Published in IVIS with the permission of the editor Close window to return to IVIS Cardiomiopatia restrittiva Danitza Pradelli, Maria Cristina Crosta, DVM, PhD DVM Clinica veterinaria Gran Sasso, Milano, Italia Clinica veterinaria Gran Sasso, Milano, Italia La Dr.ssa Pradelli si è laureata in medicina veterinaria nel 1999 e ha ottenuto il PhD in Salute animale nel 2005. È stata professore di Farmacologia e Terapia clinica nella Clinica per malattie cardiovascolari dell’Università di Parma e ha scritto numerosi articoli sulla cardiologia ed ecocardiografia veterinaria. Attualmente è consulente scientifico in una struttura privata. Introduzione La cardiomiopatia restrittiva (Restrictive Cardiomyopathy - RCM) può essere definita come una patologia acquisita del miocardio felino. Più precisamente, indica una serie di patologie che hanno in comune una disfunzione diastolica marcata, senza alterazione significativa della funzione sistolica (1). Il termine "restrittiva" si PUNTI CHIAVE La cardiomiopatia restrittiva felina è una patologia acquisita caratterizzata da disfunzione diastolica marcata senza compromissione significativa della funzione sistolica. L’elasticità ventricolare ridotta e l’aumento delle pressioni di riempimento sono responsabili dei segni clinici dell’insufficienza cardiaca congestizia sinistra. La diagnosi è al tempo stesso impegnativa e complessa e richiede un’interpretazione integrata della visita clinica e dei test diagnostici. La cardiomiopatia restrittiva felina mostra una fisiologia restrittiva senza alterazioni marcate nella parete ventricolare o nelle dimensioni delle camere, sebbene sia evidente una dilatazione sinistra o bilaterale marcata. 32 / Veterinary Focus / Vol 22 No 1 / 2012 La Dr.ssa Crosta si è laureata in Medicina Veterinaria nel 1982 all’Università di Milano e ha ottenuto la specializzazione in Endocrinologia nel 1989. Per parecchi anni è stata coinvolta a tempo pieno nella medicina felina e attualmente lavora in una struttura privata milanese che ha fondato nel 1989. I suoi campi di interesse variano dalla genetica del mantello del gatto alla gestione dell’allevamento felino e patologie correlate. È stata inoltre autrice di vari libri e altre pubblicazioni di natura scientifica e generica. riferisce alle caratteristiche funzionali piuttosto che anatomiche, ma resta ancora molto da scoprire sull’eziologia di questa malattia. La RCM riduce l’elasticità e la capacità di distendersi delle pareti ventricolari, alterando il riempimento diastolico ventricolare e riducendo la quantità di sangue che il ventricolo sinistro (LV) può accettare. Durante la fase di riempimento rapido, la pressione diastolica del LV sale improvvisamente, contrastando l’ingresso di quantità ulteriori di sangue, in particolare più avanti nella diastole, in concomitanza con la contrazione atriale. Ciò aumenta a sua volta la pressione atriale sinistra e le dimensioni dell’atrio sinistro (o di entrambi gli atri). Dal punto di vista anatomico, la RCM è caratterizzata da un aspetto normale o quasi normale dei ventricoli e da un leggero aumento nello spessore della parete settale e di quella libera ventricolare (posteriore), che contrasta la dilatazione atriale sinistra pronunciata. Tutto ciò, unitamente al diametro e al volume normali o quasi normali della camera del LV e alla funzione sistolica pressoché normale, esclude la presenza di altre cardiomiopatie. L’aspetto ecocardiografico delle camere cardiache nelle immagini bidimensionali statiche dei gatti con RCM precoce (cioè senza alterazioni anatomiche evidenti) può essere normale e, tuttavia, i profili unidimensionali e Doppler possono evidenziare una fisiopatologia diastolica grave. Recentemente, la modalità Doppler è stata usata per identificare Published in IVIS with the permission of the editor Close window to return to IVIS CARDIOMIOPATIA RESTRITTIVA le anomalie molto precoci della funzione diastolica (2) utilizzando le linee guida della cardiologia umana (3). Eziologia Nell’uomo, la cardiomiopatia restrittiva è più spesso secondaria a patologie sistemiche (ad es. amiloidosi, sarcoidosi) o all’esposizione alle radiazioni, con la patologia localizzata a livello miocardico o endomiocardico. Anche i gatti possono avere forme miocardiche o endomiocardiche. La forma miocardica è tipicamente non infiltrativa, con ispessimento minimo o nullo della parete ventricolare. La forma endomiocardica è caratterizzata dall’infiltrazione progressiva del tessuto fibroso, principalmente nel ventricolo sinistro, che causa aderenze dell’endocardio che assume un aspetto irregolare (4). L’eziologia è fondamentalmente sconosciuta, sebbene sia stata segnalata l’associazione fra fibrosi endomiocardica e patologie virali, ipereosinofiliche e immunomediate. Fisiopatologia Come indicato in precedenza, le camere ventricolari appaiono normali, leggermente ridotte o lievemente dilatate (soprattutto se esiste una patologia di tipo infiltrativo), ma sono poco disponibili ad accettare il riempimento diastolico a causa della ridotta elasticità e della rigidità delle pareti ventricolari. In condizioni fisiologiche normali, la diastole può essere suddivisa in quattro fasi consecutive, tutte regolate da meccanismi attivi: 1. Rilassamento isovolumetrico 2. Riempimento ventricolare rapido 3. Diastasi (riempimento ventricolare lento) 4. Contrazione atriale Il riempimento ventricolare è determinato dal rilassamento ventricolare, dall’elasticità ventricolare, dalla contrazione atriale e dal gradiente di pressione intraventricolare (5). Quest’ultimo è uno dei fattori responsabili per il meccanismo di aspirazione attiva nel normale funzionamento ventricolare. Il movimento di "detorsione" apicale nella fase precoce della diastole causa l’aspirazione che contribuisce al riempimento ventricolare. Questo meccanismo viene significativamente alterato e ridotto nella patologie miocardiche. L’elasticità ventricolare diminuita e il movimento ridotto della parete ventricolare sinistra aumentano la pressione diastolica finale, con conseguente dilatazione dell’atrio sinistro e aumento delle pressioni della vascolarizzazione atriale sinistra e polmonare. Tutto ciò determina infine un’insufficienza cardiaca congestizia sinistra (6). La tachicardia peggiora ulteriormente il quadro perché diminuisce il flusso ematico coronarico e la perfusione miocardica ridotta stimola la fibrosi che aumenta ancora la rigidità miocardica. Inoltre, la pressione atriale sinistra aumentata e la funzione ridotta rallentano il flusso intra-atriale favorendo la formazione del trombo. Quadro clinico La presentazione clinica dei gatti con RCM è molto variabile. Come in molti altri disturbi cardiaci, può esserci una fase preclinica prolungata priva di segni evidenti. La natura sedentaria dei gatti non aiuta, rendendo difficile identificare l’intolleranza all’esercizio fisico. Talvolta, il fattore che precipita lo sviluppo dei sintomi può essere una situazione banale che induce il rapido rilascio di catecolamine. Ad esempio, il ricovero di un gatto per un intervento chirurgico di routine può causare tachicardia e aumento delle pressioni sistemiche. Molti gatti presentano un edema polmonare acuto e sono gravemente dispnoici, il che può mascherare la patologia sottostante. Ogni ritmo di galoppo diastolico, tutte le aritmie o qualsiasi evidenza di edema polmonare devono stimolare ulteriori indagini per diagnosticare la cardiopatia. Molti gatti presentano insufficienza congestizia sinistra con segni tipici quali tachipnea/dispnea e crepitii inspiratori leggeri, indicativi di un edema polmonare. L’auscultazione del cuore può rivelare un soffio, ma può anche essere normale. È possibile che si sviluppi un versamento pleurico, che attutisce sia i toni cardiaci che i suoni polmonari. In alcuni casi, possono esservi distensione o pulsazione delle vene giugulari e reflusso epatogiugulare positivo. Un’altra presentazione acuta può essere dovuta al tromboembolismo sistemico. La dilatazione e la stasi ematica dell’atrio sinistro dilatato e la funzione atriale ridotta predispongono alla formazione di un trombo, con possibile formazione di emboli. In genere, questi casi presentano paresi o paralisi di uno o entrambi gli arti, a causa dell’occlusione alla triforcazione aortoiliaca. In alcuni casi, gli emboli possono coinvolgere altre aree e causare manifestazioni neurologiche complesse, paralisi dell’arto anteriore o ischemia renale acuta. Esame radiografico Alle radiografie, si può osservare una dilatazione atriale Vol 22 No 1 / 2012 / Veterinary Focus / 33 Published in IVIS with the permission of the editor Close window to return to IVIS vasi polmonari, lo schema interstiziale/alveolare e la presenza di un versamento pleurico (che può oscurare il profilo cardiaco) possono tutti complicare la diagnosi. Esame ecocardiografico © Dr. Crosta. L’ecocardiogramma è il metodo indicato per la diagnosi, dato che consente un’indagine rapida e non invasiva. Esso è in grado di misurare i parametri e gli indici che permettono il riconoscimento e la stadiazione della disfunzione diastolica, conducendo così all’identificazione della patologia miocardica responsabile. Inoltre, permette di escludere altre cardiomiopatie o cardiopatie. Figura 1. © Dr. Crosta. Radiografia toracica laterale destra di un gatto maschio di 4 anni con RCM. C’è un’evidente dilatazione dell’atrio sinistro e la vena cava caudale appare dilatata. Figura 2. Radiografia toracica dorsoventrale dello stesso gatto. La maggior parte del profilo cardiaco è dovuta agli atrii abnormemente dilatati. sinistra (Figure 1 e 2), mentre le dimensioni delle camere ventricolari appaiono normali. In proiezione dorsoventrale, può essere evidente il classico "cuore di San Valentino", dovuto alla dilatazione sinistra o biatriale, sebbene questo segno non sia specifico della RCM rispetto ad altre cardiomiopatie. La congestione dei 34 / Veterinary Focus / Vol 22 No 1 / 2012 L’imaging ecocardiografico bidimensionale e quello unidimensionale permettono la valutazione dello spessore miocardico e possono suggerire e caratterizzare la RCM, soprattutto in presenza di marcata dilatazione di uno o entrambi gli atri e dimensioni normali delle camere ventricolari, ma con rilassamento ed elasticità ventricolare compromessi (7). A livello dell’atrio sinistro è spesso possibile identificare aree di contrasto ecografico spontaneo, che riflettono la stasi ematica o la presenza di trombi. La vista a 4 camere, asse lungo, parasternale destra, mostra la dilatazione dell’atrio sinistro (e talvolta anche del destro) (Figure 3 e 4). È possibile confermare il diametro ventricolare normale o quasi normale e lo spessore parietale, ma la mancanza dell’ipertrofia tende a escludere altre cardiomiopatie. Talvolta, si può osservare un aspetto iperecogeno irregolare dell’endocardio ventricolare, che può dilatarsi abbastanza da causare un’ostruzione intraventricolare. Esaminare accuratamente l’atrio sinistro e la relativa auricola, soprattutto perché la gravità della dilatazione atriale sinistra aumenta il rischio di tromboembolismo. L’auricola sinistra viene visualizzata meglio dalla vista craniale sinistra, cranialmente all’arteria polmonare (8). Il materiale trombotico e il contrasto ecografico spontaneo vengono facilmente individuati all’imaging (Figura 5). Questa vista viene inoltre usata per misurare la velocità di flusso dell’auricola sinistra. Anche in assenza di trombi, se la velocità è <0,2 m/s sotto Doppler a onda pulsata, il gatto è a rischio di complicanze tromboemboliche. L’ecocardiografia Doppler è importante per valutare la funzione diastolica e identificare gli schemi di riempimento restrittivi. Sebbene complicata da ottenere nei gatti, si consiglia la vista apicale a 4 camere sinistra per valutare l’afflusso mitralico e il flusso venoso polmonare. Published in IVIS with the permission of the editor Close window to return to IVIS © Dr. Crosta. Figura 3. © Dr. Crosta. CARDIOMIOPATIA RESTRITTIVA Figura 4. Vista a 4 camere, asse lungo, dalla finestra parasternale destra. Si noti la dilatazione pronunciata dell’atrio sinistro (LA) e di quello destro (RA), senza dilatazione delle camere ventricolari (LV: ventricolo sinistro; RV: ventricolo destro) e senza ispessimento delle pareti settali e laterali. Vista a 4 camere, asse lungo, dalla finestra parasternale destra, ottimizzata per l’atrio sinistro. Nell’atrio sinistro si può osservare un’ampia area di contrasto ecografico spontaneo (freccia) che riempie quasi completamente la camera. Entrambi gli atri sono fortemente dilatati (LA: atrio sinistro; RA: atrio destro; LV: ventricolo sinistro; RV: ventricolo destro). • L’afflusso mitralico, o riempimento trans-mitralico, viene valutato posizionando il volume campione Doppler a onda pulsata tra le estremità dei lembi valvolari mitralici aperti. Questa procedura rivela lo schema di afflusso mitralico, che nell’animale normale in ritmo sinusale dimostra due fasi di riempimento: funzione diastolica. Se E/A >2 viene confermato il riempimento restrittivo (Figura 6). - Onda E (riempimento precoce), conseguenza del rilassamento attivo del ventricolo sinistro e del gradiente di pressione atrio-ventricolo sinistro. - Onda A (contrazione atriale) che corrisponde all’onda P dell’ECG. Si noti che in molti gatti, soprattutto con tachicardia accentuata dovuta a insufficienza cardiaca congestizia, le due onde possono sommarsi complicando l’interpretazione dello schema di afflusso mitralico. Quando sono separate, tuttavia, un’evidenza di schema di riempimento restrittivo si ottiene se: (i) l’onda E mitralica ha una velocità elevata ma tempo di decelerazione (DT) breve e (ii) la velocità dell’onda A è molto bassa. La velocità dell’onda E mitralica è alta a causa della pressione di riempimento dell’atrio sinistro elevata. L'elasticità inadeguata del ventricolo sinistro decelera bruscamente questo flusso. La disfunzione atriale e l’elasticità inadeguata del ventricolo sinistro messe insieme spiegano la bassa velocità dell’onda A. I cardiologi usano il rapporto E/A come indice per stimare la • Anche il flusso venoso polmonare (PVF) fornisce utili informazioni per valutare il riempimento ventricolare sinistro, soprattutto quando le onde A ed E mitraliche sono sommate. Lo schema PVF è caratterizzato come segue: - Durante la sistole atriale (dopo l’onda P dell’ECG), nella vena polmonare è presente un flusso retrogrado dall’atrio sinistro che produce l’onda Ar. - Questa è seguita dall’onda S, che indica principalmente il flusso ematico atriale durante la sistole ventricolare (tra il complesso QRS e l’onda T). Se un gatto non è tachicardico, si possono osservare due onde: un’onda S precoce (S1) che indica il rilassamento atriale e l’onda S principale (onda S tardiva o S2). - Durante la diastole ventricolare, quando la valvola mitralica è aperta, l’atrio sinistro permette al flusso venoso polmonare di raggiungere il ventricolo sinistro, producendo l’onda D. L’evidenza di uno schema di riempimento restrittivo include un’onda S lenta e alta, assieme a una velocità rapidamente decelerante dell’onda D (Figura 7). La velocità dell’onda Ar può essere aumentata se la funzione Vol 22 No 1 / 2012 / Veterinary Focus / 35 Figura 5. Vista, asse corto, dalla finestra parasternale craniale sinistra, cranialmente all’arteria polmonare, per ottimizzare l’auricola sinistra. Si noti la dilatazione pronunciata dell'auricola sinistra, unitamente ad aree di contrasto ecografico spontaneo (freccia). Close window to return to IVIS © Dr. Crosta. © Dr. Crosta. Published in IVIS with the permission of the editor Figura 7. Immagine Doppler a onda pulsata del flusso venoso polmonare in un gatto con RCM. Si noti che l’onda S è più piccola dell’onda D, che decelera rapidamente. L’onda Ar ha velocità elevata e lunga durata. il riempimento restrittivo, come quello osservato nella RCM, da altre patologie miocardiche con profilo restrittivo (10). Uno schema di riempimento restrittivo, accompagnato da dilatazione atriale sinistra marcata e ventricoli virtualmente normali, è un classico indicatore della RCM (11). © Dr. Crosta. Tra gli altri metodi attualmente impiegati per valutare la funzione diastolica, vanno menzionate l’ecocardiografia Doppler unidimensionale a colori e quella Doppler tissutale. Figura 6. Immagine Doppler a onda pulsata del riempimento ventricolare sinistro in un gatto con RCM. È evidente uno schema di flusso trans-mitralico restrittivo, con DT breve ed elevazione dell’onda E. In alcuni battiti, è possibile osservare un’onda A (alla base dell’onda E). atriale sinistra è adeguata (come in Figura 7) oppure ridotta in caso di disfunzione atriale grave. Se la durata dell’onda Ar supera quella dell’onda A mitralica, ciò costituisce un’evidenza di aumento della pressione di riempimento sinistra (9). Il confronto tra i profili del flusso venoso trans-mitralico e quello polmonare consente al cardiologo di distinguere 36 / Veterinary Focus / Vol 22 No 1 / 2012 La modalità Doppler unidimensionale a colori consente di valutare la velocità di propagazione (Vp) dell’afflusso mitralico, misurando il flusso ematico mentre viaggia dall’anello mitralico all’apice ed è rappresentata da una rampa. La funzione diastolica determina la velocità: quanto più inadeguata è la funzione diastolica, più bassa sarà la rampa. Nell’uomo con RCM, la Vp è ridotta. Ciò non è stato segnalato nella letteratura veterinaria, ma l’autore ha osservato un’analoga tendenza nei gatti con RCM rispetto a quelli normali (Figura 8). La modalità Doppler tissutale (TD) è stata recentemente impiegata nei gatti per valutare la velocità del movimento longitudinale delle pareti miocardiche durante la varie fasi del ciclo cardiaco (12,13). Come in qualsiasi tecnica Doppler, è fondamentale essere allineati con le fibre longitudinali della parete da analizzare. Nei soggetti normali, il profilo TD presenta un’onda sistolica Published in IVIS with the permission of the editor Close window to return to IVIS Modalità unidimensionale a colori di un gatto con RCM, allineata con l’afflusso mitralico nel ventricolo sinistro, da una vista a 4 camere apicale sinistra. La rampa Vp (linea arancione) rappresenta la velocità di propagazione del flusso intraventricolare durante il riempimento ventricolare rapido. positiva (Sm) e due onde diastoliche negative, Em (precoce) e Am (tardiva). Nei soggetti sani e non anziani, la velocità Em è superiore alla velocità Am. In presenza di rilassamento compromesso (ad es. RCM) la velocità Em può essere marcatamente ridotta (Figura 9) (14). L’espressione delle velocità dell’onda E e dell’onda Em sotto forma di rapporto (E/Em) permette di stimare le pressioni di riempimento di sinistra (15). La Figura 10 mostra un riepilogo dei profili restrittivi osservati con le varie tecniche. Prognosi e trattamento I gatti con RCM hanno solitamente una malattia avanzata e la prognosi a lungo termine è ovviamente sfavorevole. Il trattamento della RCM deve puntare a controllare i segni clinici dell’insufficienza cardiaca congestizia sinistra, con ulteriore monitoraggio radiografico ed ecocardiografico, nei casi appropriati. Il trattamento acuto dei gatti dispnoici include la toracocentesi in presenza di versamento pleurico significativo e la somministrazione di furosemide per l’edema polmonare, con il farmaco fornito (preferibilmente EV) alla dose di 2-4 mg/kg ogni 1-2 ore fino al miglioramento del quadro clinico. La terapia successiva dipende dalla risposta al trattamento, ma idealmente l’intervallo tra le dosi può essere aumentato e, se il gatto è docile, si può impiegare un farmaco orale. Sebbene non vi sia alcuna evidenza di efficacia con qualsiasi farmaco nella RCM felina, è stato segnalato che i calcioantagonisti migliorano il lusitropismo (cioè © Dr. Crosta. Figura 9. La modalità Doppler tissutale miocardica misura la velocità del movimento longitudinale delle pareti miocardiche. Il cursore è posizionato sul segmento di base della parete laterale del LV. Esso mostra il rilassamento compromesso accompagnato da onda Em a bassa velocità e onda Am più alta. Profilo restrittivo E D A DT m/sec S Sm m/sec m/sec Em Schema transmitralico Flusso Ar venoso polmonare Doppler Am tissutale miocardico Figura 10. © Dr. Crosta. Figura 8. © Dr. Crosta. CARDIOMIOPATIA RESTRITTIVA Riepilogo dei profili restrittivi dello schema trans-mitralico, del flusso venoso polmonare e del Doppler tissutale miocardico. il rilassamento ventricolare) e sono spesso il farmaco di prima scelta. Dato che questi gatti sono a rischio elevato di complicanze tromboemboliche (e soprattutto se vengono riconosciuti gli indicatori ecocardiografici di rischio), è anche consigliabile un farmaco antipiastrinico come ad esempio aspirina o clopidogrel (Tabella 1). Il trattamento dell’insufficienza cardiaca congestizia cronica nei gatti deve includere la furosemide e un Vol 22 No 1 / 2012 / Veterinary Focus / 37 Published in IVIS with the permission of the editor Close window to return to IVIS CARDIOMIOPATIA RESTRITTIVA Tabella 1. Riepilogo delle alternative farmacologiche comunemente utilizzate per trattare i gatti con RCM. Nome del farmaco Classe farmacologica Dose Via Frequenza Benazepril ACE-inibitore 0,25-0,5 mg/kg PO 1x/die Enalapril ACE-inibitore 0,25-0,5 mg/kg PO 1x/die, 2x/die Diltiazem Calcioantagonista 10 mg/gatto PO 3x/die Diltiazem Retard Calcioantagonista 10 mg/gatto PO 1x/die Atenololo Betabloccante 6,25-12,5 mg/gatto PO 1x/die 1x/die, 3x/die Furosemide Diuretico d'ansa 0,5-2 mg/kg PO, EV Spironolattone Diuretico risparmiatore di potassio 2 mg/kg PO 1x/die Aspirina Inibisce l’aggregazione piastrinica 81 mg/gatto PO Ogni 3 giorni Clopidogrel Inibisce l’aggregazione piastrinica 18,75 mg/gatto PO 1x/die ACE-inibitore. La prognosi dipende anche dalla volontà del gatto di assumere il farmaco orale e dall’aderenza al trattamento da parte del proprietario. Conclusione La diagnosi di RCM richiede un approccio sistematico ed è impegnativa e complessa allo stesso tempo. Essa coinvolge l’interpretazione dei vari profili ecocardiografici integrata con le informazioni ottenute dalla visita clinica. Tutto ciò è fondamentale per stabilire, sia il processo terapeutico, sia la prognosi. Quest’ultima dipende fondamentalmente non solo dalla gravità e dalla progressione dell’alterazione strutturale miocardica, ma anche dall’intervento terapeutico precoce e dal suo successo. RIFERIMENTI 1. Ferasin L. Feline myocardial disease. 1: Classification, pathophysiology and clinical presentation. J Feline Med Surg 2009;11:3-13. 2. Chetboul V. Advanced techniques in echocardiography in small animals. Vet Clin North Am Small Anim Pract 2010;40:529-543. 3. Mor-Avi V, Lang RM, Badano LP, et al. Current and evolving echocardiographic techniques for the quantitative evaluation of cardiac mechanics: ASE/EAE consensus statement on methodology and indications endorsed by the Japanese society of echocardiography. J Am Soc Echocardiogr 2012;24:277-313. 4. Fox PR. Endomyocardial fibrosis and restrictive cardiomyopathy: Pathologic and clinical features. J Vet Cardiol 2004;6:25-31. 5. 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