SISTEMA SCHELETRICO - EVOLUZIONE
I VERTEBRATI
La struttura ossea dei vertebrati, costituisce il sostegno rigido, determina l’aspetto caratteristico del
corpo ed e’ atta a consentire la connessione al sistema muscolare e l’ articolazione nel movimento. I
vertebrati, sottotipo di CORDATI, comprendono animali caratterizzati da una struttura scheletrica
assile ossea, tranne che nei CICLOSTOMI e nei CONDRITTI in cui e’ cartilaginea. Sono detti
anche CRANIOTI, per una speciale struttura, il CRANIO, a protezione della regione cefalica del
sistema nervoso. Lo scheletro del tronco generalmente e’ costituito dalla colonna vertebrale, su cui
si inseriscono due paia di arti locomotori, e dalle costole. Quindi lo schema base dello scheletro di
tutti I vertebrati si puo’ sintetizzare in questo modo:
1) il CRANIO, che contiene e protegge il cervello;
2) la COLONNA VERTEBRALE articolata, composta di piccole ossa chiamate VERTEBRE;
3) le COSTOLE, che stanno attorno al torace con I suoi organi vitali;
4) lo SCHELETRO degli arti.
SISTEMA SCHELETRICO - EVOLUZIONE
PESCI
I pesci sono I vertebrati piu’ importanti per numero di specie e di individui. Si distinguono in due
classi: la prima e’ quella dei CONDRITTI, ossia dei PESCI CARTILAGINEI, mentre la seconda e’
quella degli OSTEITTI, I cosi’ detti PESCI OSSEI. I Condritti (squalo bianco) sono provvisti di
uno scheletro cartilagineo, ma il corpo e’ rivestito da scaglie ossee ricoperte di smalto, che rendono
ruvida la superficie di questi pesci; hanno il corpo notevolmente appiattito, la coda e’ asimmetrica e
sono provvisti di 5 o 7 fessure branchiali. Al contrario, I pesci ossei sono provvisti di uno scheletro
piu’ o meno completamente ossificato; hanno una coda simmetrica e la pelle ricoperta di scaglie
ossee embricate a tegola.
Luccio
Il luccio ha un corpo lungo ed affusolato con una grossa testa con un muso appuntito. La bocca
molto grande è fornita di bei denti robusti sia sul palato che sulla lingua, la mascella inferiore è
prominente. La pinna dorsale, piccola, è posizionata decisamente nella parte posteriore del corpo.
Le scaglie sono molto piccole. Il colore è bruno olivastro con il dorso più scuro, i fianchi sono
solcati da bande più chiare. La lunghezza va dal 100 ai 150 cm, può raggiungere i 10-15 Kg. e
superare i 15 anni di età.. Vive in acque ferme o lente con notevole vegetazione. Si riproduce tra
febbraio e marzo, deponendo le sue uova tra la vegetazione nelle acque poco profonde. È un
predatore micidiale che con uno scatto fulmineo balza sulle prede. La sua dieta è basata soprattutto
sui pesci ma non disdegna ratti, uccelli, rane.
E' praticamente impossibile confonderlo con un'altro pesce. Il capo e' allungato e compresso
lateralmente, il muso pronunciato presenta una bocca ampia ( piena di bei dentini ! ) che ricorda un
po' il becco di un'anatra. Lo si trova nei fiumi nelle zone con scarsa corrente ( anse ), nei laghi, nelle
acque stagnanti tipo le lanche e rami morti. Puo' raggiungere dimensioni e peso notevoli. Nella
media il peso delle prede catturate varia tra 1-5 kg. Vive solitario
lo si trova nei luoghi ricchi di vegetazione ( canneti, ninfee, erbai etc.), di tronchi, di ramagli e nelle
prismate; ossia in tutti quei posti pieni di "ostacoli" in cui puo' nascondersi per tendere un'agguato
alle sue prede. In genere non insegue l'esca, percui il recupero deve essere lento e variato in modo
tale da far sembrare il nostro artificiale un pesce in difficolta' quindi attaccabile col "minimo
sforzo". L'attacco e' deciso e la difesa estremamente tenace. Il periodo migliore per insidiarlo e'
dalla fine di settembre in poi, quando inizia a muoversi sia per raggiungere i luoghi di frega sia per
cercare il cibo visto che in questo periodo la minutaglia varia si sposta per raggiungere i luoghi di
svernamento e riduce l'attivita' "girovaga". Non gli basta stare rintanato in agguato perche' tanto il
"cibo" gli passa davanti deve anche cercarselo!