capillari tessutali CO2 Liquido O interstiziale 2 Cellule tessutali di tutto il corpo – Lo scambio dei gas tra i capillari e le cellule circostanti avviene per diffusione, secondo un gradiente di pressione. – Ciascuno dei gas presenti in una miscela è responsabile di una parte, detta pressione parziale, della pressione totale della miscela. – Un gas diffonde da una regione con pressione parziale maggiore a una con pressione parziale minore. Pleure I polmoni sono organi elastici divisi in lobi, ogni polmone è rivestito esternamente da una doppia membrana detta pleura: • la pleura viscerale aderisce alla parete esterna del polmone; • la pleura parietale alla parete toracica. 23 Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012 pleure polmoni (pleure) La meccanica della respirazione La ventilazione polmonare è causata dall’azione dei muscoli respiratori: il diaframma e i muscoli intercostali, e comprende due fasi (inspirazione ed espirazione). 26 Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012 Ventilazione polmonare – Grazie alla ventilazione dei nostri polmoni, sulla superficie di scambio dei gas respiratori viene mantenuta alta la concentrazione di O2 e bassa la concentrazione di CO2. Inspirazione ed espirazione 28 Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012 capacità polmonare – Il massimo volume di aria che possiamo forzatamente inspirare ed espirare è chiamato capacità vitale (in media 4 litri). – I polmoni contengono più aria rispetto alla capacità vitale: nei polmoni rimane sempre un volume residuo di aria che impedisce agli alveoli di collassare (in media un litro). – La capacità polmonare, ovvero il volume massimo di aria che può essere contenuto dai polmoni, è dato dalla somma della capacità vitale e del volume residuo. Le secrezioni del tratto respiratorio I polmoni producono due tipi di secrezioni che influenzano la ventilazione: • il muco viscoso presente nelle vie aeree superiori intrappola particelle, detriti e microrganismi inalati con l’aria; • il surfactante polmonare riduce la tensione superficiale nel fluido che riveste gli alveoli facilitando l’ingresso di aria. I bambini nati pretermine, le cui cellule polmonari non hanno ancora sviluppato la capacità di produrre surfactante, possono sviluppare la sindrome da distress respiratorio (ARDS). 31 Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012 Il controllo della ventilazione La ventilazione dipende dal sistema nervoso centrale che regola la contrazione dei muscoli intercostali e del diaframma. 32 Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012 I centri di controllo della respirazione, situati nell’encefalo, regolano il ritmo respiratorio in base alle esigenze dell’organismo e monitorando la concentrazione di CO2 nel sangue. Cervello Liquido cerebrospinale Ponte Midollo allungato Segnali nervosi che inducono la contrazione dei muscoli Centri di controllo della respirazione stimolati da: Aumento di CO2 = diminuzione del pH nel sangue Segnale nervoso che rileva i livelli di CO2 e O2 Sensore per CO2 e O2 nell’aorta Diaframma Muscoli intercostali Lo scambio polmonare dei gas Gli scambi di gas respiratori avviene nei polmoni per diffusione attraverso l’endotelio che riveste i vasi sanguigni, grazie all’emoglobina dei globuli rossi. In base alle differenze di pressione parziale di CO2 e O2: • negli alveoli polmonari il sangue si arricchisce di O2 e rilascia CO2; • nei capillari sistemici il sangue ossigenato rilascia O2 e si arricchisce di CO2. 34 Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012 emoglobina Emoglobina adulta e fetale L’emoglobina fetale ha maggiore affinità per l’ossigeno di quella adulta, questo facilita il trasferimento di O2 dalla madre al feto a livello della placenta. 36 Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012 • Gli scambi gassosi nel feto avvengono attraverso la circolazione materna • Un feto umano scambia gas con il sangue materno attraverso la placenta. Placenta, contenente vasi sanguigni materni e capillari del feto Cordone ombelicale, contenente vasi sanguigni del feto Liquido amniotico Utero Patologie del sistema respiratorio: Infezioni acute Patologie croniche Infezioni acute – Le infezioni acute delle vie respiratorie sono patologie molto frequenti. – Si tratta di malattie causate da microorganismi (virus, batteri, funghi). Possono presentare un andamento stagionale. • Laringite, Tracheite, Bronchite, Polmonite, Pleurite. Polmonite Streptococcus pneumoniae penicillina Penicillium notatum Alexander Fleming 1928 Virus dell’influenza Virus dell’influenza • Virus a RNA della famiglia degli Orthomyxoviridae • Sferici (poliedrici) • Rivestiti • Dimensioni di 80-100 nm (filtrabili) • Virus mutagene • Virus fragile Descrizione dei virus influenzali Tipo A provocano epidemie ogni 2-3 anni. Pandemie ogni 10-40 anni Tipo B ogni 4- 6 anni. Tipo C dà epidemie locali. A e C infettano diverse specie, mentre B quasi esclusivamente l’uomo. Glicoproteine I virus tipo A e B presentano in superficie due glicoproteine che ne specificano il sottotipo • EMOAGGLUTININA (H) • NEUROAMINIDASI (N) Virus A Si differenziano in diversi sottotipi: Da H1 a H16 Da N1 a N9 Tutti i sottotipi sono stati ritrovati nelle SPECIE AVIARIE, serbatoi naturali del virus A ricombinazione genica Epidemie e Pandemie Un‘EPIDEMIA di un malattia si verifica quando la frequenza della malattia aumenta. Una PANDEMIA è un'epidemia a livello mondiale data dalla comparsa di un virus nuovo riassortito, trasmissibile nella popolazione umana. Known flu pandemics Name of pandemic Asiatic (Russian) Flu Date 1889–1890 1918 flu pandemic 1918–1920 (Spanish flu) Asian Flu 1957–1958 Hong Kong Flu 1968–1969 2009 flu pandemic 2009–2010 (swine) Deaths Case fatality rate 1 million 0.15% 20 to 100 million 2% 1 to 1.5 million 0.75 to 1 million 0.13% <0.1% 18,000 0.03% influenza: aspetti clinici • Malattia respiratoria acuta in forma epidemica • Tramissione attraverso le goccioline emesse con colpi di tosse, starnuti o con il semplice parlare. Contatti personali diretti, secrezioni. • Incubazione 1-3 giorni. • Sintomi: inizio improvviso con febbre,spossatezza,cefalea, dolori muscolari, tosse secca. Raramente rinite e faringite, talora diarrea. • Durata: febbre 2-4 giorni, spossatezza 7-10 giorni. • Complicanze: Polmonite virale o batterica, specialmente in anziani con malattie croniche debilitanti. malattie croniche • Bronchite • Asma bronchiale • Le affezioni croniche del sistema respiratorio sono legate soprattutto a fattori irritanti: fumo di sigaretta, inquinamento atmosferico. Bronchite cronica • La bronchite cronica è una malattia molto comune, causata dalla produzione eccessiva di muco nelle vie respiratorie accompagnata da continua tosse. La bronchite può degenerare nell’enfisema polmonare con distruzione di parte degli alveoli. Asma bronchiale E’ un disturbo di tipo infiammatorio caratterizzato da broncocostrizione (temporanea) e conseguente resistenza al flusso d’aria nelle vie aeree polmonari in seguito ad uno stimolo. L'asma provoca mancanza o difficoltà di respiro, tosse, respiro sibilante, senso di oppressione al torace. Caratteristiche dell’asma bronchiale sono, oltre la broncocostrizione, l’ipersecrezione di muco, e l’edema (accumulo di liquidi) della mucosa. Asma bronchiale La crisi asmatica può essere scatenata da diversi fattori: il freddo, gli sforzi fisici, il respirare gas secchi, lo stress emotivo, gli allergeni, l'inquinamento ambientale e recenti infezioni virali delle vie respiratorie. I farmaci antistaminici agiscono su recettori specifici dell'istamina, inibendo la sua attività allergenica. Fumo di sigaretta Polmoni non fumatore Polmoni fumatore Il fumo uccide in Italia 80.000 persone l’anno • Vengono colpiti prevalentemente da Tumori polmonari (il tumore con il maggior tasso di incidenza e di mortalità nel mondo) soggetti di età superiore a 50 anni che abbiano fatto uso di tabacco. • Il fumo di sigaretta contiene circa 60 sostanze mutagene cancerogene certe (inclusi il radon, il benzopirene, alcune nitrosamine e la nicotina) • Il fumo irrita le cellule che rivestono i bronchi, inibisce i movimenti delle ciglia e distrugge i macrofagi (speciali globuli bianchi che inglobano particelle e microrganismi). Polmone Cuore Polmoni sani (sinistra) e polmoni colpiti da cancro (destra).