DALL’UNITÀ CORONARICA ALL’UNITA’ DI TERAPIA INTENSIVA CARDIOLOGICA Strategie di governo in Cardiologia nelle nuove organizzazioni di terapia intensiva S Valente, AOU Careggi Firenze Censimento FIC 2010: Tipologia Ospedali 714 ospedali dotati di cardiologia UTIC 57% (406/714) UTIC+EMO 33% (234/714) UTIC+EMO+CCH 11% (80/714) Censimento ANMCO 2005 vs FIC 2010 -Tendenza a ridurre il n di posti letto/n abitanti - Distribuzione capillare delle UTIC su tutto il territorio -1 UTIC ogni 143.634 abitanti - Strutture molto eterogenee tra di loro! Attività UTIC EMILIA – ROMAGNA UTIC Hub:+14% UTIC Spoke:-14% Pavesi PC et al: G Ital Cardiol 2011;12:31 Although administrative data suffer from several limitations, this survey shows substantial variations in the ICCU activity after the implementation of the interhospital network for the treatment of STEMI. This finding should stimulate a critical reconsideration of the role and function of the ICCUs involved in acute cardiac care Pavesi PC et al: G Ital Cardiol 2011;12:31 L’Unità di terapia intensiva cardiologica L’accesso diretto del paziente alla sede idonea di erogazione della procedura salvavita ha al contempo comportato anche il realizzarsi di importanti trasformazioni dell’assetto assistenziale, prevalentemente nel profilo di attività delle Unità di terapia intensiva coronarica (UTIC), in particolare di quelle periferiche, che oggi richiedono di essere ridefinite per ruolo e funzioni. Le UTIC hub, quindi, devono operare per assumere un profilo altamente “intensivo”, garantendo prestazioni specialistiche comuni al know how rianimatorio. Le UTIC spoke devono acquisire nuove capacità in termini di flessibilità non solo nel rispondere alla tradizionale funzione di nodo per il trattamento delle SCA (STEMI e NSTEMI), ma anche per affrontare l’incremento di patologie cardiovascolari croniche riacutizzate (scompenso cardiaco) e di pazienti polispecialistici che necessitano di cure intensive. L’Unità di terapia intensiva cardiologica Le UTIC spoke si configurano quindi come Strutture semintensive cardiologiche o Terapie intensive multifunzionali basate sull’attiva collaborazione di differenti professionisti, in grado di tenere conto delle singole specificità e di rispondere opportunamente all’esigenze assistenziali delle realtà locali. La scelta del modello più appropriato per il singolo stabilimento ospedaliero dipenderà dai volumi di attività, dal case mix di patologie cardiovascolari acute e dalla logistica delle strutture esistenti. In ogni caso dovrà essere garantita una presenza cardiologica h24. Obiettivo: ri-organizzare le UTIC Anno 2014 Anni ‘80 Anni ‘60 Circulation. 2012;126:1408-1428 AREA EMERGENZA URGENZA ANMCO 2013-2014 In Italia non è stata ancora ridisegnata un’organizzazione funzionale delle UTIC ma è necessaria una tempestiva riflessione per individuare e attuare un piano che assicuri: •Qualità ed equità delle cure al malato cardiopatico “critico” omogeneamente su tutto il territorio nazionale. •Ricovero appropriato in UTIC di tutti i cardiopatici critici e complessi. •Riconoscimento “giuridico” al cardiologo intensivista nella gestione della Terapia Intensiva Cardiologica anche nell’ottica della gestione “per intensità di cura” •Definire diverse tipologie di UTIC sulla base dei fabbisogni territoriali emersi da valutazioni recenti e dall’attuale contesto socio-economico del Paese Proposta Area Emergenza Urgenza Riorganizzazione Funzionale delle Unità di Terapia Intensiva Cardiologica a Diversa Complessità di Cura Per semplicità possiamo definire 3 livelli di UTIC che si differenziano per: complessità della casistica trattata numero e tipo di device utilizzati dotazione organica “competence” del personale bacino d’utenza da servire UTIC A- La Casistica • Tutte le più comuni patologie cardiovascolari che richiedono un monitoraggio ECG e/o emodinamico non invasivo. • Pazienti con SCA (stratificazione e trattamento iniziale) e quelli che rientrano dai centri Hub. • STEMI trattati con fibrinolisi, STEMI post PCI primaria, STEMI ad ingresso tardivo (sub acuti) • Pazienti con insufficienza cardiaca acuta che non richiede monitoraggio clinico-strumentale avanzato • Aritmie ipercinetiche e/o ipocinetiche ventricolari e sopraventricolari • Post-intervento extracardiaco in cardiopatico • Pazienti cardiopatici con complicanze quali insufficienza respiratoria, infezioni, sepsi . UTIC A- Le Competenze • Conoscenza delle linee guida per la precoce stratificazione di tutte le patologie cardiovascolari, in particolare delle SCA e dell’insufficienza cardiaca • Ecocardiografia di I e II livello , principi di eco-torace ed eco-vascolare . • Inserimento di accessi venosi centrali ed arteriosi eco guidati • Posizionamento di Pace-maker temporaneo • Principi di fluido-terapia • Gestioni farmaci inotropi e vasopressori • Principi di terapia antibiotica • Gestione della NIV (conoscenza delle principali metodiche e della loro applicazione) • Gestione della SCUF UTIC A- La dotazione strumentale UTIC A- Posti letto/abitanti e personale • 1 UTIC 8 posti letto/150.000-300.000 abitanti • Rapporto infermieri/posti letto 1:4 • Tutti i cardiologi coinvolti nei turni di guardia • Ruolo di responsabilità negli ospedali organizzati per intensità di cure • 2 cardiologi dedicati per 8 posti letto UTIC B- La Casistica • Patologie cardiovascolari di qualunque eziologia che richiedono un monitoraggio intensivo e/o supporto artificiale di uno o più organi • SCA ad alto rischio e/o complicata • Insufficienza cardiaca acuta di qualunque eziologia che richiede monitoraggio clinico-strumentale avanzato • Shock cardiogeno e coma post-ACR • Aritmie ipercinetiche e/o ipocinetiche ventricolari e sopraventricolari ad alto rischio o con compromissione emodinamica • Monitoraggio dopo procedure percutanee coronariche, valvolari, strutturali in pazienti critici o complessi • Pazienti cardiopatici con complicanze quali insufficienza respiratoria, infezioni, sepsi • Monitoraggio post-intervento extracardiaco in cardiopatico critico o complesso UTIC B- Le Competenze • Tutte le competenze previste per il cardiologo dell’UTIC di tipo A • Uso di Ecocardiografia transtoracica e transesofagea • Inserimento e interpretazione dei dati del PAC • Conoscenza, applicazione e gestione dello IABP • Pericardiocentesi e toracentesi ecoguidati • Conoscenza della ventilazione invasiva e non invasiva; gestione della ventilazione invasiva prolungata; gestione dei pazienti con tracheostomia • Applicazione e gestione della terapia sostitutiva renale • Trattamento dell’ALI e ARDS • Trattamento della Sepsi e shock settico • Principi di nutrizione enterale e parenterale • Trattamento del delirio • Conoscenza e gestione della critical illness UTIC B- La dotazione strumentale • Tutte le dotazioni previste nell’UTIC di tipo A • Ecocardiografi con sonda transesofagea • Sistemi point of care per il monitoraggio dei parametri emocoagulativi e per emogasanalisi • Ventilatori invasivi e non invasivi • IABP e altri sistemi percutanei d’assistenza . • Dispositivi per CRRT UTIC B- Posti letto/abitanti e personale • 1 UTIC 8-12 posti letto/300.000-600.000 abitanti • Sub-intensiva 12-24 letti • Rapporto infermieri/posti letto 1:2 • Almeno 4 cardiologi intensivisti dedicati per 8 posti letto • 1 cardiologo intensivista sempre presente nelle ore diurne affiancato da cardiologo non intensivista • 1 cardiologo reperibile nelle ore notturne e festivi UTIC C- La Casistica • Tutti i pazienti con patologie cardiache e vascolari che per complessità cliniche e necessità di device non possono essere gestiti nelle UTIC A e B • Coma post ACR • Cardiopatici che necessitano di device d’assistenza ventricolare • Cardiopatici con gravi disfunzione d’ organo che necessitano di assistenza meccanica di uno o più organi. • Monitoraggio post intervento in pazienti con assistenza meccanica di uno o più organi • Pazienti critici in attesa di trapianto cardiaco e /o impianto di VAD e gestione della fase post intervento UTIC C- Le Competenze • Tutte le competenze previste per il cardiologo dell’UTIC di tipo B • Conoscenza e gestione dei device per ipotermia terapeutica • Conoscenza, applicazione e gestione di device per assistenza ventricolare • Gestione dei device per le gravi disfunzioni d’organo • Conoscenza e applicazione delle metodiche di terapia sostitutiva renale, e gestione dei device per CRRT • Gestione di pazienti critici e/o complessi attraverso un approccio multidisciplinare • Lavorare attivamente in team UTIC C- La dotazione strumentale • Tutte le dotazioni previste nell’UTIC di tipo B • Dispositivi per il trattamento delle gravi disfunzioni d’organo • Device di assistenza ventricolare a breve, medio e lungo termine UTIC C- Posti letto/abitanti e personale • • • • • • 8-12 posti letto/600.000-1.200.000 Subintensiva di almeno 16 letti Rapporto infermieri/posti letto 1:2-1:1 Cardiologi intensivisti dedicati (team di almeno 6 ) 1 intensivista reperibile nelle ore notturne e festivi Laboratorio di emodinamica h 24 anche per cardiopatie strutturali ed endoprotesi • Cardiochirurgia h 24 • Programma VAD e trapianto cardiaco • Chirurgia vascolare, stroke team e neuroradiologia interventistica h 24 • Team multidisciplinare: Perfusionista; Fisioterapista; Infettivologo;Dietista; Psicologo; Altri Riduzione dei posti letto : 3,7/1000 abitanti comprensivi di 0,7 posti letto di riabilitazione e lunga degenza. Cardiologia con UTIC Per i presidi ospedalieri di I livello, con bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti . Laboratorio di emodinamica (unità semplice nell’ambito della cardiologia ) bacino di utenza compreso tra 300.000 e 600.000 abitanti . Cardiologia con UTIC, Cath lab h24, CCH , Rianimazione CCH Per i presidi ospedalieri di II° livello con bacino d’utenza compreso tra 600.000 e 1.200.000 - annotazione “stilistica”. “Sul piano generale va rilevato come l’intero provvedimento (ivi compreso l’allegato) si caratterizzi per una scrittura assai lontana dai buoni canoni di un periodare piano, comprensibile a prima lettura ed elegante e per un uso assai frequente di acronimi e di espressioni in lingua straniera, il cui ricorrere – secondo le regole della redazione dei testi legislativi – andrebbe vietato - Nel parere interlocutorio (n. 03453/2014 del 06/11/2014) il Consiglio di Stato, fra l’altro sottolinea che “resta il dubbio sul fatto che l’intesa con la Conferenza Stato-Regioni […] sia stata raggiunta……… proposte, alcune delle quali espressamente indicate come “irrinunciabili”, o non risultavano accolte […] o non è chiaro se lo siano state […]. In tale situazione la Sezione non può che invitare l’Amministrazione a chiarire la sussistenza o no dell’Intesa e subordinare a tale sussistenza il proprio parere favorevole - Secondo il Consiglio di Stato, “si dovrebbe tener conto che, del triennio 2014-2016, il primo anno è ormai già interamente trascorso, sicché, se si vuole concedere alle Regioni un triennio per attuare il programma di riduzione della dotazione di posti letto, il triennio stesso dovrebbe essere quello 2015-2017 Strategie di governo in Cardiologia nelle nuove organizzazioni di terapia intensiva L’organizzazione delle UTIC deve tener conto di: Tipo d’organizzazione Ospedaliera Collocazione nel percorso di rete Caratteristiche del territorio Cardiologo Intensivista • La creazione di percorsi in grado addestrare opportunamente i cardiologi ancora in formazione intervenendo sui piani formativi curriculari del Corso di Laurea e della Scuola di Specializzazione. • La messa a punto di attività formative organiche in grado di consentire a cardiologi ormai formati, già attivi da anni nelle UTIC , di acquisire quegli elementi che li mettano in grado di affrontare in autonomia la serie di problematiche che la gestione del paziente cardiopatico “intensivo” propone abitualmente. Thank you for your attention !