Corea (Jessica Laurenzano)

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Corea
La Corea è una penisola situata nell'Estremo Oriente, fra Manciuria e Giappone.
Il territorio coreano copre una superficie di circa 220.000 km² nell'Asia orientale; appare come
una articolazione dalla forma tozza dell'altrimenti abbastanza uniforme linea costiera del
subcontinente cinese. La penisola coreana è protesa verso l'arcipelago giapponese, e chiude a
SO il vasto bacino del Mar del Giappone. La parte continentale (grosso modo a N del
40º parallelo) è coperta quasi interamente da montagne, A Sud del 40º parallelo inizia la
regione peninsulare, che si allunga in direzione N-S per circa 650 km; morfologicamente
appare piuttosto asimmetrica, dato che per tutta la sua lunghezza le montagne corrono
praticamente solo sul suo bordo orientale, paralleli alla linea di costa che si presenta poco
articolata e generalmente importuosa. Il versante occidentale e meridionale appaiono invece
più ampi, solcati dai fiumi che scendono dalle catene montuose orientali scavando pianure
alluvionali, che costituiscono le uniche zone pianeggianti del territorio coreano.
Il clima è una sorta di transizione tra i climi continentali, della zona siberiana e manciuriana, e i
climi umidi, subtropicali, della parte meridionale dell'arcipelago. Nelle sue linee generali, il clima
della Corea è contraddistinto dall'alternarsi stagionale dell'influsso continentale in inverno,
freddo e secco, e dell'influsso monsonico, umido e caldo, in estate. Risultano quindi, come
caratteristiche generali, inverni freddi e secchi (le temperature invernali, in particolare, sono
bassissime considerata la latitudine) ed estati calde e umide, nelle quali è concentrata la
maggior parte delle piogge annue. Le temperature invernali hanno grosse variazioni in
senso latitudinale: Kanggye, nelle montagne settentrionali, registra medie intorno ai -12 °C
(gennaio, mese più freddo); le temperature estive, complice l'affermarsi di condizioni
monsoniche su tutto il territorio, differiscono meno: il mese più caldo fa segnare medie intorno
ai 26 °C a sud che scendono a nord. Una certa peculiarità termica si registra nell'estrema zona
nordorientale, al confine con la Russia, dove la maggiore marittimità tempera gli estremi.
I tipi vegetazionali diffusi nella regione coreana sono, analogamente al clima, un
"passaggio" tra i tipi più prettamente nordici della Siberia e i tipi subtropicali di
Giappone e Cina meridionale.
Nelle montagne settentrionali e nelle zone più elevate dei monti T'aebaek è
diffusa la foresta di conifere, analoga alla taiga siberiana.
Diminuendo di quota e/o di latitudine si entra nel dominio vegetazionale più
vasto della Corea, vale a dire quello della foresta temperata, costituito da alberi
decidui (querce, salici, betulle, nelle specie caratteristiche dell'Estremo Oriente).
Questa fascia vegetazionale è quella che nei secoli ha subito la più profonda
degradazione, ovviamente maggiore nelle zone più antropizzate; larghi programmi
di rimboschimento hanno comunque consentito di ripristinare, almeno in parte,
l'antico patrimonio. Infine, nelle più miti coste meridionali (e nell'isola di Cheju),
fanno la loro comparsa piante e associazioni floristiche di ambiente subtropicale.
La penisola coreana è divisa fra la Corea del Nord e la Corea del Sud, due stati diversissimi per
regime e a lungo ostili - il primo è una dittatura comunista e filocinese, mentre il secondo è filo
statunitense. I due stati, risultato della seconda guerra mondiale e della Guerra di Corea, sono
tecnicamente ancora in stato di guerra. Nonostante le divisioni politiche, la Corea può
considerarsi un paese singolo, come la Germania Est e la Germania Ovest prima della loro
riunificazione. La popolazione si considera coreana, la lingua parlata è considerata
semplicemente lingua coreana, e ambedue gli stati affermano di rappresentare l'intera
popolazione della Corea. Nel 1897, il re Gojong divenne il primo imperatore dell'impero
Coreano, ma nel 1910 il paese fu conquistato dal Giappone. Dopo la sconfitta dell'Impero
giapponese nel 1945, la penisola fu divisa in una zona di occupazione sovietica (a nord del 38º
parallelo) e una zona di occupazione statunitense (a sud del 38º parallelo), dando vita infine
nel 1948 a due nazioni separate, con sistemi politici, economici e sociali diametralmente
opposti. Le tensioni irrisolte della divisione emersero però con la Guerra di Corea del 1950,
quando la Corea del Nord invase la Corea del Sud, ponendo fine per il momento a qualsiasi
speranza di una riunificazione pacifica. A causa del dominio americano sulla Corea del Sud,
questa è divenuta una democrazia capitalista, mentre la Corea del Nord, a causa
dell'occupazione sovietica, ha istituito un governo dittatoriale di tipo comunista.
La Corea, una delle più antiche ed ininterrotte civiltà del mondo,
ha 5.000 anni di storia. L'attuale separazione politica della Corea
del Nord e del Sud ha prodotto una divergenza nelle moderne
culture coreane; nondimeno, la tradizionale cultura della Corea è
condivisa storicamente da entrambi gli stati . Sebbene i
collegamenti storici tra Corea e Cina abbiano prodotto vaste
influenze dalla Cina, la Corea è tuttavia riuscita a conservare
una identità culturale distinta dal suo più grande vicino.
Le religioni maggiormente diffuse sono: il Buddhismo, il
Confucianesimo e il Cristianesimo. I cristiani rappresentano il
26% della popolazione nella Corea del Sud (dove i cattolici
sono circa 5 milioni), in grande maggioranza appartenenti
alle Chiese Evangeliche.
Al pari del Cristianesimo e dell'Islam, il Buddismo, nato come una grande
"eresia" del Brahmanesimo, si è sviluppato come dottrina universale del
riscatto dal dolore e della salvezza, nel lungo periodo di tempo che ha visto
sorgere, affermarsi e decadere il sistema sociale basato sulla schiavitù, tra il
sec. VI a.C. e l'VII d.C.
Il confucianesimo è una delle maggiori
scuole filosofiche, morali, politiche della
Cina. Si è sviluppato nel corso di due
millenni a partire dagli insegnamenti del
«Maestro Kong» conosciuto in occidente col
nome latinizzato di Confucio.
Confucio creò un sistema rituale e una
dottrina morale e sociale, che si
proponevano di rimediare alla decadenza
spirituale della Cina, in un'epoca di
profonda corruzione e di gravi
sconvolgimenti politici. Confucio non volle
mai, invece, trattare questioni
soprannaturali e che trascendessero
l'esperienza umana. La religione di Confucio
non è una fede che dipende da una
"rivelazione", ma è piuttosto una filosofia
esistenziale: non ci sono dogmi né clero (nel
senso di una casta sacerdotale
professionale, in quanto l'esecuzione dei riti
era generalmente affidata a funzionari statali
e capifamiglia).
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