SCUOLA PRIMARIA DON MILANI
CAMPONOGARA
LA CLASSE IV B T.P.
Presenta
LA LAGUNA DI VENEZIA
COSA S'INTENDE PER LAGUNA
ZONE UMIDE
La laguna di Venezia rientra nella convenzione
di Ramsar (2 febbraio 1979) che ha
classificato
“...paludi,acquitrini,torbiere...acque stagnanti
o correnti o dolci o salmastre o salate ivi
comprese le distese di acqua marina la cui
profondità durante la bassa marea non superi
i 6 metri...” come ”zone umide” d'importanza
internazionale.
PERCHE'?
Naturalmente per la tutela ambientale ma
principalmente per la produzione di
biomassa(materie organiche), che è pari al
25/30 gr al mc al giorno, rispetto alla
produzione negli altri ambienti, come le
foreste tropicali pari a 0,5/10 gr al mc al
giorno; cioè maggiore possibilità di trovare
cibo per chi frequenta queste zone.
LA LAGUNA
La laguna (dal latino lacuna spazio vuoto) è un
luogo umido costiero che comunica con il
mare attraverso varchi o bocche di porto in
modo tale che il movimento dell'acqua
all'interno sia governato dalla marea (ogni 6
ore) creando uno stato di perenne instabilità.
LA MORFOLOGIA (FORMA)
La morfologia lagunare La comunicazione con
dipende dal rapporto
il mare determina il
che viene ad
carattere salmastro
instaurarsi tra i
dell'acqua
materiali solidi portati garantendo la
dai fiumi e dal mare
sopravvivenza delle
e l'azione erosiva
caratteristiche
delle onde e delle
biologiche tipiche
maree.
lagunari
MOVIMENTO DELL'ACQUA
La quotidiana ingressione/regressione marina
(entrata e ritorno del mare)
attraverso la periodicità delle maree,
modifica e modella la laguna, facendo
diventare il mare un fattore di rischio con il
moto ondoso, come il fenomeno “dell'acqua
alta” o l'alluvione del 1966.
LE ORIGINI
DELLA
LAGUNA DI VENEZIA
STORIA
La storia della laguna si può
far risalire a circa 6000
anni fa,
In quel tempo nei luoghi ora
occupati dalla laguna si
estendeva una parte della
Pianura Veneta generata
dai detriti portati dai
numerosi fiumi che la
solcavano: Brenta, Piave,
Bacchiglione, Dese, Sile,
Zero, Marzenego, Muson
FORMAZIONE
A questo punto entrano in gioco due fenomeni
che formeranno quella che sarà la laguna:
La subsidenza e l'eustatismo
Subsidenza è
l'abbassamento del
terreno
Eustatismo è
l'innalzamento del
livello del mare
dovuto alla fine delle
glaciazioni
ANTICA PIANURA
Il livello dell'antica pianura
è ancora riconoscibile
da un'argilla molto
compatta detta
“caranto” che si trova
sotto i sedimenti
lagunari e sulla quale
sono stati piantati i pali
per le fondamenta di
Venezia
BOCCHE DI PORTO
La comunicazione tra il nuovo bacino (la laguna) e il mare
avveniva attraverso le antiche foci dei fiumi diventate
bocche di porto (una volta erano 8), oggi ridotte a 3
dall'intervento dei veneziani
EQUILIBRIO LAGUNARE
Questa alternanza lagunare ha prodotto altri
due fenomeni:
La sedimentazione = deposito di detriti portati
dai fiumi
L'erosione o asporto = riduzione della terra da
parte dell'acqua
Attualmente la predominanza dell'erosione sta
creando una perdita di terreno in laguna
NASCITA DELLA LAGUNA
L'articolarsi dei rapporti tra fiumi e mare in
presenza di un bacino di sedimentazione ha
via via portato alla strutturazione delle forme
lagunari simili a quelle che conosciamo ; una
complessa rete di canali e bassifondi, isole e
barene.
GLI ELEMENTI DELLA LAGUNA
GRONDA
BARENA
GHEBO
L'inizio della laguna
dalla parte della
terraferma
Terreno sabbioso
che sporge di
poco dal livello
dell'acqua
Canale che si trova
all'interno di una
barena
VELMA
CHIARO
Specie di lago più
profondo
all'interno della
laguna
Pozza d'acqua
all'interno della
barena
VALLE DA
PESCA
Vasche di acqua
salmastra chiuse
artificialmente per
l'allevamento dei
pesci
ELEMENTI GEOGRAFICI
POSIZIONE
La laguna di Venezia si estende
dalle foci del Brenta a sud e del
Piave a nord, con punte estreme
Chioggia e Jesolo per una
lunghezza di circa 52 km e una
larghezza che varia dagli 8 ai 14
km.
E' separata dal M. Adriatico da un
cordone litoraneo costituito da lidi
(spiagge) stretti e lunghi:
Sottomarina, Pellestrina, Lido,
Cavallino.
Comunica con il mare aperto
attraverso le tre bocche di porto
di: Lido, Malamocco, Chioggia.
LE MAREE
Il cambio dell'acqua all'interno della laguna
avviene attraverso il fenomeno delle maree
che cambiano ogni 6 ore, grazie all'influsso
della Luna.
L'ampiezza di marea varia da circa un metro in
sigizia a 0,5 metri in quadratura
(sizigia e quadratura sono termini astronomici
legati alle fasi lunari)
PROFONDITA' E
TEMPERATURA
La profondità della
laguna e variabile da
12/14 m presso le
bocche di porto a
qualche decina di
centimetri nelle
paludi interne, la
profondità media
varia da 2 a 4 m, la
temperatura da 5° in
inverno ai 30° in
estate.
CONTERMINAZIONE STORICA
Dalla parte della
terraferma la laguna
è stata delimitata dai
veneziani da una
serie di cippi (99)
posizionati nel 1791
per un perimetro di
157 km
SCAMBIO IDRICO
Lo scambio idrico della
laguna con l'Adriatico
è del 40% dal Lido,
40% da Malamocco,
20% da Chioggia per
40 milioni di mc al
giorno. Sono 27 i
punti d'immissione
d'acque dolci.
40
35
30
25
Malamocco
Chioggia
Lido
20
15
10
5
0
Bocche di porto
ACQUA DELLA LAGUNA
Le acque della laguna sono salmastre (acqua
dolce+acqua di mare) con salinità di circa 11/15%,(in
laguna varia dal 10% fino a punte in estate del 40%),
il M. Adriatico ha una salinità media di circa 30/35%.
SUPERFICIE DELLA LAGUNA
La superficie della
laguna di Venezia è
di 550 kmq
Suddivisione della
laguna
(circa 55 000 ha)di cui
57% specchi d'acqua
25% barene
3% isole
15% valli da pesca
specchi d'acqua
valli da pesca
isole
barene
GRONDA E LAGUNA
I confini amministrativi: Suddivisione
territoriale
2 province (Venezia e
Laguna aperta: lo
Padova)
specchio acqueo
8 comuni della gronda
aperto all'espansione
delle maree;
101 comuni del bacino
scolante
Laguna chiusa : chiusa
all'espansione delle
maree cioè le valli da
pesca
ELEMENTI SCIENTIFICI
La laguna di Venezia presenta caratteristiche
originali sia per la flora che per la fauna
FLORA
La vegetazione si divide nelle tre tipiche zone
lagunari:
il litorale
le barene
la gronda
FLORA LITORANEA
Vegetazione pioniera delle
sabbie
Cakile
Inula C.
Agropiro
Soldanella di mare
Calcatreppola
Ammofila
FLORA DELLE BARENE
Le barene sono coperte da un fitto manto di cespugli detto baro
da cui deriva il nome barena. Le barene vengono
consolidate da una vegetazione che si è adattata all'elevato
contenuto dei sali del terreno e delle acque circostanti
definita alofila. Le specie vegetali che si trovano con maggior
frequenza sono: Salicornia veneta, Gramignone, Sparto delle
barene, Limoniun, Astro marino, Inula crythmoides. Non
mancano popolamenti a giunco con specie quali il Giunco
marittimo.
BARENE
Salicornia veneta
Limoniun
Gramignone
Sparto delle barene
Astro marino
Inula Crythmoides
FLORA DELLA GRONDA
Sulla gronda e lungo i canali lagunari “canaete”
troviamo:
la Cannuccia di palude (Phragmites australis), che costituisce,
quasi esclusivamente, i canneti detti anche fragmiteti. La cannuccia è una
graminacea con una certa tolleranza per l’acqua salmastra che svolge un
ruolo simile a quello delle sue parenti (ammofila e sparto delle barene).
Essa, con i suoi steli, rallenta la corsa dell’acqua inducendo la deposizione
di sabbia, limo e argilla.
la Tamerice pianta capace di bere acqua salata e di traspirare poi il sale
ricoprendone le fronde.
FAUNA DEL LITORALE E
GRONDA
Litorale:
Rospo Smeraldino, Lucertola campestre,
Ramarro, Biacco ( o carbonasso);
Uccelli: Allodola, Saltimpalo, Gabbiano reale,
gabbiano comune, gabbiano corallino.
Gronda:
Rana verde, Biscia tassellata, Testuggine,
Riccio e roditori;
Uccelli: Cannaiola, Cannareccione, Gallinella
d'acqua e il Falco di palude.
FAUNA: ACQUE BASSE, VELME
E BARENE
In questi ambienti gli uccelli
trovano una fonte eccezionale
di alimentazione e si possono
raggruppare in:
anatidi; germano reale, alzavola,
marzaiola, codone, mestolone,
moriglione, moretta, folaga,
volpoca;
limicoli: cavaliere d'Italia,
avocetta, chiurlo, pettegola;
ardeidi: garzetta, airone cenerino,
rosso, bianco, svassi, tuffetto e
cormorani
TRAMPOLIERI
Sono tornati i fenicotteri in laguna
PESCI
Molti pesci lagunari sono di mare e vivono in
laguna per il calore dell'acqua più calda
rispetto al mare aperto e sono:
cefalo, anguilla, branzino, bosega, volpina,
sogliola...e varie specie di bivalve e crostacei