IL SUOLO AMBIENTE VIVO gli organismi che vivono nel suolo “Le forze inorganiche creano sempre solo l’inorganico. Mediante una forza superiore che agisce nel corpo vivente, al cui servizio sono le forze inorganiche, nasce la sostanza organica dotata di qualità vitali, diversa dal cristallo, con forme caratteristiche.” – (Justus von Liebig) Il suolo deve essere soffice anche in profondità e presentare una buona struttura: • Sarà costituito da un elevato numero di complessi argilla-humus, piccoli grumi di terra prodotti dai più disparati organismi che vivono nel terreno, contenenti sostanze minerali ed organiche in minutissime quantità. • I grumi sono tenuti assieme da una pellicola di acqua e muco che ospita tra l’altro anche colonie di batteri utili. • Lo spazio rimanente contiene dell’aria, non differente nella sua composizione, dall’aria atmosferica. Occorre curare la fertilità del Terreno • I batteri sono la più piccola forma di vita esistente nel suolo • Vengono poi gli attinomicieti, capaci di decomporre una sostanza difficilmente modificabile quale la lignina ed anche la corazza chitinica degli insetti e di produrre fra le altre sostanze anche degli “antibiotici naturali”. • I funghi infine sono in grado di sciogliere i complessi legami fra l’azoto ed il carbonio formando sia sostanze umiche che “antibiotiche”. • A queste ultime ed alle alghe si deve la produzione in modo esclusivo della clorofilla del suolo, mentre alcune alghe azzurre possono legare l’azoto atmosferico. • In un metro quadro di terra questa microflora ammonta a circa 10 miliardi di unità. La Fauna del suolo • La fauna del suolo è numericamente ricchissima: soltanto gli unicellulari tra cui i ciliati, flagellati ed amebe, si stima possano ammontare a circa millemiliardi per metro quadrato di buon terriccio. • Nello strato superficiale del suolo vivono inoltre migliaia di specie di nematodi. Molte di esse sono parassite delle piante, ma in un terreno sano la quantità di queste ultime viene tenuta sotto controllo dai funghi. • Nel terreno si può anche sfruttare vantaggiosamente la proprietà di molte specie di rendere accessibile l’azoto alle piante. • In natura acari, cetopodi, collemboli, miriapodi, aselli, ragni, coleotteri sono impegnati tutti a sminuzzare, divorare ed espellere Humus o i suoi composti precursori. Sono infatti i loro escrementi a costituire la base indispensabile per la crescita delle piante. IL LOMBRICO • Il lombrico “impasta” nel suo intestino le sostanze minerali ed organiche e le trasforma in complessi stabili argilla-humus. • Le deiezioni del lombrico contengono sette volte più magnesio, tre volte più potassio e due volte più calcare della terra circostante. Confronto fra il processo di putrefazione e la digestione nell’Uomo e nell’animale LA STRUTTURA DEL TERRENO • PROVA DELLA VANGA • ANALISI DELLE RADICI I TRE PRINCIPI DELLA BIODINAMICA I La pianta è un’immagine vivente del cosmo II Concimare significa portare vita (in quanto la vita nasce solo dalla vita) III L’azienda agricola è un organismo vivente I° principio: La crescita delle piante è dominata da due tendenze: • una spinge radici e steli in senso verticale • l'altra dispone foglie e fiori secondo una direzione elicoidale I° Principio: LA PIANTA IN RELAZIONE ALLA LUNA • L'apparato radicale e lo sviluppo fogliare della pianta sono legate al ciclo lunare crescente il quale raggiunge il suo massimo con la luna piena. • La fioritura e fruttificazione della pianta sono legate invece al ciclo lunare calante che raggiunge il suo massimo con la luna nuova N.B.: il ciclo lunare della luna crescente e calante viene definito ciclo sinodico e dura circa 29 giorni. II° Principio: FERTILITÀ NEL TERRENO • La biodinamica vede il terreno come un organismo vivente, quindi è importante contribuire al massimo alla sua continuità. • Attraverso i preparati biodinamici si sviluppa un COMPOST che migliora la struttura del suolo e la sua vitalità che rende la pianta più ricettiva agli influssi esterni e cosmici. III° Principio: L'AZIENDA AGRICOLA=ORGANISMO VIVENTE L’azienda biodinamica mira a diventare una unità biologica autosufficiente, dove si trovano in equilibrio terra, vegetazioni, animali e uomini L’agricoltura bio accresce la fertilità del suolo e la biodiversità Risultati di 21 anni di ricerca DOK attuata in Svizzera dall’Istituto di Ricerca per l’Agricoltura Biologica (FiBL) Impostazione della sperimentazione • Il terreno su cui è stata effettuate la sperimentazione DOK era usato per decenni come seminativo (1957-1973 con rotazione di colture arative con miscugli di leguminose e graminacee; 1973-1975 cereali ed ortaggi a pieno campo; 1976 avena) • Nel maggio 1977 è stato seminato su tutta la superficie un miscuglio di leguminose e graminacee • Nella primavera del 1978 è iniziata la sperimentazione con le coltivazioni primaverili estive di patate, frumento e orzo. Metodi colturali • I metodi biodinamico (D) e biologico – organico (O) vengono applicati in conformità ai disciplinari delle rispettive associazioni, il metodo convenzionale (K) corrisponde ai principi della produzione integrata • A partire dal secondo periodo di rotazione è stata introdotta una variante convenzionale che riceve solo concime minerale (M) • Fin dall’inizio della sperimentazione c’è anche un sistema non concimato, ma che riceve i preparati biodinamici (N) Concimazione • • Nei primi due periodi di rotazione la quantità di letame di produzione aziendale somministrata corrispondeva nel metodo a concimazione ridotta alla quantità prodotta da 0,6 UBA e nel sistema con livello di concimazione adottato normalmente nella pratica agricola alla quantità corrispondente a 1,2 UBA. All’inizio del terzo periodo di rotazione la quantità di letame è stata aumentata rispettivamente a 0,7 UBA e a 1,4 UBA Rotazione colturale, scelta delle varietà e lavorazione del suolo • • • • • La rotazione colturale è la stessa in tutti i metodi. La durata e la versatilità della rotazione è il risultato di un compromesso fra i diversi metodi agricoli, le cui rotazioni sono differenti nella pratica. All’inizio di ogni periodo di rotazione è stata discussa da tutti i soggetti coinvolti e poi leggermente adattata alle esigenze della prassi e della ricerca. Anche la scelta varietale è il risultato di un compromesso fra l’agricoltore biologico e quello convenzionale. La lavorazione di fondo e la preparazione del letto di semina sono le stesse in tutti i metodi, mentre nei metodi biologici è stata effettuata più spesso la sarchiatura. Conclusioni • • • • • • • Le colture biologiche non riescono a raggiungere il livello delle rese delle colture concimate in modo minerale e protette con l’impiego di sostanze chimiche di sintesi. In agricoltura biologica bisogna mettere in conto una riduzione delle rese di circa il 20% Rispetto alle colture convenzionali le colture coltivate con il modo biologico consumano meno energia fossile per produrre la stessa quantità di raccolto La concimazione organica esercita un effetto positivo sul contenuto di sostanza organica nel suolo e ne evita l’acidificazione Favorendo lo sviluppo di una maggiore attività vitale del suolo, la coltivazione biologica ne migliora la struttura riducendo così il rischio di erosione La coltivazione biologica favorisce lo sviluppo dei lombrichi e degli artropodi di superficie. La maggiore presenza dei predatori contribuisce a tenere sotto controllo gli organismi nocivi Gli appezzamenti biologici si distinguono per la presenza di una maggiore varietà di piante, animali e microrganismi che rende l’ecosistema più resistente nei confronti di situazioni di disturbo e di stress. Grazie alla maggiore varietà di microrganismi presenti; l’utilizzazione dell’energia e delle risorse è più efficiente nei sistemi biologici