67-69 Corea JFK_Layout 1 08/08/13 11:30 Pagina 67 COREA DEL SUD Il miracolo del fiume Han Gangnam Style, l’incontrastata regina delle classifiche del cantante sudcoreano Psy, è una buona rappresentazione dell’incredibile crescita di una nazione che da paese povero viene ora annoverata tra le nazioni ricche del mondo e tutto ciò in meno di cinquant’anni. Scintillante, sfacciata e orgogliosa del suo successo globale. C ome Psy, sconosciuta icona pop prima che la sua canzone diventasse un successo internazionale con flash-mob in ogni angolo del pianeta, la Corea del Sud rimane un enigma nell’emisfero occidentale sebbene Z Park Geun-hye, Presidente della Corea del Sud dal dicembre del 2012, è la figlia del Park Chung-hee, il generale che ha guidato il Paese dal 1961 al 1979 . siano in molti a godere del suo miracoloso sviluppo industriale. Gli smartphone Samsung, le berline Hyundai e i condizionatori LG sono tutti prodotti sudcoreani regolarmente usati in Europa e in America così come in Asia, Africa e Medio Oriente. E siamo così abituati a questi prodotti da notarne a malapena le origini. A differenza della Cina e del Giappone, seconda e terza economia mondiale dopo gli Stati Uniti, la Corea del Sud è emersa come potenza economica all’ombra delle sue rivali regionali. Spesso alla ribalta per le minacce nucleari dei suoi vicini settentrionali, molto meno si è parlato della crescita che ha portato i Sudcoreani ad avere maggior potere d’acquisto rispetto a Italiani e Spagnoli. C’è da dire che la crescita economica del paese, conosciuta come il “Miracolo del fiume REUTERS/CONTRASTO/LEE JAE-WON di James Fontanella Khan DOSSIER numero 49 settembre/ottobre 2013 67 67-69 Corea JFK_Layout 1 08/08/13 11:30 Pagina 68 REUTERS/CONTRASTO DOSSIER I NUOVI CAMPIONI Han”, non è avvenuta in una notte. Devastata dalla Guerra di Corea negli anni ’50 e dalla conseguente divisione della penisola in due Stati, la Corea del Sud negli anni ’60 era più povera di India e Pakistan con un reddito pro capite annuo sotto i $100. Il paese ha cominciato a risalire la china dopo la Sud Corea Indicatori politici AREA: 99.720 Km2 POPOLAZIONE: 48.955.203 massimo rischio FORMA DI GOVERNO: Repubblica SUFFRAGIO: Universale (19 anni) CAPO DI STATO: CAPO DI GOVERNO: PIL NOMINALE: PARK Geun-hye (Febbraio 2013) CHUNG Hong-won (Febbraio 2013) $1.129,6 mld (2012) 2,2% (2012) INFLAZIONE: DISOCCUPAZIONE: 3,2% (2012) DEBITO PUBBLICO/PIL: 36,7 % (2012) 54 50 minimo rischio 0 40 29 Sicurezza 39,7 anni Cristiani 31,6% (Protestanti 24%, Cattolici Romani 7,6%), Buddisti 24,2%, nessuna 43,3% L’elezione di Park Geun-hye come Presidente garantisce continuità nella politica economica. Efficacia governativa ETÀ MEDIA: RELIGIONE: Europeye Research Team 100 Stabilità politica \ Un’esposizione di automobili Hyundai in India. La casa automobilistica coreana è riuscita a ritagliarsi una grossa fetta nel mercato indiano, da sempre ostico alla concorrenza straniera. guerra sotto la controversa guida del militare Park Chung-hee, al potere per 18 anni fino al 1979 con uno stile sempre più dittatoriale. Come per l’odierna leadership cinese, il principale obiettivo del generale Park era strappare il suo Paese alla povertà, trasformandolo da eco- nomia quasi esclusivamente agricola e, nella migliore delle ipotesi, autosufficiente, a potenza industriale mondiale. Con grande risolutezza, tutte le risorse nazionali vennero incanalate a sostegno dell’economia a discapito dei valori democratici, sistematicamente erosi. Il regime autoritario di Park considerava la libertà di espressione e di protesta valori “apprezzabili” ma non essenziali per una società moderna. Dopo decenni di povertà e con i primi segni di prosperità, la maggioranza dei Sudcoreani accettava lo scambio prosperità-libertà, temendo il ritorno alla fame e all’isolamento economico. Nonostante la repressione sociale, molti sudcoreani andavano fieri del loro ritrovato potenziale economico e si guardavano bene dal contestare Park. Lo sforzo d’industrializzazione portò all’istituzione di un buon numero di conglomerati a controllo familiare conosciuti come chaebol, che Corruzione Indipendenza della giustizia 45 74 su 176 Paesi su 144 Paesi Valori di riferimento: primo paese Norvegia, ultimo paese Somalia Qualità della burocrazia minimo rischio 1 massimo rischio EIU, ONU, WB, WEF, WHO, Heritage Foundation, Transparency International, Global Peace Index 68 east european crossroads 67-69 Corea JFK_Layout 1 08/08/13 11:30 Pagina 69 COREA DEL SUD La ragione del successo coreano, sia interno che esterno, in un mercato complesso si deve al fatto che coloro che hanno portato il Paese dalla povertà più nera alla prosperità non hanno avuto paura di sfide che agli occidentali parevano insormontabili. Con la nuova prosperità, è cresciuta anche la volontà di valori democratici e di una più corretta distribuzione economica. I figli della generazione che in meno di 50 anni ha trasformato la Corea del Sud in un’economia del valore di 1 trilione di dollari (€760 Mld), con un reddito pro capite annuo di circa €23.000, vogliono qualcosa di più dell’ultimo Samsung Galaxy o dello schermo piatto LG. Vedono non più come “apprezzabili”, ma “fondamentali”, una maggiore libertà e inclusione sociale. Una nuova classe di imprenditori pretende oggi di giocare un ruolo importante nell’economia del Paese e si aspetta che il governo limiti il po- ancora oggi hanno un controllo oligarchico su interi settori industriali del paese. Il malsano accordo tra il governo militare e i chaebol, che accettarono di condividere una parte dei loro profitti con il regime, portò a un’economia a rapida crescita, sostenuta in parte dallo Stato e specializzata nella produzione di elettronica di consumo per il mercato mondiale, in aggiunta a colossi dell’industria leggera. La ricetta si è rivelata indovinata visti i cinquant’anni di crescita costante e la formazione di una classe media ben istruita e altamente consumistica. Con il rafforzamento dell’economia nazionale, i chaebol cominciarono a espandersi oltre confine e particolarmente in Asia, esportando le loro conoscenze e il modello di sviluppo. La Hyundai, per esempio, si è ritagliata una grossa fetta nel mercato indiano, da sempre ostico alla concorrenza estera. Indicatori sociali all sh ar le 1 Disordini sociali a lan in °F 1 tere degli chaebol – spesso coinvolti in episodi di corruzione per miliardi oltre che responsabili di attività anticoncorrenziali. Ironicamente, per avviare la nuova stagione di riforme i Sudcoreani hanno incaricato la figlia del generale Park, Park Geun-hye, eletta presidente nel dicembre del 2012. Finora, le tanto auspicate riforme sociali latitano e molti degli elettori della signora Park si dicono delusi. Come il padre, anche la figlia sembra beneficiare di una rinascita dell’economia nazionale dopo un periodo di stallo, ma questa volta la sola salute dell’economia non basterà a far felice il suo popolo. Le libertà individuali e una maggior coesione sociale sono richieste più di ogni altra cosa. E la scintillante, sfacciata e orgogliosa Corea del Sud non attenderà il cambiamento docilmente come fecero i suoi genitori. Questa nuova Corea del Sud andrà a prenderselo. Business Environment di M so °I DOSSIER d an a sl °I n ua °R da er izz v °S 1 1 1 17 8 a minimo rischio massimo rischio 2 Tensioni con la confinante Corea del Nord creano preoccupazione. Popolazione in carcere 44 93 87 88 Facilità nel concludere affari su 185 Paesi (1° Singapore, 185° Rep. Centrafricana) Maggiori ostacoli: registrazione della proprietà, protezione degli investitori, pagamento delle tasse. (ogni 100.000 abitanti) 108 135° Yemen 144° Algeria Distribuzione della ricchezza (indice Gini) 179° Eritrea 190° Qatar 190° Qatar, Arabia Saudita, Vanuatu Spesa sanità pubblica/PIL % di seggi Libertà di stampa occupati da donne nei Parlamenti nazionali Disparità di genere Fuga di cervelli numero 49 settembre/ottobre 2013 31,3 Tasso di alfabetizzazione 97,9% 19 Competitività globale su 144 Paesi (1° Svizzera, 144° Burundi ) Abbonamenti a telefoni cellulari 1° Norvegia (25,8) Ultimo Comore (64,3) 109 (ogni 100 persone) Saldo migratorio (netto) Utenti di internet -30.000 83,8 (ogni 100 persone) 34 Libertà economica su 177 Paesi (1° Hong Kong, 177° Corea del Nord) 69