gonfiore su una cicatrice: cosa fare?

Anno IV – Numero 956
Mercoledì 28 Settembre 2016, S. Venceslao Martire
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
farmaDAY
2. ORDINE:
FAD
in
Iniziative
terremoto
3. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti”
4. ORDINE: sussidio per i
Colleghi inoccupati
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Gonfiore
su
una
cicatrice: cosa fare?
6. Dopo il sole, le macchie
sulla pelle: cure e
trattamenti per eliminarle
7. Asimmetrico
o
irregolare: le anomalie
del seno: il seno
tuberoso: Cause e terapie
Prevenzione e
Salute
8. Intestino
dieta varia
abbuffate
irritabile?
e niente
Meteo Napoli
Mercoledì 28 Settembre
 Variabile
Minima: 17°C
Massima: 24°C
Umidità:
Mattina = 48%
Pomeriggio =57%
Proverbio di oggi….……..
Chi fatica magna chi nun fatica magna e beve.
Chi fatica mangia, chi non fatica mangia e beve
.
GONFIORE SU UNA CICATRICE:
COSA FARE?
Dopo un intervento chirurgico addominale, che richiede
un’apertura più o meno grande della parete e una sua chiusura, la
sutura può lasciarsi andare, parzialmente o in toto, dando origine
alla fuoriuscita del contenuto addominale (visceri, tessuto adiposo,
ecc.).
Questa ernia su incisione si chiama laparocele ed è
una vera e propria ernia attraverso un difetto della
parete addominale.
Il paziente, a distanza di tempo variabile da un
pregresso intervento addominale, si ritrova a livello
della cicatrice, una tumefazione o un gonfiore più o
meno fastidiosi, che tendono ad aumentare nel corso
della giornata.
Al mattino, appena svegli, il laparocele può essere quasi invisibile, mentre al
termine della giornata e dopo qualche sforzo fisico, diventare più
appariscente, a volte anche doloroso.
Il laparocele non è un problema solo estetico.
Anzi, rispetto a tutte le altre ernie, ha spesso dimensioni importanti e un
contenuto quasi sempre viscerale, soprattutto intestinale.
Come tutte le ernie, anche il laparocele può strozzarsi e causare una
occlusione intestinale o, peggio, il suo contenuto può andare in necrosi. In
entrambi i casi è sempre necessario un intervento d’urgenza.
Generalmente, comunque, fatta diagnosi di laparocele, l’indicazione è il
trattamento chirurgico che richiede quasi sempre il posizionamento di una
protesi (rete) per rafforzare la solidità della parete addominale.
In Humanitas Mater Domini, questa procedura avviene per via laparoscopica
(mininvasiva). (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 2
Anno IV – Numero 956
SCIENZA E SALUTE
DOPO IL SOLE, LE MACCHIE SULLA PELLE:
CURE E TRATTAMENTI PER ELIMINARLE
Come ogni anno, l’estate presenta il conto: svanita la tintarella, possono fare capolino
sulla pelle antiestetiche chiazze brune.
Le macchie si formano a causa di un eccesso di MELANINA,
il pigmento scuro, prodotto dai melanociti della cute, che
assicura il colore alla pelle quando ci si abbronza
Un problema molto diffuso, anche se le discromie non sono tutte
uguali: ecco i principali tipi e come trattarle.
Macchie post-infiammatorie
«Si manifestano in seguito a:
 un’infiammazione, come acne, eczema, follicolite;
 a piccoli traumi, come la depilazione;
 all’assunzione di alcuni farmaci, come alcuni antibiotici (es., le tetracicline), antinfiammatori
(Fans), antireumatici, antistaminici».
Di solito sono temporanee e scompaiono spontaneamente, senza necessità di trattamenti.
LENTIGO solari e trattamenti
«Sono macchie di forma tondeggiante, di colore bruno, con bordi ben delineati, che affiorano dopo i
40-50 anni sulle zone esposte al sole, come viso, dorso delle mani, décolleté».
Per eliminarle si possono usare il laser Q-switched o la crioterapia.
: è caratterizzato dall’emissione, per un tempo molto breve (pochi nanosecondi), di
Q- switched
una luce potentissima che colpisce le macchie senza danneggiare il tessuto
circostante. Dopo la seduta, potrebbe comparire un transitorio arrossamento.
Crioterapia
: il dermatologo spruzza su ogni macchia azoto liquido con una bomboletta dotata di
ugelli regolabili: si formano piccole bolle che, dopo alcuni giorni, si staccano e
cadono, portando via anche la lentigo. Oltre al rossore, può verificarsi un leggero gonfiore.
MELASMA o cloasma
È una macchia di colore variabile dal marrone chiaro al marrone scuro, dai contorni poco definiti, che
compare in alcune zone del viso, come fronte, parte superiore del labbro, mento, guance.
Provocata da fattori ormonali, correlati a una predisposizione genetica, interessa soprattutto le giovani
donne (tra i 30 e i 40 anni).
Le chiazze possono essere più o meno profonde: se l’accumulo è superficiale e recente, il trattamento,
in genere, è più semplice e a base di creme depigmentanti;
nelle forme che rispondono meno a questi ultimi preparati, si può ricorrere al peeling o al laser.
«I vari trattamenti si possono usare in combinazione tra loro, in modo da massimizzare i risultati e
limitare i possibili effetti collaterali.
Una volta corretto il danno, è indispensabile proteggere la cute con creme a filtro solare molto alto
(50+ spf) durante l’estate e con una fotoprotezione adeguata al tipo di pelle durante il resto
dell’anno».
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 956
Le più efficaci sono a base di idrochinone (in
concentrazione tra il 3 e il 5%), un composto che inibisce
la produzione di melanina. Vanno applicate solo sulle
macchie, da settembre a marzo, preferibilmente di sera.
Attualmente l’idrochinone può essere prescritto dal dermatologo e preparato dal farmacista (una
direttiva europea del 2000 ne ha vietato l’impiego nei prodotti cosmetici).
Tra gli effetti collaterali, irritazione, arrossamento, prurito, desquamazione della pelle.
In alternativa, ci sono le creme da banco che contengono sostanze depigmentanti, come retinoidi,
acido azelaico, acido ascorbico (vitamina C), acido cogico, arbutina, resorcinolo.
Per ottenere risultati apprezzabili, occorre usare questi prodotti con continuità, seguendo i consigli del
dermatologo.
MELASMA e creme depigmentanti
MELASMA e peeling
Si tratta di un trattamento che esfolia la pelle, permettendo di schiarire la parte
macchiata. Può essere a base di acido glicolico, salicilico, mandelico, piruvico,
fitico. Il numero di sedute varia in base al tipo di peeling, oltre che alla reazione
della pelle e al fototipo.
Gli effetti collaterali, che possono essere attenuati usando creme idratanti e lenitive, sono
arrossamento, bruciore, prurito, desquamazione.
MELASMA e laser a luce pulsata ad alta intensità
«Non si tratta di un vero e proprio laser – specifica Giampetruzzi –, ma di un
particolare fascio luminoso emanato da un’apposita apparecchiatura che,
attraverso l’utilizzo di filtri, consente di selezionare un range appropriato di
lunghezza d’onda, in modo da agire sulle macchie senza danneggiare i tessuti
circostanti».
Durante il trattamento, è possibile avvertire una leggera sensazione di calore.
Dopo può manifestarsi un lieve arrossamento, che svanisce in breve tempo.
MELASMA e laser Q-switched
È caratterizzato dall’emissione, per un tempo molto breve (pochi
nanosecondi), di una luce potentissima, che colpisce in modo molto
specifico le macchie senza danneggiare il tessuto circostante.
Se la zona da trattare è estesa o particolarmente sensibile, può essere
applicato un anestetico locale circa un’ora prima del trattamento.
Tra gli effetti collaterali, arrossamento, desquamazione, bruciore.
Dopo la seduta è consigliabile applicare creme idratanti e lenitive.
Fa parte di questa categoria, Nd Yag laser toning a bassa fluenza, che rilascia un’energia che non
distrugge i melanociti, ma agisce solo su una parte della cellula, i dendriti.
Procura, quindi, un danno limitato e selettivo (che gli esperti chiamano “termolisi selettiva
subcellulare”).
Melasma e laser frazionale
«Si tratta di un laser che interviene in profondità con microscopici raggi che
contrastano le macchie – spiega la dermatologa –.
Agisce formando tantissime piccole “colonne termiche”, note come zone
“microdermiche di trattamento”, che lasciano intatto il resto dei tessuti».
Dopo la seduta, si manifesta un lieve arrossamento che scompare nel giro di poche ore.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 956
SCIENZA E SALUTE
ASIMMETRICO O IRREGOLARE: LE ANOMALIE DEL SENO
Dalla politelia al capezzolo introflesso, dalla mammella tuberosa alla sindrome
di Poland: ecco quali sono i problemi, di varia entità, che possono modificare
l'aspetto della mammella. Oggi trattiamo la mammella tuberosa.
IL SENO TUBEROSO: Cause e terapie
La snoopy dog deformity è una malformazione che colpisce la ghiandola
mammaria e causa asimmetria
Il seno tuberoso o tubulare (snoopy dog deformity), è una
malformazione che colpisce la ghiandola mammaria.
Quest'ultima, concentrata innaturalmente dietro all'areola, è
allungata e a forma di tubo, con il polo inferiore poco sviluppato, in
direzione sia verticale che orizzontale.
L'anomalia colpisce di solito una sola mammella, mentre l'altra risulta
normale. In genere, maggiore è l'asimmetria tra i due seni, più grave è
la malformazione.
: Si tratta di una malformazione evolutiva, cioè non presente dalla nascita, che compare
CAUSE
durante la pubertà, quando il seno comincia a crescere. In pratica, la ghiandola si
sviluppa solo in parte, rimanendo ridotta.
Come conseguenza, la parte superiore del seno, fino all'areola, risulta più sviluppata rispetto a quella
sottostante, che va dall'areola fino alla piega toracica.
TRATTAMENTI. Non è possibile correggere il seno tuberoso con un approccio soft:
 serve la chirurgia.
Per risolvere il problema, si ricorre all'intervento di mastopessi, che consiste nel rimodellare la
ghiandola mammaria, conferendole forma conica o rotondeggiante.
L'intervento viene eseguito in anestesia generale con una notte di ricovero e lascia una cicatrice
periareolare (intorno all'areola) in genere poco visibile.
Se necessario, contemporaneamente alla mastopessi si può ricorrere anche alla mastoplastica
additiva, per ingrandire il volume del seno, e alla riduzione del diametro dell'areola, per ottenere un
risultato il più possibile armonico e naturale.
Il dolore è limitato a un senso di indolenzimento e può essere facilmente alleviato da comuni
analgesici.
L'operazione avviene in anestesia generale e si utilizzano punti riassorbibili, che quindi non è
necessario togliere.
È consigliabile indossare un reggiseno contenitivo nei 30 giorni successivi all'intervento, tenendo il
décolleté protetto dai raggi solari per circa due mesi.
L'operazione non compromette la possibilità di allattare.
L'iter per avere le corrette indicazioni prevede una visita dal medico di base che, constatato il
problema, prescriverà una visita specialistica dal chirurgo plastico.
A questo punto, sarà quest'ultimo a programmare, nell'ambito dell'attività ospedaliera, l'intervento.
Quando le condizioni anatomiche lo consentono, si usa il lipofilling, autotrapianto di grasso autologo
(cioè dello stesso paziente) che viene prelevato da addome, fianchi e cosce.
Con questa tecnica si rimodella la mammella, conferendole la corretta forma conica.
(OK, Salute e Benessere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 956
PREVENZIONE E SALUTE
INTESTINO IRRITABILE?
DIETA VARIA E NIENTE ABBUFFATE
La sindrome dell’intestino irritabile è una malattia piuttosto comune : «Tra il 10% e il
20% della popolazione italiana ne soffre.
La sindrome del colon irritabile è una malattia ad andamento cronico
che può essere gestita con una terapia spesso sintomatica:
in base ai sintomi riscontrati nel paziente si definisce un trattamento
specifico», spiega il prof. Silvio Danese, gastroenterologo e resp. del
Centro Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali dell’ospedale
Humanitas.
Quali sono i sintomi che caratterizzano la sindrome dell’intestino irritabile
e le possibili cause?
«I sintomi tipici sono dolori addominali, meteorismo e irregolarità intestinale: l’intestino diventa
“capriccioso” – risponde lo specialista.
Mentre fra le cause ci sono un’alterazione del microbioma, un’alterazione della motilità intestinale,
alcune infezioni intestinali».
Dietro la sindrome dell’intestino irritabile – come detto dal professore – può nascondersi anche una
variazione del microbioma, ovvero i miliardi di batteri che popolano l’intestino:
 «Oltre a essere l’organo più innervato, nell’intestino c’è un’altissima presenza di batteri.
Se si altera la composizione, ovvero la qualità e la quantità delle specie presenti nella flora batterica
intestinale, si può alterare la regolarità intestinale».
Anche l’alimentazione può influire sulla composizione del microbioma
intestinale
E a proposito di dieta cosa può fare chi è colpito dalla sindrome dell’intestino irritabile?
«Deve evitare gli eccessi e variare l’alimentazione.
C’è poi una serie di alimenti che contengono degli zuccheri che l’intestino non riesce a digerire con
facilità: sono i cosiddetti cibi FODMAP».
Tra questi cibi ricordiamo, ad esempio, latte e latticini, frutti come mele e pere, ma anche legumi,
pistacchi e pasta.
Cosa fare in caso di sintomatologia da sindrome del colon irritabile?
«Per un certo periodo si può ridurre l’assunzione di questi alimenti, ma è importante rivolgersi a uno
specialista della nutrizione», conclude il professor Danese. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Progetto
“UN FARMACO
PER TUTTI” :
Progetto per contrastare
la povertà sanitaria.
Il progetto ha come finalità
l’utilizzo di farmaci, le cui
confezioni siano integre, ma
anche di presidi medico
chirurgici o integratori e
dispositivi medici non ancora
scaduti
provenienti
da
donazione spontanea da parte
di cittadini.
A lato, l’elenco delle farmacie
che ad oggi hanno aderito al
progetto.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e
compila il form in modo da
avere le informazioni utili
riguardo il luogo di consegna del
contenitore per la raccolta dei
farmaci.
http://www.ordinefa
rmacistinapoli.it/ord
ineNuovo/news/1097
-un-farmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA 23.000
CONFEZIONI di FARMACI
e DISPOSITIVI Donati ai
seguenti ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia,
Emergency, UNITALSI
Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità Madre
Teresa di Calcutta, Ordine
di Malta, Croce Rossa
Anno IV – Numero 956
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 956
CONVENZIONI:
Servizi e Agevolazioni per gli ISCRITTI all’Ordine
Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a
tutti gli Iscritti all’Ordine.
Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno
2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle
convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o
servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a
condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente
praticate al pubblico, con la semplice esibizione del
Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino
Magnetico).
La Convenzione realizza simultaneamente la seguente
finalità:
Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli
Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine;
Le imprese ammesse alla Convenzione sono indicate in una apposita Sezione del Portale Istituzionale
dell’Ordine (Home page, News)
L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni.
PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK:
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article&layout=edit&id=1493
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata
da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 956
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY
Modulo
1/A
1/B
1/C
2/A
2/B
2/C
3/A
3/B
3/C
3/D
3/E
4/A
4/B
5/A
5/B
6/A
6/B
TITOLO
Data
Malattie Croniche 1
Malattie Croniche 2
Malattie Croniche 3
QUESTIONARO n.1
Cambiamento 1
Cambiamento 2
Cambiamento 3
QUESTIONARO n.2
Sindrome Metabolica 1
Sindrome Metabolica 2
Sindrome Metabolica 3
Sindrome Metabolica 4
Sindrome Metabolica 5
QUESTIONARO n.3
26-set
27-set
28-set
28-set
29-set
30-set
03-ott
03-ott
04-ott
05-ott
06-ott
07-ott
10-ott
10-ott
Ipertensione 1
Ipertensione 2
Diabete 1
Diabete 2
Obesità 1
Obesità 2
11-ott
12-ott
13-ott
14-ott
17-ott
18-ott
N.
Modulo
1
2
3
6/C
6/D
6/E
6/F
6/G
6/H
6/I
6/L
Obesità 3
Obesità 4
Obesità 5
Obesità 6
Obesità 7
Obesità 8
Obesità 9
Obesità 10
QUESTIONARO n. 4
7/A
7/B
8/A
8/B
8/C
8/D
8/E
9/A
9/B
Dieta Mediterranea 1
Dieta Mediterranea 2
Dieta
Paradosso Francese
Prova Costume
Mangiare Colorato
Km Zero
Caffè
Ricette
QUESTIONARIO n.5
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
TITOLO
Data
N.
19-ott
20-ott
21-ott
24-ott
25-ott
26-ott
27-ott
28-ott
28-ott
18
19
20
21
22
23
24
25
31-ott
01-nov
02-nov
03-nov
04-nov
07-nov
08-nov
09-nov
10-nov
10-nov
26
27
28
29
30
31
32
33
34
TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA
I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE
POPOLAZIONI COLPITE
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma
Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo
Terremoto Centro Italia 2016” finalizzato a sostenere le attività di solidarietà.
Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal
terremoto da parte della categoria, l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito
le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà.
I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto
Corrente Bancario aperto presso la Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito
Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli
Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687
BCPTITNN
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 9
Anno IV – Numero 956
Modulo 1/C:
La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE
LO STUDIO EPIC
La dieta mediterranea, nella sua struttura, ha trovato un ottimo strumento di conferma nello
studio Epic: si tratta del più ampio studio effettuato sul rapporto che esiste tra alimentazione e
malattia comprese le malattie croniche ed il cancro. Si è svolto dal 1992 al 1999 in 10 paesi Europei
con 23 centri di ricerca distribuiti in altrettante città, Italia compresa.
Per 10 anni circa si sono studiate le abitudine alimentari e di vita relativamente alle malattie e le
cause di morte. Sorvolando sui particolari dello studio, che potete leggere qui in italiano oppure in
originale, le considerazioni più importanti si possono riassumere come segue.
1) Bere alcoolici moderatamente, ossia non più di mezzo litro di vino al giorno e limitare l’uso del
sale a non più di 5 grammi al giorno
2) Non fumare
3) Svolgere una moderata attività fisica compreso la camminata almeno 20 minuti al giorno.
4) assumere cinque porzioni di frutta o verdura al giorno, possibilmente variandone i colori
Tutti questi accorgimenti, se messi in pratica, aumentano l’aspettativa di vita di 14 anni!
Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
www.ecm-corsi.it