Università di Siena, Facoltà di Ingegneria, Corso di Fisica 2 (sede di AR), AA2011-2012, slides lezione n.20, pag.1/10 In questa lezione: Flusso tagliato. Forza di Lorentz su un circuito a geometria variabile. Introduzione alla legge di induzione di Faraday. Legge di induzione di Faraday, caso generale Legge di Lenz (Non)conservatività del campo elettrico. Legge di Faraday in forma differenziale. Esempi applicativi Alcune precisazioni sulle denominazioni di B e H Università di Siena, Facoltà di Ingegneria, Corso di Fisica 2 (sede di AR), AA2011-2012, slides lezione n.20, pag.2/10 Flusso tagliato. Forza di Lorentz su un circuito a geometria variabile. q v0 D=v0t Forza di Lorentz: Forza F= Lavoro L= Lavoro L=qε= F.e.m ε= Area S(t)= Flusso di B ΦB(t)= f.e.m. indotta ε= b Università di Siena, Facoltà di Ingegneria, Corso di Fisica 2 (sede di AR), AA2011-2012, slides lezione n.20, pag.3/10 Legge di induzione di Faraday. Il risultato precedente si estende ad altri casi dove il flusso di B varia per altre ragioni ε ε I=I(t) ε Università di Siena, Facoltà di Ingegneria, Corso di Fisica 2 (sede di AR), AA2011-2012, slides lezione n.20, pag.4/10 Legge di induzione di Faraday, caso generale In tutti i casi si osserva che ε=−dΦB/dt Il segno negativo cosa indica? Se per caso il percorso è fatto di conduttore, allora e causa una corrente iindotta La corrente indotta genera a sua volta un campo magnetico Quest’ultimo campo magnetico ha segno opposto rispetto alla variazione che lo ha provocato. Il sistema si oppone alle variazioni di campo. Legge di Lenz. Università di Siena, Facoltà di Ingegneria, Corso di Fisica 2 (sede di AR), AA2011-2012, slides lezione n.20, pag.5/10 Legge di Lenz e diamagnetismo Università di Siena, Facoltà di Ingegneria, Corso di Fisica 2 (sede di AR), AA2011-2012, slides lezione n.20, pag.6/10 (Non)conservatività del campo elettrico. Nel caso elettrostatico sappiamo che E è conservativo e cioè r r ∫ E ⋅ ds = 0 ∀C C Nel caso più generale troviamo che ε= Quindi nel caso di campi elettrici indotti NON è vero che In termini di rotore questo significa che rotE≠0 (vediamo quanto fa) Università di Siena, Facoltà di Ingegneria, Corso di Fisica 2 (sede di AR), AA2011-2012, slides lezione n.20, pag.7/10 Legge di Faraday in forma differenziale. Università di Siena, Facoltà di Ingegneria, Corso di Fisica 2 (sede di AR), AA2011-2012, slides lezione n.20, pag.8/10 Esempi applicativi Occorre avere un flusso magnetico variabile attraverso un percorso geometrico Se deve passare corrente, il percorso geometrico deve essere descritto da un conduttore Il flusso può essere fatto variare con varie tecniche Traslare un magnete Far ruotare un magnete Far ruotare/traslare il percorso vicino a un magnete Università di Siena, Facoltà di Ingegneria, Corso di Fisica 2 (sede di AR), AA2011-2012, slides lezione n.20, pag.9/10 Generare il campo con una corrente… e poi Far traslare/ruotare i circuiti l’uno rispetto all’altro Far variare nel tempo la corrente che genera il campo Università di Siena, Facoltà di Ingegneria, Corso di Fisica 2 (sede di AR), AA2011-2012, slides lezione n.20, pag.10/10 Precisazione sulle denominazioni Noi abbiamo chiamato B campo magnetico H campo generato dalle sole correnti di conduzione La ragione è che il campo vero, quello che causa forze, induzione ecc. è B: H è solo utile per fare i conti In altri (molti!) casi, si troveranno le seguenti denominazioni: B induzione magnetica H campo magnetico Questo viene fatto per analogia a E campo elettrico e D campo di induzione elettrica I campi “veri” sono E e B, mentre B e D sono “trucchi” Tuttavia nei materiali si semplificano le espressioni di rotE e rotH, divB e divD