la setta, questa sconosciuta!

LA SETTA, QUESTA SCONOSCIUTA!
di Massimiliano Gaetano
La Setta o Fazione (‘hairesis’) costituisce un’antica concezione astrologica che suddivide i pianeti,
i segni zodiacali e le aree della carta in due differenti categorie assimilabili, per qualità, al giorno
(diurno 1) e alla notte (notturno 2).
Con particolare riferimento ai pianeti, essa indica la condizione diurna o notturna dei pianeti, il
loro appartenere ad uno dei due partiti o fazioni: quello del giorno o quello della notte.
Prima di approfondire il discorso attraverso il supporto di più fonti classiche, è necessario
preliminarmente definire quando una nascita è diurna o notturna.
A questo proposito, l’elemento che permettere di operare una distinzione tra nascita diurna o
notturna è costituito dalla collocazione del Sole (il luminare diurno) nella carta di nascita. Se il Sole
si colloca sopra la linea dell’orizzonte del luogo nella quale è stata redatta (ovvero: sopra l’asse
Ascendente/Discendente e, quindi, nella Casa VII, 8, 9, X, 11 o 12) 3, la nascita è diurna (Fig. 1). Al
contrario, se il Sole si colloca sotto la linea dell’orizzonte (ovvero: sotto l’asse
Ascendente/Discendente e, quindi, nella Casa I, 2, 3, IV, 5 o 6) 4, la nascita è notturna (Fig. 2)
Fig. 1 - Carta diurna
Fig. 2 - Carta notturna
Della Setta o Fazione, Claudio Tolomeo ne parla nel Cap. VII del Libro I del Tetrabiblos o
Quadripartitum: “Similmente, poiché vi sono due principali intervalli di tempo, il giorno e la
notte, il primo viene accordarsi maggiormente alla natura mascolina […] la notte si accorda alla
natura femminile […]. Si dice dunque che pianeti notturni sono la Luna e Venere; diurni il Sole e
Giove, e che Mercurio partecipa all’una e all’altra condizione, essendo considerato diurno quand’è
orientale e notturno quando è occidentale […]. Si associa al calore diurno Saturno che è freddo e
Marte che è secco all’umidità della notte” 5.
1 Diurno
significa “della qualità del giorno”.
Notturno significa “della qualità della notte”.
3 L’emisfero diurno include le Case VII, 8, 9 X, 11 e 12 dove i pianeti, essendo sopra l’orizzonte, possono essere visti.
4 L’emisfero notturno comprende le Case I, 2, 3, IV, 5 e 6 dove i pianeti, essendo sotto l’orizzonte, non possono essere
visti.
5 Claudio Tolomeo, Tetrabiblos, Libro I, Cap. VII “Dei pianeti diurni e notturni”.
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Vettio Valente, astrologo ellenistico vissuto ad Antiochia nel II Sec. d.C., afferma che “È necessario
esaminare le sette delle stelle: per le nascite diurne il Sole, Giove e Saturno si rallegrano al di
sopra della terra, per le nascite notturne, sotto la terra. Per le nascite notturne la Luna, Marte e
Venere si rallegrano al di sopra della terra, per le nascite diurne sotto la terra. Mercurio gioisce
secondo la setta del signore nei cui termini la stella si trova. Di conseguenza, per le nascite al
giorno, se una natività si trova ad avere Giove, il Sole o Saturno favorevolmente configurato
sopra la terra, questo sarà meglio che averli sotto la terra. Allo stesso modo (per le nascite
notturne) è vantaggioso se le stelle notturne si trovano al di sopra della terra. Venere
particolarmente gioisce quando è all’Ascendente o al MC, gli altri gioiscono più all'Ascendente che
al Discendente” 6.
Lo stesso Valente, in un'altra parte della sua opera astrologica, nell’elencare le qualità dei pianeti,
ne specifica la setta o fazione di appartenenza, affermando che “Il Sole […] è della setta diurna […]
la Luna […] è della setta notturna […] Saturno […] è della setta diurna […] Giove […] è della setta
diurna […] Marte è della setta notturna […] Venere è della setta notturna […]” 7.
Doroteo di Sidone accenna alla setta o fazione a proposito della sorte di fortuna, sostenendo che “se
la sorte di fortuna non è in aspetto con la Luna di notte o il Sole di giorno” 8 e, ancora, “se in una
natività diurna i pianeti diurni sono in aspetto con la sorte (della fortuna, n.d.s.) o in una natività
notturna i pianeti notturni, allora questa è una buona testimonianza per quanto riguarda la
fortuna e la proprietà, ma se sono diversi da quello che ho detto allora la sua vita è difficile e non
otterrà proprietà dopo ritardo e disperazione” 9.
Un altro astrologo ellenistico, Paolo di Alessandria afferma a proposito della Setta o Fazione:
“Considerando che il tutto è gestito dal Sole e dalla Luna e che nessun essere nel Cosmo è nato
senza la padronanza di queste stelle, è necessario insegnare la setta solare e lunare e quello che è
stato assegnato (a ciascuno) e che attraverso questi (il Sole e la Luna), tutte le cose si uniscono. E
così il Sole è stato assegnato al giorno, al sorgere mattutino e agli zōidia maschili ed ha come
portatori di lancia la stella di Kronos (Saturno) e Zeus (Giove). La Luna (è stata assegnata) alla
notte, al sorgere vespertino e agli zōidia femminili ed ha come portatori di lancia le stelle di Ares
(Marte) e Afrodite (Venere). La natura propria di Hermes (Mercurio) è comune gioendo con il
Sole al sorgere mattutino e con la Luna al sorgere vespertino. Peraltro questa stella, essendole
stata assegnata una natura comune, è indicata come buona con le stelle benefiche, ma spregevole
con quelle malefiche. Le stelle benefiche sono Zeus (Giove) e Afrodite (Venere), le malefiche
Kronos (Saturno) e Ares, (Marte); la stella di Kronos (Saturno) a causa della sua natura
eccessivamente fredda, quella di Ares (Marte) estremamente focoso, la natura di Hermes
essendo comune. Il Sole, Kronos (Saturno) e Zeus (Giove) gioiscono quando nelle nascite diurne
(si trovano) in zōidia maschile e essendo produttivi in buoni luoghi, soprattutto quando Crono
(Saturno) e Zeus (Giove) sorgono al mattino. Ma la Luna, Ares (Marte) e Afrodite (Venere)
[gioiscono] nelle [nascite] notturne, sorgendo di sera e trovandosi in zōidia femminili, e queste
due stelle (Ares e Afrodite) sono stati nominati come portatori di lancia della Luna”.10
Secondo Giulio Firmico Materno, astrologo e scrittore vissuto nel IV Sec. d.C., “Dobbiamo spiegare
quali stelle gioiscono di giorno e quali di notte e quale condizione seguono. Quelle che gioiscono di
giorno sono: il Sole, Giove e Saturno. Giove e Saturno, dunque, seguono la condizione del Sole.
Pertanto, nelle carte diurne, se si trovano in una posizione favorevole, indicano buona fortuna.
Venere, Marte, Mercurio e la Luna gioiscono di notte. Pertanto, Venere, Marte e Mercurio
seguono la condizione della Luna. Posizionati favorevolmente in una carta notturna indicano
buona fortuna, sfavorevolmente in una carta diurna, i più grandi mali” 11.
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Vettio Valente, Anthologiae, Libro III, Cap. V “La setta delle stelle”
Vettio Valente, Anthologiae, Libro I, Cap. I “La natura dei pianeti”
8 Doroteo di Sidone, Carmen astrologicum, Libro I, Cap. 26
9 Doroteo di Sidone, Carmen astrologicum, Libro I, Cap. 26
10 Paolo di Alessandria, Introduzione all’Astrologia, Cap. VI “La setta dei due Luminari”
11 Giulio Firmico Materno, Matheseos Libri VIII, Libro II, Cap. VII “Della condizione dei pianeti”
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Qualche secolo più avanti, fece loro eco Al-Biruni, astrologo persiano del VIII Sec. d.C., sostenendo
che “Saturno, Giove , il Sole sono diurni ed esercitano il loro potere durante il giorno. Marte,
Venere e la Luna sono notturni, Mercurio è ora l’uno, ora l’altro, secondo il segno in cui si trova o
il pianeta cui è associato. Ogni pianeta coopera con quelli che a lui son simili: i diurni chiedono
assistenza ai diurni, i notturni ai notturni. Il Sole è il signore del giorno, la Luna della notte ed in
questi periodi di tempo si esplica la loro energia. Ed il pianeta che si trova sotto l’orizzonte
durante il suo proprio periodo è privo di energia. Alcuni dicono che la testa del drago è maschile e
diurna, la coda del drago femminile e notturna, ma ciò è detto senza logica” 12.
Dunque, la Setta o Fazione (in gr. antico ‘hairesis’ 13) è uno dei parametri utilizzati 14 per
esprimere un giudizio sulla qualità del pianeta 15 con specifico riferimento alla sua operatività.
La concordia tra la Setta o Fazione (‘hairesis’) dei pianeti e il tempo della genitura (diurna o
notturna) è fondamentale per il giudizio, in quanto i pianeti che rispettano la propria setta o
fazione (in genitura diurna i diurni, in genitura notturna i notturni) operano nel modo migliore,
secondo natura e giustizia; quelli che non rispettano la propria setta o fazione operano in modo
contrario, con ostacoli e difficoltà. Fondata su un concetto di dominio o di sfera di azione diviso in
due settori (quello del giorno e quello della notte), il rispetto della Setta o Fazione ('hairesis’) è
indicativa non di una maggior forza bensì di un miglior modo di operare dei pianeti 16.
Pertanto, i Pianeti diurni (Sole, Giove e Saturno) sono quelli che operano meglio e che sono più
potenti quando appaiono, in una carta diurna, sopra l’orizzonte e, in una carta notturna, sotto
l’orizzonte. I Pianeti notturni (Luna, Venere e Marte) sono quelli che operano meglio e che sono
più potenti quando appaiono, in una carta notturna, sopra l’orizzonte e, in una carta diurna, sotto
l’orizzonte (Fig. 3 e 4).
Fig. 3 – Setta o Fazione dei Pianeti in una carta diurna
Fig. 4 – Setta o Fazione dei Pianeti in una carta notturna
12
Abū Rayhān Muhammad b. Ahmad al-Bīrūnī, Kitāb al-Tafhīm li-awā’il sinā’t al tanjīm, (386) “Dei pianeti diurni e
notturni”.
13 Hairesis (dal gr. ant. haireisthai che significa "fare la propria scelta") è il termine utilizzato per indicare la condizione
diurna o notturna di un pianeta, il suo appartenere ad uno dei due partiti o fazioni: quello del giorno o quello della notte.
14 La felice e, quindi, conveniente ed opportuna disposizione dei pianeti ricorre quando si verificano le seguenti
condizioni:
• si collocano nei loro confini (horia) e nei segni loro propri intesi come quelli dove hanno il proprio trigono
(trigônon), domicilio (oikos), elevazione (hypsôma) e il decano;
• sono conformi ai princípi della setta o fazione (hairesis) di appartenenza;
• sono presenti in uno dei dodici luoghi.
15 Secondo Firmico Materno, “Le previsioni vengono modificate dalla condizione, sia notturna o diurna, dei pianeti
nonché dai diversi effetti degli aspetti” [Matheseos, 6-1].
16 Gli astrologi ellenistici la definivano “eis a phos auton”, gli astrologi arabi “hayz” e gli astrologi medievali “Conditio”,
“in lumine suo”, “in sua similitudine”, “factio” o “secta”.
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Mercurio, pianeta ermafrodita, molto adattabile e convertibile, non appartiene ad alcuna setta o
fazione, ma partecipa all’una oppure all’altra a seconda della sua fase. Infatti:
• se è orientale al Sole (ossia: posizionato in modo da sorgere e tramontare prima del Sole), è
di fazione o setta diurna (Fig. 5);
• se è occidentale al Sole (ossia: posizionato in modo da sorgere e tramontare dopo il Sole), è
di fazione o setta notturna (Fig. 6).
Fig. 5 – Mercurio orientale
Fig. 6 – Mercurio occidentale
Infine, nel Medioevo è stata elaborata da parte degli astrologi arabi una concezione più complessa,
in base alla quale i pianeti rispettano la propria Setta o Fazione quando:
•
•
•
la posizione del Sole corrisponde alla loro setta o fazione, a prescindere dall’emisfero
(diurno o notturno) in cui si collocano [ad. es.: Giove quando il Sole è sopra l’orizzonte,
anche se il pianeta si trova sotto e non sopra l’orizzonte; Marte quando il Sole è sotto
l’orizzonte, anche se il pianeta si trova sotto e non sopra l’orizzonte];
si collocano in segni zodiacali la cui polarità corrisponde a quella della loro setta o fazione di
appartenenza [ad. es.: Luna in Capricorno e Venere in Vergine rispettano la loro setta o
fazione in quanto sia il Capricorno che la Vergine sono segni negativi, femminili e notturni];
si trovano nell’emisfero (diurno o notturno) che corrisponde alla setta o fazione di
appartenenza [ad. es.: Saturno nello stesso emisfero in cui si trova il Sole].
Quando i pianeti soddisfano tutte e tre le suddette condizioni si definiscono in Hayz 17.
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Si tratta di una dignità accidentale che ricorre quando un pianeta maschile e diurno (Sole, Giove e Saturno ai quali si
aggiunge Mercurio orientale), è sopra l'orizzonte e in un segno maschile durante il giorno; oppure un pianeta femminile e
notturno (Luna, Venere e Marte – che è maschile però notturno - ai quali si aggiunge Mercurio occidentale) è sotto
l'orizzonte e in un segno femminile durante la notte.
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L’articolo (salvo diversa specificazione), le traduzioni e il materiale didattico
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