LE SCHEDE DEL Professor Gelmetti La pelle a pesciolino. L’ittiosi Il termine Ittiosi definisce un gruppo di malattie genetiche, per lo più rare, prevalentemente o esclusivamente dermatologiche, di gravità e manifestazioni variabili. Il termine Ittiosi deriva da una parola greca che significa pesce perché la manifestazione più evidente della malattia è una desquamazione della pelle che ricorda molto le squame dei pesci. L’Ittiosi Volgare, definita anche ittiosi comune, è la forma più comune di ittiosi e colpisce una persona su 250-300; la seconda forma, per diffusione, è quella denominata X-Linked, ovvero legata al cromosoma X e che pertanto si manifesta prevalentemente nei maschietti. Bambini affetti da ittiosi volgare appaiono normali alla nascita, ma iniziano a manifestare i sintomi entro il primo compleanno. In genere, l’ittiosi volgare tende a migliorare dopo la pubertà. Segni evidenti In una persona affetta da ittiosi volgare, le cellule della pelle vengono prodotte a velocità normale, ma non si separano normalmente sulla superficie dello strato corneo (lo strato più esterno e visibile della nostra pelle) e non vengono eliminate come dovrebbero. Il risultato è una maggiore secchezza e ruvidezza della pelle. Le manifestazioni dell’ittiosi volgare sono tipiche e ben riconoscibili: • Pelle secca su tutto il corpo • Piccole squame o lamelle poligonali, di colore biancastro, grigiastro o marrone (chi ha la pelle più scura tende ad avere squame di colore più scuro) a carico degli arti (parte anteriore delle gambe, parte posteriore delle braccia) e del tronco (schiena) ma che può interessare tutto il corpo (quasi mai il viso e il collo, l’addome o le pieghe cutanee) • “Forfora” (=desquamazione) del cuoio capelluto. • Andamento ciclico: peggiora con il freddo e il clima secco, migliora in estate e quando il clima è più umido Generalmente le manifestazioni sono limitate sia per estensione che per gravità quindi la malattia, per quanto fastidiosa, non è invalidante; nei casi più gravi (le ittiosi recessive, non l’ittiosi volgare) la desquamazione può esprimersi a grandi lembi e la pelle è molto spesso soggetta a infiammazioni. Maggiore è la gravità della forma più evidenti sono le complicazioni che si manifestano a carico di tutto l’organismo: l’ittiosi grave riduce la funzione di barriera della cute, che svolge funzioni fondamentali per il nostro organismo (dalla termoregolazione all’impedimento dell’ingresso di agenti patogeni nel nostro organismo); può favorire un’anomala perdita di liquidi da parte dell’organismo, creare complicazioni infettive e renali. Un danno di immagine Non c’è quasi nulla di bello come una bella pelle ed è ovvio che quando una patologia la attacca non c’è modo di nascondersi, tanto più che la pelle è il nostro organo più grande ed esteso. La pelle è tra le prime cose che notiamo negli altri e, se affetta da patologie come questa, può causare un “danno di immagine” più o meno evidente. L’ittiosi può danneggiare l’immagine davvero molto ma, fortunatamente, spesso i sintomi sono circoscritti e le squame difficilmente visibili. Inoltre, quando i sintomi sono lievi o assenti, può succedere che la malattia non giunga nemmeno a diagnosi, perché chi ne soffre ritiene di avere semplicemente la pelle molto secca. Se i sintomi invece sono più evidenti, i bambini possono soffrire più a livello psicologico che fisico: si percepiscono “diversi”, in età scolare iniziano a vergognarsi di mostrarsi in pubblico, si autolimitano nella vita sociale. In questi casi un piccolo supporto psicologico può aiutarli ad affrontare meglio il problema. L’ittiosi non si cura, al massimo la si tiene a bada. Come? Con delle mosse “superidratanti”, regole e prodotti che favoriscono l’idratazione cutanea. • Non eccedere con i lavaggi “energici”, per evitare di aggravare l’irritazione della pelle • Preferire il bagno alla doccia, per ammorbidire la pelle • Prestare massima attenzione all’uso dei detergenti: solo prodotti specifici consigliati dal dermatologo Squame, che fare? • Applicare quotidianamente, anche più volte al giorno, prodotti altamente idratanti ed emollienti (es.: creme contenenti urea e glicerina o oli dermoaffini) • Anche i prodotti ad azione cheratolitica (come l’acido glicolico o salicilico), usati sotto controllo medico, possono aiutare a contenere le manifestazioni • Mantenere la giusta umidità domestica • Farsi consigliare e seguire dal dermatologo Un consiglio in più I bambini capiscono tutto, e con le spiegazioni giuste affrontano meglio la vita. Se vostro figlio ha un problema di ittiosi non semplificate troppo la questione, ma spiegategli bene di cosa si tratta. Lo aiuterete ad avere un atteggiamento più positivo, più collaborativo rispetto ai trattamenti, e gli fornirete una serie di argomentazioni valide per relazionarsi con gli altri.