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ACIDURIA PROPIONICA
L’acido propionico è un metabolita intermedio del catabolismo di Isoleucina, Valina, metionina,
acidi grassi a catena dispari e colesterolo.
E’ dovuta alla carenza dell’enzima propionil-CoA-carbossilasi (che richiede come aiutante cofattore
– cioè l’attivatore dell’enzima – la biotina), che facilita la trasformazione dell’acido propionico in
metilmalonico; in sua assenza si ha quindi un accumulo di propionato e dei suoi metaboliti nei
liquidi corporei.
La patologia viene ereditata come carattere atusomico dominante (cioè basta che uno dei due
genitori abbia un gene non funzionante, dominante rispetto a quello ereditato funzionante dall’altro
genitore, che il figlio presenti la patologia).
La clinica è caratterizzata dall’insorgenza precoce, alla nascita, o nei primi mesi di vita dei
suddetti segni e sintomi:
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Rifiuto ad alimentarsi
Rigurgiti o vomiti frequenti con conseguente disidratazione
Scarso accrescimento
Disturbi neurologici (scarso tono muscolare, torpore ingravescente, crisi convulsive e coma)
La diagnosi viene effettuata per:
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Aumentata escrezione urinaria dei metaboliti dell’acido propionico
Aumentata concentrazione ematica di acido propionico
Deficit di carnitina
Dimostrazione del difetto enzimatico sui fibroblasti in coltura
La terapia consiste nel:
o In acuto, presidi interventistici atti a migliorare le condizioni precarie del neonato
o A lungo termine:
o Dieta ipoproteica e ipolipidica, con normale apporto di vitamine e sali minerali
o Miscela sintetica di aminoacidi priva dei 4 precursori dell’acido propionico
o Attenzione particolare nell’evitare prolungati periodi di digiuno
o Supplementazione di carnitina per compensare le perdite.
Il follow-up a lungo termine prevede:
o Monitoraggio periodico dei livelli plasmatici dell’acido propionico tramite prelievo ematico,
e dosaggio dei suoi metaboliti urinari tramite aminoaciduria
o Periodiche valutazioni dello stato nutrizionale (parametri biochimici e valutazione della
curva di crescita staturo-ponderale)
o Periodiche valutazioni neuromotorie
Nonostante la buona risposta alla terapia dietetica questi pazienti possono presentare crisi di
scompenso metabolico anche in seguito a banali fatti infettivi intercorrenti (utile modificare la dieta
riducendo proteine od aumentando le calorie).
La prognosi è variabile.
ACIDURIA METILMALONICA
E’ un’acidosi organica causata dal deficit dell’enzima che trasforma l’acido metilmalonico in
succinico (metilmalonil-CoA –racemasi e mutasi).
Il quadro clinico e gli esami di laboratorio sono gli stessi di quelli che si trovano nell’acidemia
propionica.
La diagnosi viene posta in base al rinvenimento di:
o Aumentata concentrazione ematica dell’acido metilmalonico (tramite aminoacidemia)
o Dosaggio dell’attività enzimatica su fibroblasti cutanei coltivati
La terapia è sovrapponibile a quella dell’acidemia propionica. Alcuni pazienti possono essere
sensibili alla terapia con vitamina B12 (1 mg/die).
La prognosi, sorpassato il periodo acuto è buona per i pazienti responsivi alla terapia con vitamina
B12, mentre è variabile per gli altri (deficit neurologici e segni di malnutrizione proteica con
possibile sviluppo di ateatosi epatica).
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